Mozione n. 250

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Mozione n. 250

PIANO – GANAU – CORRIAS – COMANDINI – MELONI – MORICONI – PISCEDDA sulla necessità che la Giunta regionale attivi misure particolari per la gestione della Fase 2 dell’emergenza epidemiologica Covid-19 attraverso l’utilizzo di sistemi tecnologici avanzati.

***************

IL CONSIGLIO REGIONALE

VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 26 aprile 2020 che ha dato avvio alla cosiddetta Fase 2 nella gestione dell’emergenza epidemiologica, finalizzata alla graduale ripresa dei contatti tra le persone e alla riapertura programmata delle attività economiche;

PREMESSO che l’attivazione della Fase 2 è particolarmente delicata, in quanto è necessario contemperare l’esigenza di tutela della salute pubblica, evitando il rischio dell’emergere di nuovi focolai di contagio, con il diritto di garantire le libertà individuali sancite costituzionalmente e la necessità di ridurre l’impatto economico del lockdown, avviando la ripresa dell’attività economica;

EVIDENZIATO che è sulla necessità che la Giunta regionale attivi misure particolari per la gestione della Fase2 dell’emergenza epidemiologica Covid-19 attraverso l’utilizzo di sistemi tecnologici avanzati il Ministero dell’Innovazione e della digitalizzazione ha attivato una fast call nazionale tesa alla definizione di soluzioni che consentano di operare sul monitoraggio e sulla prevenzione dell’epidemia, tramite tecnologie per il tracciamento continuo e il controllo tempestivo del livello di esposizione al rischio delle persone e dell’evoluzione dell’epidemia sul territorio, che ha portato all’individuazione della app “Immuni” quale strumento a livello nazionale per il monitoraggio dei contatti nella Fase 2 dell’emergenza Covid-19;

CONSIDERATO che la Sardegna si è negli anni qualificata quale Regione all’avanguardia nel comparto dell’ICT, vedendo svilupparsi iniziative virtuose e precorritrici nel panorama internazionale che hanno posto le basi per lo sviluppo di un comparto nel territorio sardo in continua crescita, quali Video on Line, Tiscali e, non ultimo il CRS4, centro di ricerca interdisciplinare costituito dalla Regione autonoma della Sardegna nel 1990 (il cui socio unico è l’agenzia regionale Sardegna Ricerche), fondato dal Premio Nobel Carlo Rubbia, con l’obiettivo di promuovere lo studio, lo sviluppo e l’applicazione di soluzioni innovative a problemi provenienti da ambienti naturali, sociali e industriali; a partire da queste realtà, si è creato negli anni in Sardegna un ambiente altamente qualificato a livello nel campo dell’innovazione e della ricerca in ambito digitale, grazie anche al circolo virtuoso che si è creato, tra imprese, centri di ricerca, università, operatori pubblici, che va ponendosi sempre più in una posizione privilegiata nel quadro internazionale delle ICT, sviluppando prodotti, ma anche competenze e professionalità di rilievo;

EVIDENZIATO che:
– la Regione, mediante l’Agenzia regionale Sardegna Ricerche, gestisce il Parco scientifico e tecnologico della Sardegna che opera attraverso due sedi: a Pula (dove si trova anche il Crs4, centro di ricerca di rilievo internazionale per lo sviluppo e l’applicazione di soluzioni innovative specializzate) e ad Alghero (Porto Conte Ricerche) dove insiste un sistema di infrastrutture avanzate e di servizi per l’innovazione tecnologica e la valorizzazione della ricerca;
– la Regione ed il CRS4 hanno attivato negli anni importanti collaborazioni che hanno portato allo sviluppo di infrastrutture tecnologiche e piattaforma software per la gestione centralizzata di informazioni provenienti da fonti diverse (tra cui per esempio: dati sanitari, governativi, economici, dei cittadini, da sensori IoT e provenienti da Internet), che possono applicarsi a diversi ambiti e sono adattabili a molteplici usi, tra cui quello dell’emergenza epidemiologica attualmente in corso;

TENUTO CONTO che:
– come si apprende a mezzo stampa, il CRS4 ha strutturato una piattaforma informatica, cosiddetta “Smart operation brain CoviDE (Coronavirus digital emergency)”, per la gestione sanitaria ed economico-sociale della Fase 2 dell’emergenza Covid-19, il cui progetto ha attualmente trovato applicazione nella Regione Piemonte attraverso l’iniziativa “Uniti si riparte”, ma con la possibilità di estensione a tutto il territorio nazionale, adattandolo all’esigenza delle realtà regionali interessate;
– la piattaforma “Smart operation brain CoviDE (Coronavirus digital emergency)” è un sistema software in grado di visualizzare in modo centralizzato informazioni provenienti da fonti diverse (dati sanitari, governativi, economici, provenienti dai cittadini, da sensori IoT e da Internet), elaborandole per gestire efficacemente ed in sicurezza la Fase 2 dell’emergenza, in quanto consente di focalizzare le informazioni anche su singoli territori, prevedendo misure di contenimento mirate;
– il Presidente della Regione ha più volte dichiarato, come si apprende anche a mezzo stampa, che la Regione intende procedere all’attivazione di sistemi informatici per il monitoraggio dei dati inerenti l’emergenza epidemiologica Covid-19 e la geolocalizzazione dei contatti dei pazienti positivi e dei soggetti in isolamento nonché dei loro spostamenti;

DATO ATTO che il centro di ricerca regionale CRS4 ha sviluppato la piattaforma “Smart operation brain CoviDE (Coronavirus digital emergency)”, già operativa in Piemonte e, pertanto, prontamente utilizzabile con le dovute modifiche e gli eventuali adattamenti anche in Sardegna per la gestione efficace e sicura della Fase 2 dell’emergenza;

SOTTOLINEATO che l’utilizzo della piattaforma deve essere limitato al solo periodo di emergenza epidemiologica Covid-19 e che tutti i dati registrati, riguardanti la tracciabilità degli individui e la geolocalizzazione dei contatti dei pazienti positivi e dei soggetti in isolamento, nonché dei loro spostamenti, devo essere conservati e custodi al solo fine del monitoraggio e cessata l’emergenza andare distrutti,

impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale:

1) a valutare l’opportunità di attivare le necessarie interlocuzioni con il Centro di Ricerca Regionale CRS4 finalizzate ad avviare l’applicazione immediata della piattaforma “Smart operation brain CoviDE (Coronavirus digital emergency)”, per la gestione sanitaria e economico-sociale della Fase 2 dell’emergenza Covid-19 anche in Sardegna;
2) a verificare se possano essere messe in campo ulteriori tecnologie e strumenti innovativi utili alla gestione della Fase 2 dell’emergenza, attraverso il coinvolgimento delle alte professionalità che la Regione può vantare nell’ambito dell’attività dei principali centri regionali di ricerca attivi nell’ambito dell’innovazione tecnologica (Sardegna Ricerche, CRS4, Porto Conte Ricerche).

Cagliari, 6 maggio 2020

Condividi: