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Resoconto della seduta n. 137 del 05/05/2021

CXXXVII SEDUTA

Mercoledì 5 maggio 2021

Presidenza del Presidente Michele PAIS

indi

del Vicepresidente Giovanni Antonio SATTA

indi

del Presidente Michele PAIS

La seduta è aperta alle ore 16 e 08.

CUCCU CARLA, Segretaria, dà lettura del processo verbale della seduta del 24 aprile 2021 (130), che è approvato.

Congedi

PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Sara Canu, Angelo Cocciu, Andrea Piras e Aldo Salaris hanno chiesto congedo per la seduta del 5 maggio 2021.

Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.

Annunzio di presentazione di proposte di legge

PRESIDENTE. Comunico che sono state presentate le proposte di legge numero 264, 265.

Annunzio di interrogazioni

PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interrogazioni pervenute alla Presidenza.

CUCCU CARLA, Segretaria. Sono state presentate le interrogazioni numero 1020, 1021, 1022.

Annunzio di mozione

PRESIDENTE. Si dia annunzio della mozione pervenuta alla Presidenza.

CUCCU CARLA, Segretaria. Sono state presentate la mozione numero 465.

Continuazione della discussione dell'articolato del disegno di legge: Norme urgenti per il rilancio delle attività di impulso, coordinamento ed attuazione degli interventi della Giunta regionale e di riorganizzazione della Presidenza della Regione. Modifiche e integrazioni alla legge regionale 7 gennaio 1977, n. 1, alla legge regionale 26 agosto 1988, n. 32 ed alla legge regionale 13 novembre 1998, n. 31 (107/A).

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la continuazione della discussione del DL numero 107/A.

Siamo arrivati all'emendamento numero 1209.

Ha domandato di parlare la consigliera Maria Laura Orrù. Ne ha facoltà.

ORRÙ MARIA LAURA (Progressiti). Grazie Presidente, per capire, perché noi ci eravamo lasciati sulla discussione…

PRESIDENTE. Guardi, onorevole Orrù, il punto è che l'onorevole Agus mi aveva chiesto, lo ricordo molto bene, il 1190. Non c'è l'onorevole Agus, però se lei fa sua la richiesta…

ORRÙ MARIA LAURA (Progressiti). Sì.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Maria Laura Orrù per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà. Che non mi si dica che sono illiberale.

ORRÙ MARIA LAURA (Progressiti). Rinuncio.

PRESIDENTE. Poiché non sono trascorsi i dieci minuti dall'inizio della seduta necessari per poter procedere ad una votazione, sospendo la seduta sino alle 16 e 22.

(La seduta, sospesa alle ore 16 e 12, viene ripresa alle ore 16 e 22.)

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIOVANNI ANTONIO SATTA

PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori.

Metto in votazione l'emendamento numero 1190.

Ha domandato di parlare il consigliere Eugenio Lai. Ne ha facoltà.

LAI EUGENIO (LEU). Chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 1190.

(Segue la votazione)

Non essendo presente il numero legale, devo sospendere la seduta per mezz'ora, i lavori riprenderanno alle ore 16 e 56.

(La seduta, sospesa alle ore 16 e 26, viene ripresa alle ore 17 e 01)

PRESIDENTE. Riapro la seduta per rinviare il Consiglio alle ore 18. La seduta è sospesa.

(La seduta, sospesa alle ore 17 e 01, viene ripresa alle ore 18 e 09.)

PRESIDENTE. Prego i consiglieri di prendere posto così riprendiamo i lavori, grazie.

Riprendiamo da dove abbiamo interrotto, cioè eravamo in votazione. Quindi bisogna ripetere la votazione dell'emendamento numero 1190.

Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE (LEU). Ne avevate il tempo per votare se foste rimasti qui dalle quattro. Presidente, io sto intervenendo sull'ordine dei lavori perché vorremmo capire come opposizioni come si svolgeranno, i lavori perché dovevamo iniziare alle quattro…

PRESIDENTE. Abbiamo già votato, onorevole Cocco.

COCCO DANIELE (LEU). Ma votazione o non votazione, scusate, sull'ordine dei lavori possiamo chiedere come si svolgeranno gli stessi? Presidente per chiarirci le idee, siccome noi eravamo convocati alle 16, alle 16 non abbiamo iniziato, quindi vorremmo capire come sono organizzati i lavori. Ovvero noi adesso stiamo iniziando alle 18 e 10, sino a quando, a che ora dovremo lavorare?

PREISDENTE. Siamo riprendendo i lavori, onorevole Cocco, perché si erano interrotti proprio per mancanza del numero legale durante una votazione del 1190. Adesso riprendiamo, vediamo un po' come è l'evolversi dei lavori e quindi tutti assieme decideremo poi come fare.

Comunico che sono rientrati dal congedo l'onorevole Piras e l'onorevole Aldo Salaris.

Quindi dichiaro aperta la votazione sull'emendamento numero 1190.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 1190.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio non approva).

Emendamento numero 1290.

Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Per chiedere la votazione per parti del 1209; sono quattro parti separate avente autonomo contenuto normativo e chiedo, ovviamente se gli Uffici sono d'accordo, considerando che il punto 2 contiene due disposizioni molto diverse tra loro, perché il punto a) ha soltanto la parte sui dirigenti interni, mentre il punto b), è quello è un tema dirimente, riguarda gli esterni. Chiedo che poi il punto 2 sia oggetto di due votazioni separate.

PRESIDENTE. Onorevole Francesco Agus, abbiamo necessità di valutare per la ripartizione, perché altrimenti sono troppe le votazioni, magari riusciamo a contenerle, vediamo un po' in quante. Va bene sospendiamo un attimo i lavori, poi magari vediamo come fare… sospendo…

(La seduta, sospesa alle ore 18 e 18, viene ripresa alle ore 18 e 23.)

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE MICHELE PAIS

PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori dell'Aula. Abbiamo in votazione l'emendamento numero 1209 rispetto al quale è stata chiesta dal consigliere Agus la votazione per parti. È ammessa la votazione per parti: primo comma autonomo; la seconda parte, il secondo comma comprese quindi le lettere e il terzo comma; la terza votazione il quarto comma.

Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Grazie Presidente. Se non ho capito male vorreste votare in un'unica soluzione il secondo punto.

PRESIDENTE. Esattamente, sì.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). No!

PRESIDENTE. Perché no?

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Perché non mi convince proprio per niente, perché su "le funzioni di Direttore di Dipartimento sono conferite con decreto del Presidente della Regione previa deliberazione della Giunta regionale" nulla quaestio, mai il punto a) prevede una cosa totalmente differente dal punto b), il punto a) prevede che possano essere dati a dirigenti della Regione, il punto b) a persone esterne estranee alla Regione. Sono due cose totalmente diverse e l'una non va appresso con l'altra, perché può tranquillamente la norma reggere nel momento in cui viene indicata una figura di dirigente e direttore del dipartimento interna, così come regge…

PRESIDENTE. È il riferimento alla norma nazionale, per l'affidamento degli incarichi dirigenziali a personale interno ed esterno.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). No, la norma si riferisce ai dirigenti pubblici ai quali può essere conferito un incarico nell'ambito della percentuale prevista dalla legge ad esterni. Qua si sta dicendo che o sono figure già nominate direttori generali e quindi interni alla Regione, lasciamo perdere estranei o interni, oppure sono persone totalmente estranee.

PRESIDENTE. Lo prevede la legge nazionale da noi recepita. La votazione è ammessa in questi termini sul comma 1, ma è giusto. Onorevole Tunis, è giusto che l'onorevole Zedda intervenga ed è altrettanto giusto che io decida e abbia deciso per quella divisione che ho dato.

Sul comma 1 chi vuole intervenire?

Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Grazie Presidente. Si arriva alle battute finali dell'articolo 3, un articolo profondamente diverso rispetto a quello che avevate approvato in Commissione con delle correzioni contenute in questo articolo che probabilmente vi permetteranno di non farvi impugnare questo articolo, perché, lo sappiamo tutti, il contenuto del testo approvato dalla Commissione non era buono o cattivo o di destra o di sinistra, era in palese contrasto con la normativa. In questo caso la parte sui Dipartimenti che vengono svuotati dei compiti di direzione e di controllo rimane quello di coordinare le attività delle diverse direzioni generali. Il testo è profondamente svuotato ed �� evidente che né più né meno quello che verrà fatto sarà la semplice nomina di qualche fedele, a far cosa non è dato sapersi visto che il testo è talmente blando da non permetterci nemmeno di poter immaginare quale sarà l'attività dei Dipartimenti. Sarà né più né meno equiparato alle altre nomine fatte recentemente o in via di concretizzazione, sappiamo, l'ha citato il collega Lai, che alcune sono state fatte, sono state approvate dalla Giunta o comunque già decise nei giorni scorsi, in queste ore si stanno predisponendo i contratti di lavoro di alcuni di questi, il collega Lai ha citato il Direttore dell'Istituto Zooprofilattico che siete andati a pescare in Umbria, spero non vogliate confermare il contratto che in questi giorni è stato reso noto, contratto, lo conoscono gli Assessori perché l'hanno sicuramente visto, che prevede il rimborso integrale di spese di vitto, alloggio e di viaggio a partire dal suo domicilio. Posto che ovviamente voi avete piena possibilità e capacità di nominare chi volete, poi parleranno i fatti e parlerete con quelli e sulla base di quelli verrete giudicati, credo però che in questa fase tutto devono sentirsi dire i sardi tranne che spendiamo risorse pubbliche per nominare persone esterne, che vivono fuori dall'Isola, a cui paghiamo costosissime spese di trasferta ogni volta che semplicemente devono tornare a casa propria. Ecco, su questo tema so che sono in corso degli approfondimenti, credo che molti in maggioranza probabilmente non erano neanche a conoscenza di…

