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Resoconto della seduta n. 168 del 07/09/2021

CLXVIII SEDUTA

Martedì 7 settembre 2021

Presidenza del Vicepresidente Giovanni Antonio SATTA

La seduta è aperta alle ore 10 e 29.

Confronto consiglieri-Giunta regionale con svolgimento di interrogazioni a risposta immediata ex articolo 123 bis del Regolamento

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il confronto fra consiglieri e Giunta regionale ai sensi dell'articolo 123 bis del Regolamento interno.

Ricordo che la ripartizione della discussione è la seguente: 3 minuti per l'esposizione; 5 minuti per la risposta; 2 minuti per eventuale replica.

In attuazione del comma 4 dell'art. 123 bis, la ripartizione del tempo di discussione tra i gruppi politici è la seguente: 9 atti a disposizione dei gruppi di minoranza: 3 domande a disposizione dei gruppi Progressisti e PD; 2 domande a diposizione del gruppo Movimento 5 Stelle; 1 domanda a disposizione del gruppo LEU; 8 atti a disposizione dei gruppi di maggioranza, quindi uno per gruppo, salvo ulteriori domande qualora qualche gruppo politico non abbia presentato alcuna richiesta.

Si precisa, inoltre, che: in attuazione delle comunicazioni del Presidente del Consiglio a contenuto organizzativo del 12 agosto 2021 e del 24 agosto 2021, non saranno trattate le richieste di inserimento pervenute oltre il limite temporale delle ore 11 di martedì 31 agosto 2021; l'interrogazione numero 1162 del gruppo Progressisti non risulta inserita nell'elenco degli atti da trattare in quanto la richiesta di inserimento è pervenuta dopo che è già stato raggiunto il limite di quattro atti da discutere per ogni Assessorato.

Si comunica, infine, che con nota numero 6293 del 3 settembre 2021 l'Assessore regionale dei Trasporti ha comunicato di non poter partecipare alla seduta consiliare per sopraggiunti impegni improrogabili.

Al fine di ottenere l'ottimizzazione dei tempi della discussione, si è provveduto ad accorpare le domande pervenute sulla base dell'omogeneità degli argomenti proposti. È stato quindi previsto il seguente ordine di discussione: Assessore della Sanità, ore 10. Gruppo UDC Cambiamo!, Interpellanza numero 140; Gruppo Partito Democratico, Interrogazione numero 1180; Gruppo Liberi e Uguali Sardigna, Interrogazione numero 1184; Gruppo Movimento 5 Stelle, Interrogazione numero 1185.

Assessore dell'Ambiente, Assessore del Lavoro e Assessore del Personale. Ore 10.45, Gruppo Lega Salvini Sardegna, Interrogazione numero 1035; Gruppo Partito Democratico, Interrogazione numero 1181; Gruppo Progressisti, Interrogazione numero 1186; Gruppo Progressisti, Interrogazione numero 479.

Assessore pubblica istruzione, ore 11.30, Gruppo Partito Democratico, Mozione numero 491.

Assessore Trasporti, ore 11.45, Gruppo Movimento 5 Stelle, Interrogazione numero 1182.

Tre minuti dell'esposizione per l'interrogante, cinque minuti per la risposta da parte degli Assessori e due minuti per l'eventuale replica. Sono stati presentati nove atti per quanto riguarda i Gruppi di minoranza e otto atti per i Gruppi di maggioranza.

Per prima viene svolta l'interpellanza numero 140.

Ha facoltà di parlare il consigliere Giorgio Oppi per illustrare la sua interpellanza.

OPPI GIORGIO. (UDC Cambiamo). Cercherò di essere sintetico, ma l'esigenza è questa che noi in Sardegna a un certo punto si è realizzato, e si è denunciata più volte, la carenza di personale amministrativo, non si facevano concorsi per cui la ATS ha espletato una selezione per soli titoli per l'assunzione di personale a tempo determinato di categoria C. Questa è stata una cosa folcloristica perché era arrivato un Commissario Direttore amministrativo da fuori che non aveva un minimo di conoscenza della situazione e quindi ha fatto un gioco di prestigio ma ha creato una serie di problemi.

Infatti sembrerebbe che l'ATS abbia definito accordi con alcune aziende, per citarne alcune c'è un atto formale fatto, dall'allora Direttore amministrativo, che quantifica come andavano distribuiti questi giovani che avevano 10-12 anni di servizio. Ebbene mentre il dottor Biagini metteva in evidenza che solo gli interinali erano 168, non quelli delle cooperative, ha ritenuto opportuno, non so con quale criterio, ovviamente folle, assegnare 120 posti all'ATS, cioè alle 8 ASL, poi ritenere di doverne dare 49 al Brotzu, di darne 4 alla AREUS Sassari e Nuoro e darne 15 alla AU di Sassari e 3 all'AU di Cagliari. Grande stupidità! Zero alla struttura di San Gavino, tre a Cagliari, ma nella nota fatta da Biagini risultavano 53 a Cagliari, risultavano oltre 10 in quel di San Gavino. Premesso anche che in questo bando era previsto che potessero fare la domanda anche coloro i quali operano da anni praticamente che sono a tempo indeterminato per migliorare la qualifica. Ebbene la situazione che si è verificata è questa che hanno fatto una deportazione totale, questa deportazione che ha portato praticamente a prendere delle povere persone, magari con figli eccetera, a doversi trasferire dal sud al nord o dal nord al sud, senza giustificati motivi, creando problemi che praticamente lasciano addirittura allibiti. Io ritengo che ultimamente con una modifica, mandando quello che forse non aveva titoli a Frosinone e con dottor Murru su spinta dell'Assessorato che non è stato mai interpellato nel porre criteri di equità la cosa sia parzialmente migliorata. Ma questi giorni, Assessore, bisogna intervenire perché è nuovamente peggiorata. Perché avendo incrementato il numero delle persone da inserire, mandando a La Maddalena a gente di Cagliari a La Maddalena oppure a Lanusei oppure nel nord Sardegna. So che praticamente il tempo è scaduto, ma volevo soltanto dire che questa aberrazione è veramente una cosa che ha creato grossi problemi, speriamo che possa essere risolta è migliorata, perché l'impegno era, questo assunto anche dal direttore dell'ATS in Commissione più volte, che ognuno debba ritornare nel posto di origine. Perché se non è nel posto di origine, bisogna fargli la formazione, ci sono dei costi per le persone. Uno non può avere due case con un modesto stipendio dovrebbe abbandonare la prima casa andare dall'altra parte della Sardegna con costi che sono praticamente inenarrabili.

Ha facoltà di rispondere l'Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale

NIEDDU MARIO, Assessore tecnico dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale. Grazie Presidente, allora in merito all'interrogazione del Gruppo UDC Cambiamo, l'azienda ATS fornisce informazioni relativamente alla presente un'interpellanza con due note differenti a firma dei direttori amministrativi che si sono succeduti nel tempo. E quindi c'è qualche discrepanza anche tra le due risposte. Entrambe le note risultano non essere perfettamente rispondenti ai quesiti posti e per alcuni aspetti anche parzialmente differenti pertanto anche in ragione del poco tempo a disposizione per la redazione della risposta alcuni quesiti potranno risultare carenti, e di questo ovviamente chiediamo scusa, ho detto in ragione anche del poco tempo a disposizione per la redazione della risposta che ATS ha avuto, alcuni di queste risposte ai quesiti potranno risultare carenti, della qualcosa io mi scuso anche se non è ovviamente competenza, pertinenza e causa nostra. Al quesito numero 1 la risposta è questa non sono fornite informazioni circa i criteri di assegnazione, l'azienda comunica che sono state soddisfatte le richieste formulate dalle aziende richiedenti. Al quesito numero 2 non è stata proposta da ATS istanza di autorizzazione all'assunzione ai sensi delle disposizioni della Presidenza impartite dai commissari straordinari, da un punto di vista burocratico l'azienda possedeva comunque l'approvazione del piano triennale del fabbisogno e dell'assunzione del personale, istanza di assunzione è stata posta esclusivamente per il reclutamento delle successive 90 unità citate dall'onorevole Oppi nella interrogazione. Al quesito numero 3 la risposta è questa: a completamento di quanto comunicato con riscontro al quesito numero 1 ATS sottolinea che l'assegnazione nelle Aree e Dipartimenti e servizi è stata fatta sulla base delle richieste formulate dai direttori delle stesse. Al quesito numero 4 a seguito delle indicazioni dell'Assessorato l'azienda ha disposto che il personale già impiegato, ai sensi di altri istituti giuridici, e vincitore della selezione a tempo determinato, continuasse a essere impiegato presso la sede nella quale era ubicato, salvo particolari e inderogabili esigenze, questo è avvenuto. Quesiti 5 e 6, purtroppo la quantità di servizi amministrativi da produrre e le complessità legate alla gestione del Covid hanno reso ancor più complicata l'organizzazione e la produzione degli stessi; ATS ha provveduto a reclutare personale a tempo determinato e anche ulteriori 120 unità di personale di somministrazione al fine di scongiurare l'interruzione dei servizi amministrativi ordinari e garantire quelli straordinari inerenti la pandemia. Quesito numero 7, il costo per l'acquisizione di personale a tempo determinato e in somministrazione ha determinato lo spostamento delle risorse dall'acquisto di servizi verso le due tipologie sopra citata. Al quesito numero 8 la graduatoria è stata redatta sulla base di un processo automatico e oggettivo di valutazione dei titoli all'interno del quale non è possibile apportare modifiche discrezionali, perché è una piattaforma informatizzata.

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare il consigliere Giorgio Oppi per dichiarare se è soddisfatto.

OPPI GIORGIO. (UDC Cambiamo). Ho accennato e ho preso atto che indubbiamente ci è stato un momento nel quale, su pressione anche dell'Assessorato, in effetti ci sia stato un certo miglioramento e si sono corrette alcune situazioni. Ma con questi 90 si sta rovinando tutto, perché mandare uno praticamente che è del Sulcis a La Maddalena è pura follia, soltanto un pazzo lo può fare, ma così come non è assolutamente ipotizzabile che per esempio il Brotzu al quale è stato assegnato in modo incomprensibile 49 posti inizialmente poi abbia dichiarato abbia chiamato la gente che non lavorava al Brotzu garantendogli il posto al Brotzu, poi sono spariti, non gli hanno fatto fare le visite, e questi addirittura avevano il pericolo di essere esclusi. Ebbene attualmente invece chiede nuovamente di avere 9 spazi, 8 spazi, e questo ha creato problemi va sanata, Assessore, questa situazione qui. Bisogna sulla base degli impegni assunti in quest'Aula eccetera che costoro abbiano il posto laddove sono residenti, perché costringerli a dare le dimissioni non è corretto nei confronti di questa povera gente che ha figli, qualcuno aveva un tumore. E concludo dicendo una cosa, che è una verità, attenti non è ipotizzabile che è trecento sessantesimo abbia la possibilità di stare dove è residente, chi è cento decimo invece no, deve andare all'altra parte del globo, e questo purtroppo avviene, conosco nomi e cognomi e segnalazioni fatte. E questo è un primo problema. Secondo problema, per concludere, credo che bisogna stare attenti, perché l'ignoranza crassa è una brutta bestia, guardando l'elenco ho potuto appurare che ci sono persone che sono state inserite e che praticamente hanno 69 anni. Io credo che uno che è un generico, una cooperativa non possa essere inserito con l'età di 69 anni, a quell'età si va in pensione. Ho finito, c'è l'ultimo problema, addirittura non ho mai visto nella mia esperienza che ci sia stato lo spazio a 36 riservisti e la maggior parte ha rinunciato, ma ci sono tutti questi riservisti sono al 2866 esimo posto, 3000 esimo posto eccetera con punteggio zero, con punteggio zero! Anche questa è una situazione che è stata scarsamente compresa, anche perché non hanno tenuto conto delle percentuali nelle varie strutture, sia nella ATS che nelle strutture autonome.

PRESIDENTE. Interrogazione numero 1180.

Ha facoltà di formulare la sua domanda il consigliere Rosella Pinna.

PINNA ROSSELLA (PD). L'interrogazione numero 1180 è stata sottoscritta da tutti i Consiglieri delle opposizioni e verte in generale sull'attuale gestione della pandemia da coronavirus, ma in particolare su un'incresciosa vicenda tanto assurda e fuori dalle regole quanto pericolosa per la sicurezza dei pazienti Sardi. Mi riferisco ad una mail inviata il 18 agosto dal coordinatore del CORSA, centrale operativa per il coordinamento delle attività sanitarie, alla mailing list dei medici di medicina generale di tutta la Sardegna, con la quale si comunica che venivano trasmessi, su indicazione della Direzione generale dell'Assessorato alla Sanità, i protocolli di terapia domiciliare Covid, affinché, testualmente, le signorie loro possano attivarli. Quale protocollo? Si tratta quello corrispondente alle linee guida sulle cure domiciliari approvate dal Ministero della salute e dell'Istituto superiore di sanità? Niente affatto si tratta di un protocollo che un primario infettivologo sardo, che aveva partecipato a quell'incontro, ha dichiarato pubblicamente di essere assolutamente contrario all'uso di alcuni farmaci presenti nel protocollo, salto tutti i farmaci, e dice: ad oggi nessuna evidenza sull'utilità di alcuni di questi, dal mio punto di vista invito a seguire le linee guida del Ministero della salute italiano. Ora come non comprendere lo sconcerto dei medici, reso noto dagli Ordini provinciali di Cagliari e di Oristano, che dicono: i malati si curano con le terapie riconosciute, valide dalla comunità scientifica e che in questo momento l'unica arma efficace per prevenire ulteriori contagi è la vaccinazione di massa supportata dalle misure di prevenzione individuale e comportamentale. La stessa identica posizione è stata ribadita in una lettera dal Direttore della divisione delle malattie infettive dello Spallanzani, dottor Emanuele Nicastri, che scrive all'Assessore alla sanità raccomandando di rivedere la strategia di politica sanitaria per non incorrere in messaggi contraddittori con l'ampia letteratura ormai a disposizione. Ora resta il fatto che l'Assessorato alla sanità, organismo regionale deputato a tutelare la salute dei sardi, ha incoraggiato i medici di medicina generale all'utilizzo di protocolli di assistenza e cura non riconosciuti scientificamente, dunque, Assessore, piuttosto che impegnarsi in una massiccia e necessaria campagna di sensibilizzazione alla vaccinazione, lei ha avvallato in perfetta autonomia ciò che il Ministero della salute e l'Istituto superiore di sanità e le agenzie nazionali e internazionali, nonché la comunità scientifica, ritengono inefficaci se non addirittura pericoloso. Allora in sintesi chiediamo: perché questa scelta, Assessore? Per le altre domande si rimanda al testo depositato; è una scelta che sa più di approssimazione che di seria programmazione sanitaria che evidenzia ancora una volta la disorganizzazione e la gestione quantomeno carente dei pazienti positivi e in isolamento domiciliare spesso senza neppure un contatto con le USCA, abbandonati in un limbo per potere effettuare un tampone, praticamente impossibile per i bambini presso le sedi ATS, e poter ricevere anche certificati di guarigione, Assessore. Abbiamo bisogno di una risposta su questo tema, grazie.

PRESIDENTE. Ha facoltà di rispondere l'Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale

NIEDDU MARIO, Assessore tecnico dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale. Con riferimento all'interrogazione in oggetto si rappresenta quanto segue: l'Assessore dell'Igiene Sanità ed Assistenza Sociale ha convocato e incontrato il comitato scientifico cura domiciliare Covid 19 che ha elaborato un protocollo finalizzato a ottimizzare cure domiciliari precoci nell'epidemia Covid 19, supportare la popolazione e alleggerire il carico negli ospedali. Durante l'incontro tenutosi in videoconferenza l'Assessore è stato accompagnato dal board scientifico di esperti che lo assiste fin dalle prime fasi della pandemia. L'Assessore ha preso atto del significativo numero di persone che accedevano ai servizi ospedalieri, poiché l'assistenza territoriale evidentemente non riusciva nel complicato intento di assistere i pazienti a domicilio ha ritenuto opportuno, tramite comunicazione informativa trasmessa via mail dalla centrale operativa regionale CORSA in data 18 agosto 2021, di rendere edotti i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta dell'esistenza del predetto protocollo, anche alla luce del fatto che AIFA non aggiornava le proprie indicazioni terapeutiche da aprile. Peraltro indicazioni terapeutiche di buone pratiche, non linee guida, mi preme precisare che c'è un'imprecisione nella interrogazione. Com'è noto infatti a tutti gli operatori gli atti della Regione autonoma della Sardegna devono essere adottati con le forme previste dalla legge, per cui è palese che l'invio del protocollo non avrebbe potuto rappresentare neppure per l'ultimo degli assunti un atto vincolante. A scanso di equivoci al fine di evitare qualsiasi tipo di polemica strumentale in data 20 agosto 2021 la Regione, sempre per il tramite della centrale operativa regionale, ha precisato in maniera inequivocabile che l'invio della relazione contenente i protocolli adottati in varie Regioni italiane è avvenuta per puro scopo divulgativo e non certamente impositivo e che ogni medico, valutata la situazione del paziente, avrebbe potuto decidere quale profilo terapeutico adottare e quali farmaci prescrivere in scienza e coscienza.

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare il consigliere Rosella Pinna per dichiarare se è soddisfatto.

PINNA ROSSELLA (PD). Grazie Presidente, beh come com'è evidente non siamo assolutamente soddisfatti della risposta. Assessore, sapevamo già e conoscevamo già queste sue dichiarazioni per averle lette dalla stampa. Diciamo pure che la pezza è stata peggio del buco. Abbiamo capito e sapevamo che il suo era forse un maldestro tentativo di alleggerire il carico dei ricoveri, rendere edotti dell'esistenza di un protocollo che non è riconosciuto, né validato dal Ministero della salute, dall'AIFA, dalle principali agenzie nazionali e internazionali che si occupano appunto dei protocolli terapeutici è un atto assolutamente pericoloso ed è un atto che serve esclusivamente a scaricare le responsabilità sui medici nel momento in cui questi avessero deciso di adottare un protocollo terapeutico non riconosciuto. Ritengo e riteniamo che questo sia stato veramente un atto di grande superficialità, un atto pericoloso, una scelta superficiale, Assessore, una scelta che viola il generale consenso a livello mondiale su quello che si deve fare oggi di fronte a un positivo Covid, c'è un protocollo che seleziona la terapia a seconda delle caratteristiche cliniche del paziente e l'ultimo protocollo è di aprile 2021, come lei stesso afferma. È evidente che se non c'è un protocollo nuovo quelle linee guida, chiamiamole quelle indicazioni terapeutiche, restano valide. Assessore, chiediamo invece che vengano ascoltate le denunce delle comunità, dei sindacati, dei pazienti, che sono riuniti in associazioni e comitati, che venga posto rimedio alla carenza dei medici di base, alle guardie mediche di continuità, alla carenza di personale. Che cosa non funziona, Assessore? Funziona solo la buona volontà dei tanti operatori che sono sotto stress da un anno e mezzo, ma ciò che manca a nostro parere, mi permetta di dirlo, purtroppo, è che chi sta gestendo la sanità in Sardegna in questo momento dovrebbe avere chiare le responsabilità e conoscere il discrimine tra scienza e talvolta incoscienza.

PRESIDENTE. Interrogazione numero 1184.

Ha facoltà di formulare la sua domanda il consigliere Daniele Cocco.

COCCO DANIELE (LEU). Grazie Presidente. Io non leggo l'interpellanza, cerco di rappresentarla all'Assessore, tra l'altro la problematica che noi solleviamo oggi, Assessore, riguarda un problema che noi abbiamo affrontato diverse volte in Commissione con delle risoluzioni unanimi anche da parte della stessa e con la condivisione della proposta fatta anche da parte dell'Assessore regionale della sanità che risponde al nome di Mario Nieddu. Oggi, che noi ci troviamo a dover affrontare un problema serissimo che rischia di sfuggirci di mano, mi riferisco alla "bluetongue", dove c'è necessità urgente di avere la massima forza attiva del mondo degli specialisti veterinari nelle campagne della Sardegna, io credo che quelle istanze promosse e approvate in Commissione e rappresentate in queste interpellanze debbano avere una risposta non domani, oggi. Perché io devo dare atto all'Assessore che, su nostre richieste, ripetutamente lei ci rispose che il problema era risolto, che si sarebbe proceduto immediatamente sia al potenziamento delle ore degli specialisti di Nuoro e di Sassari che erano fermi a diciotto ore, sia alla stabilizzazione di tutti coloro i quali abbiano maturato i requisiti del decreto "Madia", poi recepito anche da un atto della Regione Sardegna. E questo vale anche per gli assistenti veterinari, per gli stessi è stata fatta una manifestazione di interesse, le domande sono state presentate, ma ad oggi posso anche dire che il funzionario di riferimento, che potrebbe non essere più il dottor Biagini, a precisa domanda risponde che non si farà nulla prima della conclusione del concorso in atto dei veterinari. Io credo che un atteggiamento del genere sia insopportabile, non sia negoziabile, anche perché credo che l'intera politica che rappresenta quest'Aula consiliare all'unanimità in Commissione ha espresso un indirizzo che tra l'altro è stato condiviso dall'Assessore, che ci ha chiesto anche una sorta di copertura politica per poter andare avanti in questa maniera, a oggi non è avvenuto nulla. Oggi più che mai si ha necessità quindi, ripeto, indifferibile che si proceda immediatamente sia al potenziamento delle ore di quei veterinari, ma anche per un discorso di perequazione a livello regionale, di quei veterinari in quei territori che non fanno le trenta ore, all'attivazione immediatamente della stabilizzazione e alla rivisitazione di quel famoso bando di cui abbiamo parlato in Commissione, e anche lì c'era stato l'impegno a modificarlo affinché il maggior numero possibile di veterinari aventi requisiti potesse essere stabilizzato, e alla stabilizzazione degli assistenti veterinari che hanno raggiunto i requisiti per la stabilizzazione. Questo chiediamo, Assessore.

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Cocco.

Ha facoltà di rispondere l'Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale.

NIEDDU MARIO, Assessore tecnico dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale. Grazie Presidente. Con riferimento all'interrogazione indicata in oggetto, il direttore della struttura complessa medicina convenzionata dell'ATS, con nota protocollata 284301 del 6 settembre 2021 ha rappresentato quanto segue: "Relativamente al primo quesito dell'interrogazione, procedere celermente all'assegnazione da parte dell'ATS Sardegna delle ore resesi disponibili destinate ai veterinari in servizio presso le sedi di Sassari e Nuoro a struttura complessa medicina convenzionata, facendo seguito alla ricognizione del fabbisogno del territorio in termini di assistenza sanitaria, di medicina specialistica ambulatoriale, ha provveduto a comunicare alle aree sociosanitarie locali dell'ATS esclusivamente il numero di turni di specialistica ambulatoriale conferibile a tempo indeterminato sulla base del finanziamento attribuito con DGR 11/38 del 2021, senza porre vincoli circa le branche specialistiche, suggerendo tuttavia di considerare l'attivazione prioritaria di turni richiesti dalla medicina penitenziaria e nelle branche relative a prestazioni che sono sottoposte a monitoraggio per le liste d'attesa". Per quanto riguarda il secondo quesito, si fa presente che è stato dato mandato all'ATS Sardegna di procedere alla stabilizzazione del personale sanitario avente diritto e titolo alla stabilizzazione ai sensi della normativa vigente, e che comunque è stato bandito un concorso per l'assunzione a tempo indeterminato di personale medico veterinario, procedura che allo stato attuale è in corso di espletamento. Con riferimento al terzo quesito dell'interrogazione, in merito ai programmi e ai finanziamenti per risolvere l'emergenza sanitaria dovuta ai nuovi focolai di "lingua blu" in Sardegna, al fine di arginare la propagazione dell'infezione, di concerto col Ministero e con l'Istituto di referenza nazionale per la "bluetongue", l'Istituto zooprofilattico di Teramo, è stato elaborato l'elenco delle aziende a rischio suddivise per ATS con l'individuazione delle priorità di intervento vaccinale al fine di iniziare tempestivamente questa fase della campagna vaccinale. Simultaneamente si è attivato il concomitante il ricorso all'uso degli insettorepellenti nelle aree di infezione in modo da avere in ogni caso un elemento di protezione e ridurre l'ulteriore diffusione dell'infezione. Infine si è intrapresa una richiesta formalizzata all'Assessorato dell'agricoltura di assegnazione temporanea alla sanità dei novanta medici veterinari assunti da LAORE al fine di fornire supporto ai servizi territoriali dell'ATS per la prosecuzione della campagna vaccinale, con l'utilizzo di 120.000 dosi rimanenti disponibili e delle ulteriori 600.000 che sono in fase di acquisizione da parte della Regione. Le aziende sarde da sottoporre a profilassi obbligatoria in tempi brevi sono stimate in 424, con circa 52.000 capi immediatamente interessati alla predetta campagna di profilassi.

PRESIDENTE. Grazie, Assessore.

Ha facoltà di parlare il consigliere Daniele Cocco per dichiarare se è soddisfatto.

