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Resoconto della seduta n. 203 del 24/02/2022

BOZZA PROVVISORIA

CCIII SEDUTA

Giovedì 24 febbraio 2022

(POMERIDIANA)

Presidenza del Presidente Michele PAIS

La seduta è aperta alle ore 15 e 42.

PIRAS ANDREA, Segretario f.f., dà lettura del processo verbale della seduta antimeridiana del 10 febbraio 2022 (192), che è approvato.

Congedi

PRESIDENTE. I consiglieri regionali Laura Caddeo, Sara Canu, Emanuele Cera, Pietro Moro, Aldo Salaris e Gian Filippo Sechi hanno chiesto congedo per la seduta pomeridiana del 24 febbraio 2022.

Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.

Discussione e votazione dell'articolato del disegno di legge: Legge di stabilità regionale (legge finanziaria 2022) (301/A).

PRESIDENTE. Eravamo rimasti all'emendamento numero 570.

Possiamo chiamare l'assessore Fasolino?

Sospendo due minuti il Consiglio.

(La seduta, sospesa alle ore 15 e 46, viene ripresa alle ore 16 e 00.)

PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori. Siamo arrivati all'emendamento numero 570, che prevede una misura correttiva in ordine allo spopolamento, però do la parola all'Assessore.

Ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.

FASOLINO GIUSEPPE, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Presidente, allora, visti gli inviti da parte di alcuni consiglieri di allargare il numero massimo degli abitanti, si stanno valutando una serie di opportunità, però è un qualcosa che va studiato a fondo, va strutturato. Allora, se siete tutti d'accordo, possiamo prendere un impegno che magari si studia uno strumento più adatto per i Comuni dai 3000 ai 5000 abitanti, chiamare perché magari hanno esigenze diverse rispetto ai Comuni fino a 3000 abitanti, anche perché come stavamo dicendo prima l'impatto sui Comuni al di sotto dei 3000 abitanti è molto più forte, magari i Comuni con più abitanti hanno esigenze diverse, magari hanno bisogno di più incentivi per le imprese, piuttosto che altro. Quindi se siete d'accordo oggi lo lasciamo così com'è, togliendo solo la parola "massimale", in maniera tale che può essere cumulato anche con tutti gli altri provvedimenti anche nazionali, o comunali, e con l'omnibus invece studiamo un prodotto adatto per i Comuni dai 3000 ai 5000 abitanti. Questa è la proposta per cercare di andare avanti, visto che oltretutto questo ha qualcosa di sperimentale, quindi poi lo valuteremo.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE (LEU). Presidente, io sono d'accordo su quello che ha detto l'Assessore. Assessore, basterebbe al comma 3 fermarsi "400 euro per ogni figlio successivo" e togliere "comprensivi di altre forme di sostegno statale alla natalità o bonus per i figli".

FASOLINO GIUSEPPE, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Va bene!

PRESIDENTE. Bene.

Metto in votazione l'emendamento numero 570. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 294. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Metto in votazione l'articolo 10, con la modifica annunciata dall'Assessore e specificata dall'onorevole Cocco. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 252. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Gli emendamenti numero 553, 569, 44, 556 sono stati ritirati.

Metto in votazione l'emendamento numero 253. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 254. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Passiamo all'emendamento numero 554.

È ritirato, onorevole Cossa?

Ha domandato di parlare il consigliere Michele Cossa per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

COSSA MICHELE (Riformatori Sardi). Presidente, io questo emendamento posso anche ritirarlo, però mi sembra abbastanza significativo, quindi se non ci sono problemi particolari dei quali chiedo all'assessore Fasolino, io penso che si possa approvare. L'emendamento dà precedenza ai Comuni sotto i 3000 abitanti per l'accesso ai finanziamenti regionali per la realizzazione di programmi di e-government, di collegamenti informatici e inerenti alle tecnologie dell'informazione e della comunicazione anche attraverso l'utilizzo di sistemi di telecomunicazione a banda larga e senza fili. Cioè se la Regione adotta programmi di questo genere stiamo dando priorità ai Comuni sotto i 3000 abitanti. Assessore, se lei ritiene.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Presidente, io capisco e condivido la ratio a monte del provvedimento, però non vorrei che inserendo un limite come questo in legge non si crei qualche difficoltà. Perché quando si realizzano collegamenti informatici, quindi credo che si riferisca alle reti, di solito vengono connessi parti di territorio, ci sono zone montuose della Sardegna dove insistono Comuni con meno di 3000 abitanti e Comuni con 3500/5000 abitanti, non vorrei che inserire per legge un blocco di questo tipo non fosse…

COSSA MICHELE (Riformatori Sardi). Ritiro l'emendamento!

AGUS FRANCESCO (Progressisti). No! Ho detto condivido il principio, c'è però questo tema, che non vorrei che…

PRESIDENTE. Ritirato l'emendamento?

Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MULA FRANCESCO (PSd'Az). Presidente, intanto per annunciare il voto favorevole, io chiederei al collega di non ritirarlo, più che altro stavo facendo un ragionamento con Michele Cossa, e quando noi diciamo "hanno la precedenza", non vorrei che venga impugnato questo fatto che dai precedenza, io chiederei magari se è possibile di studiarlo in un modo dove va nella direzione auspicata, c'è una domanda, permettetemi, che non venga impugnato, cioè il nostro dubbio era quello. Non che non vada bene, se noi riusciamo a formularlo che siamo tranquilli, noi siamo favorevoli.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Michele Cossa. Ne ha facoltà.

COSSA MICHELE (Riformatori Sardi). Allora, io non vorrei sembrare scortese, tanto meno con il collega Agus, ci mancherebbe altro, però abbiamo l'esigenza di approvare rapidamente questa legge, il collega Agus ha sollevato un problema vero, perché il tema non riguarda i Comuni sotto i 3000 abitanti, riguarda i Comuni che hanno un ritardo nell'accesso alle tecnologie e, in particolare, hanno un ritardo nell'illuminazione della fibra, perché l'illuminazione della fibra viene decisa non da chi ha messo i soldi, cioè dalla Regione, ma viene decisa dai gestori, è una cosa per me incomprensibile, però purtroppo è così. Quindi si tratta di introdurre una qualche forma di stimolo a che le tecnologie vengano incentivate soprattutto in questo tipo di Comuni. Quindi io non lo so, qui bisognerebbe riformularlo, onorevole Agus? Non lo so.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Eugenio Lai per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

LAI EUGENIO (LEU). Presidente, noi siamo d'accordo con l'emendamento formulato dall'onorevole Cossa, ne capiamo anche la ratio, è uno dei temi che abbiamo posto nella fase della discussione generale sul ritardo della rete infrastrutturale. Ora, se non si vuole mettere la parola precedenza, si può mettere la parola "priorità", perché naturalmente c'è bisogno, come diceva l'onorevole Cossa di una politica importante che incentivi la diffusione della fibra in questi Comuni, perché solitamente per molte aziende diventa improduttivo investirci. Quindi questo emendamento dal mio punto di vista, dal nostro punto di vista, va nella direzione giusta. Dichiariamo il voto favorevole.

PRESIDENTE. Io non ho capito se è ritirato, però!

Ha domandato di parlare il consigliere Pierluigi Saiu. Ne ha facoltà.

SAIU PIERLUIGI (LEGA). Io faccio una proposta all'Aula. Considerata la disponibilità del proponente e considerata anche la condivisione generale del principio che l'emendamento esprime, ma richiamata altresì la necessità di una riflessione puntuale sulla corretta configurazione della norma, visto che l'Assessore comunque ha ribadito la necessità di un secondo intervento sulla materia che disciplina adesso la finanziaria, per estenderla anche agli altri Comuni, io faccio questa proposta nella speranza che venga accolta, e cioè rimandiamo a quel momento anche l'introduzione del principio richiamato dall'emendamento dell'onorevole Cossa e, aggiungerei, introduciamo anche uno stanziamento specifico per l'infrastrutturazione di questi Comuni, cioè mettiamo sia il principio che anche una quantificazione finanziaria per interventi infrastrutturali che vadano in quella direzione. So per certo che ci sono dei progetti che attendono di essere finanziati in questa direzione; io faccio questa proposta come contributo, poi ovviamente mi rimetto all'Aula e alla volontà che si formerà all'interno del Consiglio regionale.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Michele Cossa. Ne ha facoltà.

COSSA MICHELE (Riformatori Sardi). Approfitto della cortesia dell'Aula, per dire all'onorevole Saiu e a tutta l'Aula che l'infrastrutturazione è già in corso: questa Regione ha già speso quasi 200 milioni di euro per infrastrutturare tutti i Comuni della Sardegna, il problema è che si realizza l'infrastruttura e l'infrastruttura non viene illuminata, perché non conviene commercialmente a chi detiene le chiavi di tutta questa operazione, questo è il problema. Quindi io direi magari, se siete d'accordo, siccome mi pare che ci sia una certa convergenza sul principio, approviamolo così, poi se c'è da migliorarlo lo miglioriamo in un secondo momento, però credo che il principio, il diritto di tutte le comunità, in particolare di quelle più piccole, a fruire con priorità di questa infrastruttura, credo che questo principio sia utile comunque affermarlo.

LAI EUGENIO (LEU). Noi apponiamo a firma.

MULA FRANCESCO (PSd'Az). Anche noi.

PRESIDENTE. Va bene, tutta l'Aula.

Poiché nessuno altro domanda di parlare sull'emendamento numero 554, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Poiché nessuno domanda di parlare sull'emendamento numero 585, sostitutivo totale dell'emendamento numero 555 (è la norma finanziaria dell'articolo), lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

A questo punto l'emendamento numero 555 è decaduto.

Passiamo all'emendamento numero 559. Onorevole Cossa?

COSSA MICHELE (Riformatori Sardi). Ritirato.

PRESIDENTE. Gli emendamenti numero 255, 257, 258, 259, 260, 261, 262, 263, 264, 265, 266 e 267 sono inammissibili.

Metto in votazione l'emendamento numero 586.

Ha domandato di parlare il consigliere Antonello Peru per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

PERU ANTONELLO (UDC-Cambiamo). Innanzitutto perché provo veramente grande soddisfazione per aver riportato in Aula questo emendamento, quindi ringrazio in primis il Gruppo che è il primo firmatario, ringrazio tutto il Consiglio ma soprattutto il Presidente e l'assessore Fasolino che è stato molto sensibile per trovare veramente quell'equilibrio tra il Nord e il Sud della Sardegna, e cercare veramente di dare dignità non solo al Nord ma a tutto il popolo sardo.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Desirè Manca per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MANCA DESIRÈ (M5S). Condivido quanto dichiarato dall'onorevole Peru e chiedo di apporre anche la mia firma su questo emendamento, che ci trova assolutamente a favore: questo è un emendamento che credo possa ridare dignità al mio territorio, che purtroppo in questi anni ha sofferto di questo grande divario e squilibrio tra Nord e Sud della Sardegna. Quindi condivido in pieno davvero questo emendamento e appongo la mia firma.

MULA FRANCESCO (PSd'Az). Anche la nostra firma.

PRESIDENTE. Di tutta l'Aula.

Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE (LEU). Per apporre anche la mia firma e per sperare che al più presto l'Assessore agli enti locali ci possa dare notizia di come sta evolvendo la legge sugli enti locali, perché ancora siamo nel limbo e non sappiamo, e non so ancora per quanto tempo, se Sassari potrà essere Città Metropolitana o se rimarrà Provincia, e questo interessa molto soprattutto i Comuni dell'attuale Provincia. Credo che sia anche questo indifferibile nella prosecuzione.

PRESIDENTE. Poiché nessun altro domanda di parlare sull'emendamento numero 586, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 308.

Ha domandato di parlare il consigliere Cesare Moriconi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MORICONI CESARE (PD). Noi con questo emendamento non vogliono introdurre dei nuovi oneri ma restituire a quelle comunità che sono state escluse dalla programmazione territoriale precedente la possibilità di essere incluse nell'ambito della prossima programmazione territoriale, e individuare ciò di cui si è parlato nella discussione nel merito dell'articolo 10, quelle criticità che ci consentirebbero di fare anche una verifica dello stato di attuazione e dell'efficacia di quella programmazione della strategia 5.8, e quindi di ridefinire le linee guida per fare in modo che la programmazione territoriale possa essere efficace. Aggiungo anche, approfitto dell'occasione perché ho ascoltato l'intervento dell'Assessore, che credo di poter dire che questa è stata una bella discussione, che dà l'idea di quanto sarebbe potuta essere anche più importante se avessimo voluto, per cui ci stiamo inseguendo su questo tema, e credo che questa sia una nota di merito del Consiglio, e sono d'accordissimo con lei sul fatto che noi dobbiamo chiedere allo Stato di fare lo Stato, perché ci sono opere che non sono opere di cui possiamo farci carico e di cui lo Stato deve farsi carico, l'alta velocità a cui ha fatto riferimento lei e l'esclusione della Sardegna dall'alta velocità, ed è per questo che noi riteniamo che le questioni che attengono questa discussione, e che avrebbero potuto riguardare anche il merito dell'accordo Stato-Regioni, del tavolo tecnico politico che è stato purtroppo avviato solo recentemente, avrebbero potuto produrre quegli effetti a beneficio della Sardegna nella programmazione delle risorse europee per quanto riguarda il PNRR, che ci vede oggi molto deboli.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MULA FRANCESCO (PSd'Az). Ho sentito molto attentamente e mi sono letto anche in maniera altrettanto attenta l'emendamento, io credo che sia meritevole questo emendamento e chiederei di farci una riflessione, anche veloce. Intanto non stiamo impegnando risorse, giusto per capirci, ma il fatto di prevedere e di fare una valutazione seria per quanto riguarda la programmazione territoriale, e di poter valutare di inserire tutte quelle aree che ne sono rimaste escluse, mi sembra che giustizia territoriale più di questo non ce ne sia. Io direi, Assessore, se una valutazione la possiamo fare anche in maniera abbastanza veloce.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gianfranco Satta per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SATTA GIANFRANCO (Progressisti). Per dichiarare il mio voto favorevole all'emendamento a prima firma del collega Moriconi, perché credo fortemente nello strumento della programmazione territoriale, una programmazione che è nata dal basso e che in numerosi territori ha dato anche risultati, portando a termine le progettazioni, mandando anche quelle opere in appalto e oggi in esecuzione. Chiederei all'assessore Fasolino di prendere anche un impegno rispetto all'utilizzo delle economie dei ribassi d'asta nei vari territori che hanno portato all'appalto i vari progetti sulla programmazione territoriale: sono diversi i Comuni che hanno chiesto e manifestato questa esigenza.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Salvatore Corrias per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CORRIAS SALVATORE (PD). Io devo dare atto all'assessore Fasolino della chiara e assoluta disponibilità in questa fase di riflessione sulle criticità esistenti sulla programmazione territoriale in atto, tramite la manifestazione d'interesse, opportunamente prorogata al 31 marzo, la quale altrimenti sarebbe scaduta praticamente nei giorni prossimi, attraverso la quale si dà la possibilità ai territori di ottimizzare, magari anche rimodulandoli, i progetti sui quali si registrano forti ritardi, anche per negligenza degli stessi territori come stazioni appaltanti e centrali terminali e succursali nei territori. Credo che questo emendamento a prima firma del collega Moriconi vada proprio in questa direzione, nel senso che far tesoro delle criticità esistenti significa provare ad evitare di riscontrare nuovamente queste criticità nella prossima programmazione, allargando - mi permetto di dirlo vista la presenza anche dell'Assessore ai lavori pubblici - l'angolo visuale: di infrastrutture abbiamo più volte parlato e anche di trasporti e di mobilità, il collega Moriconi qui richiama la strategia SNAI, facciamo tesoro delle esperienze del Mandrolisai e dell'Alto Campidano (anche lì delle criticità che ci sono state) per andare a coprire quello che il PNRR non copre e nemmeno i fondi e le risorse dell'FSC.

Insomma, gli enti locali devono essere chiamati a raccolta per programmare ancora meglio di quanto non si sia fatto in passato, e già si è fatto bene, sulla prossima programmazione. Quindi su questo emendamento fa anche piacere constatare che c'è la disponibilità della maggioranza ad accoglierlo.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). In primo luogo per apporre le firme dei colleghi del gruppo Progressisti all'emendamento, e poi due temi. Intanto credo che sia positiva l'apertura di credito su questa tematica, consente di non dover iniziare da zero: ci sono le esperienze fatte nella programmazione in questi ultimi anni, ci sono esperienze positive ed esperienze un po' meno positive, dove la programmazione è stata in linea con le aspettative si possono replicare le buone pratiche, dove c'è qualcosa da correggere si può prendere spunto da quello che non è andato bene per fare meglio. La cosa da evitare però è cancellare tutto e ricominciare da zero, quindi prima di tutto, ancora prima di iniziare questa fase, fare il conto del passato per fare meglio nel futuro.

L'altro tema riguarda il fatto che queste sono tra le poche risorse disponibili che avremo a disposizione, perché noi discutiamo sempre di PNRR, discutiamo del bilancio regionale, che come abbiamo visto è molto più scarno di quello che ci si poteva aspettare, ma solo con una programmazione integrata che tenga conto della programmazione europea, dei fondi straordinari del PNRR, dei fondi regionali e di quelli degli enti locali per i cofinanziamenti, noi potremmo fare realmente qualcosa di incisivo, altrimenti dovremmo accontentarci di piccole politiche territoriali che durano lo spazio di una stagione e non creano un vero sviluppo.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mura per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MURA FRANCESCO (FdI). Io ho necessità di capire meglio, onorevole Moriconi, nel fare un ragionamento in Aula. In buona sostanza lei sta chiedendo di inserire nella prossima programmazione territoriale i progetti che nelle scorse iniziative sono stati esclusi dalla programmazione territoriale e anche dall'azione della SNAI, in buona sostanza quello che è stato bocciato, o quantomeno che ha avuto un livello di valutazione bassa la volta scorsa, noi adesso lo stiamo portando arbitrariamente in testa a quelle che saranno le prossime graduatorie: è questa la soluzione?

No? Allora spiegatemi, perché io ho inteso questo.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cesare Moriconi. Ne ha facoltà.

MORICONI CESARE (PD). No, niente di bocciato da recuperare, è tutto da costruire, cioè i progetti di sviluppo territoriale sono da costruire, evidentemente se non sono stati inclusi è perché non sono stati istruiti nei modi dovuti, ma perché i Comuni stessi… io qui penso che la Regione debba, e i Comuni debbano solidarizzare con quelli che non hanno avuto la forza e la capacità di costruire il progetto. Poi lo dico perché sono 295 i Comuni già inclusi nei progetti di sviluppo territoriale, poi ci sono quelli dei due ATQ di SNAI, che saranno un'altra trentina probabilmente, cioè restano solamente alcune aree, tra l'altro particolarmente depresse della nostra Regione, come per esempio il Gerrei, che se noi gli chiedessimo di istruire un progetto avrebbero delle gravi difficoltà a farlo. Allora in questo caso si tratta di dare una mano, in maniera tale che vengano incluse delle ipotesi di progetti di sviluppo territoriale, che se non sono in grado di farsi da soli bisogna aiutarli a farseli.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Roberto Li Gioi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

LI GIOI ROBERTO (M5S). Intervengo per dichiarare che anche il Gruppo Movimento Cinquestelle appone la firma su questo acuto emendamento dell'onorevole Moriconi, che pone al centro della questione della programmazione una programmazione che coinvolga anche la base.

PRESIDENTE. Penso che l'emendamento possa essere considerato a firma dell'intera Aula.

PRESIDENTE. Poiché nessun altro domanda di parlare sull'emendamento numero 308, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Passiamo all'emendamento numero 179 che proviene dall'articolo 11.

Ha domandato di parlare il consigliere Antonello Peru per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

PERU ANTONELLO (UDC-Cambiamo). Allora io l'emendamento non lo ritiro per tre ordini di motivi salvo che l'Assessore, mi dispiace che non ci sia l'assessore Chessa, ma l'assessore Fasolino forse ci può dare qualche notizia più importante. Non lo ritiro perché come dicevo stamattina primo motivo è la terza volta che questo emendamento viene inserito in Finanziaria e per la terza volta non viene né programmato e quindi non vengono spese per la sua finalità, viene approvato certo approvato e non poi programmate quindi ritorna nelle economie. Secondo motivo perché noi siamo convinti che l'azione per quanto riguarda la finalità era efficacissima sia per limitarne gli interventi sullo spopolamento ma sia perché queste somme venivano inserite per la riqualificazione e la riconversione dei centri storici, come abbiamo, detto ormai abbandonati e poco funzionali anche a quello che era l'uso abitativo, quindi questa finalità per noi era importantissima, perché quando noi diciamo che vorremmo che visitatori andassero al centro storico, nei centri storici o nelle zone interne e anche nelle zone di spalla alla stagione balneare non so dove li facciamo dormire, forse dobbiamo riaprire gli alberghi a cinque stelle, quindi per noi veramente è il più efficace. Il terzo motivo è quello che questo emendamento, dico, è la dimostrazione di questo Gruppo e la serietà di questo Gruppo e l'amore che ha veramente per la nostra terra perché questa proposta non ha assolutamente una finalità elettorale, non ha una finalità di bottega perché nessuno del Gruppo di cui faccio parte, a partire dall'onorevole Oppi, non risiede assolutamente nelle zone interne, questo emendamento era principalmente per le zone interne per il tema dello spopolamento che oggi abbiamo trattato. Quindi ecco perché io lo vorrei difendere e lo difendo veramente con tutta la mia forza, con tutta la forza del Gruppo. L'Assessore stamattina ci ha detto che ci dava una spiegazione per quale motivo non è stato programmato, parlo dell'Assessorato al turismo, quindi io non lo ritiro per questi tre ordini di motivi.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.

MULA FRANCESCO (Psd'Az). Grazie Presidente, solo per chiedere la disponibilità da parte dei presentatori e del Presidente di rimandare l'emendamento dico un po' più in là, perché naturalmente ho chiamato l'Assessore, sarebbe il caso che anche lui venisse in Aula a dire due cose, che sicuramente interessano un po' tutti. Poi per quanto riguarda l'emendamento sicuramente lo preannuncio, magari si prenderà un impegno e quant'altro, chiederemo al presentatore di ritirarlo perché sicuramente ora non siamo in grado di dargli copertura finanziaria, però sarebbe anche interessante, alla luce delle cose dette dal collega, cercare di capire magari che cosa è successo. Quindi se il Presidente è d'accordo e l'Aula è d'accordo posticipiamo di qualche minuto e poi lo riprendiamo in discussione.

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito assetto del territorio.

FASOLINO GIUSEPPE, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Grazie signor Presidente, allora io considero talmente importante e positivo questo emendamento che in passato in una delle prime variazioni importanti che abbiamo fatto avevamo inserito queste risorse per più annualità. Quindi lo considero un intervento importante, proprio in direzione della lotta allo spopolamento. È uno degli interventi secondo me più intelligenti che si potrebbe fare, che va a incentivare un'economia dell'interno della nostra Isola con degli obiettivi che abbiamo detto da quando abbiamo iniziato a parlare di lotta per lo spopolamento. Quindi secondo me è un emendamento molto, molto positivo in questo momento non ho la copertura per poterlo approvare prendo però l'impegno nella prossima variazione o nella omnibus di portarlo all'interno perché è naturalmente conseguente alla lotta per lo spopolamento.

PRESIDENTE. Bene ritirato.

Passiamo all'esame dell'articolo 11. All'articolo sono stati presentati degli emendamenti.

Emendamenti 149 e 474, 150, 475, 151 ,476, 152 uguale a 477, 153, 478, 557, 33, 179 che è stato spostato al 10 ritirato, 242, 246 con emendamento all'emendamento 593 uguale a 247, 249, e 250, 256, 279 che è inammissibile, 314, 462 520, 462 decaduto.

Per esprimere il parere sugli emendamenti ha facoltà di parlare il consigliere Stefano Schirru, relatore.

SCHIRRU STEFANO (PsdAz), relatore. Grazie Presidente, leggo i pareri espressi dalla Commissione in merito all'articolo 11, quindi 149, 474, 150, 475, 151, 476, 152, 477, 153, 478 parere negativo. Il numero 557, numero 33, 179, rinviati all'Aula, il numero 242 invito al ritiro, il 246 è sostituito dall'emendamento della Giunta numero 593 rinviato all'Aula, 247 rinviato all'Aula, 249 invito al ritiro, 250 rinviato all'Aula, 256 invito al ritiro, 279 rinviato all'Aula, 314 invito al ritiro, 462 invito al ritiro e 520 rinviato all'Aula.

PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito assetto del territorio.

FASOLINO GIUSEPPE, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Conforme al relatore.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Eugenio Lai. Ne ha facoltà.

LAI EUGENIO (LEU). Sì Presidente, per ritirare gli emendamenti soppressivi totali e parziali a seguito dell'impegno informale dell'assessore Fasolino alla modifica del comma relativo ai 40 milioni di euro destinato agli enti locali. Crediamo che la modifica che verrà proposta e verrà condivisa credo da tutta l'Aula sia quella che vada nella giusta direzione.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Roberto Li Gioi. Ne ha facoltà.

LI GIOI ROBERTO (M5S). Ritiriamo tutti i nostri emendamenti, grazie.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Massimo Zedda. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Grazie Presidente, sarò breve in modo tale da poter interloquire con l'Assessore a chiedere delle delucidazioni sul testo. L'intenzione nell'articolo 11 nel primo comma è quello di dare un supporto economico agli enti locali che deve essere però restituito, perché scritto in questo modo il testo dà ad intendere che sia una partita di giro con tutte le dinamiche di difficoltà… No quello lo capisco nel caso in cui subentri un finanziamento, però stiamo attenti le norme dell'attuale codice degli appalti, una follia il codice degli appalti ma questa è, non prevedono la possibilità di progettare senza avere le risorse per il progetto da realizzare, vi ricordate che venne suddivisa la fase della progettazione dalla fase dell'appalto dei lavori, ma nella fase di progettazione si deve avere, per evitare Progettopoli fondamentalmente, si deve avere già la disponibilità delle risorse per quanto riguarda i lavori da realizzare. Questo aspetto va chiarito perché con un testo così poco chiaro, poco esplicito nelle finalità si rischia di cadere o di dare ad intendere che un Comune può beneficiare di queste risorse per studiare un progetto in assenza delle risorse per realizzare l'opera perché si possa fare quel progetto, quel percorso progettuale che deve essere mandato a gara si devono avere nell'ambito del piano triennale delle opere pubbliche l'inserimento di quell'opera, che va progettata è solo un'idea fino a quel momento, ma va progettata, ma deve essere per poter essere progettata inserita nel piano triennale delle opere pubbliche con dotazione finanziaria reale non più come accadeva un tempo che il bilancio prevedeva una serie di ipotesi di finanziamento, si facevano i progetti poi i soldi per la realizzazione non c'erano. Questo aspetto bisogna chiarirlo con attenzione, perché un conto è come lei giustamente dice diciamo: il Comune ha una dotazione finanziaria per la realizzazione di un progetto e ha bisogno però di un aiuto economico per fare una progettazione di più alto livello diciamo. Nel frattempo su quell'opera finanziata partecipa anche a bandi europei o comunque a una progettazione che ha una caratteristica in termini di provenienza del finanziamento differente rispetto a quella regionale ed è chiaro che a quel punto si sostituisce il finanziamento regionale insieme al cofinanziamento comunale, quello che è insomma, col finanziamento statale o europeo. Questo aspetto andrebbe chiarito con attenzione quindi non voglio farla lunga solo perché nella lettura del testo non è chiaro quale sia la finalità se non quella di dare una mano ai Comuni per quanto riguarda progetti, però i progetti devono essere inseriti in un quadro organico e deve essere inserito in un quadro organico in termini di esigenze, meglio ancora se ci fosse un incentivo per progetti sovra comunali, perché in questo caso si potrebbe beneficiare ovviamente della partecipazione di più enti locali per questioni che risolvono un problema che riguarda più Comuni e via dicendo, insomma non la voglio fare lunga come ho detto in premessa, grazie.

PRESIDENTE. Mettiamo in votazione l'articolo 11.

Poiché nessun altro è iscritto a parlare, per la Giunta, ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito assetto del territorio.

FASOLINO GIUSEPPE, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Allora Presidente, dovrei fare un emendamento orale e sostituire il comma 2 con queste parole: gli enti locali che accedono ai fondi sono tenuti a completare la progettazione entro 18 mesi dal finanziamento e al rimborso del finanziamento concesso esclusivamente nel caso di finanziamento dell'opera connessa. Lo ripeto. Gli enti locali che accedono ai fondi sono tenuti a completare le progettazioni entro 18 mesi dal finanziamento e al rimborso del finanziamento concesso esclusivamente nel caso di finanziamento dell'opera connessa.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Sempre per essere chiari, avendo diviso la fase di progettazione dalla fase di esecuzione dell'opera, avendo, Assessore, suddiviso la fase di progettazione della fase di esecuzione dei lavori che cosa intendete per progettazione? Perché sennò si crea un incidente di percorso, cioè progettazione non è il progetto, perché per 18 mesi immagino che sia... e allora uno stato d'avanzamento dei lavori fino a tre quarti dell'opera, cioè deve essere non lo so questo… Allora è chiaro che il senso, qual è dando diciotto mesi mi pare Assessore, no io lo capisco perché così diventano opere immediatamente cantierabili, non lo so quale sia l'opzione migliore, perché in un caso c'è il rischio appunto, non essendo chiari, di creare una confusione tra progetto ed esecuzione dei lavori, nell'altro caso non mettendo un termine, che poi a seconda dello stato d'avanzamento dell'opera può essere prorogato caso per caso però non mettendo un termine si rischia di avere progettazioni non immediatamente esecutive, cioè non realizzabili in tempi rapidi. Invece dando un tempo come dire congruo per la realizzazione dell'opera ma allo stesso tempo non troppo esteso anche i Comuni saranno portati a fare interventi immediatamente cantierabili e non progettazione, come dire, che rischia di farci vedere le opere chissà quando. Quindi è un cane che si morde la coda, cioè se lo eliminiamo rischiamo che sia sine die se lo lasciamo senza però chiarire progetto od opera… ma infatti mi sembrava strano. Però va bene perfetto era solo…

PRESIDENTE. Poiché nessuno domanda di parlare sul testo dell'articolo 11 così come emendato lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano. Chi si astiene alzi la mano.

(È approvato)

Emendamento numero 557. Ritirato?

Ha domandato di parlare il consigliere Michele Cossa. Ne ha facoltà.

COSSA MICHELE (Riformatori Sardi). Presidente, se l'Aula non lo condivido lo ritiro, però vorrei spiegare la finalità di questo articolo, è a pagina 530. La finalità di questo emendamento che è teso a venire incontro a quei Comuni che sono meno attrezzati dal punto di vista organizzativo per quanto riguarda la presentazione dei progetti, vi spiego meglio. Abbiamo visto che col PNRR in cui il Governo ha introdotto una modalità molto snella per la presentazione delle schede, molti comuni nonostante questo si sono trovati in difficoltà. Per cui i Comuni più intraprendenti sono riusciti ad accedere ai finanziamenti altri Comuni invece hanno avuto difficoltà, molti sindaci di piccoli Comuni si sono messi loro stessi a compilare le schede e questo crea una grande disparità tra i Comuni, anzi tende ad accentuare la disparità tra i Comuni, per cui l'emendamento prevede di destinare 2 milioni dei 40 milioni, naturalmente possono essere anche meno, però quello che credo che sia importante sia anche in questo caso il segnale che si dà, a venire incontro ai Comuni che hanno bisogno di sostegno nella fase progettuale. E approfitto per dire che condivido molto quello che è l'emendamento proposto dall'assessore Fasolino perché precisa che comunque i soldi rientrano se l'opera viene finanziata ma se l'opera non viene finanziata, grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Grazie Presidente, mi ricollego a quello che diceva l'onorevole Cossa tra tutti i Comuni della Sardegna un Comune non ha bisogno di aiuti, ed è il Comune di Cagliari, perché ho visto due determine dirigenziali che consentono la cessione di sei contratti di sei dipendenti del Comune alla Regione Sardegna. Quindi da un lato si fa un concorso, anzi tutti i giorni si dice che c'è carenza di personale, si fa un concorso motivando il concorso in relazione alla carenza di personale, e non espletate neanche le procedure concorsuali si consente la cessione di sei contratti a beneficio della Regione che a sua volta sta facendo concorsi. L'altra determina riguarda lo spostamento di un'altra persona, e siamo a sette, che si sposterà dal Comune di Cagliari verso la fantomatica opere pubbliche Sardegna, non ricordo manco il nome di quel contenitore vuoto che opere pubbliche non ha mai fatto, e quindi lì non c'è bisogno di una mano d'aiuto. Vi do il dato: nel 2011, 1400 dipendenti, siamo a 1100, però si consente un esodo verso la Regione. Va tutto bene quello che diceva l'onorevole Cossa al netto di chi cede con provvedimento di autorizzazione, di cessione di contratti, quindi non li rivedranno mai più, l'altro che ho citato, questa è proprio una cessione di contratto, l'altro per cinque anni, figuratevi. Quindi i Comuni sono in difficoltà tranne uno. Grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Valter Piscedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

PISCEDDA VALTER (PD). Grazie Presidente. Approfitto dell'emendamento dell'onorevole Cossa per segnalare, a parte che sono assolutamente favorevole all'emendamento orale e quindi all'intervento in sé, però volevo segnalare all'assessore Fasolino, ma direi anche all'Aula, io l'ho scoperto oggi quindi chiedo scusa se non sono potuto intervenire formalmente, però voi sapete che proprio ieri è uscito l'elenco dei Comuni che verranno beneficiati da quell'intervento nazionale sulle progettazioni, e sostanzialmente questo intervento è parallelo a quello. Però vi segnalo, io, ripeto, l'ho scoperto oggi, che quell'intervento riguarda solo le città sotto i 30.000 abitanti, Province e Città metropolitane. Faccio l'esempio, la città di Nuoro sarà fuori, non potrà concorrere a quel tipo di risorse. Quindi, se l'avessi saputo per tempo vi avrei proposto un emendamento che con questi fondi si andasse a equiparare la situazione di quei Comuni, quali ad esempio Nuoro, che verranno tenuti completamente fuori da quell'intervento nazionale.

PRESIDENTE. L'emendamento numero 557 quindi è ritirato, onorevole Cossa? Ritirato.

L'emendamento numero 33 è ritirato.

Emendamento numero 531.

Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE (LEU). Questo è un emendamento che ho proposto e abbiamo proposto nella legge omnibus 1 e riproponiamo oggi in questa finanziaria sapendo che comunque non può avere un riscontro positivo, però io ricordo ancora una volta all'assessore Fasolino e all'assessore Biancareddu, mi sembrava di averlo visto in Aula, che si tratta dello scorrimento delle graduatorie dei progetti ammissibili e non finanziati per l'apertura degli sportelli linguistici. È stata un'ottima iniziativa, un'ottima misura, però moltissimi Comuni purtroppo sono rimasti fuori. Si tratta degli sportelli linguistici per la formazione progetti culturali per la per la lingua sarda, catalano di Alghero e altre varietà alloglotte. Quindi lo ritiro, Presidente, ma volevo ricordarlo ancora una volta.

PRESIDENTE. Ritirato. Il numero 169 è ritirato, abbiamo detto che era quello trasferito nel precedente, il 10. Il numero 242 è ritirato.

Emendamento numero 593.

Ha domandato di parlare il consigliere Gian Franco Satta per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SATTA GIAN FRANCO (Progressisti). Grazie Presidente. L'emendamento numero 593 presentato alla Giunta è un emendamento all'emendamento, che è il numero 246 a pagina 534, è un mio emendamento come primo firmatario, ma riporta le firme di tutto il Gruppo dei Progressisti, che rappresentava e tendeva a rappresentare un'esigenza soprattutto per le amministrazioni locali di utilizzare quel personale che per anni è stato formato nei programmi territoriali, nei distretti rurali, nel PSR, nell'attuazione del Piano di sviluppo rurale, si tratta di quel personale che oggi è in carico ai GAL, ai FLAG, e che può essere utilizzato nelle varie amministrazioni comunali, dalle unioni di comuni, dalla Regione Sardegna. Quindi mi fa veramente piacere che la Giunta abbia accolto questa esigenza e che possa rappresentare veramente la possibilità di continuare a formare quel personale che ha nel tempo dimostrato di essere preparato per quanto riguarda soprattutto progetti comunitari, grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

L'onorevole Salaris è rientrato dal congedo. Anche l'onorevole Cera è rientrato dal congedo.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Condivido al 100 per cento, come ha specificato bene il collega Satta, le finalità dell'emendamento, e credo che sia fondamentale farlo ora perché sono in corso le progettazioni, cioè in questo periodo i Comuni e le comunità si interrogano riguardo ai finanziamenti del PNRR e non solo, ecco utilizzare i soggetti che già esistono, e quindi i GAL, i FLAG, quelli che già esistono e già hanno accumulato esperienze e non andare a costituire ex novo dei nuovi enti, credo che sia la cosa più indicata. Segnalo un tema però, si sta procedendo anche alla costituzione dei distretti rurali, ne abbiamo parlato qualche articolo fa. Bene, l'ideale sarebbe che la Regione avesse un'organizzazione coerente in tutto il territorio, il rischio da evitare considerando l'importanza che avranno i distretti nella prossima programmazione è quello che i territori viaggino in ordine sparso e in alcuni casi siano i GAL ad essere la struttura tecnica di riferimento e, in altri, altre realtà che ovviamente avrebbero molto meno peso anche nelle interlocuzioni con la Regione, per facilitare probabilmente questo emendamento apre la strada verso quella che è la coerenza dell'organizzazione che i nostri territori devono avere per evitare di fare due volte il lavoro che invece si potrebbe fare in maniera molto più rapida. Tra l'altro, e chiudo, i GAL sono soggetti deboli dal punto di vista politico perché sono fondazioni, non enti locali, hanno personale in grandissima parte precario, anche se dotato di grande esperienza, è bene che nella prossima riorganizzazione si tenga conto di questo aspetto perché quando si parla di spopolamento parliamo di aree che invece proprio dal potenziamento di queste strutture possono intercettare dei fondi necessari per arginare il fenomeno alla radice.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 593. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

L'emendamento numero 247 è decaduto, così come il numero 246, il numero 249 è ritirato, il numero 250 è ritirato, il numero 256 è ritirato.

Il numero 256 non è ritirato?

Ha domandato di parlare il consigliere Gian Franco Satta per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SATTA GIAN FRANCO (Progressisti). Presidente, questa Regione da anni trascura, tra le isole minori della nostra Sardegna abbiamo anche l'Asinara, è da anni che la Sardegna trascura quei territori, trascura la valorizzazione di quel contesto ambientale tra le bellezze più significative del Nord Sardegna, le spese per quanto riguarda il trasporto, quindi l'abbattimento dei costi di trasporto vengono riconosciuti…

PRESIDENTE. Onorevole Gian Franco Satta, mi perdoni, sto leggendo l'emendamento, ma è stato già approvato ieri l'emendamento che porta la prima firma dell'onorevole…

SATTA GIAN FRANCO (Progressisti). Grazie Presidente.

PRESIDENTE. L'emendamento numero 279 è inammissibile, il numero 314 penso che sia ritirato? No.

Ha domandato di parlare il consigliere Salvatore Corrias per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CORRIAS SALVATORE (PD). Presidente, io questo emendamento lo ritiro, però mi preme, vista anche la preziosa presenza dell'Assessore del turismo, segnalare a lui, ai rappresentanti della Giunta e all'Aula che questo emendamento non contiene un'operazione di "marchetting", ma contiene una operazione di marketing, in quanto individua, essendo il Comune di La Maddalena capofila della rete dei porti della Sardegna, dei porti turistici, va a chiedere la possibilità di uno stanziamento necessario appunto a operazioni di marketing e di promozione esterna internazionale anche nelle principali fiere nautiche europee internazionali. Volevo capire, Assessore, se può esserci ora e qua un impegno in questo senso per quest'omnibus più volte annunciato, perché la rete dei porti lei sa bene che è una struttura importante anche in un'ottica della… sto parlando di promozione, non di interventi di carattere strutturale, vorrei capire questo, l'emendamento lo ritiro evidentemente, volevo capire se c'è un impegno in questo senso. Grazie.

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare l'Assessore del turismo, artigianato e commercio.

CHESSA GIOVANNI (Psd'Az), Assessore del turismo, artigianato e commercio. Sì, io credo che l'argomento che lei ha posto sia più che corretto, poi quando si parla di promozione del territorio della Sardegna e poi dei borghi noi abbiamo bisogno soprattutto di valorizzarli ancora di più e fare anche investimenti, che non sarebbe male. Per come vanno le cose, in ogni caso se portiamo il mese prossimo l'omnibus, è giusto mettere delle risorse e valorizzare non solo quelle, ma anche gli altri borghi, e metterli tutti in rete e valorizzarli tutti, io sono pienamente d'accordo, quindi va benissimo.

PRESIDENTE. Assessore Chessa, è stato chiamato in causa dall'onorevole Peru relativamente a un emendamento sui finanziamenti degli alberghi diffusi, sulle graduatorie.

Ha facoltà di parlare l'Assessore del turismo, artigianato e commercio.

CHESSA GIOVANNI (Psd'Az), Assessore del turismo, artigianato e commercio. Onorevole Peru e tutta l'Aula, anche il tema dell'albergo diffuso è un tema su cui intanto c'erano già i fondi negli ultimi due anni, non è stato possibile fare i bandi, ci sono 5 milioni a disposizione di euro, è una conquista dell'Aula su un tema importante, anche visto che si parla molto dello spopolamento del (…) interno della Sardegna. Non è stato possibile fare i bandi, questi soldi che erano nei capitoli dell'Assessorato sono stati mandati in un calderone unico, quindi sarebbe opportuno, anche considerato il fatto che stiamo uscendo fuori dalla pandemia, quindi ci sarà il personale a regime tra un mese, portare avanti subito quel tipo di bando. Io ovviamente mi rimetto all'Aula, che rimetta i soldi a disposizione con l'omnibus, perché c'erano, l'Assessorato non è riuscito a portare avanti quei bandi, abbiamo fatto tantissime cose e quella è forse una delle poche cose che non siamo riusciti a portare a termine, ma credo che se l'Aula decide e li rimette nei capitoli dell'Assessorato lo faremo senz'altro, è un obiettivo da raggiungere, ma penso che sia anche un obiettivo comune.

PRESIDENTE. L'emendamento numero 462 è decaduto. Il numero 520 non ha copertura, pagina 542.

Ha domandato di parlare il consigliere Pierluigi Saiu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SAIU PIERLUIGI (LEGA). Grazie Presidente. Mi dispiace non vederlo in Aula, però prima l'onorevole Cossa faceva riferimento a un emendamento proposto all'Aula e che poi è stato approvato all'unanimità, e che io vedevo collegato a questo, all'emendamento numero 520, che presenta fondamentalmente tre interventi diversi, il primo quello sull'implementazione del progetto Kentos, l'altro per l'azione "Smart Region", e poi fondo "innovatori Sardegna". Sono tre azioni che il nostro Gruppo ha ritenuto di dover sottoporre in questa sede appunto perché l'infrastrutturazione tecnologica è considerata, ma credo non solo da noi, ma unanimemente, condizione fondamentale per superare l'isolamento delle aree più colpite da spopolamento e che spesso appunto soffrono di questo fenomeno anche per via del gap infrastrutturale e tecnologico. Quindi senza chiedere l'ennesimo impegno all'assessore Fasolino, al quale non possiamo chiedere di fare due omnibus da qui a giugno, però riteniamo di dover condividere con il Consiglio regionale l'attenzione e, se possibile, nei provvedimenti legislativi futuri la condivisione di queste tre proposte appunto per superare il gap tecnologico e infrastrutturale di ampie aree della Sardegna. Grazie.

PRESIDENTE. Perfetto. È ritirato, grazie.

Ha domandato di parlare il consigliere Gianfranco Ganau per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

GANAU GIANFRANCO (PD). Grazie Presidente. Per ricordarle che c'era l'emendamento numero 485 che era stato spostato alla fine della finanziaria, siccome adesso passiamo all'articolo sulla copertura finanziaria non so se lo vuole mettere in discussione adesso.

PRESIDENTE. Le abbiamo detto che lo affrontavamo dopo le tabelle, però peraltro era quello legato ai Consorzi, sono già previsti 7 milioni di euro per quella finalità.

GANAU GIANFRANCO (PD). Su questo capitolo? Non mi risulta.

PRESIDENTE. Sì. Lo teniamo dopo le tabelle, però confermo che ci sono… insieme all'articolo 2 bis.

GANAU GIANFRANCO (PD). Per annunciare il ritiro degli emendamenti del Gruppo PD alle tabelle.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Eugenio Lai per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

LAI EUGENIO (LEU). Per annunciare il ritiro degli emendamenti agli articoli 12 e 13 del Gruppo di LEU Sardegna e anche alle tabelle.

PRESIDENTE. Va bene. Metto in votazione l'articolo 11. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo articolo 12.

Chi lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo articolo 13.

Chi lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Nella discussione dell'articolo 2 era stata sollevata l'esigenza, ai fini di poter utilizzare i finanziamenti contenuti nell'articolo 1 della legge 17 del 2021, quindi la parte dell'omnibus destinata al sostegno dei paesi colpiti dagli incendi, di una modifica normativa perché, evidentemente, si sta verificando un problema interpretativo della norma. Era stato rimandato alla fine, però la fine è arrivata e, ovviamente, manca lo spazio per poterlo discutere, se non ci sono opposizioni io presenterei un emendamento orale, però mi deve dire lei se… è chiaro che si tratta di un'eccezione, ovviamente, riguarda però un tema caro a tutto il Consiglio, è una legge che ci ha visto unanimi, almeno quel che riguarda quell'articolo, nella sua approvazione. L'emendamento era un emendamento all'articolo 2, ve lo racconto. Si tratta di inserire questa modifica, sto parlando dei finanziamenti per gli incendi, è quello che avevamo presentato e abbiamo rimandato alla fine della discussione, aggiunge un comma in cui si specifica "dei danni subiti all'abitazione principale e dai beni immobili e mobili registrati", questa frase viene sostituita con quest'altra "per il ripristino delle condizioni normali di vita dei cittadini, per i danni subiti all'abitazione principale e ai beni mobili e immobili registrati, nonché alle coltivazioni agronomiche ed arboree, agli immobili e beni mobili strumentali all'esercizio dell'attività e per sostituzioni recinzioni e recupero dei muretti a secco".

PRESIDENTE. Sarebbe un brutto precedente, però le dico, nel senso che sono d'accordo, io penso che sia necessario intervenire con una legge di manutenzione, immediatamente, anche perché abbiamo da intervenire su tanti aspetti, anche a seguito dell'impugnazione da parte del Governo, che ci obbligano ad intervenire, ricordando gli articoli sul personale e quant'altro, peraltro valuterei in maniera difforme o, insomma, non ho consentito l'approvazione alla Giunta di alcuni emendamenti che riguardano per esempio le calamità naturali, il fatto della proroga dei termini, che sono importanti, però in questo provvedimento avevo difficoltà a farla entrare, quindi immediatamente, certo, il Consiglio sarà chiamato a fare tutti questi interventi che sono necessari, tra i quali pure quello che citava lei.

Passiamo ora alle tabelle. Tabella A, a cui sono stati presentati degli emendamenti.

Per esprimere il parere sugli emendamenti ha facoltà di parlare il consigliere Stefano Schirru, relatore di maggioranza.

SCHIRRU STEFANO (PSd'Az), relatore. Dall'emendamento numero 156 al 181 parere negativo. Numeri 358 e 359 rinviati all'Aula, 360 invito al ritiro, 480, 482, 483 rinviati…

LAI EUGENIO (LEU). Presidente, gli emendamenti di LEU e del PD sono stati tutti ritirati.

SCHIRRU STEFANO (PSd'Az), relatore. Lo so che sono stati ritirati, ma io sto dando i pareri e poi sarà lui a dire che sono ritirati.

PRESIDENTE. Scusate, fate gestire a me gli emendamenti.

LAI EUGENIO (LEU). Gli emendamenti sono stati ritirati.

PRESIDENTE. No, aspettate un secondo, non sono ritirati.

GANAU GIANFRANCO (PD). Sono stati ritirati!

SAIU PIERLUIGI (LEGA). Quello di Lai lo faccio mio

(Interventi fuori microfono)

PRESIDENTE. Facciamo una sospensione, il Consiglio è sospeso per qualche minuto.

(La seduta, sospesa alle ore 17 e 17, viene ripresa alle ore 18 e 10.)

Riprendiamo i lavori dell'Aula. Tabella A; gli emendamenti dal 156 al 181 son stati ritirati, ritirati anche il 358, 359 e 360.

Metto in votazione il testo della tabella A. Chi lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.

