Interrogazione n. 1278/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 1278/A

SATTA Gian Franco – AGUS – CADDEO – LOI – ORRÙ – PIU – ZEDDA Massimo, con richiesta di risposta scritta, sulle criticità operative del Servizio di Igiene e sanità pubblica (SISP) dell’Area socio-sanitaria locale di Sassari (ASSL) nelle attività legate alle certificazioni necroscopiche.

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I sottoscritti,

premesso che la Regione autonoma della Sardegna, con legge regionale n. 32 del 2 agosto 2018 (Norme in materia funebre e cimiteriale), ha normato le attività in materia funebre e cimiteriale attribuendo all’Azienda per la tutela della salute (ATS) i compiti di:
– assicurare il servizio di medicina necroscopica;
– impartire prescrizioni a tutela della salute pubblica;
– esercitare funzioni di vigilanza in materia igienico-sanitaria;
– rilasciare pareri, certificazioni e nulla osta previsti;

visto, nello specifico, l’articolo 7, comma e), che definisce le funzioni del medico necroscopo, figura che deve essere nominata dall’ATS in modo che siano assicurate la tempestività e l’ottimale distribuzione nel territorio del servizio, mentre negli ospedali o nei luoghi di cura tale funzione è svolta dal direttore sanitario o persona da lui delegata;

rilevato che:
– le visite necroscopiche nei territori vengono garantite dai medici del Servizio di Igiene e sanità pubblica (SISP) con copertura h 24, quindi sia in orari di servizio che con turni di reperibilità feriali e festivi;
– ad oggi, con particolare riferimento all’ASSL di Sassari, l’attuale organizzazione presenta notevoli criticità, più precisamente non soddisfa i criteri di economicità ed efficacia, oltre che di efficienza, dato che per effettuare una visita che dura in media pochi minuti, utilizzando le auto aziendali, per ambiti territoriali potenzialmente così ampi, esiste un rapporto decisamente svantaggioso tra costo orario di un dirigente medico e reale impegno professionale (da 1 a 3 ore i tempi medi stimabili per percorrenza per visita);

appurato che tali criticità sono ulteriormente aggravate per carenza di personale dirigenziale, con i pochi medici costretti a turni di reperibilità sempre più frequenti e stressanti;

valutato che la gestione in corso non consente di soddisfare i criteri di tempestività e ottimale distribuzione nel territorio ambiti della legge regionale n. 32 del 2018, anche considerato che tali attività non possono essere né programmabili né quantificabili e osservato che l’area da coprire riguarda tutti i comuni della ASSL;

tenuto conto che in molte altre regioni tale servizio è stato già riorganizzato, si veda la legge regionale n. 15 del 2011 della Regione Piemonte dove si dà la possibilità di nominare i medici necroscopi non solo tra i dipendenti della ASL ma anche tra i medici convenzionati con il servizio sanitario nazionale e i medici di medicina generale, oppure il regolamento per lo svolgimento dell’attività di medicina necroscopica territoriale della Regione Lombardia dove l’incarico per lo svolgimento delle funzioni di medico necroscopo è stato persino delegato come attività libero professionale;

considerato che un adeguamento del settore permetterebbe di razionalizzare le risorse disponibili, oltre alla riduzione o abolizione del servizio di reperibilità notturna o festiva e straordinario festivo h 24 per i dipendenti;

richiamata la determinazione del commissario straordinario ai sensi dell’articolo 47 della legge regionale n. 24 del 2020 dell’ASSL di Sassari, recante “ASSL Sassari. Esercizio dei poteri delegati in materia di tutela della salute e sicurezza negli ambienti di lavoro. Reclutamento medici incaricati delle funzioni di necroscopo e medico necroscopo reperibile per un periodo dodici mesi”, adottata proprio in conseguenza della carenza di personale nell’esecuzione del servizio in parola, ma della quale non sono note le risultanze del procedimento;

ritenuto opportuno, quindi, coinvolgere la Giunta regionale;

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) se siano compiutamente a conoscenza della problematica sopra esposta;
2) se non considerino opportuno intervenire nel merito della questione per evitare di giungere allo stallo del servizio senza essere intervenuti per tempo.

Cagliari, 2 dicembre 2021

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