COCCO DANIELE (LEU). Grazie Presidente, Assessore, oserei dire niente di nuovo sotto il sole, cioè la risposta che lei mi da è la risposta che ci ha dato un anno fa, otto mesi fa, sei mesi fa, quattro mesi fa, e un mese fa. Lei è l'Assessore, lei è al vertice di una catena di comando, mi da l'impressione che questa catena abbia perso qualche anello, perché se lei ha disposto, come ci ha detto, non abbiamo nessuna perplessità in merito a dare indicazione precisa ai funzionari affinché si attivassero immediatamente al potenziamento delle ore di specialistica rispetto a quei veterinari che sono fermi ancora a diciotto ore. Tra l'altro, ripeto, è un discorso anche di sperequazione insopportabile perché non si spiega come mai in alcune zone della Sardegna con gli stessi diritti, con gli stessi requisiti, abbiano trenta ore di attività ed altri diciotto. In più sul discorso della stabilizzazione siamo tornati dopo che ci siamo resi conto tutti insieme che quel bando non dava la possibilità di dare la risposta a chi aveva maturato quei diritti, su questo sono stati assunti impegni subito, lei stesso ci ha detto che assolutamente sarebbe stata prioritaria la stabilizzazione degli aventi diritto prima dell'immissione in ruolo di coloro i quali avrebbero superato la prova concorsuale, sulla quale tra l'altro credo che ci siano delle istanze di accesso agli atti perché sembrerebbe, però magari è un una cosa fortuita, che tutti quelli di alcuni territori non abbiano superato la prova, mentre tutti quelli di altri territori abbiano superato indenni la prova.

Quindi, Assessore, io non sono per nulla soddisfatto della risposta perché, se così è, io sono sicuro che fra qualche mese torneremo in Commissione e in Aula a chiedere le stesse cose. Io da lei vorrei sapere se è in grado di dire a chi deve eseguire, applicare le norme, di eseguirle. Ci dica questo, io credo che questa sia una richiesta che tutta l'Aula fa, la abbiamo fatta in Commissione, la abbiamo fatta in Consiglio, veramente, Assessore, non se ne può più, non se ne può più.

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Cocco.

Interrogazione numero 1185.

Ha facoltà di formulare la sua domanda la consigliere Desirè Manca.

MANCA DESIRÈ (M5S). Grazie Presidente. Assessore, lei sa perfettamente che io ho un vizio, ne ho tanti, uno in particolare, che è quello di andare il fine settimana, quasi tutti i fine settimana, a fare le ispezioni negli ospedali sardi, e nelle mie ispezioni vado spessissimo nell'unico ospedale che abbiamo a Sassari, che rappresenta il secondo Hub, che dovrebbe rappresentare il secondo Hub della Sardegna. In queste ispezioni mi è capitato diverse volte di andare nell'unico reparto di oncoematologia di Sassari, io non so se lei questo reparto l'abbia mai visto, io non so se lei ha mai avuto occasione di vedere, di toccare con mano, di visitare, di visionare il reparto di oncoematologia di Sassari, io credo che lei non lo abbia mai visto, perché se l'avesse visto io sono certa che forse qualcosa avrebbe fatto. Parliamo di un reparto dove vengono effettuati più di 8.000 accessi all'anno, con circa 400 ricoveri, e non parlo solo di Sassari, ma di tutto il territorio del nord ovest della Sardegna, con un tasso di occupazione che supera il 400 per cento. Ribadisco questo dato, questo numero, un tasso di occupazione che supera il 400 per cento. E io vorrei che lei venisse con me in questo reparto per rendersi conto di che cosa parliamo, proverò a descriverglielo, e proverò a descriverglielo senza guardare neanche l'interrogazione, senza leggere, perché ho ben presente quel reparto. Si entra in questo reparto in una sala d'aspetto molto piccola, dove ci sono pochissime sedie in un momento di pandemia, dove giornalmente ci saranno circa cento persone che stanno una a stretto contatto con l'altra in mezzo alla corrente, perché questa sala d'aspetto è proprio lì, all'ingresso. Allora lei accede a questo reparto dove ci sono solo quattro stanze, in queste quattro stanze tutte senza servizio igienico parliamo di oncoematologia, cioè persone che fanno la chemioterapia, persone che sono malate di tumore. Tutte queste quattro stanze sono senza servizio igienico, c'è un unico servizio igienico per le donne e uno per gli uomini dove se hai la sfortuna, Assessore, di essere magari in sedia a rotelle non riesci neanche ad entrare in bagno perché la porta non ti consente di entrare. Ci sono problemi strutturali che durano da vent'anni, adesso non mi dica perché so già della gara d'appalto, lo so già, non mi risponda così perché è una cosa che va avanti da vent'anni. In reparto avete fatto 20 mila promesse, sarebbe stato trasferito. Io voglio sapere qualcosa in merito a questo, non le solite promesse che durano da vent'anni.

PRESIDENTE. Ha facoltà di rispondere l'Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale.

NIEDDU MARIO, Assessore tecnico dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale. Una piccola chiosa. Qui sembra che, siccome i problemi ovviamente esistono da vent'anni, quelli del personale arrivano da lontano, i problemi strutturali arrivano da lontano, però improvvisamente noi dobbiamo risolvere tutto nel giro di pochi mesi, o quando ce ne è data la possibilità di pochi anni. Purtroppo così non è, ce ne rammarichiamo, ma non abbiamo questa capacità taumaturgica, questa Giunta ancora non l'ha ereditata. Comunque, con riferimento all'interrogazione consiliare indicata, il commissario straordinario della AOU di Sassari, con nota protocollata 14580 del 6 settembre 2021 ha rappresentato quanto segue: "La direzione strategica riserva da tempo la massima attenzione alla situazione logistica del reparto di ematologia e a tal fine ha posto in essere una serie di interventi volti al suo miglioramento nelle more del definitivo trasferimento della sede. Difatti, di concerto con il direttore della struttura e a seguito di preventiva approvazione e parziale finanziamento da parte dell'Università degli studi di Sassari è stata individuata come unica area idonea da destinare al nuovo reparto il sesto piano del palazzo Clemente, Cliniche San Pietro. A causa di un contenzioso avviato dall'impresa aggiudicataria dei lavori di ristrutturazione del sesto piano inizialmente destinato alla neuropsichiatria infantile e comprensivi dell'area da adibire al nuovo reparto, i predetti lavori sono sospesi, e allo stato non è possibile procedere con le operazioni di adeguamento e di trasferimento nei tempi stabiliti, in attesa della pronuncia dell'autorità giudiziaria competente". Ad ogni buon conto si dà atto che sono in corso delle trattative per addivenire a una transazione della controversia in tempi più celeri. La Direzione dell'AOU Sassari, nonostante le numerose criticità derivanti dalla nota emergenza sanitaria in atto, in forza delle quali sono stati convertiti alcuni reparti dell'ospedale di Sassari per ospitare i pazienti affetti da tale patologia e tenuto conto della delicatezza del contesto in cui le lavorazioni devono essere eseguite in presenza di pazienti ricoverati, ha provveduto a porre in essere delle opere di manutenzione straordinaria nella struttura complessa di ematologia al fine di ridurre i disagi per i pazienti e rendere il reparto più confortevole. In particolare il 30 novembre 2020 sono stati eseguiti i lavori indicati nella relazione allegata della struttura complessa Edile, impianti e patrimonio, oltre alla sostituzione dell'impianto di areazione delle camere bianche. Si precisa che sono stati altresì approvati i lavori di rifacimento dei bagni dell'intero edificio materno infantile, ivi inclusi i servizi igienici della struttura complessa di ematologia con deliberazione del 7 ottobre 2020, ed a seguito dell'avvenuta aggiudicazione con deliberazione numero 636/2021 è prevista la sottoscrizione del contratto e l'avvio delle opere nelle prossime settimane.

PRESIDENTE. Grazie Assessore.

Ha facoltà di parlare la consigliera Desirè Manca per dichiarare se è soddisfatta.

MANCA DESIRÈ (M5S). Assessore Nieddu, è vero, sono passati vent'anni, come lei dice non possiamo risolvere i problemi in due mesi, in tre mesi, solo che le sfugge forse che sono passati quasi tre anni, tre anni da quando avete iniziato a governare la Regione Sardegna, e quasi tre anni in cui avete fatto voi delle promesse, non noi, voi delle promesse, non noi, in tre anni io non dico di risolvere i problemi atavici o problemi che veramente ci riguardano da vent'anni, ma iniziare a fare qualcosa. Le hanno preparato una risposta gli Uffici che io conoscevo già, perché, lo sa, io sono sempre in ospedale, fra un po' mi metteranno il camice, e in quel reparto c'ero due settimane fa, ho visto i lavori che hanno eseguito e hanno tinteggiato, hanno tinteggiato, punto. E le posso assicurare, le posso assicurare perché vado spessissimo, che hanno solo ed esclusivamente tinteggiato. Ma qua non si parla di un problema di tinta, qua si parla di persone che hanno la flebo, che hanno la chemioterapia, che devono entrare in bagno. Qua si tratta di persone che fanno la chemioterapia e che hanno la flebo che magari devono fare anche il day hospital all'interno dell'oncoematologia, che ha un'unica poltrona lì, nell'andito del day hospital. Questa è dignità, Assessore, questo è cercare di preservare la dignità della persona e del malato, e allora io non le chiedevo miracoli, non le chiedevo miracoli, io sapevo già di questa gara perché ci sono ogni giorno lì, e quindi spingo affinché questo contenzioso vada a buon fine e che finalmente si risolva, ma quelle piccole cose che possono ridare dignità al malato voi avete il dovere…

PRESIDENTE. Concluda, onorevole.

MANCA DESIRÈ (M5S). Ho concluso.

PRESIDENTE. Grazie. Grazie anche all'assessore Nieddu. Cambiamo materia. Ci sono diverse interrogazioni che riguardano l'Assessore della Difesa dell'Ambiente, l'Assessore del lavoro e Assessore del personale, si inizia con l'interrogazione numero 1035 del Gruppo Lega Salvini Sardegna.

Ha facoltà di formulare la sua domanda la consigliera Annalisa Mele.

MELE ANNALISA (LEGA). Grazie, Presidente. Onorevoli colleghi, Assessore, con questa interrogazione noi abbiamo ritenuto opportuno si focalizzasse l'attenzione sul tema delle trivellazioni in atto per la ricerca di acque minerali in località a San Leonardo, nell'agro di Santu Lussurgiu. Come evidenziato da precedenti perizie di geologi, con tali operazioni si manifesta il rischio di modificare irreparabilmente e destabilizzare l'equilibrio delle falde sotterranee, interferendo tra eventuali emungimenti in località su Laccheddu Ruiu e il naturale e corretto deflusso delle fonti di San Leonardo, denominate Siete Fuentes. Per raggiungere un equilibrio sono necessarie misure di protezione più incisive, ivi compresa la tutela ecologica un aspetto, quest'ultimo, che si è reso particolarmente necessario e indispensabile soprattutto a seguito degli eventi avversi che, in questo periodo, hanno colpito tutto il territorio con danni enormi. I roghi che hanno coinvolto l'intera zona del Montiferru e durante i quali le fonti di San Leonardo son state salvate solo dal pronto intervento di volontari che hanno arginato la zona bonificandola, hanno messo in evidenza tutte le fragilità di un territorio che necessita di essere studiato e compreso per essere protetto. È evidente, infatti, che solo una pianificazione basata sulla reale conoscenza della risorsa idrogeologica della zona può regolamentare efficacemente l'utilizzo, evitando da un lato uno sterile e immotivato accesso indiscriminato e potenzialmente dannoso delle acque sotterranee, e il flusso delle fontanelle di Siete Fuentes dall'altro. La sensibilizzazione della cittadinanza e dei comitati nati per la difesa e la salvaguardia delle fonti assume particolare rilevanza sia per la stessa sopravvivenza dell'intera area circostante, sia per la corretta amministrazione di una risorsa che è fondamento del nostro benessere e della qualità della vita. Quindi, Assessore, noi ribadiamo le domande che abbiamo fatto e auspichiamo che lei proceda con urgenza con una integrazione di perizia, proprio per andare a verificare quella che è la situazione in questo territorio per quanto riguarda il settore idrogeologico. Grazie.

PRESIDENTE. Ha facoltà di rispondere l'Assessore della Difesa dell'Ambiente.