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Desirè Manca per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MANCA DESIRÈ (M5S). Grazie, Presidente. Quindi anche oggi, io l'avevo detto ieri, speravo di non dover reintervenire su questo obbrobrio di legge, chiamiamola sempre col proprio nome, "obbrobrio di legge", e invece noto con dispiacere che continuate a portare avanti, a prescindere dalla volont�� del popolo sardo, quello che è la vostra volontà o la volontà direttamente del Presidente, che evidentemente non riesce a stare solo e quindi deve essere sempre attorniato da più persone possibili. E allora proprio in riferimento a quanto detto poi dal mio collega, i Direttori dei dipartimenti verranno nominati dal Presidente, cioè il Presidente, "previa indicazione del Presidente", poi ci sarà ovviamente la deliberazione della Giunta regionale, quindi il Presidente che deciderà tra i propri, come dire, tra le proprie conoscenze, con le quale avrà dei rapporti assolutamente fiduciari, quindi deciderà chi nominare, e poi parlerà immagino con gli Assessori, ai quali darà delle indicazioni, per cui la Giunta, dopo l'indicazione del Presidente della Regione, immagino che non vada in contrasto con quello che potrebbe essere l'indicazione del nome del Presidente, anche perché li vorrei vedere gli Assessori che dicono "no, deliberiamo per un altro nominativo", no! Quindi il Presidente detterà loro esattamente chi dovranno e per chi dovranno deliberare, e mi piacerebbe anche sapere, proprio sulla scia di quello che ha detto anche il mio collega, chi saranno i signori fortunati. Io veramente rimango perplessa, perché mi rendo conto che noi siamo in Sardegna però neanche riuscite a nominare qualcuno sardo, cioè voi che siete partito di maggioranza, avete facente parte della vostra maggioranza e il Partito Sardo d'Azione, che, insomma, dovrebbe essere una battaglia quella comunque di nominare dei sardi, e invece noi ci rendiamo conto che più passa il tempo e più invece le persone devono arrivare da fuori. Quindi c'è questa influenza strana tra questo connubio tra evidentemente alcuni partiti che non sono propriamente così tradizionalisti sardi e invece il Partito…

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Roberto Li Gioi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

LI GIOI ROBERTO (M5S). Grazie, Presidente. Oggi finalmente ritorniamo a parlare di questa legge 107, di cui avevamo tutti nostalgia, dopo una breve parentesi dedicata ai lavoratori, a una piccola parte di lavoratori che hanno bisogno di sostegno in questa crisi pandemica e, appunto, adesso stiamo ad analizzare l'emendamento 1209, a prima firma dell'onorevole Mula, che tratta al primo comma i compiti dei Direttori di dipartimento che sono stati una delle pietre dello scandalo all'interno della maggioranza, in quanto sappiamo benissimo che c'erano due correnti di pensiero relative all'ampiezza dei compiti di questi Direttori di dipartimento, soprattutto nei confronti della attività che attualmente svolgono e che dovranno continuare a svolgere i Direttori generali che si vedranno questi Direttori di dipartimento calati sulla testa e quindi chiaramente rischieranno di perdere la propria attività soggiogata e condizionata da compiti che arrivano dall'alto. Evidentemente, come analizzeremo più avanti nell'analisi di questa vostra proposta di legge, è prevalsa l'opinione di quella parte della maggioranza che prevedeva una maggiore libertà di azione dei Direttori generali, e comunque questo chiaramente non toglie niente alla nostra contrarietà nei confronti di questo provvedimento che, in ogni caso, va ad appesantire notevolmente la macchina amministrativa, come più volte abbiamo detto e, tra l'altro, tenendo conto che ieri abbiamo approvato un provvedimento che stanzia, ovviamente stanzia per adesso, perché poi per l'erogazione passeranno chissà quanti mesi, 3 milioni 900 mila euro per gli operatori delle sagre paesane, qua stiamo parlando di una legge che ogni anno mette 6 milioni di euro e quindi di operatori delle sagre paesane ogni anno se ne potevano accontentare il doppio, quindi anche quelli di qualche altra regione, o comunque destinare questa somma ad altre categorie che, invece, dovranno ancora penare dopo l'esito delle Commissioni di stamattina. Quindi questo è un dato numerico che i sardi devono conoscere, e quindi ovviamente noi siamo assolutamente contrari a questo primo comma dell'emendamento 1209 a prima firma onorevole Franco Mula, e proseguiremo questa nostra battaglia nell'esclusivo interesse dei sardi. Grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Maria Laura Orrù per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ORRÙ MARIA LAURA (Progressisti). Grazie, Presidente. Riprendiamo la discussione in merito al DL 107, nello specifico l'emendamento 1209, un emendamento voluto dalla maggioranza, effettivamente �� un emendamento che ha un significato politico, perché nel dettaglio questo emendamento consente di far cadere una serie di emendamenti che abbiamo presentato e che abbiamo espressamente portato per cercare di farvi ragionare in tutto questo tempo su un disegno di legge che, non ci stancheremo di dirlo, effettivamente lascia molte perplessità. Penso che non sia sfuggito a nessuno il fatto che ieri, nonostante ci fossero alcuni operatori di settore che protestavano sotto per i ristori, c'erano anche più componenti sindacali che continuavano a dire che questo disegno di legge non va approvato, chiedendo l'immediato ritiro e cercando di scuotere un po' gli animi di questa maggioranza che, effettivamente, continua a procedere senza ascoltare nessuno, senza porsi problemi poi che questo testo genera e crea, e poi per sottolineare anche una questione che è emersa nelle scorse sedute, ovvero il fatto che effettivamente si tocca la governance e nel dettaglio anche gli equilibri fra le componenti, quindi le componenti della Giunta e della Presidenza. Questo mi è stato suggerito, è anche un attacco allo Statuto e quindi il ragionamento dovrebbe essere di tipo più approfondito, bisognerebbe nel dettaglio andare a capire che cambiando con forza attraverso una legge ordinaria lo Statuto si rischia anche di portare la nostra Regione effettivamente a non avere più delle linee da seguire. È chiaro che voi lo fate spesso, attaccate la Costituzione, oggi è arrivata anche la sentenza definitiva della Corte costituzionale…

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Alessandro Solinas per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SOLINAS ALESSANDRO (M5S). Grazie, Presidente. Siamo ancora qui, siamo ancora a parlare di legge 107 dopo aver sbrigativamente ancora una volta affrontato il tema ristori, senza studio, senza scienza che non fosse quella volta a garantirvi una maggiore serenità per poter tornare a parlare di quello che veramente vi interessa, e siamo ancora qui. Ma i problemi, come avete visto ieri, non aspettano, i problemi vengono a bussare alla nostra porta anche se non li vogliamo, anche se non li volete vedere; in una Regione dove si dovrebbe parlare di programmazione e soprattutto e anche sui temi della sanità, dove la valorizzazione delle risorse umane in tema di programmazione è indispensabile, qui abbiamo 120 studenti delle professioni infermieristiche che dovrebbero iniziare il tirocinio senza essere vaccinati, rappresentando quindi naturalmente all'interno del reparto un pericolo per sé e per gli altri. Inizieranno quindi il tirocinio? Io penso proprio di no. Abbiamo vaccinato gli specializzandi ma non abbiamo vaccinato coloro che dovranno iniziare i tirocini in ospedale, e in tutto questo continuiamo a parlare di poltrone. Bisogna continuare a parlare di programmazione e la programmazione passa anche e per forza dalla valorizzazione delle risorse umane, e di valorizzazione delle risorse umane quando parliamo di legge 107, che è stata scientificamente concepita per riuscire a "ficcare", passatemi questo termine, a inserire persone prive dei requisiti in ruoli cardine non ce n'è neanche l'ombra, non c'è neanche l'ombra della volontà di garantire un futuro migliore per la politica sarda, ma soprattutto un futuro migliore per i sardi, state creando una macchina che sarà destinata a non funzionare e a peggiorare quelle poche cose che a fatica funzionavano bene all'interno della Regione Sardegna, i Direttori dei dipartimenti, senza poi voler parlare e menzionare le modalità scorrette con cui state portando avanti l'iter di questa legge, gli emendamenti cosiddetti canguro, qualsiasi altro atto volto a impedire a noi componenti della minoranza di rappresentare, con la forza che riteniamo necessaria, le nostre ragioni contro questa legge. Naturalmente, non l'ho detto in premessa e lo dico adesso, il mio voto sar�� contrario a questo emendamento. Grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giampietro Comandini per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

COMANDINI GIAMPIETRO (PD) Grazie, Presidente. Riprendiamo la discussione della legge più attesa dal popolo sardo. Lo abbiamo visto in queste settimane, lo sappiamo dall'inizio della legislatura, non facciamo altro che ricevere sollecitazioni in merito all'approvazione nei tempi più brevi di questa legge. I sardi sono convinti che con questa nuova organizzazione che vi state dando, con questi Direttori di dipartimento svuotati di funzione, se non della funzione principale che a voi interessa, che è la funzione di appartenenza al corpo, al vostro corpo, credo che con questi nuovi coordinatori di dipartimento la Regione finalmente raggiungerà i suoi obiettivi, non avremo più problemi di tempi nei pagamenti dei ristori, non avremo più problemi all'interno dei vari Assessorati, il mondo agricolo immediatamente troverà risposte in tutte quelle esigenze che anche componenti di maggioranza stamattina in Commissione hanno detto, la sanità sarà un fiore all'occhiello non solo in Sardegna, ma in Italia, perché attraverso questa vostra soluzione molto attesa dai sardi la Sardegna vivrà una nuova epoca, un'epoca dove tutto funzionerà bene, dove tutto verrà migliorato, dove non ci saranno problemi e i dipendenti regionali saranno felicissimi di venire a lavorare, anzi non vorranno più stare a casa con lavoro agile, ma chiederanno di lavorare di più perché attraverso questa vostra organizzazione in cui probabilmente anche un laureando potrà fare il capo dipartimento esterno, dove quella che è la professionalità, la competenza, la carriera dei vari dirigenti regionali, il personale interno non conterà più nulla, tutti saranno felici in Regione. Cari colleghi, voi vi siete disegnati una storia che non esiste, come si dice nel gergo cagliaritano voi vi siete fatti un film, purtroppo però questo film avrà un finale tragico, sarà un finale che lascerà tutti per strada, sarà un finale molto brutto, non sarà un film che in qualche modo rappresenta quello che voi volete far credere ai sardi, volete far credere a molti di voi, perché anche in questa storiella che vi state raccontando molti di voi verranno delusi, perché senza entrare nel merito molti di voi non avranno la possibilità…

