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Pratiche Argea, audizioni di commissione Autonomia sulla costituzione di una task force

Data: 03/12/2019 ore 16:00 Cagliari

Per evadere le circa 90mila pratiche arretrate diArgea è necessario risolvere il problema della piattaforma informatica che,secondo i sindacati, ha creato molti problemi e ha rallentato l’attività delleistruttorie. Non bisogna far ricadere le responsabilità sui dipendenti, mametterli nelle condizioni di lavorare con maggiore celerità, e, soprattutto,non si possono creare disparità di trattamento economico tra lavoratori chesvolgono gli stessi compiti. Ne sono convinte le organizzazioni sindacali,sentite oggi in audizione dalla commissione Autonomia e Riforme, presieduta daPierluigi Saiu (Lega), che ha avviato l’esame della Proposta di legge n. 79(Mula e più) “Norme in materia di personale volte all’accelerazione esemplificazione dei procedimenti amministrativi”. Il testo contiene duearticoli, che riguardano due provvedimenti stralciati dall’ultima Variazione dibilancio, approvata dal Consiglio regionale: la costituzione della task forceper evadere le pratiche arretrate di Argea e l’Interpretazione autenticadell’articolo 29, comma 1, della legge regionale n. 31 del 1998 (Dirigentiesterni).  L’articolo 1prevede “la costituzione di una task force, presso l’agenzia Argea, la quale sipuò avvalere della collaborazione delle Agenzie Laore e Agris, che per unperiodo di dodici  mesi dalla data di entrata in vigore della presentelegge, svolga le attività istruttorie e invii per i conseguenti pagamenti glielenchi dei beneficiari con i rispettivi importi all’organismo pagatore”. Iltesto prevede, inoltre, un incentivo economico per il personale addetto allatask force e una dotazione finanziaria di 2,7 milioni di euro. “Si tratta diuna situazione di emergenza che richiede un intervento immediato: non possiamorischiare di perdere i contributi. La task force – ha affermato il presidenteSaiu –  può essere uno strumento utile per risolvere l’arretrato delledomande in agricoltura. Dietro quelle pratiche ci sono aziende, allevatori,agricoltori e pescatori sardi che non possono più attendere. La Prima commissione,dopo lo stralcio della norma dalla Variazione di bilancio, si è messo subito allavoro. Contiamo di chiudere rapidamente il provvedimento anche grazie alcontributo delle commissioni Agricoltura e Bilancio così da dare risposta, nelpiù breve tempo possibile, alle esigenze degli imprenditori del settoreprimario. Il modello a cui pensiamo – ha concluso Saiu – è diretto asemplificare e ridurre i tempi delle istruttorie senza creare disparità ditrattamento all’interno del sistema Regione”.  InCommissione sono intervenuti i rappresentanti di Cgil-Fp, Cisl-Fps, Uil-Fpl,Sdirs, Fedro, Ugl, Siad e la Federazione dell’Ordine dei dottori agronomi dellaSardegna (Odaf Sardegna). Tra le criticità portate all’attenzione dellaCommissione quella di avviare una riforma complessiva del settore agricolo e lastagione concorsuale, inserire le pratiche legate alla pesca tra quelle chedovranno essere evase dalla task force, ma anche aggiungere un ulteriore articolo per sanare situazioni pregresse comequella che riguarda i dipendenti ex Esaf . E’ stato, inoltre, fattopresente che sarebbe più opportuno utilizzare la Legge regionale n. 31 del 1998“Disciplina del personale regionale edell’organizzazione degli uffici della Regione”. Durante la seduta è stato,anche, posto l’accento sul fatto che si accusano i dipendenti di Argea deiritardi, senza evidenziare che gli arretrati sono dovuti a difficoltà oggettivelegate alla piattaforma informatica, a pratiche doppie o incomplete e, quindi, fermein attesa di documentazione mancante. E’ necessario valorizzare il personale,hanno ribadito i sindacati, prevedere concorsi interni e assunzioni per coprirei posti vacanti lasciati dai lavoratori andati in pensione. Irappresentanti della Federazione Odaf Sardegna hanno proposto, inoltre, perabbreviare i tempi, il ricorso a tecnici esterni creando una lista di liberiprofessionisti da cui attingere con affidamenti diretti e a rotazione, come giàfatto per il Por 2000-2006. In Commissione era presente anche l’assessoraregionale dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, la quale ha condiviso lanecessità di non creare disparità tra i lavoratori, ma ha anche sottolineatol’urgenza di pagare quanto dovuto agli agricoltori che aspettano da quasiquattro anni. Murgia ha evidenziato che si tratta di un problema sociale.L’assessore ha spiegato che Argea ha una carenza di organico di 128 unità e siè detta d’accordo sulla necessità di valorizzare il personale regionale,avviando anche i concorsi interni. Sul temasono intervenuti, il presidente della commissione Attività Produttive, PieroMaieli, i consiglieri Giorgio Oppi (Udc Cambiamo!), Massimo Zedda(Progressisti), Roberto Deriu (Pd), Roberto Li Gioi (M5S) e Francesco Agus(capogruppo Progressisti). Oppi ha chiesto di avere i dati aggiornati dellepratiche arretrate perché, secondo le informazioni in suo possesso, daverificare con la struttura di Argea, non sarebbero 90mila, ma 45mila per viadel conteggio di pratiche doppie. Il consigliere di maggioranza ha sottolineatol’urgenza di evadere le pratiche, senza creare disparità di trattamento tra idipendenti regionali e ha reso noto che l’Agenzia Laore è pronta a prendere incarico la gestione di 20mila domande. Zedda, invece, ha proposto di separare idue argomenti presenti nella proposta di legge, per affrontare con urgenza lasituazione di Argea, cercando una soluzione ai problemi dovuti al sistemainformatico. Anche per Deriu sarebbe più rapido trattare i due argomenti inproposte di legge differenti, proposta condivisa anche da Roberto Li Gioi(M5S). Le organizzazionisindacali si sono, poi, espresse sull’articolo 2 della Proposta di legge 79,che prevede un’interpretazione autentica dell’articolo 29, comma 1, della leggeregionale n. 31 del 1998 sui criteri di nomina dei dirigenti esterni. Isindacati hanno auspicato una modifica della legge regionale, più cheun’interpretazione autentica. Tra le posizioni emerse anche quella di riformarela dirigenza e il rischio di adottare scelte incongrue e inopportune. Ilrappresentante di Fedro ha, invece, affermato di non trovare scandalosa lascelta di utilizzare un’interpretazione autentica se può servire a far arrivarein Regione persone preparate.Sul temasono intervenuti i consiglieri Roberto Deriu (Pd), Francesco Agus (capogruppoProgressisti) e Roberto Li Gioi (M5S). Massimo Zedda (Progressisti), ha, poi,proposto la revoca, in autotutela, delle nomine effettuate dalla Giunta e hasuggerito di stralciare l’articolo 2 dalla proposta di legge 79.   Ilpresidente Saiu ha aggiornato la seduta della commissione a giovedì alle 10.(eln)

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