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Si chiude oggi a Barcellona la nona Conferenza delle Assemblee Legislative Regionali Europee (CALRE). Per il Presidente Giacomo Spissu è necessario far crescere il decentramento regionale e coinvolgere il maggior numero possibile di cittadini nella nuova Europa allargata e integrata

Data: 25/10/2005 – Barcellona
Barcellona, 25 ottobre 2005 –  Costruire relazioni istituzionali che siano un ponte tra i parlamenti regionali con poteri legislativi e le regioni non dotate di questa potestà, far crescere il decentramento regionale, coinvolgere il maggior numero possibile di cittadini nella nuova Europa allargata e integrata e, infine, promuovere la cooperazione. È quanto ha sostenuto il presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Giacomo Spissu, durante la sessione annuale della Conferenza delle Assemblee Legislative Regionali Europee (CALRE) in corso di svolgimento a Barcellona.
“La rivendicazione di un maggior protagonismo delle Regioni nei processi di sviluppo e nella formazione degli atti comunitari– ha evidenziato Spissu- risponde all’esigenza di garantire alle comunità locali, e quindi anche a quella sarda, condizioni di prosperità e di benessere. Per questo motivo, bisogna moltiplicare il dialogo tra le istituzioni regionali e, in particolare, tra gli organismi  esecutivi e quelli legislativi. L’occasione di veder riunite in Spagna tutte le Assemblee legislative regionali costituisce  un segnale forte”.
Il Presidente del Consiglio regionale della Sardegna ha inoltre ricordato l’importanza della CALRE, auspicando che essa possa diventare il luogo di elaborazione delle istanze comuni delle autonomie locali a livello europeo, nel rispetto della varietà e delle differenze delle identità regionali e nazionali e in applicazione del principio della sussidiarietà.
Alla Conferenza di Barcellona, oltre al Presidente Spissu, ha partecipato anche il vice Presidente dell’Assemblea legislativa sarda Claudia Lombardo.

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