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Insularità in Costituzione. Trasporti, energia e fiscalità, incontro in Consiglio regionale con le associazioni di categoria

Continuità territoriale, mobilità interna, energia e fiscalità, sono stati i temi al centro dell’incontro “Tavoli di progetto sull’insularità”, promosso dalla Commissione speciale per il riconoscimento del principio di Insularità, presieduta da Michele Cossa (Riformatori sardi), a cui hanno partecipato tredici associazioni regionali di categoria. I presidenti di Confagricoltura, Confesercenti, Confcooperative, Confcommercio, Coldiretti, Confartigianato, CNA, Confindustria, Copagri, Confapi, Lega Coop, Cia e Agci hanno presentato le loro proposte sui temi strategici per il futuro dell’Isola: accessibilità, energia e fiscalità. Plauso unanime al lavoro della Commissione Insularità e del Consiglio regionale è stato espresso dai rappresentanti del mondo economico e produttivo della Sardegna, i quali hanno riconosciuto come l’inserimento del principio di insularità in Costituzione, con la modifica dell’articolo 119, sia stato un risultato straordinario. Adesso – hanno detto – bisogna mettere in campo i migliori progetti per declinare il principio in azioni concrete. I rappresentanti delle associazioni hanno anche apprezzato la volontà del Consiglio regionale e della Commissione di coinvolgere il mondo produttivo nel percorso per l’attuazione del principio di Insularità e hanno offerto molti spunti su cui lavorare insieme, e rapidamente, su tre temi fondamentali: fiscalità, accessibilità ed energia.

Nei loro interventi i presidenti delle associazioni hanno evidenziato il grande problema dell’accessibilità, sia per quanto riguarda la continuità territoriale aerea e marittima di persone e merci, sia per la mobilità interna. Per quanto riguarda la continuità territoriale tra le proposte condivise quella di seguire il modello della Spagna e della Francia che hanno superato il problema degli aiuti di Stato dando il contributo ai passeggeri e non alle compagnie. Certamente – hanno ribadito i presenti – con un impegno di spesa di cui si deve fare carico lo Stato italiano, come fanno quello francese e quello spagnolo, che investono cifre che vanno dai 200 ai 280 milioni di euro annui. Sulla continuità marittima è stata inoltre chiesta maggiore attenzione per il trasporto delle merci e certezza sulla possibilità di viaggiare in un determinato giorno, oltre al potenziamento del Porto Canale. Sulla mobilità interna la situazione non è migliore, secondo le associazioni, che hanno chiesto l’ultimazione dei cantieri aperti, il potenziamento del trasporto su rotaie con tempi migliori rispetto al trasporto su gomma e una rete infrastrutturale che colleghi porti e aeroporti e renda lo spostamento delle merci rapido e a costi contenuti. Il tema dell’energia resta, poi, uno dei temi di più stretta attualità e che sta mettendo in grave difficoltà i cittadini e le attività produttive. Tra le proposte condivise la costituzione di comunità energetiche e l’utilizzo delle energie alternative come l’eolico e  il fotovoltaico, senza però rendere la Sardegna terra di conquista, ma con regole chiare e certe e benefici per le comunità. Tutti d’accordo anche per chiedere allo Stato una fiscalità di vantaggio che renda competitive le aziende sarde, ma anche le Zes e la zona franca doganale. I rappresentanti delle associazioni hanno anche esortato il Consiglio regionale e la Giunta a prestare particolare attenzione al tema dell’autonomia differenziata perché non aumenti il divario tra la Sardegna e le altre regioni. I partecipanti, infine, dopo aver consegnato al presidente della commissione Insularità le relazioni dettagliate sulle proposte presentate oggi, hanno auspicato che venga organizzato al più presto un incontro anche con la Commissione trasporti per parlare di continuità territoriale e mobilità interna. Una richiesta condivisa anche dal capogruppo dei Progressisti, Francesco Agus.

“Le organizzazioni di categoria sono state fin dall’inizio protagoniste della battaglia per il riconoscimento del principio di insularità in Costituzione – ha affermato il presidente della Commissione per il riconoscimento del principio di Insularità Michele Cossa – e la loro presenza oggi a questo incontro è molto importante perché rappresentano la quasi totalità del mondo economico della Sardegna, di cui conoscono i problemi e le necessità. Il loro contributo sarà, dunque, fondamentale per mettere in campo le migliori azioni per declinare il principio di insularità e dare gambe a progetti che sappiano colmare quel gap economico e sociale legato alla condizione insulare della nostra Regione. Ringrazio la Commissione che presiedo per il grande lavoro svolto”. E ha aggiunto: “Fra pochi giorni la modifica della Costituzione entrerà in vigore e dobbiamo saper sfruttare questa grande occasione per dare alla Sardegna le stesse opportunità di crescita e sviluppo economico e sociale che hanno le altre regioni italiane ed europee”.

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