Nota stampa della seduta n. 187

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVI Legislatura

Ufficio Stampa

Nota stampa della seduta n. 187 – antimeridiana
Martedì 1 febbraio 2022

 

Seduta congiunta Consiglio regionale – Cal

La seduta congiunta tra il Consiglio regionale ed il Cal sullo stato delle autonomie in Sardegna è stata aperta dal presidente Michele Pais.

Nel suo intervento di apertura, Pais ha ricordato che, a causa della pandemia, quella di oggi è di fatto la prima seduta congiunta Consiglio regionale – Cal della legislatura. In questo momento quindi, ha proseguito, la classe politica, e in particolare chi, al suo interno, ricopre incarichi di governo e rappresentanza, è chiamata a svolgere la propria funzione con forte senso di responsabilità, soprattutto perché nel momento attuale di grande difficoltà la produzione legislativa, deve avere “a monte” una adeguata sinergia tra i diversi livelli di governo: il rilancio sociale e produttivo dell’Isola, mediante l’utilizzo delle risorse a disposizione, deve partire dall’ascolto di tutti gli interlocutori preposti a governare i territori che la compongono. Da questo punto di vista, ha detto ancora il presidente del Consiglio, la legge finanziaria regionale dà alcuni segnali forti, all’incremento dell’importo complessivo del Fondo unico per gli enti locali e a tutte le iniziative messe in campo a favore dei 377 comuni della nostra Isola, soprattutto quelle finalizzate ad evitare la piaga dello spopolamento e a supportare i comuni nella progettazione delle opere pubbliche. In questi anni, ha detto infine Pais, l’apporto del Cal non è mai mancato neanche in anni così difficili, Sono sicuro che questo apporto proseguirà anche con il nuovo Cal il cui rinnovo è previsto tra qualche giorno, anche su grandi temi, primo fra tutti il riconoscimento del principio di insularità che, a livello costituzionale, è ormai in dirittura d’arrivo.

Successivamente ha preso la parola il presidente uscente del Andrea Soddu, Sindaco di Nuoro, che si è soffermato su alcuni aspetti della finanziaria regionale, frutto di una interlocuzione positiva avviata già dagli anni scorsi con l’assessore Fasolino; fondo rotativo per la progettazione dei comuni, misure contro lo spopolamento e per la buona sanità, temi centrali per futuro Sardegna e soprattutto per le zone interne. C’è però una questione da tempo aperta, ha osservato Soddu, che riguarda l’ammontare del fondo unico rispetto alla legge che lo ha istituito, nel senso che lo agganciava all’aumento delle entrate non vincolate, aumento che però non c’è stato e su questo bisogna rilanciare il confronto. Tutti, ha concluso Soddu, dobbiamo sentirci impegnati in una visione nuova della nostra Sardegna, anche con nuovo equilibrio istituzionale interno che veda la Regione nel ruolo di ente di indirizzo programmazione e controllo, che non si occupi di gestione della spesa corrente, che spetta invece ai Comuni: su questo dovrà lavorare a fondo il nuovo Cal, dando il suo contributo alla costruzione di un nuovo modello di Regione.

Aprendo la serie degli interventi degli amministratori locali, il Sindaco di Fonni Daniela Falconi ha auspicato che la prossima legge finanziaria regionale si caratterizzi per un migliore utilizzo risorse e  per buone politiche a favore dei cittadini, Il Comune, ha ricordato, è il più grande osservatorio sulla vita delle persone ed oggi, nelle nostre comunità, esiste un profondo malessere che attraversa famiglie, imprese e in modo particolare giovani perché, la “periferia” della Sardegna ha certamente sofferto di più. A questo malessere, secondo la Falconi, va data risposta con un cambio di passo finalizzato al miglioramento della qualità della spesa, allo studio delle ricadute economiche e sociali degli interventi su ogni territorio, all’attenzione verso paesi e montagne trascurate dal Governo nazionale. Ora ci sono un tavolo con il ministero per il Sud e coesione territoriale, ed una cabina di regia regionale per le infrastrutture e la lotta allo spopolamento, utilizzando i fondi per Pnrr nel rispetto del principio di sussidiarietà. Andiamo avanti con questo spirito senza contrapposizioni, ha detto infine, dando vita ad “federalismo interno” che è la cosa migliore che si possa fare per una Regione a Statuto speciale.

