Interrogazione n. 548/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 548/A

COCCO – LAI, con richiesta di risposta scritta, sulla sospensione delle attività da parte degli informatori scientifici del farmaco (ISF) presso le strutture ospedaliere della Sardegna.

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I sottoscritti,

premesso che:
– gli informatori scientifici del farmaco (ISF) sono professionisti che informano i medici del servizio sanitario sull’azione, vantaggi e controindicazioni dei farmaci e dei dispositivi medici la cui attività è svolta sulla base di un rapporto di lavoro instaurato con un’unica impresa farmaceutica attraverso visite programmate con i sanitari presso strutture ospedaliere, ambulatori medici, studi professionali e farmacie;
– la deliberazione della Giunta regionale n. 11/16 dell’11 marzo 2020, in ottemperanza alle disposizioni del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (DPCM) del 9 marzo 2020, recante nuove misure per il contenimento e il contrasto del diffondersi del virus Covid-19 sull’intero territorio nazionale, ha sospeso tutte le attività di informazione scientifica dei farmaci e dei dispositivi medici, fino alla data del 30 aprile 2020;
– la deliberazione della Giunta regionale n. 23/16 del 29 aprile 2020, considerata la fase emergenziale ancora in essere, ha prorogato la sospensione dell’attività di informazione scientifica dei farmaci e dei dispositivi medici fino alla data del 31 maggio 2020;
– le misure di cui alle citate delibere si sono rese necessarie al fine di limitare lo spostamento dei cittadini per attività differibili e contestualmente evitare, in quella fase delicata per il contenimento dell’infezione da Covid-19, l’accesso agli ospedali, ambulatori e studi professionali di persone estranee;

considerato che:
– con il decreto legge n. 33 del 16 maggio 2020 “Ulteriori misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19” e il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 17 maggio 2020 “Disposizioni attuative del decreto legge 25 marzo 2020, n. 19, recante misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19, e del decreto legge 16 maggio 2020, n. 33, recante ulteriori misure urgenti per fronteggiare 1’emergenza epidemiologica da Covid-19” é consentita dal 18 maggio 2020 la ripresa della maggior parte delle attività produttive e la circolazione dei cittadini all’interno del territorio regionale;
– la deliberazione della Giunta regionale 27/28 del 28 maggio 2020 “Ripresa dell’attività degli informatori scientifici del farmaco”, consente la ripresa delle attività di informazione da parte degli ISF presso gli studi professionali/ambulatori degli specialisti, medici di medicina generale (MMG) e pediatri di libera scelta (PLS) esclusivamente previo appuntamento concordato, individuando specifici orari al fine di evitare intersezioni con altri utenti o pazienti anche negli spazi d’attesa;
– la sopracitata deliberazione consente la ripresa delle attività degli ISF esclusivamente negli studi medici e nelle farmacie, ma non nelle strutture ospedaliere fino al termine dell’emergenza sanitaria, di cui alla deliberazione del Consiglio dei ministri del 31 luglio 2020; il divieto si basa su una presunta e ipotetica delibera ovvero quella del 31 luglio del 2020, non ancora emanata e quindi su un principio giuridico cardine, cioè su un “empiteo spei” cioè sulla speranza di cosa futura;
– una parte degli ISF opera esclusivamente nelle strutture ospedaliere, come nel caso dei promotori dei medical device e, pertanto, risulta indispensabile la possibilità di accesso alle strutture ospedaliere regionali e nei laboratori;

evidenziato che:
– gli informatori sono tenuti al rispetto delle disposizioni/protocolli e delle “Linee guida per la riapertura delle attività economiche e produttive” approvate dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome, ai sensi dell’articolo 1, comma 14, del decreto legge n. 33 del 2020;
– nella maggior parte delle altre regioni agli ISF è consentito l’accesso nelle strutture ospedaliere nel rispetto delle disposizioni di cui alle linee guida sopracitate e nel rispetto delle prescrizioni relative all’uso dei dispositivi personali e al distanziamento personale in funzione della prevenzione del contagio da Covid-19;
– tra le categorie di lavoratori in sofferenza economica c’e anche quella degli ISF la cui attività in Sardegna e stata fortemente penalizzata dall’interruzione di tutte le operazioni di informazione e promozione nelle strutture del Sistema sanitario regionale con rilevanti ripercussioni dal punto di vista economico, produttivo e professionale;
– il numero degli ISF che svolgono l’attività in Sardegna è pari a circa 1.500 professionisti di cui circa 600 con CCNL, 750 con partita IVA, cioè a provvigioni e, quindi, fortemente penalizzati dal periodo di interruzione dal lavoro e 150 con contratto di commercio;
– la situazione di forte crisi economica delle aziende ha comportato una rilevante flessione dei fatturati con il conseguente rischio di licenziamento per centinaia di professionisti a contratto,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
viste la precedenti osservazione sulla deliberazione del Consiglio dei ministri del 31 luglio prossimo, (sulla speranza di cosa futura), nel caso in cui il Consiglio dei ministri non dovesse deliberare e, visto che molti ISF verrebbero a trovarsi in seria difficoltà per quanto riguarda il proprio posto di lavoro, sia opportuno per questi professionisti far riprendere la loro attività di informazione prima del 31 luglio prossimo, oltre che negli studi medici e nelle farmacie, anche presso le strutture ospedaliere regionali, previo appuntamento concordato, individuando specifici orari al fine di evitare intersezioni con altri utenti o pazienti anche negli spazi d’attesa, così come stabilito dalle linee guida della Conferenza delle regioni, al fine di evitare di esporre il nostro territorio a un maggior aggravio economico attraverso il rischio di perdita di posti di lavoro non certo auspicabile in questo difficile momento.

Cagliari, 23 giugno 2020

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