Mozione n. 566

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Mozione n. 566

COCCO – LAI – LI GIOI – CIUSA – MANCA Desiré Alma – SOLINAS Alessandro – GANAU – COMANDINI – CORRIAS – DERIU – MELONI – MORICONI – PINNA – PISCEDDA – AGUS – CADDEO – LOI – ORRÙ – PIU – SATTA Gian Franco – ZEDDA Massimo sulla necessità di prorogare i contratti in scadenza dei lavoratori precari, reclutati nell’ambito delle attività straordinarie e urgenti dovute alla diffusione del virus Covid-19, al fine di procedere nel più breve tempo possibile alla stabilizzazione degli stessi.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
– nell’ambito dell’emergenza sanitaria connessa alla diffusione del virus Covid-19, l’Azienda per la tutela della salute (ATS), al fine di far fronte alle esigenze straordinarie ed urgenti derivanti dalla diffusione del Covid-19, garantire i livelli essenziali di assistenza nonché per assicurare sull’intero territorio regionale un incremento dei posti letto per la terapia intensiva e sub-intensiva necessari alla cura dei pazienti affetti dal virus, ha attivato il reclutamento di personale sanitario, tecnico e amministrativo, da destinare a tutte le sedi territoriali, stipulando contratti di lavoro a tempo determinato con la possibilità di rinnovo per un periodo comunque non superiore allo stato emergenziale;
– nella seduta del 14 dicembre 2021 il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto-legge, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 305 del 24 dicembre 2021 (decreto legge 24 dicembre 2021, n. 221), che prevede la proroga dello stato di emergenza nazionale e delle misure per il contenimento dell’epidemia da Covid-19 fino al 31 marzo 2022;
– l’articolo 3, comma 2, della legge regionale n. 20 del 28 dicembre 2021, in considerazione del persistere delle criticità operative causate dalla pandemia da Covid-19 e in coerenza con le disposizioni nazionali, ha prorogato la durata dello stato di emergenza dichiarato con deliberazione della Giunta regionale n. 13/25 del 17 marzo 2020, successivamente esteso con deliberazione n. 45/3 del 8 settembre 2020, n. 50/34 del 8 ottobre 2020, n. 3/1 del 28 gennaio 2021, n. 15/8 del 23 aprile 2021 e n. 32/50 del 29 luglio 2021, fino al 31 marzo 2022, stabilendo che lo stato di emergenza può essere prorogato con deliberazione della Giunta regionale per un periodo massimo ulteriore di dodici mesi;
– con la fine dello stato emergenziale, attualmente previsto per il 31 marzo 2022, il personale in servizio presso le strutture sanitarie regionali, reclutato in via straordinaria ed emergenziale attraverso procedure di selezione a tempo determinato, cessa dal servizio determinando un grave danno per tutti i cittadini sardi, specialmente per i pazienti già in cura e per quelli più fragili e bisognosi;

CONSIDERATO che:
– il personale precario assunto nell’ambito dell’emergenza Covid-19 ha contribuito, e tutt’ora sta contribuendo, alla lotta contro il Covid, limitandone la diffusione e garantendo l’assistenza ed il funzionamento dei servizi sanitari destinati ai cittadini;
– la carenza di personale sanitario, dovuta ad un lungo periodo di blocco delle assunzioni nel comparto sanità e al mancato turnover del personale andato in quiescenza o trasferito, costituisce uno dei principali motivi di sofferenza del sistema sanitario regionale, con il rinvio, o peggio la cancellazione, di importanti prestazioni specialistiche, diagnostiche e chirurgiche, alcune delle quali anche salvavita;
– diverse procedure concorsuali per l’assunzione a tempo pieno e indeterminato di personale nel comparto sanità, ad oggi, risultano ancora in corso di svolgimento, mentre per alcune figure professionali la procedura di selezione risulta conclusa (concorso per infermieri bandito dall’Azienda ospedaliera Brotzu), con l’approvazione della graduatoria finale dei vincitori e degli idonei, ma senza ancora aver provveduto all’assunzione in servizio;

VALUTATA:
– la grave situazione di disagio in cui opera tutto il personale sanitario assunto a tempo indeterminato presso le strutture del Servizio sanitario regionale (SSR), impegnato nei reparti con intolleranti carichi di lavoro e, spesso, senza poter fruire dei necessari turni di riposo, in ottemperanza al CCNL, con il rispetto del numero massimo di turni di pronta disponibilità notturna e festiva;
– l’importanza di offrire concrete possibilità di lavoro a qualificati operatori che, dopo essersi formati ed aver lavorato nelle strutture sanitarie sarde con rapporti di lavoro a tempo determinato, si vedono costretti ad interrompere il loro servizio determinando, di conseguenza, gravi carenze assistenziali per i pazienti in cura;
Рil preoccupante andamento della diffusione del virus che, come ̬ avvenuto in questi due anni di pandemia, ad un calo della diffusione del coronavirus potrebbe corrispondere un successivo innalzamento dei casi, dovuto alla circolazione di nuove varianti, determinando un nuovo stato di emergenza per il sistema sanitario regionale;
– la necessità di dover garantire nel reperimento del personale della pubblica amministrazione la massima partecipazione di operatori qualificati nel rispetto dei principi di non discriminazione, parità di trattamento, proporzionalità e trasparenza;

EVIDENZIATO che il Consiglio regionale, in data 24 febbraio 2022, ha approvato all’unanimità, su proposta dei Consiglieri del Gruppo “Movimento 5 stelle”, un Ordine del giorno che impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale ad attivarsi “affinché i contratti di tutti i lavoratori della sanità, in scadenza il 31 marzo 2022, vengano prorogati per far fronte alla grave carenza di personale riscontrata negli ospedali di tutta la Sardegna”;

RITENUTO che per troppo tempo si è cercato di sopperire alle carenze in organico attraverso il reclutamento di personale sanitario tramite la somministrazione di lavoro interinale, o tramite la proroga dei contratti a tempo determinato, favorendo, di fatto, il cronicizzarsi di una situazione di precarietà lavorativa presso le strutture del SSR,

impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale

1) ad attivare, o far attivare, le procedure necessarie al fine di rinnovare, fino al 31 dicembre 2022, i contratti in scadenza di tutti i lavoratori precari del Sistema sanitario regionale;
2) ad attivare, o far attivare, straordinarie procedure concorsuali o selettive, conformi alla volontà espressa dal Consiglio regionale e coerenti con la normativa vigente, per il reclutamento di nuovo personale sanitario, tecnico e ammnistrativo a tempo indeterminato, dando priorità alle stabilizzazioni del personale precario attualmente in servizio;
3) ad impartire indirizzi alle aziende sanitarie della Sardegna affinché procedano alla copertura dell’ulteriore fabbisogno di personale sanitario nelle strutture ospedaliere, attraverso lo scorrimento delle graduatorie concorsuali a tempo indeterminato ancora vigenti.

Cagliari, 1° marzo 2022

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