Mozione n. 200

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Mozione n. 200

MANCA Desiré Alma – CIUSA – LI GIOI – SOLINAS Alessandro sulla necessità di istituire in Sardegna le Unità speciali di continuità assistenziale (USCA) per la gestione domiciliare dei pazienti Covid-19 che non necessitano di ricovero ospedaliero.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
– il 30 gennaio 2020 l’OMS (Organizzazione mondiale della sanità) ha dichiarato emergenza di sanità pubblica di interesse internazionale l’epidemia di Coronavirus (Covid-19) in Cina;
– la pandemia di Covid-19 del 2020 in Italia ha avuto le sue manifestazioni epidemiche iniziali il 30 gennaio;
– a marzo 2020, l’Italia risulta essere colpita più duramente di qualsiasi altro paese in Europa dalla pandemia della Covid-19;
– alla data del 30 marzo 2020 sono stati registrati 101.739 casi positivi di coronavirus, tra cui 14.620 persone guarite e 11.581 persone decedute, e sono stati effettuati 477.359 tamponi per il virus, rendendo l’Italia il secondo paese al mondo per numero di casi attivi e per numero di casi totali, dopo gli Stati Uniti, e il primo al mondo per numero di decessi;
– al 31 marzo in Sardegna si sono registrati 722 casi confermati, 31 decessi, 51 guarigioni e sono stati effettuati 5257 tamponi;
– al 31 marzo in Sardegna i pazienti ricoverati in ospedale erano 141, di cui 28 in terapia intensiva, mentre 516 erano le persone in isolamento domiciliare;

CONSIDERATO che:
– l’Istituto superiore di sanità, con il rapporto n. 1/2020, ha fornito indicazioni nazionali sul comportamento che debbono tenere coloro che forniscono assistenza sanitaria in ambiente domiciliare ai soggetti affetti da Covid-19 con una forma clinica non grave;
– l’isolamento fiduciario di casi di Covid-19 e di contatti è una misura di salute pubblica molto importante che viene effettuata per evitare l’insorgenza di ulteriori casi secondari dovuti a trasmissione del virus SARSCoV-2 e per evitare di sovraccaricare il sistema ospedaliero;
– il contrasto al coronavirus passa anche e soprattutto dalla corretta individuazione a domicilio dei possibili infetti;

DATO ATTO che:
– il decreto legge 9 marzo 2020, n. 14, prevede che le regioni, per consentire al medico di medicina generale o al pediatra di libera scelta o al medico di continuità assistenziale di garantire l’attività assistenziale ordinaria, istituiscono, entro dieci giorni dall’entrata in vigore del decreto, presso una sede di continuità assistenziale già esistente una unità speciale (USCA) ogni 50.000 abitanti per la gestione domiciliare dei pazienti affetti da Covid-19 che non necessitano di ricovero ospedaliero;
– il decreto legge n. 14 prevede che l’unità speciale sia costituita da un numero di medici pari a quelli già presenti nella sede di continuità assistenziale prescelta e che possano far parte dell’unità speciale i medici titolari o supplenti di continuità assistenziale, i medici che frequentano il corso di formazione specifica in medicina generale, i laureati in medicina e chirurgia abilitati e iscritti all’ordine di competenza;
– l’unità speciale deve essere attiva sette giorni su sette, dalle ore 8.00 alle ore 20.00, e ai medici per le attività svolte nell’ambito della stessa è riconosciuto un apposito compenso orario;

VERIFICATO che per rafforzare la gestione dell’emergenza sanitaria dovuta all’epidemia da Covid-19 molte regioni (Lombardia, Emilia Romagna, Basilicata, Marche, Toscana, Campania, etc.) hanno già recepito le recenti disposizioni ministeriali approvando le linee guida regionali per l’istituzione delle Unità speciali di continuità assistenziale (USCA);

RITENUTO che:
– le USCA rappresentino uno strumento organizzativo che consente di salvaguardare la capienza degli ospedali per la presa in carico dei casi gravi e gravissimi, senza trascurare tutti gli altri assistiti, che pur non essendo gravi, necessitano di essere monitorati da personale specializzato in maniera continuativa;
– la Regione debba approvare al più presto le linee guida regionali per l’istituzione delle Unità speciali di continuità assistenziale (USCA),

impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale

a porre in atto, con ogni consentita urgenza, le azioni necessarie affinché vengano istituite anche in Sardegna e diventino operative le Unità speciali di continuità assistenziale (USCA), previste dal decreto legge 9 marzo 2020, n.9.

Cagliari, 1° aprile 2020

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