Interrogazione n. 324/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 324/A

(Pervenuta risposta scritta in data 05/08/2020)

MAIELI – MULA – SCHIRRU – LANCIONI – SATTA Giovanni – USAI, con richiesta di risposta scritta, sull’impossibilità di effettuare le analisi sui campioni di sangue e tessuti nell’ambito del Piano regionale di eradicazione della peste suina e della trichinella.

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I sottoscritti,

premesso che:
– con deliberazione di Giunta regionale n. 52/12 del 23 ottobre 2018 è stato adottato il Programma straordinario per il contrasto e l’eradicazione della peste suina africana (PSA) in Sardegna;
– con determinazione della Presidenza della Regione n. 20/698 del 12 novembre 2018 “Secondo provvedimento attuativo del Programma straordinario di eradicazione della Peste suina africana, recante norme e disposizioni sul controllo della malattia nei suidi e lungo la filiera di produzione delle carni suine per gli anni 2018 e 2019. Rettifica della determinazione n. 18, prot. n. 662, del 25 ottobre 2018”, l’Istituto zooprofilattico sperimentale della Sardegna (IZS) è stato individuato quale responsabile dell’attività di diagnostica di laboratorio;
– l’Istituto zooprofilattico sperimentale della Sardegna è accreditato dal Dipartimento laboratori di Prova di ACCREDIA (Sistema italiano di accreditamento) e pertanto opera in conformità ai requisiti prescritti dalla norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005 e attua un sistema gestionale per la qualità allineato ai principi della ISO 9001:2008;
– i protocolli sulla qualità adottati dall’IZS prevedono che tutti i campioni sottoposti a prova vengano adeguatamente conservati sino all’esecuzione delle prove diagnostiche e che queste vengano eseguite su campioni conformi e in tempi prestabiliti;
– per garantire il rispetto di queste procedure la direzione dell’IZS ha individuato precise responsabilità interne;
– il servizio di accettazione dell’IZS riceve i campioni ufficiali (prelievi ematici per i test diagnostici per PSA e diaframma per il controllo della trichinellosi) dall’Azienda della tutela della salute (ATS) e procede all’invio degli stessi ai laboratori di analisi;

constatato che:
– il servizio di accettazione svolge la propria attività in una situazione di grave carenza di personale e senza un dirigente responsabile, in quanto il posto è rimasto vacante a seguito della nomina a Direttore sanitario del titolare e il direttore generale non ha provveduto a nominare il sostituto;
– tale situazione ha causato forti ritardi nell’invio di un numero elevato di campioni (più di mille) ai laboratori;
– i tecnici non hanno potuto svolgere gli accertamenti in quanto numerosi campioni ufficiali di sangue suino risultavano deteriorati e in cattivo stato di conservazione, così come risulta dai rapporti di non conformità ed inoltre non è stato possibile processare, nei tempi previsti, i campioni per la diagnosi di Trichinella che in parte sono stati congelati in attesa di essere esaminati in seguito;
– l’impossibilità di eseguire le analisi e la conseguente mancata diagnosi:
– priva gli epidemiologi di dati significativi dal punto di vista statistico e può compromettere il conseguimento dell’obiettivo di eradicazione della patologia dall’Isola;
– espone a rischio infezione i consumatori per i ritardi nell’emissione dei rapporti di prova sulla Trichinella, una zoonosi che può essere anche mortale per l’uomo;
– impedisce ai Servizi veterinari dell’ATS di attribuire alle aziende suinicole la “qualifica sanitaria” necessaria per il riconoscimento degli aiuti previsti dal PSR per il benessere animale;
– potrebbe determinare per l’IZS, la perdita dell’accreditamento di ACCREDIA, per non aver garantito il rispetto delle norme sulla qualità, previste per la diagnosi della PSA e della Trichinella;

ritenuto che:
– le problematiche relative alla carenza di organico e alla organizzazione dei servizi non possono ricadere sul personale che nonostante le difficoltà, con abnegazione e professionalità, garantisce servizi sanitari di altissima qualità;
– è quindi necessario individuare immediatamente le soluzioni più idonee affinché l’IZS possa continuare a svolgere la propria attività regolarmente senza ulteriori ritardi e inefficienze;

constatato inoltre che:
– mai nella storia gloriosa dell’IZS della Sardegna si erano verificati incidenti di questa portata;
– mai, come in questi ultimi due anni, si era assistito a così tante interrogazioni e articoli di giornale che denunciano i disservizi dell’Istituto;

chiedono di interrogare l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) se sia a conoscenza della situazione suesposta e quali azioni intenda adottare al fine di garantire l’efficienza dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna (IZS) ed evitare che si verifichino i ritardi nell’effettuazione delle analisi dei campioni;
2) se i Servizi veterinari a cui sono demandate le verifiche di efficacia sui controlli ufficiali della PSA e delle attività di monitoraggio periodico e di verifica dei risultati stiano svolgendo correttamente i loro compiti, tra i quali segnalare i ritardi nell’emissione di rapporti di prova dell’IZS riguardo alla diagnosi della Trichinella;
3) quali misure intenda adottare per l’attribuzione della “qualifica sanitaria” alle aziende suinicole coinvolte e per garantire agli allevatori gli aiuti previsti dal PSR per il benessere animale;
4)  se non ritenga necessario doversi attivare al fine di scongiurare la possibilità che l’IZS possa perdere l’accreditamento di qualità di ACCREDIA su alcune importanti prove diagnostiche, tenendo conto delle possibili conseguenze che questo può determinare per le attività future dell’istituto.

Cagliari, 4 marzo 2020

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