Interrogazione n. 1162/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 1162/A

(Pervenuta risposta scritta in data 04/02/2022)

SATTA Gian Franco – AGUS – CADDEO – LOI – ORRÙ – PIU – ZEDDA Massimo, con richiesta di risposta scritta, sui ritardi che stanno interessando i lavori di ampliamento e adeguamento del complesso ospedaliero universitario di Sassari.

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I sottoscritti,

premesso che:
– con delibera del Direttore generale n. 664 del 3 dicembre 2008, l’Azienda ospedaliera universitaria di Sassari ha conferito all’Università di Bologna, Dipartimento clinico di scienze radiologiche e istocitopatologiche – Sezione tecnologie biomediche, l’incarico per la redazione dello studio di fattibilità necessario per l’acquisizione del finanziamento per la realizzazione dell’ampliamento del presidio ospedaliero aziendale:
– l’Università degli studi di Bologna ha prodotto, nei tempi previsti dalla convenzione, lo studio di fattibilità successivamente approvato con delibera del Direttore generale n. 96 del 19 febbraio 2009, grazie al quale è stato possibile ottenere un finanziamento di euro 95 milioni, a valere sui fondi FAS, assegnato dal CIPE con deliberazione n. 78/2011 del 30 settembre 2011 e pubblicata sulla Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana – Serie generale n. 17 – del 21 gennaio 2012, recante “Individuazione ed assegnazione di risorse a favore di interventi di rilevanza strategica nazionale e regionale per l’attuazione del piano nazionale per il sud – priorità strategica innovazione, ricerca e competitività”;
– il finanziamento destinato all’Azienda ospedaliera universitaria di Sassari, come si evince dalla scheda di assegnazione allegata alla predetta deliberazione, prevedeva l’ampliamento del complesso ospedaliero universitario, compreso il completamento, l’adeguamento funzionale e il collegamento delle strutture già esistenti;
– con deliberazione del Direttore generale dell’AOU di Sassari n. 292 del 16 aprile 2013 è stata approvata la convenzione fra l’AOU e l’Università di Bologna per l’aggiornamento dello studio di fattibilità già predisposto nel 2008, al fine di renderlo conforme alle vigenti normative e alle esigenze dell’Azienda nel frattempo sopravvenute, in modo da renderlo un valido strumento di base per la definizione del progetto preliminare e definitivo per l’ampliamento e l’adeguamento del complesso ospedaliero universitario;
– nel 2014, a seguito dei ritardi maturati nell’attivazione delle procedure necessarie alla spendita di dette risorse, il CIPE ha confermato il finanziamento da 95 milioni già assegnato con la deliberazione n. 78/2011 per l’AOU dì Sassari, ponendo come condizione per il mantenimento dello stanziamento, il raggiungimento delle obbligazioni giuridicamente vincolanti (OGV) entro il 31 dicembre 2015;

considerato che:
– il 20 novembre 2014 è stata bandita la gara per l’individuazione dei progettisti incaricati di redigere il progetto preliminare, aggiudicazione poi avvenuta l’11 febbraio 2015 con deliberazione del Commissario straordinario n. 26, a favore dell’RTP Politecnica – Metassociati – Moller – Studio Professionisti Associati Srl che hanno avviato la progettazione il 20 marzo 2015;
– allo stesso tempo, il 18 dicembre 2014, è stata firmata la convenzione tra la Regione autonoma della Sardegna e l’AOU di Sassari per l’attribuzione del finanziamento, con la quale l’AOU ha assunto impegni con tempistiche serrate e vincolanti volte al raggiungimento degli obiettivi che fissavano la conclusione del procedimento per l’affidamento dell’appalto per il progetto definitivo-esecutivo e il successivo avvio dell’esecuzione dell’opera entro il 31 dicembre 2015, come concordato con la Regione e il CIPE;
– con la legge regionale 17 novembre 2014, n. 23 recante “Norme urgenti per la riforma del sistema sanitario regionale”, all’articolo 9, comma 1, lett. b) è stata disposta l’incorporazione nell’azienda ospedaliero-universitaria di Sassari del presidio ospedaliero “SS. Annunziata”, prima facente capo all’ASL n. 1 di Sassari;

preso atto che:
– la nuova disciplina di riordino della rete ospedaliera regionale stabilita con la citata legge regionale 23/2014, ha previsto, per Sassari, l’istituzione di un DEA di 2 livello e pertanto, l’AOU ha ritenuto necessario rivedere l’impianto generale dell’ospedale come previsto nello studio di fattibilità, chiedendo ai progettisti aggiudicatari della gara di progettazione di predisporre tre diverse idee progettuali sulla base delle risorse assegnate, che potessero costituire un primo nucleo di intervento per la realizzazione del nuovo ospedale di 2 livello;
– l’intervento, per le sue caratteristiche strutturali e urbanistiche, per l’utilizzo delle aree comunali, universitarie e dell’ASL interessate dalla costruzione dei nuovi fabbricati e per l’adeguamento dei parametri urbanistici previsti dal PUC nelle aree coinvolte, ha richiesto la sottoscrizione di un accordo di programma tra la Regione Sardegna, l’Assessorato regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale, il Comune di Sassari, l’Università degli studi di Sassari, l’ASL n. 1 e l’AOU di Sassari. L’accordo è stato siglato il 23 dicembre 2015 e tra le altre cose prevedeva l’impegno, da parte del Comune, alla realizzazione di un’adeguata viabilità sia circostante all’area ospedaliera che di collegamento con le principali arterie viarie extraurbane;

