Versione per la stampa http://www.consregsardegna.it/wp-content/plugins/print-o-matic/css/print-icon-small-black.png

Resoconto della seduta n. 139 del 06/05/2021

CXXXIX SEDUTA

(POMERIDIANA)

Giovedì 6 maggio 2021

Presidenza del Presidente Michele PAIS

indi

del Vicepresidente Giovanni Antonio SATTA

indi

del Presidente Michele PAIS

La seduta è aperta alle ore 15 e 57.

CERA EMANUELE, Segretario, dà lettura del processo verbale della seduta pomeridiana del 22 aprile 2021 (132), che è approvato.

Congedi

PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Angelo Cocciu, Giampiero Comandini, Roberto Deriu, Andrea Piras, Antonio Piu e Aldo Salaris hanno chiesto congedo per la seduta pomeridiana del 6 maggio 2021.

Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.

Sull'ordine dei lavori

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE (LEU). Scusate, noi abbiamo chiesto stamattina, quando c'era l'onorevole Giovanni Antonio Satta che presiedeva in sua vece che saremo tornati in Aula e ci avete dato garanzie della presenza dell'Assessora, la ringraziamo perché l'Assessora è arrivata, quindi siamo felici di poter iniziare i lavori alla presenza dell'assessora Satta.

PRESIDENTE. L'assessora Satta sarà presente in Aula.

Continuazione della discussione dell'articolato del disegno di legge: Norme urgenti per il rilancio delle attività di impulso, coordinamento ed attuazione degli interventi della Giunta regionale e di riorganizzazione della Presidenza della Regione. Modifiche e integrazioni alla legge regionale 7 gennaio 1977, n. 1, alla legge regionale 26 agosto 1988, n. 32 ed alla legge regionale 13 novembre 1998, n. 31 (107/A).

PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento numero 1210.

Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Presidente, per quanto riguarda l'emendamento numero 1210 ricordo all'onorevole Mula che è intervenuto in relazione agli aspetti legati al fatto che sia stato il Governo, quindi la politica, a richiedere di impugnare alcune leggi. Le dico perché, onorevole Mula, è meglio così, è meglio che sia andata in quella direzione. Intanto l'istruttoria viene fatta ovviamente dagli uffici legislativi, che poi propongono al Direttore generale del Ministero di impugnare una legge, che poi a sua volta propone al Ministro di impugnare la legge, che a sua volta propone al Ministro competente per gli affari regionali di impugnare una legge, che a sua volta propone alla Presidenza del Consiglio dei ministri di impugnare la legge e successivamente portarla a la Corte dei conti. Perché è meglio che sia così? Se non fosse stata impugnata la legge, qualcuno in base alle vostre indicazioni avrebbe potuto fare un investimento, mettere su un'azienda, un'impresa, un'intrapresa economica per prendere la posidonia, o nel caso dei…

PRESIDENTE. Però, davvero, è difficile intervenire! Sospendiamo e riaggiorniamo alle ore 17? No? Perfetto, allora riprenda daccapo, capo onorevole, le darò la parola e ogni volta che verrà interrotto, 3 minuti, all'infinito.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Grazie Presidente!

Per quanto riguarda quindi i rischi, quali sono? Nel caso in cui una persona, un privato, investa in base ad una legge non impugnata per varie ragioni, sottovalutata la portata della legge eccetera, ve lo immaginate voi, onorevole Mula lei se lo immagina se un imprenditore privato, in base a una legge vigente operasse in termini economici e di investimento, per poi vederla impugnata, la stessa legge, per un intervento da parte di un cittadino e la sospensione del giudizio, rimandando a la Corte costituzionale l'oggetto del contendere. Questo aspetto deve essere ben chiaro. È meglio che ci sia una valutazione. Alla fin fine i nostri Dirigenti del Consiglio regionale ci potrebbero descrivere qual era la situazione precedente. C'era un controllo preventivo, anche da parte della Corte dei conti, il vecchio sistema di controlli preventivi, che determinavano che ogni iniziativa legislativa o amministrativa fosse valutata prima da alcuni organismi che dovevano dare il via libera, ora abbiamo un controllo successivo, questo non significa che però debbano essere sottovalutate o non tenuti ben presenti gli elementi, gli aspetti, o le questioni riguardanti le violazioni di legge o di Costituzione, perché il rischio è quello che ho detto poc'anzi, che poi alla fin fine ci sia un intervento successivo che potrebbe arrecare un danno ancor maggiore all'intrapresa economica. L'altro elemento sugli obiettivi dati ai dirigenti che ha descritto il collega Tunis, basta metterli come obiettivi operativi o strategici e mandarli al Nucleo di Valutazione, e contestare tramite il Nucleo il fatto che è un progetto che avrebbe dovuto prevedere un lavoro di simbiosi, quasi all'unisono di due settori, sia stato invece sottovalutato, o che addirittura siano state necessarie telefonate, mail, 2000 riunioni per risolvere una questione perché i due settori non dialogavano, e mandarli davanti al Nucleo di Valutazione. La verità è che non date questi obiettivi operativi o strategici, operativi per l'anno, strategici per il quinquennio, determinando che quelli siano gli aspetti di valutazione per i Dirigenti. Date obiettivi non rilevanti, non sfidanti come vengono definiti in gergo, questo arreca un danno e una mancata discussione o collaborazione tra gli uffici. Gli altri aspetti li rimando all'intervento successivo.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIOVANNI ANTONIO SATTA

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

AGUS FRANESCO (Progressisti). Presidente, siamo già al 1210, nei precedenti, quelli che avete diciamo messo in coda ci sarebbe stata l'ultima possibilità per correggere quella stortura che vi era stata segnalata, potreste ancora farlo in teoria con un emendamento orale, però ho capito che preferite che si piagnucoli in quest'Aula tra due mesi un'altra volta sugli stessi temi già sollevati poco fa dai colleghi. Il collega Zedda ha citato un tema che ugualmente è di strettissima attualità se non altro perché il mese di maggio è quello dove, sulla base delle leggi approvate da questo Consiglio regionale, molti operatori economici preparano le loro aziende per la nuova stagione estiva, che in questo caso per molte di queste significa la prosecuzione o la chiusura delle loro attività economiche. Ebbene mentre noi discutiamo di assetti interni alla burocrazia sappiamo che la legge approvata da questo Consiglio sulle concessioni balneari sta creando difficoltà interpretative che verosimilmente nelle prossime settimane sfoceranno in problemi ancora più seri. Ribadisco quanto già detto riguardo la legge sulla Poseidonia piaggiata, siamo sempre in tempo, questa riguarda la concessione onorevole Mula, è anche più importante forse in termini di ricaduta, evitiamo di dover legiferare con le persone sotto i portici di via Roma, andiamo per tempo in Commissione, audiamo gli interessati, audiamo i Comuni, cerchiamo di capire quale sia il problema e, senza preconcetti, interveniamo. Non voglio essere chiamato, Presidente, a partecipare, magari con gli scudi umani presenti alle riunioni, a riunioni dove il Consiglio poi viene chiamato a legiferare, magari a tarda notte, per evitare che le persone perdano il lavoro e i loro investimenti. Spero che venga capito il senso del mio intervento e che chi di dovere prenda le opportune precauzioni.

