Mozione n. 339

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Mozione n. 339

CIUSA – MANCA Desiré Alma – LI GIOI – SOLINAS Alessandro sulla necessità di addivenire alla definizione dello status giuridico, delle specifiche competenze e funzioni dei medici specialisti veterinari in servizio presso le ASSL della Sardegna e al riconoscimento di trenta ore lavorative settimanali.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
– con l’Accordo collettivo nazionale (ACN) per la disciplina dei rapporti con i medici specialisti ambulatoriali interni, veterinari ed altre professionalità (biologi, chimici, psicologi) ai sensi del decreto legislativo n. 502 del 1992 e successive modificazioni del 23 marzo 2005, i medici veterinari sono entrati nel contratto della medicina specialistica a livello nazionale;
– l’articolo 13 dell’ACN, infatti, regola il rapporto di lavoro autonomo convenzionato che si instaura tra le aziende sanitarie e “i medici veterinari a rapporto convenzionale con le aziende USL, per l’espletamento di attività istituzionali, con le modalità di cui alla norma finale n. 6”;
– con la norma finale n. 6 le parti si sono impegnate a definire la normativa dei suddetti medici veterinari entro 90 giorni dall’entrata in vigore dell’ACN;
– l’ACN precisa che le aziende sanitarie, nell’ambito dei propri poteri, si avvalgono, per l’erogazione delle prestazioni specialistiche, degli specialisti ambulatoriali e dei professionisti di cui all’accordo, utilizzando le ore di attività formalmente deliberate in sede aziendale e garantendo, comunque, la partecipazione della componente specialistica ambulatoriale alla copertura delle espansioni di attività dell’area complessiva dell’assistenza specialistica, in relazione alle future esigenze, secondo regole e modalità della programmazione sanitaria regionale;
– l’articolo 16 dell’ACN stabilisce che l’incarico ambulatoriale, ancorché sommato ad altra attività compatibile, non può superare le 38 ore settimanali;
– a norma dell’articolo 21, il professionista che aspiri a svolgere la propria attività professionale nell’ambito delle strutture del SSN, in qualità di sostituto o incaricato, deve inoltrare ogni anno apposita domanda, salvo diverse determinazioni definite dalla Regione e, sulla base delle domande presentate, viene formata una graduatoria annuale approvata dal direttore generale dell’azienda e inviata alla Regione che ne cura la pubblicazione sul bollettino ufficiale;
– l’ACN precisa che lo specialista incaricato deve assolvere tutti i compiti inerenti allo svolgimento delle attività specialistiche di competenza e compiere, quindi, tutti gli atti e gli interventi di natura specialistica tecnicamente eseguibili nelle sedi indicate dall’azienda, che può fare svolgere allo specialista attività professionale anche al di fuori della sede di lavoro indicata nella lettera di incarico;
– l’accordo del 3 novembre 2005 per l’attuazione della norma finale n. 6 dell’ACN, reso esecutivo con l’intesa Stato-regioni del 1° marzo 2006, stabilisce tra l’altro che sono demandati agli accordi regionali le modalità di organizzazione dell’attività dello specialista, le modalità di retribuzione e la loro tipologia;
– l’accordo attuativo aveva previsto che alla prima graduatoria potesse partecipare anche il medico veterinario privo del titolo di specializzazione, in attività presso il servizio sanitario nazionale alla data di entrata in vigore dell’ACN, purché avesse maturato: a) in caso di attività oraria un numero minimo di 600 ore in una delle specifiche aree di attività; b) in caso di attività a prestazione almeno due anni di attività;
– in Sardegna, i medici specialisti veterinari hanno iniziato a operare nel 2009 presso i dipartimenti di prevenzione nei servizi veterinari di sanità animale e, in parte, presso l’Istituto zooprofilattico sperimentale (IZS) con contratto a tempo indeterminato di 18 ore;
– infatti, l’articolo 8, comma 21, della legge regionale 5 marzo 2008, n. 3 (Legge finanziaria 2008) ha impegnato l’Assessorato regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale a porre in essere le iniziative necessarie per la definizione della prima graduatoria regionale per la medicina veterinaria specialistica e ha rimesso la definizione del monte ore da utilizzare per l’assegnazione degli incarichi, da sottoporre a contrattazione sindacale, alla Giunta regionale;
– la Giunta regionale ha provveduto in tal senso con la deliberazione n. 35/37 del 24 giugno 2008, che ha approvato in via preliminare l’accordo del 3 giugno 2008 tra la Regione e le organizzazioni sindacali del settore per la definizione delle prime graduatorie, delle modalità di primo inserimento, delle modalità di organizzazione dell’attività degli specialisti veterinari e del monte ore da mettere a concorso, calcolato sulla base del fabbisogno storicamente manifestatosi nell’ambito territoriale di ciascuna ASL;
– nello specifico, l’accordo del 3 giugno 2008 ha calcolato il monte ore annuo da mettere a concorso, ascrivibile a ciascuna ASL e oggetto di primo inserimento dei medici veterinari, sulla base della media aritmetica dei fabbisogni rilevati dal 2000 al 2007;
– le parti hanno concordato di attivare contratti di lavoro a tempo indeterminato, ciascuno dei quali conferito per un numero massimo di 18 ore settimanali, e di assegnare gli incarichi prendendo in considerazione tutte le posizioni utili della prima graduatoria fino ad esaurimento del monte ore complessivo attribuito a ciascuna ASL;
– tuttavia, le parti firmatarie hanno previsto che al termine del primo anno di attività il direttore generale di ciascuna ASL procedesse a verificare le effettive esigenze di servizio rispetto al monte ore teorico assegnato in prima battuta all’Azienda, procedendo eventualmente alla conseguente rimodulazione dell’orario di ciascun contratto attivato in rapporto alle esigenze dimostrate, sentite le organizzazioni sindacali;