tenuto conto che:
– le tre possibili soluzioni progettuali sono state presentate dai progettisti alla Direzione dell’AOU il 20 aprile 2015 e tra esse, l’AOU ha scelto la seconda proposta che consiste:
– nella realizzazione del nuovo complesso ospedaliero con un “Nuovo Palazzo Materno Infantile” a monte di viale S. Pietro, al posto dell’ex palazzo Rosso (oggi demolito);
– nella realizzazione di un nuovo “Edificio Ingresso” con il corpo Main Street per collegare le due stecche già esistenti realizzate nei pressi del Palazzo delle malattie infettive;
– un nuovo Pronto soccorso a valle della seconda stecca bianca;
– il completamento e la ristrutturazione dei rustici e delle parti esistenti;
– la ristrutturazione di alcuni piani di Palazzo Clemente e il collegamento alle stecche con opportune torri ascensori monta lettighe e nuovi percorsi orizzontali;
– il nuovo ospedale è stato concepito con il criterio dell'”intensità di cure” e perciò le “stecche” sono destinate a divenire edifici a destinazione prettamente chirurgica dove troveranno collocazione anche i reparti chirurgici, la terapia intensiva, l’UTIC etc., attualmente ospitati nel SS. Annunziata. L’area di progetto interessa una superficie complessiva di circa 65.500 mq mentre l’area di intervento riguarda una superficie di circa 38.800 mq e porterà il numero totale dei posti letto disponibili a circa 800 di cui 132 previsti nella nuova struttura del “Materno Infantile”;
– in data 6 agosto 2015 è stata effettuata la conferenza di servizi attraverso la quale sono state ottenute le autorizzazioni preliminari alla realizzazione dell’opera ed il progetto è stato quindi verificato e validato dal RUP;
– il 31 agosto 2015 è stata pubblicata la gara d’appalto che fissava il termine per la presentazione delle offerte al 25 novembre dello stesso anno e per la quale sono state presentate cinque diverse offerte da altrettanti gruppi nazionali ed internazionali;

rilevato che:
– la gara è stata aggiudicata in via definitiva il 23 dicembre 2015, con deliberazione del Commissario straordinario n. 498, al raggruppamento temporaneo di imprese, con sede legale a Roma, costituito dalla Capogruppo SALC Spa, facente capo al Gruppo Salini, e da alcune mandanti, per un importo di euro 78.619.305,67 iva compresa, corrispondente ad un ribasso del 7,36 per cento e prevede un tempo di esecuzione delle opere di 1.600 giorni, quindi circa 5 anni;
– l’aggiudicatario oltre alle opere presenti in progetto ha offerto le seguenti migliorie:
– il completamento dei piani quinto del palazzo materno infantile e quarto dell’edificio di ingresso, per complessivi oltre 2.000 mq di nuove realizzazioni;
– la realizzazione del parcheggio coperto da circa 150 posti auto (lato sud – via delle Croci) con copertura costituente la piazza arredata a verde e con giochi per bambini;
– la realizzazione del parcheggio multipiano su tre livelli da circa 27.000 mq per circa 700 posti auto (lato nord – via Piandanna);
– l’arredo completo del nuovo palazzo Materno Infantile (eccettuato gli arredi speciali della TIN, sale parto e sale operatorie);
– il rifacimento degli infissi esterni degli edifici delle chirurgie e dei relativi sistemi di protezione solare;

