CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVII Legislatura
Interrogazione n. 230/A
(Pervenuta risposta scritta in data 16/07/2025) e in data 17/07/2025)
INTERROGAZIONE PIGA – TRUZZU – CERA – FLORIS – MASALA – MULA – RUBIU – USAI – MELONI Corrado, con richiesta di risposta scritta, sulla necessità di portare ad esaurimento, mediante il loro completo scorrimento, le vigenti graduatorie per il profilo di operatori socio sanitari (OSS), a tempo indeterminato, a salvaguardia delle legittime aspettative degli idonei e sulle criticità di attuazione dei cantieri occupazionali OSS, di cui all’articolo 13 della legge regionale n. 13 del 2024.
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I sottoscritti,
PREMESSO che:
– la Regione ha il dovere imprescindibile di garantire una sanità pubblica che funzioni e offra a tutti i sardi, bisognosi di cure, i necessari livelli essenziali di assistenza (LEA) e di tutela della propria salute;
– l’adeguato accesso alle cure passa necessariamente dall’erogazione di servizi sanitari commisurati alle effettive esigenze delle varie comunità locali e dei diversi territori dell’Isola e non può prescindere da una adeguata e diffusa disponibilità di personale sanitario e di strutture di assistenza;
– il comparto sanitario sardo è attualmente in una situazione di estrema difficoltà , con numerosi reparti ospedalieri in gravissima sofferenza, a causa di carenze di personale, sia medico che infermieristico oltre che afferente alle funzioni riabilitative e soprattutto socioassistenziali, non più in grado di assicurare l’imprescindibile esigenza di offrire ai pazienti i su menzionati livelli essenziali di assistenza;
– durante la precedente legislatura il Consiglio regionale, al fine di garantire i livelli essenziali di assistenza e ridurre i tempi di attesa, ha approvato delle norme che autorizzavano l’incremento della spesa sanitaria, eccedendo i limiti previsti dalla normativa nazionale e su tale decisione è stata sollevata una questione di legittimità dinnanzi alla Corte costituzionale;
– la Consulta, con sentenza n. 141 del 22 luglio 2024, ha dichiarato la non fondatezza delle questioni di legittimità costituzionale sollevate rispetto all’articolo 56 della legge regionale 23 ottobre 2023, n. 9 (Disposizioni di carattere istituzionale, ordinamentale e finanziario su varie materie) ed all’articolo 5, comma 1, della legge regionale 29 dicembre 2023, n. 21 (Modifiche alla legge regionale n. 17 del 2023, alla legge regionale n. 9 del 2023 e alla legge regionale n. 1 del 2023);
– il finanziamento integrale degli oneri del servizio sanitario regionale, a carico del bilancio sardo, secondo la Corte costituzionale, comporta il venir meno di condizioni che possano far ritenere l’applicazione dei vincoli di finanza pubblica, imposti dalla legislazione statale, ossia la sottoposizione a un piano di rientro dal disavanzo finanziario in materia sanitaria o la compromissione dei livelli essenziali delle prestazioni, pertanto lo Stato non può intervenire con norme di coordinamento finanziario che incidano sulla competenza regionale nella allocazione della spesa sanitaria;
– alla luce di tale suddetto pronunciamento, la Regione può, con proprie risorse, definire la spesa sanitaria necessaria a soddisfare i bisogni della popolazione spendendo oltre i limiti previsti dalla normativa nazionale, con un conseguente potere decisionale anche rispetto alla programmazione del fabbisogno di personale e del potenziamento degli organici, sia negli ospedali che nelle strutture sociosanitarie territoriali;
EVIDENZIATA la carenza di operatori socio sanitari nelle varie Aziende sanitarie locali (ASL) della Regione e, nel contempo, la contestuale ed attuale disponibilità di graduatorie vigenti per tale ultima figura professionale menzionata, derivanti dall’espletamento di pubbliche procedure di stabilizzazione e concorsuali così come di seguito elencate:
– graduatoria per titoli e colloqui numero quarantasette posti legge omnibus per le esigenze di ARNAS G. Brotzu e Azienda ospedaliera universitaria (AOU) di Cagliari, scadenza 31 dicembre 2025;