LAMPIS GIANNI, Assessore della Difesa dell'Ambiente. Grazie, Presidente. Occorre innanzitutto premettere, come già fatto in questo Consesso in altre situazioni, in altre circostanze, che quando si parla di procedure di verifica di impatto ambientale o verifica di assoggettabilità ad impatto ambientale le istruttorie tecnico-amministrative sono di esclusiva competenza delle strutture dell'Assessorato della Difesa dell'Ambiente, e ben poca competenza, se non nulla, è in capo invece all'Assessore, le cui norme attribuiscono il solo ruolo di concludere la procedura tecnico-amministrativa con la relativa delibera di Giunta regionale, che viene portata all'ordine del giorno munita del visto di regolarità tecnica del Direttore generale. Ciò premesso, il progetto di effettuazione di nuove trivellazioni per la ricerca di acque minerali nell'area della concessione mineraria denominata San Leonardo, in agro del Comune di Santu Lussurgiu, è stato sottoposto alla procedura di verifica di assoggettabilità a VIA, conclusasi con la delibera di Giunta regionale 27/42 del 23 luglio 2019. Nello specifico il progetto, attinente ad attività di ricerca mineraria e non già di emungimento da pozzi, che sono due cose completamente diverse, quindi… attinente all'attività di ricerca mineraria, volte allo studio della risorsa naturale minerale, consistente nell'esecuzione all'interno della concessione mineraria denominata San Leonardo, di massimo sei sondaggi, con distruzione di nucleo della profondità massima di 100 metri dal piano di campagna. Premesso quanto sopra, in merito al punto 1 dell'interrogazione in oggetto si rileva che, preliminarmente alla presentazione dell'istanza di verifica da parte della Società fonti di San Leonardo di Siete Fuentes, l'Amministrazione comunale di Santu Lussurgiu, con nota protocollo 28/17 del 18 aprile 2014, avente ad oggetto "effettuazione nuove trivellazioni per la ricerca di acque minerali nella borgata di San Leonardo di Siete Fuentes" chiedeva al Servizio valutazione di impatto ambientale chiarimenti in merito agli effetti che le nuove trivellazioni avrebbero potenzialmente generale. In riscontro alla suddetta nota, il servizio SVA precisava che gli effetti che le nuove trivellazioni avrebbero generato sarebbero stati valutati proprio nell'ambito della procedura di verifica che, così come prevede il decreto legislativo 152 del 2006, ha lo scopo di valutare i potenziali impatti ambientali significativi e negativi, al fine di stabilire la necessità di sottoporre l'intervento alla procedura di VIA. La procedura di verifica, successivamente attivata su istanza della Società proponente e conclusasi con la deliberazione citata, non ha evidenziato impatti ambientali significativi e negativi tali da necessitare di assoggettamento all'ulteriore procedura di VIA, si ritiene, pertanto, che quanto paventato anche dall'Amministrazione comunale in merito alla compromissione delle fonti di Santu Lussurgiu attenga ad un'altra fase, totalmente diversa dall'istruttoria tecnica che è stata svolta, è quella invece riferibile più propriamente alla fase di sfruttamento della risorsa, ovvero tramite emungimento da pozzi appositamente allestiti, non contemplata in questa fase progettuale oggetto della procedura di verifica, inerente esclusivamente ad attività di ricerca mineraria, come richiamato in premessa. Come già evidenziato nella citata nota del Servizio Valutazione Impatto dal 2018, l'eventuale sfruttamento e i conseguenti impatti ambientali, nel caso in cui successivamente dovesse essere presentata idonea istanza da parte della società, saranno oggetto di ulteriori valutazioni in materia di valutazione di impatto ambientale, in conformità sempre con le norme vigenti. In relazione al punto 2 si fa presente che dalla lettura del seguente stralcio riportato dagli interroganti nel proprio documento, si conferma il rimando della valutazione delle ipotizzate interferenze ad una fase successiva rispetto alla fase… essendo quindi quella della fase di sfruttamento, nello specifico il passaggio in cui scrivete: "Il dottor Roberto Chetoni, contattato da uno dei comitati nati a difesa delle fonti di Santu Lussurgiu, ha affermato che le sorgenti di Siete Fuentes sono alimentate da una falda che arriva dall'alto Montiferru e, precisamente, dal lato sinistro delle sorgenti, lo stesso luogo in cui stanno eseguendo le trivellazioni. Qualora si dovesse decidere di attingere l'acqua da quell'area", sottolineiamo questo passaggio, "qualora si dovesse decidere di attingere l'acqua da quell'area", e non è quello che naturalmente è stato autorizzato, perché noi abbiamo autorizzato una procedura di ricerca mineraria e non, come dicevo prima, una procedura di emungimento da pozzi. Quindi continuo… "qualora si dovesse decidere di attingere l'acqua da quell'area, la parte superficiale della falda si abbasserebbe e le sorgenti smetterebbero di avere acqua e con essa"… concludo… in merito al punto 3 si ribadisce quanto sopra riportato circa la conclusione della procedura di verifica del progetto, attinente alla effettuazione di attività per la ricerca di acque minerali e alla successiva valutazione degli impatti ambientali di un eventuale sfruttamento della risorsa, nel caso in cui dovesse essere presentata idonea richiesta. Quindi, in conclusione, esistono due fasi che devono essere ben distinte, noi ci siamo occupati, in questa prima fase, della concessione per ricerca mineraria, se poi la Società dovesse attivare una procedura per emungimento da pozzi, la sede di constatazione dei requisiti positivi e negativi dal punto di vista della valutazione di impatto ambientale saranno oggetto di una successiva istruttoria tecnico-amministrativa. Grazie.

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare la consigliera Annalisa Mele per dichiarare se è soddisfatta.

MELE ANNALISA (LEGA), Grazie, Assessore, ha chiarito alcuni passaggi molto importanti, quindi io la ringrazio, comunque volevo sottolineare un altro aspetto; sì, è vero, ci sarà una seconda fase e quindi infatti gli stessi interrogativi poi noi li proporremo all'Assessore competente, una volta appunto che si passerà alla cosiddetta seconda fase. Inoltre io chiedo anche che lei, Assessore, come chiederò anche all'Assessore dell'Industria, di poter magari audire gli esperti geologi in merito a questa problematica. Grazie.

PRESIDENTE. Passiamo all'interrogazione numero 1181 del Partito Democratico, interrogazione che ha come prima firmataria l'onorevole Rossella Pinna.

Ha facoltà di formulare la sua domanda la consigliera Rossella Pinna.

PINNA ROSSELLA (PD). Grazie, Presidente. La notte tra il 4 e il 5 luglio del 2021 quando a Villacidro, dentro gli impianti per il trattamento dei rifiuti di Villaservice S.p.A., Società a intero capitale pubblico in quanto partecipata dai Comuni, un uomo di 56 anni, unico lavoratore del turno di notte, in servizio nel delicato settore dell'impianto di trattamento dell'organico, ha perso la vita per un tragico incidente sul lavoro. Una tragedia senza precedenti per la nostra Regione. Il trito miscelatore, una macchina infernale che risultava ufficialmente ferma per un guasto e che la notte del 4 luglio non sarebbe dovuta essere in funzione, non ha lasciato scampo a Ignazio Sessini, un uomo onesto e ben voluto, lavoratore capace, padre e marito esemplare. Una morte che ha lasciato sgomenti la famiglia, i colleghi e tutta la sua comunità, che chiede risposte e verità. Sull'incidente sono state avviate, come d'obbligo, le opportune indagini da parte della Procura della Repubblica di Cagliari, i cui contenuti non sono oggetto appunto di questa interrogazione. Come denunciato in un comunicato dalle organizzazioni sindacali, riunite in assemblea all'interno dell'Azienda, si era creato un clima lavorativo difficile per il fatto che dal primo luglio 2020, per contenere i costi strutturali, la Villaservice avesse proceduto al riassetto organizzativo della produzione con il fermo delle sezioni impiantistiche di digestione anaerobica e conseguente reimpiego del personale in mansioni differenti. Tale riorganizzazione del lavoro e produttiva, che avrebbe dovuto avere un carattere temporaneo, sino al 16 settembre 2020, proseguiva invece all'epoca dei fatti. Sempre le Organizzazioni sindacali, nel comunicato del sei luglio 2021, hanno denunciato il fatto che nella parte in cui si trova, leggo testualmente, "il macchinario che tritura la frazione umida, improvvisamente il turno notturno è passato da 2 a 1 unità; si lavora soli, esclusa la possibilità, in caso di malore o incidente, di avere accanto un collega che fermi il macchinario e chiami i soccorsi tempestivamente. L'emergenza della sicurezza sul lavoro deve essere considerata prioritaria dalla nostra Regione al pari delle stesse politiche per il lavoro, e la sicurezza è parte fondamentale della dignità di ogni lavoratore, e allora le domande che noi poniamo al Presidente della Regione, all'Assessore regionale della difesa dell'ambiente e all'Assessore regionale del lavoro sono: se l'Assessorato della Difesa dell'Ambiente abbia espresso in merito una valutazione; se siano a conoscenza… messo in atto dalla Villaservice S.p.A., del fatto che il macchinario che ha inghiottito l'operaio morto sul lavoro fosse in funzione quando, in base alla documentazione pubblicata sul sito della provincia, quello stesso macchinario avrebbe dovuto essere ancora in stato di inattività e entrare in funzione il giorno successivo, ovvero se siano a conoscenza delle ragioni per le quali il macchinario non fosse fermo e, in particolare all'Assessore regionale dell'ambiente, se durante il sopralluogo da lui effettuato il 13 gennaio 2020 abbia potuto verificare di persona che all'interno dello stabilimento fossero in ebollizione e siano ancora in ebollizione delle sostanze liquide, se ha informazioni rispetto alla loro natura e, in particolare, se queste costituiscono un evidente rischio per la salute dei lavoratori e, infine, se abbia notizie e dati di quali sostanze vengano sversate nel Rio Seddanus che scorre di lato allo stabilimento della Villaservice, tingendo le acque di arancio come documentato da immagini circolante sul web. Grazie.

PRESIDENTE. Prego, Onorevole Lampis, che risponde per quanto riguarda la materia dell'ambiente ma anche credo per quanto riguarda la materia del lavoro, perché è stata già rilasciata una risposta scritta.

Ha facoltà di rispondere l'assessore della Difesa dell'Ambiente.

LAMPIS GIANNI, Assessore della Difesa dell'ambiente. Grazie, presidente. Sì, Rispondo anche per conto della collega Alessandra Zedda che, peraltro, in data 3 agosto ha fornito per iscritto la propria risposta e quindi presumo che sia nella vostra disponibilità… non ancora?... arriverà… Innanzitutto non posso che esprimere, a nome mio personale, della Giunta e del Presidente della Regione, un sincero sentimento di affetto nei confronti della famiglia e della comunità Villacidrese per il tragico evento che ha caratterizzato questa porzione di Sardegna e che ha visto perdere la vita di un nostro conterraneo, ciò premesso va altresì sottolineato che, in relazione al riassetto organizzativo messo in atto dalla Villaservice S.p.A. citato nell'interrogazione ai punti 1 e 2, la Regione Autonoma della Sardegna non ha alcun titolo per chiederne visione o conoscenza, in quanto la primaria competenza sulla corretta gestione degli impianti dei rifiuti solidi urbani è del Consorzio industriale di Villacidro, che è il proprietario degli stessi ed è il soggetto interlocutore privilegiato anche dagli Uffici dell'Assessorato della Difesa dell'Ambiente. Come l'onorevole Pinna ben sa, la Società Villaservice è una Società ad intera partecipazione pubblica dove sono presenti quattro comuni ed essa è dotata di un'assemblea e di un Consiglio di amministrazione, è chiaro che tutte le decisioni, anche eventualmente di riassetto organizzativo, vengono prese in quelle sedi, e la composizione sia dell'assemblea che del Consiglio di amministrazione sono naturalmente facilmente riscontrabili, soprattutto anche, in riferimento alla nomina del Consiglio di amministrazione, dai verbali in cui si evince chiaramente quali sono state le modalità di nomina dei componenti. In merito al punto 3: "Esercizio del macchinario che ha determinato il decesso in impianto", con nota numero 26/10 del 2 luglio 2021 la Villaservice ha comunicato che, a seguito della riparazione del medesimo macchinario, l'impianto avrebbe ripreso la ricezione dei rifiuti a decorrere dal giorno 5 luglio, in coerenza con la scadenza avvenuta il 3 luglio 2021 del provvedimento straordinario della Provincia del sud Sardegna, che ha permesso il conferimento dei rifiuti in discarica. In seguito, con nota 26/29 del 5 luglio, la Villaservice ha comunicato che l'incidente si è verificato nella prima mattinata dalla stessa data pertanto, per quanto di conoscenza degli Uffici dell'Assessorato della Difesa dell'Ambiente, non si rileva alcun disallineamento temporale nelle tempistiche di esercizio del citato macchinario. In relazione al sopralluogo del 13/1/2020 si è riscontrato il funzionamento dell'impianto di compostaggio e della discarica nei quali vengono trattati rifiuti solo allo stato solido, non si comprende quindi a quali sostanze liquide si riferisca l'interrogazione, posto che gli impianti in esercizio non ricevono rifiuti liquidi e che negli stessi non si dovrebbero raggiungere temperature tali da portare in ebollizione liquidi di processo che eventualmente vengono prodotti. Sempre in riferimento al sopralluogo fatto dal Sottoscritto in data 13/1/2020, quella è stata l'occasione anche per fare il punto della situazione sulla spendita degli oltre 12 milioni di euro di cui è titolare del Consorzio Industriale di Villacidro e che, una volta realizzati, naturalmente sono presidio importante anche per l'efficienza, l'efficacia, la sicurezza degli impianti di cui è composto. Sul POR-FESR 2000-2006 è stato attribuito un finanziamento di 4 mila 500 euro, con obbligo di compartecipazione di almeno 10 per cento dedicato all'adeguamento della piattaforma alle normative di settore… 4 milioni, chiedo scusa, 4 milioni 500 mila euro. Allo stato attuale il Consorzio detiene economie per circa 900 mila euro, la cui spesa deve avvenire entro il corrente anno; l'utilizzo di tali risorse non è in corso per via della mancata condivisione fra Consorzio e gestore della tipologia dell'intervento da eseguire sulla sezione di digestione anaerobica. Tale situazione di stallo ha determinato la chiusura della sezione da parte del gestore perché ritenuta antieconomica, con conseguente riduzione della capacità di trattamento dell'impianto e aumento (…) sugli impianti dislocati in altri ambiti territoriali. La riduzione del tonnellaggio è da 51.000 tonnellate a circa 25.000. Nel 2011, con una delibera di Giunta regionale, è stato attribuito un finanziamento di 2 milioni 277 mila 556 per la realizzazione del terzo modulo di discarica, nonostante il tempo intercorso dalla data di attribuzione del finanziamento e grazie ad un grande lavoro di sollecito che io stesso ho svolto in questi mesi, i lavori sono iniziati solo il giorno 11 giugno 2020 e l'intervento è ancora in corso di realizzazione. Sotto il nostro lavoro, sotto la nostra Amministrazione, nel 2019 la Giunta regionale ha attribuito un finanziamento di euro 250.000 al Consorzio Industriale per l'adeguamento della piattaforma di recupero degli imballaggi, l'intervento appare abbastanza semplice ma non è ancora stato concluso. La mancata conclusione dei lavori purtroppo impedisce l'adeguamento dei sistemi di raccolta dei Comuni serviti, i quali devono passare da raccolta congiunta a vetro-metalli a quella plastica-metalli in modo da rispettare le indicazioni previste dall'accordo di programma ANCI-CONAI. In seguito al sopralluogo del 13/1/2020 stante la verifica puntuale dello stato dei luoghi, la Giunta regionale con provvedimento numero 4211 del 28 agosto 2020, ha attribuito un finanziamento di 8.881.820 euro per la ristrutturazione della sezione di digestione anaerobica di trattamento della frazione organica, sezione attualmente non in esercizio, l'esecuzione dell'intervento consentirà di migliorare il conto economico della piattaforma e assicurare un migliore trattamento della frazione organica. Sempre in riferimento al lavoro svolto dal sottoscritto, non posso non citare il grande lavoro di mediazione tra le parti per arrivare, addivenire all'approvazione del piano tariffario che era fermo dal 2012 e che solo nel 2021 noi siamo riusciti ad approvare.

