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Resoconto della seduta n. 163 del 28/07/2021

CLXIII SEDUTA

(ANTIMERIDIANA)

Mercoledì 28 luglio 2021

Presidenza del Presidente Michele PAIS

La seduta è aperta alle ore 11 e 32.

MUNDULA ANTONIO MARIO, Segretario, dà lettura del processo verbale della seduta pomeridiana dell'8 giugno 2021 (153), che è approvato.

Congedi

PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Angelo Cocciu, Michele Cossa e Pietro Moro hanno chiesto congedo per la seduta antimeridiana del 28 luglio 2021.

Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.

Annunzio di interrogazione

PRESIDENTE. Si dia annunzio della interrogazione pervenuta alla Presidenza.

MUNDULA ANTONIO MARIO, Segretario. È stata presentata l'interrogazione numero 1141.

PRESIDENTE. La seduta è aggiornata alle ore 11 e 30.

(La seduta, sospesa alle ore 10 e 33, viene ripresa alle ore 11 e 47.)

PRESIDENTE. Prego i colleghi consiglieri di riprendere posto, riprendiamo i lavori dell'Aula. L'ordine del giorno reca la continuazione delle dichiarazioni della Giunta regionale ai sensi dell'articolo 120, in merito alla drammatica situazione causata dal terribile incendio del Montiferru. Abbiamo finito ieri con la discussione generale e oggi l'Aula è convocata per la replica della Giunta, ma prima di dare la parola alla Presidente della Regione credo abbia chiesto di intervenire l'onorevole Mula.

Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.

MULA FRANCESCO (PSd'Az). Grazie, Presidente. Colgo l'occasione della presenza del Presidente della Regione per comunicare un fatto che purtroppo è successo circa un'ora fa. Un'ora fa ha perso la vita un poliziotto di nome Marino, abitava a Orosei, lo conoscevo personalmente, investito sulla 131, sembrerebbe si sia fermato per dare soccorso a un automobilista che era in difficoltà, comunque è stato travolto da un furgone. La sostanza però, a parte la perdita di una persona, di un giovane di 36 anni, è quella di invitare, magari di sentire l'Assessore competente, perché è impensabile che sulla 131 continuino questi lavori, che puntualmente vengono fatti durante il periodo estivo, dove abbiamo non solo la presenza di numerosissimi turisti, quindi naturalmente un carico di autovetture superiore rispetto a qualsiasi altro periodo, e poi succedono queste disgrazie. Io credo che sia il caso di dover intervenire, lo chiedo cortesemente all'Assessore, ovviamente non è colpa dell'Assessore Salaris, ci mancherebbe altro, però per cercare di capire e di concordare con l'ANAS affinché questi lavori vengano fatti in un altro periodo e in condizioni di sicurezza completamente diverse da quello che stanno facendo. Perché noi, per esempio, per arrivare a Cagliari sapete quante interruzioni troviamo per strada? Sapete quanto ci espongono a pericoli dove fanno deviazioni strane e poi ci troviamo ad avere la carreggiata a doppio senso di marcia, e ti trovi quello che ti arriva addosso… cioè, è pericolosissimo! Io penso, Assessore, che sia il caso di intervenire con questi signori per fargli capire che le nostre strade non sono le strade che abbiamo in continente, qui abbiamo un sistema viario completamente diverso e comunque succedono disgrazie di questo tipo, per carità, non sto qui a colpevolizzare che la perdita di questa vita umana sia colpa dell'ANAS, però sicuramente grossi problemi stanno creando questo tipo di interventi che, secondo me, a mio modesto parere, non dovevano essere fatti nel mese di luglio e agosto.

PRESIDENTE. È abbastanza irrituale però prego, assessore Salaris

Ha facolt�� di parlare, per la Giunta, l'Assessore dei lavori pubblici.

SALARIS ALDO, Assessore dei lavori pubblici. Grazie, Presidente. La ringrazio, onorevole Mula, è la prima cosa che ho fatto stamane, ero in viaggio e appena ho saputo la notizia è stata mia premura sentire subito l'ANAS la quale, a sua volta, si è attivata immediatamente per capire, in base alle indagini già in corso, ciò che era avvenuto lì, sul tratto della 131. Sulla situazione che lei ha descritto, per quanto riguarda lo stato di avanzamento delle opere ANAS sulla viabilità regionale in Sardegna beh, mi creda, è una cosa sulla quale ci stiamo concentrando. Non si era mai visto che l'Amministratore delegato ANAS, nel giro di un mese e mezzo, venisse in Sardegna a discutere per ben due volte col Presidente della Regione e con l'Assessore competente, proprio perché sono state messe in evidenza quelle criticità di cui lei oggi parlava. Lei bene ha detto, non è questa la sede per attivare diciamo imputazioni per nessuno però, quantomeno, limitatamente a quello che ci compete, ci siamo già attivati perché è una situazione che, viste le questioni tecniche che lei ha elencato, siamo sul pezzo proprio per evitare che il peggio sempre accada. Grazie.

PRESIDENTE. Grazie, Assessore Salaris. Ora, per la replica della Giunta, la parola al Presidente della Regione, onorevole Christian Solinas.