– graduatoria del Policlinico di Monserrato, ripartita su due graduatorie, di priorità e di non priorità , destinate a consentire la stabilizzazione di tutti gli operatori sociosanitari che hanno prestato servizio nel periodo legato all’emergenza Covid, la cui scadenza è fissata al 31 dicembre 2025;
– graduatoria della ASL n. 8, con soli ventisei candidati al suo interno da stabilizzare, con scadenza 31 dicembre 2025;
– graduatoria Azienda regionale della Salute (ARES), ove sono presenti circa duemila candidati idonei (vedasi determinazione dirigenziale ARES n. 3037 del 11 ottobre 2022, parzialmente rettificata con la determinazione n. 3283 del 3 novembre 2022, inerente il pubblico concorso, per titoli ed esami, per la copertura a tempo indeterminato di n. 57 posti di “operatore socio sanitario, area degli operatori”);
RIMARCATO che:
– tutte le graduatorie di stabilizzazione, attualmente vigenti, prevedono il requisito di almeno diciotto mesi di servizio, maturati durante il periodo dell’emergenza pandemica da Corona virus, per cui la loro validità , già prorogata in forza della legge regionale 19 luglio 2024, n. 10 (Disposizioni in materia di proroga dei termini di validità delle graduatorie), scadrà definitivamente al 31 dicembre 2025, dopodiché sarà impossibile attingere ulteriormente in base ai requisiti legati al periodo di lavoro, maturato durante l’emergenza Covid, con l’inevitabile conseguenza che molti operatori socio sanitari perderanno il diritto già maturato e la legittima aspettativa di poter essere finalmente inseriti e stabilizzati all’interno del servizio sanitario regionale;
– la vigente normativa nazionale e regionale dispone che i vincitori di concorso pubblico hanno diritto all’assunzione a tempo indeterminato mentre gli idonei possono essere assunti mediante scorrimento di graduatoria anche da altri enti pubblici;
– il numero degli OSS, idonei e in possesso dei requisiti per la stabilizzazione, presso le strutture sanitarie regionali, in quanto regolarmente inseriti nelle vigenti graduatorie che sono attualmente in attesa di scorrimento, ammonterebbe a circa centocinquanta unità complessive, ripartite tra: Policlinico di Monserrato trenta operatori; Arnas-Brotzu circa quindici operatori; Asl 8 di Cagliari cinquanta operatori; Asl 5 di Oristano venti operatori, Medio Campidano tredici operatori; Asl del nord Sardegna per la restante parte;
DATO ATTO che:
– adducendo la motivazione del raggiunto limite della capacità assunzionale, la Regione, ha recentemente stabilito di non procedere con l’utilizzo delle graduatorie vigenti ma ha invece preferito mettere in piedi, in via sperimentale, cantieri occupazionali, rivolti a disoccupati in possesso di qualifica professionale di OSS, attraverso selezioni affidate all’Agenzia sarda per le Politiche Attive del Lavoro (ASPAL), in collaborazione con le aziende del Servizio sanitario regionale, per assunzioni della durata pari a otto mesi, senza possibilità di rinnovo, presso le diverse ASL regionali;
– all’interno della legge regionale n. 13 del 2024 è stato pertanto inserito, all’articolo 13, comma 1, lo stanziamento di risorse finanziarie, significative, per l’attivazione di cantieri occupazionali sperimentali, attraverso cui assumere operatori socio-sanitari, da destinare alle diverse ASL della Sardegna, con contratto di lavoro a tempo determinato, per otto mesi, non rinnovabile, la cui selezione è stata affidata all’ASPAL, con esclusione dal reclutamento di quei lavoratori che, benché in possesso di qualifica professionale OSS, fossero risultati già occupati al momento della procedura selettiva in questione. Inoltre, per le assunzioni in argomento, non è stato previsto l’utilizzo delle vigenti graduatorie ARES, a tempo indeterminato, inerenti i medesimi profili professionali;
APPURATO che:
– alla Giunta regionale è stato affidato il compito di definire i criteri e le modalità di attuazione dell’intervento in oggetto, mediante apposita deliberazione adottata su proposta dell’Assessore competente in materia di lavoro, d’intesa con l’Assessore competente in materia di sanità ;
