Interrogazione n. 576/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 576/A

(Pervenuta risposta scritta in data 26/01/2021)

MELONI, con richiesta di risposta scritta, sullo spostamento dei medici di pediatria dall’Ospedale Giovanni Paolo II di Olbia, per destinarli ad altri ospedali.

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Il sottoscritto,

premesso che:
– nelle scorse settimane, l’assenza di un medico pediatra presso l’ospedale di Tempio ha determinato grave disagi nel funzionamento del reparto pediatria;
– l’ATS, su sollecitazione di autorevoli esponenti della maggioranza che guida la Regione, avrebbe disposto con un ordine di servizio il trasferimento immediato, presso il nosocomio tempiese, di 2 o 3 pediatri in servizio nell’ospedale di Olbia, presumibilmente per scongiurare la chiusura del reparto pediatria del Paolo Dettori;

considerato che:
– presso il reparto di pediatria dell’ospedale di Olbia la pianta organica prevede la presenza di 17 pediatri dei quali tuttavia solo 13 risultano effettivamente operativi;
– i medici del reparto di pediatria dell’ospedale di Olbia svolgono anche una fondamentale attività di prevenzione, cura e controllo presso gli ambulatori ivi allocati, tra i quali quello di diabetologia pediatrica che ha in carico circa 100 piccoli pazienti;

atteso che:
– la decisione contenuta nell’ordine di servizio di cui sopra, potrebbe comportare la riduzione dell’attività ambulatoriale della (solo per citarne una) diabetologia pediatrica, che passerebbe dall’attuale servizio di 4 giorni la settimana ad 1 solo giorno la settimana, con immaginabili conseguenze negative sulla salute dei piccoli pazienti;
– lo scenario sopra descritto, qualora realizzato in quei termini, potrebbe incidere negativamente sull’intera attività del reparto che vedrebbe una probabile impennata dei ricoveri conseguenti a questa decisione;

ritenuto che:
– sia assolutamente sacrosanto intervenire con urgenza per scongiurare la chiusura del reparto di pediatria dell’ospedale di Tempio;
– tuttavia il mantenimento dei livelli di assistenza ospedaliera non può determinare il potenziamento di un nosocomio a discapito di un altro, in particolare se si tratta di presidi ospedalieri storicamente sotto organico e che ricadono nella medesima ASSLL;
– l’Assessorato regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale e l’ATS debbano attivare con maggiore solerzia tutte le procedure che comportino un massiccio reclutamento di personale medico e paramedico, al fine di evitare conseguenze spiacevoli, come nel caso della vicenda in parola che, peraltro, sono ormai tristemente diffuse in tutta la regione ma che in alcune aree come quella del nord est, sono ancora più gravi,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) se siano al corrente della vicenda testé rappresentata e se non ritengano opportuno intervenire per bloccare qualsiasi atto amministrativo che, seppur generato per attenuare delle criticità esistenti in un presidio ospedaliero, possa collateralmente compromettere la funzionalità di servizi essenziali offerti in qualsiasi reparto del medesimo presidio o in un altro ospedale;
2) quali siano le azioni che intendano intraprendere per fermare il depotenziamento in atto nell’area del Nord Est della Sardegna e per disporre, all’opposto, un potenziamento dei servizi sanitari in quel territorio, sia attraverso l’applicazione delle previsioni contenute nel documento di ridefinizione della rete ospedaliera della Regione autonoma della Sardegna approvato dal Consiglio regionale in data il 25 ottobre 2017, che mediante il reclutamento in numero adeguato di personale medico e paramedico.

Cagliari, 3 luglio 2020

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