Nota stampa della seduta n. 260

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVI Legislatura

Ufficio Stampa

Nota stampa della seduta n. 260 – Pomeridiana
martedì 8 agosto 2023

 

Collegato alla manovra finanziaria 2023-2025; approvati gli articoli 21.4, 21.6 e 21.8. Respinto l’articolo 21.5. Rinviato in Commissione il 21.7.

I lavori del Consiglio riprendono domani mattina alle 10.

Cagliari 8 agosto 2023 – Nel pomeriggio, alla ripresa dei lavori, il presidente Pais ha messo in discussione l’emendamento 373 all’art.21.4. Il capogruppo del Pd, onorevole Gianfranco Ganau, ha preso la parola per replicare a dichiarazioni sul suo conto rilasciate dall’assessore Doria ai media ma il presidente Pais gli ha suggerito di intervenire per fatto personale secondo il regolamento. L’on. Ganau ha proseguito ed evidenziato la differenza sul fatto che la nomina dell’assessore Doria è avvenuta da parte della Giunta regionale. Rivolto a Doria ha detto: “Se c’è una trave nell’occhio quell’occhio è il suo e non c’è limite alla spudoratezza”.

Sull’emendamento 83 l’on. Deriu (Pd) ha chiesto che “la giunta e la commissione si esprimano, visto che non ci sono aumenti di spesa”.

Invece, sull’emendamento 46 l’on. Comandini (Pd) ha sollecitato l’approvazione nonostante la copertura finanziaria e la dichiarazione di inammissibilità della presidenza. “Non è la prima volta che quest’Aula approva emendamenti che sarebbero illegittimi. Io chiedo l’impegno a costituire l’Osservatorio della cooperazione della Sardegna”. L’assessore Lai ha preso l’impegno.

Approvato anche l’emendamento 83 (Deriu) sui criteri di ripartizione dei contributi a favore dell’Anmic, l’associazione dei mutilati e invalidi civili.

Approvato il testo dell’articolo 21.4 . Sull’emendamento aggiuntivo 875 (Mula) l’assessore Andreina Farris ha detto: “Si tratta di semplificare le procedure in caso di indennizzi ai dipendenti regionali vittime di servizio, anche praticando un soccorso istruttorio se necessario”. L’emendamento è stato approvato.  

A seguire l’assessore Farris ha illustrato l’emendamento aggiuntivo 728 che prevede “la sostituzione del direttore di servizio in caso di vacanza ed è destinata ad efficientare gli uffici”. Per l’on. Ganau (Pd) “si tratta di un’anomalia perché invece di nominare il dirigente più anziano si prevede il diritto di nominare l’amico quale facente funzioni nella direzione di servizio”. L’on. Cocco (Avs) ha chiesto il ritiro dell’emendamento ma il dibattito è proseguito e l’emendamento è stato approvato a maggioranza. (C.C.)

Sull’emendamento 48 (Comandini e più), dichiarato inammissibile, sul tema delle progressioni professionali dei dipendenti Aspal, l’assessora del Lavoro Ada Lai e l’assessore del Bilancio Giuseppe Fasolino hanno assunto l’impegno di approvare la norma in sede di Assestamento di bilancio. Sul tema sono intervenuti, oltre al primo firmatario Piero Comandini (Pd), Francesco Agus (capogruppo dei Progressisti), Maria Laura Orrù (Alleanza europa verde – sinistra – possibile – art. 1 ), Diego Loi  (Alleanza Europa verde – Sinistra – Possibile – Art. 1 ).

Sull’ordine dei lavori è intervenuto il consigliere Pd, Roberto Deriu, che ha chiesto di discutere soltanto gli  emendamenti ammissibili. Il presidente del Consiglio regionale si è detto assolutamente d’accordo.

