Nota stampa della seduta n. 259

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVI Legislatura

Ufficio Stampa

Nota stampa della seduta n. 259 – antimeridiana
martedì 8 agosto 2023

 

Collegato alla manovra finanziaria 2023-2025. Prosegue la discussione. Approvati gli articoli: 18, 19, 20, 21, 21.1

I lavori del Consiglio regionale riprenderanno alle 16.30

 

La seduta si è aperta alle 10.50. Dopo le formalità di rito, il presidente Pais ha dato la parola alla consigliera Laura Caddeo (Alleanza verdi Sardegna Possibile) che è intervenuta sull’ordine dei lavori: «Sotto il Consiglio regionale è in atto una manifestazione di protesta dei Comitati territoriali contro la speculazione energetica. E’ possibile incontrarli?». Il presidente Pais ha accolto la richiesta: «L’incontro con la Conferenza Capigruppo si potrà fare durante la pausa pranzo. Può essere l’occasione per approvare domani un ordine del giorno sull’argomento».

Franco Mula (Psd’Az) ha espresso solidarietà alla comunità di Orune per i gravi fatti di sangue avvenuti nei giorni scorsi e ai territori devastati dagli incendi: «Bisogna evitare che a Orune tornino le ombre del passato – ha detto Mula – a questo si aggiunge il dramma degli incendi in vari territori dell’Isola. Ciò che è successo nel fine settimana è stato terrificante. Un atto vile che non ha bisogno di parole. Questi territori non possono essere lasciati soli. Ci sono famiglie e imprese che hanno visto sconvolta la propria vita. C’è bisogno della vicinanza delle istituzioni». Considerazioni condivise dal presidente Pais che, al termine degli interventi sull’ordine dei lavori, ha aperto la discussione sul Collegato alla Manovra finanziaria 2023-2025 interrotta la scorsa settimana. L’esame del provvedimento è ripreso dal Capo VI “Disposizioni in materia di lavori pubblici” e dall’art. 18 “Modifiche alla legge regionale n. 5 del 1964 in materia di provvidenze a favore del personale regionale”. Il presidente Pais ha dichiarato l’inammissibilità di buona parte degli emendamenti presentati per mancanza di copertura finanziaria».

Sull’articolo e sugli emendamenti è intervenuto il consigliere Gianfranco Satta (Progressisti) che ha richiamato l’emendamento n.846, da lui presentato originariamente all’art.15 e poi spostato sull’art.18. «Riguarda la legge sullo spopolamento per la parte dell’acquisto e la ristrutturazione di prime case – ha rilevato Satta – la norma prevede il beneficio  a partire dal 10 giugno del 2022. Con questo emendamento lo si vuole anticipare a tutto il 2022».     

Favorevole l’assessore ai Lavori Pubblici Pierluigi Saiu: «La proposta è di buon senso, mi auguro che il Consiglio la faccia propria».

Anche l’assessore al Bilancio Giuseppe Fasolino ha dato parere favorevole: «La ratio della norma era già quella. Sul punto c’è la copertura finanziaria»

L’emendamento n.846 è stato approvato.

Il consigliere Daniele Cocco (Leu) ha chiesto chiarimenti sulla norma antispopolamento: «Ma gli assegni da 600 euro per i nati nei piccoli comuni saranno erogati anche nel 2023?».

«Confermo che la misura andrà avanti fino al 2024» ha assicurato l’assessore Fasolino». L’Aula ha quindi respinto tutti gli emendamenti soppressivi e approvato il testo dell’articolo 18.

Si è quindi passati all’esame dell’art.19 “Modifiche alla legge regionale n. 8 del 2018 in materia di programmazione regionale delle opere pubbliche e di unità tecnica regionale”. Respinti tutti gli emendamenti soppressivi, il presidente Pais ha aperto la discussione sull’emendamento n.769 della Giunta.

Sul punto è intervenuto l’assessore Saiu: «La proposta ha l’unica funzione di migliorare il testo». L’emendamento 769 è stato approvato.

Sull’emendamento n.834 sostitutivo totale dell’emendamento n.773 è intervenuto ancora l’assessore Saiu che ha chiarito: «E’ questo uno degli interventi più rilevanti. Il Consiglio con la legge di stabilita ha stanziato 13 milioni di euro per la messa in sicurezza dei piccoli invasi. Si va in soccorso dei piccoli proprietari. La proposta consente di sospendere i processi sanzionatori»

Il presidente della Commissione “Attività Produttive” Piero Maieli si è espresso a favore dell’emendamento: «Accogliamo la proposta – ha detto – ma ricordiamo che è in esame in Commissione una proposta di legge che riguarda i laghetti collinari. La Giunta ha tenuto conto di questa proposta che prevede l’acquisizione dei laghetti da parte della Regione?». Stessa richiesta da parte del consigliere Franco Mula (Psd’Az) mentre la consigliera Maria Laura Orrù (Alleanza verdi Sardegna Possibile) ha chiesto di rinviare la discussione in Commissione.

