Mozione n. 581

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Mozione n. 581

MANCA Desiré Alma – CIUSA – LI GIOI – SOLINAS Alessandro sui gravissimi ritardi nei pagamenti di numerose pratiche del Piano di sviluppo rurale della Sardegna (PSR).

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
– nel Programma di sviluppo rurale Sardegna 2014-2020 è contenuto il tipo di intervento 6.4.2. “Sostegno a investimenti per lo sviluppo di imprese extra-agricole” della sottomisura 6.4, che prevede un aiuto alle imprese non agricole per la realizzazione di investimenti strutturali (materiali e immateriali) al fine di incentivare la diversificazione dell’economia delle aree rurali attraverso lo sviluppo di attività extra-agricole nelle micro e piccole imprese che operano nelle zone rurali;
– la sottomisura contribuisce all’obiettivo tematico 8 “Promuovere l’occupazione sostenibile e di qualità e sostenere la mobilità dei lavoratori” e alla Focus area 6.A) “Favorire la diversificazione, la creazione e lo sviluppo di piccole imprese nonché l’occupazione rurale”, finanziando investimenti nelle micro e piccole imprese non agricole nelle zone rurali che contribuiscono a diversificare l’economia rurale;
– i settori di diversificazione interessati sono:
– attività legate allo sviluppo del turismo rurale (ospitalità, servizi e attività connesse);
– fornitura di servizi sociali compresa la costruzione, ricostruzione e/o ammodernamento dei locali e l’area per lo svolgimento delle attività (assistenza all’infanzia, assistenza agli anziani, assistenza sanitaria, cura per le persone disabili);
– attività nell’ambito dei settori di diversificazione dello sviluppo rurale individuati dal Programma di sviluppo rurale 2014-2020, quali:
– Bioeconomia: attività produttive ed economiche basate sull’utilizzazione sostenibile di risorse naturali rinnovabili e sulla loro trasformazione in beni e servizi finali o intermedi;
– Ambiente e green economy: attività produttive ed economiche basate sull’utilizzo e valorizzazione dei prodotti forestali, attività di riuso, riduzione degli sprechi e dei consumi energetici e per il riciclo di materiali e prodotti non agricoli;
– Riduzione degli impatti dei cambiamenti climatici sul territorio: iniziative di impresa che sviluppano servizi e tecnologie in grado di ridurre gli effetti negativi dei cambiamenti climatici sul sistema sociale e produttivo o, viceversa, di mitigare gli impatti delle attività umane sul clima;
– Creatività, cultura e turismo rurale: attività e servizi innovativi di impresa nell’ambito della creatività, della promozione culturale e turistica nei contesti rurali regionali. Sono quindi contemplate nuove attività economiche che ampliano le possibilità di fruizione dell’ospitalità rurale, con approcci caratterizzati da creatività e innovazione atti a valorizzare la cultura del territorio. Le iniziative in questo ambito concorrono a implementare processi di innovazione sociale, poiché la cultura e la creatività e un sistema di servizi innovativi nel turismo rurale possono generare effetti multipli sugli individui così come sulla comunità;
– Enable local community: condivisione delle conoscenze tradizionali per migliorare le relazioni a livello di comunità locale. Si tratta di attività economiche finalizzate al recupero e alla valorizzazione in chiave innovativa delle conoscenze e delle relazioni locali, attraverso la reintroduzione o rivisitazione in chiave contemporanea di antiche tradizioni e prassi produttive, secondo logiche di valorizzazione economica e di crescita sociale del territorio;
– Artigianato innovativo: attività artigianali finalizzate ad innovare usi, materiali e prodotti, con il contributo significativo di attività di design, creatività e/o nuovi strumenti informatici. Si tratta di attività economiche che valorizzano le materie prime e il patrimonio artigianale locale, riproponendolo in chiave contemporanea con approcci creativi, innovativi e di design;
– Servizi TIC: sviluppo di software e servizi digitali in grado di migliorare l’utilizzo delle TIC nelle imprese e nelle famiglie rurali. Si tratta di servizi digitali innovativi di informazione e comunicazione, assenti o scarsamente diffusi sul territorio e a basso impatto ambientale, che migliorino la qualità della vita dei cittadini e la competitività delle imprese rurali;
– Servizi sociali ad alta sostenibilità economica: attività di servizio volte a facilitare l’accesso ai diritti universali e alla salute nelle aree rurali. Si tratta di servizi innovativi per la tutela dei diritti sociali e alle persone, che siano coerenti con i mutevoli bisogni emergenti e consentano di rinnovare il sistema di welfare mix regionale mediante interventi sociali flessibili, efficaci e sostenibili economicamente. Sono contemplati servizi innovativi di assistenza all’infanzia, assistenza agli anziani, assistenza sanitaria e alle persone con disabilità e altri soggetti svantaggiati;

