Mozione n. 249

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Mozione n. 249

PIGA – MURA – MUNDULA sul processo di revisione ai fini della delimitazione delle zone soggette a vincoli naturali significativi, diverse dalle zone montane, di cui all’articolo 32, paragrafo 1, lettera b) del regolamento (UE) n. 1305/2013.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che l’articolo 32, paragrafo 1, lettera b) del regolamento (UE) n. 1305/2013 ha previsto la definizione e l’individuazione delle aree, diverse da quelle montane, interessate da effettivi svantaggi naturali, tali da giustificare attraverso specifici parametri tecnici la concessione di particolari indennità utili a compensare in tutto o in parte i costi aggiuntivi e il mancato guadagno dovuti ai vincoli cui è soggetta la produzione agricola nella zona interessata;

APPURATO che rispetto alle precedenti delimitazioni, le quali facevano riferimento prevalentemente ai parametri altimetrici e alla presenza o meno di rete irrigua consortile, l’analisi da ultimo effettuata ha tenuto conto di numerosi e differenti criteri tra cui, a titolo esemplificativo, la presenza di determinati criteri biofisici, la densità di bestiame, la produzione standard media del comune per le diverse colture, la presenza di irrigazione;

CONSIDERATO che:
– la relativa istruttoria, particolarmente lunga e complessa, è stata condotta dal Ministero competente per mezzo del CREA, ente di ricerca nazionale, nonché concordata in ogni fase con i rispettivi uffici della Commissione europea antecedentemente alla comparsa dell’epidemia in atto;
– con la presa d’atto della Conferenza Stato-regioni, il Ministero delle politiche agricole ha completato l’iter in questione previsto per la nuova delimitazione delle zone soggette a vincoli naturali significativi, e che, avuto riguardo alla Sardegna: a) i comuni che potranno accedere alla misure in questione sono passati da 279 a 309; b) per altri 10 comuni, pure precedentemente svantaggiati, è stata estesa la superficie del territorio comunale interessata dalla predetta condizione;

TENUTO CONTO che, nonostante il positivo e significativo aumento dei comuni sardi ammessi tra quelli svantaggiati, altri 9 comuni sono stati interessati dalla perdita della condizione di svantaggio, e ciò, prevalentemente, per effetto dell’ampliamento della rete consortile, che ha modificato in maniera rilevante le potenzialità produttive dei territori;

ATTESO che l’esclusione dei citati comuni, noti per la loro tipica specificità rurale, nonché per il pregio delle produzioni, appare frutto di una distratta, quanto superficiale, valutazione delle condizioni generali delle specificità locali e del territorio regionale sardo complessivamente considerato;

VISTA l’attuale emergenza determinata dalla diffusione del Covid-19, con il conseguente blocco sia degli spostamenti dei cittadini che delle attività economiche disposto dal Governo, che sta determinando ulteriori conseguenze economiche gravissime anche ai danni dell’intero comparto agricolo, ponendo, di fatto, tutti i comuni in condizione di svantaggio;

RITENUTO che:
– la citata esclusione appare assolutamente ingiusta, anche tenuto conto della citata situazione contingente e, comunque, gravemente e ulteriormente dannosa per le comunità rurali e agricole escluse;
– l’esclusione in questione determinerà, altresì, condizioni di concorrenza sleale in danno delle aziende agricole sarde aventi sede nei territori esclusi le quali subiranno un doppio danno, vale a dire: a) la perdita del diritto di accedere ai benefici istituiti per la compensazione degli svantaggi; b) la penalizzazione del 30 per cento nell’accesso agli aiuti relativi agli investimenti,

impegna il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale

a intraprendere tutte le iniziative utili al fine di includere tutti i comuni sardi tra quelli svantaggiati, garantendo così l’omogeneo sviluppo economico della Regione.

Cagliari, 6 maggio 2020

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