– è stata all’uopo autorizzata una spesa di 9 milioni di euro per l’anno 2024 e di 4,5 milioni di euro per gli anni 2025 e 2026, da destinarsi all’attivazione dei cantieri occupazionali sperimentali in corso di trattazione;
– ai fini della necessaria copertura finanziaria, è stato stabilito anche l’utilizzo delle risorse, precedentemente destinate ai cantieri occupazionali, da attivarsi presso i comuni, e loro forme associative, che avrebbero consentito l’assunzione di disoccupate e disoccupati, in possesso di laurea, per la realizzazione di progetti territoriali di recupero del patrimonio archeologico ed interventi di efficientamento energetico;
– in data 1° maggio 2025 hanno avuto effettivo avvio i progetti occupazionali mediante cantieri sperimentali, per le assunzioni di operatori socio sanitari attraverso l’ASPAL, da destinare, per un periodo di otto mesi non rinnovabili, presso le diverse ASL della Sardegna;
SOTTOLINEATO che:
– i cantieri sperimentali per OSS, che l’Assessorato regionale del lavoro, di concerto con l’Assessorato regionale della sanità , hanno posto in essere, non trovano alcun riscontro giuridico sia nella disciplina regionale che in quella nazionale vigente in materia di personale sanitario;
– di converso, il principio generale previsto in Costituzione (articolo 97, quarto comma) stabilisce che agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante pubblico concorso e, in armonia con tale disposizione costituzionale, l’articolo 36, comma 2, decreto legislativo 30 marzo 2001, 165 (Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche), coerentemente, stabilisce che, per prevenire fenomeni di precariato e per eventuali assunzioni temporanee, le amministrazioni pubbliche sottoscrivono contratti a tempo determinato con i vincitori e gli idonei delle proprie graduatorie vigenti per concorsi pubblici a tempo indeterminato, ferma restando la salvaguardia della posizione occupata dai vincitori e dagli idonei, nella graduatoria per le assunzioni a tempo indeterminato, oggetto di utilizzo;
– alle vigenti graduatorie per operatori socio-sanitari, fondate su requisiti nazionali, maturati durante l’emergenza Covid, nonché sul merito, in quanto derivanti da pubblico concorso, e da cui si potrebbe attingere per assunzioni stabili, sono state preferite nuove forme di precariato attraverso cantieri sperimentali, basati su parametri reddituali e di anzianità di disoccupazione, che non solo non risolvono i problemi della sanità regionale ma, in alcun modo, neanche quelli della disoccupazione in Sardegna;
– la succitata azione crea senza dubbio una condizione di ingiustizia verso coloro che hanno legittimamente maturato i requisiti nazionali durante l’emergenza Covid e verso coloro che hanno superato un concorso pubblico e attendono un’assunzione a tempo indeterminato, ledendo in siffatto modo le legittime aspettative di stabilità professionale;
– con l’introduzione di un sistema di assunzioni a tempo determinato si genera ulteriore precariato, all’interno del settore sanitario isolano, contravvenendo alle necessità di stabilità e professionalizzazione dei lavoratori, il quale rischia di essere inefficace nel lungo termine, poiché non più rispondente, in modo adeguato, alla necessità di superare la carenza di personale in maniera strutturale e duratura;
OSSERVATO che dopo l’avvio dei su citati cantieri sperimentali per l’assunzione di OSS, attraverso i centri per l’impiego dell’ASPAL, sono emerse importanti criticità , tra cui spiccano le seguenti:
– i circa centocinquanta operatori socio sanitari assunti e che hanno operato durante il periodo pandemico, legato al Covid-19, non hanno beneficiato del rinnovo del proprio contratto di lavoro a causa dell’avvio dei cantieri OSS sperimentali;
– dei circa duemila operatori attualmente impiegati all’interno dei cantieri sperimentali OSS solo centosessanta farebbero parte della graduatoria del concorso a cui era stato inizialmente riservato il 60 per cento dei posti;