MULA FRANCESCO (PSd'Az). Grazie, Presidente. Semplicemente per fare un'ammissione di colpa, così viene detta, e credo di parlare a nome della maggioranza, perché c'è stato un errore e credo sia stato evidente a tutti, un errore, lo vogliamo chiamare di tipo tecnico, un malinteso, che non ci avrebbe permesso di poter continuare, esitare e chiudere la legge e, soprattutto, un provvedimento così importante come quei 40 milioni che dovranno andare a favore del campo, lo chiamo "campo agricolo" in generale, stasera non l'avremmo potuto approvare. Detto questo bisogna fare ammenda e riconoscere che è grazie alle opposizioni, che hanno dimostrato non solo buona volontà, ma anche comprensione sul fatto che comunque c'è stato un errore, e molte volte, questo è il caso, le opposizioni dimostrano anche senso di responsabilità e quindi è un'ammissione di colpa e un ringraziamento che noi vi facciamo perché comunque, volenti o nolenti, stasera, almeno per quanto riguarda quell'emendamento, noi non saremmo potuti andare avanti. C'è un'altra proposta, Presidente, quando arriveremo a discutere dell'emendamento sostitutivo totale, il 594, che è un emendamento all'emendamento che si aggancia un emendamento ritirato e quindi, Presidente, quell'emendamento ritirato lo dovremo fare nostro, e va votato, e quindi l'emendamento 594, chiedo all'Aula se è d'accordo, lo proporremo come emendamento orale integrale, se l'Aula è d'accordo sarà fatto proprio dall'Aula e così sarà votato. Mi sembra che sia stato chiaro quello che ho detto, se ci sono dubbi… comunque grazie, grazie a tutti.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Michele Cossa. Ne ha facoltà.

COSSA MICHELE (Riformatori Sardi). Grazie, Presidente. Io volevo intervenire a suffragare l'intervento che ha appena fatto il collega Franco Mula, per dare un riconoscimento anche da parte mia alla minoranza per il senso di responsabilità che ha dimostrato in questa circostanza, ma direi anche per l'atteggiamento costruttivo che ha dimostrato in tutta la discussione della legge finanziaria. Purtroppo per esperienza sappiamo che possono verificarsi nei momenti convulsi problemi tecnici che possono creare problemi, credo che la capacità di superarli sia un segno importante di maturità da parte del Consiglio regionale e in particolare, ripeto, da parte dei Gruppi di minoranza, che non hanno certo la funzione di risolvere questo tipo di problemi. Grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giuseppe Meloni. Ne ha facoltà.

MELONI GIUSEPPE (PD). Grazie, Presidente. Mi pare che si stia andando verso l'approvazione di un emendamento di 40 milioni di euro nel settore della agricoltura, semplicemente per ricordare che il Gruppo del PD ha presentato un ordine del giorno, che discuteremo a fine della odierna seduta, con riferimento al nuovo incremento delle tariffe marittime da e per la penisola che è stato comunicato ai vettori con decorrenza primo di marzo. Ci sono 50 euro per mezzo che si dovranno sobbarcare le aziende dei trasporti della Sardegna a causa dell'incremento dei costi del gasolio eccetera e che andranno a incidere pesantemente sull'economia in questo settore, anche rispetto ai rapporti fra la committenza e i vettori. Allora, così come stiamo facendo rispetto all'agricoltura e anche rispetto al settore dei trasporti da e per la Sardegna, dovremo prevedere degli aiuti. Recentemente, non più tardi di 2-3 giorni fa, la Regione siciliana ha stanziato 10 milioni di euro rispetto a questo settore, per una questione di serietà, non avendo un'idea della stima di quello che può essere l'importo, l'esborso che dovranno sobbarcarsi le imprese sarde, e non solo, a causa di questo incremento, noi non abbiamo proposto un emendamento con delle cifre, però credo che sia urgente e crediamo che sia urgente approvare l'ordine del giorno al termine della seduta e che quest'Aula intervenga e la Giunta intervenga immediatamente, affinché possano essere ristorati da questo nuovo incremento tutte quelle aziende che sono colpite. Grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE (LEU). Grazie, Presidente. Per dire che quando si parla di agricoltura credo che nessuno possa tirarsi indietro, perché conosciamo bene quelle che sono le criticità e le emergenze di quel comparto. Quando si parla di agricoltura però dovremmo parlarne, Presidente e Assessore, a 360 gradi, perché in questo momento noi stiamo andando ad intervenire sul comparto bovino, sul comparto ovino e caprino, però non possiamo dimenticarci tutte le altre filiere che sono in gravissima difficoltà e che da tempo segnalano la loro difficoltà. Quando c'è stata la grande manifestazione qualche giorno fa di Coldiretti con i sindaci, avete potuto e abbiamo tutti potuto vedere i grandi striscioni che parlavano di stop alla burocrazia, questo significava che si è molto indietro e poco si è fatto per dare quelle risposte che servono e che sono indifferibili, anche perché abbiamo problemi a livello amministrativo. Questo significa che manca del personale e noi da tempo stiamo dicendo, e vorremmo davvero una risposta definitiva, che abbiamo delle graduatorie di personale idoneo che potrebbero andare immediatamente a ricoprire quei posti, che sono da tempo scoperti e che fanno in modo che la situazione del comparto agricolo si aggravi sempre di più, perché abbiamo delle pratiche che non sono state portate a compimento proprio perché manca il personale, quindi io le chiedo, Assessore, per quello che potrà fare lei, che su questa graduatorie, e mi riferisco alle graduatorie di Aspal e di Laore, si dia immediatamente un riscontro mandandole immediatamente a scorrimento. Tra l'altro stiamo parlando di persone che hanno fatto dei veri e propri concorsi, che sono risultate idonee e che sono a disposizione, cioè, abbiamo davvero la risoluzione di uno dei problemi dell'agricoltura in mano e non possiamo e non vogliamo utilizzarla. Un'altra cosa che vorrei dire, e chiudo, Presidente, è questa, noi abbiamo fatto una riunione di Capigruppo, se non ricordo male, lo ricorderete benissimo anche voi, insieme all'Assessore dell'agricoltura e al Presidente del Consiglio con gli estrattori e i raccoglitori del sughero, ebbene, dobbiamo partire da un dato concreto che un emendamento approvato ha portato purtroppo all'obbligatorietà della bollitura del sughero prima che lo stesso possa essere esportato al di fuori della Sardegna, stiamo parlando di 6000 persone, tra indotto raccoglitori ed estrattori, che da domani, dal momento in cui quell'emendamento diventerà esecutivo, sit troveranno senza più reddito. Noi avevamo promesso, mi dispiace che manchi qualcuno dei colleghi, avevamo promesso che in questa finanziaria avremmo provveduto a trovare (…) per dare una risposta, o con la costituzione di stazioni distazioni di bollitura nei territori interessati, oppure con un aiuto a quelle persone, a quelle attività, chiaramente iscritte legittimamente, che svolgessero questa attività. Quindi, visto e considerato che non posso chiederlo adesso, non è stato fatto in questa finanziaria, questa omnibus che avrà così tanti tante risorse, assessore Fasolino, faccia in modo che in quella omnibus ci ricordiamo anche di questa categoria di persone.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Presidente, faccio riferimento all'intenzione di voler dare un contributo per abbattere il caro bollette per quanto riguarda il settore dell'agricoltura, portando alla vostra attenzione alcuni esempi del settore commercio. Bolletta dello stesso mese, paragonato all'ultima bolletta: 532,94 euro; bolletta successiva con gli aumenti, cioè quella ovviamente sempre dello stesso mese, a parità di consumi: 1957 euro. Un altro imprenditore in una resoconto che mi è stato mandato per quanto riguarda le attività, su tre punti vendita, 18.763 euro di bollette nel secondo semestre del 2020, a fronte di 46.429 euro nel secondo semestre del 2021. Un aumento secco solo per l'energia elettrica di 27.665 euro. Questo riguarda tutti, dalle famiglie alle attività di qualsiasi genere e tipo. Quindi l'invito è ragionare con attenzione, perché i soldi non sono infiniti. Bisognerebbe fare, invece di provvedimenti di questo tipo, un approfondimento su coloro che hanno subito di più le vicende economiche legate al Covid, fatta questa riflessione, dati alla mano, con tutti i settori produttivi, verificare quali sono gli aumenti maggiori e se coincidono con settori che hanno vissuto maggiormente la crisi Covid e che hanno meno beneficiato di interventi pubblici, dell'aiuto a fronte della diminuzione del fatturato legato al virus. Fatto questo, valutare con le risorse disponibili dove estendere benefici per il caro bollette, altrimenti rischiamo di distribuire risorse senza avere chiaro il problema o i problemi che riguardano i settori economici produttivi.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Franco Satta per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SATTA GIAN FRANCO (Progressisti). Presidente, questo provvedimento arriva alla fine della discussione di una legge di stabilità, i problemi dell'agricoltura non sono di oggi, rappresentano certamente i problemi che vengono dal passato nel momento in cui non si pensa a interventi di carattere strutturale. Anche questo potrebbe rappresentare un intervento certamente insufficiente nella dotazione finanziaria, perché ricordo a tutti che noi abbiamo in Sardegna 3 milioni di capi ovini, se queste risorse, 40 milioni di euro vanno esclusivamente ai capi ovini, ma così non è, rappresentano 13 euro a capo, certamente una misura insufficiente perché non saranno i 13 euro, perché in questo comparto abbiamo anche i bovini quindi che rappresentano un'altra filiera certamente in difficoltà, vedi Arborea. L'altro aspetto ed è una considerazione che faccio rispetto a quelli che sono gli aumenti che sono intervenuti nel settore, il 120 per cento in più di bollette dell'energia rispetto all'anno precedente, quindi un aumento del 120 per cento. Poi a questo dobbiamo aggiungere anche la guerra purtroppo in cranio Ucraina. Dovete sapere che il secondo Paese esportatore di mais in Italia è l'Ucraina, quindi rappresenta un paese che ci consente di attingere a 700.000 tonnellate di mais, quindi gran parte di quei prodotti che vengono utilizzati per l'alimentazione dei nostri capi ovini e bovini provengono per la maggior parte da quel paese che è in guerra. Quindi questi interventi sono assolutamente insufficienti, meritano un ulteriore approfondimento nella Commissione competente per creare quelle condizioni strutturali di ripresa dell'agricoltura.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giuseppe Talanas per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

TALANAS GIUSEPPE (FI). Presidente, questo emendamento della Giunta, che poi verrà riproposto in forma orale, è la prova provata dell'attenzione di questa amministrazione regionale verso il mondo delle campagne. Un'attenzione che arriva in un momento di difficoltà dovuto ad una pandemia, dovuto ad un caro prezzi sempre in aumento, ad una stagione siccitosa che sta veramente provando l'intero comparto. Sono risorse importanti che vengono destinate al mondo agricolo che comunque andranno integrate con altri provvedimenti. Però, cari colleghi, io richiamo la vostra attenzione su un punto molto importante. Proprio in questo periodo, nel 2022 ci sarà la riforma della nuova PAC, noi dobbiamo stare attenti perché dobbiamo porre all'attenzione della Comunità Europea il problema delle aree boscate, il problema delle tare, questo problema ha un duplice profilo, uno perché andando a riconoscere la premialità anche nelle zone considerate bosco, si avrà una tutela del territorio, una salvaguardia del territorio, ma soprattutto, ricollegandomi, e l'idea mi è stata data, ne abbiamo discusso con un collega, con Ignazio Manca appunto, avremo sempre un gap, quelle che sono le aree disagiate, le aree montane, le aree boscate rispetto a quelle aree della Sardegna che hanno quei territori che si prestano di più alle lavorazioni. E va ad incidere in quel problema che abbiamo affrontato con questo provvedimento, con questa finanziaria, dello spopolamento di certe zone geografiche della Sardegna. Perché è successo in tutti questi anni che anche gli allevatori, gli agricoltori si sono spostate da zone montane, da zone svantaggiate, da zone boschive, verso quelle zone, la Nurra, il Campidano, altre zone della Sardegna, andando sempre di più ad abbandonare quelle zone per così dire depresse, quelle zone montane, quelle zone boschive, zone che poi vengono attinte dagli incendi. E voglio sottolineare questo, l'allevatore che abbandona questi posti non lo fa perché gli piace di più abitare in altre zone della Sardegna, ma lo fa per stato di necessità, lo fa perché quelle aree considerate oggi bosco non vengono considerate e valutate…

PRESIDENTE. Concluda.

TALANAS GIUSEPPE (FI). Quindi l'invito che faccio a me stesso, ma a tutti i colleghi della maggioranza e anche a quelli dell'opposizione, che veramente nella nuova programmazione venga affrontato il problema e nel tavolo comunitario si tenga conto di queste zone della Sardegna e vengano eliminate le cosiddette tare, e tutte le aree boscate devono rientrare a premio.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Salvatore Corrias per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CORRIAS SALVATORE (PD). Grazie Presidente, sì, il collega ha appena richiamato un fatto che si sta cronicizzato, soprattutto nelle aree montane del Supramonte e del Gennargentu, e mi riferisco in particolare alle aziende caprine, che in Sardegna sono 2221, con 291.654 capi. Il problema delle tare, del cosiddetto refresh, è un problema talmente cronicizzato che ci sono anche vicende pregresse non ancora sanate, è un peccato che non ci sia l'Assessore all'agricoltura ma avremo modo di rammentarglielo e di ribadirglielo in Commissione, ed è un problema che bisogna evitare che ogni volta si ripeta e si perpetri a danno esclusivo di un comparto, quello caprino, io l'ho detto in Commissione e lo ribadisco qua, va bene che in audizione venga chi ribadisce legittimamente un'esigenza sacrosanta, e ci riferiamo al sistema Arborea, e quindi a tutto quel mondo, a quell'indotto che ruota intorno al comparto bovino, ma va prestata la stessa attenzione anche agli altri comparti. Il comparto caprino soffre anche per questo tipo di criticità, che provengono da una morfologia difficile, che è quella delle aree montane. Sul comparto ovino, faccio notare, che con i 3.151.000 capi, lo ha detto prima il collega Satta, su 10.521 aziende, facendo i conti della serva, sono 6.50 euro a capo. La Giunta precedente fece uno stanziamento di questa stessa natura destinando esattamente il doppio per ciascun capo ovino, non mi sembra che i problemi allora siano stati risolti, ho il timore, abbiamo il timore, con la assoluta buonafede che sempre contraddistingue il nostro operato, che stavolta si possa fare la stessa cosa, non dico lo stesso errore, con tutta la buona fede, ma la stessa cosa. Servono dunque interventi strutturali di lunga gittata dei quali e sui quali bisogna parlare e confrontarsi in Commissione, altrimenti si viene in audizione legittimamente, qualsiasi associazione di categoria, chiede e gli viene accordato, con interventi sacrosanti e legittimi, ma di estrema urgenza, che creano anche imbarazzi in quest'Aula. Questo era necessario che lo dicessi e lo ribadissi, su certi temi bisogna tornare in Commissione, lo dico al Presidente della V Commissione, che su questi temi bisogna tornare e farlo seriamente.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Presidente, normalmente non sono favorevole né agli emendamenti orali, né alle soluzioni partorite in Aula quando invece richiederebbero riflessione e studio. In questo caso i colleghi hanno spiegato efficacemente il tema a monte e anche la portata di una emergenza che è apparsa chiara a tutti i gruppi del Consiglio regionale, non è l'unica però, per questa abbiamo già strumenti più efficaci, bisognerà renderli compatibili con la normativa comunitaria ed evitare che creino difficoltà anche agli stessi allevatori, però abbiamo già una storia che ci dice come utilizzare quegli strumenti. Esistono però dei comparti, li ha citati l'onorevole Zedda, che hanno preso poco prima e che non hanno preso niente adesso. Il Consiglio regionale nei prossimi giorni dovrà lavorare, a partire dalle Commissioni competenti, per far sì che nessuno si senta escluso, perché il rischio, vedo l'onorevole Zedda e l'onorevole Chessa che probabilmente sono sensibili quanto noi al tema, il rischio è che le imprese del commercio, dell'artigianato, del settore manifatturiero, senza un sostegno capace almeno di calmierare l'aumento dei prezzi dei beni di consumo e dell'energia non riescano a chiudere quest'anno. C'è poi un altro tema che vorrei sottoporre all'Aula. Noi stiamo intervenendo con un bazooka, una pistola, con un piccolo strumento finanziario da 40 milioni, non previsto quando abbiamo iniziato la discussione della finanziaria, nelle nostre finanze magre, che disponevano all'inizio della discussione solo di 200 milioni di massa manovrabile, 40 milioni sono una cifra importante, verranno sottratte, perché ovviamente da qualche parte vanno prese, dalla missione 14, quella che finanzia l'industria, le piccole e medie imprese, l'artigianato, e dalla missione 13, quella che finanzia il macrofondo…

PRESIDENTE. Può concludere.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). È indispensabile, Presidente, in questa discussione capire che effetti ci saranno dal lato della diminuzione. Quindi posto che appunto il tema è caro a tutti ed è urgente, questa variazione di questa portata non può avere effetti, possiamo pensare di recuperarla in futuro, però dobbiamo stare attenti in questa fase, magari complice la fretta, a non definanziare capitoli che invece sono legati a politiche indispensabili per la Regione. Anche perché il rischio, e chiudo, è quello poi di dover mettere delle pezze, come quelle che hanno riguardato le decine di milioni di debiti fuori bilancio che questo Consiglio ha dovuto sancire un'altra volta.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Emanuele Cera per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CERA EMANUELE (FI). Presidente, per significare soddisfazione in relazione all'emendamento che oggi stiamo sottoponendo all'approvazione dell'Aula. Sono stato tra i primi che dopo la manifestazione dell'altro giorno della Coldiretti ho cercato di sensibilizzare l'Aula, in qualche modo stimolandola ecco, a ragionare sulla possibilità di intervenire a supporto del settore primario. L'ho fatto anche attraverso l'appello che ho lanciato all'Assessore e alla Giunta affinché si provvedesse in tempi celerissimi alla presentazione di un emendamento alla finanziaria che potesse rispondere alle esigenze immediate di un comparto che, come abbiamo visto sia dalla manifestazione che dalle audizioni che abbiamo fatto in Commissione V, è veramente in estrema difficoltà. Lo dico con grande cognizione perché provengo da una provincia che è particolarmente vocata all'agricoltura, e quindi viviamo in modo ancora più diretto la crisi che attraversa questo comparto. Non è certamente soddisfacente lo stanziamento, non lo è per la misura delle risorse messe in campo, per la destinazione che stiamo dando, perché stiamo tamponando una necessità impellente del settore zootecnico, ma non dimentichiamoci, così come ha detto qualche altro collega, che ci sono alcuni altri settori produttivi dello stesso comparto che richiedono di essere sostenuti in questa fase delicatissima della loro attività. Quando dico che devono essere sostenuti, mi riferisco al fatto che devono essere aiutati nell'immediato, l'ho detto in Commissione. Quindi auspico che questo provvedimento poi possa esser conseguente in tempi celeri, perché altrimenti una volta che le aziende sono chiuse non hanno più necessità di essere sostenute. È evidente che a queste misure, che sono misure tampone, emergenziali, così come ha detto qualcuno, occorre in qualche modo accompagnare con misure strutturali. Bisogna rivedere le agenzie agricole, che ci sia più gente in campo e meno negli uffici, sta venendo a mancare l'assistenza tecnica agli agricoltori e agli allevatori, quindi credo che l'attenzione verso il settore primario debba esser centrale rispetto al dibattito politico che stiamo andando a fare. Quindi non è solo un problema di costi energetici, hanno ragione i colleghi, quello colpisce tutti i settori produttivi, l'artigianato, il commercio, tutte le attività, ma qua stiamo parlando di una crisi strutturale, di una crisi che necessita di interventi di carattere…

PRESIDENTE. Concluda.

CERA EMANUELE (FI). Quindi bene le risorse per il settore zootecnico, per i bovini da latte che si sono appellati alla sensibilità della politica regionale, il sistema Arborea è venuto qua per la prima volta in assoluto a chiedere un nostro intervento. Bene l'intervento sui bovini da carne e sugli ovi-caprini, ma non dimentichiamoci che c'è l'ortofrutta, che c'è il settore cerealicolo, c'è il settore vitivinicolo, l'apistico e tanti altri che aspettano risposte. Andiamo avanti, parliamo in Commissione con i colleghi, confrontiamoci, e al di là dei tatticismi di carattere organizzativo troviamo punti d'intesa per dare risposte a questo settore che è veramente sul lastrico.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Antonello Peru per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

PERU ANTONELLO (UDC-Cambiamo). Noi del Gruppo UDC-Cambiamo-Italia Viva votiamo convintamente questo emendamento che dà una grossa boccata d'ossigeno al mondo delle campagne, lo facciamo perché siamo convinti che il settore sia fondamentale e che i nostri agricoltori, i nostri allevatori, i nostri pastori rappresentino veramente ancora l'unica categoria che riesce a far sopravvivere le identità e le tradizioni, ma per questo è evidente che abbiamo l'obbligo di discutere del mondo delle campagne con una visione diversa, con una visione più ampia, più organica, una visione strategica, e quindi allo stesso tempo abbiamo anche il dovere però di evitare che si diano risorse e che questi aiuti diventino a spot, o a chiamata, perché se noi ci ricordiamo centinaia di milioni di euro negli ultimi vent'anni sono stati erogati al mondo delle campagne, e ci dobbiamo anche domandare questi aiuti che cosa hanno generato, ci dobbiamo domandare se l'abbiamo fatto per farli solo tirare a campare. Tutti ci ricordiamo delle proteste dei pastori del 2010, del 2017, del latte versato nelle strade tre anni fa, della grande manifestazione di Coldiretti di qualche giorno fa, quindi il Consiglio regionale è sempre intervenuto, e allora la domanda è: che cosa è cambiato? Io sono convinto che noi dobbiamo veramente concentrarci su interventi strutturali concreti, le risorse a pioggia allungano solo l'agonia a questo mondo, alimentano veramente quel pozzo senza fondo. È il momento veramente di agire, è il momento di cambiare e io sono convinto che per farlo è necessario avere a disposizione tutti gli strumenti di conoscenza e di studio per fare veramente una adeguata pianificazione e una adeguata programmazione. E allora ci domandiamo: noi del Consiglio regionale che eroghiamo risorse pubbliche siamo a conoscenza dello stato complessivo del settore agricolo in Sardegna, abbiamo conoscenza di come funzionano realmente i comparti agricoli, abbiamo conoscenza dei numeri d'insieme dell'agricoltura sarda, sappiamo quali sono i loro fatturati, il numero delle aziende, la loro storia e conosciamo l'evoluzione dei settori negli ultimi dieci anni? Queste sono le domande che noi ci poniamo. Sappiamo quanto pesa davvero il settore ovi-caprino, il settore ortofrutticolo, olivicolo? Queste sono le domande per pianificare e programmare, perché noi dobbiamo da oggi in poi dargli la canna e non dargli il pesce, perché sappiamo che è alle porte il prossimo settennato che varrà un miliardo e mezzo di euro di fondi comunitari, e allora ci chiediamo: se non abbiamo questi numeri reali sull'agricoltura, come possiamo fare a pianificare, a programmare?

Io faccio la proposta, facciamo come fa la Spagna che organizza i territori in base alle loro vocazioni. Loro hanno attivato politiche distrettuali, creando i distretti olivicoli, agrumicoli, orticoli, e questa politica, voi la conoscete, ha permesso loro di essere presenti in tutto il mondo e stanno anche invadendo la Sardegna, quindi lo stiamo vivendo. Guardate, c'è un dato importante: in Sardegna si consumano 5 miliardi di euro di beni per il fabbisogno alimentare, sapete perfettamente che di questi solo un miliardo e mezzo sono prodotti in questa terra, quindi immaginiamoci quanto margine di sviluppo ancora esiste in questa terra solo per soddisfare i sardi. Allora, cari colleghi, orientiamo veramente l'agricoltura sarda e invertiamo questa tendenza, perché solo così veramente facciamo in modo che questi denari pubblici, denari dei contribuenti, non diventino pura assistenza ma diventino strutturali: lo dobbiamo veramente agli agricoltori sardi, lo dobbiamo al popolo sardo ma lo dobbiamo veramente soprattutto alle nostre coscienze.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Desirè Manca per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MANCA DESIRÈ (M5S). Onorevole Mula, ci fa piacere ascoltare questa sua dichiarazione e questa ammissione di un atto così forte ma soprattutto di responsabilità che è stato dimostrato da tutta la minoranza e dai Gruppi di opposizione, affinché questo provvedimento così importante arrivi in quest'Aula.

Io l'ho sempre dichiarato, ci sono degli argomenti che non possono avere un colore politico, ci sono degli argomenti che non possono indossare una maglietta politica, ci sono degli argomenti, come questo che stiamo trattando adesso, che coinvolge tutto il settore agropastorale sardo, un settore fortemente in crisi, un settore che forse mai nella storia sarda ha sofferto così tanto. Un atto di responsabilità che richiama le nostre coscienze e che soprattutto ci fa unire in questo momento. Noi riteniamo che 40 milioni sia un primo passo, ma che non possono davvero bastare per cercare di risolvere o comunque sostenere tutte le imprese agricole della Sardegna; questo è un provvedimento di emergenza ma un provvedimento che non basta. E allora, onorevole Mula, lo stesso atto di responsabilità che voi ci avete richiesto, al quale noi abbiamo risposto prontamente dichiarandoci non contrari all'emendamento orale proprio per parlare di questo argomento, noi abbiamo presentato un ordine del giorno nel quale chiediamo di utilizzare uno strumento che noi tutti possiamo utilizzare, che è quello del PNRR, e con questo ordine del giorno noi chiediamo di utilizzare questi progetti che possono essere presentati col PNRR per l'installazione dei pannelli fotovoltaici nei terreni agricoli, proprio per cercare di sostenere i costi per la produzione e il consumo dell'energia elettrica. È un ordine del giorno volto a richiamare un'attenzione, che, sono certa, troverà l'approvazione di tutta l'Aula.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Eugenio Lai per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

LAI EUGENIO (LEU). Ho ascoltato con attenzione gli interventi dei colleghi della maggioranza, che hanno sottolineato quanto questo stanziamento sia unitario, sia uno stanziamento di tutto il Consiglio regionale, sia uno stanziamento voluto da tutte le forze politiche presenti all'interno di quest'Aula, senza naturalmente fughe in avanti che hanno anche comportato errori tecnici e politici, perché questo modo di operare sul tema dell'agricoltura rischia di danneggiare lo stesso comparto. Ve lo diciamo perché, l'abbiamo sottolineato qualche giorno fa davanti all'Assessore all'agricoltura, questi 40 milioni di euro che andiamo a stanziare oggi sono sicuramente importanti, ma rappresentano un ago nel pagliaio in questo mondo, rappresentano un intervento che è nettamente insufficiente a risollevare le sorti delle nostre campagne. Lo diceva qualche collega in precedenza, ammonta a 6 euro e 40 circa il contributo che darete ad ogni capo ovino: lo sapete cosa ci comprano gli allevatori con 6 euro e 40? Una balletta di foraggio. Un intervento che non è certamente sufficiente, un intervento che oltretutto, se non dato nei tempi utili, rischia anche di creare delle false aspettative, perché questo è l'altro tema, Presidente, il tema del tempo che non è una variabile indipendente, in questa fase il tempo è importantissimo e serve che queste risorse vengano immediatamente elargite agli allevatori, non come è successo tempo fa. E allora, per affrontare il tema reale del nostro mondo agricolo, per risollevare le nostre campagne, serve una seria programmazione, serve che questo Consiglio regionale realmente si sieda e inizi a discutere del nuovo PSR, delle nuove misure, serve che questo Consiglio regionale si sieda e discuta della nuova PAC, dove ci sono alcuni problemi, dove ci sono state alcune esclusioni anche sul comparto ovino. Non serve più ragionare a spot, serve dare quelle risposte che le nostre campagne attendono. L'hanno sottolineato diversi colleghi, anche il collega Cocco, il comparto del sughero, il comparto olivicolo, il comparto ortofrutticolo, sono tutti esclusi, e allora iniziamo a ragionare come una seria politica sa fare, iniziamo a confrontarci sulla nuova programmazione e smettetela di ragionare solo ed esclusivamente per slogan, perché anche oggi senza la responsabilità dell'opposizione questa misura non l'avreste portata a casa.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giovanni Satta per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SATTA GIOVANNI (PSd'Az). Mi sembra di vivere in un film già visto. Io arrivai qua nel maggio del 2016 e feci come primo atto da consigliere regionale una mozione sul prezzo del latte, ci fu un dibattito, vennero messi 13 milioni dall'allora maggioranza di centrosinistra, poi, dopo un incontro in piazza simile a quello che è successo l'altro giorno (è cambiata la piazza, perché Pigliaru e l'allora assessore Carìa incontrano in pastori su un camioncino fuori dal palazzo regionale, Christian Solinas e l'assessora Murgia hanno incontrato invece gli allevatori in piazza del Carmine) io dissi in quest'Aula che era ora di finirla con i finanziamenti che arrivano quando la gente è con l'acqua alla gola. Sono passati la bellezza di sei anni e nessuno è stato capace di fare la programmazione; non è vero, collega Desirè Manca, che mai come oggi c'è stata la vita tragicamente vissuta nelle campagne, è un film di tutti i giorni, la stessa emergenza vige da sempre. Io dissi in quest'Aula che dare quei 13 piuttosto che quei 40 milioni, era come dare l'acquavite come ci facevamo da bambini quando avevamo il mal di denti, ma appena passa l'effetto dell'acquavite il mal di denti è più forte di prima, questo perché siamo stati tutti, la classe politica sarda è stata incapace, come ha detto giustamente il collega Antonello Peru, di programmare. Bisogna programmare, ci sono tante misure europee che possono fare sì che la campagna rinasca, che sia limitato questo scempio, questa crisi che è eterna. Quindi noi dobbiamo occuparci di programmazione, abbiamo da programmare, come ha detto Antonello Peru e altri colleghi della minoranza, il PSR. Quello precedente è stato programmato male, nel senso che non ha dato risultati, probabilmente sono stati dati contributi anche a chi non li meritava, perché sapete benissimo che ci sono i nostri figli che vanno a chiedere il contributo e non sanno neanche dov'è la campagna, eppure gli diamo i contributi, quindi dobbiamo fare anche una scelta diversa anche nella gestione del rapporto con chi veramente sta in campagna e con chi non ci sta. Ma la stessa cosa vale anche, caro Antonello Peru, io sono d'accordo affinché vengano finanziati i 5 milioni nella prossima finanziaria per quanto riguarda l'albergo diffuso, ma io sono più favorevole affinché anche quello venga fatto sulla base di una programmazione territoriale, perché se noi consegniamo a chi vive nei territori 5 milioni oggi, sono importanti ma sarebbe più importante far sì che ci siano dei progetti di più ampio respiro che coinvolgono le aree a seconda proprio della vocazione sia turistica che agricola, e che possano dare certezza nel futuro affinché questa programmazione sia efficiente e sia fatta anche sulla base di studio e di ricerche che ci consentano di avere un futuro. Perché dare 5 milioni oggi per avere un albergo diffuso in uno o due paesi non è il futuro, non è sicuramente una conquista, può essere un inizio, la conquista sarebbe saper programmare come spendere i fondi.

Il PNRR ci parla di agricoltura, di conversione energetica e ambientale, e ci parla anche dei borghi, quindi pregherei che nella prossima finanziaria, la prossima cosiddetta omnibus, anziché farla di corsa, mettiamoci un mese in più ma cerchiamo di avere degli obiettivi mirati che abbiano come presupposto la programmazione, prima di tutto.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.

MULA FRANCESCO (PSd'Az). Eravamo rimasti d'accordo che l'avremmo presentato come emendamento orale, quindi adesso ne darò una veloce lettura, tanto è brevissimo, e volevo anche riconoscere una cosa, Presidente, perché questo emendamento si agganciava a un emendamento presentato dalla collega Pinna alla quale comunque bisogna riconoscere che anche lei ha, diciamo, contribuito affinché non si sollevasse un polverone, e quindi ci sentiamo anche, diciamo così, in debito con la collega, perché comunque, anche grazie al suo silenzio, lo chiamiamo così, ci ha permesso di continuare ad andare avanti.

"Legge regionale 22/2020, articolo 27, sovvenzioni dirette per far fronte alla mancanza di liquidità delle imprese della produzione agricola primaria nei settori del bovino da latte e da carne con sede in Sardegna conseguente all'aumento dei prezzi delle materie prime e al perdurare degli effetti dell'emergenza epidemiologica da Covid-19. La Regione è autorizzata ad attivare un sistema di sovvenzioni dirette la cui spesa è valutata per l'anno 2022 in complessivi euro 40 milioni, di cui euro 9 milioni e 500.000 per i capi bovini da latte, euro 8 milioni per i capi bovini da carne, euro 22 milioni e 500.000 per i capi ovini e caprini. La Giunta regionale con propria deliberazione definisce la dotazione finanziaria per settore e i criteri per l'attuazione delle sovvenzioni, coerentemente con la comunicazione della Commissione europea 2020/1863 del 19 marzo 2020 e successive modifiche ed integrazioni, Quadro temporaneo per le misure di aiuti di Stato a sostegno dell'economia nell'attuale epidemia da Covid-19". L'importo sono i 40 milioni di cui abbiamo parlato.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento orale testé letto dall'onorevole Mula. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Passiamo all'emendamento numero 583, che è un adeguamento tecnico di Giunta.