Ha facoltà di parlare il Presidente della Regione.

SOLINAS CHRISTIAN (PSd'Az), Presidente della Regione. Grazie, Presidente, signore e signori del Consiglio. Prima di tutto consentitemi di esprimere, a nome dell'intera Giunta e credo di ciascun consigliere, il senso di più profondo cordoglio per questo fatto che è stato rappresentato dall'onorevole Mula, che sicuramente colpisce ogni singolo consigliere, ogni singolo amministratore, anche perché nell'esercizio delle proprie funzioni chi si ferma per prestare soccorso e viene travolto in questo modo chiaramente impone degli interrogativi, quindi, come ha già annunciato l'Assessore Salaris, sicuramente interloquiremo in giornata con ANAS per verificare le condizioni di sicurezza dell'intero tracciato della rete viaria delle strade statali. Passando invece al punto all'ordine del giorno vorrei ringraziare in primo luogo il Consiglio regionale per questo dibattito, che si è svolto ieri credo in un clima di profonda tristezza e amarezza per tutto quello che è successo, ma un clima assolutamente positivo, di unità nell'affrontare questa emergenza e soprattutto tutto ciò che verrà in seguito. Devo in via principale rammentare, in occasione di questa immane tragedia, che un'estensione così, un fronte di fuoco ampio come questo, a detta di tutti gli operatori che hanno condotto le campagne antincendio negli ultimi trent'anni ed oltre non conserva memoria nella nostra Isola. A fronte di questa tragedia consentitemi in primo luogo di ringraziare la vicinanza fattiva del Presidente della Repubblica, che ha chiamato ieri e attraverso me ha voluto comunicare a tutte le istituzioni e a tutte le popolazioni colpite non solo un senso di vicinanza formale ma un impegno e una vicinanza sostanziale, perché ci possa essere un percorso di ripresa con interventi immediati anche da parte del Governo. Credo che se dobbiamo sottolineare un fatto di questa emergenza sia importante sottolineare come tutte le istituzioni abbiano collaborato in una perfetta sinergia a partire dalla macchina operativa dell'antincendio regionale, che voglio ringraziare pubblicamente, dalla Protezione civile al Corpo forestale di vigilanza ambientale fino alle compagnie barracellari, alla polizia locale, alle associazioni di volontariato, ai singoli agricoltori e allevatori che si sono impegnati per concorrere in una operazione veramente complessa. La Protezione civile nazionale ha disposto, su nostra richiesta, il trasferimento in Sardegna di numero di Canadair mai visti, credo che l'assessore Lampis nella relazione di ieri vi abbia dato atto di come siamo arrivati ad impegnare in Sardegna ben 11 Canadair, abbiamo messo in campo per la prima volta il meccanismo europeo di Protezione civile, e consentitemi anche in questo caso di ringraziare la solidarietà del popolo francese e del popolo greco che hanno inviato due Canadair a testa, e le tante manifestazioni che abbiamo ricevuto in questi giorni a partire dai nostri cugini della Corsica, dal presidente Gilles Simeoni che voglio ringraziare veramente di cuore perché si è impegnato con il proprio Governo per mettere a disposizione l'intera macchina antincendio della Corsica con le proprie colonne mobili, e solo per una questione di organizzazione logistica la Protezione civile nazionale non ha ritenuto che in quel momento fosse opportuno far convergere tanti mezzi sulla Sardegna per evitare di intralciare in una prima fase le operazioni di spegnimento. Ancora, voglio ringraziare l'ambasciatore di Israele che ci ha contattato per mettere a disposizione, qualora fosse necessario, ulteriori attrezzature e strumentazioni. Quindi, questo fatto è un fatto che ho ritenuto di dover sottolineare all'inizio, anche perché tutte le indicazioni di carattere tecnico sono state già declinate nella giornata di ieri dall'Assessore competente, oggi la situazione vede impiegati, mentre noi discutiamo, sei Canadair in attività di bonifica, perché come sapete l'estensione è talmente ampia, oltre 20.000 ettari, che richiederà una settimana, dieci giorni, forse qualcosa in più, per completare l'operazione di bonifica che stiamo facendo principalmente con i mezzi di volo perché alcune zone sono veramente impervie e difficilissime da raggiungere a terra. Nonostante questo ci sono squadre comunque mobilitate che stanno portando avanti i percorsi di bonifica. Uno dei fatti che dobbiamo ricordare, a mio avviso, è che il Montiferru è il più grande, il più esteso, ma in queste drammatiche giornate sono state colpite più aree contemporaneamente, e questo ha messo a dura prova e sotto stress il sistema. Non dimentichiamoci che c'era un'altra emergenza nel Monte Arci, nei comuni di Villaurbana, di Usellus, fino ad arrivare alla parte costiera dell'Oristanese fino a Cabras. E ancora un'altra emergenza, tra l'Ogliastra e il Nuorese, con il coinvolgimento dei Comuni di Arzana e Villagrande, anche lì la situazione fortunatamente è stata gestita, e soprattutto nella zona Ogliastrina la perizia tecnica dei nostri ufficiali agenti del Corpo forestale di vigilanza ambientale, ha consentito anche attraverso l'utilizzo del controfuoco uno spegnimento che ha fortunatamente consentito di salvare tanti ettari di boschi. Io credo che da questo punto di vista sia necessario fare, oltre la declinazione dei numeri, una riflessione di carattere più generale e cioè che questa piaga che da tempo incombe sulla Sardegna, ma non solo, pensate a quello che è successo di recente in Grecia e Portogallo dove decine di persone hanno perso la vita insieme agli ettari di boschi andati in fumo.

