Interrogazione n. 1571/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 1571/A

(Pervenuta risposta scritta in data 14/10/2022)

CORRIAS – GANAU – COMANDINI – DERIU – MELONI – MORICONI – PINNA – PISCEDDA, con richiesta di risposta scritta, sull’esclusione delle aziende suinicole sarde dagli indennizzi disposti con provvedimento del Ministro per le politiche agricole, alimentari e forestali.

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I sottoscritti,

premesso che:
– come noto, la Peste suina africana risulta presente in Sardegna dal 1978;
– come altrettanto noto, le aziende suinicole sarde e quelle di trasformazione della carne suina (salumifici, prosciuttifici, ecc.), sopportano, da oltre 40 anni, disagi e oneri di varia natura e da circa 11 anni vivono pesanti restrizioni che non consentono di esportare dal territorio regionale animali vivi e alcun prodotto derivato da carni suine;
– la disciplina sull’eradicazione della Peste suina africana ha come linea guida in Sardegna la legge regionale 22 dicembre 2014, n. 34 e come soggetto operativo l’Unità di progetto per l’eradicazione della Peste suina africana, istituita con la deliberazione della Giunta regionale n. 47/3 del 25 novembre 2014;
– la peste suina africana ha fatto la sua comparsa nel territorio continentale dell’Italia all’inizio del 2022; la prima segnalazione della malattia confermata dal Centro nazionale di referenza risale al 7 gennaio 2022, consistendo in un cinghiale trovato morto in Provincia di Alessandria;
– il virus riscontrato nell’Italia continentale nelle Regioni Piemonte, Liguria, Lazio e Abruzzo e che ha interessato quasi esclusivamente cinghiali è geneticamente diverso dal quello circolante in Sardegna e corrisponde a quello diffuso da alcuni anni nell’Europa dell’Est;
– a seguito della denuncia dei focolai, il Governo è tempestivamente intervenuto approvando varie disposizioni normative tese a circoscrivere l’epidemia e arrestarne la diffusione, ma anche a individuare risorse per indennizzare la filiera produttiva danneggiata: in primo luogo l’articolo 26 “Misure urgenti a sostegno del settore suinicolo e vitivinicolo” del decreto legge 27 gennaio 2022, n. 4, convertito con modifiche nella legge 28 marzo 2022, n. 25, ha istituito, per l’anno 2022, nello stato di previsione del Ministero per le politiche agricole, alimentari e forestali per il comparto suinicolo due fondi per complessivi 50 milioni di euro, di cui 15 per un fondo di parte capitale e 35 per un fondo di parte corrente, al fine di indennizzare gli operatori della filiera colpiti dalle restrizioni sulla movimentazione degli animali e sulla commercializzazione dei prodotti derivati; successivamente ha dedicato all’argomento il decreto legge 17 febbraio 2002, n. 9 (Misure per arrestare la diffusione della peste suina africana (PSA)), convertito nella legge 28 marzo 2022, n. 25 che riduce a 25 milioni di euro il fondo di parte corrente e, tra le altre disposizioni, ha istituito il Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto della diffusione della PSA, che a sua volta, con proprie ordinanze, è intervenuto per coordinare le attività e sovrintendere alla loro corretta esecuzione;

atteso che:
– lo scorso 27 luglio, il Ministro per le politiche agricole, alimentari e forestali ha approvato il decreto recante “Intervento a sostegno delle aziende suinicole italiane, che hanno subito danni indiretti a seguito delle misure sanitarie di contenimento dei focolai di Peste suina africana (PSA)”, con il quale è disposta la concessione di aiuti finalizzati al sostegno delle imprese della filiera suinicola che hanno subito danni indiretti dall’applicazione dei provvedimenti sanitari attivati per l’adozione di misure di prevenzione, eradicazione e contenimento dell’epidemia di peste suina africana (PSA) e dal blocco delle esportazioni dei prodotti trasformati, a partire dal 13 gennaio 2022 sino al 30 giugno 2022 e che siano ubicate nei territori e nei comuni assoggettati a restrizioni sanitarie di cui si fornisce l’elenco in un apposito allegato;
– tra i territori interessati non figura la Sardegna e le sue aziende del comparto, pur patendo da anni le restrizioni, sono dunque escluse da ogni forma di indennizzo;
– l’importo complessivo dell’intervento ammonta a 25 milioni di euro;

ritenuto che nelle more dei provvedimenti definitivi che dovranno autorizzare la commercializzazione dei prodotti sardi derivanti dall’allevamento di suini, esigenza indubbia e caldamente attesa da tutto il comparto agricolo e di trasformazione, le aziende e le imprese della filiera debbano comunque, come le altre del territorio continentale, poter beneficiare di indennizzi,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione, l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale e l’Assessore regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale per sapere:
1) se abbiano contezza dell’esclusione delle aziende della filiera suinicola della Sardegna dagli interventi di sostegno disposti dal Ministero per le politiche agricole, alimentari e forestali;
2) se la Regione Sardegna si sia adoperata, anche in sede di Conferenza Stato-regioni, per tutelare gli interessi delle aziende della filiera suinicola;
3) quali azioni intendano intraprendere per riaprire un dialogo con il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali finalizzato all’inserimento delle aziende della filiera suinicola della Sardegna tra i potenziali beneficiari degli interventi di sostegno.

Cagliari, 1° agosto 2022

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