(Interruzione del consigliere Ganau)

PRESIDENTE. È tecnico, onorevole Ganau.

Ha domandato di parlare il consigliere Gianfranco Ganau. Ne ha facoltà.

GANAU GIANFRANCO (PD). Per far presente che anche questo emendamento si allaccia ad uno che non c'entra nulla, però al di là di questo…

PRESIDENTE. È uguale, nel senso che c'è evidentemente l'esigenza di fare un aggiustamento di carattere tecnico; è stato detto dall'onorevole Mula quello che è il senso di approvazione di questi emendamenti agli emendamenti, e di fatto si va nella stessa nella stessa direzione.

(Interruzione del consigliere Ganau)

PRESIDENTE. Sì, dal punto di vista strettamente… però abbiamo già superato questo.

GANAU GIANFRANCO (PD). Io intervenivo per chiedere dei chiarimenti, perché qua c'è un finanziamento di 500.000 euro per Accademia casa dei popoli, che abbiamo appena approvato la volta precedente.

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.

FASOLINO GIUSEPPE, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Onorevole Ganau, perché l'abbiamo scritto due volte, sia in norma che in tabella, e quindi dovevamo adeguare, è solo per questo. Entrambi li avevamo iscritti due volte e quindi risultavano due volte.

PRESIDENTE. È un adeguamento tecnico, quindi di Giunta.

Poiché nessuno domanda di parlare lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano. Chi si astiene alzi la mano.

(È approvato)

Emendamento 595. Questi sono interventi che riguardano l'integrazione del mancato reddito degli intermediatori dello spettacolo, degli operatori di feste di sagre che abbiamo inserito anche a seguito dell'intervento, anche qua era l'unica via possibile.

Ha domandato di parlare il consigliere Michele Cossa. Ne ha facoltà.

COSSA MICHELE (Riformatori Sardi). Un errore nell'emendamento perché per quanto riguarda la voce dei finanziamenti per la candidatura UNESCO, il finanziamento riguarda i monumenti della civiltà nuragica, non le domus de janas.

PRESIDENTE. Credo che siano due cose differenti, sono due cose sì differenti. Nella relazione c'è scritto proprio World Heritage UNESCO dei monumenti preistorici domus de janas. Ci sono sia le domus de janas che…

Poiché nessuno domanda di parlare lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano. Chi si astiene alzi la mano.

(È approvato)

Decadono gli emendamenti 587, 584 poi c'è un emendamento, che avete, il 599 che attiene opere di manutenzione straordinaria.

Poiché nessuno domanda di parlare lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano. Chi si astiene alzi la mano.

(È approvato)

Tabella B. È stato presentato inammissibile il 166. Poi l'Assessore adesso autorizzerà gli Uffici a fare un intervento in sede di coordinamento tecnico, indicando l'errore, adesso l'Assessore sta contattando gli Uffici e indicherà l'errore prima di chiudere tutto.

Tabella B.

Poiché nessuno domanda di parlare lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano. Chi si astiene alzi la mano.

(È approvato)

Tabella C. Sono ritirati gli emendamenti.

Poiché nessuno domanda di parlare lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano. Chi si astiene alzi la mano.

(È approvato)

Adesso abbiamo 2 bis. Emendamento 485.

Sono stati inseriti, onorevole Ganau 7 milioni, stiamo parlando del 485 si possono inserire gli altri nel prossimo provvedimento, però sono 7 anziché 1 milione 7, poi ovviamente la richiesta è maggiore nell'omnibus; quindi è ritirato il 482.

L'articolo 2 bis adesso però come lo facciamo?

Adesso abbiamo un problema abbiamo l'articolo 2 bis. Onorevoli Agus e Cocciu il 530 e il 491 sono inammissibili. C'è un sostitutivo totale che trova l'accordo dell'Aula sul quale però probabilmente ci potrebbero essere dei problemi. Stiamo parlando del 581.

Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Sono stati sollevati diversi problemi riguardo alla prima stesura di quell'articolo, quei problemi devono essere corretti in qualche modo, perché ovviamente l'obiettivo di tutti è evitare che ci sia una legge impugnata e quindi che ci sia una sproporzione tra quello che avviene in tutta Italia e quello che avviene in Sardegna, dove per assurdo non si applicherebbero gli aumenti decisi, lo ricordo, dal Parlamento. Il suggerimento sarebbe quello di adeguarci a quello che avviene a livello nazionale, fare in modo semplicemente di applicare quello che è stato deciso a livello nazionale, praticare alcuni correttivi, e uno può essere quello che fa sì che i capoluoghi di provincia passino a livello subito successivo e non a un livello talmente elevato da apparire fuori luogo o da far apparire fuori luogo il nostro intervento legislativo, e rimandare tutto il resto invece a futura legislazione intanto fare in modo che ci sia questa certezza. Un'altra cosa che si può fare a discrezione del Consiglio è intervenire sui vuoti e i vuoti sono per esempio la Città Metropolitana e le province e quindi la retribuzione dei Consiglieri provinciali e dei consiglieri della Città Metropolitana, la retribuzione degli Assessori, quindi dei Consiglieri delegati, e appunto vicende che però non devono incidere su quella primaria, perché va da sé che se proprio dovesse essere impugnata la legge che non sia impugnato quello che invece è in vigore in tutte le Regioni. Perché sappiamo per certo che facendo esattamente quello che viene fatto in tutte le altre Regioni d'Italia non è possibile che quel pezzo sia impugnato però occorre un emendamento pronto. Se non è pronto l'emendamento e occorre il tempo per fare una stesura, forse conviene fare tutto il resto, fare la pausa e tornare mezz'ora, un'ora il tempo che serve per scriverlo. Perché il rischio è quello altrimenti di fare una pausa involontaria.

PRESIDENTE. Allora quello che dice l'onorevole Agus se posso sintetizzare, se ho capito bene, le norme nazionali possono essere interpretate come norme di coordinamento della finanza pubblica e quindi le indennità possono essere valutate come tetti di spesa insuperabili, questo è il rischio che obiettivamente c'è. Però insomma il Consiglio è sovrano. Non lo so questo è il punto. Quello che diceva l'onorevole Agus.

Ha domandato di parlare il consigliere Gianfranco Ganau. Ne ha facoltà.

GANAU GIANFRANCO (PD). Sì grazie Presidente, ma anche io intervengo sull'articolo 2 bis a me risulta che questa norma è una norma nazionale che per essere applicata nelle Regioni a Statuto speciale deve essere riadottata, ma non mi pare che ci siano margini per intervenire sulle aliquote, perché altrimenti potremmo decidere di aggiornare tutte le aliquote, non soltanto quelli dei Paesi più piccoli. Quindi io credo che, non mi risulta che le altre Regioni a Statuto speciale abbiano modificato la aliquota nazionali, credo che sia un grande rischio che noi approviamo una norma che modifica le aliquote nazionali. Quindi l'invito è a presentare uno schema che sia quello identico a quello che è stato presentato e approvato a livello nazionale che hanno adottato tutte quante le Regioni proprio per evitare impugnazioni e ulteriori ritardi con tutta quanta una serie di conseguenze di restituzione dei fondi eccetera, eccetera. Quindi mi pare opportuno suggerire al Consiglio questo atteggiamento, grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.

MULA FRANCESCO (Psd'Az). L'emendamento che riguarda i sindaci, Presidente, il 581. Presidente, un minuto ci dà un minuto di sospensione?

PRESIDENTE. Sì! Il Consiglio è sospeso.

(La seduta, sospesa alle ore 19 e 13, viene ripresa alle ore 19 e 21.)

PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori. Emendamento 581, onorevole Agus credo che lei debba intervenire.

No scusate prima facciamo il testo dell'articolo 2 bis. Onorevole Agus può specificare gli emendamenti orali. Si riportano le percentuali a quelle della disciplina statale. No adesso stiamo parlando del 2 bis dell'articolo e poi facciamo l'emendamento. Assessore è importante, prego non si capisce niente perché continuiamo a parlare, stiamo parlando del 2 bis! Se continuiamo a parlare non si capisce niente!

Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Presidente… la proposta è quella, come concordato, di riportare le aliquote esattamente a quelle previste a livello nazionale. Per cui l'emendamento consiste nell'eliminazione della lettera c) e nella modifica alla lettera h) del numero 23 con il numero 22 e alla lettera i) del numero 21 col numero 16. Dopodiché si propone di aggiungere una specifica che stabilisca che per i comuni capoluogo di provincia si considera la fascia immediatamente superiore a quella prevista per il numero di abitanti. Per il numero dei propri abitanti.

PRESIDENTE. Naturalmente presenti in Sardegna…

AGUS FRANCESCO (Progressisti). E l'altra modifica è per la lettera b), non avevo visto, 70 per cento, invece di 80 per cento.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.

MULA FRANCESCO (Psd'Az). Presidente, io chiederei ai colleghi in generale maggioranza e opposizione di farci passare le nostre strane fantasie, perché se proviamo…

MURA FRANCESCO (FdI). Mi oppongo all'emendamento orale.

PRESIDENTE. Manteniamo la calma, manteniamo la calma. Onorevole Mura ci si è posti il problema dei tetti perché c'è una norma di coordinamento di finanza pubblica che renderebbe illegittima questo, quindi questo è il rischio che gli Uffici ci stanno ponendo. Dopodiché il Consiglio in maniera cosciente può fare qualcosa consapevole di farla contra legem però approviamo poi un articolo che verrebbe immediatamente impugnato dal Governo. Ora esporci a una… questo è il rischio dopodiché…

Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Presidente, ha chiarito bene lei con un'aggravante, mentre in tutto il resto del Paese i Comuni stanno deliberando, e le amministrazioni, per poter erogare finalmente dopo decenni qualcosa in più agli amministratori locali, noi rischieremo, unico caso in Italia, per dare qualcosa in più forzando la norma di non poter dare nulla, e nel caso qualche Comune adotti qualche cosa rischia addirittura quel singolo consigliere o sindaco di restituire le risorse aggiuntive erogate. Questo è il tema, non è un emendamento orale che stravolge il contesto, è la proposta di prendere e copiare la legge nazionale, quello che è stato fatto a livello nazionale. Vi ricordate la discussione sul tema dell'indennità differita? Alla fine cosa è stato fatto? Presa e copiata la norma nazionale per evitare, anche in quel caso come in questo, una certa impugnazione del provvedimento, non lo ha fatto nessun altro, semplicemente questo. Poi, si capisce, molti di noi vorrebbero anche aggiungere di più e dare di più a coloro che svolgono un ruolo nelle realtà locali come amministratori. Non si può fare, però tra il nulla di prima e molto di più oggettivamente dell'oggi si porti a casa il risultato che determinerà benefici in tutta Italia e il rischio invece che questi benefici, se forzata la norma, possano non arrivare proprio agli amministratori dei nostri Comuni.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Diego Loi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

LOI DIEGO (Progressisti). Grazie Presidente. Per portare un contributo alla riflessione sperando che possa essere d'aiuto. Noi per tre anni, l'onorevole Saiu Presidente della Commissione, non lo vedo più, abbiamo affrontato l'argomento con più audizioni, con numerose interlocuzioni con ANCI, con le delegazioni intanto per trovare quella ipotesi di soluzione sulla questione dei rimborsi forfettari che purtroppo non si è trovata perché comunque c'erano degli elementi di criticità sull'interpretazione e sulle modifiche al Regolamento. Nella nota che io ho visto, che è stata poi sposata da pressoché tutti i consiglieri e tutti i Gruppi consiliari, sostanzialmente si fa riferimento alla legge di bilancio, la legge di stabilità 2022, ai commi 5, 100, e qualcosa che adesso non ricordo. Per il percorso che abbiamo fatto in questi tre anni in Commissione sul tema avendo grandi criticità e sul fatto che peraltro il riferimento che oggi ha consentito di portare in Aula il tema è quello della legge nazionale, io mi accodo al ragionamento non perché questo debba essere un andare contro, rimodulare proposte che sono pervenute da ANCI Sardegna, e quindi che sono state condivise dal Gruppo, ma perché credo che valga molto di più il discorso finalmente di dare una certezza avendo la certezza che la norma non venga impugnata per il fatto che si utilizzano le stesse percentuali, piuttosto che mettere a rischio l'intero provvedimento. Io dico, si approvi oggi quello con riferimento alla norma nazionale che consente di superare, almeno di dare una prima risposta, vi sarà il tempo, abbiamo detto omnibus, abbiamo detto i lavori in Commissione, potrà essere magari portato anche il tema finalmente della sistemazione del provvedimento sui cosiddetti rimborsi forfettari o come sono stati poi chiamati, e però nello stesso tempo si incomincia a dare una risposta. A me pare che una forzatura su percentuali che ci possono, peraltro sono due le percentuali da modificare, le ultime due delle due fasce, possa essere magari non quello a cui si aspira nel complesso, ma possa essere effettivamente un modo per dare delle risposte e prenderci le certezze. Io credo che dal punto di vista almeno della conoscenza della realtà degli enti possa essere già un passo in avanti importante.

PRESIDENTE. C'è un limite regolamentare, è stato proposto un emendamento orale, scusate, un attimo di attenzione, è stato proposto un emendamento orale, l'emendamento orale può essere accolto se trova il consenso unanime del Consiglio, ciò mi sembra che non sia, e quindi lo mettiamo in votazione così, altrimenti sospendo, ditemi voi.

Metto in votazione l'articolo 2 bis. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.)Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

MANCA DESIRÈ (M5S). Controprova, Presidente.

PRESIDENTE. Scusate, hanno chiesto la controprova, chiedo ai consiglieri Deriu e al consigliere Cuccu di venire qua. Hanno chiesto la controprova, devo mettere ai voti per la controprova, quindi devo vedere con i miei occhi. Scusate, lasciatemi fare il Presidente, è stata chiesta la controprova.

Rimetto in votazione l'articolo 2 bis. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.)Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

L'emendamento numero 581 è inammissibile. Inammissibili il numero 571 e il numero 318. Onorevole Ganau, anche il suo è inammissibile.

Discussione e approvazione del disegno di legge: Bilancio di previsione triennale 2022-2024 (302/A)

PRESIDENTE. Scusate, ci sono ancora la legge di bilancio e gli ordini del giorno. Lo so che, come dice l'onorevole Oppi, siamo esauriti.

L'ordine del giorno reca la discussione del disegno di legge Bilancio di previsione triennale 2022-2024. (302/A).

Passiamo all'esame dell'articolo 1.

Poiché nessuno domanda di parlare sull'articolo 1, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 2.

Poiché nessuno domanda di parlare sull'articolo 2, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 3.

Poiché nessuno domanda di parlare sull'articolo 3, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 4.

Sono stati presentati gli emendamenti numero 16, 68, 14, 12, 6, 13, 4, 8, 10, 5, 1, 2, 11, 48, 49, 15, 3, 9, 7, 21.

Per esprimere il parere sugli emendamenti ha facoltà di parlare il consigliere Stefano Schirru, relatore di maggioranza.

SCHIRRU STEFANO (PSd'Az), relatore. Gli emendamenti sono tutti rinviati all'Aula.

PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.

FASOLINO GIUSEPPE, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Parere conforme.

Poiché nessuno domanda di parlare sull'articolo 4, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 23, avete il fascicoletto, questi sono quelli della Giunta. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 17. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.

FASOLINO GIUSEPPE, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Grazie Presidente. Nel comma 4 dell'articolo 6 della legge regionale numero 17 del 2021, le parole "Programma 7" sono sostituite dalle seguenti "Programma 2". L'emendamento serve per superare un rilievo del MEF in ordine al programma. Grazie.

PRESIDENTE. Siamo al numero 17.

Metto in votazione l'emendamento numero 17 così come specificato dall'assessore Fasolino. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Assessore Fasolino, gli emendamenti numero 20 e 22 adesso, che sono uguali.

Ha domandato di parlare il consigliere Valter Piscedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

PISCEDDA VALTER (PD). Grazie Presidente. Sull'emendamento numero 22, volevo chiedere all'assessore Fasolino se c'era un motivo particolare per cui la Missione 15, Programma 2, Titolo 1, che nel 2022 portava a 80.000 euro, viene definanziata. Per tradurre, a chi non sa che cos'è, è un finanziamento a favore dello Ierfop, l'istituto per i ciechi. Siamo a pagina 3, sono sicurissimo perché ho chiesto.

PRESIDENTE. Assessore, deve specificare qualcos'altro? Prego.

Ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.

FASOLINO GIUSEPPE, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Siccome era scritto due volte anche questo, lo togliamo da qua e lo rimettiamo in tabella.