Per il resto, attendo l'Assessora per discutere dei dipartimenti, purtroppo lo potremo fare solo ad articolo già approvato, visto che anche questa volta quelle promesse, seppure innocue, si sono rivelate vacue.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Maria Laura Orrù per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ORRÙ MARIA LAURA (Progressisti). Il testo dell'emendamento 1210, primo firmatario l'onorevole Mula, e firmato anche dal relatore di maggioranza, onorevole Tunis, cerca di modificare l'articolo 4, anzi lo modifica. Probabilmente le discussioni che sono in atto in questi giorni hanno consentito anche alla maggioranza di rendersi conto effettivamente delle difficoltà nell'approvazione di questo testo così com'è, e si è cercato di intervenire per eliminare, o per cercare di migliorare, quegli interventi che vanno a toccare la struttura organizzativa, e quindi di fatto appartengono alla questione inerente lo Statuto. L'onorevole Agus ha sottolineato le difficoltà in merito alle norme che state approvando, e vorrei sottolineare anche le difficoltà interpretative che stanno affrontando gli uffici tecnici e chi deve dare i pareri anche per quanto riguarda il piano casa, che effettivamente sta generando una serie di complicazioni, perché di fatto arrivano dal Mibac pareri magari negativi, o comunque non ci sono le autorizzazioni perché effettivamente vanno ad esaminare nel profondo i dettati costituzionali e quindi la norma sovraordinata, e invece le difficoltà dei Comuni, che, sotto pressione da parte anche di chi presenta le pratiche, sono quasi obbligati a dare una risposta, e questo chiaramente crea un corto circuito che è difficile da disinnescare. Immaginatevi cosa può significare per un funzionario trovarsi di fronte ad una valutazione di un progetto con un parere negativo da una parte, la pressione, anche attraverso avvocati, dall'altra parte, ovviamente non sanno più come fare.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 1210.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio approva).

Passiamo all'emendamento numero 1082.

Ha domandato di parlare il consigliere Gianfranco Ganau. Ne ha facoltà.

GANAU GIANFRANCO (PD). Semplicemente per chiedere un chiarimento. Siccome il "1210" era un sostitutivo parziale del "1082", voglio capire cosa rimane in piedi nel "1082", perché non è chiaro cosa sostituisce.

Il testo è assolutamente identico, quindi non può essere un aggiuntivo, al massimo è un sostitutivo parziale. Vorrei capire che cosa rimane dell'emendamento in essere.

PRESIDENTE. Rimangono due lettere, la lettera c) e la lettera d).

GANAU GIANFRANCO (PD). E salta la lettera e)?

PRESIDENTE. Sì, perché disciplinata dal precedente, quindi rimangono in piedi quelle due lettere.

Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). A furia di modificare in questo modo la legge ovviamente state aggiungendo sistematicamente degli elementi che determineranno un ulteriore danno, e vi faccio un esempio così ci chiariamo. Avete approvato una legge pensando solo ed esclusivamente ad alcuni aspetti puntuali circa le concessioni demaniali, ovviamente non conoscendo la dimensione numerica delle concessioni demaniali avete sottovalutato che concessione demaniale è anche quella temporanea data agli ambulanti che operano nell'ambito del demanio nel corso della stagione estiva, e cioè avete confuso l'aspetto delle nuove concessioni demaniali, che in ogni caso dovranno andare a gara, con le concessioni demaniali permanenti, i chioschi, da rinnovare, con qualche difficoltà cambiando il soggetto che dovrà dare la proroga per cui c'è un rischio serio legato alle gare, ma avete coinvolto in questa vicenda folle tutti coloro che hanno semplicemente una concessione per un banchetto di frutta e verdura o rivendita del cocco o ambulantato di vario genere, determinando il fatto che coloro che hanno manifestato l'altro giorno, ai quali è stato promesso un beneficio economico poi adottato in termini di risposta con legge, bisognerà dirgli che non potranno lavorare. Non potranno lavorare perché non c'è ad oggi ancora alcun tipo di provvedimento, perché la Regione non aveva alcun tipo di sistema per il caricamento del dato circa la possibilità di rinnovo delle concessioni, perché la Regione non ha più la struttura per rilasciare quelle concessioni, perché la Regione ovviamente è impegnata su tanti fronti diversi riguardo a questi aspetti legati alle concessioni demaniali, e perché alla fine non ci avete neanche pensato perché avete pensato ad alcuni casi specifici in alcuni Comuni che non stavano rinnovando e dando proroghe. Questo è il problema: a furia di legiferare perché a conoscenza di un singolo aspetto puntuale, in relazione ad una singola vicenda che si verifica in un singolo Comune, e non invece ad uno sguardo più generale, oltretutto con la diversità da luogo a luogo, in relazione alle dimensioni e in relazione ai luoghi, si crea confusione e si crea il blocco di intraprese economiche che operavano da decenni.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Maria Laura Orrù per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ORRÙ MARIA LAURA (Progressisti). Noi continuiamo questo lavoro impegnativo, onestamente impegnativo, per continuare a chiedere a questa maggioranza di ragionare un po' sui testi che vengono scritti. L'ha detto adesso l'onorevole Zedda, a furia di scrivere leggi che vengono modificate, anche perché per ovvie ragioni volete anche accelerare l'iter di approvazione, si rischia di fare delle confusioni, tanto che questo emendamento, il "1082", non è da considerare intero, da quello che abbiamo potuto comprendere, ma bisogna considerare solo i punti c), d) ed e), ovvero "il comma 2 dell'articolo 12 della legge regionale numero 31 del '98 è sostituito dal seguente comma", ovvero, "le Direzioni generali sono strutture amministrative sovraordinate ai Servizi e soggette ai poteri di direzione, coordinamento e controllo dei Dipartimenti", e poi, al comma 3 dell'articolo 12 della legge regionale 31 del '98, le parole "di secondo grado" sono soppresse, e prima delle parole "alle Direzioni generali" è inserito "ai dipartimenti insomma". Insomma, c'è una modifica di una legge esistente, inserita all'interno dell'articolo 4 ed è chiaro che fatto così, in fretta e furia in Aula, rischia anche di creare delle confusioni, sarebbe utile invece avere il testo coordinato. Lo ripeto, a mio avviso per contenuto state facendo un grosso errore, che probabilmente non agevolerà neanche il vostro operato e rischia di creare un corto circuito generale, con troppe figure che dovranno dare delle indicazioni precise, ma soprattutto è un modo che si sta creando per delegittimare la funzione dei degli Assessori, a cui verrà tolta la possibilità di intervenire, e si possono anche fare degli esempi concreti.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Desirè Manca per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MANCA DESIRÈ (M5S). Lo dico subito, voto contrario a questo scempio di emendamento a questa vergognosa legge, così giusto per richiamare sempre gli aggettivi giusti. E continuiamo con la nostra azione per cercare di farvi cambiare idea nel protrarre, nel continuare a portare questa vergognosa legge, perché lo facciamo? Perché? Perché, l'abbiamo detto tantissime volte non mi stuferò mai di ripeterlo fino alla fine, e questa fine arriverà, ci sarà un momento in cui ovviamente i numeri vinceranno, la maggioranza si chiama maggioranza perché ovviamente ha più voti più numeri rispetto all'opposizione e alla minoranza, ma poi a prescindere da un rapporto numerico, puramente numerico, esistono i sardi, meno male che esiste il popolo, meno male che esistono loro, poi loro giudicheranno. Perché continuiamo a dire di no a questa vergognosa legge? Perché l'abbiamo detto, abbiamo gi�� discusso i vari articoli fino ad arrivare adesso al quarto e abbiamo già parlato della figura del Segretario generale che costerà 240.000 euro a tutti i sardi; 240.000 euro che a nostro avviso sono assolutamente, assolutamente buttati, buttati! Perché 240.000 euro, io ho fatto l'esempio la volta scorsa di quanti stipendi avremmo potuto pagare, magari di persone che avrebbero potuto concorrere con un normale e legittimo concorso. E quindi ci sarà questa figura del Segretario, naturalmente Segretario generale che sarà nominato direttamente dal Presidente della Regione Sardegna, quindi nomina fiduciaria e poi abbiamo visto che sotto questo Segretario generale ci saranno i Direttori di Dipartimento. Ma mica finisce qua non è che noi spendiamo solo per pagare il Segretario generale o solo per pagare i Direttori di Dipartimento, insomma, cio�� quando la facciamo lo dobbiamo fare bene fino alla fine, dobbiamo spendere tutti i soldi a disposizione. Ma addirittura con questa legge a disposizione, soldi che non ci sono, i soldi che non ci sono e che liberamente scegliete di destinare ai vostri amici e continuo a dirlo. Quindi…

