Interrogazione n. 2002/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVI Legislatura

Interrogazione n. 2002/A

MANCA Annalisa – MELE – COSSA, con richiesta di risposta scritta, in merito alle criticità emerse nella ASL Gallura e all’allungamento delle liste di attesa per le visite di invalidità e dell’organizzazione delle Commissioni mediche locali e integrate a seguito dell’adozione della deliberazione della Giunta regionale n. 28/8 del 24 agosto 2023.

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I sottoscritti,

premesso che:
– in ogni ASL sono presenti una o più commissioni mediche incaricate di effettuare gli accertamenti sanitari di chi ha fatto domanda di invalidità,
– tali commissioni si occupano di accertare la presenza dei requisiti sanitari necessari per l’ottenimento non solo delle pensioni, secondo quanto previsto dalla legge n. 104 del 1992 e della legge n. 68 del 1999, ma anche per ciò che attiene tutti i benefici ad essi connessi ivi compreso l’acquisto degli strumenti utili alla deambulazione e alle cure stesse del soggetto richiedente;
– su proposta dell’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale in data 24 agosto 2023 è stata adottata la deliberazione di Giunta n. 28/8 avente ad oggetto “Legge regionale 28 aprile 1992, n. 6, articolo 68. Indirizzi applicativi, ai sensi dell’articolo 8, comma 1, lettera a), della legge regionale 13 novembre 1998, n. 31”;

considerato che:
– attraverso tale deliberazione sono stati dettati nuovi indirizzi applicativi sull’articolo 68 della legge regionale 28 aprile 1992, n. 6, e successive modifiche ed integrazioni, volti a razionalizzare e regolamentare la materia uniformando il più possibile il modus operandi delle aziende stesse;
– tali indirizzi, come specificato nel testo deliberato, riportano quanto segue:
“1) l’attività delle commissioni mediche deve essere prioritariamente svolta durante l’orario di lavoro e non può, in tale caso, essere oggetto di remunerazione;
2) se l’impossibilità di svolgere l’attività durante l’orario di lavoro determina il generarsi di liste d’attesa, al fine di garantire il mantenimento dei livelli essenziali di assistenza, le Commissioni mediche potranno essere oggetto di appositi progetti e remunerate con i gettoni di cui alla L.R. n. 6 del 1992, e successive modifiche e integrazioni; tale soluzione riveste peraltro carattere di economicità, dal momento che la remunerazione del gettone è riferita all’intera giornata a differenza delle prestazioni aggiuntive che sono retribuite per ciascuna ora di lavoro svolto. L’impossibilità di svolgere l’attività durante l’orario di lavoro dovrà essere certificata dall’Azienda previo svolgimento di un’attività ricognitiva che permetta di definire periodicamente il carico lavorativo delle commissioni e l’eventuale impossibilità di svolgere l’attività durante l’orario di lavoro;
3) ciascuna Commissione medica dovrà prevedere un numero minimo di pratiche da evadere per giornata (comprese le domiciliari) e, in ogni caso, garantire un adeguato equilibrio tra il valore del gettone, le ore prestate e il numero di pratiche evase;
4) non possono in nessun caso percepire gettoni i direttori di struttura complessa, semplice e semplice dipartimentale;
5) le sedute delle commissioni dovranno essere tempestivamente comunicate ad ARES per il conteggio, la liquidazione e il pagamento delle spettanze dovute a ciascun componente delle commissioni stesse, e pertanto in nessun caso è ammessa l’erogazione di gettoni per tale tipologia di attività;
6) per la composizione delle commissioni dovranno essere costituiti appositi elenchi di professionisti, compresi i dipendenti del ruolo amministrativo che svolgono la funzione di segreteria previa attivazione ed espletamento di procedure di evidenza pubblica con valenza esterna;
7) nella composizione delle commissioni dovranno essere sempre garantiti criteri di rotazione annuale;
8) in nessun caso la remunerazione complessiva annua derivante dall’erogazione del gettone potrà superare il 10 per cento della retribuzione; eventuali sforamenti di tale tetto sono giustificabili solo nel caso di assenza di professionisti negli elenchi e in nessun caso il totale annuo dei gettoni potrà superare il 20 per cento della retribuzione annua;
9) i componenti delle Commissioni mediche sono reclutati tra il personale dipendente e convenzionato dell’Azienda di appartenenza; nel caso in cui fosse impossibile reperire professionisti all’interno dell’Azienda, la ASL potrà reclutare i professionisti da altre aziende del SSR, esperito inutilmente anche questo tentativo la ASL potrà avvalersi di professionisti esterni;
10) ciascuna Azienda è tenuta a predisporre un regolamento per il funzionamento delle Commissioni mediche per l’accertamento degli stati di invalidità civile, cecità, sordità, handicap e disabilità nel rispetto degli indirizzi applicativi ivi forniti.”;

valutato che:
– tali disposizioni hanno portato inevitabilmente a un grave blocco delle attività in alcune aziende sanitarie locali, compresa la ASL Gallura, con un conseguente allungamento delle liste di attesa e un crescente disagio nella popolazione che si vedono privati di un servizio essenziale per i cittadini che necessitano del riconoscimento del proprio stato di salute e dell’aggravamento delle patologie;
– a soffrire di questa situazione sono anche i minori in età scolare che, in mancanza del dovuto riconoscimento delle patologie, non si vedono riconosciuti i necessari supporti didattici quali gli insegnanti di sostegno e i pazienti oncologici per i quali la legge n. 80 del 2006 prevede un iter accelerato per l’accertamento dell’invalidità civile e dell’handicap con visita da effettuarsi entro 15 giorni dalla domanda e gli esiti sono immediatamente produttivi dei benefici che da essi conseguono, termine che come emerge da un recente articolo apparso in un quotidiano regionale non sono stati rispettati per i cittadini della Gallura;

evidenziato altresì che:
– la ormai cronica carenza di personale medico nelle ASL che renderebbe ancor più complessa l’ipotesi di convocazione delle commissioni durante l’orario lavorativo detraendo del tempo di servizio indispensabile a un servizio piuttosto che ad un altro;
– alcune ASL, tra cui la ASL Gallura, hanno tentato di ovviare a tale problema proponendo soluzioni che non andassero in conflitto con quanto disposto dalla deliberazione della Giunta regionale, ma che al contempo garantissero l’essenziale servizio al cittadino e il rispetto per la professione medica in tutte le sue forme; mentre altre appaiono ad ora ancora bloccate in uno stato di incertezza che non fa che aumentare il divario tra i vari territori e i servizi sanitari offerti nei medesimi,

chiedono di interrogare l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) quali soluzioni intenda adottare al fine di evitare il persistere di blocco delle attività poste in essere dalle Commissioni mediche per il riconoscimento dello stato di invalidità civile, in ogni ASL e dunque i medesimi livelli assistenziali e sanitari a tutti i cittadini sardi;
2) se si sta pensando di adottare un ulteriore provvedimento che solleciti l’adozione di un regolamento, il più possibile simile, ad opera di tutte le ASL della Regione.

Cagliari, 16 gennaio 2024

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