Interrogazione n. 1841/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVI Legislatura

Interrogazione n. 1841/A

ZEDDA Massimo – AGUS – CADDEO – CIUSA – COCCO – CORRIAS – DERIU – GANAU – LI GIOI – LAI – LOI – MANCA Desiré Alma – MELONI – MORICONI – ORRÙ – PINNA – PISCEDDA – PIU – SATTA Gian Franco – SOLINAS Alessandro, con richiesta di risposta scritta, sull’attività dei 37 esperti reclutati dalla Regione nell’ambito dell’assistenza tecnica prevista per supportare il sistema Regione e gli enti locali nella gestione delle procedure amministrative per l’attuazione del PNRR.

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I sottoscritti,

premesso che:
– per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) il Governo ha emanato il decreto-legge 9 giugno 2021, n. 80, attraverso il quale ha previsto uno strumento di assistenza tecnica (TA), di durata triennale, finalizzato a supportare le amministrazioni territoriali nella gestione delle procedure, con particolare riferimento a quelle che prevedono l’intervento di una pluralità di soggetti (così dette procedure complesse), al fine di favorire l’implementazione delle attività di semplificazione;
– con il decreto (così detto “Piano 1000 esperti”) sono state altresì stanziate e ripartite tra le Regioni le risorse necessarie per la copertura delle spese di funzionamento dell’assistenza tecnica, che per la Sardegna ammontano a 11.962.000 euro;
– con il successivo DPCM del 12 novembre 2021 il Governo ha disposto che ciascuna Regione individuasse il fabbisogno territoriale di assistenza tecnica indicando le figure professionali da reclutare in base alle criticità rilevate sul territorio e fissato in 37 unità il numero complessivo di esperti da assegnare alla Sardegna;
– il DPCM ha stabilito, inoltre, i compiti generali assegnati all’assistenza tecnica:
– supporto alle amministrazioni nella gestione delle procedure complesse;
– supporto al recupero dell’arretrato;
– assistenza tecnica ai soggetti proponenti per la presentazione dei progetti;
– supporto alle attività di misurazione dei tempi effettivi di conclusione delle procedure;
– la Giunta regionale, con deliberazione n. 48/12 del 10 dicembre 2021, ha dato attuazione alle disposizioni del Governo approvando il Piano territoriale (elaborato dal Centro regionale di programmazione) attraverso il quale sono state effettuate le analisi delle criticità di carattere generale inerenti i flussi delle procedure e i relativi tempi di conclusione, sono stati definiti gli obiettivi finali (riduzione dell’arretrato e dei tempi delle procedure) e sono state stabilite tipologie e numero di figure professionali da reclutare;
– nella deliberazione è stato anche stabilito il modello di governance del Piano territoriale:
– Cabina di regia regionale: coordinata dalla Direzione generale della Presidenza, composta dai rappresentanti dell’Amministrazione regionale, dell’ANCI (e UPI) e del CAL, titolare delle funzioni di indirizzo strategico e di individuazione delle priorità sulle quali occorre intervenire;
– Segreteria tecnica: con funzioni organizzative rispetto alle richieste provenienti dalle Direzioni generali della Regione e dagli enti locali, il cui coordinamento è affidato a un gruppo di lavoro interno alla Regione (anche attraverso la costituzione di una Unità di progetto ad hoc) e costituita da 6 dei 37 esperti reclutati dalla Regione;
– gruppi operativi regionali e territoriali: creati per supportare, rispettivamente, le Direzioni generali, gli enti e le agenzie regionali nelle varie fasi di lavoro, e gli enti locali nella gestione delle procedure complesse del territorio. Costituite complessivamente da 31 dei 37 esperti complessivi, coordinati dalla Segreteria tecnica;