L’Aula ha poi approvato l’emendamento aggiuntivo della Giunta n. 803 all’art. 21.4, che inserisce il comma 2bis. “All’articolo 3 della legge regionale 05 novembre 2018, n. 40 dopo il comma 2 è aggiunto il seguente comma: 2bis. Il Centro regionale di programmazione è ricompreso fra le direzioni generali dell’Amministrazione regionale mantenendo le peculiarità organizzative”. Critico sul testo il capogruppo dei Progressisti, Francesco Agus, così come il collega Piero Comandini (Pd), che hanno evidenziato come la maggioranza non sia stata in grado di nominare il direttore generale del Crp. L’esponente del Pd ha inoltre evidenziato che si tratta di un problema politico e non di lessico, evidenziando che la Sardegna è l’ultima regione italiana per spesa e sono stati persi molti fondi. L’assessora regionale del Personale, Andreina Farris, ha specificato che si tratta di fare semplicemente chiarezza, senza alcun retro pensiero. Si tratta, ha detto, di un plesso amministrativo che ha un direttore generale e che così viene inquadrato come Direzione generale.

Sull’ordine dei lavori è intervenuto Agus (Progressisti) che ha chiesto una sospensione per eliminare gli emendamenti inammissibili e semplificare così il lavoro. D’accordo anche Eugenio Lai (capogruppo Alleanza Europa verde – Sinistra – Possibile – Art. 1).

Il presidente Pais ha aperto la discussione sull’articolo 21.5 “Trasferimento a domanda del personale nel sistema Regione” ed emendamenti. Il comma 1 in particolare prevede che  “Il personale a tempo indeterminato del comparto unico di contrattazione della Regione attualmente in servizio presso l’Amministrazione regionale, le agenzie e gli enti regionali in posizione di riassegnazione ai sensi dell’articolo 21, comma 3, della legge regionale n. 10 del 2021 o in assegnazione temporanea ai sensi dell’articolo 39, comma 3, della legge regionale n. 31 del 1998 è trasferito a domanda nell’Amministrazione dove presta servizio entro trenta giorni dall’approvazione del Piano triennale del fabbisogno di personale o dal suo aggiornamento sulla base dei contingenti definiti nel medesimo Piano o dal suo aggiornamento. A tali trasferimenti che non gravano sulla capacità assunzionale dell’amministrazione regionale, delle agenzie e degli enti regionali e non determinano economie assunzionali per gli enti cedenti, si fa fronte con l’utilizzo delle risorse finanziarie già disponibili destinate alle assunzioni di personale nei rispettivi bilanci, annualità 2023 -2025”.

Critico il consigliere dei Progressisti, Massimo Zedda, visto che sarebbe porterebbe ancora a portare via il personale dai Comuni e trasferirlo in Regione senza passare per un concorso. E ha aggiunto che così si penalizzerebbero tutti i partecipanti ai concorsi perché inciderebbe sulla capacità assunzionale della Regione. L’assessora Farris ha specificato che si tratta di personale a tempo indeterminato del comparto unico di contrattazione regionale e da cui sono esclusi i dipendenti in comando.

Il presidente Pais ha quindi proposto di specificare il testo con quanto appena detto dall’assessora. D’accordo anche il consigliere Roberto Deriu (Pd), che ha chiesto una correzione da parte della Giunta escludendo il personale in comando. Il presidente Pais ha proposto di aggiungere nel primo comma “con esclusione del personale in comando”. Per Comandini (Pd)  questo articolo presenta diverse criticità, tra cui anche quella di modificare, così come scritto, la capacità assunzionale, premiando pochi fortunati che avrebbero una corsia privilegiata per entrare in Regione. Il consigliere ha chiesto la sospensione di questo articolo e il rinvio in commissione. D’accordo con il collega anche Agus (Progressisti) sia perché danneggerebbe i Comuni sia perché si verrebbe a creare un percorso diverso da quello concorsuale per entrare in Regione. Critica anche la consigliera Desirè Manca (M5S), che ha chiesto la correzione del testo.

Pais ha affermato che potrebbe essere aggiunto “ad esclusione del personale in comando”. L’Assessora Farris ha ricordato, comunque, che la norma era stata esaminata in prima commissione ed era stato detto che c’erano persone che erano arrivati da Aspal nell’Amministrazione regionale da tanto tempo e che avevano bisogno di un inquadramento specifico e di avere una certezza di appartenenza. Farris ha ribadito che  non si parla del personale dei Comuni. (Eln)

Alessandra Zedda (Forza Italia) ha affermato che si sta discutendo di una norma già valutata dalla commissione, per cui si deve parlare degli emendamenti e non ritornare in commissione.

Il consigliere Salvatore Corrias (Pd), sull’ordine dei lavori, ha chiesto chiarimenti sulla seduta nella quale la commissione si è (o si sarebbe) espressa sulla materia.