CONSIDERATO che:
– nell’ambito della misura 6.4.2 sono stati realizzati interventi a favore di micro e piccole imprese non agricole che operano (sede legale e di svolgimento dell’attività extra-agricola finanziata) nelle zone rurali della Sardegna (aree B, C, D). La Raccomandazione della Commissione europea n. C(2003) 1422 del 6 maggio 2003 adotta le definizioni seguenti: microimprese quelle che occupano meno di 10 persone e realizzano un fatturato annuo e/o totale di bilancio annuo non superiore a 2 milioni di euro; piccole imprese quelle che occupano meno di 50 persone e realizzano un fatturato annuo e/o totale di bilancio annuo non superiore a 10 milioni di euro;
– per la realizzazione degli interventi finanziabili è concesso un aiuto sotto forma di contributo in conto capitale. L’intensità del sostegno è fissata nella percentuale del 50 per cento della spesa ammessa a finanziamento;
– sono stati resi ammissibili a finanziamento i seguenti interventi nei seguenti settori:
a) investimenti per la costruzione o il miglioramento di beni immobili;
b) investimenti per l’acquisto di nuovi macchinari, di attrezzature e di arredi fino a copertura del valore di mercato del bene. Corredi e materiale minuto (ad esempio, nel caso di attività ricettive, biancheria, tendaggi, televisori, ecc.) possono essere ammessi a finanziamento nel limite del 10 per cento del costo totale degli investimenti (escluse le spese generali);
c) investimenti immateriali: acquisizione o sviluppo di programmi informatici (compresi siti web e altre soluzioni informatiche) e acquisizione di brevetti, licenze, diritti d’autore, marchi commerciali;

CONSIDERATO, inoltre, che:
– Argea Sardegna è l’ente incaricato di ricevere, istruire, selezionare e controllare le domande di sostegno e pagamento presentate sulla sottomisura 6.4.2.;
– presso Argea Sardegna, in qualità di struttura responsabile del procedimento istruttorio, è possibile prendere visione degli atti relativi al procedimento e produrre memorie e/o documenti;
– l’Organismo pagatore, soggetto autorizzato al pagamento degli aiuti, è l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA). L’Agenzia è strumento tecnico – specialistico che supporta l’Amministrazione regionale in materia di politiche agricole, pesca e acquacoltura, svolgendo tutte le funzioni ed i compiti ad essa attribuite in materia;
– l’Agenzia è riconosciuta per l’esercizio delle funzioni di Organismo pagatore dei fondi agricoli comunitari FEASR e FEAGA, ai sensi e per gli effetti della normativa comunitaria in materia di riconoscimento degli organismi pagatori, con riferimento ai Regolamenti delegati n. 907/2014 e n. 908/2014 della Commissione europea sugli Organismi pagatori, la gestione finanziaria, la gestione dei conti, le cauzioni e la trasparenza;
– tali funzioni sono esercitate a far data dall’atto di riconoscimento di competenza del Ministero per le politiche agricole, alimentari e forestali;
– in particolare, l’Agenzia, svolge le funzioni di:
a) raccolta, gestione e istruttoria delle domande di aiuto/pagamento dei fondi agricoli comunitari FEAGA e domande di pagamento dei fondi agricoli comunitari FEASR per l’autorizzazione dei relativi pagamenti, fissando gli importi da erogare ai richiedenti, conformemente alla normativa comunitaria;
b) attività ispettive e di controllo degli aiuti dei fondi agricoli comunitari FEASR e FEAGA;
c) raccordo operativo con l’Amministrazione regionale, statale e con l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA);
d) gestione attraverso la ricezione, l’autorizzazione, la liquidazione e il controllo amministrativo delle domande di aiuto inoltrate dall’imprese agricole e ittiche in ambito regionale e ogni altra attività gestionale specificamente demandata dalla Giunta regionale;
e) funzioni ispettive e di controllo in campo agricolo sulla base delle direttive impartite dall’Assessorato competente in materia di agricoltura;
f) gestione di Albi e registri istituiti con norma comunitaria, nazionale e regionale;
g) gestione delle istanze relative ad usi civici e rilevazione dei danni da calamità naturali in campo agricolo e ittico;

RILEVATO che:
– in Sardegna è massima la preoccupazione per i ritardi accumulati nei pagamenti delle pratiche di contributo delle annualità pregresse del Piano di sviluppo rurale. Tantissimi beneficiari del contributo non sono stati liquidati per carenza di risorse e attendono ormai da tre anni;
– in particolare, non sono ancora in corso i pagamenti del tipo di intervento 6.4.2, fatto che determina il blocco degli investimenti nello sviluppo rurale per le piccole e medie imprese.

SOTTOLINEATO che:
– i gravissimi ritardi nell’erogazione dei fondi del tipo di intervento 6.4.2. stanno bloccando gli investimenti delle piccole e medie imprese sarde e stanno inficiando il raggiungimento degli obiettivi previsti dallo stesso Piano di sviluppo rurale, come l’occupazione sostenibile e di qualità, il sostegno alla mobilità dei lavoratori, la diversificazione, la creazione e lo sviluppo di piccole imprese e l’occupazione rurale;
– nel programma di governo del Presidente della Regione è prevista la battaglia contro lo spopolamento delle zone interne della Sardegna. Come dichiarato dal Governatore anche lo scorso 11 marzo 2022 in occasione della discussione sulla legge finanziaria, combattere lo spopolamento è uno degli obiettivi più importanti che stiamo perseguendo dall’inizio della legislatura;
– purtroppo è doveroso considerare che i ritardi nei pagamenti delle pratiche del PSR sono manifestazione del fatto che la Regione Sardegna non sta mettendo in campo l’impegno necessario per combattere con forza e decisione lo spopolamento dei territori e l’isolamento,

impegna il Presidente della Regione, la Giunta regionale e l’Assessore regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale

ad attivarsi affinché ARGEA provveda con urgenza ad effettuare tutti i pagamenti arretrati relativi alle pratiche di finanziamento del PSR Sardegna gestite da ARGEA.

Cagliari 11 aprile 2022

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