appurato che:
– con la deliberazione n. 114 del 18 aprile 2016 sono stati affidati alla RTP Politecnica – Metassociati – Moller – Studio Professionisti Associati srl, i servizi di ingegneria relativi alla direzione dei lavori, misura e contabilità dei lavori, coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione e servizi accessori attinenti;
– in data 12 dicembre 2017 il progetto definitivo è stato validato dal RdP ed è stato approvato con deliberazione del Direttore generale n. 704 del 19 dicembre 2017;
– in data 20 dicembre 2017 è stato stipulato fra l’AOU di Sassari e il gruppo aggiudicatario dell’appalto, avente come capogruppo la SALC Spa, il contratto di appalto dei lavori avente rep. 28333, registrato a Sassari il 21 dicembre 2017 al numero 10728;
– in data 4 giugno 2018 è stato stipulato il contratto di appalto fra l’AOU di Sassari e la RTP alla RTP con Capogruppo “Politecnica Building for Humans” (nuova denominazione assunta dalla Politecnica ingegneria ed architettura soc. coop. e mandanti – Studio professionisti associati srl), per i servizi di ingegneria relativi alla direzione dei lavori, misura e contabilità dei lavori, coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione e servizi accessori attinenti;
– con la nota prot. PG/2018/872 del 12 gennaio 2018 la Direzione aziendale dell’AOU di Sassari, sulla scorta di alcune esigenze manifestate, ha chiesto di dare immediato avvio all’esecuzione delle opere propedeutiche alla realizzazione del nuovo “Materno Infantile” oltre ad altre opere necessarie a limitare il disagio dovuto alla perdita di aree destinate a parcheggio durante la realizzazione dei nuovi fabbricati pertanto, in via prioritaria, ha chiesto l’avvio della progettazione esecutiva, in stralcio, di alcuni lavori ricompresi nel progetto definitivo approvato, assegnando un ordine di priorità che prevedeva come prima opera da progettare, quella relativa alla demolizione del Padiglione 2 del SS. Annunziata;
– in data 14 giugno 2018 è stato sottoscritto il verbale di validazione del primo stralcio del progetto esecutivo e sono stati consegnati i lavori del primo stralcio del progetto relativo alla demolizione del Padiglione 2 (palazzo rosso) del SS. Annunziata, a seguito dell’Ordine di servizio n. 1 del 14 giugno 2018 emesso dal RdP, con verbale della medesima data, prevedendo la tempistica definitiva dei lavori sulla base delle valutazioni di competenza e del cronoprogramma allegato, con scadenza fissata in 122 giorni solari consecutivi dalla data di consegna e quindi entro il 14 ottobre 2018. Tale scadenza a seguito di alcune richieste avanzate dalla ditta aggiudicatrice dell’appalto è stata successivamente rideterminata assegnando ulteriori 130 giorni rispetto al termine previsto per la consegna e quindi con una scadenza spostata al 21 febbraio 2019, poi ulteriormente rinviata al 30 marzo 2019;

ritenuto che:
– l”obiettivo principale dell’opera sia quello di realizzare un complesso ospedaliero che abbia nei suoi principi ispiratori la completa integrazione della componente universitaria con quella ospedaliera superando una duplicazione delle strutture a favore di un modello organizzativo dove didattica, assistenza e ricerca possano svilupparsi armonicamente, avvalendosi di tutte le possibilità offerte da un grande polo sanitario;
– siano incomprensibili le ragioni per le quali, ad oggi, a distanza di quasi quattro anni dall’approvazione del progetto definitivo e di oltre tre anni dalla firma del verbale di consegna dei lavori, seppur limitatamente al primo stralcio, come modifica del progetto definitivo, l’unica opera realizzata sia la demolizione del Padiglione 2 del SS. Annunziata avvenuta peraltro già da molto tempo;
– il territorio del nord – ovest della Sardegna e il Sassarese in particolare, abbiano dimostrato tutta la loro fragilità dal punto di vista sanitario, delle strutture e dei servizi all’utenza proprio nel corso della pandemia da Covid-19 che ha messo a dura prova il sistema ospedaliero mostrando le carenze strutturali e logistiche che scontiamo da troppo tempo;
– questi ritardi nell’esecuzione delle opere e nella programmazione delle risorse, appaiono ancora più incomprensibili alla luce dell’ulteriore stanziamento da 100 milioni di euro assegnati alla Sardegna a valere sul FSC 2014-2020 con il Patto per lo sviluppo della Regione Sardegna, sottoscritto il 29 luglio 2016 fra il Presidente del Consiglio dei ministri e il Presidente della Regione che si somma ai 95 milioni già stanziati dal CIPE con la deliberazione n. 78/2011, per i quali la linea di azione prevista è il potenziamento, ammodernamento tecnologico e razionalizzazione della rete infrastrutturale e dell’offerta dei servizi sanitari,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) se siano a conoscenza di quanto sopra descritto;
2) quali siano le problematiche che stanno determinando i numerosi ritardi nella prosecuzione dei lavori già approvati e finanziati e quali siano i rapporti giuridici e contrattuali con il gruppo aggiudicatario dell’appalto;
3) se non ritengano inopportuno continuare con una realizzazione frammentaria delle opere piuttosto che accelerare le procedure finalizzate ai completamento dei lavori nel rispetto della progettazione già definita e approvata;
4) se i ritardi maturati abbiano avuto dei risvolti negativi sulle risorse già assegnate dal CIPE, quante di queste risorse siano state già impegnate e quante siano state effettivamente spese ad oggi;
5) se la programmazione delle maggiori risorse per 100 milioni di euro assegnate alla Sardegna attraverso il Patto per lo sviluppo della Regione Sardegna siglato nel 2016, interessino anche il completamento del polo sanitario del nord – ovest.

Cagliari, 23 agosto 2021

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