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Grazie Presidente. Se tanto mi da tanto l'aver inserito la possibilità di avere Direttori di Dipartimento non interni, ma esterni, fa il paio con quello che è stato segnalato e parrebbe essere accaduto per l'istituto zooprofilattico se non fosse intervenuto qualcuno a dire che quella delibera era immediatamente da verificare da parte della Corte dei conti. Per l'istituto zooprofilattico si prevede un contratto da 192 mila euro lordi, ai quali si aggiunge, avendo inserito nel contratto l'indennità di missione dei direttori generali dei ministeri, si inserisce però in quel contratto il fatto che quella persona sia in eterna missione perché si inserisce il rimborso per vitto, alloggio e spese di viaggio per raggiungere il luogo di lavoro. Facendo due conti, solo quel dirigente verrà a costare più del costo del Presidente della Repubblica. Nella norma che viene citata non c'è scritto da nessuna parte che i direttori generali dei ministeri, neanche i direttori generali dei ministeri hanno diritto all'alloggio, al vitto pagato, ma si parla solo ed esclusivamente delle missioni in Italia o all'estero. Prevedete addirittura come le alte delegazioni che svolgono funzioni di rappresentanza dello Stato che il direttore generale dell'istituto zooprofilattico potrà viaggiare in prima classe, l'avete equiparato ai più alti funzionari dello Stato, siete andati al pescarlo chissà dove per far moltiplicare i costi pubblici. Avete intenzione di fare così anche per i Direttori di Dipartimento? È questo il motivo per cui la norma finanziaria, altro che abbatteremo il costo di 6 milioni, a furia di interventi di questo tipo quei 6 milioni basteranno per pagarne un paio di questi che state nominando. Continuate così, è un bell'esempio di utilizzo delle risorse pubbliche.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Michele Ciusa per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CIUSA MICHELE (M5S). Anch'io intervengo su questo emendamento proposto dalla maggioranza, emendamento volto a tagliare i tempi del dibattito che sarebbe comunque necessario approfondire e comprendere. Almeno è diviso in più parti e quindi ci sarà più tempo per analizzarlo in fondo questo articolo 3 che state modificando con questo emendamento sostitutivo che comunque vedrà il mio voto e quello del mio gruppo contrario. Contrario perché comunque per quanto la sostanza dell'emendamento sembra diversa dall'articolo, ma poco cambia, cioè non vedo come si possa andare a migliorare l'Amministrazione regionale creando nuove figure soprattutto di coordinamento, coordinamento che è necessario anche (…) ma non è questo il fulcro, il fulcro dei problemi della Regione sono ben altri e sono stati più spesso richiamati anche dalle sigle sindacali che c'era bisogno di fare un ragionamento molto più ampio, che la Regione meritava una riforma vera che potesse veramente armonizzare e sburocratizzare la macchina amministrativa e renderla più efficiente per dare quelle risposte che i cittadini sperano di avere nei tempi congrui e in base alle proprie necessità. Un emendamento che non va a premiare certo le competenze dei tanti dirigenti regionali che col loro lavoro si son creati appunto le competenze, una loro efficienza e che poteva essere ancor di più valorizzata, si sta andando a puntare a prendere altre persone da fuori, magari per conoscenza e non per qualità, e questo sicuramente non sarà un vantaggio per la nostra macchina amministrativa, quindi si sta procedendo veramente senza avere uno sguardo in termini di qualità ma solo in termini di vicinanze e quindi nessun miglioramento e questo svilisce in toto tutti coloro che lavorano all'interno della Regione. Noi lo stiamo cercando di ribadire con forza e vi stiamo chiedendo di fermarvi e di ragionare, ma questa volontà sembra non esserci, l'unica cosa che possiamo fare è opporci e dichiarare il nostro voto contrario.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giorgio Oppi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

OPPI GIORGIO (UDC Cambiamo). Io mi sento in dovere di intervenire perché ci sono alcune imprecisioni. Innanzitutto ringrazio il collega Agus perché ha preso atto e ha detto che in effetti rispetto alla prima stesura, fummo una volta che fui incaricato da voi stessi ad andare dal Presidente e dirgli di limarlo, non avendolo fatto nei tempi previsti, alcuni di noi lo hanno limato e infatti oggi è diverso, sennò probabilmente sarebbe stato impugnato, quindi il fatto è diverso. Seconda cosa.

C'entra poco l'Umbria, per amore della verità la situazione è questa. È stato fatto un bando e a questo bando hanno partecipato quattro o cinque persone, la maggior parte esterni. È chiaro che solo il 31 di marzo ci sono stati nell'inserimento della graduatoria nazionale alcuni amici della Sardegna, io che sono contro l'emigrazione, devo dire che non hanno fatto a tempo che c'era la fretta eccetera, però sta di fatto che questo personaggio che si chiama Filippini, per quanto ne so io, se poi si è prostituito a qualcuno non mi interessa, è di estrazione di sinistra e chi me lo ha detto non è il primo arrivato, è l'ex presidente del Consiglio regionale dell'Umbria, amici di Perugia, eccetera. Quindi cerchiamo di evitare, perché se entriamo nel merito, certamente avremmo voluto che fosse uno dei quattro che sono entrati dal 31 di marzo di quest'anno nella graduatoria nazionale, purtroppo si è verificato questo, ma non è stato certamente fatto per… Poi ci sono alcune altre cose che vanno chiarite, che prendono più del Presidente della Regione ne conosco almeno 40, nominati, la stragrande maggioranza, ovviamente non c'entra niente Cinquestelle, dalla Giunta di sinistra. Ho fatto dieci nomi di 175.000, Tecleme, Oppo, tutti gli altri, eccetera, è chiaro più l'indennità, la premialità. Quindi attenti, è chiaro che la situazione è quella, ci avete mai convocato per fare una scelta? Le scelte le ha fatte tutte il centrosinistra nella passata legislatura e le ha sapute fare talmente bene che ci sono ancora tutti nelle posizioni chiave. L'importante è scegliere secondo quello che voi dite spesso, la meritocrazia. Io faccio nomi, posso fare i cognomi, e quindi è chiaro che dà fastidio Filippini? A me sì. Non so con chi sia andato, con chi si è venduto, non mi interessa, certo è che c'è una carta che è finale, la lettera che viene mandata viene mandata al Ministro, chi è amico del Ministro lo elimini, in Umbria non l'hanno voluto, in Umbria hanno preferito due mesi fa nominare Caputo e poi lui era secondo, è chiaro che nella graduatoria regionale poi lui è entrato. Sulle capacità, eccetera…

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Laura Caddeo per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CADDEO LAURA (Progressisti). Io vorrei superare adesso la riflessione sulle risorse economiche e sugli eventuali sprechi e vorrei ragionare sulla consapevolezza che abbiamo espresso anche dall'opposizione in merito alla necessità della riforma della macchina regionale. Partendo da questo presupposto immagino che si siano fatti degli studi di scienza dell'organizzazione dell'amministrazione che abbiano portato a sviluppare una riforma su questi due sistemi, insomma del Segretariato generale e dei Dipartimenti e che parlando dei Dipartimenti e oggetto di questo primo comma di un emendamento per il quale voterò contro, ci si rivolge a delle risorse professionali probabilmente esterne o comunque non lo escludiamo. Allora io penso che invece un processo di riforma che prevede e impone del cambiamento e presumibilmente anche dell'innovazione, necessita della capacità di governare il cambiamento. Governare il cambiamento, a mio avviso, significa puntare sulle risorse professionali che si hanno a disposizione e quindi sulla loro valorizzazione, sulla loro formazione continua, sull'aggiornamento, ma anche sulle opportunità che si devono dare loro di carriera, di progressione nella loro crescita professionale.

Ecco, io penso che invece con i criteri che stiamo individuando, anzi che avete individuato con questo emendamento, noi non diamo per scontata la valorizzazione del personale, anzi rischiamo proprio di creare due organismi che difficilmente potranno dialogare realmente in maniera efficace, efficiente ed economica, affinché la macchina amministrativa funzioni. Ecco, mi chiedo se è una strategia vincente, pare molto onerosa, non possiamo negarlo, non credo che lo negherete neanche voi, ma soprattutto non ci d�� assolutamente garanzie di miglioramento, di efficacia. Occorrono i concorsi, occorre valorizzare il personale.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE (LEU). Per esprimere il mio voto contrario a questa parte dell'emendamento che dovremo votare e per ricordare che la nomina del direttore generale dello zooprofilattico che ancora comunque non è avvenuta, e a me comunque me ne dispiace perché rischiamo di far perdere il posto di lavoro ad alcuni precari che devono essere prorogati, ancora non lo sono. Per dirla tutta ha ragione chi mi ha preceduto, dicendo che c'era un elenco di persone che hanno partecipato alla manifestazione di interesse, hanno fatto la domanda, non erano tutti del continente, c'era anche qualche sardo che evidentemente non era di gradimento di chi poi ha dovuto fare la nomina, ma la nomina per norma non la fa il Ministro, la fa il Presidente che manda il nome per il gradimento del Ministro e la valutazione del curriculum. Il Ministro, nonostante quel che si dica, siccome è persona seria, quando è stato mandato a lui il curriculum del dottor, direttor Filippini, ha fatto le valutazioni sul curriculum, ha ritenuto che quel curriculum fosse cogente e rispondente a quelle che erano le prerogative che deve avere un direttore generale dell'Istituto Zooprofilattico e ha dato parere positivo. Altro è quella parte aberrante del contratto che prevede che il dottor Filippini potrebbe venire in Sardegna quattro volte la settimana e noi quattro volte la settimana dovremo pagargli il biglietto dell'aereo e il viaggio sino al posto del lavoro. Io credo che questa parte vada immediatamente tolta e questo lo dobbiamo a tutte quelle persone che stiamo audendo in questi giorni, perché parliamo, ci riempiamo tutti la bocca, siamo con voi, ci fate piangere con le vostre lacrime e poi facciamo di queste cose, credo che veramente dovremmo avere un sussulto di dignità rispetto a questo e credo che la pensiamo tutti allo stesso modo.

Poi è vero, avete detto bene, è stato nominato Moirano, sbagliando, ma voi avete già pareggiato, avete nominato il Direttore dell'AREUS, 1 a 1, adesso arriva il dottor Filippini 2 a 1, palla al centro.

Sull'ordine dei lavori

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Alessandro Solinas. Ne ha facoltà.

SOLINAS ALESSANDRO (M5S). Presidente, dato che comunque sia lei giustamente sta battendosi anche perché si utilizzi un linguaggio più appropriato in quest'Aula, volevo chiederle se secondo il suo personale metro di giudizio sia più grave la parola prezzolato o dire che qualcuno si prostituisce e si vende per fini politici.

PRESIDENTE. Le risponderò in privato.

