Mozione n. 198

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Mozione n. 198

PIU – AGUS – CADDEO – LOI – ORRÙ – SATTA Gian Franco – STARA – ZEDDA Massimo per l’adozione di idonee misure di sostegno finanziario a favore delle imprese sarde necessarie a fronteggiare la crisi economica conseguente all’emergenza epidemiologica da Covid-19.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
– l’estensione dell’epidemia causata dal Coronavirus in tutto il territorio nazionale e agli altri paesi europei, con la relativa adozione di misure restrittive e di contenimento sanitario disposte dai vari decreti del Governo, hanno avuto un impatto tremendo sulle imprese sarde, mettendo in serio pericolo le prospettive di crescita e la loro stessa sopravvivenza;
– la Sardegna, secondo il report economico redatto dal Cerved Industry Forecast pubblicato in questi giorni nei principali giornali economici, potrebbe essere una delle regioni più colpite dagli effetti negativi dell’epidemia da Coronavirus considerato anche l’impatto drammatico sul settore turistico. In generale, l’emergenza epidemiologica potrebbe rappresentare, per le imprese italiane il più importante shock economico dal Dopoguerra, prefigurando una perdita di fatturato tra i 270 miliardi nella migliore delle ipotesi e i 650 miliardi in quella peggiore, prevedendo in questo caso per la Sardegna, un calo dei ricavi di oltre il 20 per cento;
– il decreto “Cura Italia”, adottato dal Consiglio dei ministri il 16 marzo 2020, ha predisposto un pacchetto di misure volte al sostegno economico di famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica in corso, che rappresenta un primo passo, certamente insufficiente rispetto alla drammaticità della situazione e alla sua possibile ulteriore evoluzione;

CONSIDERATO che:
– il tessuto economico dell’Isola costituito soprattutto da piccole e micro imprese, già penalizzato dal fatto che opera in condizione di insularità, potrebbe subire degli effetti devastanti dallo scenario economico prospettato, causando la scomparsa di tantissimi operatori economici e un fortissimo impatto sull’occupazione;
– la Regione deve adoperarsi per individuare in tempi rapidi misure e strumenti anche non convenzionali per sostenere le imprese isolane in questo momento di enorme difficoltà, affinché esse siano in grado di sopravvivere e ripartire non appena l’emergenza sarà cessata;

RILEVATO che:
– tra i principali interventi da adottare, vi sono quelli diretti a garantire la liquidità alle imprese di tutti i comparti produttivi, in quanto ciò rappresenta una precondizione per garantirne la sopravvivenza in questa situazione di grande criticità economica;
– la Regione può e deve individuare delle misure addizionali rispetto a quelle già approvate anche in sede nazionale, attraverso un maggiore impegno della SFIRS, società finanziaria regionale che ha il compito istituzionale di concorrere allo sviluppo economico e sociale del territorio attraverso l’attuazione dei programmi e indirizzi della Regione;

RILEVATO che:
– i provvedimenti adottati dalla Giunta regionale con le deliberazioni del 17 marzo 2020 non sono sufficienti ed è quindi necessario studiare e predisporre un ulteriore pacchetto di misure, da intendersi compatibili ai sensi dell’articolo 107, paragrafo 2, lettera b) del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in quanto aiuti destinati a sopportare i danni causati da un evento eccezionale quale è l’emergenza epidemiologica;
– è indispensabile individuare le risorse necessarie a istituire un apposito fondo per la concessione di contributi a fondo perduto alle piccole e micro imprese che abbiano subito danni rilevanti e diretti a causa misure di restrizione e contenimento della diffusione del rischio di contagio in termini di chiusura delle attività e di calo del fatturato;
– è, altresì, necessario individuare ulteriori finanziamenti agevolati, anche non convenzionali, destinati alle imprese sarde colpite dall’emergenza epidemiologica in corso che siano diretti al consolidamento finanziario o il sostegno alle esigenze di liquidità a breve e medio termine al fine di fronteggiare gli effetti della crisi;
– i finanziamenti suddetti dovrebbero essere concessi anche senza l’acquisizione di garanzie reali, fideiussioni bancarie o assicurative o da garanzie rilasciate da confidi;

EVIDENZIATO che:
– la SFIRS può concorrere all’attuazione degli interventi volti al favorire il credito alle imprese di tutti i comparti economici, attraverso una semplificazione delle procedure relative alla valutazione del merito creditizio delle imprese con la riduzione dei tempi di concessione, che dovrebbero ridursi a sette giorni dalla presentazione dell’istanza;
– i finanziamenti alle imprese a prima richiesta potrebbero essere strutturati in una parte a fondo perduto, al fine di coprire il danno economico emergente (ad esempio il 10 per cento) e, il restante finanziamento, a tasso zero finalizzato a sopperire alla crisi di liquidità immediata per un numero minimo di 4 mesi, con un piano di restituzione in 5/7 anni; la quantificazione del prestito potrebbe essere determinata sulla base dei 4/12 del fatturato delle imprese dell’anno precedente o, per quelle nuove, sulla base dei 4/12 dell’investimento iniziale;
– la tipologia di strumento sopra descritto consentirebbe alle imprese di sopperire nell’immediato agli effetti causati dall’emergenza sulla liquidità e di poter procedere regolarmente al pagamento dei fornitori, dei dipendenti e delle imposte e tasse, evitando al contempo il blocco del sistema,

impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale

affinché dispongano, con urgenza, anche attraverso l’impiego della SFIRS, un piano di sostegno anticrisi destinato alle imprese sarde di tutti i comparti produttivi, prevedendo anche maggiorazioni di intensità contributiva rispetto a quelli già individuati anche a livello statale, che sia in grado di sopperire ai danni subiti e garantire la liquidità necessaria a fronteggiare l’emergenza causata dall’epidemia da Covid-19, al fine di assicurare la sopravvivenza del tessuto economico isolano e salvaguardare l’occupazione e il lavoro.

Cagliari, 1° aprile 2020

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