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Grazie Presidente, l'Assessore non credo che arrivi. La domanda, comunque il tema su cui desideravo avere un chiarimento riguarda il permanere in vigore dell'articolo 8 della legge numero 1 del '77. Quell'articolo che di fatto rende stabili e immutabili, se non con un'ulteriore legge, i Dipartimenti. Dipartimenti l'hanno ricordato i colleghi della maggioranza esistono in legge dal 1977, poi non sono mai stati creati sino, o almeno nella nuova struttura regionale, sino ai giorni nostri in cui viene riempito di significato quell'articolo se ho capito bene. Però nel mentre è stata delegificata la possibilità di modificare le direzioni generali; le direzioni generali in legge hanno solo un limite massimo quindi che è fissato in legge il numero massimo di direzioni generali, poi sono gli atti della Giunta a decidere come è quando, cioè come modificarle e da quali servizi comporle. E invece qua ci troviamo un ostacolo, colleghi, che forse vale la pena rimuovere perché avere già i blocchi precostituiti, i Dipartimenti i tre Dipartimenti, sempre che mi sia sfuggita qualche modifica, sono programmazione, attività produttive e interventi sociali. Onorevole Tunis, la fede c'è chi ce l'ha e in voi sinceramente ne ho ben poca. Detto questo vi consiglierei di pensarci, perché in questo modo altro che Regione Smart, in questo modo finite dentro un blocco molto peggiore di quello che abbiamo già, perché i Dipartimenti fatti così non risolvono un problema che è uno. Perché ovviamente il legislatore del '77 che era un legislatore che teneva molto alle cinta daziarie, ci teneva molto al fatto che ogni Assessorato fosse una libera repubblica indipendente in mano al partito che lo occupava in quel momento ha pensato bene nei Dipartimenti di mettere tutte le materie che non avevano a che vedere l'una con l'altra. Ho citato il caso della continuità territoriale non a caso, perché in continuità territoriale sappiamo che abbiamo delle politiche che sono in mano all'Assessorato del turismo, come ad esempio la politica di incentivazione alle compagnie low cost attraverso gli scali aeroportuali… non sapere qual è il direttore generale competente o averne due fa sì che a volte cose ovvie rimangono al palo per cui…

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giuseppe Meloni per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MELONI GIUSEPPE (PD). Grazie Presidente, per esprimere il voto contrario rispetto a questo emendamento, credo, collega Agus, che l'Assessora quando si riferiva a Regione Smart intendeva dire che avrebbe praticato la smart working perché non la vediamo in quest'Aula da un mese praticamente è venuta due volte evidentemente ha deciso di restare in smart working e le parole vedo che pesano poco anche quando vengono pronunciate dal Presidente del Consiglio. Se io fossi il Presidente del Consiglio e annunciassi all'Aula nel pomeriggio la seduta pomeridiana, su gentile concessione, verrà l'Assessore, poi l'Assessore non si presenta non avrei fatto iniziare i lavori. Però qua si inaugurano nuove pratiche, nuove prassi si fa a volte anche carta straccia del Regolamento, io credo che stiamo proprio sbagliando il modo di lavorare perché poi certi precedenti diventano una prassi consolidata ed è davvero antipatico lavorare in questo modo. Ed è umiliante per tutti, io credo che sia profondamente sbagliato. Quando noi, colleghi, interveniamo, voi magari cercate di non ascoltarci, parlate d'altro, su temi perché speriamo di non parlare al vento, vorremmo essere ascoltati e perché riteniamo che nelle leggi che si vanno ad approvare ci sono degli aspetti che vanno rivisti e sui quali forse è il caso di fermarci. Io ho segnalato stamattina, è stato ripreso adesso dai colleghi, il problema che si è venuta a creare con la questione delle deleghe ritirate ai Comuni sulle concessioni demaniali, puntualmente si stanno verificando grossissimi problemi e non potete dire che non siete stati resi edotti in merito, idem come sopra rispetto, sempre con riferimento alla stessa legge, rispetto al regime transitorio. Badate bene che ci sono situazioni quali quelle della Provincia di Sassari in gravissima difficoltà perché la Provincia di Sassari non esiste più e i dirigenti sono disperati perché non sanno come procedere. Occupiamocene! Dobbiamo tornare in Aula probabilmente, l'Assessore è sparito il mio amico Quirico Sanna è sparito, io vorrei che tornasse in quest'aula affinché ci si possa occupare di questi problemi che si vivono oggi, attualmente, in questo momento e non fra tre anni ora occupiamoci di questo e non di leggi quali il DL 107 che lo, ripetiamo non ci stancheremo mai di ripeterlo, non servono a nessuno se non a pochi eletti, grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Roberto Li Gioi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