L’assessore della Programmazione Giuseppe Fasolino ha sottolineato che l’intero testo, emendamenti compresi, è passato nelle commissioni.

Il consigliere Franco Mula (Psd’Az) ha chiesto una breve interruzione.

Il presidente ha accolto la proposta ed ha sospeso la seduta.

Alla ripresa dei lavori il presidente ha dato la parola all’assessore del Personale Andreina Farris.

L’assessore ha ricordato che quanto esaminato nella prima e nella terza commissione non riguarda i lavoratori provenienti dai Comuni, ma una assegnazione di dipendenti del sistema Regione non “in comando”, con lo stipendio a carico dell’amministrazione cedente ed il rimborso successivo della Regione mentre poi, dopo la legge 10, si è arrivati ad una ripartizione paritaria della retribuzione fra i due enti. La Farris ha infine proposto, con un emendamento orale, l’esclusione dei dipendenti degli Enti locali.

Il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus ha ribadito che il riferimento al personale degli Enti locali è scritto nella norma; di conseguenza l’articolo va stralciato.

Il consigliere di Aev Eugenio Lai ha osservato che l’emendamento orale proposto dell’assessore confligge con la norma.

Il consigliere sardista Franco Mula, sull’ordine dei lavori, ha ricordato che non si sta sovvertendo nulla perché ci sono persone in comando fin dalla passata legislatura, per cui occorre un ragionamento complessivo.

Il consigliere Piero Comandini (Pd) ha definito la norma “di programmazione” e quindi, di fatto, si rende opportuno il ritorno in commissione.

Successivamente l’assessore Farris ha proposto di introdurre una dicitura riferita al “comparto unico di contrattazione presso l’amministrazione regionale”.

Desirè Manca (M5S) ha detto che più l’assessore continua a difendere un articolo scritto male più l’opposizione del suo gruppo diventa radicale.

Massimo Zedda (Progressisti) ha ribadito la necessità dello stralcio anche perché la materia deve essere oggetto di confronto con i sindacati; infatti, un conto è il rapporto fiduciario con un lavoratore, altro è creare surrettiziamente nuovi dipendenti regionali.

Il capogruppo del Pd Gianfranco Ganau, preso atto della volontà della Giunta di approvare l’articolo escludendo i dipendenti degli Enti locali, ha proposto la soppressione integrale della parte riferita agli Enti locali.

Il consigliere Michele Cossa (Riformatori) ha parlato di discussione anomala, perché il problema va esaminato con attenzione per le complesse dinamiche relative ai trasferimenti di lavoratori dagli Enti locali alla Regione. E’necessario riformulare l’emendamento orale che esclude il comparto Enti locali, ha concluso, per non bloccare il Collegato.

Il presidente ha proposto di rimandare il commissione il 21.5 e proseguire con gli emendamenti aggiuntivi.

L’assessore della Programmazione Giuseppe Fasolino ha ribadito che tutto il Collegato è passato in commissione e ritornarci significa accantonarlo per lungo tempo, oltretutto sul testo c’è anche il lavoro dei sindacati e bisogna andare avanti.

Il consigliere Salvatore Corrias (Pd) ha osservato che in occasione del confronto con i sindacati sono stati affrontati altri temi.

Il presidente ha stabilito la soppressione dell’art.21.5, che comporta la decadenza di una serie di emendamenti. Il consigliere Valter Piscedda (Pd) ha messo in luce che, dopo l’eliminazione del riferimento ad Area, c’è un “trascinamento” verso situazione analoghe.

Piero Comandini, anch’egli del Pd, ha chiesto maggiori informazioni sugli Enti del sistema Regione interessati al provvedimento.

Il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus ha ipotizzato che la norma potrebbe riguardare anche Enas che ha importanti problemi di organico, per cui è necessario avere certezze e tracciare un percorso omogeneo.

L’assessore dei Lavori pubblici Pier Luigi Saiu ha invitato il Consiglio ad evitare fraintendimenti, nel senso che gli emendamenti della Giunta appartengono a tutto l’esecutivo, fermo restando che il Consiglio è sovrano e, nel merito, va ricordato che ci sono enti con capacità finanziaria derivante dai canoni che incassano; sotto questo profilo il Collegato è forse l’ultimo strumento per intervenire.

