Interrogazione n. 1220/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 1220/A

(Pervenuta risposta scritta in data 04/02/2022)

MANCA Desirè Alma, con richiesta di risposta scritta, sul caso del Centro ustioni dell’Azienda ospedaliero-universitaria Sassari.

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La sottoscritta,

premesso che:
– il Centro ustioni dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Sassari è l’unico centro di riferimento del territorio regionale per la cura delle ustioni e della sindrome di Lyell;
– il Centro si occupa della cura globale del paziente ustionato compreso quello intubato in collaborazione con la Rianimazione del Santissima Annunziata;
– la cura si riferisce a tutto il periodo dall’emergenza-urgenza salvavita al recupero anatomico-funzionale e psico-sociale nella fase successiva;
– il centro cura le ustioni ambulatoriali presso l’ambulatorio dedicato fino a completa guarigione e follow-up delle cicatrici;
– la ricostruzione delle aree ustionate è l’ambito nel quale il Centro ustioni ha raggiunto i livelli di alta qualità a livello nazionale ed oltre, ivi comprese le aree più difficili quali viso e mani;
– le tecniche utilizzate vanno dalle ricostruttive classiche con trapianto di cute autologa ed omologa, a quelle più moderne con sostituti cutanei ingegnerizzati e cellule staminali adipose estratte e trapiantate con la tecnica del lipofilling;
– un altro ambito di riconoscimento di alta professionalità del team del Centro ustioni è la cura della sindrome di Lyell con l’applicazione di un protocollo terapeutico creato dallo stesso Centro e riconosciuto a livello nazionale ed internazionale;
– il Centro ustioni assicura il follow-up, a 2 anni dall’ustione, dell’andamento clinico-funzionale, psico-sociale e delle cicatrici, con visite periodiche programmate nell’ambulatorio dedicato;
– la correzione delle cicatrici viene effettuata sia in regime di ricovero, con tecniche di chirurgia plastica classica e con l’uso di sostituti dermici o con lipofilling, sia in regime ambulatoriale con le infiltrazioni di sostanze modulanti, oppure con l’utilizzo di Laser frazionale CO2 e/o con la tecnica del Needling;
– il Centro ustioni offre anche un servizio di consulenza e collaborazione con i reparti ed il territorio per la cura delle ferite difficili acute e croniche presso l’ambulatorio dedicato;
– infine offre un servizio di chirurgia ambulatoriale per le lesioni cutanee benigne e maligne in regime di reclutamento con il CUP e presso l’ambulatorio dedicato, afferente allo stesso Centro ustioni;
– il reparto si trova al 5° piano, ala centrale, del Santissima Annunziata e il ricovero avviene in urgenza h24 attraverso il 118 ed il Pronto soccorso, oppure in elezione attraverso lo scorrimento delle liste di attesa;

considerato che:
– l’unità ustioni di Sassari è l’unico centro grandi ustionati di tutta la Sardegna, un reparto che dovrebbe essere dotato di attrezzature all’avanguardia e di tutti i comfort per i pazienti, ma che di fatto ha le dimensioni di un piccolissimo ambulatorio di provincia mal strutturato;
– inspiegabilmente, in considerazione del fatto che tale centro grandi ustionati è l’unico in Sardegna, lo stesso presenta le condizioni infrastrutturali di una struttura sanitaria logorata, insicura e in via di smantellamento;
– le stanze di degenza presenti sono soltanto 2 per 5 posti letto non certo sufficienti ad ospitare i numerosi pazienti che si rivolgono alla struttura e che vengono gestiti in stanze promiscue;
– le due sole stanze a disposizione non consentono l’isolamento dei pazienti più a rischio di complicazioni infettive, con grave compromissione e pericolo per il decorso clinico;

rilevato che:
– quanto sopra premesso evidenzia gli innumerevoli problemi della struttura;
– l’esiguità degli spazi e la non regolare condizione ambientale lavorativa pongono in evidenza gravi criticità e pericoli in violazione della normativa sulla sicurezza;
– difatti in tale reparto si lavora con grande difficoltà, a partire dalla carenza di infermieri e ausiliari sino ai corridoi di fuga intasati da attrezzature e materiale, ma soprattutto gli spazi risultano decisamente insufficienti per un Centro in cui arrivano pazienti da tutta la Sardegna;
– qui vengono ospitate le persone che presentano ustioni gravi sul 50 per cento del corpo, e che spesso vengono ricoverate anche per 3 mesi, in un reparto in cui l’acqua calda viene assicurata da uno scaldabagno e la piccola sala operatoria non ha niente di sterile;
– spesso i grandi ustionati devono subire diversi interventi, ma possono essere operati soltanto una volta alla settimana perché non ci sono spazi e tutte le sale operatorie sono sature, dovendo sopperire alle esigenze di tutti gli altri reparti: chirurgia, ortopedia, medicina;
– è impensabile che in questo reparto, siano presenti 5 stanze vuote, assegnate alla dermatologia ma di fatto inutilizzate perché i dermatologi sono andati in pensione;
– così come è assurdo che la stanza dedicata alla vestizione del personale sia la stessa in cui vengono visitati i pazienti e a suddividere le due zone sia un armadio al centro della stanza;

ritenuto che:
– la cura degli ustionati richiede una formazione specifica e grande passione per sostenere l’onere di assistenza totale dell’ustionato dalla fase acuta fino al recupero degli esiti cicatriziali aderendo alle metodologie indicate dalle linee guida internazionali più accreditate;
– infatti il centro fornisce strutture e funzionamento particolari con personale medico ed infermieristico addestrato nelle cure dell’emergenza intensivologica delle prime fasi e della competenza chirurgica nella fase della riparazione del danno cutaneo e non solo;
– si riconosce al Team ustioni di Sassari, nei 21 anni di attività, la crescita delle competenze nel salvare e recuperare gli ustionati di varia entità fino ai grandi ustionati più complessi;
– la cura delle ferite difficili è un settore che negli ultimi anni si incrocia sempre più spesso con il mondo dell’iperbarica e in Sardegna occorre creare percorsi di cura che uniscono i due ambiti disciplinari;
– è fondamentale che un ospedale di Il livello abbia un Centro ustioni unitamente alla chirurgia plastica ricostruttiva,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) quali azioni intendano mettere in atto per affrontare tempestivamente la riorganizzazione del reparto Centro ustioni dell’Azienda ospedaliero-universitaria Sassari in considerazione del fatto che il progetto di riqualificazione dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Sassari, che allocherebbe il centro ustioni lontano dalla rianimazione, presenta tempi di realizzazione incerti e dipendenti da variabili al momento incontrollabili;
2) se non ritengano più ragionevole predisporre tutte le iniziative utili a programmare la naturale espansione del centro ustioni negli spazi attigui già liberi e di prossima completa ricollocazione giacché risulta essere attualmente in corso il trasferimento del servizio ambulatoriale di dermatologia;
3) se sono consapevoli del fatto che l’utilizzo degli spazi attigui sopra citati consentirebbe di mettere in sicurezza gli ambulatori del reparto senza generare ulteriori ingenti spese e continuare a dare corso ai progetti di riqualificazione, adeguando al contempo il reparto agli standard assistenziali dovuti e alle evidenti esigenze di spazio.

Cagliari, 1° ottobre 2021

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