LI GIOI ROBERTO (M5S). Grazie Presidente, nell'annunciare il mio voto contrario all'emendamento 1082 firmato Francesco Mura Fratelli d'Italia, innanzitutto mi viene da pensare che il fatto che noi stiamo facendo questo ostruzionismo duro, alcune volte fa cambiare idea alla maggioranza, solo che poi la ricambiano, come ho detto stamattina, e quindi in effetti fino al termine di questo lunghissimo dibattito non sapremo se le direzioni generali sono strutture amministrative sovraordinate ai servizi ai soggetti potere di direzione e coordinamento del controllo dipartimenti o no. Perché poi questo concetto che ho ora espresso che nel punto c) dell'articolo 4, così come emendato dall'onorevole Francesco Mura, si dichiara questo mentre nell'articolo 3 si era dichiarato il contrario, comunque vedremo poi come finirà questa triste novella. Ricollegandomi poi a quelli che sono i veri problemi che al di là di questa legge 107 affliggono la nostra Isola, ricollegandomi a quanto appunto affermato dal'onorevole Zedda e dall'onorevole Meloni è chiaro che il problema delle concessioni, almeno questa discussione ci dà l'opportunità di parlare qua ufficialmente nell'aula dei veri problemi, che le concessioni balneari e non solo anche le concessioni ambulanti sul demanio marittimo e quindi sulle spiagge, stanno avendo un momento di impasse molto pericoloso. Ricordiamo benissimo che durante la discussione della legge sul Piano Casa, impugnata con 27 articoli su 31 l'onorevole Quirico Sanna dichiarò che ci avrebbe pensato lui, che le competenze sarebbero andati addirittura alle province, ci ricordiamo tutti cosa ha detto. Io tra l'altro l'ho contattato nei giorni scorsi e mi ha detto che le competenze spetterebbero all'Ufficio del demanio territoriale, questo almeno mi ha detto lui, e che comunque è un dato certo che i funzionari comunali hanno ricevuto la settimana scorsa una direttiva per cui non possono assolutamente addivenire ad alcun provvedimento in regime transitorio, quindi ha praticamente questa delibera firmata dall'Assessore ha impedito giustamente dico tra virgolette funzione di operare e quindi ora sia un momento di vulnus legislativo che sta mettendo a serio rischio la stagione turistica di nostri operatori che come sappiamo vivono in quei mesi estivi e quindi chiedo all'onorevole Quirico Sanna eventualmente se ci dà una risposta in merito qualora possa essere presente e comunque ribadisco che l'Assessore di riferimento l'assessore Satta ancora non intervenuta, son le 16 e 40 comunque il presidente Pais aveva detto basta chiedere, purtroppo sappiamo che non basta chiedere in questo Consiglio regionale, grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Laura Caddeo per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CADDEO LAURA (Progressisti). Grazie Presidente, io vorrei proseguire nel tentativo di sollecitare qualche risposta da parte dell'onorevole Tunis sui dubbi che tutti stiamo palesando in merito allo scopo ultimo di questa riforma, o primo, e sulla effettiva efficacia degli strumenti che sono stati individuati. Qual è lo scopo di questa riforma? Migliorare la macchina regionale affinché si possano raggiungere in tempi sempre più brevi e in maniera sempre più efficace gli obiettivi che chi governa si pone, questo è il senso mi pare pratico di questa riforma, di questo disegno di legge. Normalmente le strategie che si individuano per ottenere dei risultati, che siano di un discreto successo, sono strategie che devono creare le condizioni migliori affinché tutto quel percorso, quel processo sia efficace. Ora dal mio punto di vista, che è quello per cui in un'organizzazione ciò che conta sono le persone, io credo che le condizioni migliori comincino dal personale, comincino dalla loro motivazione, dalla loro professionalizzazione, dal senso di appartenenza che riusciamo a sollecitare nel personale appunto. E anche però dall'autorevolezza delle istituzioni. Quindi io credo che invece gli strumenti che questo disegno di legge individua stiano creando un po' di affastellamenti, di competenze un po' di sovrapposizioni di incarichi che alla fine come spesso accade quando sono in tanti a decidere poi le responsabilità sono difficili da individuare. Ecco questo ovviamente ci preoccupa perché stiamo mettendo in campo un investimento davvero fuori misura, con un numero di persone tra direttori, consulenti…

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 1082.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 1082.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio approva).

Conseguentemente all'approvazione di questo emendamento decadono tutti i successivi emendamenti tranne… il 229 è stato trasferito all'articolo 11 mentre rimane in piedi il 1083 dell'onorevole Caredda.

Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Grazie, Presidente. È straordinario, Presidente, l'Assessore è arrivato per quattro secondi netti e se ne sta già andando, è straordinario! No, ma bisogna stare seduti non è a circolare, e qualche volta anche ad ascoltare

(Interruzione)

Che problemi avete? Cioè il fatto che per una volta nell'arco di un mese e mezzo l'Assessore si degni per una volta, è arrivata in Aula e invece che trattenersi ad ascoltare per quattro secondi netti, dopo quattro secondi netti si alzi e inizia a circolare per l'Aula è normale! Ma sarà normale negli enti che amministrate voi! Non è normale in una situazione ordinaria, ma semplicemente di rispetto per le Istituzioni, e giusto per non far pesare il fatto che non ha mai illustrato il provvedimento neanche in prima Commissione, e per non far pesare il fatto che il provvedimento che è arrivato in prima Commissione era in violazione di legge, e per non far pesare il fatto che il provvedimento stilato da quell'Assessorato, e non so da chi di quell'Assessorato, era in violazione delle leggi circa l'importo massimo da attribuire ai dirigenti pubblici, cioè ciò che si impara né più né meno appena si mette il piede nell'uscio di un ufficio pubblico nel nostro Paese, l'ABC, cioè che una norma deve prevedere la copertura finanziaria, che debba indicare esattamente la spesa; altro che dirigenti, assessori al personale e agli affari generali, è la complicazione degli affari semplici! Quindi scopriamo, con l'emendamento Caredda, anche se è scritto "Caledda", c'è scritto Calledda prescritto Caledda, correggetelo, non si sa chi l'abbia presentato, che sar�� preposto, destinato, incaricato per ogni dipartimento un Direttore di dipartimento; ebbè, ci vogliamo far mancare nell'ambito dei dipartimenti, diretti da un Direttore generale, che a sua volta, sotto il Direttore di dipartimento, Direttore generale del dipartimento ci sia un Direttore, e perché non aggiungere che sotto il Direttore del Direttore ci possa essere un altro Direttore? Perché funziona! D'altronde anche le maglie della catena solitamente sono identiche, quindi perché non moltiplicare le maglie? Il direttore dirige il dipartimento, poi ci sarà un Direttore generale del dipartimento, poi ci sarà un Dirigente del dipartimento, e Direttori di servizio del dipartimento creato all'interno della Direzione generale, all'interno della Presidenza, all'interno della Segreteria Generale non ne mettiamo? Copertura niente, andate ad approvare emendamenti che vanno nella direzione di aumentare i costi, visto che i dirigenti della Regione e i dirigenti di servizio quelli sono eh, bisogna trovarne altri da qualche parte? Pensate di far concorsi? E ognuno di questi emendamenti dovrebbe prevedere quindi un aumento di spesa, peccato che non sia indicata la spesa. E siamo sempre punto e a capo, se il testo fosse rimasto nella versione… sarebbe stato un pessimo testo. riuscire a peggiorare il peggio era difficile. ma state andando nella direzione di raggiungere quest'altro traguardo.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gianfranco Ganau per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

GANAU GIANFRANCO (PD). Grazie, Presidente. Per sottolineare quello che è esplicitato in questo emendamento, cioè il "coordinamento dei dipartimenti è in capo al Presidente della Giunta"; io vorrei capire se avete chiaro quello che avete scritto in questo emendamento? Cioè, il Presidente della Giunta coordina i dipartimenti; a me pare assolutamente una follia, una follia da un punto di vista giuridico e credo che questo sarà motivo sì di impugnazione, perché davvero attribuire le funzioni di coordinamento di strutture amministrative al Presidente della Regione, che è la figura politica, è una cosa che non sta né in cielo né in terra, tra l'altro state sottraendo la funzione che era prima attribuita al Segretario generale, adesso la attribuita al Presidente della Regione che fa il coordinatore dei dipartimenti! Cioè, io sono incredulo, veramente, sono senza parole, comunque votatevelo, cosa volete che vi dica.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE (LEU). Emendamento 1083 a firma Caredda, io credo che il minimo sia che il presentatore dell'emendamento ce lo illustri, perché in genere funziona così, e visto e considerato che abbiamo anche la fortuna di avere l'Assessore in Aula io vorrei chiedere anche il parere dell'Assessore, se è positivo perché e se invece è negativo perché. Solo questo.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Grazie, Presidente. Questo era l'emendamento per cui il relatore di maggioranza ci ha chiesto di pazientare e avere fede; beh, sono tentato di votarlo, se non avessi a cuore il fatto che non si possa andare avanti con un regime in cui le leggi regionali durano due mesi sino all'impugnazione o sino alla pronuncia, vi direi che è bene votarlo, perché sono contenuti in questo emendamento alcuni casi di scuola, quelle cose da non scrivere mai, per esempio il fatto che i dipartimenti siano coordinati dal Presidente della Regione per il tramite del Segretario generale; se vi foste limitati a limitarlo al Segretario generale forse avrebbe avuto un senso, se palesate il fatto che il Segretario generale è un mero tramite della politica diventa un problema, che ovviamente cozza con le leggi dello Stato come il Titanic su un iceberg, ed è conclamato. Allo stesso modo mi chiedo: l'articolo 8 della legge 1 del 77, Assessore e presentatore dell'emendamento, avete intenzione di abrogarlo? Perché oggi ci sono due leggi, ci sarebbero con l'approvazione di questo emendamento due leggi che dicono l'esatto contrario l'una dell'altra. L'articolo 8 della legge 1 del 77 dice: "I dipartimenti sono Tizio Caio e Sempronio e hanno all'interno queste direzioni generali", qui invece noi diciamo che "i dipartimenti sono istituiti, modificati e soppressi con decreto del Presidente della Regione", se non abrogate l'altra legge domani vi trovate di fronte a un problema evidente. Qual è l'intenzione che avete? Io ovviamente ho smesso anche di pensare e di capire che questa legge abbia un senso, perché un senso non ce l'ha, però almeno che sia coerente all'interno della stessa, forse vale la pena, e ribadisco l'invito, fermarsi un attimo, prendersi un weekend di riflessione e magari fare in modo che la Commissione, nel lavoro partendo dagli articoli che vi siete approvati, renda coerente un testo che altrimenti non potrà che fare la stessa fine di tutti quelli che abbiamo citato in questi giorni. Detto questo, non lo voto per rispetto al mio Gruppo consiliare e all'opposizione, però sino all'ultimo sarò fortemente tentato di inserire questo dente avvelenato.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.

MULA FRANCESCO (PSd'Az). Grazie, Presidente. Intanto, visto che qualcuno non è convinto, io chiedo che all'emendamento vengano aggiunte le firme di tutti i Capigruppo di maggioranza, prima cosa, seconda cosa, lo voglio dire ai colleghi, meno male che qualcuno in quest'Aula ci è venuto qualche altra volta, che il relatore o il presentatore gli debba spiegare cosa vuol dire l'emendamento mi sembra che sia superfluo, visto che qui ci sono menti eccelse qualcuno l'avrà capito, quindi perché lo deve spiegare? Quando mai si è visto che l'Assessore debba spiegare perché si o perché no; quando mai, anche questo, seconda cosa. Nel mentre mi sono anche un po' documentato sulle cose che dite voi ogni tanto. Ieri stavate parlando di nomine e di quanto costavano, anche quello dello Zooprofilattico, caro Massimo Zedda, e ho scoperto sai cosa? Che era una delibera che era stata fatta dalla Giunta Pigliaru…

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Ma io mi chiamo Pigliaru?

MULA FRANCESCO (PSd'Az). No, nel senso… guarda, siccome io ho una simpatia particolare nei tuoi confronti, perdonami, non ti sto accusando, sto dicendo semplicemente che siccome qualcuno, Presidente, mi perdoni, mi rivolgo a lei, siccome ieri qualcuno era curioso di capire, mi son preso la briga di andare a capire chi è che ha fatto questa operazione per cercare di capire quanto costa il Direttore generale dello Zooprofilattico, e ho scoperto che i signori dell'opposizione lo dovrebbero saper bene visto che l'aveva fatto la Giunta Pigliaru, quindi chi meglio di loro ci potrebbe spiegare quanto costa e perché è stato fatto questo? Ma giusto per capirci visto che parliamo di costi della Regione. Solo questo Presidente, grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Desirè Manca per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MANCA DESIRÈ (M5S). Allora, lo dico subito, Presidente, no a questo emendamento, però molto probabilmente il collega dovrebbe leggere bene. Il contratto con il Presidente, il nuovo Presidente dell'Istituto Zooprofilattico di Sassari, molto probabilmente se vuole glielo giro anche, dovrebbe leggere da chi è firmato quel contratto, caro collega, quel contratto, che prevede oltre lo stipendio del Presidente, del nuovo Direttore dell'Istituto Zooprofilattico, caro collega, quel contratto, voluto da voi, dalla vostra parte politica, dalla vostra scelta politica, prevede anche che ogni volta che il Direttore si sposta, ogni volta che il Direttore si sposta verso casa sua, cioè se lui deciderà di spostarsi a casa sua quattro volte la settimana tutti i sardi gli pagheranno il viaggio, e non solo, prevede anche quel contratto, caro collega, che ogni volta che il Direttore deciderà di andare a pranzo nel miglior ristorante di Sassari o che deciderà di pernottare nel miglior albergo di Sassari, caro collega, lo pagano tutti i sardi, e questo, giusto per dire, perché non mi interessa andare a difendere, perché non me ne frega niente Pigliaru non Pigliaru, questa è la realtà di una… io non l'ho interrotta, io non l'ho interrotta e non mi permetto mai di interromperla, o se la stessa cortesia ed educazione! Grazie. Dicevo, Presidente, quindi molto probabilmente qua si continua a giocare a questi giochi politici di destra e sinistra, la realtà è che il Direttore è stato scelto dalla parte politica che sta governando la Regione Sardegna e quel contratto, che è uno scempio anche quello, come tutto quello che è portata qua dentro, ok? Decide volontariamente, prevede volontariamente che oltre allo stipendio venga dato al Direttore, e questa è una vostra scelta, anche tutti i soldi di tutte le volte che vorrà andare a casa, dei ristoranti e anche dall'alloggio, così, giusto per dire la realtà, altro che gioco politico destra- sinistra. E allora diciamo la realtà, caro collega! Detto questo, Presidente, ritornando al merito dell'emendamento. A me è rimasta impressa, io non avevo mai avuto il piacere di ascoltare l'assessore Satta, mai, però ho avuto davvero l'occasione…