Successivamente è stato messo in votazione l’emendamento della Giunta n.725 sul quale, per dichiarazione di voto, si sono espressi contro i consiglieri Comandini e Piscedda (Pd), Cocco (Aev) e Piu (Aev), sostenendo che il provvedimento determinerà gravi sperequazioni a danno sia dei lavoratori che degli enti in condizioni di bilancio negative.

A seguire l’emendamento 725 è stato approvato. Il testo prevede che gli enti pubblici economici provvisti di entrate proprie coprano con queste i costi delle proprie dotazioni organiche.

Approvato anche l’emendamento 862 (Lai e più) che recepisce l’accordo Stato-Regioni del luglio scorso con il quale la Protezione civile può acquisire professionalità indispensabili che hanno lavorato a lungo con il settore.

Sul punto l’assessore del Personale Andreina Farris ha proposto un emendamento orale che aggiunge al testo il riferimento alla deroga delle capacità assunzionali, ad un  colloquio pre selettivo e ad una valutazione positiva dell’attività svolta.

Con queste integrazioni l’emendamento 862 è stato approvato.

Voto favorevole inoltre per l’emendamento n.726  (Giunta) che consente, nei limiti delle risorse disponibili, l’inquadramento nel sistema Regione del personale che ha lavorato per almeno 5 anni nell’ufficio del Commissario di governo per il contrasto del dissesto idrogeologico. Approvato anche l’emendamento all’emendamento n.858 (Alessandra Zedda e più), collegato al.726, con il quale si stabilisce che il personale sarà assunto attraverso una procedura concorsuale per titoli e colloquio. (Af)

Ha preso la parola l’on. Agus (Progressisti) sull’articolo 21.6, che l’Aula ha poi approvato mentre su invito dell’assessore Farris ha rimandato in commissione l’articolo 21.7 per un esame supplementare.

L’articolo 21.8 e i suoi emendamenti sono stati esaminati. Respinto il 303 e approvato il testo dell’articolo. Via libera anche all’emendamento 49 mentre l’onorevole Zedda (Progressisti) ha chiesto lo stralcio dell’emendamento 67, considerato “vergognoso per chi partecipa per titoli ai concorsi per accedere alla carica di dirigente”. Per l’on. Tunis “vergogna è rubare, non sottoscrivere un contratto per la gestione del personale, per chi sa cosa significhi lavorare”.

Il presidente Pais ha sospeso la seduta e alla ripresa, dopo aver rinviato il voto sull’emendamento 87, ha dato la parola all’on. Ennas (Lega) ha prodotto un emendamento all’emendamento 845.

Il presidente Pais ha chiesto all’Aula di discutere l’articolo relativo al trenino verde, su richiesta dell’assessore Moro. (C.C.)

Contraria Desirè Manca (M5S) che si è espressa contro la decisione di discutere di trasporti a tarda sera: «La materia è molto importante, gli emendamenti meritano attenzione. La discussione non può esaurirsi in un quarto d’ora».

Sull’ordine dei lavori è intervenuto anche il capogruppo del M5S Alessandro Solinas: «Il tema dei Trasporti è importante, tra l’altro vedo numerose assenze tra i banchi della maggioranza. Sarebbe meglio rinviare la discussione a domani».

Ha quindi preso la parola l’assessore Antonio Moro: «L’Aula è sovrana ma non tiranna – ha detto Moro – voglio solo capire come sono organizzati i lavori. Non c’è nessuna fretta da parte mia di affrontare l’argomento. Chiedo solo di capire come si procederà nel rispetto della dignità dell’Aula e di tutti noi».

Il consigliere del Pd Salvatore Corrias: «Esprimo la mia solidarietà all’assessore Moro. Noto che non è l’unico assessore che viene qua confidando che si discutano i temi di loro interesse. La responsabilità non è dell’Aula ma di come si sono impostati i lavori».

Anche Francesco Agus (Progressisti) e Michele Ennas (Lega) hanno convenuto sull’opportunità di rinviare i lavori a domani. Stessa posizione dell’on. Desirè Manca

Il presidente Pais, constata l’assenza delle condizioni per andare avanti, ha dichiarato chiusa la seduta. I lavori del Consiglio riprenderanno domani mattina alle 10. (Psp)

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