Messo in votazione, l’emendamento n.834 è stato approvato.

Sul 774 (Giunta regionale), l’assessore Pierluigi Saiu ha chiarito che la proposta prevede un contributo per il comune di Buggerru che riguarda un programma già finanziato ma in fase di esaurimento. «L’emendamento consente di conservare lo stanziamento senza dover procedere a una nuova attribuzione con un nuovo procedimento finanziario. Così risparmiamo tempo». L’emendamento n.774 è stato approvato.

L’Aula è poi passata all’esame dell’art. 20 “Modifiche alla legge regionale n. 22 del 2016 in materia di poteri della Regione nell’ambito dell’edilizia sociale”.

Gianfranco Satta (Progressisti) è intervenuto sull’emendamento n.510: «L’obiettivo è quello di utilizzare le economie dei ribassi d’asta della programmazione territoriale. Questo consentirebbe a molti comuni di terminare le opere in corso e alla Regione di avanzare sulla spendita delle risorse FSC».

Per Massimo Zedda l’art.20 presenta diverse criticità: «Il comma 1 prevede che la Giunta regionale, in conformità alle linee di intervento e agli obbiettivi strategici adottati dal Consiglio regionale, approva il piano triennale e il piano annuale per la costruzione e il recupero di immobili o l’acquisto sul mercato immobiliare privato di alloggi da destinare all’edilizia residenziale pubblica – ha detto Zedda – il problema riguarda l’acquisto degli immobili privati. Occorre chiarire altrimenti non si capisce perché ci sono immobili pubblici in stato di abbandono e poi si acquista da privati. Le indicazione dell’Unione Europea sono chiare. Area ha un patrimonio infinito di immobili da riqualificare. I finanziamenti europei e del Pnrr prevedono riqualificazione dell’esistente e non consumo di suolo».

Maria Laura Orrù (Alleanza verdi Sardegna Possibile) ha ricordato che da diversi mesi la IV Commissione è impegnata su un testo che riguarda l’edilizia residenziale pubblica. «L’approvazione di questi emendamenti potrebbe creare problemi alla legge di riordino e rendere inutile il lavoro svolto».

Anche il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus ha chiesto un approfondimento. «Se c’è un testo pronto ad essere discusso non ha senso procedere a uno stralcio per parti inserito in una legge che contiene tutto e il contrario di tutto. Se non si è in grado di procedere a una riforma organica di Area lo si dica. E’ inaccettabile che la mano destra non sappia ciò che fa la mano sinistra. Il lavoro della IV commissione va avanti da 6 mesi. Oggi stiamo decidendo di non discutere più quel testo».

Di parere opposto l’assessore Saiu: «La Giunta ha proposta solo interventi di manutenzione normativa. L’art.20 è stato approvato in commissione nella sua forma originaria. I nostri emendamenti contengono piccoli adeguamenti che non configgono con il testo di riforma di Area. Se fosse stato questo il problema lo avrebbe rilevato la stessa commissione». Rispondendo all’on. Massimo Zedda, l’assessore ha poi chiarito: «Il primo comma dell’art.20 ricomprende gli strumenti che possono essere utilizzati da Area. L’emendamento 770 della Giunta va nella direzione auspicata da Zedda: vengono liberate risorse per la manutenzione alloggi. La disciplina vigente limitava gli interventi solo per la realizzazione di nuovi alloggi».

Anche per il consigliere Valter Piscedda (Pd) il rischio è quello di rendere inutili i lavori della IV Commissione: «Siamo mesi che trattiamo questi argomenti anche sui temi posti dall’assessore – ha detto Piscedda – la proposta di modifica dello status dei dipendenti di Area mi sembra esagerata. Anche l’assessore al Personale ha sollevato mille criticità. Non si può pensare che in 10 secondi ci si può prendere la responsabilità di approvare una norma di tale portata».

Un supplemento di riflessione ha invocato anche Franco Mula (Psd’Az): «Si accerti che l’emendamento non vada a confliggere con il testo della Commissione».