CONSIDERATO che:
– nel mese di giugno 2019 i veterinari specialisti hanno scritto al Presidente della VI Commissione permanente del Consiglio regionale lamentando il fatto che dal 2009 solo in alcune ASL, come Oristano e Olbia, fosse stata attivata da tempo la verifica delle effettive esigenze di servizio rispetto al monte ore originario e i veterinari avessero avuto un congruo aumento del numero di ore assegnate;
– nelle ASL di Sassari e Nuoro, la verifica non è mai stata prevista e attivata e si è preferito, nei dieci anni trascorsi dal primo inserimento dei veterinari specialisti, sopperire al fabbisogno di personale e alle esigenze di servizio assumendo ad hoc a tempo determinato con ruolo dirigenziale veterinari attinti per selezione;
– si assiste, pertanto, a una palese disparità di trattamento tra i veterinari specialisti in base alla ASL di appartenenza;
– la mole e il tipo di attività lavorativa svolta risulta in gran parte sovrapponibile a quella dei dirigenti assunti a tempo determinato negli ultimi dieci anni, dato che in tale periodo gli specialisti veterinari presenti su tutto il territorio regionale hanno partecipato attivamente a tutte le attività attinenti sia ai piani regionali di profilassi ordinaria che ai piani regionali straordinari, come quelli per la gestione della Blue tongue o della Peste suina africana;
– la flessibilità operativa che ne ha caratterizzato fattività li ha condotti spesso a operare sul territorio, garantendo, così, la tempestiva realizzazione delle azioni previste dai piani regionali;

