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La presidente del Consiglio regionale Claudia Lombardo all’Alcoa.

Data: 11/01/2010 – Stabilimento Alcoa di Portovesme

La presidente del Consiglio regionale Claudia Lombardo all’Alcoa.


 


Portovesme, 11 gennaio 2008 – “L’Alcoa non deve chiudere. Tutte le forze politiche unite sono pronte ad opporsi con ogni mezzo, al fianco dei lavoratori,  alla fermata dall’azienda. Metteremo in atto una linea dura e inesorabile sia per quanto riguarda il ripristino dal punto di vista ambientale del territorio  sia dal punto di vista finanziario con la richiesta immediata dell’escussione della fideiussione”.


Lo ha affermato la presidente del Consiglio regionale Claudia Lombardo, stamattina a Portovesme, durante l’assemblea che si è tenuta nello stabilimento dell’Alcoa.


La presidente del Consiglio ha ribadito che lo sviluppo della Sardegna  non può prescindere dall’industria.


“Questo settore – ha detto – è un elemento essenziale per un nuovo modello di sviluppo”.


La presidente ha auspicato che il colosso statunitense dell’alluminio faccia scelte chiare: “L’Alcoa deve dire che cosa intende fare – ha sottolineato Claudia Lombardo – ma non pensi che le sarà consentito di disimpegnarsi da un territorio che in questi anni ha dato tanto non solo in termini di profitti ma anche di sacrifici  di carattere ambientale”.  


“Basta con la ricerca di alibi  per mascherare la volontà  di chiudere lo stabilimento di Portovesme. L’Alcoa – ha concluso la presidente –  deve continuare a produrre nel nostro territorio. La sua chiusura segnerebbe un altro ulteriore passo verso il crollo dell’industria in Sardegna. Le istituzioni sarde non lo  permetteranno. Nel caso in cui l’Alcoa dovesse confermare la sua decisione di chiusura si percorreranno tutte le strade compresa quella dell’individuazione di imprese che siano disponibili a rilevare un’ azienda come l’Alcoa che alla luce delle proposte del governo sul problema della tariffa energetica, può ancora essere competitiva sul mercato”. (R.R.)

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