ORDINE DEL GIORNO N. 26/XVI

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVI LEGISLATURA

ORDINE DEL GIORNO n. 26

approvato il 12 febbraio 2020

ORDINE DEL GIORNO GIAGONI – MORICONI – MULA – SATTA Gian Franco – GANAU – TALANAS – MANCA Desirè Alma – MARRAS – LAI – SECHI – MUNDULA – CAREDDA – COCCO sulla valutazione degli effetti dell’accordo del 7 novembre 2019, stipulato tra lo Stato e la Regione autonoma della Sardegna.

***************

IL CONSIGLIO REGIONALE

a conclusione della discussione della mozione n. 133 sulla valutazione degli effetti dell’accordo del 7 novembre 2019, stipulato tra lo Stato e la Regione autonoma della Sardegna e la sua eventuale rettifica,

PREMESSO che in data 7 novembre 2019, in attuazione dell’articolo 1, comma 875, della legge 30 dicembre 2018, n. 145, è stato sottoscritto l’accordo tra il Ministro dell’economia e delle finanze e il Ministro per il sud con il Presidente della Regione, finalizzato alla rideterminazione del contributo della Regione alla finanza pubblica, confermato con la norma prevista nella legge di bilancio 2020 che vede, contemporaneamente e con le stesse modalità, acquisiti gli accordi con la Sardegna e la Sicilia;

RICHIAMATO che:
– per gli effetti delle sentenze della Corte costituzionale n. 77/2015 e n. 6/2019, con cui è stata dichiarata l’illegittimità degli accantonamenti trattenuti dallo Stato ai sensi dell’articolo 16, comma 3, del decreto legge n. 195 del 2012, lo Stato deve riconoscere alla Regione un contributo per il triennio 2018-2020;
– gli effetti della Sentenza della Corte costituzionale n. 31/2019 si sostanziano nella restituzione dallo Stato alla Regione delle riserve erariali sul maggior gettito delle tasse automobilistiche per le annualità 2012 e 2013;
– gli effetti della sentenza del TAR Sardegna n. 194/2019 si sostanziano nella erogazione dallo Stato alla Regione della compartecipazione alle imposte sui redditi di capitale relative ad anni pregressi;

VALUTATO che:
– con l’accordo del 7 novembre lo Stato restituisce alla Regione relativamente agli anni pregressi un contributo di 412 milioni di euro, da erogare a partire dal 2020 e sino al 2025;
– l’accordo ha rideterminato in 383 milioni all’anno il contributo della Regione alla finanza pubblica a decorrere dall’anno 2020;
– in tema di finanziamento di enti locali, l’accordo prevede un contributo da parte dello Stato, a decorrere dal 2020, di 10 milioni di euro all’anno, in aggiunta alle somme già riconosciute ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2017 e dell’articolo 15 del decreto legge n. 50 del 2017 a titolo di compensazione del concorso alla finanza pubblica a carico degli enti di area vasta;
– in tema di investimenti, l’accordo riconosce alla Regione un trasferimento di risorse aggiuntive per spese di investimento pari alla cifra di 1.425,8 milioni di euro, da erogare in quattordici anni sino al 2033;

CONSIDERATO che, in tema di infrastrutture:
– la Sardegna, per la scarsa densità di popolazione e la condizione di insularità, ha sviluppato, rispetto a tutte le altre regioni anche europee, un gap infrastrutturale di proporzioni eccezionali;
– la mancanza di collegamenti certi e continui con il continente, di reti energetiche, di una rete ferroviaria diffusa e moderna e di un’autostrada in grado di garantire i collegamenti interni dell’Isola, sono certamente una condizione infrastrutturale superabile con opportuni investimenti nazionali ed europei;
– tali svantaggi si riversano, sul piano economico, sullo sviluppo delle aziende nell’Isola e le probabilità di realizzazione di un’economia solida e sicura, mentre sul lato sociale, incidono sui costi per la crescita del capitale umano, in particolare giovanile, e sui costi sociali legati all’assistenza sanitaria e alla sicurezza delle persone più in generale;
– l’accordo sottoscritto rimanda ad un tavolo tecnico-politico per la definizione degli svantaggi strutturali permanenti derivanti alla Sardegna dalla sua particolare condizione d’insularità e degli strumenti compensativi più idonei alla loro rimozione;

CONSIDERATO, infine, che:
– l’accordo sottoscritto prevede un impegno per investimenti importante, ma non sufficiente rispetto agli obiettivi di compensazione dei gap infrastrutturali esistenti, necessario per uno sviluppo armonioso della nostra Isola nei prossimi decenni;
– una vertenza per lo sviluppo armonico e duraturo dell’isola deve vedere il coinvolgimento dell’intero quadro delle forze politiche e coinvolta tutta la popolazione attraverso i propri rappresentanti negli enti locali, i sindaci, e le forze economiche e sociali per condividere le priorità e individuare, insieme al Governo e al Parlamento, gli strumenti e le misure necessarie e utili al fine di colmare il gap di opportunità di sviluppo e crescita, che separa la Sardegna dal resto delle altre regioni d’Italia;
– al suddetto tavolo di confronto con lo Stato dovranno essere portate poche e definite priorità infrastrutturali, che possano modificare il destino dell’Isola, in un progetto da avviarsi entro il 2021 che riguardi gli assi fondamentali di ferrovie, energia, continuità territoriale, ambiente, e digitale, connesse a innovative opportunità industriali;
– l’istituzione di un tavolo tecnico-politico con lo Stato può essere un’importante occasione per affrontare, oltre al tema dell’insularità, in maniera complessiva le criticità della Sardegna e le questioni ancora aperte riguardo ai rapporti finanziari Stato-Regione, come il tema delle accise, così che si possa arrivare alla definizione di un patto per la crescita della Sardegna,

impegna il Presidente del Consiglio e della Regione, ognuno per la parte di sua competenza

di procedere alla convocazione straordinaria del Consiglio regionale, con la partecipazione dei parlamentari eletti in Sardegna e dei massimi rappresentanti delle autonomie locali e delle parti sociali ed economiche isolane, per identificare un mandato preciso per la trattativa sul tavolo tecnico politico ed attivare tutte le procedure propedeutiche e conseguenti.

Cagliari, 12 febbraio 2020


Il presente ordine del giorno è stato approvato dal Consiglio regionale nella seduta pomeridiana del 12 febbraio 2020.

Condividi: