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Resoconto della seduta n. 191 del 08/02/2022

Bozza provvisoria

CXCI SEDUTA

Martedì 8 febbraio 2022

(POMERIDIANA)

Presidenza del Presidente Michele PAIS

indi

del Vicepresidente Giovanni Antonio SATTA

indi

del Presidente Michele PAIS

La seduta è aperta alle ore 17 e 41.

CUCCU CARLA, Segretaria, d�� lettura del processo verbale della seduta pomeridiana del 26 ottobre 2021 (179), che è approvato.

Congedi

PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Daniele Cocco, Michele Ennas, Elena Fancello, Maria Laura Orrù e Aldo Salaris hanno chiesto congedo per la seduta pomeridiana dell'8 febbraio 2022.

Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.

Annunzio di interrogazioni

PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interrogazioni pervenute alla Presidenza.

CUCCU CARLA, Segretaria. Sono state presentate le interrogazioni numero 1346, 1347.

Annunzio di interpellanza

PRESIDENTE. Si dia annunzio dell'interpellanza pervenuta alla Presidenza.

CUCCU CARLA, Segretaria. E' stata presentata l'interpellanza numero 168.

Annunzio di mozione

PRESIDENTE. Si dia annunzio della mozione pervenuta alla Presidenza.

CUCCU CARLA, Segretaria. E' stata presentata la mozione numero 561.

Continuazione della discussione generale congiunta del Documento di economia e finanza regionale (DEFR) relativo alla manovra di bilancio 2022/2024 (30/XVI), del disegno di legge: Legge di stabilità regionale (legge finanziaria 2022) (301/A) e del disegno di legge : Bilancio di previsione triennale 2022-2024 (302/A)

PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori inerenti l'esame della Finanziaria 2022.

È iscritto a parlare il consigliere Eugenio Lai. Ne ha facoltà.

LAI EUGENIO (LEU). Grazie Presidente. "La prima finanziaria politica" hanno detto il Presidente della Regione e l'Assessore alla Sanità, "una grande finanziaria di innovazione" ha detto il Presidente e relatore di maggioranza, l'onorevole Schirru, riferendosi alla stessa finanziaria. Badate, la verità è che tutti quanti e anche le discussioni di questo momento dimostrano che questa finanziaria è totalmente insufficiente, totalmente insufficiente ad affrontare i problemi reali della nostra Isola. L'ha detto il relatore di minoranza, l'onorevole Moriconi, noi ci saremmo aspettati una finanziaria che avesse affrontato le vere emergenze, che avesse parlato di una strada di sviluppo per la nostra isola, che avesse interloquito con gli attori principali del mondo del lavoro, dei sindacati delle associazioni, per provare a risolvere alcuni dei problemi reali che stanno vivendo oggi i nostri concittadini. Se dovessimo uscire fuori da quest'Aula, Presidente, nessuno dei temi che trattano in questo momento i cittadini sono elencati all'interno della finanziaria. La questione energia è forse uno dei temi fondamentali di questa fase. Badate, a fronte di quello che sta succedendo con l'aumento indiscriminato delle bollette elettriche e un forte deficit infrastrutturale da un punto di vista dell'energia, ancora non avete approvato un piano dello sviluppo energetico. I sindacati delle imprese che sono venute qui a parlarci e ci hanno detto "vi chiediamo uno sforzo per permettere davvero uno sviluppo green delle nostre imprese, anche attraverso l'utilizzo della leva fiscale". Voi non solo non citate questi temi, voi all'interno di questa finanziaria vi dimenticate totalmente di un grande tema che è quello del lavoro, che è il vero tema di sviluppo, il vero motore dello sviluppo della nostra Isola. Pensate di affrontare il tema dello spopolamento delle zone interne con contributi a pioggia, badate, non è quella la direzione da adottare. E' sicuramente un fatto positivo che all'interno della discussione politica entri il tema dello spopolamento, però anche qui avete chiesto ai cittadini delle zone interne quali sono realmente i problemi che devono affrontare quotidianamente per vivere in quei territori? Avete mai pensato che la sanità oggi è al tracollo? Ed è inutile che qualche collega della maggioranza provi ancora a dare le responsabilità a chi c'era tre anni fa, state governando quest'isola, lo state facendo da tre anni, e il risultato è che oggi tanti pronto soccorso della nostra isola sono chiusi, che le liste d'attesa sono aumentate, e vi trincerate dietro il problema del Covid. Badate, non basterà a giustificare il vostro fallimento da questo punto di vista! Così come il vero tema per una politica contro lo spopolamento è quella di riportare i servizi al fianco del cittadino. Si �� parlato di istruzione, si è parlato di servizi essenziali, si è parlato di lavoro. È il lavoro il vero motore per costituire una famiglia ed è uno degli assi portanti anche del discorso di Mattarella, quando parlava di dignità, di ridare dignità all'individuo, di ridare dignità alle famiglie, di ridare dignità alle persone. Pensate che attraverso interventi spot, attraverso interventi che non sono collegati l'un l'altro e che non tracciano una via di sviluppo, ve la caviate a giustificare il fallimento che giustamente anche qualche collega della maggioranza questa mattina ha provato a sottolineare. Se dovessimo parlare di continuità territoriale con la situazione allo sbando, se dovessimo parlare del piano dei trasporti pubblici locali di cui avevate promesso di discutere all'interno di quest'Aula, se dovessimo parlare, così come stavamo facendo questa mattina, del tema dell'agricoltura e dell'allevamento, le risposte sono chiare e nette dappertutto, sono chiare e nette da parte degli allevatori, sono chiare e nette da parte degli agricoltori. La vostra politica è insufficiente ed è insufficiente anche nei tempi di risposta che state dando alla forte crisi economica e sociale della nostra Isola. Sul tema dell'agricoltura non c'è benché minima politica all'interno di questa manovra, se non gli investimenti obbligatori, non si parla della dell'aumento indiscriminato del costo del mangime. Guai a discutere del nuovo PSR, è una cosa sconosciuta ai più e probabilmente sconosciuta alla stessa Assessora all'Agricoltura. Guai a porci il problema delle terre pubbliche su cui il nostro gruppo consiliare aveva posto, all'interno di una legge, un articolo per promuovere anche i giovani agricoltori. Guai a discutere del fallimento sul Piano casa, perché è una cosa che sta passando in sordina. Badate, ciò che è successo sul Piano casa rischia di compromettere seriamente anche gli interventi estremamente positivi sul bonus del 110 per cento. Ciò che state facendo sul Piano casa e sull'urbanistica rischia di mandare in tilt il sistema delle costruzioni, rischia di mandare in tilt i benefici che attraverso le politiche del Governo sono state messe in piedi. Pensavate di costruire dappertutto, pensavate di fare qualcosa che non era mai stato fatto, la verità è che qualcosa che non era mai stato fatto non siete in grado di farlo, perché non avete una visione politica di quest'isola, e non siete neanche in grado di scriverlo, visto il numero delle leggi impugnate. Se dovessimo discutere di enti locali, l'hanno sottolineato qualche giorno fa i Sindaci del CAL, la discussione è monca. La discussione e le promesse sull'aumento del fondo unico agli enti locali, gli enti locali e i sindaci utilizzati solo ed esclusivamente per fare i vostri screening da campagna elettorale, oggi sono abbandonati a se stessi. Interi territori che non solo non vedono il Presidente, perché questo credo non lo vedano neanche tanti Capogruppo di maggioranza, o tanti assessori, ma non vedono neanche una politica che possa consentire ai propri territori di uscire da quella da quella crisi. C'è un elemento su cui il gruppo politico che rappresento ha lavorato tanto, che è lo sblocco sul turnover Forestas, da questo punto di vista esprimiamo certamente un parere positivo, c'è da fare però di più, è un punto di partenza. Io mi auguro che all'interno della finanziaria si riesca ad implementare una delle manovre che può essere una leva di sviluppo se è scritta bene anche delle aree interne. Perché ridare dignità e ridare lavoro non significa abbandonare territori, non significa abbandonare le zone interne. Sul tema degli incentivi, Presidente, vorrei sottolineare il fatto che si considerano uguali Comuni al di sotto dei 3000 abitanti delle zone interne con i Comuni costieri, ma davvero pensate che la Sardegna è tutta uguale? Ma davvero pensate che continuare a non affrontare i temi reali della nostra isola, per dedicarvi a nomine e a poltrone, sia quello che i sardi hanno chiesto e vi hanno chiesto con quell'ampia fiducia che vi hanno dato. Oggi è stato nominato un ulteriore veneto nella nostra Isola, è il nuovo Direttore generale di Abbanoa. Ormai credo che la nostra Isola più che parlare di autonomia stia parlando di soccombere di fronte alle Regioni del nord. È successo con l'AREUS, sta succedendo con Abbanoa, sta succedendo un po' dappertutto. Arrivano i veneti, quelli sì che riusciranno a risolvere i problemi della nostra Isola! Vede, Presidente, è stato chiesto dai banchi della maggioranza di cambiare passo, lo facciamo anche noi, insieme ai Sindaci che l'hanno fatto qualche giorno fa, lo facciamo anche chiedendo ai Gruppi politici che hanno chiesto di cambiare passo di condividere con noi alcune azioni da inserire all'interno di questa finanziaria che ridiano dignità alla nostra Isola, che eliminano le diseguaglianze e che ripristinano i diritti dei Sardi. Questo sì che si chiama cambiare passo!

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Michele Cossa. Ne ha facoltà.

COSSA MICHELE (Riformatori Sardi). Presidente, ma io non credo che nessuno annetta ad una legge finanziaria la possibilità di cambiare le sorti della Sardegna. Ne abbiamo visto tante, alcune recanti interventi più incisivi, altri meno incisivi, a me pare che questa legge finanziaria, come già ho avuto modo di dire, contenga alcuni interventi importanti e caratterizzanti. È una legge finanziaria che fa delle scelte, non potendo affrontare tutto, decide di affrontare in maniera significativa alcune cose. Di queste cose io vorrei sottolinearne alcune. E mi pare che la cosa più caratterizzante sia l'intervento sullo spopolamento, perché è la prima volta che una legge finanziaria affronta il tema dello spopolamento, non con interventi spot ma con un intervento globale. Può essere migliorato? Io penso proprio di sì, anzi io penso che debba essere migliorato; io credo che l'assessore Fasolino abbia fatto un lavoro importante, e questo credo che gli vada riconosciuto, però è chiaro che ci sono delle debolezze nell'impianto dell'articolo 10. La prima debolezza che io vedo è che è necessario introdurre un discrimine tra i Comuni, cioè non è possibile trattare tutti i Comuni che rientrano in una determinata fascia demografica allo stesso modo, è necessario individuare quei Comuni che hanno subito negli ultimi dieci anni o quindici anni, si valuterà, un processo di spopolamento, che è indice di una debolezza principalmente economica, perché le persone non vanno via dai luoghi dove possono trovare stabilità lavorativa, serenità economica e quindi prospettive per la propria famiglia. E' chiaro che non è solo quello, perché collegato allo spopolamento c'è un problema di servizi che devono essere erogati, a partire dai servizi sanitari. Credo che bisogna prevedere, per arginarla, la possibilità che la norma si presti ad abusi, perché è facile immaginare che nel momento in cui la Regione dà 600 euro al mese per il primo figlio e 400 euro al mese per i figli successivi, dobbiamo stare attenti a non incoraggiare transumanze fittizie, finalizzate semplicemente a incassare quei soldi che dà la Regione. Ed è chiaro che occorrerà introdurre, come io credo bisogna fare sempre nelle leggi in generale ma per quanto ci riguarda nelle leggi regionali, dei meccanismi di monitoraggio che permettano di verificare l'efficacia degli interventi, perché abbiamo già verificato mille volte che non è sufficiente distribuire delle risorse, o buttare delle risorse in un territorio, per avere poi dei risultati, bisogna capire se le policy che noi mettiamo in campo sono efficaci nel corso del tempo, e, ripeto, introdurre dei meccanismi che permettano di modularle e di far sì che i soldi che la Regione stanzia vengano utilizzati nel modo migliore possibile. Noi abbiamo presentato come Riformatori nell'agosto del 2019 una legge proprio mirata allo spopolamento, molti interventi dei quali devo dire abbiamo trovato nella norma dell'articolo 10.

L'onorevole Deriu stamattina ha toccato un punto che io ritengo molto importante sempre ai fini della dell'argine allo spopolamento, che è quello del completamento dell'infrastruttura della banda ultralarga; la Giunta precedente ha stanziato risorse ingenti per portare in ogni Comune della Sardegna la rete ultraveloce, che è uno degli elementi fondamentali sia nella lotta al allo spopolamento sia negli interventi per lenire il problema della insularità, e devo dire che già allora, ma anche adesso, resta da affrontare il tema della governance di queste risorse, perché noi Regione Sardegna abbiamo messo a disposizione di chi ha gestito questi interventi, cioè Open fiber, risorse enormi che però vengono governate da soggetti privati, nel senso che sono i soggetti privati a decidere se, dove e quando si illumina la fibra, cioè la fibra viene resa fruibile dai cittadini, ed è chiaro che le valutazioni che fa il soggetto privato, che bada unicamente al proprio interesse, non sono le valutazioni che fa l'ente pubblico, che invece deve badare all'interesse generale.

L'altro intervento importante che vorrei sottolineare, che può sembrare banale a un osservatore esterno ma che io ritengo molto importante per chi vive questo problema, è il sostegno ai Comuni a rischio di dissesto, problema molto sentito dagli amministratori locali che si trovano a volte con questo carico, che hanno ereditato magari da 4-5 Amministrazioni precedenti, che poi sono arrivati a maturazione e che non sanno come fronteggiare se non interviene la Regione. Intervento che io ritengo, come dicevo, molto importante.

Poi è chiaro che a contorno della legge finanziaria che noi stiamo discutendo ci sono tante altre cose, si è parlato oggi della sanità e dell'attuazione della riforma sanitaria, perché a distanza di oltre un mese siamo ancora a metà del guado e Ares stenta a fare quello che dovrebbe fare cioè dare alle aziende sanitarie locali il personale che serve loro per poter far funzionare la macchina, una resistenza che onestamente è difficile da capire, di cui sarebbe utile parlare anche con l'Assessore alla sanità. C'è il problema drammatico, che è stato evocato anch'esso secondo me molto opportunamente, il problema dell'energia, che sta non infiacchendo, come altre volte è capitato, ma sta ammazzando il nostro tessuto produttivo! Perché ci sono imprese che erano fiorenti, imprese importanti in tutti i settori, dal settore alberghiero all'allevamento, in tutti i settori economici, che stanno giungendo al fallimento perché non riescono a pagare le bollette energetiche. Devo constatare con amarezza che di questo problema quest'Aula non ha mai parlato, eppure non si può dire che non sia un problema emergente, e non si può dire che non sia un problema di portata nazionale. Non è che in Sardegna stiamo vivendo una situazione peggiore che nel resto della Nazione… o forse sì perché l'insularità anche sotto il profilo dell'energia interferisce pesantemente sull'economia sarda, però io credo che quest'Aula abbia il dovere di affrontare questi temi. L'onorevole Peru stamattina, in un intervento molto accorato, anche duro, ha sollevato alcuni di questi temi di cui io credo dovremmo parlare in maniera costruttiva, in maniera propositiva, però mi sembra impossibile che questo Consiglio regionale non debba affrontare il tema energetico, magari fuori dalla legge finanziaria, in una sede appropriata, in cui la Giunta possa anche dirci che cosa sta facendo, che cosa sta succedendo, tenendo sempre presente che si tratta di una materia che è in gran parte sottratta alle competenze della Regione, però credo che questo Consiglio non possa non parlarne.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Roberto Li Gioi. Ne ha facoltà.

LI GIOI ROBERTO (M5S). Un altro mese di esercizio provvisorio a causa delle vostre beghe interne: questo è il primo tassello del vostro 2022, un biglietto da visita invidiabile, non c'è che dire, accompagnato dal tentativo, neanche tanto velato, di liquidare in quattro e quattr'otto quello che dovrebbe essere il più importante atto legislativo, la finanziaria appunto, per poi ributtarvi a capofitto sulle trattative che più vi appassionano, con le relative spartizioni e scambi di favore. Altro che legge di stabilità, questa è una legge di instabilità! La vostra inarrivabile instabilità politica e gestionale è esplosa in tutto il suo clamore stamane nelle dichiarazioni di un notevole esponente della maggioranza, a mio parere tardive e neanche tanto vagamente elettorali, ma che comunque ci sono state. Ditelo chiaramente che vi volete liberare di questa legge il più in fretta possibile; i vostri obiettivi sono ben altri, quale sarebbe altrimenti il senso di far arrivare questa presunta finanziaria in Aula senza un minimo confronto in Commissione?

La verità è che continuate a brancolare senza un progetto, con l'unico intento di adottare provvedimenti per i vostri accoliti, incuranti del passare del tempo. Anche stavolta vi accontentate di distribuire pochi spiccioli ai sardi, senza una vera strategia. La stessa CNA, per voce del proprio Segretario, si è espressa in maniera netta in questi termini, ammonendovi sul fatto che gli aiuti e gli incentivi previsti per combattere lo spopolamento, se privi di veri e seri concreti progetti di sviluppo, producono inevitabilmente effetti effimeri, ma voi prevedete soltanto contributi a pioggia, una pioggia che non debellerà sicuramente la siccità demografica, economica e sociale della nostra Isola, ma anzi la reitererà, come dottamente hanno espresso i miei colleghi di minoranza Moriconi e Corrias negli interventi di stamattina.

Fino ad oggi avete prodotto leggi incostituzionali in serie, bloccando di fatto l'economia della nostra terra. La misera fine dell'impresentabile piano casa è l'ultima, anzi, magari fosse l'ultima, come minimo sarà la penultima vergogna a cui avete condannato il popolo sardo, questo semplicemente perché andate dritti per la vostra strada, ciechi, muti e sordi a qualsiasi suggerimento che arrivi da questi banchi, e intanto la legislatura se ne va, inesorabilmente colma del vostro nulla. Non paghi della "omnibus" e delle sue incongruenze (tredicesima impugnazione del vostro formidabile palmares), siate già proiettati a una omnibus 2, o 2.0 per renderla più orecchiabile o più eco sostenibile, strumento che userete per riproporre le solite nomine dei vostri amici, magari privi di titoli adeguati e soprattutto necessari, in questo siete drammaticamente monocorde, logorroici direi. D'altronde l'omnibus era quel "carrozzone a cavalli con un considerevole numero di posti che nel diciannovesimo secolo era adibito al trasporto pubblico": riproporlo nel ventunesimo secolo in versione 2.0, ma lasciando immutato il considerevole numero di posti, lo farebbe forse anche meritevole di menzione negli annali della tecnologia.

Il presidente Solinas, manco a dirlo, anche oggi è assente, probabilmente si sta ancora riposando dalle fatiche romane, a dimostrazione della sua assoluta indifferenza verso questo Consiglio e quindi verso i sardi che lo hanno eletto, ma non è certo una novità, d'altronde dei contenuti della finanziaria ha già parlato una decina di giorni fa in conferenza stampa senza possibilità di contraddittorio, basta e avanza. Questa è la morte della democrazia, davanti alla quale non si può rimanere inermi, su questa allarmante realtà e d'obbligo alzare la voce perché tutti i sardi devono sapere di che pasta è fatta la maggioranza che li governa: noi continueremo a farlo, statene certi!

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Angelo Cocciu. Ne ha facoltà.

COCCIU ANGELO (FI). Siamo giunti a una finanziaria molto importante, che speriamo ci porti dei risultati altrettanto importanti. Non sta sicuramente a me elogiare quelli che sono gli Assessori che in questo momento fanno un gran lavoro. Aassessore Zedda, al lavoro, e assessore Fasolino, al bilancio, da consigliere regionale sono molto orgoglioso di quello che è stato il vostro operato fino adesso, e ringrazio Giuseppe Fasolino per quello che ha fatto in occasione di questa finanziaria, perché lei è un Assessore che dà talmente tanto alla politica che i risultati si vedono, nessuno lo può assolutamente negare.

È una finanziaria di maggioranza, che lo si voglia oppure che non lo si voglia, ma non possiamo assolutamente negare che durante questi tre anni abbiamo reso partecipe l'opposizione per intervenire e apportare il loro contributo all'interno della finanziaria, lo abbiamo fatto per le altre finanziarie, l'abbiamo fatto per la "omnibus" e speriamo di farlo anche in futuro, perché è giusto che ci sia anche il contributo da parte dell'opposizione, altrimenti difficilmente si andrebbe avanti, perché avete uno strumento importante, importantissimo, che è quello dell'ostruzionismo, che ci potrebbe creare un sacco di problemi.

Sono stati anni veramente difficili, l'ho detto anche in altri interventi, la pandemia ha determinato che in questo ultimo anno e mezzo, quasi due, siamo stati costretti a optare per scelte di sopravvivenza, in maniera molto orgogliosa ripeto sopravvivenza, perché abbiamo dato possibilità e daremo possibilità a tutte le attività ma anche ai gruppi sociali che hanno avuto dei problemi in questi ultimi anni di ricevere dei contributi affinché si possa, tra virgolette, uscire da questo periodo e si possa tirare avanti. Sono stati anni molto difficili però i risultati sono arrivati, è chiaro che l'opposizione faccia la propria parte e poi non sarà l'opposizione che darà un giudizio definitivo al lavoro di questa maggioranza ma l'elettorato, come è successo a voi nel 2019 quando purtroppo avete avuto una brutta sorpresa, magari ce l'avremo anche noi in futuro però sicuramente quando all'interno di un'Aula si lavora per cercare di fare qualcosa di buono bisognerebbe evitare commenti negativi e partecipare con più interesse a quelle che potrebbero essere le sorti della nostra Sardegna.

Le partite da giocare sono veramente tante, il PNRR e anche altre soluzioni che dobbiamo assolutamente portare avanti e cavalcare insieme, però non possiamo dire che i risultati non siano arrivati. Ricordo un lavoro importantissimo condotto dall'onorevole Michele Cossa sull'insularità, che ha creato una situazione che veramente nessuno immaginava nemmeno potesse essere ipotizzata e sta portando dei risultati incredibili, che porteranno la nostra Regione ad avere dei vantaggi. La creazione delle ZES, l'attenzione che è stata data alla legge 949, contributi importanti agli artigiani che hanno permesso di incrementare quelle che erano le loro potenzialità e soprattutto di rimanere a galla. Non abbiamo diminuito dopo il periodo di pandemia, ma addirittura abbiamo aumentato quelle che sono le poste e abbiamo aperto anche ad altre soluzioni diverse, e così faremo anche per il futuro.

Spopolamento, un concetto mai citato che rientra all'interno di questa finanziaria, si ha la voglia di criticare anche questa nuova voce però è un inizio di qualcosa di diverso che dobbiamo assolutamente prendere in considerazione: non solo i Comuni più importanti ma anche quelli più svantaggiati. Sanità, la nota dolente di tutte le Amministrazioni politiche, è un problema che non viene mai definitivamente risolto perché sono tante le esigenze, sono tante le necessità: ognuno dovrebbe concentrarsi per portare avanti un risultato e raggiungere un obiettivo, al posto di criticare. E poi vorrei spendere una parola su ciò che riguarda il piano casa, inviterei qualche amico consigliere che fa degli interventi, citando anche situazioni bibliche, a riflettere su quello che è successo. Noi abbiamo fatto un Piano Casa, un Piano Casa molto importante, è chiaro che nessuno se ne deve vergognare, perché ognuno di noi rappresenta all'interno di quest'Aula un territorio e quando si è tutti quanti in comune d'accordo il territorio che rappresento potrebbe essere tranquillamente potrebbe essere tranquillamente rappresentato anche da voi, anche da voi tutti, come io sarei aperto a sostenere ogni iniziativa che riguarda i vostri territori, perché alla fine è una cosa ci accomuna che siamo sardi, non possiamo ancora lottare nord contro sud, sud contro il nord, pizzicotti ai fianchi per cercare di far male a una certa parte della Sardegna e agevolarne altra, dobbiamo assolutamente lavorare tutti quanti insieme per ottenere dei risultati. Il Piano Casa, io posso parlare, perché ho i dati alla mano, di quello che è il mio Comune Olbia e di quella che è la Gallura, ha prodotto in questo anno quasi a mezzo risultati impressionanti, impressionanti. Ad Olbia non si sono mai viste così tante pratiche di urbanistica presentate, questa è la pura verità. Purtroppo c'è da dire che una decisione nefasta da parte della Consulta, perché qualcuno attacca questa maggioranza per aver fatto un Piano Casa non all'altezza della situazione, questo era un Piano casa alternativo e un Piano casa propositivo che cercava di andare oltre quello che è stato mai fatto, non si è mai visto che una Consulta abbia impugnato la legge di proroga del Piano Casa determinando alcuni articoli incostituzionali ed altri invece costituzionali, questa è la verità! Il problema del Piano Casa è stata la Consulta che ha bocciato l'intero Piano casa perché se non avesse bocciato la proroga sarebbe continuato ad esistere. Oggi noi ci troviamo a rincorrere a fare un nuovo piano casa per poter porre un rimedio a questo problema emerso. Poi non voglio andare dal punto di vista politico a vedere chi di quella Consulta ha deciso di prendere questa decisione, perché c'è un colore politico ben inquadrato, faceva parte di quella Consulta qualcuno che sarebbe stato indicato alla carica di Presidente della Repubblica, io su questo non voglio assolutamente entrare in discussione.

Un'altra cosa, mi son dimenticato di dirvi un'altra cosa, mi sono dimenticato di riferire anche un'altra cosa quelli che son stati problemi sulle leggi della provincia dove all'interno del Consiglio dei ministri un autorevole Ministro di centrosinistra ha deciso di continuare a impugnare nonostante il Ministro di competenza dicesse che non era assolutamente il caso di farlo. Comunque l'intervento all'invito per continuare a svolgere il nostro ruolo di consiglieri regionali e cercare di approvare una finanziaria che sia più funzionale possibile alla nostra Regione.

PRESIDENTE. Onorevole Mura…

(Interruzioni del consigliere Agus)

Onorevole Agus, se dovete discutere su temi di alta giurisdizione andate fuori! Andate fuori a discutere di problemi di altra giurisdizione!

È iscritto a parlare il consigliere Francesco Mura. Ne ha facoltà.

MURA FRANCESCO (FdI). Grazie Presidente, vedo che il clima si è nuovamente scaldato. In realt��, Presidente, io a differenza di molti altri colleghi che sono intervenuti prima di me, e anche di altri autorevoli esponenti della Giunta come lo stesso Presidente, non penso che questa sia la prima nostra finanziaria politica, ritengo invece che anche le altre due finanziarie avessero una accezione politica, perché ignorare che, o comunque non considerare, come azione politica l'aver fronteggiato i due anni di pandemia con la crisi che poi è stata conseguenza della pandemia io ritengo che sia un esercizio che non faccia bene a nessuno. Noi stiamo agendo è vero per la prima volta rispetto ad alcuni temi che sono temi che sono stati temi protagonisti della nostra campagna elettorale, del nostro programma di governo e anche delle nostre intenzioni. Io vorrei partire da alcune considerazioni, partire dall'inizio dalla relazione di minoranza dall'onorevole Moriconi, che nel suo intervento riconosce come fiore all'occhiello della nostra azione, della nostra azione in questa legge appunto l'azione nei confronti delle aree interne dell'Isola e le azioni di contrasto a quello che ormai è diventato un argomento di grande diffusione in Sardegna quello dello spopolamento. È evidente, onorevole Moriconi, e ne siamo tutti consapevoli, che non è con l'articolo 10 che si risolveranno tutti i problemi legati al fenomeno dello spopolamento, al fenomeno dell'andamento demografico e al fenomeno della decrescita sociale delle aree interne della Sardegna, questo io credo che ne siano tutti consapevoli qua dentro. È vero che il tema dello spopolamento si lega in maniera importante, importantissima alla carenza infrastrutturale delle zone interne, come lei ha citato, perché le imprese, le azioni economiche non si spostano verso dove ci sono gli incentivi ma si spostano verso dove hanno una maggiore facilità di operare nel mondo, nel mercato economico, e questo ne siamo tutti consapevoli. Però quello che vorrei evidenziare è la differenza di approccio rispetto al passato e faccio un'altra piccola parentesi, lei cita nel suo intervento i piani di sviluppo locale e il fatto che tanti di questi Piani di Sviluppo Locale, frutto di una importante, importantissimo investimento della Giunta precedente, non siano stati attuati. Bene glielo dico con molta franchezza io ritengo che il freno a quei piani di sviluppo locale sia stato proprio l'approccio che la Giunta precedente, senza voler entrare in un dibattito tra Giunta precedente e Giunta attuale, ha avuto nei confronti dei Comuni e della loro funzione, perché ha immaginato, questo lo ha dimostrato in tutte le azioni che ha compiuto, non più i comuni e quindi il riconoscimento della loro identità e del loro diritto di esistere, ma ha riconosciuto i territori aggregandoli quasi forzatamente. Io credo che il blocco, il freno a quei Piani di Sviluppo Locale arrivi proprio da lì, ed è per questo stesso motivo che le dico che io sono molto, ma molto orgoglioso di avere finalmente un Assessore alla programmazione al bilancio che non va in giro per la Sardegna a dire ai piccoli Comuni che sono abbandonati al loro destino e il loro destino è la scomparsa, questo è il vero merito dell'azione di questa finanziaria e dell'Assessore che ha avuto il compito di presentarcela. È un approccio totalmente diverso, poi siamo fermamente anche noi convintamente consapevoli che ci sono tanti altri problemi, però l'approccio che la politica sta dando con questa azione, il messaggio che sta mandando a quei territori che io conosco molto bene è un messaggio diverso rispetto al passato, un messaggio di rottura, un messaggio che vuole avere dal mio punto di vista anche l'ambizione di avviare il vero cambio di passo, ossia di avviare quella rivoluzione culturale delle persone che vivono quei territori, perché noi possiamo mettere milioni di euro, miliardi di euro a servizio delle aree interne, possiamo creare le migliori infrastrutture, possiamo portare i migliori e meglio studiati incentivi a favore delle persone che scelgono di vivere in quelle aree interne, ma se non cambia l'approccio mentale delle persone che vivono quei territori, se quelle persone non iniziano veramente realmente a credere che quei territori possano dare grandi opportunità noi non avremo fatto nulla, e questo secondo me è l'azione più importante. Il messaggio della Regione Sardegna che va a dire alle persone che scelgono di vivere nelle zone interne noi siamo dalla vostra parte, noi ci crediamo, credeteci anche voi, questo deve essere il messaggio. Poi sappiamo benissimo che ci sono tanti altri problemi legati come ad esempio il problema della Sanità, onorevole Lai, è innegabile che l'azione sanitaria sia stata compromessa in maniera importantissima dal Covid ma è altrettanto innegabile che l'organizzazione della sanità oggi, e non è per fare dietrologie o per scaricare responsabilità su nessuno, è frutto di un disegno di organizzazione del passato che vi piaccia o che non vi piaccia, questo è! Che ci siano carenze oggi è evidente, lo sappiamo e lo riconosciamo, però non si può negare che sia il compimento di un disegno che anche lei non ha voluto e che anche lei ha riconosciuto che non sia stato così efficiente.

Io inviterei i colleghi che hanno citato il Piano Casa e quello che è stato un po' l'evoluzione della legge numero 1 del 2021 a leggere l'intervento, il puntualissimo e approfondito intervento che oggi su l'Unione Sarda scrive l'avvocato Ballero e vi invito a fare una riflessione su che cosa sia accaduto con quella sentenza. Perché se in cuor vostro riuscite a fare una valutazione oggettiva su quello che è accaduto i primi a dovervi indignare sarete proprio voi, perché con quella sentenza c'è stata una violentissima aggressione all'autonomia della Sardegna che vi piaccia o che non vi piaccia. Noi siamo stati eletti per governare e legiferare, quella era la nostra idea, quella era l'idea della Sardegna, e c'è stata un'aggressione pesantissima, facciamola una riflessione, noi siamo pronti a fare una riflessione su quello che è stato magari il nostro approccio, ma fatelo anche voi, perché senza una unità di intenti rispetto a questo concetto, al concetto di avere la possibilità di autogovernarci e di trovare la nostra autodeterminazione per programmare il futuro della Sardegna noi non andremo da nessuna parte, andremo sempre incontro a governi nemici, questo è. Io poi vorrei concludere auspicando che possa questa finanziaria dare il la a una svolta per la Sardegna, sappiamo benissimo che non riuscirà a ottenere tutto, ma io sono fiducioso, l'approccio è quello giusto, il messaggio che stiamo mandando è quello giusto, se la Sardegna ci crede sappia che la Regione Sardegna è dalla sua parte.

PRESIDENTE. Grazie onorevole Mura, non so se vuole intervenire l'onorevole Caredda per il Gruppo Misto. Non c'è nessuno per il Gruppo Misto.

È iscritto a parlare il consigliere Giorgio Oppi. Ne ha facoltà.

OPPI GIORGIO (UDC Cambiamo!). Signor Presidente, colleghe, colleghi, stamane alzandomi ho deciso di mettermi la cravatta, qualcuno si è meravigliato, allora va chiarito anche questo. L'onorevole Cossiga, cui ero un umile gregario, mi regalò prima una camicia e poi una cravatta, e mandando i suoi emissari, poi parlando con me mi disse prima di morire vorrei vederti con la cravatta allacciata. Io ho sempre portato la cravatta slacciata e tutti copiavano questa scelta, evidentemente la apprezzavano, poi improvvisamente un giorno in Consiglio regionale, visto che c'era un sistema un po' particolare ho dovuto dire basta con la cravatta, perché noi siamo complementari, feci io il primo contratto dei dipendenti del Consiglio regionale, noi siamo complementari della Camera dei deputati, alla Camera Deputati non c'è il vincolo della cravatta, c'è soltanto al Senato, e dal giorno la cravatta non ha più imperato in questo locale, quindi l'esigenza, quando il Presidente stamattina voleva fare un comunicato, io non sono avvezzo a grandi sceneggiate napoletane, gli ho detto no sono contrario, avrei gradito che mi fossero date le condoglianze non gli auguri, perché ogni anno che passa purtroppo un momento di crisi, infatti normalmente il giorno del mio compleanno sono abituato ad andare in campagna non andare in Aula, oggi ha voluto fare una cosa diversa. E quindi avevo deciso anche, prima con grinta sulla scuola che ho fatto tracciare stamattina al collega Peru, al bravo Peru, avevo deciso di non intervenire in discussione generale, ma i fatti mi spingono a doverlo fare, perché ritengo opportuno difendere le prerogative del Consiglio in occasione dell'approvazione della manovra di bilancio. La manovra di bilancio come tutti sanno è arrivata in Aula dopo un passaggio da velocista in Commissione, con una notevole contrazione dei tempi delle audizioni e di quelli dedicati all'esame da parte dei Gruppi. Il momento richiede fretta e bisogna tutelare le esigenze dei sardi, dobbiamo cambiare rotta. Noi siamo una parte della maggioranza, abbiamo il diritto e il dovere di contribuire a esitare una manovra di bilancio all'altezza testo del momento di crisi economica sociale e sanitaria che viviamo e intendiamo contribuire in modo determinante e anche per eventuali e successivi progetti di legge noi chiediamo dobbiamo darci tempi certi e brevi, abbiamo delle intuizioni che non dico in questo momento ma che praticamente questo lo consentiranno. La vera finanziaria 2021 è stata chiamata omnibus e approvata a fine novembre scorso, questo lo dico per ricordare una certa scadenza, questo ha provocato ritardi insostenibili per tutta l'Isola e pasticci amministrativi, tanto è vero che siamo stati costretti in fretta e furia a fare una legge il 28 dicembre per prorogare i termini per la realizzazione degli interventi, molti dei quali, come voi avete visto, sono inseriti in questa legge, perché i tempi tecnici i funzionari, ognuno praticamente intende non c'è (…) credono di essere nel momento in cui vengono inseriti in un certo contesto di essere i protagonisti, di essere loro i padroni ho verificato troppo spesso purtroppo in questa legislatura che i funzionari molte volte danno direttive anche gli Assessori. A me non mi hanno mai dato per amore della verità. Apro però davvero per un flash, un capitolo mi voglio dedicare a questo, il capitolo della sanità. Mai avevamo visto una gestione così approssimativa, lenta, priva di un orizzonte politico, di una programmazione, senza offesa per nessuno, non ripeto la mia lista di lamentele perché è sempre la stessa dal disordine amministrativo alla lentezza nell'individuazione di chi deve guidare la macchina, dalla mancanza di posti letto… mancanza di posti letto… è questa legge soprattutto che non può essere accettata perché non attivare le procedure quali motivazioni. E quindi voglio fare qui un esempio lampante, l'esempio lampante è questo. Noi abbiamo attivato una procedura secondo la quale ci sono 1400 figure che hanno superato l'esame, soltanto tre infermieri non sono stati ammessi, e non si capisce quali siano le procedure per le quali non si attivano e si inseriscono nel contesto delle varie Asl in Sardegna. E potrei fare degli esempi, un esempio eclatante è questo: cioè è mai possibile che praticamente ci sia una situazione talmente complessa che determina situazioni a dir poco scandalose. C'è una realtà, questa realtà è una realtà di un piccolo Comune del Sulcis, Buggerru. Molti anni fa vi era una strada tortuosa e la maggior parte dei lavoratori sono silicotici, ebbene facendo questa strada che passa per Fluminimaggiore moltissimi sono morti, allora io insediai due posti letto per quanto riguarda la dialisi. Da un po' di tempo a questa parte persino un vecchio amministratore pubblico di un certo rilievo sto parlando del presidente Baroschi, già consigliere regionale, Presidente della Provincia di Cagliari eccetera che è malato grave in questo senso è costretto attraverso procedure gente che ha 95 anni ad andare a Carbonia attraverso mille difficoltà, perché mancano 2 - 3 infermieri. Ebbene chi sarà domani il responsabile dei morti che ci saranno nei prossimi mesi, e qualcuno è già morto. Io credo praticamente che le responsabilità se le devono assumere, così come praticamente è giusto, visto che ce ne sono 1400, ne assumeranno 800 - 1000 in una prima battuta bisogna capire chi è che guida il bastone è l'assessore alla sanità o è invece il responsabile dell'ARES, si mettano d'accordo, ma in tempi brevi ci deve essere qualcuno che gli delle imposizioni per poter sostenere una situazione che è insostenibile, vale per Buggerru ma vale per Arbus, per tutto il comparto che ha delle difficoltà obiettive. Così come, tralascio i ritardi (…) del personale dell'ATS, ma abbiamo saputo che cosa è successo, e anche qui, ma è possibile che ci siano 1005 dipendenti che sono stati trasferiti all'ATS? E che fra questi ci sono 594 amministrativi, 87 sanitari, 323 tecnici e 1 (…); 1005! Poi 29 medici, 82 sanitari non medici, 64 amministrativi tecnici. I dirigenti sanitari sono 111, gli infermieri sono 52, i collaboratori professionali sanitari 35, OSS 13; ma che cosa c'entra il settore sanitario con l'ARES? L'ARES ha una funzione amministrativa, non bisogna svegliarsi la mattina e turarsi le orecchie, è una vergogna! È incapacità manifesta di chi gestisce una struttura di questo genere. Ebbene, debbo dire che questa situazione ha creato tutta una serie di disfunzioni. Stamattina la collega, con senso di responsabilità, mi riferisco ovviamente a chi ha parlato, e ha parlato bene per quanto riguarda, e voglio ricordarlo però, della diabetologia, ebbene, il Gruppo dei Cinque Stelle presentò due ordini del giorno, gli ordini del giorno normalmente non si negano a nessuno, l'Assessore della Sanità si è alzato e, a nome della Giunta, ha dichiarato di essere contrario, questa è la storia, è agli atti del Consiglio! Io mi sono alzato e ho detto che ero favorevole col mio Gruppo, abbiamo votato 28 a 22 e abbiamo ottenuto quei 4 milioni, ma i 4 milioni sono un'inezia, non servono a niente. E allora c'è un emendamento che io ringrazio, del Gruppo della Lega, di 10 milioni, io che conosco il problema l'ho portato a 16, perché se non sono 16 pi�� 4, 20, non si accontentano i 24.000 diabetici in Sardegna, che sono quelli che fanno quattro volte… e ci sono giovani etc.., e se hanno due figli, sono due persone ci vogliono 3 mila all'anno, e non sono in grado, ed è evidente che questo ha creato problemi e noi faremo una battaglia su questo; so già di avere il consenso un po' di tutti e sono grato di questo perché mi ha confermato di essere d'accordo. È uno di quei problemi che sono fondamentali per la Sardegna e vanno rispettati. E devo dire anche, mi sia consentito fare una proposta, io credo di poter dire che al fine di ottenere, di avere il consenso generalizzato, perché ho firmato degli emendamenti, pochi emendamenti che sono del Centrosinistra, cioè dell'opposizione, e alcuni nostri che sono importanti, su questo domani, domani! Nell'intera giornata dobbiamo confrontarci, portare poche cose ma approvarle nell'interesse dei sardi; questo dobbiamo fare se c'è la volontà, tutti quanti poter dare una mano in modo tale da poter poi velocemente proiettarsi verso altri provvedimenti nell'interesse della Sardegna. Io spero che voi siate d'accordo, dopo invito il Presidente a fare una riunione, perché se questa può essere una linea la portiamo avanti. Noi siamo pronti, io che ero il più accanito sostenitore di una certa posizione, siamo pronti anche a ritirare gli emendamenti, non abbiamo difficoltà, così come noi cerchiamo sempre di essere precursori. Oggi nella Stampa nazionale si dice che la Sardegna è un esempio, siamo precursori, un Gruppo che si forma, UDC-Cambiamo Italia Viva, cioè noi li abbiamo preceduti come tante altre volte, quando abbiamo fatto leggi nazionali, abbiamo fatto la 162, abbiamo fatto una legge nel 2000 addirittura, tutta una serie di procedure particolari per quanto riguarda gli acquisti generalizzati. Ebbene, io credo che stamattina qualcuno si sia permesso di contestare l'amico Peru, l'amico Peru, lo voglio dire con molta sincerità, oggi ha parlato, e ha parlato stamane, senza fraintendimenti da parte di nessuno però, l'ha fatto come uno stimolo, non era uno stimolo di rottura, l'ha fatto dicendo la verità, noi siamo abituati a dire la verità, continueremo a dire la verità e continueremo a operare nell'interesse dei sardi attraverso delle forme di collaborazione senza che ci siano, così come ho firmato dei provvedimenti seri da parte del Centrosinistra e non ho firmato i nostri, ci sono le condizioni perché assieme, nessuno escluso, possiamo andare avanti, e forse vedere un po' di luce e dare un po' di luce ai nostri concittadini.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Pierluigi Saiu. Ne ha facoltà.

SAIU PIERLUIGI (LEGA). Grazie, Presidente, colleghe consigliere e colleghi consiglieri. Ha ragione l'onorevole Francesco Mura quando dice che questa non è la prima finanziaria politica che viene discussa in quest'Aula, perché nel modo con cui il Governo regionale e questa Assemblea hanno affrontato l'emergenza della pandemia, sia sotto il profilo sanitario che sotto il profilo dei suoi riflessi sul sistema economico della nostra Isola, era politica, le scelte che sono contenute nei provvedimenti di emergenza che abbiamo approvato in questi tre anni sono politica, politica orientata ad affrontare una situazione alla quale nessuno era preparato, nemmeno quelli che puntano il dito continuamente dicendo cosa non si doveva fare, cosa si è sbagliato; è certamente una posizione più comoda della nostra quella di chi può permettersi il lusso di criticare e basta. Per��, se vogliamo contestualizzare questi tre anni e se vogliamo contestualizzare l'impatto che ha avuto la pandemia, anche sulla legislazione di quest'Assemblea, allora è giusto, dal mio punto di vista, partire da alcuni numeri, così come hanno fatto altri colleghi prima di me questa mattina.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIOVANNI ANTONIO SATTA

(Segue SAIU PIERLUIGI). Partiamo dai numeri che descrivono in maniera sincera, reale, lo stato delle cose. E allora il Covid in Sardegna ha avuto un impatto di queste dimensioni: 138.244 positivi; 5664 ospedalizzazione; 1895 decessi al 7 febbraio, stiamo parlando di questo e dovremmo ricordarcelo, dovreste ricordarvelo tutte le volte che alzate la voce, che puntate il dito, che dite cosa non andava fatto senza dire in realtà cosa avreste fatto voi e senza dare un supporto reale in questa pandemia, di fronte alla quale, io non ho difficoltà a dirlo, in alcuni casi abbiamo potuto contare sul supporto delle opposizioni, ma nella stragrande maggioranza delle volte invece questa maggioranza si è assunta da sola la responsabilità di farvi fronte. E tra le cose che non dite, per esempio, c'è quella, parlando di sanità e dei tanti rilievi, delle tante riflessioni che vengono proposte anche in questo Consiglio regionale, non si parla mai dei numeri sulla vaccinazione in Sardegna, per esempio tre milioni e mezzo di dosi, siamo fra le prime sei regioni per copertura vaccinale della popolazione residente. Non si parla, per esempio, di una notizia recente, a proposito di ARES, del 28 febbraio relativa al bando di concorso per 271 dirigenti medici a tempo indeterminato, non si parla delle 1587 assunzioni a tempo determinato che sono state fatte per fronteggiare l'emergenza Covid che, ve lo ricordo, riguarda 138.000 positivi, 5600 ospedalizzati e 1895 purtroppo persone decedute; di questo parliamo. E questa emergenza la si è dovuta affrontare con un sistema sanitario che noi abbiamo trovato. Qual è il sistema sanitario, qual è la sanità che abbiamo ricevuto in dote? Quella per cui le assunzioni erano bloccate, quella per cui il turnover era bloccato, quella per cui i tagli ai costi si trasformavano in tagli ai servizi, e mi dispiace non vedere l'Onorevole Lai che citava i veneti, tagli che hanno fatto i piemontesi e i continentali, mi riferisco a Dirindin e Moirano, che avete scelto voi! Oggi raccogliamo i frutti delle vostre riforme, oggi raccogliamo i frutti della vostra idea di sanità, e cambiare strada e orientare la nave in una direzione diversa non è facile, richiede uno sforzo enorme e, soprattutto, lo richiede in questa fase, aggravata ovviamente dall'impatto e dall'incidenza della pandemia. E sono sicuro che ognuno di voi sa che il governo della sanità è cosa più complessa del governo del solo Assessorato della sanità; ci sono le aziende, c'è l'Azienda ARES che ha, insieme alle Aziende territoriali, superato finalmente il mostro ATS, quel modello di gestione della sanità che avete voluto voi, che ha allontanato la sanità dai cittadini, che ha indebolito i servizi e che ci ha lasciato un sistema più debole. E questa è certamente la legge più importante, la legge finanziaria; lo ripeto, non è la prima finanziaria politica, è certamente la legge pi�� importante, e questa contiene misure rilevantissime, a partire da quelle sullo spopolamento. Ai colleghi del Centrosinistra, mi rivolgo a loro perché altri confondono il risultato di cassa con il risultato di amministrazione e quindi non mi sembra il caso di prenderli in considerazione, ma ai colleghi del Centrosinistra, dell'opposizione di Centrosinistra mi viene da chiedere: con tutte le cose che ho sentito arrivare da quei banchi, voi, per fronteggiare il problema dello spopolamento cosa avete fatto? Quali sono le misure che possiamo mettere a confronto con quelle che avete fatto voi, con quelle che avete messo in campo voi? Cosa potete dire di aver fatto, qual è la vostra idea! Non oggi che siete all'opposizione, quando eravate al Governo, perché ci siete stati al Governo mica siete stati solo all'opposizione, siete stati al Governo e avete la grave responsabilità di non aver fatto nulla. E in questa finanziaria, che contiene provvedimenti importanti, visto che nel dibattito oggi in Consiglio regionale secondo me non se ne è parlato abbastanza, credo sia giusto ricordare i 30 milioni di euro che sono stati messi per incentivare gli investimenti nel settore del commercio, il Fondo lavoro Sardegna, vedo qui l'Assessore Zedda, ricordando anche i 10 milioni in più per far scorrere la graduatoria del Fondo resisto, gli enti locali con il provvedimento, con la norma condivisa, e mi sarei stupito davvero del contrario, che adegua il trattamento economico dei nostri amministratori locali a quello del resto della penisola, o, come ricordava bene l'onorevole Cossa, le risorse per sostenere i comuni che affrontano difficoltà finanziarie. Questa è una legge finanziaria, questa è una manovra che contiene moltissimi provvedimenti positivi, moltissimi! E su questo io vorrei che il dibattito dell'Aula del Consiglio regionale si misurasse e si confrontasse, tra maggioranza e opposizione. Non mi piacciono troppo le marmellate in cui non si distingue bene chi è una cosa è chi è l'altra, noi, il nostro Gruppo è forza di maggioranza e ha il dovere sacrosanto di fare le proprie proposte, e lo dico a quei colleghi che hanno insinuato che questa dovesse essere una finanziaria blindata, nessuno ci ha detto che non dovevano essere presentate proposte, e infatti abbiamo provveduto a fare le nostre, quelle che potranno essere accolte in questa sede lo saranno, le altre verranno portate avanti con proposte di legge o altri emendamenti in sede di provvedimenti diversi, perché certamente, questo lo voglio dire con chiarezza, il nostro Gruppo non dirà di no ai provvedimenti che servono a sostenere l'acquisto dei presidi per i diabetici o alle proposte che consentono di dare più soldi per incentivare i medici di base o i pediatri che scelgono sedi disagiate o disagiatissime, o, come abbiamo avuto modo di interloquire stamattina, a sostegno del comparto suinicolo. Sulle proposte, sulle cose da fare, sulle cose serie e importanti per la Sardegna noi ci siamo, e anche ai colleghi di maggioranza che rilanciano questa sfida io dico che noi siamo qui per questo, per discutere di temi, per discutere di cose importanti per la Sardegna. Non ci troverete impegnati nel dibattito sui CdA, questo è certamente vero, ma sulle altre cose, su quelle che servono per i sardi e per la Sardegna noi ci siamo. Grazie.

PRESIDENTE. Nel dare la parola al Capogruppo del Partito Democratico, l'onorevole Gianfranco Ganau, comunico all'Aula che sono rientrati dal congedo l'onorevole Salaris e l'onorevole Ennas.

È iscritto a parlare il consigliere Gianfranco Ganau. Ne ha facoltà.

GANAU GIANFRANCO (PD). Grazie, Presidente. Questa l'avete presentata come la prima finanziaria politica, noi non abbiamo mai detto che le altre fossero tecniche, però prendo atto che riconoscete in questa evidentemente i criteri della politica. Però devo dire che è una finanziaria che, dal mio punto di vista, dal nostro punto di vista è assolutamente deludente, fortemente carente e che, se ci fosse necessità, va ad avvalorare quelle dichiarazioni sull'incapacità a governare e a gestire le necessità e a sentire le necessità della nostra Regione, che è stata denunciata stamane in maniera esplicita anche dai banchi della maggioranza. È una finanziaria strutturata in forma anomala, con pochi articoli e pochissime linee di intervento mai strategiche, con un rinvio degli interventi finanziari che sono contenuti tutti nelle tabelle, sono la riproposizione degli interventi già programmati nelle scorse annualità. Ancora una volta avete mostrato una scarsissima capacità di rapportarmi con la società civile, con i rappresentanti sindacali, con le rappresentanze imprenditoriali e datoriali, in fondo con la società sarda; non l'avete fatto preliminarmente nella fase di predisposizione del provvedimento come Giunta, è stato denunciato più volte dai sindacati e dalle rappresentanze di categoria, avete evitato che le audizioni, che erano un momento di discussione, di confronto e di acquisizione di elementi che venivano dalla società civile potesse avere un senso, mortificandola in una carrellata di pochi minuti che nulla dava e che nulla modificava rispetto a quella che era l'impostazione originaria. Entro nel merito della finanziaria, lo farò molto meglio nella discussione sugli articoli, e inizio dall'articolo 2, rilevando che manca ogni adeguamento del Fondo unico, nonostante l'evidente incremento delle entrate della Regione, e questo è un dato di fatto. Ricordo che il Fondo unico nasce per dare autonomia di programmazione agli enti locali, nel tempo che è stata ridotta la capacità di scelta da parte degli enti locali a seguito delle minori entrate di ogni comune, di ogni amministrazione comunale, che ha comportato il fatto che queste risorse fossero in gran parte destinate a mantenere i servizi già in essere e non a programmare e ampliare gli stessi. Leggo con favore che c'è un intervento specifico sugli enti locali a favore degli equilibri di bilancio ai comuni, mentre mi pare totalmente insufficiente l'articolo 3 in tema di opere pubbliche, che rappresentano uno dei gap strutturali che la nostra Isola denuncia regolarmente. Ricordo che negli interventi previsti nelle tabelle, per esempio, sono previsti soltanto 3 milioni di euro per opere di viabilità di interesse regionale e statale, come se la viabilità non fosse uno dei temi principali della nostra Isola. Sulla sanità, l'articolo 4, io credo che sia la prima volta nella storia dell'autonomia regionale che una Finanziaria arriva senza spendere una parola che una sulla sanità, nell'articolo 4 sono previsti soltanto degli interventi marginali, in gran parte, sulle politiche sociali, non è spesa una sola parola sulla sanità, come se tutto andasse bene, che non servissero interventi anche di natura straordinaria, emergenziali, per correggere quello che è sotto gli occhi di tutti, un disastro totale. E allora avete voglia di scaricare sulle precedenti Amministrazioni responsabilità, oggi le responsabilità sono in capo a questo Governo regionale e questa finanziaria non dice una parola che una sulla sanità. Credo che sia clamoroso, ci troviamo di fronte ad una riforma che secondo me è sbagliata, che ha riportato le ASL e una struttura centralizzata che sta mettendo in evidenza l'incapacità di dare risposte e anche la difficoltà a partire, perché come è stato denunciato dall'onorevole Oppi, esiste una struttura centrale che accentra tutti gli amministrativi e una pletora di personale sanitario che non si capisce cosa ci stia a fare, che meglio sarebbe dislocato nelle strutture territoriali e negli ospedali, per dare quelle risposte che i cittadini attendono e che vengono a mancare proprio per la carenza di personale che sta mettendo in discussione i rapporti tra le ASL e l'ARES, con un conflitto, a questo punto evidente, sulle competenze e sulla necessità di avere il personale amministrativo per svolgere quelle funzioni che oggi sono in capo alle Aziende sanitarie locali. Un pasticcio, un pasticcio a cui bisogna porre mano e rimedio subito, immediatamente. Non parlo degli interventi previsti sulla sanità territoriale perché anche quelli sono per lo meno discutibili, si parla di realizzazione di 34 Case della comunità, di cui 15 già attivate, in realtà si tratta di una riproposizione dal 2008 di uno schema che non è stato confrontato con le modifiche della realtà territoriale con le necessità emergenti che sono emerse in questi anni, che viene riportato pari pari e si racconta che ci sono 15 Case della comunità già in essere, non è vero, si tratta di semplici poliambulatori che niente hanno a che vedere con quelle che dovrebbero essere le strutture delle Case delle comunità, per cui colpevolmente questa Regione ha rinunciato ai 700.000 euro disponibili per fare una sperimentazione che consentisse di strutturare e di creare quelle interlocuzioni e quelle connessioni che sono assolutamente necessarie tra le figure che sono previste dentro le Case delle comunità. Vado rapidamente perché il tempo si sta restringendo, ricordo che anche noi abbiamo presentato un emendamento che prevede 20 milioni a favore dei diabetici, perché è uno scandalo che nonostante gli impegni presi in quest'Aula e in Commissione sanità, a oggi siamo in questa situazione, con una sottovalutazione incredibile di un problema che è un problema gravissimo. Sullo spopolamento, anche qua, questo dovrebbe essere il tema clou della finanziaria, così l'avete raccontato e così sembrerebbe, bene, io mi permetto di dire che manca una visione strategica, le misure che sono previste sono delle misure spot non mirate e non misurate, nel senso che prevedono un limite di 3000 abitanti per comune, come se tutti i Comuni fossero uguali, non ci fossero Comuni più periferici rispetto ad altri e più in difficoltà rispetto ad altri, sia nei collegamenti che nelle interlocuzioni col resto del territorio, senza un riferimento al reddito, il figlio del medico del paese va a prendere, se gli nasce un figlio, la stessa quota che prende uno che ha niente, nessun reddito, mi pare una cosa che non sta in terra e né in cielo, con incentivi alle famiglie e alle imprese che, soprattutto quelli alle imprese, che vanno in campo, che sono utili forse, se ci fossero delle altre condizioni. E allora, la lotta allo spopolamento, e questo è strategico, va fatta creando le condizioni per vivere e per operare e lavorare in quei Paesi, altrimenti tutte queste misure sono destinate a non avere grandi risultati. E allora, quali sono queste misure?

Le misure sono quelle che abbiamo denunciato e dichiarato tante volte, la creazione di servizi sanitari di prossimità, la creazione di strutture educative e scolastiche efficienti e anche queste di prossimità, una vera e propria connettività dei Paesi che ricordo a chi dice che non abbiamo fatto nulla che invece la Giunta precedente ha messo in piedi un piano per raggiungere con la fibra ottica la gran parte dei paesi della nostra Regione e questo è uno degli elementi portanti per quanto riguarda la possibilità di sviluppare un'attività che sta pur essendo in periferia nella nostra Isola al centro del mondo, in connessione col resto del mondo. Penso al sistema dei trasporti che va rivisto, penso al sistema della viabilità che anche questo non è sicuramente ottimale, penso anche a un'energia a basso costo, questi sono i temi che rendono appetibile lo stare nei Paesi più dell'interno, ammesso che questo sia un tema ancora attuale, perché oggi lo spopolamento, come è stato dimostrato dai dati statistici, non riguarda più solo i paesi dell'interno, riguarda gran parte del nostro territorio e anche le città più grandi, quindi è un tema che è stato affrontato in una maniera che non ha niente di strategico, che è semplicemente un pannicello caldo che non risolverà sicuramente i problemi. Siamo ancora una volta alla fretta, questo è un tema ricorrente nelle vostre proposte di legge, che porta a fare dei disastri, come nel caso del Piano casa, che mi dispiace ma io mi indigno, non perché il Governo l'ha impugnata, ma mi indigno perché è uscito un testo di quel genere da quest'Aula. Una vergogna, una vergogna, l'abbiamo detto in tutte le salse, è un testo che sarà impugnato perché incostituzionale e così è stato, poi si può scaricare la responsabilità al Governo centrale e dire che è una lesa autonomia della Regione, non è così, è la Regione che non sa gestire la propria autonomia nei limiti che prevede la Costituzione, questa è la triste realtà. E allora mi fermo qui, spero che siate in condizioni di predisporre delle leggi organiche e che diate il tempo per l'acquisizione di quegli elementi che portano a un miglioramento della legge e ad una condivisione, la più ampia possibile.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.

MULA FRANCESCO (PSd'Az). Cercherò di fare un intervento un po' diverso da quello che faccio di solito, dove molte volte attacco l'opposizione ricordando ad alcuni che fino a qualche tempo fa erano loro al Governo di questa Regione, e ho sempre ricordato quello che loro avevano fatto e quale poi l'eredità che ci avevano lasciato sostanzialmente. Oggi invece vorrei fare un intervento un po' diverso e vorrei partire, ho letto con molta attenzione il documento che ci ha presentato l'ANCI, Associazione dei Comuni che devo dire che detto così, non è che siano proprio vicini a quella che è la politica di questa maggioranza regionale, ma ho trovato dei punti veramente importanti di apprezzamento per quanto riguarda questa manovra, cosa che io non mi sarei manco aspettato, quando parlano di interventi importanti anche per lo spopolamento, da rivedere magari qualcosa, però è sempre importante fare qualcosa che non fare nulla. Perché molte volte si critica, però quando non si è fatto mai nulla, si sta cercando di fare qualcosa che sicuramente non è la soluzione del problema, ma stiamo cercando di fare almeno qualcosa a differenza del nulla assoluto fino ad oggi. È una manovra politica, è una manovra non più tecnica? Io vorrei dire che il lavoro che è stato fatto in questo caso dall'Assessore che è qui davanti a me. il collega e amico Fasolino, è un lavoro egregio compatibilmente con il margine di manovra che noi avevamo, perché io sento in quest'Aula continuare a dire: "Qui servono 20 milioni, 30 milioni", una gestione a mo' di bancomat, qualcuno mi dovrebbe dire: "Da dove tiriamo fuori queste risorse?"Perché potremmo rinunciare ad altre cose, eppure in questa manovra non c'è il poltronificio come qualcuno spesso denuncia, ci sono norme che vanno in una certa direzione, perché vorrei ricordare che verrà approvato da quest'Aula perché anche noi abbiamo presentato un emendamento, credo tutti i gruppi politici l'hanno presentato per quanto riguarda le indennità dei sindaci e degli amministratori. È un emendamento io credo importante, perché oggi il lavoro che fanno i sindaci e gli amministratori locali sicuramente non è né retribuito, né riconosciuto, però riconoscere un aumento delle loro indennità che è un atto di giustizia, cosa che non ha fatto il Governo perché vorrei ricordare che il Governo ha approvato una legge dove riconosce l'aumento delle indennità per quelle regioni a statuto ordinario, siccome noi siamo sempre i figli di nessuno, vorrei capire qual è la differenza. Allora abbiamo pensato e l'hanno fatto anche alcuni colleghi dell'opposizione, di presentare un emendamento che va in questa direzione, ma non è un emendamento di poco conto, comunque servono sempre 10 milioni di euro e poi magari quando in fase di discussione degli emendamenti andremo a vederlo, spiegheremo anche il perché. È stato anche, ed è importante, qualcuno l'ha citato, ma nessuno si è soffermato al fatto dei 25 milioni che sono stati messi che vanno in favore di quei Comuni dove hanno problemi di bilancio per chiudere i bilanci, dove tanti Comuni sono stati non solo aiutati, che sono sempre quelle magari in prima fila a criticare l'operato di questa maggioranza, però a noi poco interessa, noi abbiamo fatto un provvedimento che credo sia stato apprezzato da tanti. Ci sono altri interventi che non sono stati citati e che vorrei rimarcare, soprattutto sulla sensibilità, per quanto riguarda il settore dell'agricoltura. Non ho sentito nessun accenno dove ci sono delle risorse per quanto riguarda l'accertamento sugli usi civici che è una materia talmente delicata, ingarbugliata e a me, dico a me sensibile, dove non solo ci stiamo lavorando e credo stiamo lavorando nel modo corretto, non di creare contrapposizioni con lo Stato, ma cercando di confrontarci con lo Stato per cercare di trovare quella condivisione per addivenire a una legge che veramente vada nella direzione di quelle che oggi sono richieste che arrivano dalle autonomie locali, e badate bene, sono circa 304 comuni che oggi hanno problemi seri per quanto riguarda gli usi civici. Quindi anche questo è stato ed è un provvedimento importante. Che dire, io in qualità di Capogruppo del Partito Sardo che rappresenta in quest'Aula io credo una fetta importante, ho colto alcune sfumature che, non come ha detto il collega e amico Giorgio Oppi qualcuno ha demonizzato il collega Peru, e Antonello è un amico, ma io ne ho colto l'aspetto propositivo. Qualche mio collega del mio Comune quando io ero Sindaco, in un intervento di questo tipo avrebbe detto: "Questa maggioranza è in uno stato avanzato di decomposizione". Era singolare il fatto che veniva spesso usato, io invece ho colto, è questo lo spirito anche perch�� lo conosco, ci siamo anche confrontati, è quello di dire: "Attenzione signori, io credo che qui bisogna veramente cambiare rotta, mancano due anni alle prossime elezioni, nessuno potrà averne a dispiacere, noi punteremo per rivincerle queste elezioni". Chi ci sarà e chi ci tornerà qui dentro? Perché sento spesso dei ragionamenti del tipo: "Va bene, andiamo a casa, facciamo questo, facciamo l'altro". Alla fine, quando si arriva a quel fatidico momento, poi tutti quanti trovano il modo per dire ho altro da fare, ma quella benedetta firma non la mettono mai. Perché molti sanno che in quest'Aula non ci torneranno, quindi apprezziamo il momento per dire che facciamo cose importanti e non è certo l'attaccamento alla poltrona e quando noi diciamo e invitiamo anche le opposizioni e anche il collega Lai di confrontarci sulle cose importanti da fare, io dico una cosa, io credo che noi ci dovremmo veramente confrontare ora che questa pandemia sembra, dico sembra, voglia un po' allentare quella che è la morsa, dobbiamo veramente concentrarci sulle cose da fare, che vadano veramente nella direzione che è quella di portare beneficio ai sardi. Emendamenti, io vorrei fare un piccolo, per quanto ci riguarda, chiarimento, che in maggioranza abbiamo condiviso.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE PAIS MICHELE

(Segue MULA FRANCESCO.) Ci sono alcuni emendamenti che noi riteniamo che siano importanti e fondamentali, di cui uno lo potrei anche non solo ribadire, l'ha fatto nell'intervento credo stamattina il collega Giovanni Satta per quanto riguarda il turnover di Forestas che noi riteniamo, ma credo quest'aula ritenga che sia di fondamentale importanza, come l'intervento che poco fa ha fatto il collega Oppi per quanto riguarda un problema di salute. Ecco, su questi argomenti noi ci siamo, ma chiedo anche a voi e non sto qui, naturalmente ci mancherebbe altro, a fare nomi, siccome ci sono delle esigenze che riguardano anche i Comuni e anche altre iniziative, io vi chiedo assolutamente di darci quel supporto perché non sarà in questo strumento che troveranno risposte, ma siamo pronti quanto prima a presentare un altro strumento che qualcuno ha demonizzato, chissà cosa sembra questa legge omnibus, sembra che sia il refugium peccatorum dove dentro ci butti di tutto. La legge omnibus è sempre servita negli anni della politica a correggere anche delle norme che non vanno bene, non è che lì dentro ci metti tutte le porcherie di questo mondo, quindi noi ci stiamo preparando anche per andare in quella direzione. Un'altra cosa Presidente e ho finito, problema energetico, io credo che veramente serva uno sforzo, l'ha accennato non so se il collega Lai o qualcuno dei miei colleghi, io credo veramente serva uno sforzo per cercare, non dico in questa manovra finanziaria, ma quanto prima di ragionare veramente su quello che sta succedendo, io credo che sia capitato anche a voi, ora che stanno recapitano le bollette della luce, io vorrei capire le povere famiglie sarde in che condizioni si trovano… c'è stato un aumento quasi più che raddoppiato per quanto riguarda i chilowatt, cioè questa terra che è martoriata, non abbiamo il metano, l'energia ci costa tre volte tanto di quella che costa a un imprenditore che sta oltremare e continuano ancora a trattarci in questo modo. Io credo che un ragionamento serio bisogna farlo perché stiamo arrivando veramente alla follia.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Dopo la requisitoria portata avanti da alcuni colleghi di maggioranza, credo che la cosa più saggia da fare sarebbe chiederci come chiudere il prima possibile questo capitolo e passare il prima possibile a quelli successivi. Perché è complicato discutere nel merito della Finanziaria sapendo per esempio che a pochi chilometri da qui ci sono Pronto soccorso costretti a ricoverare pazienti nelle barelle da campo. E su alcune cose non è la sfortuna, non è il caso, non è la pandemia, perché la pandemia ce l'hanno tutti, noi siamo gli unici che fanno finta di inaugurare Pronto soccorso per chiuderli il giorno dopo. La pandemia ce l'hanno tutti, ma noi siamo tra i pochi che hanno il coraggio di dichiarare al Ministero di avere 360 ricoverati col Covid, quando tutti sanno che si tratta di 550 pazienti Covid positivi ricoverati negli ospedali che rendono purtroppo impossibile il lavoro di cura di tutte le altre patologie.

Lo sappiamo tutti, sappiamo anche che esiste un piano progressivo di ampliamento dell'offerta che ci ha consentito di andare avanti nella prima ondata e che è colpevolmente non applicato. Si attivavano le strutture private, si attivavano i nuovi reparti e consentivano ai DEA di primo e secondo livello di svolgere quella funzione che purtroppo non stanno svolgendo. Subito dopo dovremo applicarci a scrivere un nuovo strumento urbanistico, non uno perfetto, né ai nostri occhi, né vostri occhi, uno che però almeno stia in piedi il tanto per consentire al settore di progredire. È inutile che qui in quest'Aula ci si arrabatti per quattro soldi, quando fuori c'è un mondo che non guarda a noi o a voi, guarda alle istituzioni nel suo insieme ed è sconcertato, perché tutto può accettare, tranne che finire in un caos come questo, con pratiche che giacciono all'interno di uffici comunali in cui nessuno può mettere una firma per mandarli avanti, né tantomeno può dire a professionisti che hanno già lavorato di tornare indietro. Questi sono i temi seri e di questo dovremo discutere. Anche perché ormai il Re è nudo, non è una visione che appartiene solo a questo schieramento, è una visione che anche tra chi sostiene lealmente, perché è lealtà anche dire la verità in Aula, tra chi lealmente sostiene la maggioranza ormai è permeata. In quel terreno dovremo confrontarci e capire come risolvere i problemi, perché da soli non si risolvono. La grave crisi che viviamo non è solo frutto della pandemia, c'è anche quella. Questa è la prima finanziaria politica, lo avete detto voi, avete anche definito voi tecniche quelle precedenti, addirittura avete introdotto questa definizione nei documenti ufficiali che ci portate in Commissione, perché non sono l'unico ad aver letto in Commissione il fatto che parte dei problemi fosse legata alle finanziarie tecniche, con "tecniche tra virgolette. È una vostra dichiarazione. Oggi non si può dire che quelle di prima non erano finanziarie tecniche, avete coniato una nuova definizione. Tra l'altro siete stati anche dei precursori, perché la pandemia in questo continente è arrivata nel 2020, ma in Sardegna c'era già nel 2019 forse, perché nel 2020, il giorno del primo caso di Covid in Sardegna, la finanziaria noi dovevamo averla già approvata, quantomeno sarebbe dovuta essere già approvata dalla Giunta, quantomeno sarebbe dovuto essere approvato dal Consiglio regionale il Piano regionale di sviluppo, e invece a tempo scaduto abbiamo scoperto che c'era un'Assessora che manco sapeva dell'esistenza del Piano regionale di sviluppo, tanto da confonderlo col Piano di sviluppo rurale, perché ce lo ricordiamo tutti. Questa era la situazione prepandemia. Per cui per cui io eviterei di discutere di questo.

Nel merito, i vostri interventi, tra l'altro ne ho apprezzato gran parte, oltre a quelli già citati dai colleghi poc'anzi, nel merito c'è chi dice che si tratta di una finanziaria di ampio respiro, e c'è chi invece la derubrica a un intervento non risolutivo perché non possono essere risolutivi gli interventi contenuti in una finanziaria regionale. Io la vedo più su questo versante, cioè su questo è parzialmente colpa vostra, la realtà è che le cifre sono impietose. Noi giochiamo su 8 miliardi e mezzo, piantiamola anche di parlare di 9 miliardi e mezzo, perché un miliardo sono partite di giro che non vedremo mai, sono 8 miliardi e mezzo, 4 miliardi e 100 sono spesa sanitaria e sociale, diminuirà quella cifra? No, andremo a 4 miliardi e mezzo, si mangerà buona parte della massa manovrabile, per cui possiamo anche oggi decidere di non spenderla perché tanto durante l'anno, lo sappiamo, dovremo destinarlo alla spesa sanitaria in aumento costante, sanitaria e farmaceutica. Il resto è già bloccato: il 9 per cento se lo mangia il trasporto pubblico locale, ci sono gli stipendi dei regionali, gli stipendi delle agenzie agricole e di quelle forestali, e sono altri 600 e 700 milioni, il fondo unico per gli enti locali, scopriamo così di aver già ipotecato, senza contare le spese per il finanziamento delle leggi di settore, oltre l'85 per cento della spesa regionale, l'altro 15 per cento se ne va tra leggi di settore e finanziamenti storici. La massa manovrabile è davvero poca, per quello dovremmo essere saggi e dovremmo evitare per esempio di perdere l'intero mese di gennaio dietro questioni che nessuno ha capito. Perché noi saremmo dovuti entrare in aula qua il 7 gennaio, abbiamo detto corriamo perché dobbiamo fare il prima possibile, dopodiché stiamo entrando in aula l'8 febbraio, ma in questo mese interlocuzioni non ce ne sono state, saggezza non ce n'è stata, ragionamenti non ce ne sono stati, siamo come prima, ma senza aver nemmeno ragionato sulle priorità. Chiudo sul fatto che quest'Aula deve riprendere titolarità. Ora dico, capisco che su alcuni temi la titolarità sia piena della Giunta, l'Aula può approvare mozioni, può dare consigli, suggerimenti, può verificare lo stato d'attuazione di una mozione, ma non ha potere diretto, fa la legge e poi attende che venga applicata, e sta anche al suo posto, perché non può andare oltre. Su alcune cose, sulle leggi, sulla legge di bilancio però l'Aula non può abdicare, non possiamo dire oggi facciamo da trasmissori e poi aspettiamo la omnibus, anche perché quello è stato un pessimo modo di lavorare. Il lavoro d'Aula, la scrittura di leggi, è un lavoro complicato che richiede consulenze, che richiede lavoro, che non si può svolgere in qualche ora tra una seduta e un'altra, non è quello, il rischio è quello di fare scrivere pessime leggi che nascono già morte, che escono da qui e non hanno nessuna speranza di essere applicate. E per fare quel lavoro e per farlo bene occorre che siano presenti in aula, e ci sia un confronto vero anche da parti diverse, anche tra persone che rappresentano cittadini che hanno idee diverse, gli organi statutari: la Giunta, ringrazio l'assessore Fasolino per la sua presenza e per la volontà di collaborare, la sincera volontà di collaborazione, il Consiglio regionale nelle sue parti e il Presidente della Regione. Perché ci sono delle interlocuzioni, onorevole Cocciu, che attengono in quest'Aula solo al Presidente della Regione, con i vertici del Governo non può interloquire seriamente un Consigliere regionale, un gruppo, o anche un assessore, è il Presidente a doverlo fare. Ed è per questo che il Presidente della Regione è chiamato anche ad approvare col suo voto le leggi e a prendere responsabilità davanti a tutto il Consiglio regionale. E' anche per questo, per esempio, che i colleghi della del Gruppo della Lega della Regione Liguria, recentemente, hanno stigmatizzato le continue assenze del Presidente Toti, che risulta però essere estremamente più presente ai lavori d'Aula rispetto al Presidente della Regione. Se le cose non funzionano, colleghi, è bene iniziare dalla testa.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.

FASOLINO GIUSEPPE, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Grazie signor Presidente, onorevoli consigliere e consiglieri, io capisco che l'occasione della discussione della finanziaria diventa un'occasione per discutere di tutti quelli che sono problemi politici generali della Regione, però vorrei partire dagli ultimi due interventi, l'intervento dell'onorevole Mula e l'intervento dell'onorevole Agus, perché secondo me è da lì che bisogna partire. La finanziaria non può essere risolutiva, la massa manovrabile della finanziaria regionale ormai è diventata minima, stiamo parlando di 200 milioni, questa è la massa manovrabile della Finanziaria, per tutti gli impegni che negli esercizi precedenti, gli impegni per la macchina regionale ormai sono assodati da diversi anni. Questa è la massa manovrabile, quindi noi dobbiamo cercare di vedere la finanziaria in una veste diversa rispetto a quella che si poteva fare in passato, anche per scelte politiche fatte in passato che hanno impegnato la finanziaria in spese strutturali della nostra Regione. Chi mi conosce sa che a me non piace fare discorsi politici di partito o di appartenenza e neanche questa volta lo farò, non mi piace dire noi siamo bravi voi non lo siete, o il contrario, però passatemi quantomeno una considerazione. Ci è stato detto che abbiamo portato la nostra Regione alle ultime posizioni per la spesa, alle ultime posizioni per le infrastrutture, come che avessimo preso una Regione prima in classifica e l'abbiamo portata in zona retrocessione. Allora questa non è la realtà. Noi abbiamo preso una Regione che era in una condizione e stiamo cercando di fare quello che è nostro dovere per raggiungere gli obiettivi che tutti quanti ci siamo prefissati. Per quanto riguarda uno degli argomenti cardine di questa Finanziaria, lo spopolamento, noi sappiamo che non è con i 600 euro mensili di sostegno alle famiglie per i nuovi nati risolveremo il problema dello spopolamento, e infatti non stiamo facendo solo quello. Non è vero che non c'è una strategia, c'è proprio una strategia alla base di queste scelte. E la strategia nasce proprio dall'esame che ho fatto, dicendovi che la finanziaria non può essere lo strumento risolutivo, ma lo strumento risolutivo che affronta o che può affrontare tutti i diversi problemi che in questi due giorni ho sentito all'interno di quest'Aula sono gli FSC, il FESR, i fondi relativi all'accordo. il PNRR, questi sono gli strumenti che possono far sì che si creino quelle condizioni infrastrutturali per la nostra Isola, non la Finanziaria. E' su quello che noi stiamo premendo. La programmazione territoriale è un importante strumento, portato avanti e iniziato dalla precedente Amministrazione, che però come detto da qualcuno ha dei ritardi nella spendita, ma perché? Perché hanno delle difficoltà anche gli enti locali nella spendita di queste risorse perché non hanno un'assistenza tecnica adeguata per poter portare avanti la progettazione. Allora cosa abbiamo fatto all'interno di questa finanziaria? Abbiamo inserito 5 milioni per l'assistenza tecnica ai Comuni, proprio per poter migliorare la programmazione territoriale, all'interno della programmazione territoriale dovranno nascere tutti quei servizi fondamentali per le unioni dei Comuni per le piccole comunità. Perché siamo partiti dai Comuni con meno di 3000 abitanti? Perché lo spopolamento all'interno dei Comuni con meno di 3000 abitanti rischia di far sparire totalmente alcuni servizi, cosa che non accade nei Comuni più grandi. Allora stiamo partendo dai Comuni al di sotto dei 3000 abitanti proprio per questo motivo, e perché sono 275 Comuni in Sardegna, la maggioranza dei Comuni. Poi questo va adeguato? Questo va migliorato? E' giusto ampliare ai Comuni più grandi magari utilizzando alcuni parametri, come suggerito ad esempio dall'onorevole Satta, benissimo siamo disponibili, ma abbiamo accompagnato al bonus per i nuovi nati delle agevolazioni per aprire delle attività all'interno di questi Comuni, l'abbiamo accompagnato a un 40 per cento a fondo perduto per tutte le attività commerciali, l'abbiamo accompagnato ad un 40 per cento a fondo perduto per tutte le attività artigianali, l'abbiamo accompagnato a 15.000 euro a fondo perduto per la ristrutturazione di quella casa dove la famiglia dovrà andare ad abitare, l'abbiamo accompagnato al turnover di Forestas. E il turnover di Forestas, migliorato con il confronto in Aula, migliorato con gli emendamenti che ho già visto che sono stati presentati da voi Consiglieri, potrebbe portare a un incremento di 750/1000 posti di lavoro, come detto dall'onorevole Comandini stamattina, fissi, non più stagionali. E dove lavora Forestas? Qual è il perimetro di intervento di Forestas se non l'interno della nostra Isola? Proprio la parte più colpita dallo spopolamento. Quindi abbiamo accompagnato al bonus nascite una serie di interventi che devono cercare e che avranno la possibilità di creare occupazione, accompagnati a una serie di confronti che si stanno mettendo in piedi col Governo, per cercare di portare una strategia di sviluppo che possa creare opportunità all'interno della nostra isola. Questo si sta facendo. Non ho sentito parlare dei 40 milioni del fondo rotativo a disposizione degli enti locali. 40 milioni per i Comuni della nostra isola per dotarsi di progetti, per poter partecipare a tutti i bandi che ci sono attualmente e che ci saranno in futuro, sia a livello nazionale, sia a livello regionale, sia a livello comunitario. Quando sento parlare che è mancato il confronto non è vero, non è assolutamente vero che è mancato il confronto, il confronto con le parti sociali, con gli enti locali, e ha fatto nascere alcuni di questi provvedimenti. Il provvedimento dei 40 milioni del fondo rotativo nasce da un confronto aperto, importante con gli enti locali, con il CAL. Il 40 per cento per le attività commerciali, il 40 per cento per gli artigiani nasce da un confronto con le associazioni di categoria, non è vero che non c'è stato un confronto, c'è stato e come. Queste sono proposte nate intorno a quel tavolo. Legare il 40 per cento a fondo perduto per le attività commerciali all'occupazione nasce con le parti sociali, perché prima era un 40 per cento a fondo perduto, a prescindere per le attività commerciali, legato invece all'occupazione si è inserito uno scaglione diverso. Migliorare il bonus nascite per i redditi più alti può essere interessante, può essere corretto, adesso non ricordo chi l'aveva proposto, forse l'onorevole Ganau, è corretto, forse una valutazione importante da fare. Allora il confronto sulla Finanziaria, il confronto c'è in quest'Aula, perché noi siamo disponibili a migliorare questa finanziaria, a migliorare i provvedimenti che stiamo cercando di portare avanti con il contributo di tutti e senza chiusure ideologiche, assolutamente. Questo lo abbiamo sempre fatto, questo cercheremo di fare anche in questa occasione. Ed è aperta al miglioramento da parte dei colleghi dell'Aula. Einstein Telescope è una grande opportunità, che va con l'obiettivo di migliorare il condizionamento di alcuni Comuni della nostra isola, soprattutto all'interno della Sardegna, che potrebbe creare un'opportunità storica veramente per la nostra isola. Stiamo parlando di circa 750 posti di lavoro all'anno, senza considerare i ricercatori, quindi una grande opportunità. E questo progetto è distribuito in trent'anni, immaginate col turnover quanta occupazione potremmo creare all'interno della nostra Isola. Non è facile perché i competitor che si sono messi a un confronto con la nostra Isola, nonostante noi rappresentiamo l'Italia, sono abbastanza agguerriti, e purtroppo ultimamente si sta facendo sotto anche la Germania. Io dico che, e questa è una proposta che faccio al Consiglio, io dico che noi dovremmo spostare l'attenzione su Roma, cioè noi dovremmo non più parlare di Einstein Telescope qui in Sardegnam ma dovremmo cominciare a parlarne su Roma, perché questo progetto non è un progetto solo per la Sardegna, questo progetto è un progetto che rappresenta l'Italia a livello internazionale, ed è un progetto che per noi è una grande scommessa, dove noi in un convegno pubblico su Roma abbiamo messo a correre più risorse di quelle che sta mettendo il Governo. Quindi ci crediamo.

Avremo occasione poi eventualmente di rispondere. Adesso non so se sono riuscito a rispondere a tutti i quesiti che sono nati all'interno del dibattito in Aula. Badate, nessuno di noi ha la presunzione di aver fatto una finanziaria perfetta, e ci mancherebbe, io penso però che da due giorni stiamo discutendo di un argomento fondamentale, per il quale di solito notava l'assenza nel dibattito sulla finanziaria, che è lo spopolamento. Tutti abbiamo parlato dello spopolamento, ci può piacere più o meno quello che stiamo portando avanti ma ne stiamo parlando, e allora non abbiamo la presunzione di dire che abbiamo con questa finanziaria risolto il problema, ma abbiamo l'orgoglio come maggioranza di dire che stiamo provando a fare qualcosa di concreto, e insieme a voi, insieme al supporto del Consiglio siamo disponibili per migliorarlo.

PRESIDENTE. La seduta è sospesa per cinque minuti.

(La seduta, sospesa alle ore 19 e 37, viene ripresa alle ore 19 e 50.)

PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori e procediamo con la votazione sul passaggio all'esame degli articoli.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, del passaggio l'esame degli articoli.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio approva).

Metto ora in votazione la risoluzione numero 1, a firma Mula, Saiu, Sechi, Cocciu, Mura, di approvazione del Documento di economie finanza regionale (DEFR) relativo alla manovra di bilancio 2022-2024.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, della risoluzione numero 1.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio approva).

Mettiamo in votazione anche l'ordine del giorno. È stato depositato, scusi?

MULA FRANCESCO (PsdAz). No.

PRESIDENTE. Lo possiamo fare anche domani, cioè il prossimo Consiglio.

I lavori proseguono in questo modo: domani alle 16 si riunisce la terza Commissione, dove è il Presidente? Convoco io la Commissione bilancio domani alle 16, e i lavori proseguiranno gioved�� mattina alle ore 10.

La seduta è tolta.

La seduta è tolta alle ore 20 e 12.