Continuazione della discussione dell'articolato del disegno di legge: Norme urgenti per il rilancio delle attività di impulso, coordinamento ed attuazione degli interventi della Giunta regionale e di riorganizzazione della Presidenza della Regione. Modifiche e integrazioni alla legge regionale 7 gennaio 1977, n. 1, alla legge regionale 26 agosto 1988, n. 32 ed alla legge regionale 13 novembre 1998, n. 31 (107/A).

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giuseppe Meloni per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MELONI GIUSEPPE (PD). Per esprimere il mio voto contrario rispetto al primo comma di questo emendamento per motivi che sono facilmente intuibili. Si parla di cosa dovrebbero fare i Direttori dei Dipartimenti, io mi chiedo cosa penseranno questi Direttori di Dipartimenti quando verranno nominati e scopriranno che anche grazie a questa legge che prevede queste figure non potranno fare granché. Mi riferisco in particolare, approfittando anche della presenza in Aula dell'Assessore dell'agricoltura, si parla poco di agricoltura in quest'Aula a mio modo di vedere, è chiaro che il dibattito ultimamente è quasi monopolizzato dalla questione del Covid, dalla sanità e dall'emergenza dell'epidemia anche rispetto ai risvolti economici.

Mi chiedo cosa penserà il Direttore del Dipartimento che dovrà sovraintendere all'Assessorato dell'agricoltura quando si renderà conto che per esempio l'organismo pagatore rispetto ad ARGEA ha necessità per entrare in funzione, da oltre due anni, di risorse. Occorrono praticamente le stesse risorse necessarie per mettere in funzione ciò che state tentando di fare con questa legge. Allora io chiedo, l'Assessore dell'agricoltura è cosciente di questo? Sta battendo i pugni come dovrebbe fare un Assessore anche in Giunta, anche rispetto al Presidente perché ovviamente si svolge quel ruolo per fare in modo che l'organismo pagatore entri in funzione? Ci rendiamo conto di cosa sta accadendo con tutte quelle pratiche arretrate in particolare che non vedono la luce e rispetto alle quali i sardi interessati, tantissimi, sono disperati? Ecco, mi rivolgo anche all'amico collega Piero Maieli, presidente del Commissione, affinché se ne faccia carico, sappiate che occorrono circa 6 milioni di euro, e io credo che sia assolutamente necessario concentrarci su quello e non su risorse che sono sempre poche e vengono distratte con leggi di questo tipo che ancora una volta, lo ribadiamo, nulla hanno a che fare con quelli che sono i reali bisogni dei sardi. Grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Eugenio Lai per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

LAI EUGENIO (LEU). Grazie Presidente, per annunciare il voto contrario alla prima parte, al primo comma dell'emendamento numero 1209 e dare atto che nel primo comma qualcosa si è modificato, probabilmente le riunioni di maggioranza hanno portato a un ripensamento almeno da un punto di vista formale dell'organizzazione dei dipartimenti, ma non cambia però l'indignazione che i sardi hanno nei confronti di questo provvedimento. E anche ieri è stato dimostrato ampiamente con i sindacati che erano qui sotto e che purtroppo non sono stati neanche ricevuti da voi, con i quale non avete neanche avuto modo di parlare, hanno dimostrato anch'essi la contrarietà a nome dei dipendenti regionali a questo provvedimento. Però, Presidente, io vorrei tornare su ciò che si diceva in precedenza, perché naturalmente è chiaro e nitido il fatto che, nonostante la Giunta non abbia ancora approvato il contratto, ormai l'istituto zooprofilattico va verso una situazione paradossale, con un direttore generale che avrà un contratto faraonico, ed è di questi giorni… Presidente, se mi ascolta, Presidente… ed è di questi giorni, e vorrei anche chiederle un po' conto, la misteriosa scomparsa dal sito istituzionale, se entra anche lei, del nome del portavoce del presidente Solinas, non so cosa sia successo ma dal sito istituzionale misteriosamente è scomparsa la figura del portavoce, e naturalmente chiediamo a lei, visto che aveva preso l'impegno in Consiglio regionale, nel caso in cui ci fossero stati dei cambiamenti di chiedere al presidente Solinas di riferire in aula. Ora i cambiamenti ci sono stati, ci deve dire se quel portavoce da qualche parte è andato oppure quale tipo di provvedimenti ha assunto nei suoi confronti considerato che basta un semplice cellulare, entrare nel sito istituzionale, e si nota la misteriosa scomparsa del nome.

PRESIDENTE. Mettiamo in votazione la parte 1, è aperta la votazione.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 1290, parte prima.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio approva).

Passiamo alla seconda parte dell'emendamento numero 1209.

Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Presidente, in questo caso si parla di funzioni e di persone a cui possono essere attribuite le funzioni. Per tornare a quanto detto per l'intervento precedente e a quanto anche risposto dai banchi della maggioranza, in particolare dall'onorevole Oppi, io non metto assolutamente in dubbio il fatto che la maggioranza e il Governo della Regione abbia tutto il diritto di nominare chiunque voglia, ovviamente ci sono dei limiti dati dai criteri minimi, quando non sono stati rispettati l'abbiamo detto con tutta la forza di questo mondo e utilizzando tutti i mezzi possibili, rimango del parere che quando è successo avreste dovuto darci retta e avreste risparmiato ai sardi molti problemi, in questo caso non entriamo nel merito delle qualità della persona nominata, nemmeno delle simpatie, politiche perché la legge non lo prevede. Io non so se il dottor Filippini abbia simpatia per il DL Zan o per i decreti del Governo Conte, né mi interessa, bisogna capire quando è in grado di fare il suo lavoro e bisogna fare in modo che venga retribuito il giusto, non un euro in più, perché quanto abbiamo segnalato riguarda qualcosa che se venisse concretizzata sarebbe, oltre che probabilmente un qualcosa al di l�� delle normative oggi previste, sarebbe visto in un momento come questo come una stortura gravissima agli occhi dei sardi, che in alcuni casi manifestano platealmente sotto i palazzi, in altri casi, sempre di più, non sanno come andare avanti e hanno ormai una sfiducia tale nelle istituzioni da non trovare la forza nemmeno di protestarci sotto. Certe cose vanno evitate alla radice, evitate a monte, e su un caso come questo crediamo che oltre a non essere probabilmente nemmeno obbligatorio un passaggio in Giunta, perché credo che sia dagli anni 90' che i contratti non vanno in Giunta, quindi probabilmente si è verificato un errore anche in questo senso, crediamo che su queste cose si debba evitare alla Regione una figuraccia che, mai come oggi, potrebbe essere dannosa l'immagine della Regione, visto che ogni tanto anche in quest'Aula si parla di danni all'immagine della Regione, ecco, si creano così i danni all'immagine, passano le storture, passano le indecenze, si fa finta di non sentire o si tace, e poi dopo quando diventano conclamate ci si vergogna, magari si corre anche nei corridoi per evitare di essere messi davanti a una domanda scomoda. Per cui l'appello è che non si facciano errori di questo tipo e non si assecondino le richieste di chi viene in terra d'altri e magari pretende anche…

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Presidente, quindi avevamo ragione quando abbiamo più volte sostenuto che una serie di questi articoli sarebbero stati illegittimi. Mi ricollego a quello che diceva prima l'onorevole Lai, probabilmente il portavoce è diventato afono, ha perso la voce, forse è stata spesa un po' troppo in occasione di pranzi nel Medio Campidano, quindi è sparita, anche perché nel salutare tutte quelle persone è chiaro che deve utilizzare molto le corde vocali, quindi probabilmente è diventato afono. L'altra cosa curiosa è quella che stava dicendo prima l'onorevole Agus. Qui non è in dubbio che attraverso una procedura si possa selezionare un dirigente pubblico che possa svolgere il ruolo di direttore generale dell'Istituto Zooprofilattico, qua il problema è un problema contrattuale, nessun contratto prevede ciò che è stato inserito in quel contratto. Oltretutto circola una delibera di Giunta che avrebbe dovuto approvare quel contratto, firmato dal Presidente della Regione e dal direttore generale della Presidenza della Regione, persone di una competenza infinita che però termina col 92, dopo il 92 non esiste conoscenza delle norme, perché è dal 92 che la Regione Sardegna non prevede più l'approvazione dei contratti in Giunta. L'altro aspetto è quello riguardante queste persone che verranno nominate. La legge non dice che i Direttori di dipartimento debbano essere persone esterne, la legge dice che i direttori generali della Regione possono essere persone interne o esterne nella quota attribuibile. Nessuna legge vieta alla Regione Sardegna di decidere che i ruoli apicali di Direttori di Dipartimento siano attribuiti a dirigenti interni, non c'è scritto da nessuna parte, state inserendo voi la norma, richiamando una norma che fa riferimento alla quota parte di dirigenti esterni, applicandola anche alla parte relativa ai Direttori di Dipartimento…

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Maria Laura Orrù per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ORRÙ MARIA LAURA (Progressisti). Presidente, ma stavo provando a esprimerlo nel mio intervento precedente, ci sono una serie di complessità che il Capogruppo Agus e l'onorevole Zedda hanno espresso molto bene che sono proprio relative al punto 2, le funzioni appunto del direttore del dipartimento. Voi provate a continuare a portare avanti questa legge in maniera molto faticosa, una legge che modifica l'assetto istituzionale anche in contrasto allo Statuto, come ha espresso negli interventi precedenti ad inizio dibattito l'onorevole Zedda, che stavamo esplicitando. E mi sembra assurdo, e non smetteremo di dirvelo, che continuiamo a portare avanti qualcosa che effettivamente non unisce. Tra l'altro io ieri non sono intervenuta durante la discussione in merito ai ristori, però quello che �� accaduto, e su questo penso che bisogna fare una riflessione profonda tutti, è molto pericoloso. Cioè, non intervenire in maniera organica su tutte le persone che stanno soffrendo in questo momento senza un piano preciso e tra l'altro senza dare delle tempistiche certe nell'erogazione dei fondi penso che sia una delle cose più pericolose che possiamo fare in questo momento, dovremmo provare invece a discutere internamente, provare ad essere anche più uniti su alcuni aspetti, considerando anche che alcune componenti della maggioranza stessa volevano l'inserimento di tutte le categorie e un'analisi dettagliata delle risorse da erogare, ma anche delle persone che hanno più difficoltà e che ancora non hanno ricevuto i sussidi, è chiaro che in un momento delicato come quello che stiamo vivendo il rischio di portare la nostra Regione a una conflitto interno tra le persone è molto pericoloso. Ed è un conflitto che state generando anche con questa legge all'interno della macchina amministrativa, perché non è pensabile a mio avviso che dirigenti regionali possano vedere in non in maniera non profondamente giusta e corretta…

