Interrogazione n. 1222/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 1222/A

(Pervenuta risposta scritta in data 04/02/2022)

LI GIOI, con richiesta di risposta scritta, in merito alla perdurante situazione di disagio determinata da miasmi e tanfi insopportabili provenienti dall’area industriale di Olbia.

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Il sottoscritto,

premesso che:
– il decreto legislativo n. 155 del 2010 recante “Attuazione della direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa”, con le modifiche introdotte dal decreto legislativo n. 250 del 2012, costituisce il quadro normativo di riferimento per la valutazione e gestione della qualità dell’aria ambiente;
– il decreto recepisce nell’ordinamento giuridico nazionale le disposizioni comunitarie incluse nella direttiva 2008/50/CE “relativa alla qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa” e nella direttiva 2004/107/CE “concernente l’arsenico, il cadmio, il mercurio, il nichel e gli idrocarburi policiclici aromatici nell’aria ambiente”;
– il decreto istituisce un quadro normativo unitario in materia di valutazione e di gestione della qualità dell’aria ambiente finalizzato a:
– individuare obiettivi di qualità dell’aria ambiente volti a evitare, prevenire o ridurre effetti nocivi per la salute umana e per l’ambiente nel suo complesso;
– valutare la qualità dell’aria ambiente sulla base di metodi e criteri comuni su tutto il territorio nazionale;
– ottenere informazioni sulla qualità dell’aria ambiente come base per individuare le misure da adottare per contrastare l’inquinamento e gli effetti nocivi dell’inquinamento sulla salute umana e sull’ambiente e per monitorare le tendenze a lungo termine, nonché i miglioramenti dovuti alle misure adottate;
– mantenere la qualità dell’aria ambiente, laddove buona e migliorarla negli altri casi;
– garantire al pubblico le informazioni sulla qualità dell’aria ambiente;
– realizzare una migliore cooperazione tra gli Stati dell’Unione europea in materia di inquinamento atmosferico;
– ai fini della valutazione e della gestione della qualità dell’aria ambiente il decreto stabilisce:
– i valori limite per le concentrazioni nell’aria ambiente di biossido di zolfo, biossido di azoto, benzene, monossido di carbonio, piombo e PM10;
– i livelli critici per le concentrazioni nell’aria ambiente di biossido di zolfo e ossidi di azoto;
– le soglie di allarme per le concentrazioni nell’aria ambiente di biossido di zolfo e biossido di azoto;
– il valore limite, il valore obiettivo, l’obbligo di concentrazione dell’esposizione e l’obiettivo nazionale di riduzione dell’esposizione per le concentrazioni nell’aria ambiente di PM2,5;
– i valori obiettivo per le concentrazioni nell’aria ambiente di arsenico, cadmio, nichel e benzo(a)pirene.
– le funzioni amministrative relative alla valutazione ed alla gestione della qualità dell’aria ambiente competono allo Stato, alle regioni e alle province autonome e agli enti locali, nei modi e nei limiti previsti dal decreto in parola;

considerato che:
– il decreto legislativo n. 155 del 2010 ha inoltre stabilito che la zonizzazione del territorio regionale sia il presupposto su cui si organizza l’attività di valutazione della qualità dell’aria ambiente;
– in conformità al predetto decreto, la Regione ha provveduto ad elaborare la zonizzazione e classificazione del territorio regionale, approvata con la deliberazione della Giunta regionale del 10 dicembre 2013, n. 52/19, recante decreto legislativo 13 agosto 2010 n. 155, articoli 3 e 4, Zonizzazione e classificazione del territorio regionale;
– secondo la predetta deliberazione nel territorio regionale sono stati individuati:
– l’agglomerato di Cagliari comprende i Comuni di Cagliari, Quartu S.Elena, Quartucciu, Selargius, Monserrato ed Elmas;
– la zona urbana che comprende il Comune di Olbia (esclusa l’isola di Tavolara) e di Sassari (esclusa l’area industriale di Fiume Santo);
– la zona industriale che comprende le aree industriali dei Comuni di Assemini, Capoterra, Portoscuso, Porto Torres (più l’area industriale di Fiume Santo) e Sarroch;
– la zona rurale comprende tutto il territorio regionale ad esclusione dell’agglomerato di Cagliari, della zona urbana e della zona industriale;
– la zona ozono comprendente tutti i comuni esclusi quelli dell’agglomerato di Cagliari;
– successivamente si è proceduto alla loro classificazione allo scopo di individuare le modalità di monitoraggio della qualità dell’aria, attraverso misurazioni da postazioni fisse, in riferimento alla protezione della salute umana;
– la classificazione delle zone e dell’agglomerato costituisce infatti il presupposto indispensabile per verificare l’adeguatezza dell’attività di valutazione della qualità dell’aria, effettuata nel territorio regionale attraverso la rete regionale di misura;
– la Giunta regionale, con la deliberazione n. 50/18 del 7 novembre 2017, ha approvato il “Progetto di adeguamento della rete regionale di misura della qualità dell’aria ambiente ai sensi del decreto legislativo 13 agosto 2010, n. 155” che prevede una graduale razionalizzazione della rete di misura esistente;
– infine, la Giunta regionale, con la deliberazione n. 52/42 del 23 dicembre 2019 ha, tra l’altro, dato mandato al Servizio competente di verificare l’adeguatezza del sistema di valutazione della qualità dell’aria, effettuata nel territorio regionale attraverso la rete regionale di misura, di cui alla deliberazione della Giunta regionale n. 50/18 del 7 novembre 2017 provvedendo, se del caso, a proporre gli eventuali aggiornamenti;

