Interrogazione n. 342/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 342/A

(Pervenuta risposta scritta in data 15/06/2020)

PIU – AGUS – CADDEO – LOI – ORRÙ – SATTA Gian Franco – STARA – ZEDDA Massimo, con richiesta di risposta scritta, sulle misure da adottare sul territorio regionale al fine di minimizzare il rischio di contagio Covid-19 relativamente alle misure di sicurezza da garantire agli operatori nelle farmacie.

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I sottoscritti,

premesso che:
– con il decreto del Presidente del Consiglio approvato l’11 marzo 2020, considerato l’evolversi della situazione epidemiologica, il carattere particolarmente diffusivo dell’epidemia e l’incremento dei casi accertati, sono state adottate le ulteriori misure in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 su tutto il territorio nazionale compresa la Sardegna;
– tra le precitate disposizioni vi è la sospensione delle attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per alcune attività ritenute essenziali tra le quali le farmacie;
– le misure in materia di contenimento dell’epidemia da Covid-19 adottate dal Governo e autorità territoriali prevedono che i cittadini debbano rimanere il più possibile nel proprio domicilio e, in caso di necessità debbano consultare telefonicamente i servizi di assistenza sanitaria o il proprio medico di base o pediatra di libera scelta;
– i medici di base e i pediatri, quali soggetti ad alto rischio sono cautelati ed utilizzano il triage telefonico trasmettendo le prescrizioni anche via mail mentre la farmacia resta il presidio territoriale a cui i cittadini/pazienti fanno riferimento per l’approvvigionamento dei farmaci;

considerato che:
– l’assistenza farmaceutica rientra nei servizi sanitari essenziali da garantire ai cittadini e che le farmacie rappresentano in questo momento dei presidi territoriali fondamentali per il sistema sanitario territoriale, garantendo l’operatività h24 e, conseguentemente, i farmacisti sono continuamente esposti a contatti con soggetti potenzialmente positivi al Covid-19;
– nonostante la continua ed elevata esposizione al rischio non esistono, attualmente, ordinanze, norme o decreti che impongano l’uso di dispositivi per la protezione per gli operatori delle farmacie, quali ad esempio le mascherine filtranti capaci di fermare il virus;

evidenziato che:
– se non vengono adottate delle precise misure di protezione esiste il potenziale rischio che la farmacia, da luogo di salute si trasformi in luogo in cui possa avvenire il contagio e, conseguentemente alcune di esse potrebbero essere costrette ad interrompere il servizio, causando un ulteriore disagio in questo momento di grande emergenza e sofferenza per la popolazione;
– i rappresentanti degli ordini provinciali dei farmacisti hanno manifestato l’esigenza che la Regione adotti urgentemente idonee disposizioni, da applicarsi in maniera omogenea su tutto il territorio regionale con gradualità in relazione alla diffusione dei casi di contagio, che stabiliscano le modalità di protezione dei farmacisti e dei loro collaboratori, le dotazioni di protezione individuale quali mascherine, camici e guanti e, infine l’accesso al servizio con modalità idonee a garantire una distanza minima di sicurezza compresa l’eventualità di derogare alle norme previste nella legge regionale n. 12 del 1984, consentendo, in via straordinaria e per il periodo limitato dell’emergenza, all’erogazione del servizio a “battenti chiusi”,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione per sapere se:
1) siano state già predisposte o siano in corso di predisposizione delle puntuali disposizioni per le farmacie e per i loro collaboratori al fine di limitare la loro sovraesposizione al rischio di contagio da Covid-19 e garantire che esse possano svolgere il loro servizio essenziale in questo momento di grande emergenza sanitaria;
2) al fine di contenere l’incremento di nuovi casi, non sia il caso di rendere disponibili senza ulteriori indugi i DPI ai farmacisti e ai loro collaboratori, consentendo loro di operare con maggiore serenità per tutelare la salute dei cittadini;
3) al fine di garantire la continuità del servizio alla popolazione, possa essere previsto, in caso di un’evoluzione ulteriormente negativa dell’emergenza sanitaria in atto, la possibilità per le farmacie, garantendo la presenza di farmacisti per tutto l’orario di apertura, di lavorare anche a battenti chiusi.

Cagliari, 19 marzo 2020

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