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Calderoli in Consiglio. Pais “Incontro deciso nella Conferenza dei Capigruppo, assenza opposizioni sgarbo istituzionale”

“Apprendo con estremo stupore dalla stampa la posizione delle opposizioni sulla visita di venerdì in Consiglio regionale del ministro Calderoli sulla Autonomia differenziata. Ritengo che la paventata scelta di  non partecipare all’incontro con il Ministro da parte della minoranza sia un atto di scortesia istituzionale inaccettabile e andrebbe contro la decisione presa all’unanimità dalla Conferenza dei Capigruppo che in più sedute aveva definito nei particolari la visita di Calderoli”.

Il Presidente del Consiglio regionale Michele Pais   è incredulo e invita le opposizioni a ripensarci: “E’ incomprensibile che a poche ore  dall’incontro si torni indietro su una decisione presa all’unanimità dai Capigruppo.  Anche se le posizioni sull’Autonomia differenziata sono diverse,  abbandonare il confronto e la possibilità di approfondire un tema decisivo per il futuro della Sardegna è una scelta sbagliata e non condivisibile”.

Tra l’altro – ricorda il Presidente Pais – proprio la decisione di scegliere “l’incontro”, anziché una seduta formale,  è stata ponderata attentamente dai Capigruppo per permettere un dibattito più ampio e informale dove i consiglieri regionali avrebbero potuto analizzare meglio e confrontarsi direttamente con l’esponente del Governo nazionale.

“D’altronde – prosegue Pais – la stessa scelta del Ministro Calderoli di incontrare prima di tutto i rappresentanti del popolo sardo è sintomatica della volontà e del senso di rispetto e di alta considerazione nei confronti  del nostro Consiglio regionale. Un incontro fortemente voluto dal Ministro che, nonostante, le difficoltà negli spostamenti aerei  previsti per venerdì a causa dello sciopero nazionale, ha confermato la sua presenza”.

Il Presidente Pais  è fiducioso che le opposizioni partecipino all’incontro  di venerdì: “Se la minoranza non si presentasse,  oltre allo sgarbo istituzionale verso il ministro sarebbe  un atto incomprensibile e contrario a una decisione unanime della Conferenza  e  una occasione persa di confronto democratico da parte del Consiglio regionale su un tema vitale del nostro assetto istituzionale. L’unico effetto è il messaggio, che trovo sbagliato, che la minoranza voglia evitare il confronto e  il  dibattito diretto dove si potrebbero  illustrare anche posizioni differenti rispetto a quelle  del ministro Calderoli.  Il confronto è crescita, evitarlo non aiuta certo la nostra Sardegna”.

 

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