posto che:
– da diversi anni i cittadini e gli utenti dell’area industriale di Olbia denunciano miasmi e tanfi insopportabili in prossimità di un impianto di produzione di bitumi a caldo;
– in data 22 febbraio 2021, con nota prot. 1162/2021, il Consorzio Industriale provinciale Nord Est Sardegna – Gallura (CIPNES) ha comunicato che, a seguito di numerose segnalazioni in merito, “ha effettuato alcuni sopralluoghi in prossimità dell’impianto di produzione di bitumi a caldo di titolarità della società Vitali Spa (sito nel settore S della predetta area industriale di Olbia) constatando l’effettiva presenza di esalazioni moleste assai intense”;
– con la nota, indirizzata a Provincia di Sassari, Comune di Olbia e ARPA Sardegna, il CIPNES si è reso disponibile a collaborare con gli enti preposti “al fine della verifica dell’incidenza delle suddette eventuali esalazioni nelle diverse fasce orarie della giornata, in concomitanza con l’operatività dell’impianto”;
– in data 2 marzo 2021, con nota prot. 1403 la provincia di Sassari – zona omogenea Olbia-Tempio ha comunicato di ritenere che “le verifiche sulla componente odorigena delle emissioni siano svolte dagli enti di controllo con dotazioni tecniche sicuramente superiori a quelle in capo a questa provincia ed in grado, in particolare l’ATS, di fornire anche valutazioni appropriate relative alle eventuali conseguenze sulla salute delle persone”;
– nella stessa nota la Provincia ritiene utile che il CIPNES proceda ad una valutazione nel merito della pianificazione circa la sussistenza di funzioni produttive, commerciali e residenziali nel medesimo ambito e valuti l’opportunità di eventuali delocalizzazioni;

evidenziato che:
– la Regione ha tra i suoi compiti precipui anche quelli di controllo dell’inquinamento atmosferico, valutazione di impatto ambientale, attività informative ed educative rispetto allo stato dell’ambiente, responsabile della tutela della salute dei cittadini, ma anche garante del tessuto economico e produttivo di una zona industriale all’insegna della sostenibilità ambientale, gestione della cura dei dati statistici riguardanti possibili rischi epidemiologici legati alle emissioni;
– in particolare l’ARPAS, istituita con la legge n. 6 del 2006, effettua controlli ispettivi sugli impianti che danno luogo a emissioni inquinanti per la verifica delle prescrizioni contenute nelle autorizzazioni regionali e per la verifica del funzionamento degli impianti di abbattimento e del rispetto dei limiti di emissione;

ritenuto che la Regione debba adottare ogni mezzo a disposizione per la tutela dell’ambiente e la salvaguardia della salute dei cittadini;

chiede di interrogare il Presidente della Regione, l’Assessore regionale della difesa dell’ambiente e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) se siano a conoscenza della situazione succitata;
2) se non ritengano necessario e urgente provvedere all’accertamento dello stato dei luoghi e dare disposizioni per l’effettuazione dei necessari monitoraggi sulla qualità dell’aria;
3) quali azioni intendano adottare al fine di tutelare la pubblica incolumità in merito ai suddetti miasmi percepiti dai cittadini.

Cagliari, 5 ottobre 2021

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