– tra il 13 e il 28 dicembre 2021 la Direzione generale della Presidenza ha attivato una procedura per la selezione dei 37 esperti (sulla base dei profili professionali delineati nel Piano territoriale) e, sulla base dei verbali trasmessi da tre commissioni costituite per la valutazione dei candidati, ha autorizzato la stipula dei contratti con gli esperti e il contestuale impegno della spesa a valere sulle risorse statali appositamente stanziate;
– con determina del Direttore generale della Presidenza del 3 febbraio 2022 gli esperti reclutati sono stati assegnati alle Direzioni generali dell’Amministrazione regionale;
– il mese successivo le Direzione generali dei beni culturali, dell’industria e della pianificazione urbanistica territoriale hanno rinunciato alle assegnazioni effettuate dalla Presidenza e i relativi esperti sono stati trasferiti ad altre Direzioni generali dell’Amministrazione regionale;
– l’11 marzo 2022 la Giunta regionale, con deliberazione n. 8/7, ha modificato il modello di governance del Piano territoriale, stabilendo:
– un assetto a “geometria variabile” per la cabina di regia: ad eccezione del Direttore generale della Presidenza, in qualità di coordinatore, e del Direttore del CRP, i vari direttori generali sono convocati di volta in volta in ragione delle tematiche affrontate in ciascuna seduta;
– l’incardinamento presso il Centro regionale di programmazione della Segreteria tecnica, per il cui funzionamento sono stati assegnati 6 esperti e almeno 3 dipendenti regionali oltre al relativo responsabile;
– l’istituzione di una segreteria amministrativa, incardinata all’interno della Direzione generale della Presidenza, composta da un numero di dipendenti non inferiore a 3, oltre al relativo responsabile;
– con la deliberazione, “correggendo” quanto deciso nella seduta del 10 dicembre 2021, la Giunta ha stabilito che gli atti necessari alla costituzione della cabina di regia dovessero essere adottati dal Centro regionale di programmazione e non dal Segretario generale;
– nel mese di maggio 2022 la cabina di regia ha richiesto alla Giunta regionale l’avvio della procedura di modifica del Piano territoriale al fine di eliminare alcune procedure complesse inserite nel Piano approvato nel dicembre 2021 ma non previste dal DPCM 12 novembre 2021;
– l’11 luglio 2022 la Direzione generale della Presidenza ha sospeso, temporaneamente e con effetto immediato, le attività degli esperti assegnati alle direzioni generali non più titolari di procedure complesse individuate nel Piano territoriale in corso di revisione;
– il 14 luglio 2022, con deliberazione n. 22/10, la Giunta regionale ha approvato il Piano territoriale revisionato, evidenziando che “L’obiettivo della revisione, in linea con la prima versione del Piano territoriale e in aderenza al dettato del DPCM del 12 novembre 2021, è stato quello di rafforzare l’efficacia delle attività di supporto al fine di un pieno raggiungimento degli obiettivi progettuali, nonché allo scopo di fare fronte alle esigenze espresse dai territori, in modo da garantire che gli esperti e i professionisti dedicati siano allocati in funzione degli effettivi fabbisogni”;
– con la deliberazione n. 22/10 del 14 luglio 2022 la Giunta ha rilevato la necessità di:
– attivare il supporto in favore di soggetti pubblici e privati coinvolti nelle procedure complesse in qualità di soggetti proponenti;
– assegnare e/o riassegnare gli esperti e i professionisti sulla base delle esigenze espresse dagli enti locali, anche attraverso le loro rappresentanze, e dal sistema Regione nel suo complesso,
– ridistribuire le professionalità dislocate presso le direzioni generali non più titolari di procedure complesse;
– e ha incaricato il CRP, tramite la Segreteria tecnica, di individuare i criteri di riassegnazione degli esperti che permettessero di garantire la piena operatività di quanto previsto nel nuovo Piano territoriale;
– in data 24 ottobre il Direttore del CRP ha assegnato gli esperti precedentemente sospesi l’11 luglio 2022 al gruppo operativo territoriale la cui mission è stata potenziata dal Piano territoriale revisionato;

evidenziato che:
– i 37 esperti selezionati per l’assistenza tecnica sono stati reclutati il 31 dicembre 2021 mediante la sottoscrizione di contratti di lavoro autonomo;
– i curricula degli esperti reclutati si riferiscono direttamente ai 16 profili professionali individuati dal Piano territoriale: agronomi, biologi, chimici, geologi, architetti; ingegneri urbanisti, ambientali, civili, trasportisti, energetici e idraulici; esperti digitali, giuridici, in contabilità pubblica e in rendicontazione dei fondi europei, in monitoraggio e controllo, in coordinamento e gestione dei procedimenti complessi;
– tra gli esperti contrattualizzati fino a oggi si contano almeno 16 rinunce all’incarico e 5 dimissioni;
– per tali motivi la Regione ha riavviato la procedura selettiva che si è conclusa il 4 ottobre scorso con l’approvazione dell’elenco aggiornato dei professionisti idonei;
– il 3 novembre 2022 il Direttore generale della Presidenza ha riassegnato 30 dei 37 esperti alle direzioni generali della Regione;

rilevato che:
– poche settimane dopo, con deliberazione n. 35/27 del 22 novembre 2022 la Giunta regionale, richiamando quanto ipotizzato nella deliberazione del 10 dicembre 2021 con cui approvava la prima versione del Piano territoriale, ha stabilito di attivare ai sensi dell’articolo 26 della legge regionale n. 31 del 1998 un’Unità di progetto denominato “PNRR Sardegna” quale struttura, costituita da personale regionale, finalizzata a garantire un più efficace raggiungimento degli obiettivi previsti nel Piano territoriale;
– in particolare, la Giunta ha trasferito all’Unità di progetto le competenze precedentemente attribuite alla Segreteria tecnica e alla Segreteria amministrativa (deliberazione n. 8/7 dell’11 marzo 2022), nonché quelle attribuite al Centro regionale di programmazione tramite la Segreteria tecnica (deliberazione n. 22/10 del 14 luglio 2022);
– l’Unità di progetto, incardinata presso la Presidenza della Regione, dovrà esercitare le nuove competenze sotto la supervisione del Segretario generale, tra cui è inserita la “gestione unitaria del PNRR impattante sul territorio regionale, anche con particolare riferimento al Piano 1.000 esperti”;
– l’Unità di progetto, in linea con l’articolazione temporale del PNRR, opererà fino al 31 dicembre 2026 e sarà dotata delle risorse finanziarie dei fondi di posizione, di rendimento e dello straordinario, nonché delle risorse per le missioni;
– la deliberazione del 22 novembre 2022 ha inoltre disposto che il responsabile dell’Unità di progetto fosse individuato temporaneamente nel coordinatore della Segreteria tecnica del PNRR sino all’espletamento di una specifica procedura selettiva, e comunque non oltre il 31 marzo 2023;
– nella deliberazione n. 12/2 del 30 marzo 2023 la Giunta riferisce che la procedura per il conferimento dell’incarico di coordinatore dell’Unità di progetto, avviata il 18 gennaio e con scadenza al 27 gennaio 2023, è ancora in fase di completamento e, pertanto, ritiene di dover rinnovare l’incarico temporaneo assegnato il 22 novembre 2022 al coordinatore della Segreteria tecnica;
– diversamente dalle altre Unità di progetto attivate dalla Regione quella sul PNRR non compare nel sito web istituzionale, né sono state pubblicate informazioni sulla relativa struttura organizzativa e sulle attività in corso di svolgimento;