Ecco, in tutta questa vicenda la prima preoccupazione è stata quella di preservare le vite umane e anche gli interventi sono stati fatti ed eseguiti con alcune evacuazioni portate avanti con largo anticipo perché si potessero preservare le vite umane. Poi è chiaro che nella concitazione dei momenti, chi operava sul territorio, chi aveva la necessità impellente di vedere un Canadair sopra il proprio comune, sopra il proprio territorio, ha vissuto momenti di grandissima tensione, però credetemi, è stato messo in campo veramente da parte di tutte le istituzioni il massimo che fosse possibile in questo dato momento storico. E alcuni Canadair all'inizio non si capiva perché avessero un distacco di tempo tra un volo e l'altro, ma dovete sapere che inizialmente il Dipartimento nazionale ci ha assegnato una serie di Canadair in via d'urgenza, c'è una norma che prevede che il cambio degli equipaggi sia fatto dopo un certo numero di ore di volo e non avendo ancora trasferito gli altri equipaggi sulla Sardegna, i primi cambi li hanno dovuti fare tornando a Ciampino, quindi ci sono stati dei momenti in cui per andare a fare il cambio equipaggio il tempo si è allungato. In brevissimo tempo però si è riusciti a rimettere in linea le cose e abbiamo assistito anche a voli consecutivi con 3-4 Canadair di fila che eseguivano gli sganci e hanno contribuito in maniera determinante al controllo dei focolai. Ora, vi dicevo, al netto della piaga degli incendi, delle indagini che ci saranno e ci devono essere per verificare che non siano frutto di mani criminali che hanno determinato tutto questo, io credo dovremmo porci come classe politica anche degli altri interrogativi, a partire da una riflessione su quanto sia fragile la bellezza che ci circonda, di quanto sia fragile l'equilibrio di un ecosistema che purtroppo è stato trasformato anche da tante norme in una cartolina di mero valore estetico.

Allora, l'ambiente è un ecosistema con delle interazioni inevitabili tra natura e uomo, e l'aver portato ad una visione massimalista anche la possibilità di fruizione dei boschi, ha in qualche modo alterato un equilibrio che è l'equilibrio di millenarie attività che l'uomo ha portato avanti. Dal taglio colturale al pascolo e ultimamente purtroppo sull'altare di una visione, a mio avviso estetica, della vita e del mondo, si sono sacrificate attività che non solo facevano parte delle tradizionali attività dei territori, ma avevano una finalità di preservare e manutenere le superfici boschive.

Questo da un lato ha reso molto complicato per gli allevatori, per chi opera all'interno di questi comparti, portare avanti le proprie attività e di conseguenza ha allontanato anche molta gente che prima viveva in maniera completamente diversa il nostro territorio. E allora forse una riflessione va fatta, insieme ad una riflessione su cosa possiamo e dobbiamo fare noi come decisori pubblici per attivare politiche non solo di spegnimento dei fronti di fuoco quando si manifestano tragedie di questo tipo, ma di prevenzione attiva più ampia, di consapevolezza maggiore di ogni singola comunità che questa bellezza, questo ecosistema, questo ambiente sono esposte purtroppo ad una fragilità, come dicevo all'inizio, che dobbiamo in tutti i modi preservare. Avremo davanti un tema enorme, le comunità che sono state fortemente colpite da questa sventura dovranno ripensare e rivedere anche i modelli di sviluppo sui quali stavano lavorando. Molti Comuni del Montiferru avevano avviato una programmazione fondata proprio sulla valorizzazione dei valori ambientali e paesaggistici dei propri boschi. Pensiamo al comparto olivicolo di Cuglieri e dei dintorni, il 95 per cento degli oliveti sono andati in fumo, è andato distrutto anche il frantoio proprio a Cuglieri, sono andate a fuoco aziende, capannoni, dobbiamo quindi dotarci di uno strumento rapido e questo è oggetto da un lato di contrattazione con il Governo e mi fa molto piacere che l'ingegner Curcio sia venuto ieri a testimoniare l'attenzione del presidente Draghi su questo tema e sulle possibilità da mettere in campo per ristorare questi danni. Ma dobbiamo anche avere la capacità di guardare ad una prospettiva, a come possiamo contribuire con i fondi del nuovo Piano di sviluppo rurale, con il PNRR, con una serie di risorse che ci sono perché questa ferita sul volto della Sardegna, di tutta la Sardegna, sia rimarginata il più in fretta possibile. Abbiamo già decretato lo stato di emergenza e crediamo che questo ci possa consentire strumenti più agili anche per definire le perimetrazioni, quantificare i danni, ma avremmo bisogno di strumenti altrettanto agili per poter venire incontro al ristoro del danno senza un eccesso di pesi burocratici che diversamente porterebbe troppo alle lunghe anche i tempi di erogazione degli interventi e abbiamo bisogno invece di farlo e di farlo subito. È scattata fortunatamente la solidarietà di noi sardi e ci sono già oggi, mentre noi parliamo, decine di allevatori, di agricoltori, gente comune, che mette a disposizione le proprie risorse per venire incontro alle popolazioni colpite. Però anche le istituzioni devono fare la propria parte, ho chiesto all'assessore Fasolino di verificare immediatamente quali disponibilità ci possano essere anche per stanziare nell'immediato un fondo di interventi rapidissimi, laddove non si possa attendere l'esito della contrattazione con il Governo su altri tipi di fondi e quindi spero di poter portare qui all'Aula, nel più breve tempo possibile, una norma in questo senso, così come spero di poter portare l'esito di un confronto con le comunità locali. Ho ritenuto fin dalla prima Giunta che ha dichiarato lo stato di emergenza, di coinvolgere i sindaci e i territori nella definizione del percorso, e appena le operazioni di spegnimento e bonifica saranno terminate, ho chiesto agli stessi Sindaci di poterci incontrare in maniera tale da definire con loro un percorso condiviso in maniera tale che la Regione possa essere di supporto e possa insieme a loro scrivere la via d'uscita rispetto a questa situazione.

Credo che non servano ulteriori parole per rappresentare sentimenti che sono patrimonio di tutti, credo che lo stesso sentimento pervada non solo il Consiglio regionale ma tutte le istituzioni coinvolte ed ogni singolo sardo. Una parola d'ordine ci vorremmo dare, che è quella di uscire insieme da questa emergenza e cioè coinvolgendo tutti i soggetti istituzionali, i territori, le aziende, perché si tratta veramente per chi è andato a vedere quei luoghi e mi ha riferito la sofferenza, il dolore che noi abbiamo visto dalla sala operativa, dal racconto dei sindaci, dal racconto degli operatori, ecco, tutto questo può rappresentare un motivo di unione di tutta la classe dirigente di questa nostra Regione senza differenziazioni di schieramenti, di appartenenze, di colori, in questo momento credo che la gente non ci capirebbe, oggi dobbiamo riuscire a dare risposte, le risposte che daremo saranno le risposte della politica nel suo complesso, tutto ciò che non riusciremo a fare sarà una responsabilità della politica nel suo complesso, in questo momento chi ha bisogno attende atti e fatti concreti. Quindi consentitemi ancora di ringraziarvi per la qualità del dibattito che c'è stato in Consiglio anche ieri e di proporvi un aggiornamento, il più in fretta possibile, con una norma che possa venire incontro alle esigenze del territorio e della popolazione. Grazie.

PRESIDENTE. Peraltro volevo comunicare all'Aula di essere stato avvertito da parte dell'onorevole Loi che la sua assenza è dovuta al fatto che purtroppo l'emergenza a Santu Lussurgiu non è finita, non c'è serenità, mi ha chiesto di portare le scuse appunto all'aula e al Presidente per la sua assenza, ma purtroppo la sua presenza lì è ancora necessaria perché non c'è serenità, ancora sono in corso le operazioni di spegnimento e l'emergenza purtroppo non è conclusa. Naturalmente noi siamo vicini assolutamente a quelle popolazioni che ancora soffrono e rispetto alle quali dobbiamo mostrare, non solo a parole ma con fatti, tutta la vicinanza e la solidarietà della Sardegna che è stata espressa in maniera chiara e inequivocabile dalle parole del Presidente. Non so ora se fare una breve sospensione per valutare la possibilità di un ordine del giorno che traduca in atto la sintesi, le conclusioni del dibattito alto che si è tenuto ieri e che si è concluso oggi con l'intervento del Presidente o rimandare ad un appuntamento fattivo che è quello che è stato anticipato anche dal Presidente, cioè legato agli interventi concreti, l'azione da parte del Consiglio regionale. il Consiglio è sospeso, ci vediamo in saletta Capigruppo per la valutazione sul prosieguo.

(La seduta, sospesa alle ore 12 e 13, viene ripresa alle ore 13 e 50.)

Riprendiamo i lavori dell'Aula. La Capigruppo e il Consiglio ha condiviso un ordine del giorno unitario, a conclusione di queste due giornate di dibattito, discussione, coinvolgimento sui tragici fatti del Montiferru. Peraltro confermo la situazione che purtroppo l'emergenza non vede ancora la parola fine. Un ordine del giorno che necessita ancora di qualche istante perché è stato integrato in maniera tale che venisse reso nella maniera più specifica e opportuna possibile.

Darei la parola all'onorevole Mula, che la chiede sull'ordine dei lavori.

Sull'ordine dei lavori

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.

MULA FRANCESCO (PSd'Az). No, semplicemente, Presidente, siccome l'ordine del giorno deve essere presentato e quindi va anche firmato. Noi stavamo pensando, facendo un'analisi abbastanza veloce, e credo che non stiamo rubando nulla a nessuno, di proporre come primo firmatario il collega Diego Loi, e poi a seguire in ordine alfabetico tutti i componenti del Consiglio, o tutti quelli che lo vorrebbero sottoscrivere.

Continuazione della discussione sulle dichiarazioni della Giunta regionale ai sensi dell'articolo 120 del Regolamento in merito ai recentissimi incendi che hanno colpito la Sardegna.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Dario Giagoni per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

GIAGONI DARIO (LEGA). Presidente, io vorrei ribadire quello che ho detto ieri. Un ordine del giorno è sempre un atto di indirizzo, non è un atto immediato, e quindi qualche perplessità ce l'ho. Poi, durante il mio discorso ieri ho sollevato alcuni aspetti che non sono stati inseriti all'interno di questo ordine del giorno, in questa bozza che, anzi ne ho ricevuto tre, probabilmente ne riceveremo una quarta, dove non si è tenuto conto di alcuni aspetti: uno dei quali è l'istituzione di una Commissione tecnica valida che sappia fornire strumenti giusti e indirizzarci su strade che forse non abbiamo mai avuto il coraggio di prendere; e poi anche quello di dotare con propri mezzi aerei la Protezione civile regionale, cosa che non è stata inserita in questo ordine del giorno. Io vedo anche il sorriso dell'Assessore, però questo ordine del giorno ve lo siete scritti tra di voi, c'è stato poco coinvolgimento, mi dispiace dirglielo, Presidente, qua in aula.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE (LEU). Presidente, velocemente, l'ordine del giorno è stato concordato, abbiamo interloquito anche con l'assessore Lampis che ha fatto delle considerazioni che io alla fine ho condiviso, perch�� comunque c'è l'impegno dello stesso, a nome della Giunta, perché su alcune leggi che sono depositate in Commissione si possa finalmente vederne l'inizio, ma do ragione all'onorevole Lampis quando dice che non può essere che chi incendia poi avrà in cambio nel proprio Paese, nel proprio territorio, nuove assunzioni, condivido. Una cosa però che devo dire, che deve essere fatta subito, considerando anche che è presente l'Assessore agli enti locali, ieri l'assessore Lampis ha detto una cosa sacrosanta, "Abbiamo messo a disposizione tutto quello che avevamo", però siccome quello che avevamo abbiamo visto che non sarà e non è non è sufficiente, avevamo anche delle cose che potevano essere messe a disposizione, se gli atti fossero stati fatti prima, e mi riferisco a un errore che compiamo tutti gli anni, non solo in questa legislatura. Allora i mezzi che devono essere messi a disposizione delle associazioni di volontariato e delle compagnie barracellari, che fanno brillantemente la campagna antincendi, devono essere messi a disposizione ad aprile, non a luglio, ad agosto. Ancora oggi c'è una graduatoria di mezzi e si sta decidendo chi merita o chi non merita questi mezzi, e ci sono compagnie barracellari che hanno persone formate per l'h 24, e brillantemente svolgono il compito di campagna antincendi, che non hanno il mezzo. Non è più sopportabile questa cosa! Come non è più sopportabile che quando noi ci riferiamo giustamente all'Assessore all'Ambiente, che ci dice non siamo noi che ce ne occupiamo, se ne occupa il Corpo forestale, e il Corpo forestale ci dice "no è l'Assessorato agli enti Locali che sta facendo la graduatoria", vorremmo, ha detto bene anche il Presidente, prima, quando ha detto "Finalmente cerchiamo di finirla con gli inghippi di tipo burocratico", questo è uno che va immediatamente eliminato, oggi. I mezzi se ci sono diamoli domani a chi li sta chiedendo, che non li stanno chiedendo per andarsene in giro per andare al mare, li stanno chiedendo per andare a spegnere gli incendi. Quindi anche se questo non lo scriviamo nell'ordine del giorno, noi siamo soddisfatti perché sappiamo che la prossima settimana arriverà un dispositivo di legge in Aula per ristorare immediatamente tutto quello che si può ristorare per le zone colpite, però facciamo anche tutto quello che può essere fatto in questi giorni, perché non è finita l'emergenza, amici del della Giunta e colleghi Consiglieri regionali, in questo momento sta bruciando anche il mio Paese, purtroppo non è finita e non finirà. Tra l'altro sono anche preoccupato, perché ieri abbiamo fatto un intervento di un certo tipo e stranamente oggi sta bruciando il paese di Bottida e il paese di Escolca.

PRESIDENTE. Non alimentiamo tesi complottistiche!

Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Presidente, il collega Giagoni ha detto bene dicendo che non è un atto di intenti quello che ci si aspetta in questo periodo dal Consiglio regionale. Io in apertura vorrei sgomberare il campo da equivoci e dire chiaramente che non tutto il discorso che ha fatto oggi il Presidente della Regione è di nostro gradimento delle riunioni per sedimento non parlerei per esempio Presidente di perfetta sinergia. Io spero che nei prossimi giorni lei abbia tempo e modo di verificare nei territori più colpiti dall'incendio cosa è avvenuto anche dalla viva voce di chi ne è stato protagonista, non le parleranno di una perfetta sinergia. Le chiederei anche, al fine invece di dotarci di una migliore sinergia per il prossimo futuro, perché siamo a luglio e purtroppo la guerra è appena iniziata, come testimoniano i fatti raccontati dal collega Cocco, di un Comandante del corpo forestale e di vigilanza ambientale, che le chiederei di nominare il prima possibile, e chiederei anche di non arrivare al giorno dopo nell'attribuzione di importanti funzioni dirigenziali. Ieri, solo ieri, l'Assessorato al personale ha bandito la richiesta per l'attribuzione di funzioni dirigenziali dei servizi scoperti, c'è anche l'Ispettorato di Oristano tra i servizi che non avevano copertura nei giorni scorsi. Per cui eviterei di utilizzare questi termini, questo non lo dico perché quest'aula debba diventare teatro di chissà quale processo, lo dico perché siamo a fine luglio e per evitare, per gestire meglio quello che avverrà nelle prossime settimane, credo che ci si debba dotare della migliore organizzazione possibile. Si deve ripristinare appieno la macchina di comando, utilizzo questo termine perché diversi Sindaci nei giorni scorsi hanno utilizzato questo termine. Allo stesso modo, ma l'assessore Lampis ha già iniziato, va fatta piena chiarezza su tutto quello che è avvenuto tra sabato e domenica, lo chiedono le popolazioni interessate, e credo sia anche premura dell'Assessore in primo luogo fare in modo che in quella ricostruzione non ci sia alcun fraintendimento.

L'altra riflessione, Presidente, che secondo me deve essere quantomeno chiarita meglio anche attraverso una discussione in questo Consiglio riguarda il ruolo dell'ambiente e dei vincoli. Io non condivido l'idea, lo ha fatto qualche collega ieri, di aumentare i vincoli in una fase come questa, perché ci manca solo dare una penalità alle popolazioni che già in queste ore stanno facendo i conti con una tragedia enorme, però eviterei di semplificare, perché è proprio con una visione diversa dell'ambiente, anche partendo dai mezzi e dalle risorse che già abbiamo a disposizione, che possiamo evitare che in futuro riaccadano cose di questo tipo. L'ultimo punto, si parla di aiuti immediati, anche nell'ordine del giorno c'è questo auspicio. Ebbene, gli aiuti immediati devono tener conto delle leggi. Noi abbiamo dei precedenti anche in questa legislatura, abbiamo il precedente di Bitti e abbiamo il precedente di Siniscola. In alcuni casi sono stati ristorati nel giusto modo e nei giusti tempi i danni di chi aveva necessità di un primo aiuto anche semplicemente per continuare la propria attività, in altri casi passano i mesi e gli anni e ancora non c'è modo di far destinare le risorse a destinazione. Ebbene, teniamo conto di questi problemi e affrontiamoli anche dando al Consiglio regionale un ruolo di primo piano. Non è possibile che il Consiglio regionale stanzi risorse e poi a distanza di mesi ci si accorga che per insormontabili ostacoli burocratici queste risorse non arrivino a destinazione. Prendiamo in mano, anche attraverso il supporto tecnico che la Regione può dare, prima di portare in Aula leggi che possono avere problemi, tutta la procedura. Da un lato c'è quello che si può fare per esempio per ristorare le imprese artigiane colpite, parlo per esempio di quelle che nella zona artigianale di Cuglieri hanno subito danni maggiori, un altro è quello che si può fare per le imprese agricole, ricordandoci però che ci sono delle regole da rispettare e per tutto quello che riguarda i fondi in agricoltura quelle regole non sono superabili con una legge regionale o con una legge statale. Questi vincoli valgono per la Regione, si dovrebbe utilizzare la legge 26 se non erro, ma la legge 26 può essere anche modificata da questo Consiglio qualora ce ne sia l'esigenza, però dobbiamo tener conto dei tempi a cui purtroppo ci ha abituato anche questa legislatura pur emergenziale e dobbiamo fare in modo di accorciarli il più possibile. Anche per questo motivo eviterei che passasse l'idea che debba fare tutto l'Amministrazione regionale o il Governo, o comunque gli enti pubblici, la macchina della solidarietà che è partita in queste ore è qualcosa di estremamente importante, estremamente commovente ed estremamente utile, perché saranno le uniche risorse che nel breve periodo potranno essere utilizzate. Evitiamo di dire che è qualcosa di aggiuntivo, e anzi facciamo in modo che anche attraverso i canali regionali ci siano numeri sicuri, conti sicuri, procedure sicure, per aiutare ed evitare che magari che si ammassino nei magazzini mangimi che non utilizzati magari tendono ad andare a male come già avvenuto in passato. Quindi rendiamo ancora più utile il grande sforzo di solidarietà che i sardi, e non solo i sardi, stanno facendo e vogliono fare in queste ore.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MULA FRANCESCO (PSd'Az). Presidente, semplicemente per ricordare che questo è un ordine del giorno dove non c'è primogenitura. Abbiamo cercato di dare un input che è stato poi integrato, corretto, modificato e quant'altro. E' uno strumento che abbiamo sottoposto all'Aula, quindi addirittura ho fatto la proposta, sentendo un po' gli umori, quello di mettere come primo firmatario il collega Diego Loi che ci sembra che sia assolutamente doveroso, e poi a seguire tutti i consiglieri regionali, io direi anche in ordine alfabetico, lo vorrei ripetere perché ha un senso quello che ho detto. E inviterei il Presidente, in questo caso il Presidente del Consiglio, alla luce anche di alcune considerazioni, per quanto riguarda gli aiuti, siccome posso testimoniare che anche dalle nostre parti si sono organizzati per far pervenire aiuti di ogni tipo, bestiame, foraggi e quant'altro, per evitare che si possa creare una sorta di ingorgo, oppure non sappiamo e non sanno a chi rivolgersi, io invito la Presidenza a farsi parte diligente per sentire i sindaci, tutti i sindaci che hanno subìto l'evento, coordinare con l'Assessorato o come intende insomma procedere, per poter poi dare una nota precisa dove potersi rivolgere. Perché ho sentito già delle cose un po' stravaganti, carichiamo i camion e andiamo a Tresnuraghes, per fare cosa? Quindi io direi che bisogna mandare un messaggio della serie aspettiamo un attimino per cercare di capire come ci dobbiamo muovere, chi dobbiamo contrattare e naturalmente questo non può secondo me che farlo, io direi il Presidente, che magari si fa lui parte diligente. Condivido pienamente, Assessore, quello che ha detto poco fa il collega Cocco per quanto riguarda i mezzi antincendio, perché è vero che c'è la volontà politica, a noi poco ci interessa che gli uffici devono sempre trovare delle scusanti, perché sono stati recuperati dei mezzi che sono stati dismessi dalla Forestale e non si capisce perché, ad oggi, questi mezzi non vengono consegnati a quelle amministrazioni che risultano in quelle graduatorie eccetera. Ma quando li vogliamo dare, a dicembre? Io non riesco a capire. E continuo a dire che la burocrazia regionale è questa e se ci sono dirigenti che non funzionano bisogna mandarli via!

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Pierluigi Saiu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SAIU PIERLUIGI (LEGA). Presidente, alla fine di un dibattito che secondo me è utile perché consegna intanto la capacità che ha avuto questa Assemblea regionale di abbandonare o di non cadere nella tentazione della polemica e piuttosto invece di trovare la strada per indicare delle azioni che devono essere svolte. E quindi il Consiglio regionale oggi inizia con un atto di indirizzo che è la prima risposta, la più rapida, quella necessaria rispetto alla tragedia che ha vissuto la Sardegna e che hanno vissuto quelle comunità, che ha investito la vita di molte persone. Il fuoco ha distrutto intere aziende, ha attraversato migliaia di ettari, ha fatto dei danni enormi. Ora rispetto a questo atto di indirizzo anch'io non posso che condividere le osservazioni di chi mi ha preceduto e richiamare la necessità che a quest'atto d'indirizzo segua un'azione legislativa anche di questo Consiglio regionale nella direzione dello stanziamento delle risorse che servono e che possono essere impiegate dal bilancio regionale già nella prossima variazione di bilancio, ma nella stessa maniera ritengo che sia fondamentale che le risorse che verranno stanziate, gli aiuti che verranno destinati alle comunità e alle aziende che sono state colpite dal fuoco arrivino rapidamente, perché troppe volte in quest'Aula ci siamo misurati con i ritardi, con la distanza di tempo che c'è fra il momento nel quale il Consiglio regionale definisce la misura degli aiuti e poi il momento nel quale quegli aiuti arrivano. Anche oggi, anche leggendo la stampa, abbiamo purtroppo appreso delle promesse che anche i passati governi anche nelle passate legislature sono state fatte e che, non è un'accusa politica questa, però ancora non sono state mantenute. Ecco, io non voglio che questo Consiglio regionale si macchi di quella stessa colpa e ritengo fondamentale anche un'azione di controllo da parte dell'Assemblea legislativa rispetto alla celerità dei tempi che saranno necessari per erogare questi aiuti. Quindi oggi il Consiglio regionale fissa un atto di indirizzo. Anche io, l'ho detto ieri e lo ribadisco, non credo che la via sia quella di inasprire i vincoli già secondo me piuttosto rigorosi: non è quella la strada da seguire, invece la strada da seguire è quella di molti punti che sono stati indicati nell'ordine del giorno, è quella di prevedere degli aiuti concreti, però, anche e qui mi rivolgo a tutto il Consiglio regionale, abbiamo il dovere di verificare e di controllare che questi aiuti, che queste risorse arrivino alle aziende e alle comunità nel più breve tempo possibile.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Desirè Manca per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MANCA DESIRÈ (M5S). L'hanno detto i miei colleghi che mi hanno preceduto, noi oggi siamo tutti d'accordo sul firmare e sottoscrivere questo atto di indirizzo, però, l'ha detto anche il collega Saiu, è solo un atto di indirizzo. Io l'ho detto ieri nel mio intervento, presidente Solinas, la gente purtroppo con gli atti di indirizzo e con la solidarietà non mangia, quello che noi le chiediamo è che veramente oggi lei prenda l'impegno per fare arrivare subito… per subito, Presidente, le indico un po' i tempi che avete già rispettato precedentemente in altre occasioni. Mi ricordo che poco tempo fa, proprio in occasione di un'urgenza per un settore che stava soffrendo fortemente per la pandemia, voi, nel giro di due giorni, siete arrivati in questo Consiglio regionale per presentare un disegno di legge che è stato votato proprio a sostegno della categoria dei giostrai, me lo ricordo perfettamente, Presidente, perché era la seconda volta che arrivava proprio un intervento a sostegno di una categoria che era già stato previsto. E allora, questo è veramente un momento tragico, un momento che la Sardegna, il popolo sardo non si dimenticherà mai: siete stati in grado di portare quel disegno di legge in due giorni, noi ci aspettiamo, vista la gravità di quello che la Sardegna e il popolo sardo sta vivendo, noi ci aspettiamo che nel giro di uno o due giorni (visto che lei ha parlato di un impegno concreto, io voglio crederle), ci aspettiamo che tra uno o due giorni lei arrivi qua e la Giunta arrivi qua con questo disegno di legge, con un impegno però, Presidente, sostanzioso, perché la gente deve mangiare. Quindi noi ci aspettiamo che la prossima settimana arrivi questo disegno di legge, a cui naturalmente noi daremo il nostro voto, poi lo leggeremo insieme.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gianfranco Ganau per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

GANAU GIANFRANCO (PD). Interveniamo anche noi per esprimere il voto favorevole a questo ordine del giorno presentato dal Consiglio regionale su questo evento straordinario, su cui si sta attivando la risposta generosa e volontaria da parte di tutta la cittadinanza, di tutta la popolazione sarda. Come spesso è avvenuto in questi casi, ci sono tutti i Comuni, tutte le associazioni che si stanno attivando per fare raccolta di materiali utili per superare la prima emergenza, ecco, io credo che a questo proposito vada istituito un tavolo di coordinamento per evitare che queste raccolte siano poi distribuite in maniera disomogenea, che arrivino in eccesso in alcuni luoghi e manchino in altri dove c'è necessità, e che questo debba essere fatto dalla Protezione civile, che deve istituire un centro di coordinamento a cui tutti quelli che fanno raccolte di questo tipo dovrebbero fare riferimento, in maniera che poi in accordo con i Sindaci si possa provvedere ad una distribuzione ragionata dei materiali che vengono raccolti e che servono nell'immediato.

Anche io sottolineo la necessità di assegnare il più rapidamente possibile i mezzi di soccorso dismessi dalla Forestale alle associazioni di volontariato e ai barracelli, che ne fanno un uso proprio, importantissimo soprattutto nella limitazione degli incendi a livello comunale, a livello locale, e ovviamente rimaniamo in attesa del provvedimento finanziario che deve dare le prime risposte di ristoro a chi ha avuto danni importanti da questo disastro, e anche questo deve essere fatto in coordinamento con i Sindaci per garantire un'omogenea distribuzione all'interno di quel tavolo permanente che dovrà essere istituito. Quindi, su queste basi credo che siamo tutti quanti d'accordo per votare questo ordine del giorno.

PRESIDENTE. Ora c'è, appunto, la necessità che l'ordine del giorno venga sottoscritto, non può che essere così viste le dichiarazioni, dall'intero Consiglio regionale. E' evidente che a questo ordine del giorno, così come ha detto il presidente Solinas e richiamato da chi è intervenuto, seguiranno azioni concrete a sostegno, in aiuto dei territori e delle popolazioni interessante, però è naturale che il Consiglio regionale, lo ribadisco, a seguito di due giornate di dibattito, composto, serio e alto, rispetto a quello che è successo, concludesse i lavori con un documento ufficiale che facesse la sintesi degli interventi che si sono in queste giornate susseguiti. C'è la proposta dell'onorevole Mula di indicare come primo firmatario il consigliere Diego Loi, dal punto di vista simbolico, per indicare come i Sindaci sono stati in prima linea e continuano ad essere in prima linea in quei territori, quindi metterei in votazione l'ordine del giorno.

Ha domandato di parlare il Presidente della Regione. Ne ha facoltà.

SOLINAS CHRISTIAN (PSd'Az), Presidente della Regione. Sarò rapidissimo. Siccome è emerso negli interventi di tutti il grande sforzo della solidarietà che si sta muovendo in tutta l'Isola, al fine di coordinare al meglio tutto questo grande movimento abbiamo coinvolto le organizzazioni di rappresentanza del terzo settore, quindi del volontariato, offrendo un supporto, come Direzione generale della Protezione civile, e un luogo di ammasso di tutte queste risorse nella piana di Ottana, presso un locale messo a disposizione dal Consorzio industriale. La diamo come informazione di servizio: le associazioni di volontariato possono fare riferimento al loro organismo di rappresentanza che, in coordinamento con la Protezione civile, sta gestendo la raccolta di tutte le derrate che arrivano - i mangimi, il fieno - sulla Piana di Ottana.

PRESIDENTE. Grazie, Presidente, per l'opportuna informazione.

Poiché nessun altro domanda di parlare sull'ordine del giorno numero 1, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato all'unanimità)

La seduta è tolta, il Consiglio è riconvocato per questa sera alle ore 16 e 30.

La seduta è tolta alle ore 14 e 21.