Interrogazione n. 1822/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVI Legislatura

Interrogazione n. 1822/A

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LI GIOI, con richiesta di risposta scritta, sulla gestione del Fondo immobiliare per l’housing sociale della Regione.

Il sottoscritto,

premesso che:
– la Regione ha avviato, nell’ambito delle proprie politiche abitative, una serie di iniziative volte alla realizzazione di interventi di housing sociale, da sviluppare attraverso il ricorso ai fondi immobiliari e alle risorse del sistema integrato di fondi, introdotto nel panorama nazionale dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, recante “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo eco-nomico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria” e dal Piano nazionale di edilizia abitativa, allegato al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 16 luglio 2009, n. 40251;
– l’housing sociale esprime l’esigenza di una nuova progettazione dell’abitare sociale, che incentivi la collaborazione tra pubblico, privato sociale e possibili finanziatori, istituzionali e non, fin dalla fase iniziale del processo, con la finalità essenziale di investire nel benessere delle proprie comunità. Qualità ambientale e sociale degli interventi edilizi e accesso all’offerta residenziale da parte di un mix sociale che esprime forme di disagio economico, rap-presentano le due polarità su cui gravita la domanda abitativa espressa dalla società moderna;
– in attuazione della deliberazione della Giunta regionale n. 25/58 del 19 maggio 2011, è stata indetta una gara, con il sistema della procedura aperta, per la “Selezione di una società di gestione del risparmio chiamata ad istituire e gestire un fondo comune di investimento immobiliare chiuso, riservato ad Investitori Qualificati ai sensi del decreto ministeriale n. 228 del 1999, per la realizzazione di interventi di housing sociale nella Regione ai sensi dell’arti-colo 11 del Piano nazionale di edilizia abitativa di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 16 luglio 2009”, dell’importo complessivo a base d’asta di euro 5.850.000, da aggiudicare con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, ai sensi e per gli effetti dell’articolo 83, del decreto legislativo n. 163 del 2006 e successive modifiche ed integrazioni e dell’articolo 18, comma 1, lettera c), della legge regionale 7 agosto 2007, n. 5;
– la Regione, ente promotore e primo investitore del Fondo, partecipa alla sua costituzione con una quota pari a 12 milioni di euro a valere sulle somme stanziate per il Fondo per l’edilizia abitativa di cui alla legge regionale n. 32 del 1985, così come disposto dall’articolo 6, comma 4, della legge regionale n. 5 del 2009 recante “Disposizioni per la formazione del bi-lancio annuale e pluriennale della Regione”;
– l’aggiudicazione definitiva dell’appalto, approvata con la determinazione n. 21385/1015/SAR del 21 giugno 2013, è stata disposta a favore dell’operatore economico TORRE SGR Spa, per l’importo complessivo presunto di euro 4.590.000;
– le modalità di funzionamento del fondo, la governance dello stesso e i compiti dei vari soggetti coinvolti sono definiti dal regolamento di gestione del fondo approvato dal Consiglio di amministrazione di Torre SGR in data 17 giugno 2014, e successivamente modificato dallo stesso con apposite delibere del 15 giugno 2016 e del 28 novembre 2017;

considerato che:
– il Fondo immobiliare per l’housing sociale della Regione, gestito dalla Società Torre SGR Spa, comprende quote sottoscritte dalla Regione, dalla Cassa depositi e prestiti investimenti, dalla Fondazione Banco di Sardegna e da Confidi;
– le modalità di funzionamento del fondo, la governance dello stesso e i compiti dei vari soggetti coinvolti sono definiti dal regolamento di gestione del fondo approvato dal Consiglio di amministrazione di Torre SGR in data 17 giugno 2014, e successivamente modificato dallo stesso con apposite delibere del 15 giugno 2016 e del 28 novembre 2017;
– la Regione fa parte dei due organi che, con le rispettive competenze, supportano la Società Torre SGR nella gestione del fondo, costituiti dall’assemblea dei partecipanti e dal comitato consultivo;
– l’articolo 14.16 del regolamento di gestione del fondo prevede che il comitato consultivo si esprima sulle seguenti tematiche:
– linee strategiche espresse nel business plan del fondo e sue successive modifiche e integrazioni;
– inserimento di investimenti immobiliari proposti direttamente da Torre SGR nel fondo;
– contratti di “property management” sull’intero patrimonio immobiliare detenuto dal fondo che abbiano contenuti legati al tema della gestione sociale degli interventi, ivi comprese le modalità e le procedure di assegnazione degli alloggi e di successiva dismissione degli stessi;
– operazioni in conflitto di interessi o con parti correlate della SGR;
– il Fondo immobiliare per l’housing sociale della Regione istituito in attuazione dell’articolo 11 del decreto legge n. 112 del 2008, del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 16 luglio 2009, nonché delle deliberazioni di Giunta regionale del 6 luglio 2010, n. 26/38 e del 19 maggio 2011, n. 25/58, secondo quanto previsto nel regolamento di gestione, investe nel territorio regionale in iniziative immobiliari, con elevati standard energetici e di sostenibilità ambientale, autonomamente funzionali ad incrementare la dotazione di alloggi sociali;
– l’obiettivo finale dell’housing sociale è quello di realizzare case a costi accessibili (alloggi sociali) per famiglie della cosiddetta “fascia grigia”, troppo ricche per avere diritto alle assegnazioni di edilizia residenziale pubblica, troppo povere per accedere alla casa sul mercato, e abitazioni private;
– il sistema di housing sociale deve essere prima di tutto un progetto sostenibile sotto il profilo economico-finanziario, i nuovi quartieri devono essere caratterizzati da un elevato livello di qualità edilizia ed ambientale oppure devono nascere come recupero urbanistico ed edilizio di aree urbane o patrimoni immobiliari dismessi;

rilevato che:
– in data 6 novembre 2017, la società Torre SGR Spa ha acquistato dalla società Polo Sardegna Srl in liquidazione, la proprietà piena ed esclusiva delle porzioni immobiliari, costituenti il compendio immobiliare situato in Comune di Olbia (SS) e denominato “Residence Corte Fiorita”, composto da quattro edifici, contraddistinti con numeri 1, 2, 3 e 4, indipendenti tra loro e articolati su quattro piani fuori terra;
– il compendio immobiliare denominato “Residence Corte Fiorita” è stato acquistato con il patrimonio del Fondo (Fondo immobiliare per l’housing sociale della Regione, ndr), che costituisce per legge patrimonio autonomo e distinto dal patrimonio della SGR e da quello di ciascun partecipante allo stesso, nonché da quello di ogni altro fondo gestito dalla SGR;
– il condominio Corte Fiorita, in totale, è composto da complessivi n. 67 appartamenti, di cui n. 44 in capo alla società Torre SGR Spa;
– la società Torre SGR Spa è una società di capitali che agisce non in proprio ma in qualità di società di gestione e per conto del fondo di investimento immobiliare chiuso denominato “Fondo immobiliare per l’housing sociale della Regione “;
– la società Torre collabora, in forza di accordo quadro, con la società Agire Spa, la quale provvede alla verifica della gestione amministrativa dei rapporti attivi della società Torre;
– a causa dell’enorme numero di millesimi in capo alla società Torre SGR Spa sulla stessa gravava per l’anno 2022 un importante debito legato al pagamento delle quote condominiali calcolato, appunto l’anno 2022, in euro 71.737,84, somma derivata dall’approvazione del bilancio condominiale avvenuto nelle date 15 febbraio 2021 e 3 marzo 2022.
– non essendo stato impugnato nei termini il debito è diventato esecutivo in forza di legge e la società Torre è stata condannata al pagamento forzoso degli stessi oltre agli interessi e alle ulteriori spese;

evidenziato che:
– la mancata corresponsione delle quote condominiali da parte della società rappresenta un’evidente ingiustizia nei confronti dei condomini che sono costretti a sostenere le spese condominiali non da questa coperte;
– occorre rammentare che l’obiettivo finale dell’housing sociale è quello di realizzare case a costi accessibili (alloggi sociali) per famiglie della cosiddetta “fascia grigia”, troppo ricche per avere diritto alle assegnazioni di edilizia residenziale pubblica e troppo povere per accedere alla casa sul mercato;
– non può in alcun modo essere accettata da parte della Regione una gestione del Fondo immobiliare per l’housing sociale che metta a repentaglio la sicurezza del fondo stesso e in difficoltà proprio quelle famiglie a cui l’iniziativa di housing sociale è destinata,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore dei lavori pubblici per sapere:

1) se siano a conoscenza della situazione sopra descritta e relativa alla gestione del Fondo immobiliare per l’housing sociale della Regione da parte della società Torre SGR Spa;
2) quali siano gli strumenti che la Regione intende mettere in campo al fine di verificare la corretta e adeguata gestione del Fondo da parte della società Torre SGR Spa, anche in considerazione del fatto che la Regione fa parte sia dell’assemblea dei partecipanti che del comitato consultivo, organi che con le rispettive competenze supportano la Società Torre SGR nella gestione del fondo stesso.

Cagliari, 23 maggio 2023

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