Interrogazione n. 467/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 467/A

LAI MORICONI – GANAU – COMANDINI – CORRIAS – DERIU – MELONI – PIANO – PISCEDDA, con richiesta di risposta scritta, sulla necessità che le commissioni medico-legali provinciali per il riconoscimento delle invalidità ex legge 9 marzo 2006, n. 80, ed ex articolo 3, commi 1 e 3, della legge n. 104 del 1992, riprendano al più presto le loro attività interrotte a causa delle disposizioni normative e delle ordinanze per il contenimento della diffusione da Covid-19.

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I sottoscritti,

viste:
– la legge 9 marzo 2006, n. 80, pubblicata su G.U. n. 59 dell’11 marzo 2006, di conversione con modificazioni del decreto-legge 10 gennaio 2006, n. 4, recante “Misure urgenti in materia di organizzazione e funzionamento della pubblica amministrazione”, cui si è aggiunto all’articolo 6 di detto decreto il comma 3 bis;
– la legge 5 febbraio 1992, n. 104, recante “Legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate”, (pubblicata su G.U. serie generale n. 39 del 17 febbraio 1992 – Suppl. ordinario n. 30), l’articolo 3, commi 1 e 3, e l’articolo 4;
– la legge 30 marzo 1971, n. 118, la legge 15 ottobre 1990, n. 295 e la legge 3 agosto 2009, n. 102;

premesso che nella prima decade di marzo 2020, a causa delle misure di lockdown contenute nelle disposizioni normative e ordinanze atte a contrastare la diffusione pandemica da Covid-19, le commissioni medico legali di cui alle leggi richiamate in calce hanno sospeso le loro attività di valutazione per l’accertamento dell’invalidità civile di cui alla legge n. 295 del 1990 e dell’handicap di cui alla legge n 104 del 1992, in riferimento alle persone affette da gravi patologie riconosciute e all’attivazione e fruizione delle specifiche misure di intervento socio-assistenziali previste dalla vigenti disposizioni di legge;

atteso che essendo oramai avviata la cosiddetta fase 2, con la ripresa calendarizzata di tutte le attività mediche, produttive e sociali, si ritiene indispensabile una immediata ripresa delle attività delle commissioni medico-legali per l’accertamento degli stati di invalidità civile e dell’handicap delle persone affette dalle patologie riconosciute che ne hanno fatto regolare richiesta;

considerato che oltre al pesante arretrato, l’attuale periodo di chiusura da lockdown rischia seriamente di creare gravissime difficoltà di carattere economico e socio-sanitario ai vari richiedenti, sia in quanto non possono percepire le prestazioni economiche indispensabili al sostegno della persona in condizioni di non autosufficienza grave, con alta compromissione nelle autonomie personali, sia per l’attivazione delle misure di intervento socio-assistenziale erogate dai comuni (legge n. 162 del 1998, progetto “Rientrare a casa”, ecc.) per le quali viene richiesto il verbale di accertamento dell’invalidità e della condizione di handicap grave. Inoltre, viene preclusa la possibilità, per gli aventi diritto, di fruire dei permessi e dei congedi parentali per il congedo dal lavoro dei congiunti prossimi previsti dalla legge n. 104 del 1992, per le cure familiari della persona non autosufficiente;

evidenziato che già da tempo si sta verificando una spirale crescente di arretrati di richieste da esitare a causa della penuria di personale medico, paramedico e impiegatizio che, allo stato, non è in grado di affrontare la grande mole di domande in attesa;

sottolineato che le commissioni medico-legali provinciali, con la verifica di accertamento dell’invalidità civile (legge n. 295 del 1990) e dell’handicap (legge n. 104 del 1992), svolgono un’attività a favore di un settore della popolazione particolarmente debole e bisognoso che, altresì, necessità di una azione burocratica efficace e pronta al fine di poter mantenere una sufficiente qualità della vita e per assicurare loro le cure e l’assistenza, in assenza delle quali verrebbe a rischio la loro stessa sopravvivenza; molte delle persone in attesa della visita di riconoscimento sono purtroppo nel frattempo decedute a causa del prolungarsi dei tempi delle prenotazioni per le visite, e per i malati oncologici si rende urgente e vitale concludere l’iter d’urgenza previsto dalla normativa in oggetto (legge n. 80 del 2006),

chiedono di interrogare l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale al fine di sapere se:
1) sia a conoscenza della situazione denunciata e quali azioni intenda intraprendere al fine di riavviare, con la dovuta urgenza e la massima tutela sanitaria di pazienti e personale medico, le attività delle commissioni medico-legali provinciali per il riconoscimento dell’invalidità e dell’handicap come previsto dall’articolo 6 della legge n. 80 del 2006 che recita: “Le regioni, nell’ambito delle proprie competenze, adottano disposizioni dirette a semplificare e unificare le procedure di accertamento sanitario di cui all’articolo 1 della legge 15 ottobre 1990, n. 295, per l’invalidità civile, la cecità, la sordità, nonché quelle per l’accertamento dell’handicap e dell’handicap grave di cui agli articoli 3 e 4 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, e successive modificazioni, effettuate dalle apposite Commissioni in sede, forma e data unificata per tutti gli ambiti nei quali è previsto un accertamento legale ed ex articolo 3, commi 1 e 3, della legge n. 104 del 1992”;
2) in considerazione del gravoso ritardo di pratiche accumulato già prima del lockdown del marzo scorso, non ritenga opportuno e doveroso quantificare l’arretrato su base regionale e delle ASSL e adeguare le strutture delle commissioni del personale necessario per affrontare la mole degli arretrati e accelerare il disbrigo di quelle correnti, al fine di rispettare e garantire il diritto alla salute dei nostri concittadini.

Cagliari, 21 maggio 2020

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