Sullo sversamento nel rio Seddanus, infine, il sottoscritto Assessore non ha evidenza documentale di quanto affermato nell'interrogazione, né è venuto a conoscenza di fotografie apparse sul web, così come ad oggi non risultano sopralluoghi effettuati da ARPAS e Corpo forestale e di vigilanza ambientale.

Con dovere di responsabilità, già in data odierna, è stato invece chiesto alle seguenti strutture di verificare in situ lo stato dell'arte e di voler riferire in merito.

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare la consigliera Rossella Pinna per dichiarare se è soddisfatta.

PINNA ROSSELLA (PD). Io intanto ringrazio l'Assessore perché non si è limitato a leggere un compitino scritto da altri e perché è riconosciuta e riconosco la sua onestà intellettuale oltre che la sua capacità politica. Detto questo, Assessore, ci vuole tempo chiaramente per leggere nel dettaglio la relazione che lei ha illustrato per comprendere quei dati, ma ciò che più mi stava a cuore e mi sta a cuore non è tanto conoscere quali sono gli investimenti per migliorare il conto economico di Villaservice, quanto, se mi permette, la mia priorità in questo momento è quella di conoscere se i lavoratori che entrano, che timbrano il cartellino e che entrano in quegli impianti sono al sicuro e se quegli impianti restituiscano a fine turno i lavoratori alle loro famiglie e nelle migliori condizioni di salute possibile.

Relativamente a ciò che lei ha segnalato, relativamente allo sversamento dei liquidi e al possibile inquinamento, sono davvero lieta di apprendere che ha segnalato a sua volta appunto alle competenti autorità, la necessità di effettuare un sopralluogo e di fare delle indagini. Ciò che la comunità di Villacidro, la famiglia, vorrebbe conoscere in termini di verità effettivamente se si poteva fare qualcosa, se anche lei in quel sopralluogo avesse avuto sentore delle difficoltà dovute al clima, mi risulta che lei abbia incontrato i lavoratori, se in quell'incontro con i lavoratori abbia percepito che ci fossero delle difficoltà anche dovute al riassetto organizzativo che di lì a poco si sarebbe attuato. Concludo dicendo che sarà nostra cura continuare l'interlocuzione con lei e con l'Assessore del lavoro affinché la sicurezza del lavoro in Sardegna sia una priorità e perché anche questo caso possa vedere luce, vedere verità e vedere chiarezza.

PRESIDENTE. Passiamo all'interrogazione numero 1186.

Ha facoltà di formulare la sua domanda il consigliere Diego Loi.

LOI DIEGO (Progressisti). Do per assodata la parte evidentemente della premessa della interrogazione per non sforare sui minuti. Il tema degli incendi che ha caratterizzato purtroppo le discussioni e la cronaca di questo ultimo mese e qualche giorno, hanno scoperchiato evidentemente una ferita che caratterizza il tema degli incendi boschivi in Sardegna. Ne abbiamo parlato, io ho avuto modo di esprimermi e di poter rappresentare anche quelle che erano le criticità, quei giorni così dolorosi come sono stati vissuti e poi evidentemente come ci appartiene nei modi, anche ragionare in termini di proposte, ragionare in termini di prospettive perché appunto, come abbiamo detto più volte, quello che è capitato non possa più capitare.

Nella interrogazione, a seguito della acquisizione degli atti che ci sono stati mandati rispetto all'organizzazione, alla predisposizione del sistema antincendio, emergono una serie di questioni che riguardano la tempistica con la quale sono stati redatti i Piani, il Piano regionale di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi, in particolar modo i piani ripartimentali, questo lo abbiamo discusso nel senso che il tema della data nella quale sono stati approvati, poi cozza rispetto alla tempistica ordinaria, così come anche il tema dell'attribuzione degli incarichi che consentivano o avrebbero consentito di poter probabilmente governare in maniera diversa il fenomeno, però le do per lette queste, proprio non volendo sforare con i tempi e mi concentro sugli ultimi due punti. Perché mi concentro, cioè voglio leggere, Assessore, questi due punti? Perché credo che sia, e da questo ci aspettiamo da lei una risposta, uno dei punti più crudi e più aspri per i quali i territori vorrebbero avere risposte, quindi leggo questi ultimi due punti, ovvero che proviene da tutta la cittadinanza questa richiesta. "Se ritenga l'Assessore che il dispiegamento di uomini e mezzi nel territorio del Montiferru, Planargia e Monte Arci e le tempistiche degli interventi siano state congrue rispetto ai rischi ampiamente annunciati dalle previsioni meteo", su questo abbiamo ottenuto il quadro del personale e dei mezzi messi a disposizione solo a seguito alla richiesta di accesso agli atti, non abbiamo trovato e quindi credo che faremo un'altra richiesta di integrazione, un quadro rispetto agli interventi dei mezzi aerei, questo saremmo molto interessati a sapere, evidentemente anche il numero di lanci, gli orari, eccetera e poi il punto 8 che credo che sia anche questo molto importante: "Che cosa sia accaduto tra la sera del 23 e la mattina del 24 luglio, come si sia intervenuti per spegnere l'incendio generato dall'autocombustione di un mezzo sulla provinciale tra Bonarcado e Santu Lussurgiu e a che ora siano terminate le operazioni di bonifica la sera del 23 e a che ora siano ripresi gli interventi la mattina del 24, quanti e quali mezzi e uomini siano stati impiegati in questo frangente".

PRESIDENTE. L'interrogazione proposta investe due Assessorati diversi, sia quello della difesa dell'ambiente, sia quello del personale.

Ha facoltà di rispondere l'Assessore della difesa dell'ambiente.

LAMPIS GIANNI, Assessore tecnico della difesa dell'ambiente. Alcuni di questi temi li abbiamotrattati anche in sedi non istituzionali come quella in cui ci troviamo, perché come l'interrogante ben sa sin dal primo momento ho garantito massima trasparenza e massima comunicazione rispetto a quelli che sono stati gli accadimenti e quelle che sono le azioni da mettere in campo poi nell'immediato futuro per la ripresa economica e sociale di quel territorio.

Per quanto riguarda il quesito numero 1, si ribadisce che il PRAI 2020-2022 fu approvato in data 6 giugno 2020 e non il 17 giugno 2021, come si può facilmente constatare consultando la delibera di Giunta 2816 approvata per l'appunto a giugno dello scorso anno. In tale documento è testualmente scritto: "Il PRAI ha validità triennale a partire dalla data di approvazione con deliberazione della Giunta regionale ed è sottoposto ad aggiornamento annuale, a scadenza naturale del triennio, lo stesso resta vigente fino a quando la Giunta regionale non provvede all'approvazione del documento di pianificazione successivo". Il Corpo forestale è stato operativo già dal 15 maggio 2021 con personale a terra e mezzi aerei, nonché mediante l'attivazione della funzione di coordinamento presso le sale operative. Il 15 giugno 2021 è stato completato il rischieramento degli 11 elicotteri leggeri in altrettanti basi presenti su tutto il territorio regionale. Il 17 giugno è stata approvata la revisione del PRAI 2021-2023, la quale avrà validità fino all'anno 2023, ovvero fino alla revisione 2022-2024. Come si evince dal piano 2020-2022 e quindi andiamo al quesito due, lo stesso PRAI si completa con i piani operativi ripartimentali elaborati dal Corpo forestale e di vigilanza ambientale d'intesa con Agenzia Forestas e con gli altri soggetti concorrenti alle attività di spegnimento degli incendi. Pertanto se i piani ripartimentali sono un aggiornamento di dettaglio del PRAI e ne fanno parte integrante, anch'essi mantengono validità per un triennio. Dall'inizio della campagna AIB 2021 fino al 30 luglio 2021 sono risultati in vigore i piani ripartimentali approvati con il protocollo 2734 del 25 giugno 2020. Questa è anche l'occasione per ribadire quello che peraltro è già di vostra conoscenza, tutti sappiamo che lo scorso anno questo Consiglio regionale ha ritenuto, nella massima legittimità possibile, di approvare una legge che ha accompagnato la campagna antincendio dell'anno scorso e parte di quella di quest'anno, consentendo a tutto il personale idoneo dell'Agenzia Forestas di concorrere alle attività di spegnimento degli incendi. Se questo Consiglio regionale non avesse approvato quella legge noi avremmo avuto una diminuzione di circa il 30 per cento delle risorse umane disponibili per questo fine. In tutti questi mesi la Regione, tramite il CORAN, ha accompagnato la fase di passaggio al contratto collettivo regionale di lavoro, lo ha fatto fino al momento in cui gli organi competenti non hanno validato quel passaggio e quindi solo dopo naturalmente l'Agenzia Forestas ha consentito l'aggiornamento annuale di quest'anno dei propri piani ripartimentali, perché essendo ancora in vigore la legge dello scorso anno non c'era bisogno che ci fossero novità rispetto a quella che era già la dislocazione e le attività approvate l'anno precedente. In merito ai quesiti 7 e 8 si evince, come già comunicato agli interroganti nell'accesso agli atti, il massiccio rischieramento di uomini e mezzi dispiegato per il contrasto al disastroso incendio del Montiferru e delle altre zone dell'oristanese, si ritiene che le risorse utilizzate siano state congrue rispetto alla dotazione generale di risorse umane e di mezzi, anche in considerazione delle condizioni meteo climatiche della giornata, in cui l'apparato di lotta è stato sollecitato fortemente anche per la soppressione di ulteriori incendi altamente suscettibili di evolversi con ingentissimi danni qualora non fossero stati contenuti.

Solo nella zona di Oristano se ne sono verificati tre, il primo divampato alle 12 e 40 nella zona fra Escovedu ed Usellus e ha percorso 1500 ettari nella sera del 24, incombendo sugli abitati di Usellus e Villaurbana e dirigendosi anche verso i territori di Mogorella e Ruinas. Gli altri due, con caratteristiche di interfaccia, incombevano sugli abitati di Cabras e Riola Sardo. Tuttavia è ovvio che una maggiore dotazione generale di risorse potrebbe giovare in funzione di una maggiore efficienza, a questo proposito vi comunico che la Giunta regionale nell'ultima seduta ha approvato il rendiconto di gestione dell'Agenzia Forestas e a seguito dell'approvazione di questa delibera, il sottoscritto ha già comunicato, come direttiva all'Agenzia Forestas, di destinare oltre 2 milioni di euro per l'acquisto di pick up con modulo antincendio che già dalla prossima campagna antincendio saranno dislocati su tutti i cantieri di cui l'Agenzia è titolare. In relazione alle dinamiche relative alle tempistiche degli incendi del 23 e 24 luglio, compresa la modalità di intervento per spegnere l'incendio generato dall'autocombustione di un mezzo e sulla provinciale tra Bonarcado e Santu Lussurgiu, si fa presente che sono in corso indagini da parte della magistratura e che il Corpo forestale dovrà acquisire il nulla osta dal signor Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Oristano in relazione agli elaborati che possono essere esibiti allo stato attuale. Ad ogni buon conto le operazioni di bonifica non si sono concluse la sera del 23, sono rimaste le seguenti squadre sul posto: Compagnie barracellari di Bonarcado e di Santu Lussurgiu, squadra AIB di Forestas, autobotte vivaio Zeddiani e i volontari della Protezione civile Oristano Soccorso. Il personale del Corpo forestale ha lasciato intorno alle 24 per riprendere all'indomani alle 7 con altre squadre, ma purtroppo alle ore 5 e 20 del mattino è stato appiccato un altro incendio a Seneghe, periferia del paese, sotto la zona artigianale a poca distanza dalla stazione forestale. Per sopprimere le fiamme alle ore 6 e 50 la pattuglia forestale di Seneghe ha richiesto e ottenuto l'intervento dell'elicottero dalla base di Fenosu, una volta che è stato messo in sicurezza l'incendio di Seneghe dalle ore 8 e 50 una pattuglia del Corpo forestale è andata a bonificare ancora Bonarcado, utilizzando il medesimo elicottero che aveva spento a Seneghe a presidio ai margini dell'area incendiata, una ulteriore pattuglia è rimasta a presidio dell'incendio di Seneghe, la cui bonifica si è conclusa alle 23 in quanto si sono avute numerose riaccensioni anche per il forte vento di scirocco che lo avrebbe spinto prima sull'abitato e poi sul versante boscato. Sulla base di queste considerazioni, io come ho fatto già nella precedente relazione, continuo a dire che la politica, soprattutto in riferimento alla flotta aerea nazionale, deve valutare se individuare come priorità il potenziamento di quelle risorse. Come sapete alla Regione Sardegna il Dipartimento nazionale di Protezione civile ha assegnato anche quest'anno tre Canadair, come vi ho detto la scorsa volta, siccome siamo stati, tra virgolette, bravi negli anni precedenti, volevano anche ridurre il numero e abbiamo fatto una battaglia perché almeno i tre fossero confermati, nel momento in cui nella situazione di emergenza siamo stati aiutati da Francia e Grecia perché il Sud Italia bruciava, abbiamo capito che forse la dotazione di Canadair della flotta nazionale è inadeguata ad una situazione di emergenza nazionale, ecco perché io ribadisco che in riferimento alla dotazione di mezzi la politica nella sua unanimità, anche di questo Consiglio, dovrebbe rappresentare al Governo, io naturalmente l'ho già fatto al Capo della Protezione civile, l'esigenza di individuare come priorità nazionale il rafforzamento di queste squadre di combattimento per spegnere gli incendi anche perché noi abbiamo già una convenzione a differenza di altre realtà regionali con i Vigili del Fuoco, per cui la Regione dà ai Vigili del Fuoco stessi 600.000 euro, quindi da quel punto di vista noi abbiamo messo in campo ulteriori collaborazioni all'interno della macchina regionale antincendio, però è chiaro che nel momento in cui serve un supporto aereo rafforzato, la flotta nazionale risulta essere dirimente.

PRESIDENTE. Onorevole Loi, le voglio evidenziare una cosa, non so se l'ha fatto per sintesi, c'è differenza fra quello che lei ha detto oralmente e quello che è scritto nell'interrogazione, qualche punto l'ha saltato, non so se l'ha fatto appositamente, perché gli altri punti coinvolgono un altro Assessorato.

LOI DIEGO (Progressisti). No, ho dato per letti i punti che ho sintetizzato sostanzialmente sul tema del Piano regionale, dei Piani ripartimentali, del tema delle nomine, ma non potevo leggerla tutta perché già ho sforato con gli ultimi due punti, quindi sono dati per letti, insomma, sono agli atti.

PRESIDENTE. Ecco, questo mi induce adesso a chiedere l'intervento dell'Assessore al personale.

Ha facoltà di rispondere l'Assessore degli affari generali, personale e riforma della Regione.

SATTA VALERIA, Assessore degli affari generali, personale e riforma della Regione. Presidente, onorevoli consiglieri, preliminarmente si ricorda che l'atto di indirizzo, atto propedeutico alla pubblicazione dei bandi di selezione per i servizi delle direzioni generali del Corpo forestale, di seguito indicati, adesso elencherò, è stato trasmesso agli Uffici della Direzione del Personale in data 9 luglio. Al riguardo si ricorda che la scadenza degli incarichi dei servizi sono: antincendio e logistica, affari generali e personale, Ispettorato dipartimentale di Iglesias, Ispettorato dipartimentale di Lanusei, Ispettorato dipartimentale di Nuoro, Ispettorato dipartimentale di Oristano, già conferiti con decreti del 9 luglio, quindi questi incarichi erano previsti tra l'8 e il 10 luglio, andavano a scadere, quindi allo scadere dei 24 mesi da ciascuna presa di servizio, in piena campagna antincendio. Quindi questi scadevano già in piena campagna antincendio, non abbiamo allungato noi la scadenza in piena campagna antincendio, già scadevano. La competenza per la predisposizione di bandi di selezione è del servizio Concorsi della Direzione generale del personale, al quale, con deliberazione della Giunta regionale numero 27/14 del 9 luglio, come ho detto prima, è stato altresì dato mandato per la predisposizione e pubblicazione dell'avviso pubblico per l'acquisizione delle manifestazioni di interesse per l'inserimento nell'elenco degli idonei a ricoprire l'incarico di direttore generale dell'amministrazione regionale. Quanto previsto nella succitata delibera è stato assegnato al Servizio competente e, in data 21 luglio, è stato approvato con determinazione numero 1302 l'elenco degli idonei secondo le tempistiche richieste dall'organo politico. I bandi di selezione sono stati predisposti pertanto in meno di una settimana in stretto raccordo con il Direttore generale, facente funzioni, del Corpo forestale. E i nuovi bandi di selezione prevedono che per consentire l'espletamento e la conclusione delle future procedure selettive, in data antecedente all'avvio della campagna antincendio, la scadenza degli incarichi da conferire sia fissata al 31 marzo 2023. In data 5 agosto è stata nominata, con determinazione numero 1448, protocollo numero 26583, la Commissione di valutazione che si è insediata in data 27 agosto 2021 e ha già programmato le sessioni per i colloqui. Questo per andare un po' in ordine. È però necessario chiaramente far presente che l'articolo 22 bis della legge regionale 26 dell'85 prevede che l'accesso alla dirigenza del Corpo forestale avviene per scrutinio per merito comparativo e il superamento di un corso di formazione con esame finale, i criteri da osservare nello svolgimento dello scrutinio per merito comparativo e la modalità e i contenuti del corso sono stabiliti da apposito Regolamento approvato dal Consiglio regionale. Il Regolamento previsto dalla norma sopra citata è atto necessario e propedeutico alla pubblicazione del bando di concorso, fatta salva la possibilità di intervenire con una modifica normativa, pertanto da parecchi anni si procede con il conferimento di incarichi di natura temporanea. Già prima della deliberazione della Giunta regionale 19/1 del 21 maggio 2021 di riorganizzazione della Direzione Generale della Protezione Civile era stata attivata una procedura straordinaria di mobilità per l'acquisizione e l'immissione nel ruolo unico dell'amministrazione regionale di 65 persone, questo mai avvenuto prima, destinate proprio alla direzione generale della Protezione civile e alle sue articolazioni territoriali, in attuazione della legge regionale 9/2020, ciò al fine di garantire nell'immediato la gestione dell'emergenza relativa al rischio sanitario e, contestualmente, il funzionamento della sala operativa regionale del Centro funzionale Decentrato e della Colonna mobile regionale, indispensabili per la salvaguardia della pubblica incolumità e supporto agli enti locali.

Ricordo inoltre che, come ha anche sottolineato il mio collega, abbiamo chiuso anche la vertenza di Forestas, che ricordo nel contratto che avevano in essere poco prima della conclusione della vertenza non avrebbero neanche mai potuto esercitare funzioni di aiuto per attività per la protezione antincendio, come stanno svolgendo attualmente. Tornando alla Protezione civile, ciò al fine di garantire appunto nell'immediato la gestione dell'emergenza. Il fatto che non fossero ancora stati nominati i direttori dei servizi territoriali della Protezione civile non ha comportato alcuna criticità a livello organizzativo e gestionale durante la campagna antincendio, e in particolare nelle giornate in cui si sono manifestati incendi nell'oristanese, in quanto la Direzione generale era strutturata già in uffici territoriali, come quello di Oristano, composto da personale sicuramente preparato e operativo. Infatti nelle giornate successive all'incendio è stato attivato il Centro di coordinamento d'ambito, coordinato proprio dall'Ufficio Territoriale di Oristano per garantire la gestione della fase di superamento dell'emergenza in stretto raccordo tra tutte le componenti e strutture operative di protezione civile a livello statale, regionale e locale. Il progetto di rafforzamento proseguirà nelle prossime settimane e nei prossimi mesi con l'istituzione degli ambiti territoriali e organizzativi ottimali in Protezione civile e la pianificazione a livello regionale, provinciale e locale, in coerenza con la direttiva nazionale recentemente approvata e deliberazione della Giunta regionale 67/20 del 31 dicembre 2006.

In questo senso è fondamentale che anche il Consiglio regionale faccia la sua parte avviando la discussione del disegno di legge numero 216, recante modifiche alla legge regionale in materia di area di contrattazione separata della Protezione Civile, anche questo è molto importante, trasmesso dalla Giunta il 29 ottobre 2020. E una cosa che ci tengo rimarcare è che si è parlato di posizioni vacanti e mancanti, ma in realtà come ben sapete le posizioni dirigenziali vengono coperte chiaramente in misura relativamente breve da facenti funzioni, che comunque sono persone preparate. E non si è mai trattato di posizioni vacanti, quindi questo tengo a sottolinearlo.

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare il consigliere Diego Loi per dichiarare se è soddisfatto.

LOI DIEGO (Progressisti). Sì, ringrazio per le risposte, insomma in breve sintesi un riscontro sui due interventi. Intanto, Assessore Satta, l'articolazione procedurale che riguarda l'organizzazione della Regione è evidente che è particolarmente articolata, lo sappiamo, l'abbiamo visto anche durante il tema del contratto di Forestas e lo vediamo in tanti momenti. Così come l'evoluzione organizzativa e dell'assetto istituzionale, questo già nelle piccole amministrazioni, immaginiamo nella Regione che cosa comporti. Quello che noi sollevavamo e che solleviamo è evidentemente il tema della opportunità temporale o della articolazione temporale con la quale si fanno le cose, perché è chiaro che, io l'ho vissuto sulla mia pelle, sulla pelle del nostro territorio, e le interlocuzioni che ci sono state con coloro che insomma governavano tecnicamente il fenomeno, quindi da una parte l'incendio di interfaccia, i Vigili del fuoco, ma dall'altra parte, soprattutto l'intervento del Corpo forestale, abbiamo trovato l'interlocuzione, questo è chiaro, anzi io ho ringraziato chi 24 ore su 24 con noi ha provato ad arginare il fenomeno. Non è questo! E' probabilmente un invito anche a quello che l'organizzazione segua un percorso che sia coerente poi con i tempi, perché è chiaro che sul tema della campagna antincendio probabilmente, lei lo ha detto prima, probabilmente insomma bisognerà che questa Regione si organizzi per tempo, per tutto, su tutto.

Per quanto riguarda l'intervento dell'assessore Lampis dico solamente che l'ultimo punto, ovvero quello della mattina del 24, sappiamo anche noi nel dettaglio che cosa è avvenuto, e insomma io spero che gli esiti delle indagini possano essere, come dire, resi noti intanto alle amministrazioni locali e poi di conseguenza, però è chiaro che l'organizzazione di quel momento non corrisponde esattamente a quanto dice lei perché l'incendio si è riacceso verso le 11 e 30 e da lì la tragedia. Quindi il senso di quest'ultimo punto era fare un po' luce su quello. E poi sono convinto di una cosa, l'abbiamo già detto, che probabilmente bisognerà veramente che tutte le forze politiche, a partire probabilmente in questo caso dall'input della maggioranza, ragionino su tre punti fondamentali. Quello che richiamava lei, che abbiamo detto, sul tema dell'organizzazione nazionale della Protezione civile, perché è impossibile pensare che andiamo a ramingare gli aerei, come se fossero veramente al terzo mondo. Gli altri due punti che sono ampiamente, almeno nell'agenda politica, ma ancora non trattati, sblocco del turn over di Forestas e riorganizzazione del Corpo Forestale. Vi sono degli elementi evidentemente di criticità che riguardano l'organizzazione, che riguardano l'età, che riguardano diciamo il funzionamento, su questo, e questo è un segnale importante, credo che il Consiglio regionale debba lavorare da subito, non aspettare mesi su questi temi.

PRESIDENTE. Passiamo all'interrogazione numero 479.

Ha facoltà di formulare la sua domanda il consigliere Maria Laura Orrù.

ORRU' MARIA LAURA (Progressisti). Presidente, buongiorno a tutte e a tutti, intanto partirei forse dalla fine, nel senso dalle parole dell'onorevole Loi, parlava di programmazione, insomma ha posto questi tre punti al centro, come proprio spingere la Giunta a fare un ragionamento sulla programmazione, e su questo che vorrei far comprendere il motivo per cui riproponiamo l'interrogazione numero 479 sulla gestione della posidonia da parte dei Comuni costieri, perché al netto del fatto che questo Consiglio regionale, o meglio, la Giunta regionale stia sempre rincorrendo l'emergenza, noi oggi abbiamo davvero necessità di provare a programmare e pianificare il nostro futuro, e lo dobbiamo fare proprio mettendo al centro dell'agenda politica il tema dell'ambiente, del nostro territorio e della sua salvaguardia. Quello che è successo, quello che mi ha colpito di più quest'estate e che probabilmente ha colpito tutti voi, perché le immagini sono impresse sotto gli occhi di tutti è quello legato a un grandissimo problema che secondo me oggi non possiamo più far finta di non vedere, quello dell'ancoraggio incontrollato delle imbarcazioni. È successo a La Maddalena, una foto che probabilmente nessuno di noi voleva vedere, ha fatto sì di riportare in auge un tema fondamentale. Voi direte cosa c'entra con la posidonia? C'entra eccome, perché il problema emergenziale che si continua a toccare con mano e che ricopre sostanzialmente alcune realtà, una su tutte quella di Alghero, è fortemente legato al fatto che non esista una visione di insieme per andare incontro al problema, ma solo l'aggredire quel problema una volta che è diventato davvero intollerabile, anche ai fini turistici del nostro territorio. E quindi noi dobbiamo provare a intervenire a monte. Esistono delle esperienze, delle grandi e importanti esperienze come quella della Corsica, che consentono proprio di far sì che le ancore delle barche non creino quelle cicatrici profonde sotto il mare e uccidano la posidonia, che è una pianta, ricordiamo bene, una pianta che consente la produzione di ossigeno, e quindi anche cattura il CO2, per noi fondamentale perché sta nel Mediterraneo, e dobbiamo provare a salvaguardarla e far sì che non continui ad essere uccisa in questa maniera abbastanza selvaggia. Penso davvero che dobbiamo provare a pianificare il nostro il nostro futuro e non rincorrere sempre le emergenze, per questo penso che per quanto riguarda la presenza massiccia di navi da diporto e necessario proprio presentare un piano per regolare gli ormeggi, e invece per quanto riguarda il fenomeno della posidonia, che ricordiamo bene e aiuta a non continuare l'erosione costiera delle nostre spiagge, è necessario comprendere perché diversi Comuni costieri hanno emanato ordinanze facendo chiaro riferimento alla legge 1 del 2020, gestendo la posidonia in modo non consono al rispetto della normativa nazionale vigente. Concludo, appunto rinnovando le richieste che sono all'interno dell'interrogazione e aprendo proprio questa importante riflessione con l'Assessore, perché questo non si possa continuare a vedere anche l'estate prossima.

PRESIDENTE. Ha facoltà di rispondere l'Assessore della difesa dell'Ambiente.

LAMPIS GIANNI, Assessore della difesa dell'Ambiente. Presidente, è chiaro che l'esposizione dell'onorevole Orrù lascia ampi margini di dialogo, di confronto e di costruzione di un percorso di condivisione sulla gestione della problematica e della risorsa, perché ci sono dei casi in cui come quello di Alghero la posidonia rappresenta un problema per la comunità, ma ci sono tanti altri casi in Sardegna dove lo stesso vegetale risulta essere un valido strumento di mitigazione del fenomeno dell'erosione costiera. Quindi anche nella legge insomma attualmente in discussione nelle competenti Commissioni del Consiglio regionale avete trovato alcuni punti che riguardano la gestione della posidonia, risorse importanti che potranno essere finalizzate alla possibile soluzione della problematica che riguarda la comunità di Alghero e che d'altra parte vanno ad implementare quel fondo di 500.000 euro, già in capo al mio assessorato, che serve per ausiliare i Comuni che effettuano opere di movimentazione con costruzione di depositi retro dunali, e che alla fine della stagione balneare vengono poi rimossi per riportare le stesse alghe nella battigia. Nello specifico dell'interrogazione per quanto attiene i punti 1 e 2 si ritengono superati in quanto, come penso sia di vostra conoscenza, è stata pubblicata la sentenza della Corte Costituzionale 86/2021 del 5 maggio, per effetto della quale non si segnalano ordinanze comunali che ricadano nella fattispecie segnalata. In merito al punto 3), il Servizio tutela della natura e politiche forestali, rileva che non sono in corso attività di verifica e monitoraggio della gestione o smaltimento della posidonia da parte dei Comuni costieri, di fatto occorre precisare che il Servizio medesimo non esercita un'attività di vigilanza e controllo sulle modalità di trasporto e vagliatura, che possono comportare valutazioni di merito, ma si limita a prendere atto delle comunicazioni preventive e della movimentazione della posidonia presentate dai Comuni competenti. E queste movimentazioni riguardano, come dicevo prima, quelle attività di spostamento all'inizio della stagione balneare nei siti retro dunali, che poi vengono ulteriormente fatti scomparire nel momento in cui alla fine della stagione balneare le stesse alghe ritornano sulla battigia. Queste informazioni vengono solo convogliate in un data base ai soli fini di analisi dei dati. In relazione al punto 3) si comunica che lo stesso servizio Tutela dell'atmosfera e del territorio non ha competenze in materia di monitoraggio e controllo, precisando tuttavia che qualora la posidonia fosse gestita come rifiuto, e ad ora non è ancora successo, ai sensi della parte quarta del decreto legislativo 152 del 2006, la tracciabilità della stessa sarebbe assicurata attraverso la compilazione del modello unico di dichiarazione ambientale Mud, con il quale vanno comunicati i quantitativi di rifiuti prodotti e avviati al recupero o smaltiti, nonché attraverso la compilazione del questionario comunale annuale attraverso l'apposito modulo Sira. Quindi sulla base di queste informazioni io ritengo che, anche a seguito della sentenza della Corte costituzionale, si possano aprire ampi margini di condivisione di percorsi con le amministrazioni locali, laddove vi sia solo uno spostamento temporaneo riteniamo che ci sia insomma la normativa di riferimento attualmente in vigore che possa rappresentare presidio importante, strumento per consentire di dare risposte efficienti ed efficaci anche in termini di ristoro economico. Sulla questione di Alghero invece pensiamo che, già partendo dalla prossima legge omnibus, si possa iniziare un percorso di soluzione della problematica, laddove vi sono siti di deposito che non sono più temporanei ma che rappresentano evidentemente un deposito di vegetali che non possono essere più rimessi nella battigia e che pertanto devono essere smaltiti con altre modalità.

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare la consigliera Maria Laura Orrù per dichiarare se è soddisfatta.

ORRU' MARIA LAURA (Progressisti). Sì, ho ascoltato con interesse la posizione dell'Assessore.

Intanto vorrei dire questo, che proverei a evitare di considerare sempre soltanto la questione come un problema, quando il problema diventa troppo grande da risolvere, proviamo ad intervenire a monte. Anche perché se poi lo si guarda sempre come un problema si rischia poi che questo venga poi preso come modello da applicare anche in tante altre spiagge, e questo non va bene, non va bene per quanto è importante invece il lavoro, e soprattutto perché guardiamo tutti i telegiornali e le notizie che passano sulla stampa e non sarà sfuggito che ci sono diverse iniziative che si stanno attivando sul nostro territorio, per risolvere quei famosi problemi che lei cita. Quindi, interveniamo a monte, adesso ho posto anche un altro tipo di problematica che è quella legata anche all'ancoraggio incontrollato delle imbarcazioni, che uccidono la pianta e quindi le foglie arrivano a ridosso delle spiagge. Interveniamo in maniera costruttiva, in maniera importante, guardando il problema a 360 gradi e non sempre cercando di rincorrere la questione quando ormai è troppo tardi. Questo ci terrei a dirlo perché poi sennò continuiamo a parlare delle stesse cose per anni, anni e anni e non si interviene mai a monte, e si creano anzi altri fenomeni tali per cui quel famoso problema di cui lei parlava si continua a intensificare.

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare il consigliere Giampietro Comandini di illustrare la mozione numero 491.

COMANDINI GIAMPIETRO (PD). Grazie Presidente, la mozione 491 è solo l'ultima atto che è stato presentato dal Partito Democratico relativamente al tema della scuola, però altri Gruppi come anche il Gruppo dei Progressisti e il Gruppo dei Cinque Stelle ne hanno presentato, quindi c'è un'attenzione di tutti i Gruppi dell'opposizione per la ripartenza in sicurezza della scuola.

La prossima settimana suona la campanella e noi siamo molto preoccupati, come Gruppi di opposizione, relativamente al rientro a scuola, non soltanto da parte degli studenti dei ragazzi ma anche da parte dei docenti. Abbiamo visto purtroppo quanto è stata dura la pandemia non soltanto per il settore del lavoro e per quanto riguarda il settore sanitario ma quanto è stata dura anche la pandemia per quanto riguarda la didattica a distanza. Si parla poco, troppo poco, di scuola all'interno delle istituzioni però i dati drammatici che nel corso dell'anno scolastico 2020-2021 hanno visto incrementare l'esercito di quei giovani che abbandonano la scuola sono lì: noi siamo ritornati a essere fra le prime regioni d'Italia e d'Europa per tasso di dispersione scolastica, così come abbiamo raggiunto e il brutto, il nero, tragico risultato di aver avuto il maggior numero di studenti che non hanno superato l'ammissione all'esame per il passaggio al diploma, quindi questi dati dimostrano che da noi la didattica a distanza ha avuto e ha creato maggiori disagi nelle famiglie e nella scuola. Quindi la emozione 491 e le altre che abbiamo presentato vogliono porre al centro dell'attenzione la ripartenza in sicurezza della scuola su vari campi. Prima di tutto è importante conoscere il dato relativo allo stato di vaccinazione del personale scolastico. Gli ultimi dati davano che solo il 67 per cento del personale scolastico aveva effettuato la vaccinazione e quindi era in possesso del certificato verde per poter riprendere la propria attività, sia come docente ma anche come personale amministrativo, quindi non vorremmo la prossima settimana avere file all'ingresso della scuola, con grave disagio delle famiglie, senza conoscere il reale stato delle vaccinazioni del personale scolastico e amministrativo all'interno della scuola. Quindi c'è la necessità di conoscere la reale situazione a una settimana dall'inizio della scuola. Poi è importante, Assessore, noi la scorsa stagione anche su questo tema, sul tema dei trasporti, ci siamo resi conto quanto fosse inadeguata l'organizzazione dei trasporti, non soltanto nelle aree urbane di Cagliari e Sassari ma anche nei territori della Sardegna, laddove il distanziamento imponeva la maggiore presenza di mezzi di trasporto, e anche in quell'occasione abbiamo visto quanto il tema dei trasporti fosse in qualche modo rimasto inevaso da parte della Giunta. L'ultimo punto è relativo agli investimenti. Noi non possiamo lasciare la scuola sola a verificare quello che è la sicurezza per quanto riguarda la riapertura relativamente la verifica del green pass, chiediamo che anche da parte della Giunta ci sia un intervento di investimento, sia in termini umani che di risorse, per garantire anche alle autonomie scolastiche personale per la verifica dei certificati di green pass all'esterno delle scuole (cosa che viene fatto già in altri uffici) e relativamente ad investimenti per quanto riguarda gli impianti e la realizzazione di spazi all'aperto.

PRESIDENTE. Ha facoltà di rispondere l'Assessore della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport.