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Eugenio Lai per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

LAI EUGENIO (LEU). Grazie, presidente. A me, non so se sia una coincidenza, però devo interviene sempre dopo il Capogruppo del PSd'AZ e allora provo a dire due parole anche io. La prima considerazione è che naturalmente voteremo contro l'emendamento, anche se naturalmente, come ha detto l'onorevole Agus, anche a me verrebbe la voglia di firmarlo perché questa è una sorta di troll che mettete dentro la legge, e vi spiegherò successivamente il perché. Però, onorevole Mula, quando avete vinto le elezioni per cambiare tutto il sistema di questa Regione perché non funzionava, dal vostro punto di vista, niente, avevate fatto altre considerazioni in campagna elettorale, oggi invece continuate a dare, dopo due anni e mezzo, la responsabilità alla Giunta Pigliaru. Premetto che il mio Partito politico non ha mai partecipato alle divisioni in sanità, quindi non abbiamo mai nominato nessun Commissario, nessun Manager, nessun tipo di Direttore, però è inutile trincerarsi dietro una maschera, se aveste voluto modificare qualcosa l'avreste già fatto, e invece l'avete modificato in peggio, perché quel contratto prevede una serie di benefit che, bene ha fatto l'onorevole Manca Desirè prima a dirlo, non erano presenti precedentemente, almeno perché prima era un sardo il Direttore generale, e devo dire che quel Direttore generale ha anche ben diretto quella quell'Istituto Zooprofilattico, tant'è che i risultati sulla peste suina sono sotto gli occhi di tutti. Detto questo, questo emendamento, me lo confermerà l''assessora Satta, se deciderà di intervenire successivamente, va contro tutte le norme di diritto pubblico, perché anche uno studente al primo anno in giurisprudenza capirebbe che la divisione tra potere amministrativo e potere politico è ben disciplinata nel nostro ordinamento, cioè voi dite che il potere politico può coordinare i Direttori, cioè il potere politico può mettersi in mezzo alle questioni tecniche e dire al coordinatore che devi fare questo o devi fare quest'altro. Non è così, non lo prevede la normativa, ed è per questo che il collega Agus prima sorrideva, dicendo che questa sarà una delle cause dell'impugnazione e, badate bene, non è responsabilità nostra o del Governo, è responsabilità vostra che invece di fermarvi a ragionare su questo emendamento, continuate ad andare dritti sulla strada che vi porterà a sbattere, perché le norme di diritto pubblico non sono interpretabili dalla politica di destra o di sinistra, le norme di diritto pubblico esistono e vanno rispettate.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Diego Loi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

LOI DIEGO (Progressisti). Rinuncio.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Roberto Li Gioi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

LI GIOI ROBERTO (M5S). Chiaramente annuncio già il mio voto contrario a questo emendamento. L'onorevole Agus prima parlava di fede, io direi che per approvare questo tipo di emendamento e questo tipo di legge bisognerebbe appartenere a Scientology, associazioni di questo tipo, associazioni dove praticamente una persona è totalmente soggiogata, non ragiona, non pensa e preme il tasto verde o rosso semplicemente a seconda di chi ha presentato l'emendamento o la legge. È chiaro che come hanno chiaramente sottolineato i miei colleghi dell'opposizione che sono intervenuti prima di me, questo comma 1 bis è qualcosa di veramente scandaloso, apertamente incostituzionale e addirittura a mio parere anche ingenuo da parte vostra, perché che bisogno c'era di scriverlo, se poi magari nella pratica il Presidente giustamente, sempre tra virgolette, sarebbe addivenuto ad attività di coordinamento nei confronti di una persona, il Segretario generale, che dipende in tutto e per tutto da lui. Ma no, voi volete andare sempre oltre, lo scrivete che l'attività di coordinamento è affidata al Presidente della Regione per il tramite del Segretario generale della Regione che quindi assume le sembianze di un pupo del teatro siciliano. Poi quando vi si dice che non va bene dire che il presidente Solinas è il burattinaio, poi si scrive che il Segretario generale è un pupo e di conseguenza secondo logica si arriva alla definizione del Presidente della Regione che comunque, se non si offende, consideriamo deus ex machina così è un termine che magari rispecchia meglio la concezione che lui ha di se stesso. Quindi veramente che altro c'è da dire. L'ultima cosa che volevo dire è che il fatto che l'onorevole Mura dica soltanto adesso che tutti i Capigruppo della maggioranza devono sottoscrivere questo emendamento firmato soltanto dall'onorevole Caredda, è un'altra ammissione di qualcosa che tutti noi abbiamo pensato.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Stefano Tunis per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

TUNIS STEFANO (MISTO), relatore di maggioranza. Ho sentito di tutto, incluso il fatto che sarebbe aberrante che i dipartimenti siano sotto il controllo del Presidente della Regione con modalità amministrative. È scritto in una legge che è perfettamente cogente, ed è la "1" del 77, quindi quanto voi ipotizzate essere un'aberrazione giuridica è in norma ed è cogente da quarant'anni. Conoscete la storia di "al lupo al lupo"? Voi da due settimane non state facendo altro che dire il tutto e il contrario di tutto, il tutto…

GANAU GIANFRANCO (PD). La Bassanini viene dopo!

TUNIS STEFANO (MISTO), relatore di maggioranza. Nulla ha abrogato la "1" del '77 e voi sapete bene perché, allora anche la "31" non vale niente perché viene dopo la Bassanini! Comunque Presidente, volevo dichiarare il voto favorevole a questo emendamento.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE (LEU). Volevo sapere, Presidente, da lei se poi effettivamente sono state aggiunte le firme di tutti i Capigruppo della maggioranza perché per me è importante saperlo.

PRESIDENTE. Onorevole Cocco, lo hanno affermato pubblicamente durante il dibattito, quindi si presume che siano state aggiunte.

