Mozione n. 244

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Mozione n. 244

GIAGONI – ENNAS – MANCA Ignazio – PIRAS al fine di intercedere presso il Governo nazionale per adottare gli opportuni provvedimenti al fine di soddisfare le esigenze del comparto degli armatori di trasporto passeggeri (cabotaggio marittimo), e/o ove del caso provvedere per quanto di competenza direttamente, adottando specifici provvedimenti in campo regionale al fine di dar corso alle esigenze del settore in Sardegna.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
– a seguito delle conseguenze dell’emergenza dovuta al “Coronavirus”, tra i settori più colpiti dall’emergenza sanitaria c’è quello delle barche che trasportano i turisti verso le piccole isole e le calette;
– l’Associazione italiana armatori trasporto passeggeri rappresenta in Sardegna circa 60 motonavi abilitate al traffico locale turistico (ossia cabotaggio marittimo), impegna circa 400 lavoratori tra marittimi ed impiegati nelle biglietterie, ed anche un gran numero di lavoratori nell’indotto della cantieristica navale per il rimessaggio invernale delle stesse imbarcazioni;

ATTESO che il turismo è tra le attività più importanti della Regione e che il settore del trasporto passeggeri è di rilevante importanza per la mobilità dei turisti verso l’arcipelago di La Maddalena, le isole di Tavolara, Asinara, le Grotte del Bue marino e le Grotte di Nettuno e lungo le coste in genere come il Golfo di Orosei e altre;

CONSIDERATO che:
– questo momento di difficoltà, rischia di travolgere l’intero settore, fortemente dipendente dall’andamento di una stagione turistica che al momento sembra già compromessa;
– in questo settore, pur non essendo stato bloccato dai provvedimenti del Governo, l’assenza di domanda, già a partire da questi mesi, ha fatto registrare pesantemente i segnali negativi del mercato, vanificando così tutto il lavoro fatto negli ultimi anni per allungare la stagione lavorativa, con conseguente probabilità, anche per i mesi a venire di non riuscire neanche ad arrivare a dimezzarla;

RILEVATO infatti che:
– con riferimento al mercato estero, questo settore dipende in gran parte dall’Europa e pertanto il turismo internazionale verosimilmente non sarà presente, posto che in tali paesi, il propagarsi dell’epidemia è avvenuta con un certo periodo di ritardo rispetto a quanto avvenuto nel nostro Paese (turisti provenienti da Spagna, Francia, Germania e Inghilterra, etc.);
– così come anche i provvedimenti presi dal Governo hanno fatto sì che lo stesso turismo nazionale, risulti compromesso, a seguito dell’obbligato blocco dell’attività lavorativa, di una forzata utilizzazione delle ferie e dalla carenza di liquidità che farà sì che moltissime famiglie non avranno la possibilità economica per poter fare le vacanze;

CONSIDERATO che tale settore manifesta la propria preoccupazione soprattutto per i lavoratori stagionali che rischiano da una parte di non poter lavorare, dall’altra di non poter usufruire dei sostegni economici perché non rientranti nelle categorie identificate dai decreti emessi dal Governo dall’inizio dell’emergenza ad oggi;

RILEVATO che al fine di salvaguardare le imprese e i lavoratori di questo settore fino alla prossima stagione lavorativa, potrebbero esser adottati una serie di provvedimenti che permettano al settore di superare il periodo di emergenza, settore che rappresenta quel valore aggiunto e un ramo del sistema turistico nazionale che non può essere certamente tralasciato;