Il presidente Pais ha fatto notare che il lavoro della Commissione riguarda la legge n.13/1989 sui criteri di assegnazione degli alloggi. «Qui parliamo della disciplina organizzativa di Area che non c’entra nulla – ha sottolineato Pais – sono materie completamente differenti. Parliamo di due cose diverse. La Commissione deve andare avanti su quel lavoro».

Chiarimento che non ha convinto l’on. Piscedda: «E’ esattamente il contrario – ha detto – in Commissione stiamo valutando anche l’inquadramento dei dipendenti di Area».

Sull’ordine dei lavori è intervenuto il capogruppo dei progressisti Francesco Agus che ha invitato la maggioranza a ritirare i temi che ostacolano l’approvazione del provvedimento: «Il tempo è poco – ha detto Agus – oltretutto l’esperienza insegna che quando si introducono emendamenti nel Collegato su determinate materie poi ci si dimentica delle leggi organiche».

Il presidente Pais, pur ribadendo la sua posizione, ha proposto di espungere dal testo dell’art.20 i commi 4 (sul personale  di Area) e il comma 10 (che abroga la legge 8 del 2006). La proposta è stata accolta.

L’Aula ha quindi respinto gli altri emendamenti soppressivi e l’emendamento n.510 (Satta e più).

Approvato invece l’emendamento n.770 (Giunta regionale) che estende alla manutenzione straordinaria degli alloggi pubblici una quota pari allo 0,50% del valore locativo annuo attualmente prevista solo per la realizzazione di nuovi alloggi. (Psp)

 

Il Consiglio ha poi approvato l’emendamento n.772 della Giunta che prevede l’utilizzo di una quota dell’1.5% delle risorse assegnate ad interventi contro il dissesto idrogeologico per l’assunzione di personale proveniente dalle pubbliche amministrazioni, che sarà assegnato al Commissario incaricato delle opere.

Sull’art.20 l’Assemblea ha deciso di rinviarne l’esame alla fine della legge, con un eventuale approfondimento della commissione.

A seguire è iniziato l’esame dell’Art.21

Illustrando il testo, l’assessore del Lavoro Ada Lai ha spiegato che comprende una serie di misure derivanti dalla Legge di Stabilità, con riferimento particolare alla salvaguardia dell’occupazione per i lavoratori in utilizzo, all’ampliamento dei cantieri di lavoro anche in prospettiva della riforma del reddito di cittadinanza, alla formazione professionale e al mondo dell’emigrazione.

Il testo è stato approvato ed integrato dall’emendamento n.470 (Giovanni Satta) che modifica la norma riguardante prezzi e tariffe della pubblicità (con divieto di quella ingannevole) relativa ai servizi funebri.

Successivamente il Consiglio ha iniziato la discussione dell’art.21.1, che è stato approvato ed integrato dai seguenti emendamenti: 742 (Giunta) con cui si estende il sistema dei cantieri occupazionali ai tribunali e agli enti pubblici statali; 739 (Giunta) sulla continuità dei servizi di manutenzione nel parco Geominerario; 106 (Lai e più) sull’impiego dei cosiddetti “assuntori” provenienti da liste in esaurimento; 738 (Giunta) che stanzia la somma di milioni per il 2023 finalizzati all’attivazione di cantieri di lavoro in aree a forte crisi occupazionale; 110 (Caddeo e più) che autorizza lo scorrimento delle graduatorie dell’Agenzia Laore. Su questa proposta l’assessore del Personale Andreina Farris ha ricordato che la priorità va sempre assegnata ai concorsi, alla “proiezione” reale delle assunzioni sulle piante organiche ed alle coperture finanziarie. Per quanto riguarda la situazione specifica di Area, ha proseguito, la Giunta ha adottato una linea “coraggiosa” perché lo spazio assunzionale richiesto è stato individuato facendo ricorso ad una interpretazione normativa secondo la quale l’Agenzia può procedere ad assunzioni in quanto dispone di “risorse proprie” da collocare in copertura. Vanno inoltre precisate, ha concluso la Farris, le figure professionali oggetto delle procedure. (Af)

Sull’emendamento 740 ha preso la parola l’assessore Lai (Lavoro) ha sollecitato il voto dell’Aula, che si espressa con favore. Via libera anche al 741 (norme a favore delle imprese colpite da chiusure forzate come quelle di via Dettori a Cagliari). A seguire approvati anche l’emendamento 743 e 794 oltre all’emendamento 848, che prevede la copertura finanziaria.

Il presidente Pais ha sospeso i lavori, che riprenderanno alle 16.30. (c.c.)

 

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