Interrogazione n. 855/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 855/A

AGUS – CADDEO – LOI – ORRÙ – PIU – SATTA Gian Franco – ZEDDA Massimo, con richiesta di risposta scritta, sulla riqualificazione e valorizzazione del compendio immobiliare denominato ex 68° Deposito Carburanti a Cagliari.

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I sottoscritti,

premesso che:
– il compendio immobiliare denominato ex 68° Deposito Carburanti, ubicato a Cagliari in località Monte Urpinu, insiste su una superficie di circa 150.000 metri quadrati;
– venne realizzato negli anni Trenta su un’area di particolare pregio ambientale, in cui nel corso del tempo vennero realizzati diversi fabbricati, originariamente destinati ad alloggi, uffici, servizi militari, magazzini, autorimessa, officine, laboratori e impianti sportivi, successivamente censiti, a cura e spese della Regione autonoma della Sardegna, nel catasto urbano;
– il compendio, infatti, è pervenuto all’Amministrazione regionale dal Demanio dello Stato, ai sensi dell’articolo 14 della legge costituzionale del 26 febbraio 1948, n. 3, il 21 novembre 2008;
– la gran parte dei fabbricati insistenti nel compendio è stata realizzata da oltre settanta anni, per cui trovano applicazione le disposizioni della Parte II del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, sulla necessaria verifica sulla sussistenza dell’interesse artistico, storico, archeologico o etnoantropologico del bene;

considerato che:
– con deliberazione n. 19/40 del 14 maggio 2013, rettificata con deliberazione n. 33/44 dell’8 agosto 2013, la Giunta regionale autorizzava il Servizio Centrale Demanio e Patrimonio a concedere per 6 anni in uso in favore della Coldiretti Cagliari parte dell’area “ex deposito carburanti della Marina Militare” (Foglio 20, mappali 13, 18 e 37), da destinare allo svolgimento, senza scopo di lucro, di attività con finalità sociali; il progetto, che prevedeva il coinvolgimento di scuole, cittadini anziani e persone disabili, diversi settori di intervento, tra cui corsi di formazione e informazione sul rimboschimento, creazione di orti didattici e urbani, laboratori del gusto, istituzione di un mercato e/o di una bottega di “Campagna Amica” non è mai partito;
– con la deliberazione n. 50/3 del 16 ottobre 2015, la Giunta regionale dispose che le vaste aree a verde, i fabbricati, nonché gli impianti sportivi di cui è dotato il compendio, un tempo in capo all’Aviazione (Foglio 20, particelle 751, 759, 770, 771, 774, 775, 776, 777, 778, 779), fossero resi fruibili alla collettività, dando contemporaneamente risposte al mondo regionale del volontariato e prevedendo a tal fine che l’ex deposito carburanti diventasse una cittadella della solidarietà e del volontariato; dava, quindi, mandato alla Direzione generale degli enti locali e finanze per la predisposizione di un programma di trasformazione delle aree in questione, da condividere con gli enti e amministrazioni interessati e con l’Osservatorio regionale del volontariato, nel rispetto delle vigenti disposizioni urbanistiche e paesaggistiche e per l’acquisizione dei necessari atti di assenso; dava, inoltre, mandato alla Direzione generale degli enti locali e finanze, in collaborazione con la Direzione generale della Protezione civile, per la predisposizione di un disciplinare, compatibile con le disposizioni di cui al decreto del Presidente della Repubblica 13 settembre 2005, n. 296, per l’affidamento della gestione del compendio alle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, alle istituzioni, alle fondazioni e associazioni non aventi scopo di lucro, alle organizzazioni del terzo settore e alle cooperative sociali onlus, che dovranno garantire l’effettiva fruibilità degli stessi da parte della collettività;
– con deliberazione della Giunta regionale n. 49/31 del 9 ottobre 2018, una parte dei locali presenti nel compendio venivano affidati in comodato gratuito al Centro diocesano di assistenza della Caritas; dalla deliberazione si evince che la Direzione generale degli enti locali e finanze stava ultimando il programma di trasformazione delle aree, propedeutico alla assegnazione della gestione in favore di organizzazioni non lucrative di utilità sociale, istituzioni, fondazioni e associazioni senza scopo di lucro e, in generale, agli enti del Terzo settore per lo svolgimento delle proprie attività solidaristiche e di utilità sociale in coerenza con la effettiva fruibilità da parte della collettività e alla declinazione dei criteri di assegnazione dei beni ivi insistenti, alla luce del decreto legislativo del 3 luglio 2017, n. 117 (Codice del Terzo settore);