– i cantieri sanitari per assunzioni temporanee attraverso i centri per l’impiego dell’ASPAL, rivolti a disoccupati professionalmente qualificati, ai sensi dell’articolo 13 della legge regionale n. 13 del 2024, dovrebbero essere rivolti alla realizzazione di specifici progetti, di integrazione socio-sanitaria e, pertanto, aggiuntivi e di supporto ai servizi ordinari di assistenza e cura, all’interno dei presidi ospedalieri ma, in concreto, ciò non sta accadendo in quanto tali risorse professionali “sperimentali” vengono di fatto utilizzate come operatori facenti parte dell’organico ordinario, in sostituzione perciò del personale vacante che dovrebbe, invece, essere assunto attraverso lo scorrimento delle graduatorie vigenti per tale profilo professionale le quali, al contrario, stanno subendo un evidente ed incomprensibile rallentando con il rischio di arrivare a scadenza senza che siano state definitivamente esaurite;
– gli operatori impiegati nelle strutture sanitarie, assunti tramite i centri per l’impiego dell’ASPAL, nell’ambito dei cantieri sanitari sperimentali (ai sensi dell’articolo 13 della legge regionale n. 13 del 2024), segnalano di essere sottoposti a un grave e ingiustificato sovraccarico di lavoro. Questi contratti, di natura temporanea e non rinnovabile (durata: otto mesi), erano rivolti a disoccupati professionalmente qualificati e prevedevano lo svolgimento di funzioni specifiche e aggiuntive, legate ai progetti sperimentali. Tuttavia, nella pratica, tali operatori vengono sistematicamente impiegati nei reparti ospedalieri per coprire carenze strutturali di organico, in particolare la mancanza di personale OSS regolarmente assunto. In tale contesto, viene loro richiesto di svolgere attività ordinarie di assistenza ai pazienti ricoverati. Talvolta, durante il medesimo turno di servizio, gli OSS di cui trattasi vengono sballottati da un reparto all’altro in base alle necessità non soddisfatte dal personale ordinario. Chi ha provato a far valere i propri compiti, inerenti al progetto assegnato, ha ricevuto richiami verbali da parte della direzione, che sostiene che il contratto sottoscritto, in qualità di OSS, non prevede distinzioni di impego tra operatori strutturati o temporanei, neppure con riguardo ai progetti sperimentali di cui ai cantieri ASPAL, imponendo perciò l’esecuzione delle medesime mansioni previste per il personale assunto stabilmente;
– per tali ragioni una parte degli idonei, inseriti nelle graduatorie del pubblico concorso, per cinquantasette posti OSS, indetto da ARES, ha promosso un ricorso presso il TAR della Sardegna per contestare l’improprio l’utilizzo dei cantieri lavoro sperimentali per OSS in quanto di fatto, si elude lo scorrimento di regolari e vigenti graduatorie, redatte a seguito di pubblico concorso e di stabilizzazione, mortificando la professionalità maturata e favorendo, invece, assunzioni di soggetti selezionati sulla base dei soli requisiti reddituali e non di merito, attraverso i centri per l’impiego dell’ASPAL;
CONSIDERATO che:
– in presenza delle commissioni sanità e lavoro presso il Consiglio regionale si è tenuta una importante riunione, a cui ha preso parte anche una delegazione degli operatori socio sanitari inseriti nelle graduatorie di idonei e in attesa di stabilizzazione, da cui è scaturita la volontà dell’Amministrazione regionale di procedere alla stabilizzazione di tutto il personale OSS in possesso dei requisiti di legge, previa riorganizzazione complessiva della capacità assunzionale in campo sanitario;
– in conseguenza di tale impegno, ha preso avvio un processo di ricognizione generale dei fabbisogni complessivi regionali il cui esito conclusivo era atteso per il 31 maggio 2025;
