Mozione n. 191

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Mozione n. 191

MANCA Desiré Alma – CIUSA – LI GIOI – SOLINAS Alessandro sulla necessità di sbloccare urgentemente le risorse del Reddito di inclusione sociale.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
– il 30 gennaio 2020 l’OMS (Organizzazione mondiale della sanità) ha dichiarato emergenza di sanità pubblica di interesse internazionale l’epidemia di Coronavirus (Covid-19) in Cina;
– per dare attuazione alle misure precauzionali conseguenti alla dichiarazione dell’OMS, il 31 gennaio 2020 il Consiglio dei ministri ha deliberato lo stato d’emergenza per la durata di sei mesi;
– con successivi provvedimenti (decreto legge n. 6 del 23 febbraio 2020, DPCM 1 marzo 2020, DPCM 4 marzo 2020, DPCM 8 marzo 2020, DPCM 11 marzo 2020, DPCM 17 marzo 2020 e DPCM 22 marzo 2020) il Governo nazionale ha adottato misure sempre più stringenti per evitare la diffusione del Covid-19;

DATO ATTO che:
– la Regione, con la legge regionale 2 agosto 2016, n. 18 (Reddito di inclusione sociale. Fondo regionale per il reddito di inclusione sociale – “Agiudu torrau”) assicura il coordinamento con gli altri interventi previsti da norme nazionali ed europee affinché ogni nucleo familiare, unipersonale o pluripersonale, nel territorio isolano superi la condizione di povertà e sia posto in condizione di accedere ai beni essenziali e di partecipare dignitosamente alla vita sociale, disponendo di un reddito sufficiente a garantire la dignità e il diritto alla felicità della vita;
– la legge istituisce il REIS quale misura specifica di contrasto all’esclusione sociale e alla povertà, promuovendo le seguenti azioni:
a) contrasto all’esclusione sociale determinata da assenza o carenza di reddito mediante erogazione di un sussidio economico ai nuclei familiari in condizione di povertà;
b) miglioramento dell’occupabilità, promozione dell’accesso e del reinserimento al lavoro e comunque di un’occupazione utile;
c) attivazione di misure di sostegno per l’accesso alla casa e per la riqualificazione dei contesti abitativi, anche al fine di combattere il fenomeno dello spopolamento e dell’emigrazione giovanile con particolare riferimento ai giovani di età non superiore ai 40 anni residenti nei comuni sardi con popolazione non superiore ai 15.000 abitanti;
d) contrasto al fenomeno della dispersione scolastica subordinando l’erogazione del sussidio all’adesione ad un progetto di reinserimento del minore nel ciclo dell’istruzione scolastica;
– il decreto legge 28 gennaio 2019, n. 4 (Disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni), convertito, con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2019, n. 26, all’articolo 1, comma 1, ha istituito il reddito di cittadinanza (Rdc) prevedendo una misura di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all’esclusione sociale finalizzata al sostegno economico e all’inserimento dei soggetti a rischio di emarginazione nella società e nel mondo del lavoro;
– con deliberazione n. 48/22 del 29 novembre 2019 la Giunta regionale ha approvato in via definitiva le Linee guida per gli anni 2019-2020, concernenti le modalità di attuazione del Reddito di inclusione sociale al fine di armonizzare i due strumenti, quello nazionale (Rdc) e quello regionale (REIS);

CONSIDERATO che:
– la norma sul REIS prevede che l’erogazione del sussidio economico o di un suo equivalente sia condizionata allo svolgimento di un progetto d’inclusione attiva stabilito nel percorso personalizzato per il superamento della condizione di povertà;
– con il reddito di inclusione sociale le amministrazioni comunali sono riuscite in questi ultimi anni a coinvolgere centinaia di famiglie in progetti che hanno portato le persone, con il proprio lavoro, a reinserirsi attivamente nel tessuto sociale;

EVIDENZIATO che:
– i provvedimenti posti in essere per il contenimento della diffusione del contagio da Covid-19 hanno aggravato fortemente la condizione economica in Sardegna, ulteriormente peggiorata dagli effetti della pandemia con ricadute devastanti su famiglie e aziende;
– questi episodi stanno minando la tenuta sociale ed economica nei territori con particolare riferimento alle categorie più disagiate e allargando la fascia di soggetti in difficoltà economico-finanziaria;
– l’emergenza sanitaria, presumibilmente, farà aumentare in maniera esponenziale i livelli di disoccupazione e determinerà la crisi di un numero considerevole di aziende che, alla ripresa delle attività, si vedranno costrette a lasciare a casa i propri dipendenti;
– i comuni sardi sono in prima linea ad affrontare la crisi economico-sociale che sta dispiegando i suoi effetti negativi già in questi giorni;

CONSIDERATO che le amministrazioni comunali hanno più volte denunciato che, sulla base dei requisiti di accesso eccessivamente stringenti di cui alle ultime linee guida approvate, le risorse resteranno in gran parte inutilizzate per la quasi totalità dei comuni;

RITENUTO che:
– l’utilizzo delle risorse disponibili possa garantire una prima e urgente risposta ai nuovi fabbisogni già emersi e che emergeranno in conseguenza alla emergenza sanitaria, diventata ormai anche emergenza economico-sociale;
– conseguentemente la Regione debba immediatamente consentire ai comuni, già beneficiari, l’utilizzo delle risorse del REIS relative all’annualità 2019 e, qualora disponibili, l’utilizzo delle economie delle annualità precedenti;
– in considerazione della situazione emergenziale, per l’annualità 2020, le linee guida approvate con deliberazione della Giunta regionale n. 48/22 del 29 novembre 2019 debbano essere necessariamente modificate secondo le seguenti indicazioni:
a) innalzare la soglia dell’indicatore della situazione economica equivalente;
b) consentire l’esclusione del requisito della soglia ISEE per la concessione del REIS ai “nuovi poveri” ovvero a quella parte di popolazione che prima del dilagare dell’epidemia era autonoma e non necessitava di alcun sostegno al reddito;
c) eliminare l’incompatibilità tra reddito di cittadinanza e reddito di inclusione sociale e consentire pertanto, ad un soggetto che possiede i requisiti, la possibilità di scelta tra i due;
d) consentire al REIS di integrare il sussidio nazionale RdC fino al raggiungimento della soglia del minimo vitale,

impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale

a porre in atto, con ogni consentita urgenza, le azioni necessarie per:
1) consentire ai comuni, già beneficiari, l’utilizzo delle risorse del REIS relative all’annualità 2019 e, qualora disponibili, l’utilizzo delle economie delle annualità precedenti;
2) modificare, per l’annualità 2020, le linee guida approvate con deliberazione della Giunta regionale n. 48/22 del 29 novembre 2019 secondo le seguenti indicazioni:
a innalzare la soglia dell’indicatore della situazione economica equivalente;
b) consentire l’esclusione del requisito della soglia ISEE per la concessione del REIS ai “nuovi poveri” ovvero quella parte di popolazione che prima del dilagare dell’epidemia era autonoma e non necessitava di alcun sostegno al reddito;
c) eliminare l’incompatibilità tra reddito di cittadinanza e reddito di inclusione sociale e consentire pertanto, ad un soggetto che possiede i requisiti, la possibilità di scelta tra i due;
d) consentire al REIS di integrare il sussidio nazionale RdC fino al raggiungimento della soglia del minimo vitale.

Cagliari, 30 marzo 2020

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