Ha domandato di parlare il consigliere Giuseppe Meloni per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MELONI GIUSEPPE (PD). Per dichiarare il voto contrario in modo convintissimo, più di tutte le altre volte, rispetto a questo emendamento e per ricordare al collega Tunis che nel frattempo dal '77 in poi sono intervenute nuove norme ad iniziare dalla Bassanini, dovremmo tornare tutti un po' tra i banchi di scuola. Io ricordo che sulla Bassanini, perché era proprio una materia appena riformata, feci tutti gli esami di Diritto costituzionale, Diritto regionale e quant'altro e quindi credo che dovremmo ripassare un po' per adeguarci e forse stiamo veramente tornando indietro commettendo degli errori dal punto di vista nostro del legislatore clamorosi. E a proposito di errori clamorosi, io vorrei ricordare e approfitto del fatto che è arrivato nel frattempo l'assessore Quirico Sanna in Aula, vorrei ricordare che ne stiamo collezionando veramente tantissimi e questo è uno dei classici esempi rispetto ai quali ci stiamo esponendo a un'impugnazione certa che nessuno di noi tifa rispetto a questo. Per�� quando ce le cerchiamo poi non è che ci possiamo lamentare, questa è la classica norma, che state introducendo, che esporrà l'intera legge, oltre a tante altre, all'impugnazione certa e non è colpa del Governo cattivo che deciderà di impugnare e quant'altro, ecco stiamo commettendo un errore grave e vorrei ricordare all'Assessore che… Faccio un esempio su tutti, una legge impugnata di recente, la legge sul Piano Casa, articolo 19 comma 1 ter occorrerà anche su quella, non solo su quella delle province, facevo riferimento prima Assessore al fatto che probabilmente dovremo tornarci sulle norme transitorie, dovremo tornare sul Piano casa perché ci sono Comuni che interpretano l'entrata in vigore di quelle disposizioni e le fanno retroagire per quanto riguarda le concessioni in essere all'entrata in vigore della legge dell'85, della "23". Le sembra normale, quando invece si è normato nel 2021? Quindi io credo che quando si fanno le leggi perché son scritte male, dovremmo scriverle bene e non commettere degli strafalcioni giuridici perché quello è il classico caso che poi mette in difficoltà gli operatori. Lei non faccia così, ve la siete votata e vi assumete tutta la responsabilità, così come vi assumerete la responsabilità per questa.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Emanuele Cera. Ne ha facoltà.

CERA EMANUELE (FI). Solo per comunicare che il Gruppo di Forza Italia non sottoscrive l'emendamento.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 1083.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 1083.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio approva).

Passiamo all'esame dell'articolo 5 e dei relativi emendamenti.

Per esprimere il parere sugli emendamenti ha facoltà di parlare il consigliere Stefano Tunis, relatore di maggioranza.

TUNIS STEFANO (MISTO), relatore di maggioranza. Emendamenti soppressivi totali 235, uguale al 619, al 787, all'887, al 788, all'888 parere contrario. I sostitutivi totali 230, 232, 231, 233, 234, 620, 686, 698, 963, 964, 965, 966, 967, 968 sono tutti quanti con parere contrario, mentre il 698 è stato già dichiarato inammissibile. Emendamenti numero 969, 970, 971, 972, 973, 974, 975, 976, 977, 978, 979, 980, 981, 982, 1022 parere contrario, 1084 c'è l'invito al ritiro, 789 e 790 uguali al 791 all'889, il 241, il 688, il 1005, 1006 e 1024 parere contrario, 614, 609, 610, 611, 615, 618, 608, 243, 244 parere contrario, mentre il 458 è rimesso all'Aula. Emendamenti numero 245, 246, 247, 248, 249 parere contrario, 918 ha l'invito al ritiro. Sono pervenuti emendamenti all'emendamento numero 1084 e ad alcuni di questi a malincuore devo dare parere contrario. Emendamenti numero 919 e 920 c'è l'invito al ritiro.

PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore degli affari generali, personale e riforma della Regione.

SATTA VALERIA, Assessore tecnico degli affari generali, personale e riforma della Regione. Il parere è conforme a quello del relatore.

PRESIDENTE. È aperta la discussione sull'articolo 5 e sugli emendamenti.

È iscritto a parlare il consigliere Massimo Zedda. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Presidente, per quanto riguarda l'articolo 5 siamo nella discussione dell'ufficio studi, che dovrebbe trattare la posizione dirigenziale ispettiva in relazione alla costituzione di una ulteriore organismo, che in teoria dovrebbe già esistere nell'ambito di alcune articolazioni che sono presenti nel nostro organigramma e invece, in deroga, è istituito il Servizio Studi regionali quale ufficio di rango dirigenziale nella Presidenza della Regione. Ora negli articoli precedenti, Presidente, è stato inserito un elemento riguardante, anche se poi dopo sono state spostate all'articolo 7, una serie di indicazioni circa i consulenti per ogni direzione della Presidenza. Perché c'è una moltiplicazione dei costi? Se in un articolo si dice che il numero dei consulenti è parificato al numero delle direzioni in capo alla Presidenza, è chiaro che per noi tutti il riferimento è alle direzioni attuali all'interno della Presidenza della Regione, ma se vi sono altri articoli che prevedono un aumento del numero dei dirigenti di conseguenza quei consulenti aumenteranno, e quindi un costo maggiore che supera di gran lunga, come abbiamo già visto, la questione riguardante i 6 milioni di euro stanziati. Volete un esempio? Gli autisti i incardinate all'interno della Presidenza della Regione in seno all'Ufficio di Gabinetto, attribuite loro un'indennità di 60 mila euro, peccato che in un altro articolo, in un comma, si dica che tutti gli autisti e tutti coloro che svolgono funzioni all'interno degli uffici di gabinetto avranno un'indennità forfettaria parificata a quella indicata in legge e via dicendo, che equivale a spanne a qualcosa come tra i 20 e 25 mila euro in più. Quindi l'autista e altre persone coinvolte nell'ambito del ausilio, supporto al Presidente della Regione costeranno molto di più delle cifre indicate. Cioè si arriverà ad un costo per l'autista del Presidente della Regione di 85.000 euro lordi all'anno. A questo si aggiunga appunto che il Servizio studi regionale svolgerà attività di studio, pensate, era necessario dirlo. Il Servizio studi svolgerà attività di studio, e menomale che l'avete specificato, non si sa mai, visto le persone che dovete nominare, che avete già nominato, qualcuno facente parte dell'Ufficio studi, non specificandolo, avrebbe potuto pensare di non dover studiare, e meno male invece specificandolo anche quello che nominerete, visti gli altissimi titoli, sarà a conoscenza, non potrà dire di non averlo capito, facendo parte dell'Ufficio studi dovrà studiare. Geniale! E poi che cosa farà? Ricerca e documentazione a supporto dell'attività deliberativa. Già state creando un disastro normativo così, posso immaginare col prossimo Ufficio Studi che dovrà studiare, con gli studiosi, che dovranno ricercare e dare documentazione a supporto dell'attività deliberativa e amministrativa della Giunta regionale, che caos ne verrà fuori. Suggerisco di nominare capo ufficio studi lo stesso che ha studiato il piano casa, un suggerimento, no perché quello era bravo, non so dove l'abbiate recuperato però è bravo, perché riuscire a stabilire il record nel farsi impugnare persino la grammatica era cosa difficile e invece c'è riuscito. Meriterebbe un premio, non per lo studio, ma per il numero di impugnazioni ricevute. L'altro aspetto è favoloso, dovrà fare la ricognizione delle fonti conoscitive su temi di interesse per l'attività della Giunta regionale o dei singoli Assessorati. Lo studio, la ricerca su temi specifici, assegnati dalla Giunta regionale o da singoli Assessorati, incluso il monitoraggio dell'impatto della legislazione regionale e degli atti amministrativi in ambito sociale, economico e culturale, o l'analisi del rapporto con i livelli strategici e normativi statali e dell'Unione Europea. Questa cosa dell'Unione europea vi piaccia troppo, c'è sempre qualcuno che dovrà curare i rapporti con l'Onu, metteteci sempre quello di prima. La rassegna documentale…

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE MICHELE PAIS

PRESIDENTE. È iscritta a parlare la consigliera Desirè Manca. Ne ha facoltà.