EVIDENZIATO che:
– nella seduta antimeridiana del 18 giugno 2019 una delegazione dei circa 40 medici specialisti ambulatoriali veterinari in servizio nel territorio regionale è stata ascoltata in audizione dalla VI Commissione permanente sulle problematiche oggetto della succitata nota;
– in quella occasione, tutti i componenti della Commissione si sono espressi unanimemente in favore della categoria e hanno assunto l’impegno di cercare una soluzione al problema del monte ore;
– nella seduta antimeridiana del 17 settembre 2019 la delegazione dei medici specialisti ambulatoriali veterinari è stata sentita nuovamente in audizione dalla VI Commissione e, in quell’occasione, richiamata la deliberazione della Giunta regionale sulle ore dell’attività specialistica ambulatoriale per i medici, ha chiesto che fosse attivato per i veterinari specialisti un percorso ad hoc per il riconoscimento di un numero maggiore di ore, separato rispetto a quello degli altri medici dell’ ACN, con l’istituzione di un fondo specificamente dedicato;
– in effetti, con la deliberazione n. 26/34 dell’11 luglio 2019, la Giunta regionale ha deciso di sopprimere la disposizione di cui al punto 7 della deliberazione n. 43/9 del 1° settembre 2015, contenente il divieto per le Aziende Sanitarie di attivare e mettere a bando nuovi turni per ore di attività specialistica ambulatoriale e il divieto di ampliare i turni in atto o ricoprire turni divenuti vacanti, al fine di soddisfare l’esigenza di abbattimento delle liste d’attesa;
– secondo quanto disposto con la predetta deliberazione n. 26/34, la flessibilità nella copertura dei turni vacanti avrebbe dovuto essere assicurata nel rispetto delle risorse finanziarie assegnate con l’accordo integrativo regionale per la medicina specialistica ambulatoriale interna di cui alla deliberazione n. 41/10 dell’8 settembre 2009 e successive modifiche ed integrazioni, risorse di cui al fondo previsto dall’articolo 42 dell’ACN, costituito con quote di finanziamento per le spese di parte corrente del Fondo sanitario nazionale e il Fondo regionale che dispone finanziamenti alle ASL per il potenziamento della medicina specialistica extraospedaliera;

CONSTATATO che:
– nonostante il nuovo ACN approvato dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano il 31 marzo 2020, superando la precedente lettura restrittiva dell’ACN del 2005, abbia confermato l’estensione ai veterinari di tutti gli istituti contrattuali, dall’ultima audizione della delegazione dei veterinari specialisti presso la VI Commissione le richieste della categoria sono rimaste, di fatto, inascoltate;
– inoltre, pur operando da dieci anni al servizio delle ASSL e avendo contribuito in maniera determinante alla gestione delle emergenze sanitarie verificatesi nel territorio, la mancata conclusione dell’Accordo Integrativo Regionale per la figura professionale dei medici specialisti veterinari ha fatto sì che non ne siano stati ancora definiti lo status giuridico e le specifiche competenze e funzioni, che quindi, di fatto, vengono liberamente e variamente interpretate dai direttori delle singole ASSL;
– un ulteriore tentativo di sollecitare l’intervento della Giunta regionale al fine di individuare una celere soluzione dell’annosa vicenda è stato esperito il 12 giugno 2020, allorquando il Presidente della VI Commissione, su richiesta avanzata nella seduta del giorno precedente dai Consiglieri -sia di maggioranza che di opposizione – facenti parte della Commissione stessa, ha scritto all’Assessore della Sanità per chiedere l’assegnazione, in favore degli specialisti veterinari che operano al servizio delle ASSL di Sassari e di Nuoro con un contratto di 18 ore, delle ore aggiuntive necessarie per arrivare alle 30 ore settimanali al pari dei loro colleghi al servizio delle altre ASSL;
– malgrado ciò, ad oggi non risulta attuata alcuna soluzione volta a eliminare la disparità di trattamento economico e giuridico tra i veterinari che operano presso le diverse ASSL della Sardegna,

impegna la Giunta regionale e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale

ad adottare le misure e gli atti di competenza necessari al fine di addivenire alla definizione dello status giuridico, delle specifiche competenze e funzioni dei medici specialisti veterinari in servizio presso le ASSL della Sardegna e al riconoscimento, per i veterinari che ancora lavorano con un contratto a tempo indeterminato di sole diciotto ore settimanali, delle ore aggiuntive necessarie per equipararne il trattamento economico a quello degli altri colleghi a cui risultano assegnate trenta o un numero maggiore di ore settimanali.

Cagliari, 28 settembre 2020

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