Interrogazione n. 800/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 800/A

PINNA – GANAU – COMANDINI – CORRIAS – DERIU – MELONI – MORICONI – PISCEDDA sullo stato di aggiornamento dei dati degli individui positivi al virus SARS CoV2 e della attuazione della piattaforma gestione casi e contatti Covid-19, dello stato del sistema di accreditamento per gli amministratori all’accesso dei dati relativi ai propri comuni.

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I sottoscritti,

premesso che:
– in data 31 gennaio 2020 è stata deliberata dal Consiglio dei ministri la “dichiarazione dello stato di emergenza in conseguenza del rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili”, per la durata di sei mesi;
– il Presidente del Consiglio dei ministri, per la gestione dell’emergenza epidemiologica del Covid-19, ha ritenuto necessario emanare i seguenti atti:
– decreto legge 23 febbraio 2020 n. 6, recante “misure urgenti in materia di-contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19”;
– decreto legge 25 marzo 2020 n. 19, recante “misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19;
– fin da marzo 2020 quando il virus Sars-cov2 ha fatto il suo ingresso nel Paese è apparso evidente come la strategia raccomandata dall’OMS, applicata con stringente efficacia sarebbe stata sufficiente a governare l’espansione del contagio e limitare i focolai;
– la strategia delle cosiddette 3T: “testare” più persone possibile (tamponi o test sierologico), “tracciare” con app o indagini i contatti dei casi positivi per testarli e isolarli dalla comunità e, infine, “trattare” i malati con l’assistenza ospedaliera o domiciliare coordinata con l’istituzione delle USCA territoriali avrebbe potuto arginare i cluster di contagio evitando o limitando di molto la diffusione del virus soprattutto in un territorio come la nostra isola;
– i dipartimenti di Prevenzione hanno l’obbligo di comunicare ai sindaci i dati identificativi degli individui risultati positivi al virus SARS CoV2, dei loro contatti stretti e le relative misure di sanità pubblica adottate;

considerato che fin dal mese di marzo venivano annunciate, da interviste e comunicati stampa del Presidente della Regione e dall’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale ora una app della Regione che avrebbe dovuto procedere in autonomia e in parallelo alla app governativa Immuni (clamorosamente fallita) e la realizzazione di una piattaforma regionale di tracciamento dati;

vista la drammatica evoluzione della seconda ondata del contagio che ha visto un aumento diffuso ed esponenziale che dal 1° settembre ha contato oltre 535 morti (669 in totale da inizio pandemia), 15.369 sardi in isolamento domiciliare; un totale di positivi da inizio pandemia di 28.683 e di 11.795 guariti più altri 260 ” guariti clinicamente”, (bollettino di aggiornamento del 21 dicembre 2020);

considerato che:
– i sindaci e le autorità sanitarie locali, a più riprese hanno denunciato la carenza di comunicazione dei positivi e il ritardo nell’informazione da parte dei Servizi di igiene e sanità pubblica allo scopo di attivare le procedure conseguenti all’interno dei propri comuni;
– la piattaforma online progettata dall’Assessorato regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per il tracciamento dei contagi in Sardegna ha lo scopo di ricondurre ad un’unica sorgente i dati dei cittadini positivi, di quelli in isolamento domiciliare, dei decessi e dei tamponi molecolari effettuati;

atteso che:
– durante l’audizione nella Commissione sanità del Consiglio regionale del 25 novembre l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale aveva annunciato le novità sulla piattaforma on line che avrebbe permesso ai 377 sindaci di monitorare la situazione del proprio comune in tempo reale;
– il 27 novembre i maggiori quotidiani regionali hanno riferito la notizia che riguardava il “Tracciamento. Sardegna, piattaforma online lunedì: un clic per i dati su contagi e tamponi. Il sistema è stato testato, la prova è andata bene. Da lunedì tutti i sindaci avranno le credenziali per accedere”;
– il 2 dicembre l’ANSA riporta quanto scritto dal direttore generale dell’Assessorato alla sanità in un protocollo trasmesso ai sindaci, al presidente dell’Anci, al commissario Ats-Ares e ai direttori dei dipartimenti di prevenzione dell’Ats: “A breve sarà reso possibile l’accesso diretto da parte dei primi cittadini. Attualmente i Servizi di igiene e sanità pubblica stanno completando l’allineamento dei dati sulla piattaforma”. Intanto, “i sindaci possono chiedere già da ora l’abilitazione all’accesso”;
– successivamente al primo annuncio ne sono seguiti numerosi altri che prevedevano l’attivazione per il 1°, i1 15 e il 16 dicembre;
– ripetutamente nelle successive settimane vengono riportate dalla stampa le dichiarazioni dei vertici regionali che si è accentuata la denuncia degli amministratori impegnati in tanti centri dell’Isola a offrire lo screening test della popolazione,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) se esiste un cronoprogramma per l’attivazione della piattaforma oppure se tale fantomatico progetto fa parte della politica degli annunci alla quale i sardi si stanno tristemente abituando;
2) quali siano le ragioni del ritardo circa la disponibilità all’accesso alla piattaforma da parte dei sindaci sardi.

Cagliari, 23 dicembre 2020

 

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