La collega di Buggerru Laura Cappelli ha sollevato invece il tema di una nuova legge urbanistica capace di assicurare nuovo sviluppo agli enti locali, con flessibilità, autonomia, e semplificazione delle procedure di adeguamento dei Piani urbanistici al Ppr. La Regione, ha aggiunto, deve auto- riformarsi individuando nei Comuni l’unico interlocutore istituzionale, riducendo i tempi,  e impiegando bene i fondi per gli investimenti, a cominciare da quelli per lo sviluppo sostenibile per la quale però manca una visione condivisa. La Sardegna, ha precisato la Cappelli, è piena di specificità che vanno valorizzate e valutate in modo differente, non solo nelle coste (anch’esse ricche di diversità, con modelli appropriati) ma nei territori interni, perché l’ambiente si difende davvero rendendo utile, rispettando la tradizione ma guardando al futuro.

L’assessore dell’Urbanistica e degli Enti Quirico Sanna, cha ha preso la parola prima della conclusione della seduta per importanti impegni istituzionali, ha sottolineato l’importanza ed il valore del confronto con i rappresentati delle autonomie. Le recenti sentenze della Corte Costituzionale, ha dichiarato, ci obbligano a rivedere tutta la materia a cominciare dalla parte che riguarda le sovrintendenze, con le quali intendiamo impostare un confronto leale e costruttivo per garantire una visione comune su tutto il territorio regionale, partendo dai Comuni che sono in prima linea e fanno da filtro con cittadini. Miglioreremo questo confronto con forza, a tutto campo, nel post pandemia e, venendo ad argomenti molto concreti, spero che tutti i Comuni approvino i loro Puc, strumento indispensabile per programmare lo sviluppo dei territori e tutelare beni pubblici; in questi due anni sono stati molti passi avanti anche nei Comuni costieri sia pure con difficoltà e sacrifici e nella stessa finanziaria sono state inserite risorse per sostenere la progettazione urbanistica “partendo dal basso”.

Per il Sindaco Modolo Omar Hassan la prossima legge regionale di bilancio contiene misure molto utili per le politiche rivolte alle comunità locali, dal sostegno a quelle in difficoltà finanziarie a quelle che intendono valorizzare le terre civiche ed affrontare con decisione il tema dello spopolamento con una programmazione più “mirata”. Con le popolazioni, ha lamentato Hassan, stiamo perdendo storia e identità dei luoghi; per questo dobbiamo far facciamo partire un “controesodo” cominciando dai giovani. Positive inoltre, ha proseguito il Sindaco di Modolo, le misure per il fondo sulla progettualità che premia chi ha idee ma non risorse per realizzarle, e quelle sull’aumento delle indennità per gli amministratori locali, un giusto riconoscimento al quale si è sottratto il Governo centrale che ha limitato l’aumento alla Regioni a statuto ordinario insistendo sulla stessa contrapposizione del passato, perché a suo tempo la riduzione è stata applicata in maniera uguale per tutti, mentre l’aumento ha lasciato fuori le Regioni speciali. (Af)

Dopo il sindaco di Modolo ha preso la parola il sindaco di Thiesi, Gianfranco Soletta. “Il Cal ha un ruolo importantissimo perché attraverso il Cal si verifica l’attuazione del principio di sussidiarietà, per questo il confronto di oggi è tanto atteso anche con lo scopo di attuare un processo di riforme necessario, interrotto da due anni di pandemia”, ha detto Soletta. E ha aggiunto: “Ma i Comuni rappresentano i mattoni della nostra repubblica e sono l’avamposto del welfare o cale e della legalità. Dobbiamo ripartire dalla collaborazione che i Comuni hanno offerto alla Regione e al sistema sanitario durante il Covid e grazie ai fondi del Pnnr riusciremo a potenziare l’azione dei Comuni e a rilanciare il tessuto economico, soprattutto delle zone interne partendo dai collegamenti materiali e immateriali, dall’istruzione e dalla necessità della riorganizzazione della sanità territoriale”.

Per l’on. Eugenio Lai (LeU), anche sindaco di Escolca, “dagli interventi dei sindaci è emerso che dalla crisi si esce tutti insieme ma è anche vero che talvolta i sindaci sono stati poco ascoltati dalla Regione. Ci sono sfide importanti per i prossimi due anni: c’è bisogno di condivisione con i primi cittadini e le parti sociali. E c’è bisogno di un cambio di passo, che assuma come metodo la programmazione strategica. E’ ora che si apra una questione sul modello di sviluppo della Sardegna partendo dalla consapevolezza che il fondo unico degli enti locali è fermo e che 40 milioni di euro sul fondo rotativo non bastino”.