evidenziato che:
– con deliberazione n. 35/2 del 5 settembre 2019, pur condividendo le motivazioni a sostegno delle scelte operate dalla precedente maggioranza di governo in relazione alla necessità di garantire spazi adeguati al Centro Diocesano di assistenza della Caritas, la Giunta decise di riconsiderare quanto disposto con la deliberazione n. 50/3 del 16 ottobre 2015, ritenendo di privilegiare destinazioni maggiormente coerenti con le peculiarità ambientali del compendio; la deliberazione della Giunta regionale 50/3 del 16 ottobre 2015 veniva quindi revocata; veniva istituito il Polo ambientale regionale, destinando, quale loro futura sede, al Corpo Forestale e di vigilanza ambientale e all’Agenzia regionale Forestas, i fabbricati presenti; si dava mandato alle Direzioni generali degli enti locali e finanze e alle altre interessate per adeguare il programma di trasformazione delle aree in questione, in corso di elaborazione, alla diversa destinazione disposta; si dava, inoltre, mandato alla Direzione generale degli enti locali e finanze perché individuasse, d’intesa con il Centro diocesano di assistenza della Caritas, spazi adeguati in sostituzione di quelli già concessi con il contratto di comodato del febbraio 2019;
– con deliberazione n. 65/36 del 23 dicembre 2020, infine, veniva istituito il Polo Sportivo (Foglio 20, particelle 770, 771, 775, 778 parte e 779), assegnato in gestione all’ASD CRAL Regione Sardegna e all’ASD CRA Regione Sardegna, previa restituzione dell’area concessa in località Terramaini; gli impianti sportivi esistenti all’interno del compendio, realizzati e gestiti in passato dall’autorità militare e inutilizzati da oltre 10 anni, constano di un campo di calcio a 11 in terra battuta con aree retrostanti, un campo da tennis e uno da calcio a 5 in cemento plastificato, locali spogliatoi e servizi, per una superficie occupata di circa 24.000 mq;

posto che:
– le superfici in questione ricadono, urbanisticamente, in zona G, sottozona GM – Aree per attrezzature militari, con previsione di dismissione del Piano urbanistico comunale di Cagliari – che ne regola la gestione delle attività di trasformazione urbana e territoriale;
– poiché l’intero comparto costituisce una rilevante risorsa territoriale per il rafforzamento della città ambientale e per lo sviluppo del turismo, il piano urbanistico comunale considera tali zone come aree di trasformazione, rimandandone l’attuazione a un programma di dismissione;
– il compendio è inserito nel Piano territoriale paesistico “Molentargius” – Monte Urpinu, istituito con decreto ministeriale del 24 marzo 1977 e reso esecutivo con decreto dell’Assessore della pubblica istruzione, beni culturali, informazione spettacolo e sport del 12 gennaio 1979, n. 7, ambito territoriale “Comparto 8” – Zona E di rispetto d’altura – Sottozona E1 di ristrutturazione geoforestale;
– il Piano paesaggistico regionale individua l’area in questione nella scheda d’ambito n. 1 – Golfo degli Angeli;
– il compendio ricade all’interno dell’area SIC n. ITB040022 – Stagno di Molentargius e territori limitrofi e ai margini della zona umida costiera del Molentargius – Saline,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione, l’Assessore regionale degli enti locali, finanze e urbanistica e l’Assessore regionale della difesa dell’ambiente per sapere:
1) se prima di procedere all’affidamento in concessione dell’area e degli immobili sia stata fatta la caratterizzazione ambientale del sito, ovvero se siano state fatte tutte le attività che permettono di ricostruire i fenomeni di contaminazione a carico delle matrici ambientali, in modo da ottenere informazioni di base su cui prendere decisioni realizzabili e sostenibili per la messa in sicurezza e/o bonifica del sito;
2) quali siano le ragioni per cui, allo scadere della concessione sessennale in favore della Coldiretti Cagliari, non sia stata realizzata alcuna attività con finalità sociali, né sia stata rinnovata la concessione;
3) cosa si intenda per Polo ambientale regionale;
4) a che punto sia la redazione del programma di trasformazione e cosa preveda;
5) se si sia valutata la possibilità utilizzare gli ex serbatoi carburanti, opportunamente bonificati, per l’approvvigionamento idrico del parco e per l’antincendi;
6) se i fabbricati presenti siano diventati la sede del Corpo Forestale e di vigilanza ambientale e dell’Agenzia regionale Forestas e se sia stato necessario realizzare opere di adeguamento funzionale;
7) quale soluzione sia stata trovata per il Centro diocesano di assistenza della Caritas;
8) quali interventi siano previsti per la rimessa in pristino dei campi sportivi e in capo a chi siano le relative spese.

Cagliari, 27 gennaio 2021

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