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Piscedda.

Metto in votazione l'emendamento numero 22. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 16. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Tutti gli altri sono decaduti, tranne il numero 21 e il numero 15. Un secondo, scusatemi. Il numero 16 è approvato. Sto mettendo in votazione il numero 15. Li mettiamo in votazione tutti, va bene.

Onorevole Orrù, se li vogliamo mettere in votazione tutti va bene.

Ha domandato di parlare la consigliera Maria Laura Orrù. Ne ha facoltà.

ORRÙ MARIA LAURA (Progressisti). Sull'ordine dei lavori, perché è una questione di metodo. È chiaro che da quando siamo qua succedono delle cose strane, nel senso che è ovvio che questo pacco di emendamenti che non passa in Commissione non abbiamo avuto modo di vederlo e di capire esattamente di che cosa stiamo parlando, se me lo sa dire lei: "al prospetto della variazione delle spese sono apportate le seguenti variazioni: Missione 1 - Programma 4". Se lei sa dirmi esattamente di che cosa stiamo parlando, però onestamente diventa complicato, in generale, sono tutti così. O qualcuno ci chiarisce…

PRESIDENTE. Onorevole Orrù, però gli emendamenti al bilancio sono così, non è la prima volta…

ORRÙ MARIA LAURA (Progressisti). Però siccome l'istruttoria è sempre un po' particolare. Se ciò che si fa in Commissione qua viene fatto in aula, diventa complicato.

PRESIDENTE. Io non posso sospendere per fare Commissione e non posso neanche riattivare… purtroppo è così.

Ha domandato di parlare la consigliera Desirè Manca. Ne ha facoltà.

MANCA DESIRÈ (M5S). Presidente, le chiedo quale emendamento stiamo votando, quale?

PRESIDENTE. Scusate, numero 68, a pagina 6.

MANCA DESIRÈ (M5S). Perché poco fa lei ha parlato del numero 15.

PRESIDENTE. Il numero 15 è l'emendamento, sono andato direttamente all'emendamento numero 15.

MANCA DESIRÈ (M5S). Perfetto, quindi emendamento numero 68, grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Grazie Presidente. L'unica questione è che chiederei all'Assessore di spiegare, non ovviamente questi emendamenti che poi non sono quelli di Giunta, ma l'emendamento numero 15, come d'altronde quello precedente che è stato votato, io capisco che possano essere sintetici, ma la sintesi tanto da non avere neanche un rigo di relazione sulle finalità, soprattutto perché è un emendamento di Giunta, non è un emendamento di un collega che sposta da un capitolo all'altro, è l'emendamento della Giunta che ha tutte le possibilità, anche con tutte le persone che sono state assunte con la "107", di fare una brevissima relazione o almeno mettere l'oggetto. Quindi chiederei all'Assessore di spiegare questi emendamenti perché in questo caso si tratta da una missione ad un'altra missione, e quindi non è interno, e stiamo parlando di 4 milioni e 600. Quindi almeno dirci da dove vengono tolti e per che cosa vengono utilizzati.

PRESIDENTE. Onorevole Zedda, io condivido assolutamente il suo discorso, tant'è vero che sono passato dall'emendamento numero 16 al numero 15 perché è quello della Giunta, rispetto al quale l'Assessore può intervenire. Ovviamente gli altri sono presentati da colleghi e non so di cosa si tratti, però sarebbe inutile…

LAI EUGENIO (LEU). Gli emendamenti a firma Lai e Cocco sono stati ritirati.

PRESIDENTE. Va bene, perfetto. Quindi andiamo direttamente all'emendamento numero 15, che è l'emendamento di Giunta. Do la parola all'Assessore ci spiegherà cosa è.

Ha facoltà di parlare, per la Giunta, l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.

FASOLINO GIUSEPPE, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. L'emendamento 15 a pagina 20 è un finanziamento su ARGEA per incrementare la dotazione organica per velocizzare le pratiche.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Michele Cossa per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

COSSA MICHELE (Riformatori Sardi). Grazie, Presidente. È un argomento del quale ho parlato anche io nella discussione generale e merita di essere spiegato. ARGEA è in forte sofferenza dal punto di vista del personale perché manca un terzo del personale, cioè su 580 dipendenti della pianta organica ne mancano 199, quindi un terzo del personale assegnato. C'è una scadenza importante che riguarda fondi europei per circa 25-30 milioni di euro che debbono essere istruiti e erogati, immagino, però vedo che l'Unione europea è diventata molto stringente, giustamente, con le scadenze, entro il 30 giugno di quest'anno, ARGEA ha bisogno di queste risorse per istruire le pratiche e per fare i pagamenti. Qual è il problema? Il problema è che la Direzione generale dell'agricoltura DG AGRI, credo che si chiami, ha stabilito regole tassative per gli Stati membri prevedendo che, avendo i beneficiari un diritto di ricevere i finanziamenti, qualora per qualche motivo, in questo caso la Regione è il soggetto preposto, non riesce a fare pagamenti in tempo, i pagamenti sono comunque dovuti. In parole povere questo significa che sarebbero 25-30 milioni di euro a carico del bilancio regionale: contenziosi, tutta la storia che potete immaginare e soldi a carico del bilancio regionale. La strategia che ARGEA sta adottando e di dare all'esterno, considerata l'emergenza, l'istruttoria delle pratiche, in vista poi di espletare le procedure per l'assunzione del personale. Quello che è successo, onorevole Zedda, è che abbiamo in qualche maniera riempito di personale LAORE, che ha anche problemi di uffici, e abbiamo lasciato sguarnita ARGEA che cura una parte importante della istruttoria di queste pratiche. Consideriamo anche che tutte quelle pratiche che dovevano essere trasferite a LAORE per l'istruttoria di fatto sono ancora giacenti presso ARGEA, con le conseguenze che potete immaginare.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Desirè Manca Per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MANCA DESIRÈ (M5S). Grazie, Presidente. Allora, appena ho saputo che questo provvedimento, questo emendamento era nuovamente a favore dell'ARGEA, ho sussultato, nel vero senso della parola, e ho proprio dichiarato subito: "Ancora!" Perché non stiamo facendo altro che finanziare. Le domande sono due. La prima è: noi stiamo rifinanziando l'ARGEA e l'ARGEA a questo punto, a parte che non ci sono i tempi tecnici, perché siamo a fine febbraio, lei ha parlato di una scadenza, se non ricordo male è il 30 giugno quindi, se la matematica non è un'opinione e tre anni qualcosa mi hanno insegnato qua dentro, sappiamo che in tre mesi non riusciamo a fare niente. Ma detto questo, lei ha detto una cosa che secondo me è ancora più grave: "Esternalizzare"; esternalizzare con quali criteri? Noi seguiamo le aziende, abbiamo tre mesi di tempo, quindi per tre mesi di tempo noi dobbiamo dare dei soldi che ARGEA deve utilizzare per esternalizzare il servizio delle aziende che non sappiamo chi siano, quindi voglio sapere a questo punto Presidente con quale criterio vengono scelte, perché non ci sono i tempi tecnici, quindi questo è un emendamento che non può passare!

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Alla vicenda di ARGEA si era interessata la prima Commissione tempo fa, ci era stato spiegato, presenti i vertici di LAORE, di ARGEA, di AGRIS, che ARGEA non poteva assolutamente esternalizzare alcunché perché la procedura che è richiesta dal Ministero e dall'Unione europea è che queste pratiche vengano gestite all'interno da personale qualificato e autorizzato su un sistema che deve essere interno; questo ci è stato detto a suo tempo. Dopodiché sono trascorsi due anni, avete annunciato concorsi su concorsi, avete riempito l'Agenzia del lavoro di persone, ma non potevate selezionarne alcuni come istruttori di queste pratiche? Se no è un trucco, cioè il trucco è: la sanità non deve funzionare, l'agricoltura non deve funzionare, i trasporti non devono funzionare, gli aeroporti non devono funzionare, non deve funzionare nulla perché poi a un certo punto si sveglia qualcuno e dice "beh, se volete che funzioni qualche cosa dobbiamo esternalizzare tutto", tanto vale cancelliamo le Agenzie! Perché cancellando le agenzie che determinano dei costi, che dovrebbero fare alcune cose, allora è giustificato, non abbiamo più il settore e si va all'esterno, si esternalizza perché non si hanno più le risorse, le Agenzie per governare alcuni processi. Avete gonfiato le Agenzie di persone, non si capisce chi diriga questi enti e che cosa facciano! C'era stato l'accordo con LAORE che si era resa disponibile per gestire quelle pratiche, una parte di quelle, una parte di quelle gestibili perché un'altra parte non è gestibile all'esterno di ARGEA! Due anni fa! Siamo a febbraio, la scadenza è a giugno. Ovviamente su una procedura se vale 4 milioni e 6 deve essere fatta una gara, se il meccanismo si inceppa anche solo per un ricorso "buonanotte ai suonatori", è la soluzione migliore. Se c'è una scadenza si prendono forze che si hanno all'interno, le si dirotta lì per un tempo determinato, tre mesi, si rimpingua ARGEA in modo tale da poter erogare quelle risorse e avere disbrigo di quelle pratiche, dopodiché quelle persone transitano da un'altra parte e nel frattempo si facciano i concorsi. Questo è il meccanismo, non è ogni volta si può esternalizzare tutto, in questo caso ho qualche dubbio oltretutto che si possa fare, per quello che è stato detto a noi da ARGEA, dai vertici di ARGEA.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE (LEU). Presidente, io mi sento mi sento profondamente preso in giro, perché dite e continuate a dire che la sanità va male perché non ci sono medici, perché non ci sono graduatorie di medici, allora ci sono le graduatorie di ASPAL e di LAORE, lo stiamo dicendo e ripetendo sino alla nausea, sino all'infinito, e voi oggi mettete soldi per esternalizzare l'attività di ARGEA; ma stiamo scherzando! Ma facciamoci davvero un bell'esame di coscienza e fate le cose come devono essere fatte, perché è veramente una vergogna questa, è veramente una vergogna! non devono essere fatti nuovi concorsi onorevole Zedda, i concorsi li hanno già fatti e sono lì, nelle graduatorie, le persone da prendere, ma evidentemente non vanno bene, perché devono essere gestite in altra maniera. Quindi abbiate il pudore di assumerli immediatamente!

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gianfranco Ganau. Ne ha facoltà.

GANAU GIANFRANCO (PD). Grazie, Presidente. Per chiedere il voto segreto su questo emendamento.

PRESIDENTE. Basta, fine delle trasmissioni, voto segreto. Scusate, sembrerebbe, io non mi sono accorto, che un consigliere avesse già espresso…

MANCA DESIRÈ (M5S). No, nessuno!

PRESIDENTE. Un attimino, io non l'ho sentito, stanno verificando. Allora, nel momento in cui il Vicesegretario mi fa una richiesta di verifica io ho il dovere questa verifica di effettuarla, va bene? Mi è stato detto di no quindi perfetto, procediamo. Il Consiglio è sospeso qualche minuto perché devo fare queste verifiche.

(La seduta, sospesa alle ore 20, viene ripresa alle ore 20 e 08.)

PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori. Non è stato espresso con chiarezza… guardate, il Regolamento è una cosa seria, è giusto garantire le prerogative e i diritti a tutti i consiglieri, abbiamo verificato, è stato richiesto il voto segreto, si può procedere al voto segreto. Perché non si facciano errori, "sì per approvare, no per bocciare".

Votazione a scrutinio segreto

PRESIDENTE. Indico la votazione a scrutinio segreto, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 15.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio approva).

Passiamo all'emendamento numero 21.

Ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.

FASOLINO GIUSEPPE, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Presidente, per quanto riguarda l'emendamento numero 21 sono spese obbligatorie, è l'aggiornamento delle spese obbligatorie in coerenza col 118, spese che prima non c'erano e quindi in adeguamento al 118 devono essere inserite, e se le vedete sono tutte spese obbligatorie.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 21. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Allora, gli emendamenti numero 68, 14, 12, 6, 13, 4, 8, 10, 5, 1, 2, 11, 48, 49, 3, 9, 7 sono ritirati.

Passiamo agli allegati al Bilancio.

Metto in votazione l'allegato 1. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Presidente, no perché, non so se voi l'abbiate notato, ovviamente mi collego all'argomento in relazione al fatto che gli emendamenti sono quelli legati, quelli precedenti che abbiamo votato, quelli collegati alle tabelle. L'emendamento numero 16, io non so quanti di voi l'abbiano letto, a pagina 5 ter, del blocco emendamenti in ordine di votazione, che ha modificato talmente tanto, per cui ci sono spostamenti…

PRESIDENTE. Onorevole Zedda, credo che lei stia parlando della tabella A, mi sbaglio?

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Della Tabella, sì, che è stata modificata.

PRESIDENTE. No, adesso stiamo parlando degli allegati.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Sì, le tabelle le abbiamo modificate con gli interventi degli emendamenti precedenti.

PRESIDENTE. No, questi sono gli allegati al Bilancio.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). No, quello lo so che li abbiamo già votati, infatti, mi sto riferendo al fatto che gli emendamenti già votati hanno modificato le tabelle. Sto dicendo le tabelle che stiamo andando ad approvare sono state modificate dagli emendamenti approvati in precedenza, uno di questi, insieme a quello di ARGEA che avete visto prima, era il numero 16, a pagina 5, che ha pagine e pagine di spostamento per decine di milioni di euro, fatto dalla Giunta, dove non c'è una relazione, nessuno l'ha visto, non si capisce che cosa si sposti e dove vadano quelle risorse. Questa cosa, lo dico a lei, assessore Fasolino, in più parrebbe ci sia stato un emendamento identico a quello di ARGEA anche per LAORE, per esternalizzare, quindi vale ancora di più il ragionamento fatto dall'onorevole Cocco prima, cioè addirittura lì LAORE ha proprio le graduatoria da poter scorrere. Questa cosa non va bene. La Corte dei Conti vi ha detto più volte che ci devono essere le relazioni allegate e ho sfogliato gli emendamenti delle colleghe e dei colleghi di maggioranza ed opposizione, il paradosso è che gli emendamenti delle colleghe e dei colleghi di maggioranza e opposizione recitano: "nel capitolo in riferimento a ristoro dei danni subiti…", cioè c'è la spiegazione, ed è facilmente comprensibile dove si vogliono mettere le risorse, gli unici emendamenti dove non si capisce alcunché sono quelli della Giunta, dove non c'è un rigo, una spiegazione, un titolo, un oggetto. Questa cosa non va bene. Adesso li verificheremo uno per uno questi capitoli e questi spostamenti da una missione all'altra, spero che riguardino tutte quelle questioni di interesse generale che ovviamente dovrebbero avere una ricaduta positiva per la Sardegna e non invece cose come quelle che abbiamo visto per ARGEA. Tra parentesi, era ovviamente impossibile fare un emendamento orale. Spero non vogliate rivolgervi non tanto voi, quanto qualcuno, dentro quelle agenzie a società interinali, perché sappiamo perfettamente quale sarà il punto di caduta rivolgendosi a società interinali, vero?

C'entrano gli allegati, perché gli elementi precedenti hanno modificato gli allegati e quindi parlando degli allegati e dell'approvazione degli allegati sto parlando degli allegati, così come modificati dagli emendamenti precedenti.

PRESIDENTE. C'è un chiarimento per LAORE.

Ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.

FASOLINO GIUSEPPE, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Presidente, solo per dare una spiegazione, le variazioni degli emendamenti al Bilancio si fanno sempre così, cioè ci sono alcune alcuni spostamenti tecnici, ad esempio l'edilizia abitativa che cambia titolo, alcuni contributi per missione e programma che sono differenti rispetto al precedente, sono una serie di interventi e si fanno sempre così. Su LAORE, non c'è nessuna esternalizzazione, su LAORE noi abbiamo fatto la 17, la omnibus, però non gli abbiamo dato la copertura, quindi era necessario dare la copertura al provvedimento che avevamo fatto con la 17, e quindi si stava soltanto dando la copertura, non si sta facendo nessuna esternalizzazione.

Sull'ordine dei lavori

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Presidente, visto che gli emendamenti verranno presentati così, d'ora in poi quando ci saranno emendamenti presentati in quel modo bisogna che ci si vada come Commissione, si va in Commissione e si vedono questi emendamenti così come sempre accadeva in precedenza, si vendono gli emendamenti nuovi, in modo tale che si possa capire quale va bene, quale va male, che cosa riguarda, dove si spostano risorse, eccetera.

PRESIDENTE. Va bene in futuro, mi sembra… no, si sempre fatto così, questo è lo schema tipico del bilancio che, condivido con lei, sia poco intellegibile, però questo è un elemento intrinseco della complessità del Bilancio.