Per l’on. Michele Cossa, leader dei Riformatori e a lungo primo cittadino di Sestu, “questo il legislatore ha istituito il Cal aveva in mente di istituire una cabina di regia per i rapporti tra la Regione e gli enti locali. Il Pnnr è stato fortemente centralizzato a livello statale ma la Regione sta cercando di rimettere al centro i Comuni, anche quelli meno organizzati, per fare in modo che possano accedere a quelle risorse”. L’oratore ha proseguito: “Non dimentichiamo che quasi tutti i Comuni sardi soffrono per la mancanza di adeguate risorse umane. La Regione deve però dotarsi di norme urbanistiche chiare e applicabili, che aiutino gli enti locali nel loro compito di pianificazione del territorio. L’altra vera questione è quella sanitaria: la pandemia non è finita ma i rapporti tra la sanità sarda e gli enti locali sono complicati e il servizio territoriale inefficiente, anche per la mancanza di medici e pediatri di base. Il Consiglio regionale, in compenso, con questa finanziaria cerca di affrontare il tema dello spopolamento in modo organico”.

Per il Movimento Cinque stelle l’on. Li Gioi ha detto  che “questa non deve essere un ricorrenza formale ma la base di un rapporto stabile con i Comuni sardi, che spesso non capiamo. Chiusi dentro questo palazzo non riusciamo a comprendere chi è in trincea 24 ore al giorno, alle prese con i problemi dei cittadini. Ormai l’effetto ciambella è finito, non ci sono salvataggi all’orizzonte e tutti siamo accomunati in questa situazione critica”.

Dai banchi dei Progressisti l’on. Agus ha parlato di “un momento rituale che è diventato sporadico, unico in questa legislatura a causa del Covid. E non solo a causa di questo. Certo che è necessaria una riforma della Regione nel rapporto con gli enti locali ma da lustri questa riforma, difficile da mettere in pratica perché strutturale, viene rimandata e non sarà possibile in questa legislatura”. Per l’oratore “è necessario prima di tutto che il Consiglio si dia da fare per attuare la riforma sanitaria e potenziare la sanità territoriale. Non si vedono gli effetti benefici di questa riforma ma dopo un anno e mezzo ancora si assiste invece a caos e incroci di competenze. Non ce ne facciamo niente di decisioni che spostano medici e operatori sanitari se non ci scontriamo su una situazione molto più complessa”.

Per la Lega il capogruppo Pierluigi Saiu “questa è l’occasione per confrontarci con tutte le autonomie locali, con la loro pluralità e ricchezza. Non con la retorica di un appuntamento ogni anno. Dobbiamo dunque difendere le autonomie locali per difendere al tempo stesso la nostra autonomia. E una legislatura al terzo anno non è  vero che è finita: possiamo ancora combattere in quello in cui crediamo e per il quale siamo stati eletti. Non è finito il nostro orizzonte: alla mia maggioranza chiedo di non rinunciare all’idea che noi possiamo ancora scrivere grandi riforme, anche con l’opposizione. Come si deve fare in tutte le assemblee mature possiamo trovare il coraggio e l’intelligenza di definire le regole del gioco, dando noi maggioranza il senso dell’azione di governo. Già nella finanziaria ci sono provvedimenti importanti per gli enti locali ma è chiaro che non possiamo lasciare i cittadini sardi alle prese soltanto con i Comuni sardi”. (C.C.)

E’ quindi intervenuto il capogruppo del Pd, Gianfranco Ganau, che ha evidenziato la scarsa attenzione del Consiglio regionale, l’assenza del Presidente della Regione e di parte della Giunta. Per il consigliere è necessario rendere più incisiva l’azione del Cal, in modo che in caso di parere negativo espresso dal Consiglio delle autonomie locali, il testo di legge torni all’esame della Commissione competente.  Critico anche sulla Finanziaria che entrerà questo pomeriggio in Aula. In particolare ha evidenziato negativamente il fatto che il Fondo unico non sia stato incrementato, ma anzi in alcuni punti ridimensionato. Ganau ha sottolineato il ruolo essenziale che hanno svolto gli enti locali nel corso di questa crisi sanitaria.

Il capogruppo del Pd si è detto favorevole al trasferimento delle funzioni dalla Regione ai Comuni che consentirebbe un miglior funzionamento della Regione e una più semplice spendita delle risorse da parte dei Comuni. Per il capogruppo del Pd si tratta di un tema che viene trascinato, ma che nessuno ha il coraggio di affrontare.  Ganau ha poi ribadito la mancanza di condivisione da parte della Giunta dei piani e progetti del PNRR con il Consiglio regionale, evidenziando che a oggi non sono noti gli assi portanti individuati dalla Regione per utilizzare al meglio e in modo strategico i fondi del PNRR. Anche per quanto riguarda il Piano Casa, Ganau è stato molto critico affermando che le “improvvide forzature” di questa Giunta ricadono sulle imprese e sui cittadini, creando un evidente disagio. Un problema che deve essere risolto con un confronto tra Regione e Governo.