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giampietro Comandini per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

COMANDINI GIAMPIETRO (PD). Lei prima, Presidente Pais, quando ha motivato il fatto che noi non potevamo prevedere quattro votazioni per l'articolo 23 bis, l'emendamento numero 1209, lei ha fatto riferimento in maniera chiara ed esplicita alla legge dello Stato, purtroppo ahimè questi telefonini sono proprio maledetti, perché poi ci permettono in tempo reale di andare a vedere cosa succede nell'amministrazione statale, e mi spiace dirle che l'Amministrazione statale le dà torto, perché all'interno della struttura dello Stato è vero che sono previsti gli incarichi apicali esterni, però nella misura del 10 per cento, e vanno motivati dopo una ricerca interna di figure che non esistono e non sono presenti all'interno dell'amministrazione dello Stato, che possono ricoprire quell'incarico. Quindi cosa ben diversa da quello che avete scritto, laddove cinque anni di iscrizione a un nobile albo professionale, che nulla ha a che vedere con la pubblica amministrazione, può permettere di diventare capo di un dipartimento. Capirà bene che è una cosa ben diversa, profondamente diversa, e quindi caro Presidente Pais, ma soprattutto caro Relatore di maggioranza, chiamiamo le cose col proprio nome, è inutile che voi cercate nella legislazione nomi altisonanti, nobili, importanti come i segretari generali, capi dipartimento, perché i vostri nomi che dovete dare a questi incarichi sono nomi in qualche modo che appartengono non agli atti amministrativi attraverso i quali devono essere scelte queste figure, perché anche la ricerca di un capo dipartimento nello Stato, così come dovrebbe avvenire anche nel sistema regionale, è un atto amministrativo, nel vostro caso è un atto politico, cioè è un atto che viene fatto dalla maggioranza in una riunione segreta a Villa Devoto, laddove nel famoso manuale Cencelli del 2021 voi in qualche modo pesate ogni pezzo a disposizione per far quadrare i conti in questa maggioranza. Perché è chiaro ed evidente, sotto gli occhi di tutti, che i conti non tornano, e anche i mal di pancia che sempre in maniera più evidente rappresentano qualche forza politica, ma anche qualche singolo componente della maggioranza, questi mal di pancia vanno in qualche modo…

PRESIDENTE. Ha dichiarato di parlare la consigliera Desirè Manca per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MANCA DESIRÈ (M5S). Grazie Presidente. Andando sempre a parlare di nomine, io volevo riprendere un po' anche il discorso che ha fatto l'onorevole Oppi che, devo dire la verità, ho avuto modo di ascoltare mentre mi recavo in bagno, devo essere sincera, ma mi sono fermata perché mi sono incuriosita, e anche perché ho ascoltato e mi risultano ci siano delle imprecisioni. Nella selezione delle nomine del direttore generale c'erano cinque nominativi, di questi cinque nominativi due erano sardi, così, a titolo informativo, erano proprio sardi, con titoli. La scelta del nome che è arrivato al Ministro è stata fatta dalla Giunta, quindi la Giunta ha nominato, ha scelto, ha scelto un nome e su quel nome si è puntata la nomina. Quindi nella rosa delle scelte, collega, c'erano anche due sardi, c'erano, erano presenti, quello che mi lascia perplessa è che al posto di valorizzare, incentivare anche quello che è il lavoro, il sacrificio di noi popolo sardo, si fa una scelta nettamente opposta, poi lei ha indicato che questa persona che è stata scelta e nominata ha evidentemente un'estrazione di sinistra, molto probabilmente lo è, io non lo so, non la conosco, non vado a guardare quello che è il passato, ma le posso assicurare che mi dicono che in questo momento non lo sia già da un po'. Detto questo, nell'applicazione di un contratto che tra l'altro io sto leggendo, io vorrei capire, veramente, collega, lei non c'entra niente in questo, ma con quale coraggio in questo momento si sceglie di applicare, non è un tipo di contratto, in un contratto privato questo perché lo sto leggendo, dove si riconoscono 192 mila euro più il vitto e alloggio, perché naturalmente questa persona viene da fuori, e in più paghiamo anche le trasferte. Cioè se questa persona decide di andare a casa sua tre volte la settimana perché deve andare a casa sua tre volte la settimana, tutti i sardi, cioè noi, paghiamo tre viaggi andata e ritorno…

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Diego Loi. Ne ha facoltà.

LOI DIEGO (Progressisti). Grazie Presidente, sull'ordine dei lavori. Al fine di centrare correttamente il mio intervento volevo capire l'emendamento numero 182 era un emendamento sostitutivo totale che abbiamo presentato noi, l'emendamento numero 1209 sostituisce parzialmente, se ho ben inquadrato il tema, quanto previsto dall'emendamento numero 182, però proprio perché ne abbiamo parlato tanto in Commissione e quindi in Aula era stato evidenziato che ci sarebbe stato il chiarimento e quindi la quadra complessiva della visione riorganizzativa, il tema è qual è il punto nel quale il "182" viene sostanzialmente mantenuto se c'è, e quindi la questione del sostitutivo parziale come si colloca, e siccome l'articolo 3 del DL numero 107 introduceva come primo elemento quello della definizione dei dipartimenti e di conseguenza evidenziava il fatto che nella riorganizzazione della Regione sarebbero stati, più che riesumati, istituiti formalmente i dipartimenti, proprio perché vorrei centrare bene il mio intervento, chiedo se può essere fatto un chiarimento su questo, come si integrano questi passaggi qua. Grazie.

PRESIDENTE. Non si integrano, sostituisce

(Interruzione)

Di fatto è un totale.

Ha domandato di parlare il consigliere Roberto Li Gioi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

LI GIOI ROBERTO (M5S). Proseguo la discussione che è stata aperta dagli interventi dei miei colleghi, precedenti al mio, sottolineando il fatto che quanto è emerso riguardo l'oggetto del contratto privato che è stato applicato nei confronti del nuovo Direttore generale dell'Istituto zooprofilattico è sicuramente da definire inqualificabile, soprattutto in un momento storico epidemiologico come quello che stiamo vivendo, che vede giornalmente cittadini disparati venire, almeno per quanto riguarda la Regione Sardegna, a chiedere i giusti ristori sotto il palazzo del Consiglio. Lo ritengo inqualificabile, come ritengo sia inqualificabile, riferendomi a quello che si è verificato ieri durante il movimentato pomeriggio che abbiamo vissuto in questo palazzo, la riunione dei Capigruppo che si sono trovati di fronte i rappresentanti degli operatori delle sagre e di fronte a loro è stato detto "diteglielo che voi non volete votare questa legge, ora diteglielo in faccia", questo io ritengo che sia un comportamento inqualificabile da parte di chi l'ha fatto, e mi premeva sottolinearlo anche per il ruolo istituzionale che egli ricopre.

Tornando all'oggetto di questo emendamento 1209, è chiaro che anche in riferimento a quanto dicevo prima relativamente al nuovo Direttore generale umbro che è stato nominato, è chiaro che i principi di economicità, efficienza ed efficacia sanciti come corollario dall'articolo 97 della Costituzione vanno a farsi benedire, perché se abbiamo più volte sottolineato il fatto che con l'introduzione di questi soggetti varrà a determinarsi un rallentamento della macchina amministrativa, e quindi dell'efficacia e dell'efficienza, l'economicità poi, che è sicuramente un elemento di non poco conto in questo periodo, viene sicuramente schiacciata da contratti del genere, che andrebbero assolutamente modificati a tutela degli interessi dei sardi, soprattutto di quelli che in questo momento pregano perché il giorno dopo ci sia qualche provvedimento di ristoro che possa coinvolgerli.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Secondo Cocco per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE SECONDO (LEU). Dichiaro il mio voto contrario e approfitto della presenza dell'assessora Murgia, senza nessuna polemica ma solo per una constatazione di fatto. Lei saprà quanto me che nel centro Sardegna, soprattutto, c'è una abnorme invasione di cavallette che sta creando dei serissimi problemi agli allevatori, ai coltivatori e a chi comunque ha a che fare con il mondo delle campagne, quindi vorrei che in qualche maniera quello che è di competenza dell'Assessorato per fare quelle le indagini per potere in qualche maniera intervenire, venga fatto al più presto, perché mi risulta che la situazione sia davvero drammatica, e in una congiuntura così negativa credo che sia ancora più devastante questa situazione. Per cui le chiedo scusa ma ne approfitto per dirle questo.

Dovevo dire anche una cosa relativamente al DL 107 all'assessora Zedda, ma non la vedo in aula e quindi non la dico e mi riservo poi di parlare dopo.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Laura Caddeo per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CADDEO LAURA (Progressisti). Voto contrario a questa parte dell'emendamento e, prima che lo dimentichi, rinnovo la richiesta di ritiro di questo disegno di legge, richiesta che fino a qualche giorno fa poteva essere interpretata, anche da me stessa, come un'esortazione ingenua, ora mi permetto invece di utilizzarlo come consiglio, ma come consiglio abbastanza indignato, e mi spiego. Noi siamo ormai a due anni di legislatura, siamo stati praticamente inghiottiti in questo buco nero della pandemia e abbiamo sperimentato tutti quanti le carenze, non solo nell'affrontare e nel gestire la crisi, o meglio le soluzioni per superare la crisi, ma anche le carenze strutturali, strutturali nel senso delle carenze di personale nella sanità, in quella dei territori, ma anche in quella del personale degli Assessorati che avrebbero dovuto coordinare, gestire e affrontare questa crisi. Ma le carenze nella nostra Regione, lo sappiamo, lo dicono i dati e lo riconoscono le rivendicazioni sindacali, le carenze di personale nella macchina regionale sono evidenti e sono quelle che non permettono di affrontare serenamente anche una crisi come questa, e lo abbiamo sperimentato. Perché dico indignata? Perché, l'abbiamo sperimentato, e l'abbiamo sperimentato in un momento anche abbastanza drammatico, e per qualcuno per molte famiglie sarde tragico, sia per la salute sia per l'economia e per i livelli occupazionali, allora io dico, con un po' di buon senso: prima sistemiamo le cose che possiamo fare agevolmente, perché questo si può fare, l'abbiamo detto mille volte, si ricorre ai concorsi, si ricorre alle progressioni di carriera, e sistemiamo prima questa macchina, dopo ragioniamo su una riforma di questa entità, che ha sicuramente necessità di maggior serenità, di maggior oculatezza e di riflessioni.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gianfranco Ganau per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

