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Lettera della Presidente Lombardo al Presidente Cappellacci sul “caso Solinas”

Data: 13/12/2011 – Cagliari – Presidenza del Consiglio Regionale

Caro Presidente,


purtroppo sono costretta a constare come debba nuovamente intervenire a garanzia delle prerogative dei Consiglieri regionali, rispetto a comportamenti adottati da persone preposte a gestire enti regionali.
Nel caso specifico, il Consigliere regionale Antonio Solinas ha sottoposto all’attenzione della Presidenza del Consiglio un episodio increscioso che si è verificato presso la sede della Società Bonifiche Sarde di Arborea, dove era in corso un’assemblea dei lavoratori dell’Azienda aderenti alle organizzazioni sindacali delle sigle CGIL, CISL e UIL.
All’Assemblea il Consigliere Solinas partecipava in quanto espressamente invitato, dai lavoratori e dalle rappresentanze sindacali, in qualità di eletto del territorio e quindi nella piena funzione del proprio mandato.
Questa presenza non è stata tollerata dal Commissario della SBS, il quale ha disposto, per il tramite di una guardia giurata, l’allontanamento del Consigliere Solinas fuori dai cancelli dell’Azienda. A questo punto i lavoratori, per protesta contro l’intervento del Commissario, hanno preferito proseguire l’assemblea all’aperto e sotto la pioggia, al fine di consentire al Consigliere Solinas di partecipare.
Nell’azione posta in essere dal Commissario della SBS, che peraltro mi segnalano che non sia nuovo a tali comportamenti nei confronti dei Consiglieri regionali, si ravvisa una lesione delle prerogative che gli eletti al Consiglio Regionale possono esercitare.


Il ripetersi di comportamenti che raffigurano veri e propri sgarbi istituzionali, come quello richiamato sia nella presente e sia in una mia precedente comunicazione riguardo la Consigliera Barracciu, mi induce a chiederLe di intervenire, senza indugio e con la necessaria fermezza, al fine di garantire il compiuto rispetto del principio di collaborazione cui sono tenuti i responsabili degli uffici regionali e i nominati negli enti nei confronti dei Consiglieri regionali.
Auspico in tal senso l’immediata cessazione di ogni altra ulteriore condotta tesa a penalizzare l’esercizio del mandato dei Consiglieri regionali e mortificare il libero dispiegarsi dell’attività democratica istituzionale.



Distinti saluti.



        Claudia Lombardo

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