Per il capogruppo di Forza Italia, Angelo Cocciu, la crisi sanitaria ha portato la Regione a utilizzare i fondi per dare sussidi alle imprese e ai cittadini e non a utilizzarli in programmi di investimento e politiche per le imprese e per un miglioramento dell’economia e della qualità di vita dei sardi. Cocciu si è detto preoccupato per lo stop che ha ricevuto la legge sul Piano Casa. Per il consigliere c’è ancora la possibilità di recuperare il tempo perso e ha auspicato un incontro tra maggioranza e opposizione. Spero, ha detto, si possa ragionare su riforme e non solo sul covid.

Il capogruppo del Psd’Az, Franco Mula, ha evidenziato che si sta perdendo un’occasione importante di verificare e ragionare su quali siano le migliorie da apportare nei rapporti e relazioni tra Consiglio regionale e Cal. Per Mula oggi si è assistito ai soliti processi a questa maggioranza. Sul Piano casa, il capogruppo ha affermato che l’errore è stato ascoltare troppo le esigenze degli altri, e ha auspicato un tavolo di confronto con lo Stato. Sulla Finanziaria ha annunciato che sarà politica e il dibattito ci sarà, a partire da stasera, e che andranno spediti per approvarla nel minor tempo possibile. Sul Pnrr il consigliere ha ricordato che, con delibera della Giunta, è stata istituita la cabina di regia.   Mula ha evidenziato le difficoltà che hanno sempre affrontato i sindaci e ha affermato che l’indennità dei sindaci è un giusto riconoscimento, che costerebbe circa 10milioni di euro e si è chiesto perché lo Stato lo abbia previsto solo per le regioni a statuto ordinario. Per il capogruppo sardista la Sardegna non soltanto non ha un governo amico, ma c’è una totale disattenzione verso l’Isola.

E’ poi intervenuta la vice presidente della Regione, Alessandra Zedda, portando il saluto a nome del Presidente Solinas e di tutta la Giunta, ha ricordato che quella di oggi è una giornata solenne ed è un confronto tra i rappresentanti delle Istituzioni della nostra regione. Un confronto, che nonostante siano trascorsi 3 anni dall’ultima seduta, non si è mai interrotto nella gestione delle situazioni critiche come l’emergenza sanitaria, le alluvioni e gli incendi. Per Zedda la crisi non riguarda soltanto il covid, ma le Istituzioni ricordando che la politica non è riuscita ad eleggere il Presidente della Repubblica e che il Governo è guidato da un premier non eletto dal popolo.

La vice presidente ha esortato tutti i rappresentanti delle Istituzioni a lavorare uniti per cercare di intercettare le opportunità e i vantaggi che sono l’altra parte della medaglia della pandemia. Chi lo saprà fare, ha detto, scriverà un futuro diverso. 

Per Zedda “Bassanini deve scrivere la parola fine”, con una revisione di quel concetto di responsabilità che non è più in capo alla politica. La vice presidente ha ricordato che la Regione non ha mai fatto mancare il proprio supporto alle autonomie locali nella programmazione e gestione dei fondi comunitari e adesso del Pnrr. Per Zedda si può sempre migliorare e c’è la massima disponibilità a ragionare insieme sui percorsi da seguire.

Sull’inserimento del principio di insularità in Costituzione ha detto, poi, che si tratta di un principio nobile, un’azione mai avvenuta, a cui tutti hanno concorso, ma ha affermato che dopo l’approvazione la Sardegna dovrà essere in grado di declinare il principio, in particolare per i settori dell’energia, della sanità, dei trasporti e delle infrastrutture. Per Zedda le Istituzioni hanno in capo una grande responsabilità nell’utilizzo dei fondi del Pnrr, affinché non siano soltanto debiti per i giovani ma opportunità e sviluppo per la Sardegna con progetti applicabili oggi. Zedda ha anche sottolineato il ritrovato rapporto con la Ministra per il Sud e per la Coesione territoriale. La vice presidente è poi tornata sull’importante ruolo e compito che svolgono i sindaci, che va ben oltre le indennità. Sulla sanità ha poi aggiunto che bisogna potenziare quella territoriale.

Il presidente Pais, in conclusione, ha evidenziato che quella di oggi è stata una discussione proficua che ha fornito molti spunti: il più importante è stato il rinnovato impegno di collaborazione tra la Regione e i Comuni, che sono la frontiera più avanzata delle istituzioni pubbliche. Il presidente ha ribadito l’importanza del lavoro che i sindaci svolgono per le loro comunità e ha ricordato che nella Finanziaria ci saranno molti provvedimenti, come quello per contrastare lo spopolamento e il fondo per i non autosufficienti. E’ importante, dunque, ha affermato, approvare in tempi brevi la Finanziaria, che potrà anche essere migliorata in Consiglio, per avere i fondi subito disponibili.

La seduta è stata chiusa. Il Consiglio si riunirà oggi alle 17. (eln)

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