Artigiani, chiesti 18 milioni di euro per sostenere il comparto

La commissione Quinta è orientata ad accogliere la richiesta delle organizzazioni dell’artigianato sardo: 18 milioni di euro per il 2022, per esaurire tutte le richieste di contributo arrivate in questi mesi.
Nel “parlamentino” presieduto dall’on. Piero Maieli, su richiesta della Lega Sardegna sono intervenuti questa mattina in audizione l’assessore Gianni Chessa e i rappresentanti di Artigiancassa, Cna e Confartigianato. Sono stati questi ultimi a esprimere giudizi positivi sulla legge 949 del 1952: da questo provvedimento è nato il bando che un anno fa ha richiamato centinaia di artigiani sardi e sarà adottato da ultimo anche dalla Regione Sicilia. Una misura che prevede il 40 per cento a fondo perduto per acquisto di macchinari, veicoli da lavoro anche usati, terreni, software e scorte. “Finalmente arriviamo primi in qualcosa”, ha detto l’assessore Chessa facendo riferimento al fatto che altre regioni stanno scegliendo la misura di sostegno ideata dall’assessorato sardo al Turismo, “è necessario però decidere se e come sostenere anche le richieste che sono arrivate e che non siamo stati in grado di soddisfare, visto che la dotazione iniziale era di 10 milioni di euro”.
Le organizzazioni di categoria hanno chiesto l’aumento dello stanziamento per altri 18 milioni di euro e la certezza che “questa diventi una misura di sostegno strutturale con carattere di continuità”.
Soddisfazione per il capogruppo della Lega Sardegna, on. Pierluigi Saiu: “Pensiamo che la legge Omnibus sia la sede adatta ad individuare le risorse finanziarie sollecitate, considerato il fatto che per un euro speso per questo settore c’è un ritorno economico triplo senza contare quello sociale. Ritengo che le richieste in arrivo dal mondo dell’artigianato possano essere accolte, se consideriamo che l’ultima manovra finanziaria era pari a 8,5 miliardi. Sono convinto si possa trovare un accordo politico per arrivare all’obiettivo”.
Per Andrea Piras (Lega Sardegna) “sarebbe utile a questo punto prevedere un bando di contributi rivolto all’impresa artigiana femminile”.

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