Continuazione della discussione e approvazione del disegno di legge: Bilancio di previsione triennale 2022-2024 (302/A)

PRESIDENTE. Metto in votazione l'allegato 2. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Metto in votazione l'allegato 3. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Metto in votazione l'allegato 4. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Metto in votazione l'allegato 5. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Metto in votazione l'allegato 6. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Metto in votazione l'allegato 7. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Metto in votazione l'allegato 8. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Metto in votazione l'allegato 9/a,b,c. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Metto in votazione l'allegato 10. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Metto in votazione l'allegato 11. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Metto in votazione l'allegato 12. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Metto in votazione l'allegato 13. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Metto in votazione l'allegato 14. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

MANCA DESIRE' ALMA (M5S). Presidente, dove sono gli allegati?

PRESIDENTE. Li avete tutti nel cloud, perché sono migliaia e migliaia di pagine, cioè dovremmo fare un castello di carta.

Passiamo agli ordini del giorno.

È stato presentato l'ordine del giorno numero 1.

Ha domandato di parlare il consigliere Gian Franco Satta per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SATTA GIAN FRANCO (Progressisti). Presidente, è l'ordine del giorno che riguardava il superbonus, era intervenuto il Governo nel frattempo, visto che gli abbiamo dato tempo noi…

(Interruzioni)

SATTA GIAN FRANCO (Progressisti). Presidente, l'ordine del giorno riguardava la richiesta affinché il Presidente del Consiglio regionale e la Giunta intervenissero presso il Governo per sollecitare la modifica del "110", del bonus energetico, ma in questo caso è già intervenuto il Governo quindi ritiro l'ordine del giorno.

PRESIDENTE. L'ordine del giorno numero 1 è ritirato.

Passiamo all'ordine del giorno numero 2. Poiché nessuno domanda di parlare lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Passiamo all'ordine giorno numero 3, sul next generation eu. Poiché nessuno domanda di parlare lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.)Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Passiamo all'ordine del giorno numero 4.

Ha domandato di parlare la consigliera Desirè Manca. Ne ha facoltà.

DESIRÈ MANCA (M5S). È quello che abbiamo menzionato in riferimento all'emendamento orale che abbiamo accolto tutti, quindi l'utilizzo dei fondi PNRR destinati alla transizione energetica per i progetti destinati alle aziende agricole della Sardegna per l'installazione dei pannelli fotovoltaici nei terreni agricoli.

PRESIDENTE. Per esprimere il parere sull'ordine del giorno, ha facoltà di parlare, per la Giunta, l'Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale.

ZEDDA ALESSANDRA (FI), Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale. Il parere è favorevole.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'ordine del giorno numero 4. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.)Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Passiamo all'ordine del giorno numero 5, a firma Desirè Manca, sulla proroga dei contratti dei lavoratori precari della sanità.

Per esprimere il parere sull'ordine del giorno, ha facoltà di parlare, per la Giunta, l'Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale.

ZEDDA ALESSANDRA (FI), Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale. Il parere è favorevole.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'ordine del giorno numero 5. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.)Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Passiamo all'ordine del giorno numero 6, Lai e più, sulla necessità di far fronte alle ingenti carenze di funzionari tecnici e amministrativi all'interno della Regione e delle agenzie regionali.

Per esprimere il parere sull'ordine del giorno, ha facoltà di parlare, per la Giunta, l'Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale.

ZEDDA ALESSANDRA (FI), Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale. L'avevamo già fatto però questo, lo avevamo già approvato, "prioritariamente" addirittura quando abbiamo approvato la legge.

LAI EUGENIO (LEU). Ci sono le graduatorie di Laore, Assessore.

ZEDDA ALESSANDRA (FI), Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale. Il parere è favorevole.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE (LEU). Per chiedere di apporre la firma sull'ordine del giorno numero 5.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 6. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Passiamo all'ordine giorno numero 7, Lai e Cocco, sulla necessità di prevedere una riserva nei posti messi a concorso nel sistema sanitario favore del personale sanitario precario assunto nel corso dell'emergenza Covid.

Per esprimere il parere sull'ordine del giorno, ha facoltà di parlare, per la Giunta, l'Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale.

ZEDDA ALESSANDRA (FI), Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale. Il parere è favorevole.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 7. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Passiamo all'onere del giorno numero 8, Solinas Alessandro il più, sulla necessità di realizzare un imponente programma di manutenzione della rete viaria regionale.

Per esprimere parere sull'emendamento, facoltà di parlare, per la giunta, l'Assessore dei lavori pubblici.

SALARIS ALDO (Riformatori Sardi), Assessore dei lavori pubblici. Il parere è contrario.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Alessandro Solinas. Ne ha facoltà.

SOLINAS ALESSANDRO (M5S). Presidente, questo ordine del giorno è stato appoggiato da tutti i Capigruppo di maggioranza, eccetto evidentemente quello dei Riformatori, visto che il collega e assessore Salaris si pronuncia contrario; sono stati proposti emendamenti per la manutenzione della rete viaria regionale praticamente da tutti i Gruppi, nessuno è stato accettato, se vogliamo accedere alla teoria che la rete viaria regionale non necessiti di un imponente programma di manutenzione, va bene; se l'assessore Salaris pensa che questo ordine del giorno ponga in cattiva luce il suo lavoro, evidentemente non l'ha letto bene, perché è stato elaborato in maniera tale da unire non dividere, e se l'assessore Salaris dice che ha già posto in essere una imponente opera di manutenzione, sicuramente non vorrà che magari si impegni la Giunta affinché il suo lavoro venga maggiormente appoggiato da parte della Presidenza della Regione, che è la finalità ultima di questo ordine del giorno. Quindi io penso che il parere contrario dell'Assessorato in questo contesto sia inutile e dannoso per il lavoro dell'Assessorato e dell'Assessore stesso.

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare l'Assessore dei lavori pubblici.

SALARIS ALDO (Riformatori Sardi), Assessore dei lavori pubblici. Giusto per specificare che quell'ordine del giorno è superato da una programmazione già in atto, una programmazione che ha visto, oltre che una programmazione prettamente regionale fatta dal Presidente della Giunta e da me medesimo, anche un intervento da parte del Ministro attraverso un'opera di commissariamento di dieci importanti opere. C'è una programmazione sulle infrastrutture stradali viaria già completata, in avvio: è un ordine del giorno inutile. Grazie.

(Proteste del consigliere Alessandro Solinas)

SOLINAS ALESSANRO (M5S). Chiediamo la votazione nominale.

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'ordine del giorno numero 8.

Prego, onorevole Mula, è stato già… però… ho chiuso la votazione. Prego, intanto che stampa, dica. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.

MULA FRANCESCO (PSd'Az). Giusto per chiarire, perché arrivati a questo punto bisogna anche dire due cose. Quando il collega mi aveva presentato l'ordine del giorno avevo detto "è anche condivisibile, è un sollecito", e - come ha detto qualcuno - un ordine del giorno non si nega a nessuno, nel senso che comunque mostrare interesse per alcune opere non è sicuramente un danno. Io dico che non serviva arrivare a fare votare contro, dividerci, perché è naturale, dopo un parere contrario della Giunta, ci mette nelle condizioni che dobbiamo votare secondo quella che è l'indicazione della Giunta, perché così funziona in politica. Mi sembrava e mi sembra che siamo ancora in tempo di poter dire… nessuno sta dicendo che l'Assessore non sta facendo il suo dovere oppure non si sta attivando, è stato tutto fatto, mettiamolo come un sollecito a verificare ancora di più, perché ho letto che parla anche di strade extraurbane se non ho capito male, e quindi ci sembra che non sia nulla. Anche perché gli altri ordini del giorno sono, mi sembra, sulla stessa linea: non si sta condannando nessuno, si sta invitando magari di cercare di verificare e sollecitare.

Assessore, io le chiederei, non per evitare di per interrompere l'idillio, perché non è, però siccome si tratta di un ordine del giorno che non abbiamo firmato - io non l'ho firmato, ho detto "mi sembra condivisibile", l'ho detto e me ne assumo la responsabilità, "ne discuteremo in Aula e se c'è accordo ci metteremo anche la nostra firma" -, non ci mettiamo la firma ma le chiederei un attimino, se è possibile, non di rivedere il suo parere ma non stiamo parlando di nulla di così grave che ci può portare a dividerci, non mi sembra che ci siano queste condizioni, o perlomeno tale importanza. Ecco, l'emendamento che abbiamo votato prima a voto segreto aveva una rilevanza completamente diversa.

PRESIDENTE. Intanto ho rilevato dei problemi al sistema di votazione e quindi devo annullare la votazione.

Ha facoltà di parlare l'Assessore dei lavori pubblici.

SALARIS ALDO (Riformatori Sardi), Assessore dei lavori pubblici. L'onorevole Mula nel suo intervento ha colto quella che era l'essenza del mio voto contrario, nel senso che oggi si andava a doversi esprimere su un ordine del giorno che, ripeto, reputavo superato, vista la programmazione in atto, e lo si può vedere. Se poi l'onorevole Mula, come l'onorevole Mura, come tutti gli altri Capigruppo, mi dicono che dobbiamo spingerci verso un ambito ancora più ristretto, come quella che potrebbe essere la viabilità provinciale, che non è di nostra competenza ma cercheremo di fare tutto e di più e quanto è possibile… ricordiamocede nel prossimo provvedimento, tutti, ricordiamocene sulla viabilità provinciale.

Il parere è favorevole.

SOLINAS ALESSANDRO (M5S). Ritiriamo la richiesta di votazione nominale.

PRESIDENTE. Poiché nessuno altro domanda di parlare sull'ordine del giorno numero 8, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Passiamo all'ordine del giorno numero 9, a firma Agus e più, in ordine a incentivare i Comuni sardi al fine di predisporre i piani di utilizzo del litorale.

Per esprimere il parere sull'ordine del giorno, ha facoltà di parlare, per la Giunta, l'Assessore della programmazione, bilancio, credito assetto del territorio. Ne ha facoltà.

FASOLINIO GIUSEPPE, (FI), Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito assetto del territorio. Il parere è favorevole.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'ordine del giorno numero 9. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.)Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Passiamo all'ordine del giorno numero 10, a firma Agus e più, relativa alla definizione in tempi celeri di una nuova legge di governo del territorio che, nel rispetto delle previsioni del PPR, individui le modalità di pianificazione cui si dovranno attenere gli enti locali e i privati.

Per esprimere il parere sull'ordine del giorno, ha facoltà di parlare, per la Giunta, l'Assessore della programmazione, bilancio, credito assetto del territorio. Ne ha facoltà.

FASOLINIO GIUSEPPE, (FI), Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito assetto del territorio. Il parere è favorevole.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'ordine del giorno numero 10. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.)Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Passiamo all'ordine del giorno numero 11, a firma Ennas, sulla equità energetica della Sardegna e della competitività delle imprese sarde. Sulla super interrompibilità.

Per esprimere il parere sull'ordine del giorno, ha facoltà di parlare, per la Giunta, l'Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale.

ZEDDA ALESSANDRA (FI), Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale. Il parere è favorevole.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'ordine del giorno numero 11. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.)Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Passiamo all'ordine del giorno numero 12, a firma Piga e più, a sostegno del sistema penitenziario della Sardegna, al fine di migliorare le condizioni di lavoro del personale e la sicurezza generale delle strutture carcerarie e dei detenuti.

COCCO DANIELE (LEU). Chiediamo di aggiungere la nostra firma.

PRESIDENTE. Sì, si aggiungono le firme di tutto il Consiglio.

Per esprimere il parere sull'ordine del giorno, ha facoltà di parlare, per la Giunta, l'Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale.

ZEDDA ALESSANDRA (FI), Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale. Il parere è favorevole.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'ordine del giorno numero 12. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.)Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Passiamo all'ordine del giorno numero 13.

Sapete dalle cronache della drammaticità degli eventi che si stanno svolgendo in Ucraina, quindi si tratta di una presa di posizione di solidarietà del Consiglio regionale e della negazione della via armata, e della promozione invece della via diplomatica per la soluzione dei conflitti internazionali. Peraltro in questo senso vi comunico che il palazzo del Consiglio regionale, in maniera simbolica, sarà colorato con i colori della bandiera dell'Ucraina.

(Applausi da tutti i settori dell'emiciclo)

Metto in votazione l'ordine del giorno numero 13. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(E'approvato)

Passiamo all'ordine del giorno numero 14, Meloni e più, per porre in essere con massima urgenza le azioni perché gli aumenti previsti non gravino (…) sulle imprese di trasporto isolane, quindi sempre sul caro energetico.

Per esprimere il parere sull'ordine del giorno, ha facoltà di parlare, per la Giunta, l'Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale.

ZEDDA ALESSANDRA (FI), Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale. Il parere è favorevole.

Metto in votazione l'ordine del giorno numero 14. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Ha facoltà di parlare Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.

FASOLINO GIUSEPPE, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Grazie Presidente. Chiedo all'Assemblea che, ai sensi dell'articolo 89 del Regolamento interno, si dia mandato agli Uffici consiliari di procedere a modifiche di natura esclusivamente tecnica indirizzate ad un ottimale coordinamento finale dei testi normativi approvati. In particolare segnalo nell'emendamento numero 595 il riferimento normativo "articolo 7, comma 36" va inteso come "articolo 7, comma 10". Capitolo 89175 contributo all'Associazione la Sardegna verso l'UNESCO nel comma 5 dell'articolo 5 aggiungere le parole "titolo 1". Grazie.

PRESIDENTE. Metto in votazione il testo finale del disegno di legge numero 301.

Ha domandato di parlare il consigliere Michele Cossa per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

COSSA MICHELE (Riformatori Sardi). Solo per ringraziare l'Aula per il lavoro che ha fatto questi giorni, credo che alla fine abbiamo fatto un buon lavoro, e per fare un ringraziamento particolarissimo all'assessore Fasolino, che ha seguito anche stavolta i lavori con grande competenza, grande equilibrio, dando un contributo fondamentale per risolvere i problemi che, inevitabilmente, sono sorti durante la discussione. Il voto del Gruppo dei Riformatori è favorevole.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giovanni Satta per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SATTA GIOVANNI (PSd'Az). Solo per dire che, tutto bene, grazie Assessore, grazie Presidente, anche per la pazienza che mi dà dichiara sta avendo nei miei confronti e in questo momento. Una cosa, Presidente, all'Assessore in primis (che comunque conosco e stimo come persona che mantiene la parola), che vengano mantenuti gli impegni e che la legge omnibus, variazione di bilancio o come la vogliamo chiamare, venga portata subito in Commissione, prende l'impegno anche il Presidente della Commissione, Schirru. Che vengano mantenuti gli impegni nei confronti del collega Peru, nei confronti del sottoscritto e di Giovanni Antonio Satta, per quanto riguarda il paesi tra i 300 e i 5000 abitanti, e anche dello stesso assessore Salaris ma di tutta l'Aula. Il mio voto quindi è sicuramente favorevole ma a questa condizione, che chiedo il rispetto degli accordi presi.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Stefano Schirru. Ne ha facoltà.

SCHIRRU STEFANO (PSd'AZ), relatore. Come Presidente della Commissione io ci tenevo intanto a unirmi ai ringraziamenti. Questa finanziaria ha visto partecipi tutti i Gruppi consiliari, tra l'altro anche con un gran senso di responsabilità, tra l'altro debbo dire che ho seguito la gran parte degli interventi anche dei colleghi e debbo dire che erano tutti meritevoli di grande ascolto e ragionamento. Il mio auspicio è quello di utilizzare lo stesso entusiasmo, e anche la stessa criticità costruttiva, per lavorare sul PNRR, perché la prossima vera sfida del Consiglio regionale saranno i punti cardine centrali per la Sardegna e il PNRR, perché ci saranno dei denari da gestire, ci saranno dei denari che avranno delle finalità importanti come quelle dell'elettrificazione della rete ferroviaria, come quella della decentralizzazione dei servizi sanitari, come quelli della digitalizzazione della pubblica amministrazione. Ecco quella sarà la prossima sfida e lì dovremo ritrovarci ancora più uniti, non per forza con idee convergenti, ma comunque…

PRESIDENTE. Onorevole Cocciu, prego intervenga guardi, pensavamo di fare…

COCCIU ANGELO (FI). Presidente, non intervengo. Metta in votazione che me ne sto andando.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, del disegno di legge numero 301/A.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio approva).

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, del disegno di legge numero 302/A.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio approva).

La seduta è tolta il Consiglio. Verrà convocato a domicilio, buona serata.

La seduta è tolta alle ore 21 e 04.