Mozione n. 440

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Mozione n. 440

FANCELLO – MULA – SCHIRRU – LANCIONI – SATTA Giovanni – MARRAS – USAI – MAIELI sulla necessità di integrare i contributi a sostegno di persone che necessitano di un significativo carico assistenziale, nell’ambito del programma “Ritornare a casa”.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che la legge regionale 11 maggio 2006, n. 4, all’articolo 17, comma 1, prevede di favorire il rientro nella famiglia e nella comunità di appartenenza di persone inserite in strutture residenziali a carattere sociale e/o sanitario, superare la istituzionalizzazione e promuovere la permanenza nel proprio domicilio;

PRESO ATTO che:
– in attuazione della suddetta disposizione normativa, dal 2006 ad oggi, è stato rinnovato annualmente il programma denominato “Ritornare a casa”, con l’obiettivo di favorire la permanenza nel proprio domicilio di persone in situazione di grave non autosufficienza che necessitano di un livello assistenziale molto elevato per compiere tutte le attività quotidiane con interventi di natura sociale e sanitaria effettuabili a domicilio, sostenendo la persona e la sua famiglia attraverso l’acquisizione di servizi professionali di assistenza domiciliari;
– il programma prevede tre livelli assistenziali in ordine al grado di compromissione funzionale che la patologia comporta e al bisogno assistenziale da essa determinato, in particolare il terzo livello, il più grave, è riconosciuto a persone con disabilità gravissime che si trovano in condizioni di dipendenza vitale e necessitano di assistenza continua;
– il programma, con atti deliberativi della Giunta regionale, ha subito negli anni diverse evoluzioni, sia nella modalità di attuazione che negli importi dei contributi massimi riconosciuti;
– la deliberazione della Giunta regionale n. 70/13 del 29 dicembre 2016 recante “Programma “Ritornare a casa”. Linee d’indirizzo annualità 2017. Programmazione unitaria risorse regionali e statali per il Fondo per la non autosufficienza. Programma attuativo delle assegnazioni di cui al decreto Interministeriale del 26 settembre 2016″ prevedeva per i progetti personalizzati afferenti al terzo livello assistenziale un contributo complessivo annuo fino a 63.000;
– la deliberazione della Giunta regionale n. 63/12 dell’11 dicembre 2020 “Programma “Ritornare a casa PLUS”. Linee d’indirizzo annualità 2021/2022″ ha statuito in 43.000 il contributo massimo finanziabile per i progetti personalizzati afferenti al terzo livello assistenziale;

CONSIDERATO che:
– nel terzo livello assistenziale del programma “Ritornare a casa” rientrano persone affette da patologie invalidanti particolarmente gravi come nei casi di alcune patologie degenerative non reversibili, che necessitano di ricorrere alla ventilazione assistita, o nei casi di coma;
– i malati, affetti da un’insufficienza respiratoria, necessitano di un ventilatore meccanico (macchina che favorisce l’immissione e l’emissione dell’aria nei polmoni) per il supporto respiratorio e una costante vigilanza sanitaria 24 ore su 24;
– in presenza di dette situazioni, si verificano stati particolarmente drammatici per il carico assistenziale e di cura che la condizione comporta, che rende insostenibile, se non sufficientemente supportato, l’intervento della famiglia quale parte attiva del percorso assistenziale per assicurare a domicilio le prestazioni sociali e sanitarie;
– nel corso degli anni gli importi massimi riconoscibili per detti malati si è considerevolmente ridotto passando dai 63.000 euro agli attuali 43.000 euro;
– attualmente la Regione con la deliberazione della Giunta regionale n. 22/24 del 3 maggio 2017 nell’allegato 3 definisce il “Sistema tariffario delle prestazioni assistenziali erogate presso le Residenze sanitarie assistenziali” e riconosce alle RSA per le prestazioni R1 (cure intensive) un importo giornaliero di 225 euro, ossia oltre 80.000 euro annui;

VALUTATO che la riduzione degli importi massimi riconoscibili dal programma “Ritornare a casa”, non consentano nei casi più gravi, come quelli sopra enunciati, di garantire un sufficiente livello assistenziale;

RITENUTO:
– doveroso implementare il riconoscimento economico a favore dei malati più fragili affetti da patologie che causano la compromissione di diverse e concomitanti funzioni vitali, come i malati affetti da patologie degenerative non reversibili in ventilazione assistita e quelli in stato di coma;
– che tale riconoscimento consente di garantire l’intervento responsabile della famiglia quale parte attiva del percorso assistenziale per assicurare a domicilio le prestazioni sociali e sanitarie ed è a sostegno della copertura delle spese, anche indirettamente correlate alla malattia, quali il pagamento delle utenze, l’adeguamento dei locali, l’alimentazione differenziata e la sorveglianza sanitaria continua 24 ore su 24,

impegna il Presidente della Regione
e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale

ad attuare ogni iniziativa necessaria a riconoscere, nell’ambito del programma “Ritornare a casa”, alle persone affette da patologie degenerative non reversibili in ventilazione assistita o nei casi di coma, un ulteriore sostegno, fino ad euro 20.000 annui, per la copertura delle spese derivanti dal significativo carico assistenziale.

Cagliari, 29 marzo 2021

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