Interrogazione n. 1855/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVI Legislatura

Interrogazione n. 1855/A

COMANDINI – GANAU – CORRIAS – DERIU – MELONI – MORICONI – PINNA – PISCEDDA, con richiesta di risposta scritta, sul rischio di chiusura dell’unica comunità terapeutica ad alta intensità per sofferenti mentali in città.

***************

I sottoscritti,

in riferimento all’interrogazione 1818/ del 19 maggio 2023, ancora in attesa di risposta,

premesso che:
– in sede di Consiglio comunale, nella seduta del 25 maggio 2023, con un intervento in apertura dei lavori, è stato segnalato all’attenzione del Sindaco, dell’Assessora alle politiche sociali e del Presidente del Consiglio, l’importanza del caso della salute mentale a Cagliari, in riferimento alle richieste inviate dalle centrali delle cooperative sociali, con diverse note, all’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale, al direttore dell’Ares, delle ASL sarde e alle istituzioni competenti;
– in particolare, la nota del giorno 25 maggio 2023, avente per oggetto: Servizi residenziali, semiresidenziali e domiciliari della ASL di Cagliari con contratti scaduti, non formalmente prorogati e attualmente attivi;

evidenziato che:
– mentre per i servizi di competenza delle ASL di Oristano, Medio Campidano, Gallura e Ogliastra si erano definiti gli atti di proroga delle attività fino al prossimo 31 dicembre 2023, nella nota in particolare si chiedeva di risolvere la situazione, per la ASL n. 8 di Cagliari, rimasta senza risposta, né soluzione, con:
– un incontro urgente con la Direzione generale della ASL di Cagliari per poter fare chiarezza sul percorso da intraprendere e confronto su come gestire tutte le complesse problematiche create in questo lasso di tempo;
– all’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale Doria di svolgere tutto quanto è nelle sue competenze e prerogative perché si convochi in tempi brevissimi l’incontro con la Direzione della ASL di Cagliari e i soggetti gestori, si tutelino i percorsi riabilitativi e di cura delle persone coinvolte, si salvaguardino i posti di lavoro degli operatori, siano riconosciute pienamente le prestazioni svolte dai soggetti gestori;

considerato quanto già, dichiarato ossia che, per la città di Cagliari, si tratta dell’unica comunità ad alta intensità per persone sofferenti mentali, inclusa nel territorio e tessuto della nostra città, che rischia di chiudere in conseguenza alle “dimissioni” provocate di otto persone (4 donne e 4 uomini) e da trasferire in altre comunità fuori dal contesto in cui attualmente abitano e vivono;

reso noto che:
– la Comunità terapeutica “Franca Ongaro Basaglia”, gestita dalla cooperativa sociale Asarp Uno, è una realtà ad alta intensità, aperta nell’ottobre 2016, a seguito di una gara d’appalto sessennale della ASL n. 8, accoglie persone tra i 18 e i 55 anni che stanno portando avanti il loro progetto riabilitativo individuale; con alcuni si sta programmando il ritorno a casa con un progetto di abitare condiviso supportato, altri hanno ripreso gli studi universitari, altri ancora stanno sperimentando progetti di inclusione lavorativa, un paio di loro sono sostenuti nella delicata ripresa di rapporti familiari;
– dal gennaio 2023, la ASL n. 8 non paga le prestazioni e gli operatori della comunità non ricevono la retribuzione, questione che crea mette in estrema difficoltà la cooperativa nella gestione e i lavoratori e le lavoratrici, per il protrarsi nel tempo dello stallo;
– parrebbe ad oggi siano necessari, oltre che il parere espresso positivamente dal Dipartimento di salute mentale della ASL n. 8, ancora altri passaggi amministrativi;

considerato che proprio quando in tutti i rapporti e dati sulla salute è esploso il caso della salute mentale, come allarme (“fra pericolo clinico e incertezza sociale”, che ha portato a un aumento di patologie psichiatriche (+30 per cento negli adolescenti di disregolazione emotivo-affettiva, autolesionismo, violenza, uso di sostanze, depressione, e +70 per cento di disturbi del comportamento alimentare nei minori), per l’accresciuto bisogno di salute, di cure psichiatriche e piscologiche, oltre che educative e sociali, non si possa quindi pensare di chiudere le comunità di salute mentale già inserite nella rete dei servizi sociosanitari e sanitari che rappresentano buone prassi e realtà storiche consolidate nelle comunità e territori, per il superamento dello stigma e dell’esclusione sociale, interrompendo percorsi di cura delle persone sofferenti mentali, di emancipazione e di inclusione delle persone, oltre che di opportunità e sostegno alle famiglie,

chiedono di interrogare l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per conoscere quali siano state le interlocuzioni intraprese con la ASL n. 8 nel merito del problema esposto e quali azioni si intendano attuare per impedire che la nota comunità terapeutica “Franca Ongaro Basaglia” ad alta intensità, di eccellenza, presente e operante nella nostra città chiuda e le persone in essa accolte interrompano i loro percorsi di cura e progetti di vita in corso, con gravi conseguenze sulle vite delle persone coinvolte, delle loro famiglie e su tutto il tessuto sociale.

Cagliari, 30 giugno 2023

Condividi: