Interrogazione n. 601/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 601/A

(Pervenuta risposta scritta in data 04/02/2022)

ORRÙ – CADDEO – PIU – STARA, con richiesta di risposta scritta, sulle condizioni di lavoro dei dipendenti stagionali del Villaggio Palmasera di Cala Gonone.

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I sottoscritti,

considerato che dal gennaio 2020, il Villaggio Palmasera denominato “Club Esse Palmasera Resort”, sito a Cala Gonone, nel Comune di Dorgali, ha cambiato gestione, passando dalla famiglia Checchi di Roma al gruppo Club Esse by Atos Gestioni Srl, una catena alberghiera, sempre con sede nella Capitale, che gestisce diversi villaggi vacanze in tutta Italia, tra cui il “Club Esse Beach Village”, sito anch’esso a Cala Gonone.

tenuto conto che:
– i recenti fatti hanno visto la fuga dal Villaggio Palmasera di diversi dipendenti: inizialmente, un numero ingente di lavoratrici stagionali sarde, impiegate come cameriere ai piani, hanno presentato le dimissioni, nonostante molte di esse avessero prestato servizio per una ventina di anni. Successivamente, anche numerose persone impiegate in cucina si sono licenziate;
– le motivazioni delle sopracitate dimissioni, riportate sui quotidiani a seguito di denunce avanzate da alcuni dipendenti del Villaggio Palmasera, sarebbero legate alle condizioni di lavoro inaccettabili richieste ai dipendenti: a fronte di un contratto full-time pagato circa 1.000 euro (comprensivo di Tfr e delle quote di tredicesima e quattordicesima), venivano richieste 10 ore di lavoro giornaliere, con un giorno di riposo settimanale;

visto che alcuni esponenti delle istituzioni di Dorgali sono intervenuti sulla questione dichiarando che negli ultimi 30 anni si è assistito a un progressivo e incessante peggioramento delle condizioni di lavoro dei lavoratori dipendenti, con contratti privi di molte tutele e a condizioni economiche spesso non consone,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale del lavoro formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale al fine di sapere se:
1) siano a conoscenza dei fatti sopra descritti;
2) intendano intervenire, con la massima urgenza, a sostegno della tutela di tutti i lavoratori e dell’occupazione femminile, già gravemente compromessa dall’emergenza Coronavirus.

Cagliari, 17 luglio 2020

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