Mozione n. 9

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Mozione n. 9

COSSA – MARRAS – SALARIS – SATTA Giovanni Antonio sulla necessita’ di garantire la continuita’ del servizi offerti da Radio Radicale.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che Radio Radicale è un’impresa radiofonica che svolge un’attività di informazione di interesse generale in modo imparziale e completo e realizza una insostituibile funzione di servizio pubblico dal 1976;

RICORDATO che è stata la prima radio italiana ad occuparsi esclusivamente di politica, a trasmettere le sedute del Parlamento, a pubblicare i processi, a seguire i congressi di tutti i partiti e, ad oggi l’emittente europea con il maggior numero di rubriche estere e transnazionali (28 trasmissioni);

CONSIDERATO che 43 anni di attività hanno reso l’archivio di Radio Radicale un patrimonio storico, politico e culturale e sociale unico per il nostro paese, con registrazioni fruibili da tutti i cittadini di 14.138 sedute parlamentari, 23.865 udienze processuali, 2.483 congressi di tutti i partiti 2.886 fili diretti con gli ascoltatori, con 225.613 oratori in archivio, per un totale di 377.410 schede audio video;

CONSTATATO che da undici anni lo Stato rinnova annualmente la convenzione con Radio Radicale per trasmettere senza pubblicità le sedute del Parlamento;

EVIDENZIATO che in base alla legge n. 230 del 1990 lo Stato finanzia imprese radiofoniche private che trasmettono quotidianamente propri programmi informativi su avvenimenti economici, sociali, sindacali o letterari per non meno di nove ore comprese tra le ore 7.00 e le 20.00;

VISTO che l’ammontare del finanziamento statale fino all’anno 2018 era pari a 10 milioni di euro, ma con l’approvazione dell’articolo 1, comma 88 della legge di bilancio dello Stato 2019 il Ministero dello sviluppo economico è stato autorizzato a prorogare di soli 6 mesi la convenzione per un spesa complessiva di 5 milioni per l’anno 2019;

RILEVATO che il contributo dimezzato rispetto agli anni precedenti garantisce il servizio radiofonico fino al 30 giugno 2019;

EVIDENZIATO che con l’entrata in vigore dell’articolo 1, comma 810, della legge di bilancio dello Stato 2019, l’intera legge n. 230 del 1990 verrà abrogata a decorrere dal 1° gennaio 2020 e che pertanto da quella data Radio Radicale non beneficerà più di alcun finanziamento statale;

RICORDATO che il motto di Radio Radicale “conoscere per deliberare” è stato adottato considerando l’informazione come presupposto fondamentale per la vita stessa della democrazia;

PRESO ATTO che la chiusura di Radio Radicale rappresenterebbe non solo la perdita di una fonte di informazione imparziale, ma anche una grave restrizione del diritto alla conoscenza dei cittadini e pertanto delle prospettive di partecipazione attiva e consapevole alla vita democratica del paese;

APPRESO che i Consigli regionali di Lazio, Friuli Venezia Giulia e Lombardia e diversi Consigli comunali hanno già approvato mozioni per chiedere al Governo di ripristinare i finanziamenti pubblici a Radio Radicale,

impegna il Presidente della regione e la Giunta regionale

a farsi parte attiva nei confronti del Governo nazionale e del Ministero dello sviluppo economico, affinché vengano intraprese tutte le possibili iniziative per garantire il rinnovo della convenzione a Radio Radicale per la trasmissione delle sedute parlamentari, per ripristinare la legge n. 230 del 1990 e con essa il finanziamento previsto per le imprese radiofoniche che ne rispettino i requisiti, evitando quindi la chiusura di un’emittente che rappresenta un patrimonio storico culturale e politico di incommensurabile valore e universalmente fruibile.

Cagliari, 3 maggio 2019

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