GANAU GIANFRANCO (PD). Questo emendamento cerca di aggiustare un pochino il testo approvato in Commissione, eliminando le funzioni di controllo e quindi rendendo probabilmente meno impugnabile questo testo, mantenendo però una funzione di coordinamento e di direzione degli uffici a livello di Direzione generale compresi nel dipartimento e responsabili anche dei risultati. Quindi un ridimensionamento delle funzioni attribuite ai Direttori di dipartimento, che a questo punto non si capisce esattamente che tipo di funzioni possano svolgere nei confronti delle Direzioni generali. Ma rispetto alla tema che stiamo affrontando adesso, e su cui io annuncio il mio voto contrario, questo testo prevede a quali figure possano essere attribuite queste funzioni, e oltre che ai "dirigenti del sistema regione da almeno cinque anni con capacità adeguate", che è la base, è prevista anche una nomina di tipo fiduciario di figure esterne. Ecco, allora, il testo nazionale che è stato citato non comprende sicuramente figure che siano semplicemente iscritte ad albi professionali da almeno cinque anni che abbiano conseguito un diploma di laurea o un diploma di laurea magistrale, al di fuori di ogni competenza di pubblica amministrazione, e di amministrazione in generale. L'ho già detto nell'intervento in discussione generale, che di fatto si sta consentendo a delle figure professionali tipo medici, biologi, psicologi, che sono iscritti da cinque anni in un albo professionale ma che non hanno nessuna attinenza e niente a che vedere col mondo della pubblica amministrazione, di svolgere funzioni addirittura apicali all'interno della dirigenza della Regione. Io credo che questo sia un fatto assolutamente inaccettabile e su cui anche voi dovreste riflettere; mi pare assurdo che sia arrivato un testo così senza che nessuno abbia evidenziato che questo è un abominio, è una cosa che non sta né in cielo né in terra, che serve semplicemente per aprire la strada a gente che non ha evidentemente le competenze che sono richieste dal ruolo che è definito nel testo di legge. Quindi io spero che almeno su questo ci possiate ancora riflettere e ritornare, perché è veramente una cosa che non sta né in cielo né in terra.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Rossella Pinna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

PINNA ROSSELLA (PD). Grazie Presidente, pensavo avesse deciso, oltre che di togliermi la parola ogni tanto, anche di non farmi intervenire. Che abbia deciso di non ascoltarmi non avevo dubbi: è una maniera per delegittimare l'interlocutore, è sempre così, ma non c'è problema. Io adesso vorrei parlare di una giornata tipo di una consigliera regionale, che viene qui con tanti obiettivi, con tanta determinazione, che lascia non la famiglia perché questo è anche abbastanza normale. Vorrei anche raccontare l'ultimo film che ho visto la scorsa settimana, magari riesco ad attirare l'attenzione del Presidente che continua invece a parlare con altri, e in questo caso è un film già visto… grazie, Presidente, posso azzerare il tempo e ricominciare da capo visto che adesso l'Aula e soprattutto il Presidente…

PRESIDENTE. Continui prego.

PINNA ROSSELLA (PD). No, ricomincio da capo.

PRESIDENTE. Continui, continui.

PINNA ROSSELLA (PD). Io faccio fatica, francamente, a comprendere le ragioni della resistenza da parte della maggioranza ai suggerimenti che vengono dati dalle opposizioni, perché voi vi state muovendo in palese contrasto con la normativa; sicuramente questo è un articolo che verrà impugnato, io non ho dubbi, così come verrà impugnato quello relativo ai criteri d'accesso del Segretario generale. La normativa vigente è molto chiara ed è sottolineata da una giurisprudenza univoca, anche la Corte dei conti del resto dice che gli incarichi dirigenziali devono di norma essere assegnati ai dirigenti delle medesime Amministrazioni conferenti, che hanno il diritto fisiologico di ricoprire il ruolo per il quale hanno vinto il concorso. Ricordo anche che senza adeguata motivazione e senza avere esperito compiutamente le procedure previste dal decreto legislativo n. 165 del 2001, che prevedono la verifica delle risorse dirigenziali interne, e l'obbligo di motivazione, perché se le competenze non sono rinvenibili nei ruoli dell'Amministrazione regionale immagino che la Corte dei conti avrà non poche questioni da sollevare. Per non dimenticare poi che la procedura comparativa, che risponde all'esigenza di trasparenza, di non discriminazione, di buona amministrazione…

Mi faccia recuperare Un minuto.

PRESIDENTE. Perché?

(La consigliera Rossella Pinna interviene fuori microfono)

PRESIDENTE. No dai, per cortesia. Guardi, nessuno ha il diritto di disturbarla ma tutti hanno il diritto…

(Interruzioni)

Onorevole Tunis, per cortesia!

Ha domandato di parlare il consigliere Gianfranco Ganau. Ne ha facoltà.

GANAU GIANFRANCO (PD). Per proporre all'Aula un emendamento orale che prevede che il testo si fermi a "avvocati e procuratori dello Stato", quindi eliminando la parte che riguarda "che siano stati iscritti almeno un quinquennio negli albi degli ordini professionali per il cui accesso è previsto un esame di Stato previo conseguimento del diploma di laurea, eccetera, eccetera".

PRESIDENTE. È stata fatta una richiesta di emendamento verbale.

Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.

MULA FRANCESCO (Progressisti). (…) d'accordo.

PRESIDENTE. Onorevole Moro? Uguale.

Ha domandato di parlare la consigliera Rossella Pinna. Ne ha facoltà.

PINNA ROSSELLA (PD). Sull'ordine lavori per invitare l'Aula a prendere in considerazione la proposta che ha fatto l'onorevole Ganau. Presidente, posso un attimo?

PRESIDENTE. No, non può.

È in votazione la parte 2 dichiaro.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 1290, parte seconda.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio approva).

Metto in votazione la parte tre dell'emendamento numero 1209.

Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Grazie Presidente, intanto mi sembra che sia quanto di più lontano dalla realtà il fatto che la discussione di queste settimane abbia marciato lontana dal testo di questa legge. La realtà è che è un testo che almeno in questi primi articoli riguarda tutta l'Amministrazione, perché la volontà è quella di iniziare una riforma organica partendo dalla testa, dal tetto e quindi una riforma destinata al fallimento in partenza, e sono stati tanti gli spunti in queste settimane alcuni dei quali nostro malgrado accolti anche nell'emendamento che state per votare. Non tutti, avreste fatto bene ad ascoltare le parole dell'onorevole Ganau che vi avrebbe risparmiato quanto meno di dover rispondere tra due mesi con controdeduzioni ai rilievi che sicuramente verranno portati avanti. Perché vi siete dimenticati di fare una correzione che oggi è già prevista dalle normative statali quindi stiamo parlando di qualcosa che oggi non è più compatibile.

Detto questo ovviamente questo fa venir meno la vostra intenzione reale, voi avevate immaginato dei ruoli pieni di azione e responsabilità, attuazione dell'impulso politico, coordinamento, controllo ma anche allocazione delle risorse umane e determinazione dei programmi per dare attuazione agli indirizzi del Presidente, funzioni propulsive di vigilanza nei confronti degli uffici del Dipartimento, va bene, mantenere le relazioni con gli organi competenti dell'Unione europea e adottare gli atti per l'utilizzazione ottimale del personale secondo criteri di efficienza eccetera. Alcune di queste funzioni sono andati in capo al Segretario generale, altre sono state semplicemente stralciate, rimangono in capo ai nuovi capi dipartimento semplicemente il coordinamento tra le diverse direzioni generali, in bocca al lupo, e la gestione dei propri Uffici, la direzione degli Uffici di livello dirigenziale, dipartimentale. Uffici che ancora non esistono, su cui non è dato sapere niente e di cui ovviamente non conosciamo né dotazione organica, son posti di nuova istituzione e quindi andrebbero fatti dei concorsi, in bocca al lupo anche per questo, e poi ovviamente, visto che sono Uffici complessi, andranno individuate nuove figure dirigenziali e nuove responsabilità che ovviamente comporteranno nuovi costi. Si parla di 6 milioni di euro, noi l'abbiamo sempre detto, quella è la punta dell'iceberg perché ovviamente una volta creata la testa, il capo dipartimento sarà inevitabile…

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Grazie Presidente, nella discussione dovreste chiarire che cos'è il regolamento di cui al decreto ministeriale 3 novembre 99 numero 509 del Ministero, perché prima prevedete che possa essere una laurea triennale o specialistica. Oltre al portavoce è sparita anche la Giunta, Presidente! C'è una questione… sono persone… che siano i magnifici quattro lo escluderei. Grazie Presidente, la cosa però ancora più interessante è il punto 4: l'organizzazione la dotazione organica, la definizione delle funzioni, l'individuazione degli Uffici di supporto e via dicendo verrà definita dal Presidente della Regione. Sulla dotazione organica non sappiamo, ovviamente potrebbero essere persone che potrebbero arrivare al di fuori della struttura regionale, comandi, cessioni di contratti, aggiungendo costi e sottraendo personale agli enti locali o gli altri apparati dello Stato. Ma sappiamo che cos'è l'ufficio di supporto, l'ufficio di supporto è dettagliato e si desume dall'ufficio di supporto del Presidente della Regione, perché viene proprio esplicitamente chiamato ufficio di supporto per i Dipartimenti e da chi è composto: si compone esattamente da 3 addetti al protocollo e archivio, 2 al centralino, 4 uscieri e commessi e 1 autista moltiplicato per tre Direttori di Dipartimento che significa altre 30 persone. Trenta persone, nel frattempo fuori c'è la manifestazione del disagio e del bisogno e della drammaticità della situazione economica.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gianfranco Ganau per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

GANAU GIANFRANCO (PD). Grazie Presidente, ma vedete con l'approvazione integrale del precedente comma voi avete svelato il vero interesse che avete di riqualificare i servizi della nostra Regione. Perché ammettendo che gente che non ha nessuna competenza in tema di amministrazione e che possa essere nominata alla direzione di vertice dei dipartimenti state dimostrando che non vi interessa assolutamente migliorare la qualità e l'efficienza ma semplicemente di dare, di allargare al massimo la platea di quelli a cui potete attribuire la funzione in maniera appunto fiduciaria. Io credo che questo sia una dimostrazione assoluta di disattenzione per quelli che sono i problemi reali dell'ente Regione. Ancora una volta producete dalle norme di legge che non servono a efficientare e a migliorare la qualità dei procedimenti ma semplicemente a dare risposta a figure che evidentemente a questo punto, posso anche sospettare, siano già state identificate e forse abbiano proprio quelle caratteristiche di qualità infima dal punto di vista della capacità di gestire una Pubblica Amministrazione, di governare i sistemi della pubblica amministrazione, che evidentemente vi interessa nominare. Io non vedo altro, sono esterrefatto rispetto a questa aggiunta rispetto a quelle che sono le norme, che tra l'altro prevedono delle regole ben precise per accedere agli esterni, ma il fatto che voi oggi abbiate certificato questo è la dimostrazione che non vi interessa minimamente la qualità delle figure che vanno a governare i sistemi dipartimentali. Credo che questo qui sia clamorosamente evidente e credo che lo capiranno anche all'esterno, più di quello che hanno capito di questa obbrobrio, continuo a definirlo io, di legge 107.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Desirè Manca per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MANCA DESIRÈ (M5S). Sì grazie Presidente, terza parte di questo emendamento, della legge vergogna e della legge obbrobrio che stiamo continuando a discutere da un mese e mezzo. Un mese e mezzo in cui avremmo potuto discutere di tutt'altro, va bene non abbiamo argomenti importanti da affrontare in questo momento. È vero, è un periodo, è un periodo di calma in un periodo relativamente sereno un periodo relativamente tranquillo e mentre siamo tutti tranquilli e sereni, e mentre siamo tutti tranquilli sereni, così il tempo scorre, poi veniamo a sapere così di questi contratti, casualmente, di questi contratti che vengono portati avanti dove la politica sceglie di incentivare, ed incentivare l'arrivo di persone esterne, di persone non sarde, quando magari si ha la possibilità invece di dare rilievo a chi magari ha studiato e che è rimasto, magari a fatica, che ha investito sulla propria istruzione, chi è propriamente sardo, questa parola che noi sfruttiamo così bene, a seconda delle circostanze, a seconda di quando ci conviene essere sardo. Però poi ci sono le scelte, le scelte quando si devono fare delle scelte politiche il fatto di essere sardi si può mettere benissimo da parte. E non si fa una scelta in base a un curricula in base a delle esperienze no, no, no, perché quando ci sono delle selezioni e poi ci sono anche cinque nomi dai quali bisogna scegliere si sceglie e si fa una scelta ben precisa, ponderata, pensata e quindi scegliamo di far venire una persona, che magari è anche più brava, io questo non lo metto in dubbio, e non lo so, non lo conosciamo, ma per farlo venire la Sardegna, i sardi vanno a pagare molto di più, perché effettivamente ci costerà forse più di 300 mila euro all'anno. E magari questa persona vorrà tornare a casa per vedere i figli, se ha i figli io non lo so, magari può tornare vuole tornare 3, 4 volte la settimana e nessuno di noi potrà impedirlo, tanto comunque lo paghiamo noi il biglietto andata e ritorno…

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Roberto Li Gioi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

LI GIOI ROBERTO (M5S). Grazie Presidente, non posso che appoggiare l'intervento della mia collega Desirè Manca perché mano mano che approfondiamo il contenuto di questo contratto, che andrà a premiare questo dirigente proveniente dal dallo Stivale, dalla Penisola, ci rendiamo conto della incongruenza con il periodo che stiamo vivendo e con l'assoluta oscenità del contenuto stesso. Anche perché, diciamo, che giustamente come è stato detto ieri in base alla democrazia chi comanda, appunto in base ai risultati elettorali di due anni e mezzo fa, questa Regione aveva come proprio slogan "Prima i sardi". Poi questo Prima i sardi diventa prima i Lombardi, prima gli Umbri in questo caso. Però ovviamente resta uno slogan e con questi slogan andiamo avanti infischiandocene di quelle che sono le priorità che questo territorio avrà bisogno fossero coltivate. È stato molto intelligente il tentativo dell'onorevole Ganau proporre provocatoriamente un emendamento orale, pur sapendo che non c'era nessuna possibilità fosse accolto, perché eliminando quell'ultima parte che dice che: oppure che siano stati scritti per almeno un quinquennio negli albi ordini professionali per il cui accesso è previsto un esame di Stato, previo conseguimento del diploma di laurea, è vero proponendo quello si è ovviamente definitivamente smascherato l'obiettivo, cioè quello di nominare in ruoli così apicali e di importanza amministrativa soggetti che non hanno magari la minima esperienza nel campo, nel settore e che quindi vanno a determinare un risultato catastrofico per quanto riguarda il loro operato e le conseguenze del loro operato. E ovviamente la risposta della maggioranza in questo caso del capogruppo del PsdAz Mula è stato "non siamo d'accordo". Ovviamente non siete d'accordo, non potete esserlo perché la meritocrazia non fa parte del vostro modus operandi, di questo ce ne siamo accorti e purtroppo se ne accorgeranno i sardi.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Michele Ciusa per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CIUSA MICHELE (M5S). Grazie Presidente. Siamo un po' in confusione nel punto che riguarda i Direttori di Dipartimento, i Dipartimenti, quindi giusto per ribadire il mio voto e anche quello del mio Gruppo contrario. Noi non siamo d'accordo con questo provvedimento, lo troviamo un provvedimento fortemente negativo anche in questa parte, per quanto questo emendamento prova a cambiare un po' quel testo venuto fuori, votato dalla prima Commissione, ma rimane tutto abbastanza nebuloso, rimane appunto il fatto che si sta andando comunque a creare nuove sovrastrutture burocratiche che non andranno a efficientare la nostra macchina amministrativa, quindi con sicuramente nuovo sperpero di denaro pubblico in questo momento di grande difficoltà che conosciamo tutti, sia dal punto di vista economico e dal punto di vista sanitario sarebbe stato più opportuno fare un altri ragionamenti che sicuramente hanno priorità rispetto a questo testo che, come qualcuno ha detto prima, 6 milioni saranno la punta dell'iceberg, probabilmente la spesa sarà molto più esosa che ricadrà a danno dei cittadini sardi, per questo noi siamo fortemente contrari e il rischio è che ci sarà una carenza di personale in favore di queste nuove strutture quando abbiamo detto più volte che la Regione ha bisogno di nuovi concorsi proprio per essere più efficiente e che possa dare risposte in maniera efficace ed efficiente ai sardi, che hanno bisogno di risposte in tempi giusti, congrui e che possono vedere le proprie istanze rispettate con i tempi giusti, necessari. Pertanto quindi il nostro voto è contrario e lo stiamo cercando di dire in tutte le maniere, con tutti i nostri strumenti nonostante gli emendamenti canguro che la maggioranza sta facendo per cercare di azzerare il dibattito su cui noi non rinunciamo a intervenire. Quindi diremo no a questo provvedimento, grazie.

PRESIDENTE. È aperta… un attimo, sull'ordine dei lavori.

Ha domandato di parlare la consigliera Rossella Pinna. Ne ha facoltà.

PINNA ROSSELLA (PD). Grazie Presidente. Non è molto chiara la modalità di iscrizione perché io mi iscrivo attraverso l'iPad e regolarmente non risulto iscritta, o almeno così sembra.

Io vorrei tornare un attimo indietro alla questione relativa alla proposta che questa maggioranza, che voi avete bocciato relativamente alla possibilità di eliminare la parte relativa all'iscrizione almeno per un quinquennio negli albi, ordini professionali per il cui accesso è previsto un esame di Stato previo conseguimento del diploma di laurea. Così come diceva il mio Capogruppo e come dicevano altre autorevoli personalità, a pensar male si fa peccato e continuate voi, se effettivamente non si vuole, non si è voluto eliminare quest'ultimo criterio, ahimè, abbastanza discutibile e inverosimile qualche ragione c'è, lo vedremo vivendo diceva qualcuno, lo vedremo più in là quando verranno fatte le nomine, la mia preoccupazione, la mia paura è che questo sia già un vestitino le cui misure corrispondano a qualcuno con una taglia ben precisa. Ora, dicevo prima che già a ottobre del 2020 il Consiglio dei Ministri ha nell'ottica della… scusi. Presidente. non si può continuare… allora andiamo avanti… dicevo, già il Consiglio dei Ministri a ottobre del 2020 ha elencato tutta una serie di lauree abilitanti, escludendo al momento da quelle abilitanti gli avvocati commercialisti e gli ingegneri e i notai, al momento la loro laurea non è abilitante, l'altro dubbio che mi viene è che di proposito sia stato utilizzato un tempo passato, e cioè, quando voi dite "siano stati iscritti per almeno un quinquennio", e non "siano attualmente iscritti da almeno un quinquennio" è, ancora una volta, la conferma che il vestito è stato confezionato in base a delle misure ben definite; lo vedremo più avanti. Grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giampietro Comandini per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

COMANDINI GIAMPIETRO (PD). Grazie, Presidente. A me spiace molto in qualche modo dover svolgere questo ruolo, come spiace molto ai colleghi dover intervenire su ogni emendamento, dover spiegare le ragioni della nostra posizione, spiace molto disturbare l'attenzione dei colleghi di maggioranza e consiglierei al Presidente…

(Interruzione)

… Presidente!

PRESIDENTE. Onorevole, io la sto ascoltando.

COMANDINI GIAMPIETRO (PD). Presidente, ma si rende conto che lì ci sono colleghi che stanno facendo altro! Presidente, le ho detto l'altra volta, eviti di fare il Capogruppo di maggioranza, eviti di fare il Capogruppo di maggioranza! Ci sono tanti altri Capigruppo, se lei guarda il Regolamento, le regalerò, Presidente, quello che hanno fatto quelli che l'hanno preceduta, qual è il ruolo del Presidente del Consiglio. Altri Presidenti mai avrebbero accettato questo, lo vuole capire!

PRESIDENTE. Onorevole Comandini, riacquisisca serenità. Voi potete anche non ascoltare, basta che non disturbiate, non ascoltate ma non disturbate, è un diritto non ascoltare ma è anche un diritto dell'oratore non essere disturbato. Prego.