considerato che:
– nel corso di tutto il 2022 la Giunta regionale ha ripetutamente modificato il modello di governance dell’assistenza tecnica e non è ancora chiaro se finalmente sia stato trovato l’assetto definitivo che consenta lo svolgimento dell’assistenza tecnica vera e propria, e non solo il mero adempimento di contrattualizzare gli esperti entro il 31 dicembre 2021;
– nel frattempo, nei primi 17 mesi di contratto (triennale) l’attività degli esperti sembrerebbe stata fortemente limitata: dei 30 attualmente contrattualizzati, (ai quali è stato rinnovato il contratto nel dicembre 2022), soltanto in 9 svolgono attività continuative presso l’Assessorato regionale della difesa dell’ambiente (5), la Centrale di committenza (1), l’Assessorato regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale (2) e l’Adis (1), mentre gli altri sembrerebbe che non vengano utilizzati o vengano utilizzati saltuariamente, a chiamata, esponendo l’Amministrazione regionale al rischio di essere ritenuta responsabile di grave inadempimento contrattuale e chiamata a rispondere delle eventuali richieste di risarcimento dei danni da esso derivanti;
– il contratto individuale stabilisce che le prestazioni di lavoro degli esperti siano attivate “a chiamata” dal coordinatore della Segreteria tecnica, oggi divenuto responsabile temporaneo dell’Unità di progetto;
– lo scarso impiego degli esperti e le incertezze sull’organizzazione dell’assistenza tecnica adottata dalla Regione potrebbero essere le cause del significativo numero di rinunce, dimissioni e risoluzioni tra gli esperti contrattualizzati dalla Regione;
– ancora oggi la soluzione adottata dalla Giunta regionale per coordinare l’assistenza tecnica si basa su un’Unità di progetto priva del responsabile effettivo sollecitato dalla stessa Giunta oltre 6 mesi fa e su una cabina di regia coordinata dal Direttore generale della Presidenza, la cui posizione risulta vacante dallo scorso febbraio,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione, l’Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio e l’Assessore degli affari generali, personale e riforma della Regione per sapere:
1) quali e quanti esperti siano attualmente contrattualizzati dalla Regione per lo svolgimento dell’assistenza tecnica nei procedimenti amministrativi connessi all’attuazione del PNRR e presso quali strutture siano stati assegnati;
2) se sia stato previsto per gli esperti un piano di lavoro e quale sia stata l’attività effettivamente realizzata da ciascuno di loro in termini di giornate lavorate e di risultati ottenuti;
3) quanti siano gli esperti utilizzati in via continuativa a far data dalla istituzione della Unità di progetto “PNRR Sardegna” (deliberazione n. 35/27 del 22 novembre 2022);
4) quali e quante siano state le richieste di assistenza tecnica trasmesse dalle direzioni generali e dagli enti del sistema Regione e quali siano state le attività degli esperti effettivamente svolte;
5) quali e quante siano state le richieste di assistenza tecnica trasmesse dagli enti locali e quali siano state le attività degli esperti effettivamente svolte;
6) a quanto ammontano le risorse spese per ciascuno degli anni 2022 e 2023 per l’attività di assistenza tecnica;
7) quali siano i motivi per cui almeno 16 esperti abbiano rinunciato all’incarico e almeno 5 abbiano rassegnato le dimissioni;
8) quali siano gli indirizzi finora forniti dalla cabina di regia e in che modo l’assistenza tecnica sia riuscita a tramutarli in azioni concrete secondo gli auspici della Giunta regionale esposti nella deliberazione del 22 novembre 2022;
9) per quali motivi, dopo oltre 4 mesi dalla scadenza del bando, la Regione non sia ancora riuscita a nominare il responsabile dell’Unità di progetto come programmato nella deliberazione del 22 novembre 2022 e quali siano gli atti assunti nell’ambito di tale procedura;
10) quale sia stata l’attività finora svolta dall’Unità di progetto, in che modo la stessa abbia garantito un supporto organizzato, paritario e rendicontabile alle direzioni generali, agli enti del sistema Regione e agli enti locali, e quali attività intenda intraprendere nel breve e medio periodo;
11) per quale motivo nel portale della Regione non vi sia traccia dell’attività dell’Unità di progetto (l’Unità non risulta neanche riportata nella “struttura organizzativa” dell’Amministrazione regionale);
12) se siano state concluse le procedure di selezione del personale per il completamento dell’organico dell’Unità di progetto e in che modo tale struttura si sia coordinata fino a oggi con le attività dei 37 esperti dell’assistenza tecnica;
13) in che modo l’Unità di progetto abbia esercitato la “gestione unitaria del PNRR impattante sul territorio regionale, anche con particolare riferimento al Piano 1.000 esperti” e quale sia stata in merito l’attività di supervisione condotta dal Segretario generale.

Cagliari, 12 giugno 2023

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