BIANCAREDDU ANDREA (UDC Cambiamo), l'Assessore della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport. Intanto ringrazio l'onorevole Comandini, il Gruppo PD e gli altri Gruppi che in maniera puntuale trattano un argomento, che non deve essere oggetto di scontro ma come sapete di collaborazione. Io già l'anno scorso, rispondendo a una vostra mozione, ho raccontato quanto intensa fosse la collaborazione con il Ministro di turno, allora c'era la Azzolina se collaborava con lei oggi che il ministro Bianchi e si collabora con lui, naturalmente i tempi sono cambiati e anche le risposte devono cambiare, non possiamo dare le risposte di settembre scorso nel settembre 2021. Abbiamo fatto svariate videoconferenze - ancora si usano e ci consentono di non prendere l'aereo - col Ministro e con i sindacati, e ora però ho voluto, se mi consente, appuntarmi delle cose, che poi magari integrerò, se il Presidente mi consentirà, con delle affermazioni che non sono scritte qua, non erano scritte nell'interrogazione ma che comunque sono utili.

Intanto dobbiamo dire che l'emergenza sanitaria non è conclusa, la sua evoluzione è mutevole ed è pertanto fondamentale continuare ad attenersi scrupolosamente alle prescrizioni. Il mondo della scuola da due anni si trova a dover fronteggiare e coniugare la già complessa organizzazione ordinaria con la gestione straordinaria, quindi è necessario intanto riconoscere il grande sforzo compiuto dall'intero mondo scolastico, personale dirigente, docenti e personale Ata, ma non dimentichiamoci lo sforzo e il sacrificio che hanno compiuto, stanno compiendo e compiranno gli alunni e le famiglie. Qua voglio dire che proprio la didattica a distanza si è rivelata fonte di disuguaglianze e ha dimostrato tutte i suoi limiti, e forse è una delle concause della dispersione scolastica, in quanto questa disuguaglianza, questa mancanza di strumentazione, che noi abbiamo cercato di supplire iniettando nel sistema quasi 2 milioni di euro, noi come Regione ma anche il Governo, non è stata sufficiente, perché l'alunno o il ragazzo che abita in una casa di 50 metri quadri in quattro non ha la stessa privacy e la stessa serenità di seguire una lezione a distanza che può avere un ragazzo che ha una stanza singola, magari con aria condizionata e magari con un impianto di nuova tecnologia. E rimaniamo all'ordinario, se poi andiamo allo straordinario ci sono zone, anche dalle mie parti, ne dico una per tutte Aglientu, dove non c'è linea, dove per ricchi e poveri il principio di eguaglianza è oggettivamente uguale per tutti, cioè son tutti a zero. E' chiaro che un ragazzo che non riesce neanche a sentire il professore che insegna ha veramente pochi stimoli per inserirsi il giorno dopo di fronte alla scrivania e ascoltare, e quello è uno dei tanti fattori dell'abbandono scolastico. Però, siccome, come giustamente l'onorevole Comandini ha detto, ci sono competenze trasversali, competenze di pubblica istruzione, competenze di sanità e competenza dei trasporti, noi abbiamo partecipato a diversi incontri con l'obiettivo prioritario di realizzare le condizioni atte ad assicurare la didattica in presenza, e questa è una condivisione che noi abbiamo con lo Stato, con il Ministro, e stiamo lavorando tutti perché i ragazzi possano tornare in classe in presenza. Quindi abbiamo seguito le prescrizioni del CTS, su tale aspetto è stato appaltato fondamentale la collaborazione sia con l'Ufficio scolastico regionale sia con l'Assessorato dei trasporti e sia con l'Assessorato della sanità, inoltre abbiamo aumentato lo stanziamento per il trasporto scolastico, quello di competenza della pubblica istruzione non quello dell'ARST, da 4 a 6 milioni, e voi che siete bravi in matematica sapete che da 4 a 6 milioni vuol dire un aumento del 50 per cento, quindi è una cosa sensibile che abbiamo fatto. Abbiamo aumentato gli investimenti, e non finirò mai di elogiare chi li ha inventati chi li sta mettendo in atto, di edilizia scolastica: in due anni e mezzo siamo già al duecentoventesimo milione di euro, non dico spesso del tutto ma già impegnato, e quindi andremo avanti anche con la salubrità degli edifici e con l'acquisto di arredi, non dei banchi a rotelle ma di arredi modesti, decenti e funzionali che serviranno anche per la didattica ordinaria.

Devo riconoscere che il Governo ha adottato un primo decreto legge del 6 agosto, "Misure urgenti per l'esercizio in sicurezza dell'attività scolastica", il ministro Bianchi ha adottato un decreto, "Documento per (…) per il coordinamento nazionale", c'è un tavolo nazionale, c'è un tavolo interistituzionale regionale e territoriale, al quale partecipiamo noi. Alla fine il 14 agosto, come sapete, è stato adottato il protocollo di sicurezza, prima concordato con la Conferenza Stato-Regioni e poi concordato con i sindacati; il protocollo di sicurezza impegna in particolare del Ministero e a promuovere, sostenere e monitorare l'attuazione delle prescrizioni contenute nel protocollo, che voglio riassumere. Si parte intanto dal fatto che il dirigente scolastico è considerato il datore di lavoro, con tutte le conseguenze che ciò comporta…poi parleremo anche della percentuale dei dirigenti scolastici vaccinati, perché c'è qualcuno che ancora non è dotato di certificato verde e scrive anche sulla Nuova Sardegna manifestando il proprio scetticismo di fronte al green pass, ma solleciterò l'invio di commissari per verificare intanto se è in condizioni di poter fare il dirigente scolastico (in condizioni voglio dire di vaccinazione, non mentali) e poi vedremo, però in questo protocollo si parte dalla famiglia, cioè la famiglia è il primo controllore per i ragazzi, cioè i genitori devono controllare lo stato di salute del ragazzo prima di andare a scuola, possibilmente misurare la febbre, e vedere se ha sintomi o se non ha sintomi, e qualora avesse sintomi tenerlo a casa. Sembra banale dirlo ma le famiglie aiutano tanto. Poi ci sono le modalità di ingresso ed uscita, con percorsi differenziati sia in termini cronologici di entrata sia in termini fisici di percorsi e naturalmente la pulizia e l'igienizzazione dei luoghi e delle attrezzature, ci sono i dispositivi di protezione individuale obbligatori per gli over 6 anni nonché per il personale ATA e per i docenti, ci sono le misure di stanziamento (2 metri dal banco la cattedra, un metro quando è possibile tra banchi), ci sono disposizioni relative all'attività convittuale, nel senso che si devono fare i turni mantenendo la sanificazione e il distanziamento, la gestione degli spazi comuni, l'areazione, che prevede che dove è possibile si tengono le finestre aperte o si fa lezione all'aperto compatibilmente con il clima, altrimenti si aprirà ogni mezz'ora, ogni ora per garantire un ricambio dell'area. Inoltre, assieme al ministero, ma l'ha fatto il Ministero noi siamo contenti, c'è una convenzione per il supporto psicologico e pedagogico, così per cui da prevenire situazione di insicurezza, stress e ansia che si sono manifestate nell'ambito dei ragazzi, e qualche volta anche degli insegnanti. Poi ci sono i protocolli per la gestione della persona asintomatica, c'è la sorveglianza sanitaria del medico competente.

Alla fine volevo darvi, e darti caro Piero, quei dati di cui tu mi facevi domanda. Io ho i dati (gli ultimi dati arriveranno oggi però li avrò domani o dopodomani) e sono i seguenti, aggiornati al 30 agosto. Tra i dirigenti scolastici… parlo di prima dose, la seconda statisticamente è generalmente un 10-12 per cento inferiore alla prima, nel senso che se la prima l'hanno fatta il 93 per cento verosimilmente la seconda l'hanno già fatta dal 78 all'82, però siccome io c'ho solo la prima, lo scorporo ve lo volete fare da soli. Allora, tra i dirigenti scolastici abbiamo il 93,2 per cento; tra i docenti il 90,5; tra i non docenti (quindi ATA) di scuole statali il 90,7; tra i supplenti l'86,3; tra i docenti universitari l'85,5; tra i docenti di alta formazione l'84,8 e per le paritarie l'87,1. La media al 30 agosto è 89,4 quindi credo che di media saremo sul 93, ma se dovessi (non perché io ce l'abbia con i dirigenti scolastici) fare la percentuale su 237 dirigenti scolastici e pensare che il 93 per cento sono vaccinati, vuol dire che ne abbiamo 18 che non hanno fatto il vaccino neanche loro, e la cosa non va bene, quindi questi andranno verificati e monitorati perché se si arriva ad avere il dirigente che non ha il green pass immaginiamoci quale sia l'esempio a cascata che arriva sugli alunni. Una cosa molto positiva è che invece gli alunni, in particolare 12-19 anni, pur non avendo l'obbligo di green pass e non avendo nessuna sanzione, sono già arrivati, pur avendo iniziato a luglio a potersi vaccinare, al 69 per cento, e, io parlo di Tempio ma so anche di Cagliari, negli ultimi open day il 70 per cento apparteneva a questa fascia di età, evidentemente c'è una sensibilità maggiore, ed è questa la nostra fortuna, anche tra gli alunni, per cui evidentemente anche non avendone l'obbligo si sono sentiti in dovere o comunque hanno avuto il senso umanitario di andare volontariamente a vaccinarsi. Se continuiamo con questo trend aumenterà naturalmente anche la percentuale globale che mi auguro ci porti a quella immunità di gregge. Senza volermi sostituire ai medici e al dottor Ganau che è qua presente, io devo esprimere la mia opinione, sto cercando di fare campagna perché la gente si vaccini, credo che questo non abbia colore che sia un atto di responsabilità e io lo baso sulle poche conoscenze scientifiche ma soprattutto sulla statistica: se tutti i ricoverato in terapia intensiva, tutti morti e il 95 per cento dell'ordinaria sono senza vaccino, devo dedurre che il vaccino a qualcosa serve, quindi restituisco al mittente tutte le fesserie che si sentono dire da alcuni no vax, Più che altro ideologici e di moda, che però nulla hanno a che vedere con questa problematica. Volevo anche ricordare che se stiamo uscendo anche dalla crisi economica è anche grazie ai vaccini e non alle manifestazioni che invitano a dire che il vaccino non fa niente.

PRESIDENTE. Grazie, assessore Biancareddu. Ha facoltà di replicare dire Giampietro Comandini.

COMANDINI GIAMPIETRO (PD). Ringrazio l'Assessore per la risposta e anche per il fatto che anche lui creda che il vaccino sia l'unica soluzione per combattere i Covid-19, credo che, come lui ha detto che esorta i dirigenti scolastici e il mondo della scuola a vaccinarsi lo debba fare anche con qualche collega della sua maggioranza, che fino a qualche ora fa dice ancora che dovrà fare il vaccino e che sta cercando l'hub più adatto alla sua altezza, per il resto la risposta tiene conto delle interrogazioni e mozioni che abbiamo presentato e la esortiamo a continuare con questo impegno. Il Governo ha messo a disposizione i protocolli e tutta la strumentazione necessaria per poter portare la scuola in sicurezza e per permettere alle famiglie e agli studenti, che ricordo per primi hanno mantenuto anche nel corso del 2020 un comportamento eccezionale, pochissimi sono i casi di ragazzi che si sono contagiati all'interno della scuola, la scuola è stato il luogo più sicuro durante la pandemia dell'anno 2020, è successo molto al di fuori della scuola. Gli studenti stanno dando una grandissima risposta, come ricordato lei, la stessa risposta ci auspichiamo che arrivi dai dirigenti scolastici e dagli altri operatori della scuola, che per primi dovrebbero dare l'esempio di tutto lo sforzo che le istituzioni stanno facendo a livello regionale e soprattutto a livello statale, laddove richiedono il vaccino come unico elemento per combattere il virus ma soprattutto come unica scelta, non ideologica ma funzionale alla ripartenza della scuola e di tutti gli altri aspetti economici. Inoltre - e concludo - le chiedo di essere portatore delle nostre interrogazioni e mozioni anche col suo collega dei trasporti: sappiamo bene quello che è stato l'investimento del suo Assessorato però non vorremmo che da parte dei trasporti, soprattutto per i territori delle nostre zone interne, ci trovassimo con gli stessi problemi che abbiamo vissuto nello scorso anno scolastico, dove i pullman messi a disposizione erano insufficienti.

PRESIDENTE. Grazie onorevole Comandini.

Abbiamo esaurito tutti gli argomenti posti all'ordine del giorno in quanto l'ultimo non può essere trattato non essendo presente né l'interrogante, né l'Assessore che aveva già comunicato dal 3 settembre la sua indisponibilità, quindi dichiaro chiusa la seduta e aggiorniamo…

Ha domandato di parlare la consigliera Laura Caddeo. Ne ha facoltà.

CADDEO LAURA (Progressisti). Presidente, posso intervenire sull'ordine dei lavori?

PRESIDENTE. No, nel question time non si può intervenire sull'ordine dei lavori, non è previsto. Il Consiglio è convocato a domicilio.

La seduta è tolta alle ore 12 e 30.