COMANDINI GIAMPIETRO (PD). A me spiace alzare la voce, perché so benissimo Presidente che nel suo animo lei vorrebbe fare altro, sappiamo benissimo che lei vorrebbe occuparsi di leggi serie… però, Presidente…

(Interruzione)

PRESIDENTE. Scusate, non fate la solita cagnara! Scusate, sta intervenendo l'onorevole Comandini. onorevole Comandini, finisca il suo intervento dopodiché interviene chi vuole sull'ordine dei lavori.

COMANDINI GIAMPIETRO (PD). Grazie, Presidente. No, io credo che utilizzerò tutto il mio fiato, la mia pazienza per cercare di portare all'attenzione, non sua ma dell'Aula, alcuni ragionamenti. Quando io me la prendo e mi accaloro molto contro di lei, Presidente, è perché so che il suo ruolo è un ruolo difficile, e quando le chiedo in qualche modo di svolgere il ruolo di Presidente super partes nella gestione dei lavori dell'Aula, è perché anche l'opposizione ha diritto costituzionale e normativo di poter esprimere le proprie opinioni. Lei non ha bisogno di avere la fiducia della sua maggioranza, perché lei quella fiducia non l'avrà mai, lei quella fiducia da parte della sua maggioranza l'avrà soltanto e continuerà ad averla se continua ad assistere in qualche modo a quello che stanno facendo, perché loro sono tutti attenti fuorché intervenire nel merito delle questioni. Io apprezzo molto il lavoro fatto dal collega Tunis, relatore di maggioranza, che non è soltanto la fase di un'istruttoria, ma è anche quella di cercare di portare in garage una macchina che purtroppo, passo dopo passo, stazione dopo stazione, sta perdendo pezzi e si sta verificando che quella è una macchina che non si tiene assolutamente in strada, e noi le chiediamo soltanto una cosa, non sta scritto da nessuna parte che questa legge deve essere approvata entro una settimana, dieci giorni, due mesi, tornate a ragionare sui temi veri! Ieri abbiamo avuto qui, sotto il palazzo del Consiglio, gli ambulanti di sagre e fiere, domani probabilmente avremo i tassisti a cui voi avete promesso i soldi, soldi che non gli sono arrivati e non arriveranno mai a quei tassisti, probabilmente verranno domani qua in Aula, e allora dovremo rifermare i lavori di questa legge, o almeno di questo obbrobrio che state costruendo, per ritornare a parlare delle cose concrete. Allora, Presidente, mi rivolgo a lei, rimetta insieme i pezzi della sua maggioranza, torniamo a discutere di cose serie sulle quali possiamo confrontarci, senza nessuna pregiudizio ma soltanto entrando nel merito delle cose vere che vogliono i sardi.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE (LEU).Grazie, Presidente. La legge 22 all'articolo 9 vede in questo momento la sua capienza spesa esattamente per il 46 per cento, quindi ci sono delle persone che aspettavano e continuano ad aspettare, e noi intanto ci stiamo occupando d'altro. Ci sono quei famosi veterinari che dovevano essere stabilizzati, rispetto ai quali tutta l'Aula con il i propri rappresentanti in Commissione ha fatto una Risoluzione, che poi abbiamo recepito anche con una norma di legge e, senti senti, ieri l'Assessore ci dice che quei veterinari non possono essere stabilizzati perché nella loro attività che li ha portati a raggiungere i requisiti previsti dalla legge hanno lavorato in settori diversi, sempre da veterinari, sarebbe a dire che Daniele Cocco, tecnico di radiologia, ha lavorato un anno in risonanza magnetica, un anno in TAC, un anno in ecografia e quindi non non gli viene riconosciuta la sua attività. Io credo che noi dobbiamo avere, Presidente, mi rivolgo a lei perché ne parli con l'Assessore, perché l'Assessore ha detto ieri testuali parole, che i funzionari stanno bloccando la procedura di stabilizzazione per questo motivo, quindi siccome i funzionari non possono andare contro una legge che è chiarissima, quei funzionari in qualche maniera o vanno rimossi o devono attenersi al rispetto delle leggi, perché questo è il nostro compito, e noi tutti abbiamo preso impegni precisi per quelle persone, che non vengono rispettati. Un'altra cosa che devo dire, io mi rifiuterei di continuare a discutere questa legge, anche perché l'Assessore di riferimento di questo DL non si vede mai in Aula, e noi vorremmo che ci dicesse qualcosa, se è d'accordo, perché evidentemente non è d'accordo sul DL, il fatto che non venga in Aula, che non ci sia mai, che non dica nulla, che parli solo della firma del CORAN, l'hanno assunta al CORAN, parla solo della firma del CORAN per il contratto di Forestas, che non ha fatto proprio niente perch�� era già tutto fatto, se questo era il suo compito allora sostituitela e mandatecene un'altra. Va bene?

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Laura Caddeo per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CADDEO LAURA (Progressisti). Sì, mi volevo rivolgere proprio all'onorevole Tunis perché onestamente non so formalmente chi può ritirare un disegno di legge, però, visto che non c'è l'Assessore, lo dico a lei che è il relatore di maggioranza. Io credo che davvero ci guadagnereste mille punti se in questo momento sospendeste oppure ritiraste direttamente questo disegno di legge. Sono completamente d'accordo con il collega Cocco, qui l'assessore Satta, che ha presentato questo disegno di legge, che quindi ci avrà lavorato, avrà faticato per verificare l'applicabilità di questo disegno, non c'è mai, certo che ci fa sospettare, ci fa sospettare che siano sopraggiunti anche in lei i dubbi che questo disegno di legge sia utile, che sia urgente, ma su questo penso che non ci piova, sul fatto che non sia urgente, e comunque spero che anche a lei stiano venendo i dubbi sull'opportunità in questo momento di insistere con questo disegno di legge. Quindi, onorevole Tunis, se lo deve ritirare lei lo faccia subito, prima che i sardi vengano qua sotto a gridare vergogna.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giuseppe Meloni per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MELONI GIUSEPPE (PD). Grazie, Presidente. Questo emendamento, in questa parte, rispetto al quale esprimo il mio voto contrario, parla della durata massima dell'incarico di cinque anni, badate bene, colleghi, cinque anni, cioè lo stesso termine che oggi il Presidente della Regione, mentre incontrava i sindacati, prima i Confederali e poi le altre sigle autonome per quanto riguarda la vertenza Air Italy, ha chiesto rispetto, o meglio alla moratoria che vorrebbe chiedere insieme al Governo, adesso si è ricordato che si deve rivolgere al Governo, insieme al Governo rispetto alla Unione Europea, alla Commissione europea, per meglio dire, con riferimento alla necessità di costituire una ipotetica compagnia Sarda. E allora la mia domanda è: non sarebbe il caso di occuparci di quei temi, visto che in quest'anno eravamo ovviamente presi da tanti altri temi legati alla pandemia però avremmo dovuto fare anche questo, visto che in quest'anno non ci siamo occupati di parlare in quest'Aula e in Commissione trasporti, vedo qui il collega Piscedda, qui a fianco a me, insomma, componente della Commissione trasporti, e può testimoniare che rarissimamente ha parlato di questo tema, forse solo una volta in tutto quest'anno in Commissione, di fatto non ne abbiamo mai parlato in Aula se non quando c'è stato un impegno preciso in capo alla Giunta, ecco, dopo un anno io mi sarei aspettato che l'incontro di oggi avrebbe portato delle comunicazioni da parte del Presidente rispetto a un percorso seguito in quest'anno per cercare di salvare la flotta sarda, l'unica vera flotta sarda che è rappresentata dal patrimonio di conoscenze dei dipendenti dell'ex Air Italy; niente di tutto questo! niente di tutto questo e adesso la palla, nel continuo rimbalzo anche veramente umiliante nei confronti di questi lavoratori, e io dico anche del Consiglio regionale, nel continuo rimbalzo fra Governo, Regione eccetera, emerge che le interlocuzioni col Governo sono zero rispetto a quella che è la necessità di portare avanti il salvataggio di questi posti di lavoro. Ecco, non sarà il caso di occuparci di questo e smetterla di trattare i temi che peraltro vi dividono. Lei prima, collega Cocco, faceva riferimento all'assenza dell'Assessora, perché l'Assessora proponente fa parte di un partito che dichiara a parole di non volere questo disegno di legge, lo dichiara nei corridoi, salvo poi la Lega votare in Aula e accodarsi, alzare la mano o votare…

PRESIDENTE. Metto in votazione…

Ha domandato di parlare il consigliere Gian Franco Satta per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SATTA GIAN FRANCO (Progressisti). Presidente del Consiglio, vorrei rivolgere il mio intervento al Presidente della Regione perché, dopo la presentazione di questo emendamento cosiddetto canguro, io almeno mi sono fatto un'idea rispetto a quello che intende il presentatore di questa proposta di legge, l'onorevole Tunis. Qua si vuole in qualche modo perseguire e creare le condizioni per provocare magari un'imboscata al Presidente della Regione, perché questo è un disegno di legge totalmente in contrasto con la Costituzione, perché nell'amministrazione pubblica si accede attraverso un concorso, lo prevede l'articolo 97 della Costituzione, il Segretario Generale non nomina neanche i Capi di dipartimento. Il decreto legislativo numero 165 prevede una percentuale di copertura per incarichi esterni del 10 per cento, qua si tratta di incarichi fiduciari con nomina del Presidente della Regione, questo è un tranello, è un'imboscata nei confronti del Presidente della Regione, questo è un disegno di legge che va assolutamente ritirato perché in contrasto con tutte le norme dello Stato dove tutte le leggi regionali che sono state approvate dalla Regione Piemonte, dalla Regione Liguria sono totalmente in contrasto con la Costituzione, vi rendete conto che questo è un tranello, è un'imboscata per il Presidente della Regione? Fermatevi.

PRESIDENTE. Stiamo votando. È aperta la votazione.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 1290, parte terza.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio approva)

A seguito dell'approvazione dell'emendamento numero 1209, sono decaduti quindi tutti gli emendamenti all'articolo 3, compresi gli emendamenti agli emendamenti numero 181, 1075 fino all'emendamento numero 211, nonché gli emendamenti numero 67 e i numeri 48 e 915 provenienti dall'articolo 1 in quanto disciplinanti la forma di governo.

Il Consiglio è convocato domani mattina alle ore 10. La prima Commissione è convocata alle ore 9 e 30. In ogni caso il Presidente ha la deroga per anticipare alle ore 9 qualora lo volesse.

La seduta è tolta alle ore 20 e 30.