ATTESO che fra gli interventi che potrebbero portare ristoro alle accorate richieste del settore potrebbero essere introdotte le seguenti misure:
– applicazione della cassa integrazione (articolo 22 del 17 marzo 2020, n. 18) per i soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione, piccoli armatori e dipendenti, che hanno il domicilio fiscale, la sede legale o la sede operativa nel territorio della Regione che hanno subito una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi di almeno il 50 per cento dal mese di marzo 2020 fino alla cessazione dello stato di emergenza sanitaria, al fine di superare le difficoltà determinate dall’emergenza sanitaria e considerate le restrizioni volte a contrastare l’epidemia da Covid-19, usufruiscono del prolungamento della cassa integrazione ordinaria e in deroga fino al 31 marzo 2021, considerato il calo turistico;
– indennità lavoratori stagionali ai sensi dell’articolo 29 del decreto legge 17 marzo 2020, n. 18 ai lavoratori dipendenti stagionali del settore trasporto di persone in ambito marittimo e dei servizi ad esso strumentali, che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e la data di entrata in vigore della presente disposizione, non titolari di pensione e non titolari di rapporto di lavoro dipendente alla data di entrata in vigore della presente disposizione, è riconosciuta un’indennità a partire dal mese di marzo 2020 pari a 600 euro fino alla cessazione dello stato di emergenza sanitaria Covid-19; l’indennità di cui al presente articolo non concorre alla formazione del reddito ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917; la proposta intende estendere al settore dei trasporti e dei servizi a questo connessi l’indennità prevista per i lavoratori stagionali che hanno involontariamente cessato il rapporto di lavoro nel settore turismo e degli stabilimenti termali previsto dall’articolo 29 del decreto legge n. 18 del 2020;
– sgravi fiscali per settore del trasporto di persone in ambito marittimo, che hanno il domicilio fiscale, la sede legale o la sede operativa nel territorio della Regione, che hanno subito una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi di almeno il 50 per cento rispetto al periodo di imposta precedente, dovuta allo stato di emergenza sanitaria, al fine di superare le difficoltà determinate dall’emergenza sanitaria e considerate le restrizioni volte a contrastare l’epidemia da Covid-19; si propone di assegnare per l’ anno 2020-2021-2022-2023 di sgravi fiscali e contributivi di almeno il 44,32 per cento, così come previsto per il settore della pesca (legge 30 del 27 febbraio 1998);
– sospensione delle tasse amministrative ai sensi dell’articolo 61 del decreto legge 17 marzo 2020, n. 18 per settore del trasporto di persone in ambito marittimo, che hanno il domicilio fiscale, la sede legale o la sede operativa nel territorio della Regione, che hanno subito una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi di almeno il 50 per cento rispetto al periodo di imposta precedente, al fine di superare le difficoltà determinate dall’emergenza sanitaria e, considerate le restrizioni volte a contrastare l’epidemia da Covid-19; si propone di prevedere per l’ anno 2020 la sospensione delle tasse amministrative inclusi canoni di ormeggio e/o servizi portuali;
– sospensione pagamenti dell’Agenzia delle entrate ai sensi dell’articolo 62 del decreto legge 17 marzo 2020 per settore del trasporto di persone in ambito marittimo, che hanno il domicilio fiscale, la sede legale o la sede operativa nel territorio della Regione, che hanno subito una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi di almeno il 50 per cento rispetto al periodo di imposta precedente, dovuta allo stato di emergenza sanitaria, al fine di superare le difficoltà determinate dall’emergenza sanitaria e considerate le restrizioni volte a contrastare l’epidemia da Covid-19; si propone di prevedere per l’ anno 2020-2021 la sospensione nei confronti dell’Agenzia delle entrate dei pagamenti delle rateizzazioni e riscossioni;
– sospensione dei canoni di concessione ai sensi dell’articolo 92 del decreto legge 17 marzo 2020, n. 18 per settore del trasporto di persone in ambito marittimo, che hanno il domicilio fiscale, la sede legale o la sede operativa nel territorio della Regione, che hanno subito una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi di almeno il 50 per cento rispetto al periodo di imposta precedente, dovuta allo stato di emergenza sanitaria, al fine di superare le difficoltà determinate dall’emergenza sanitaria e considerate le restrizioni volte a contrastare l’epidemia da COVID-19; si propone di prevedere per l’anno 2020 la sospensione dei pagamenti di concessioni demaniali e marittime e a terra rilasciati dalla regioni;
– credito d’ imposta per settore del trasporto di persone in ambito marittimo, che hanno il domicilio fiscale, la sede legale o la sede operativa nel territorio della Regione, che hanno subito una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi 50 per cento rispetto al periodo di imposta precedente, dovuta allo stato di emergenza sanitaria, al fine di superare le difficoltà determinate dall’emergenza sanitaria e considerate le restrizioni volte a contrastare l’epidemia da Covid-19; si propone di prevedere la possibilità di usufruire per gli anni 2020 e 2021 di un credito d’imposta pari al 20 per cento percento dei compensi o ricavi conseguiti nel periodo di imposta 2019;
– contributo a fondo perduto per settore del trasporto di persone in ambito marittimo, che hanno il domicilio fiscale, la sede legale o la sede operativa nel territorio della Regione, che hanno subito una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi di almeno il 50 per cento rispetto al periodo di imposta precedente, dovuta allo stato di emergenza sanitaria, al fine di superare le difficoltà determinate dall’emergenza sanitaria e considerate le restrizioni volte a contrastare l’epidemia da Covid-19; si propone di prevedere la possibilità di usufruire per l’anno 2020 di un contributo a fondo perduto pari al 25 per cento percento dei compensi o ricavi conseguiti nel precedente periodo di imposta . Detto contributo potrà essere cumulativo con altri eventuali aiuti ottenuti o richiesti;
– mutui agevolati ai sensi dell’articolo 1 del decreto legge 8 aprile 2020, n. 23 per settore del trasporto di persone in ambito marittimo, che hanno il domicilio fiscale, la sede legale o la sede operativa nel territorio della Regione, che hanno subito una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi di almeno il 50 per cento rispetto al periodo di imposta precedente, dovuta allo stato di emergenza sanitaria, al fine di superare le difficoltà determinate dall’emergenza sanitaria e considerate le restrizioni volte a contrastare l’epidemia da Covid-19; si propone di prevedere la possibilità di restituire i mutui in 10 anni,

chiede al Presidente della Regione, all’Assessore del turismo, artigianato e commercio e all’Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale

di intercedere presso il Governo nazionale al fine di porre in essere gli opportuni provvedimenti per soddisfare le esigenze soprarichiamate del comparto degli Armatori di trasporto passeggeri, e/o se nel caso provvedere per quanto di competenza direttamente, adottando degli specifici provvedimenti in campo regionale al fine di corso alle esigenze del settore in Sardegna.

Cagliari, 4 maggio 2020

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