Interrogazione n. 396/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 396/A

CUCCU, con richiesta di risposta scritta, sulle problematiche connesse all’emergenza sanitaria Covid-19 con particolare riferimento all’obbligo per il personale sanitario di non rientro presso i Comuni di residenza e alla necessità di reperire un alloggio.

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La sottoscritta,

premesso che:
– con la deliberazione n. 10/1 dell’8 marzo 2020 la Giunta regionale ha previsto misure straordinarie per il reclutamento del personale sanitario atte a fronteggiare l’emergenza Covid-19, finalizzate a garantire la massima tempestività, evitando al contempo di sottrarre risorse umane già in servizio presso le strutture del Servizio sanitario regionale;
– ciò ha consentito il reclutamento di medici e infermieri mediante la stipula di contratto di lavoro autonomo di operatori presenti in graduatorie concorsuali e/o di selezione a tempo determinato;
– con riferimento alla figura dell’operatore socio-sanitario, per la quale non è possibile ricorrere allo strumento dell’incarico di lavoro autonomo, si è ritenuto opportuno, ove non possibile reperire nei tempi idonei a fronteggiare l’emergenza Covid-19 le necessarie risorse umane attraverso l’ordinario scorrimento delle graduatorie vigenti, utilizzare prioritariamente la somministrazione di lavoro temporaneo;

richiamata la propria interpellanza n. 97/A del 19 marzo 2020, a tutt’oggi senza riscontro, sulla necessità di fornire un alloggio al personale sanitario che opera per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19;

dato atto che l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale in data 30 marzo 2020 ha reso noto l’intendimento di fare alloggiare in albergo il personale che lo richieda impegnato in corsia;

rilevato che:
– numerosi operatori sanitari, non residenti nei comuni dove prestano servizio e provenienti dai comuni della Sardegna sedi di preoccupanti focolai di contagio (Sassari, Nuoro, Oristano e le relative province), stante il divieto di spostamenti sul territorio, in ottemperanza alle disposizioni nazionali, regionali ed aziendali, non possono rientrare a casa e sono costretti a reperire in loco un alloggio, spesso in affitto;
– alcuni, come riferito alla scrivente, preferirebbero lavorare presso il comune di residenza per essere vicini ai propri affetti e non gravare ulteriormente sul proprio bilancio familiare;

appresa la notizia della sospensione della procedura di reclutamento a tempo indeterminato di n. 10 operatori socio sanitari, disposta dalla direzione sanitaria Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari, fino al termine della situazione di emergenza sanitaria, in quanto non è possibile garantire le condizioni di sicurezza per il personale sanitario e per gli utenti, fermo restando il diritto all’assunzione a tempo indeterminato, da formalizzare ad emergenza conclusa;

ritenuto necessario ed urgente non solo esprimere infinita gratitudine a tutti gli operatori sanitari, ma anche ascoltare ed accogliere tempestivamente le loro richieste e/o esigenze,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) se siano stati individuati gli alberghi nei quali far alloggiare il personale sanitario che lo richieda e quando gli stessi saranno operativi;
2) se sia stata valutata la possibilità di attivare procedure straordinarie di mobilità a domanda in ambito aziendale tra le diverse ASSL per consentire agli operatori di prestare la propria encomiabile attività lavorativa presso il Comune di residenza;
3) se le summenzionate condizioni di sicurezza per il personale e per gli utenti, che non possono essere garantite al personale a tempo indeterminato, siano invece garantite al personale a tempo determinato..

Cagliari, 14 aprile 2020

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