RITENUTA di elevata importanza la vertenza promossa dagli operatori socio sanitari inseriti nelle graduatorie di idonei in attesa di stabilizzazione all’interno del sistema sanitario regionale, in quanto legittima e pienamente fondata, e di dover sollevare nel contempo il problema, denunciato dai di-retti interessati, circa l’improprio utilizzo degli operatori socio sanitari, assunti tramite i centri per l’impiego dell’ASPAL, (nell’ambito dei cantieri sanitari sperimentali ai sensi dell’articolo 13 della legge regionale n. 13 del 2024), al fine di assolvere ad attività ordinarie e di assistenza ai pazienti ricoverati nelle strutture sanitarie, sopperendo così alla problematica inerente la carenza strutturale di organico, in particolare la mancanza di personale OSS, che dovrebbe invece essere affrontata e risolta mediante stabilizzazione degli idonei inseriti nelle rispettive vigenti graduatorie, le quali attendono di essere portare ad esaurimento prima della loro scadenza e dallo scorrimento delle graduatorie di pubblico concorso per gli idonei con profilo di operatori socio sanitari (OSS), attualmente vigenti, per assunzioni a tempo indeterminato,
chiedono di interrogare la Presidente della Regione, l’Assessore regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) se siano a conoscenza della sentenza n. 141 del 22 luglio 2024 della Corte costituzionale, la qua-le ha chiarito che la Regione, facendo gravare interamente sul proprio bilancio il costo del Servizio sanitario regionale, può spendere oltre i limiti previsti dalla normativa nazionale, con conseguente autonomia decisionale, anche rispetto alla programmazione del fabbisogno del personale sanitario;
2) se la Giunta regionale intenda operare, in coerenza con la sentenza della Corte costituzionale e la vigente normativa nazionale;
3) se la Giunta regionale intenda procedere alla stabilizzazione degli operatori socio sanitari in possesso dei requisiti per la stabilizzazione e regolarmente inseriti nelle relative graduatorie, la cui scadenza è definitivamente fissata al 31 dicembre 2025, periodo dopo il quale sarà impossibile prendere in considerazione i requisiti legati al periodo di lavoro, maturato durante l’emergenza Covid, con l’inevitabile conseguenza per molti operatori socio sanitari di perdere l’occasione di poter essere stabilizzati all’interno del servizio sanitario regionale;
4) quali azioni siano state previste al fine di garantire il completo scorrimento delle graduatorie di idonei per la stabilizzazione degli OSS, prima della loro scadenza prevista per il 31 dicembre 2025;
5) quali siano le azioni che la Giunta regionale intende porre in essere per evitare che i cantieri occupazionali sperimentali OSS non siano di ostacolo per l’assunzione a tempo indeterminato di operatori socio sanitari che attendono legittimamente lo scorrimento delle relative graduatorie tuttora vigenti;
6) quali siano le ragioni che hanno portato a stabilire una durata di 8 mesi per i cantieri occupazionali sperimentali e se ciò implichi che anche la riorganizzazione della capacità assunzionale si estenderà per lo stesso periodo;
7) quali tempi sino previsti, alla luce della riorganizzazione della capacità assunzionale del sistema sanitario regionale, stante la conclusione del processo di ricognizione dei fabbisogni complessi-vi, al fine di potenziare gli organici per poter rispondere alle improrogabili emergenze del settore sanitario e alla carenza cronica di personale nelle strutture ospedaliera e di assistenza territoriale;
8) quali misure siano previste al fine di assicurare che la sperimentazione dei cantieri occupazionali in sanità non comprometta ulteriormente i diritti dei lavoratori che, sono presenti nelle graduatorie di stabilizzazione succitate e i partecipanti idonei al concorso ARES per operatore socio-sanitario, visto e considerato che le relative graduatorie hanno una durata temporale limitata e quali iniziative si intendano avviare per impedire che l’impiego del personale assunto tramite cantieri sanitari sperimentali eluda le normative sull’accesso al pubblico impiego e sulle assunzioni per concorso;
9) in che modo si intenda garantire che i progetti, previsti nei cantieri sperimentali sanitari, siano effettivamente aggiuntivi e non i medesimi delle funzioni ordinarie assegnate al personale strutturato.
Cagliari, 3 luglio 2025