MANCA DESIRÈ (M5S). È rientrato, Presidente, buongiorno! Mi stavo abituando al Vicepresidente, chiedo scusa. Buongiorno, Presidente, oggi non l'ho vista tutto il giorno. Allora, io poco fa avevo iniziato un discorso e avevo detto che l'avrei continuato perché era un po' lungo, a malincuore, come ha detto il mio collega Stefano Tunis, a malincuore devo continuare quel discorso. Quindi dicevo che io non avevo mai avuto il piacere di ascoltare l'Assessore Satta in Commissione, mai, non ho mai avuto questa occasione in due anni e mezzo, tranne un'unica volta, ed ero anche contenta di sentirla, di ascoltarla, anche perché davvero non la conoscevo, non sapevo quale fosse il suo pensiero politico. E mi ricordo perfettamente quella Commissione perché si parlava di precariato, e si parlava esattamente dei precari del sistema Regione, cioè quei famosi lavoratori che prestano servizio per il sistema Regione da forse circa trent'anni, quindi proprio un sistema di precariato che a tutti gli effetti risulta essere un contratto a tempo indeterminato. Perché non si può parlare di precariato dopo trent'anni che si lavora all'interno di un'istituzione.

Bene, e io mi ricordo perfettamente che in quell'occasione dove io le avevo posto la domanda di esprimersi su quale fosse il pensiero della Giunta, ma soprattutto il suo pensiero come Assessore al personale, lei mi aveva detto "Noi abbiamo un orientamento diverso rispetto a quello che chiedete voi, che è quello di assumere con i concorsi pubblici", se lo ricorda Assessore, sì? Anche perché è registrato, le Commissioni sono registrate, per cui è agli atti. Io mi ricordo perfettamente questa sua affermazione e lei mi aveva detto, ma come voi siete per i concorsi pubblici e proprio lei, in Commissione, mi sta chiedendo di assumere queste persone dopo trent'anni, non tre anni che già sarebbero tanti, dopo trent'anni, senza il concorso pubblico. E mi ricordo che mi aveva in maniera molto corretta e molto gentile, questo lo devo ammettere, insomma un po' quasi sgridato. Poi arriviamo dopo 7, 8 mesi in un Consiglio regionale, dove la stessa Assessora, la stessa, non è che sia cambiata nel frattempo, ci propone una legge dove non solo i concorsi pubblici neanche li menzionate, ma addirittura non esistono. Cioè la stessa Assessora che in quell'occasione per i precari del sistema Regione, che lavoravano per la Regione per trent'anni, aveva parlato della necessità e della legittimità dei concorsi pubblici, adesso, dopo sette mesi, ci presenta una proposta di legge dove il Segretario generale viene nominato direttamente per nomina fiduciaria, mi corregga se sbaglio Assessore, non con un concorso pubblico, nomina fiduciaria direttamente dal Presidente della Regione, il quale Segretario generale, insieme al Presidente della Regione, non per concorso pubblico, cara Assessora, ma per nomina fiduciaria, cioè se siamo amici ti nomino quale capo dipartimento. Cara Assessora, poi c'è la possibilità di assumere 20 unità tra consulenti, esperti ed addetti, ma mica con un concorso pubblico, Assessora, quello che lei aveva tanto richiamato in quella Commissione, no, anche qua niente concorso pubblico, qua bisogna solo essere amici, nomine fiduciarie. Per cui per le persone che hanno lavorato trent'anni chi se ne frega e invece per gli amici chi se ne frega dei concorsi, perché evidentemente lei in questo momento ha cambiato idea, ed è legittimo cambiare idea per un Assessore al personale dopo sette mesi, peccato che questo cambio di idea avviene sempre non per i poveracci, per la povera gente, per il popolo che lei dovrebbe tutelare, no, ma per gli amici degli amici, e magari anche i suoi amici. E allora, Assessore, continuo, in questa legge ci sarà anche l'occasione di assumere 41 unità tra componenti di ufficio di gabinetto, anche degli stessi assessori. Quarantuno unità, guardi non lo leggo, ma magari mi sbaglio, 41 unità che possono essere assunti anche loro senza concorso pubblico…

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Eugenio Lai. Ne ha facoltà.

LAI EUGENIO (LEU). Presidente, non utilizzerò i sei minuti che mi sono concessi, farò giusto due considerazioni sull'articolo 5. La prima è che mi trovo d'accordo finalmente ad istituire un centro studi che sia all'altezza della situazione, almeno i colleghi della maggioranza smetteranno di dire che all'Assessore Sanna impugnano tutte le leggi, d'altronde non è così, hanno solo impugnato 29 articoli su 31 con trenta pagine di rilievi, quindi smettetela di dire che hanno impugnato tutta la legge perché non è così. La seconda considerazione è sulla questione delle stabilizzazioni, ho sentito in precedenza che si citavano le stabilizzazioni ed anche da questo punto di vista c'è un invito all'Assessora Satta, so che in questi giorni è partita un'interlocuzione con i sindacati per quanto riguarda le stabilizzazioni in Regione e che, come al solito, non c'è stata una grossa attenzione delle esigenze che hanno posto, anche per rispetto di chi in questa Regione ha passato buona parte della sua esistenza. Quindi, Assessore, è un appello che le faccio per ragionare e per provare a entrare nel merito anche di alcune richieste che le sono state poste. L'ultima considerazione è per i colleghi della Lega, perché in ogni occasione provano a smarcarsi da questo disegno di legge, e anche in questo caso c'è da fare una considerazione. Colleghi della Lega non potete provare a smarcarvi, l'Assessora che ha proposto il disegno di legge è della Lega, il Presidente della Commissione che ha mandato in Aula questo disegno di legge è della Lega, i voti della Lega a questo disegno di legge ci sono su ogni emendamento e su ogni articolo, la verità è che questa è la proposta della Lega e che gli altri colleghi della maggioranza ve la stanno sostenendo. Quindi almeno per correttezza provate a non lasciare solo il Relatore di maggioranza nel mettere la faccia in questo disegno di legge, provate a difendere una legge che dal nostro punto di vista è indifendibile, salvo il fatto che il centro studi se fatto bene e con nomine naturalmente di persone competenti potrebbero aiutare gli Assessori a non farsi impugnare qualche legge.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Presidente, intanto per dare qualche risposta al riguardo all'inserto di questa discussione, costituito dai compensi del Direttore generale dell'Istituto Zooprofilattico. Nella scorsa legislatura, nella prima parte, il compenso ammontava a 123.000 euro, non 195, poi fu adeguato al compenso del direttore dell'AREUS, con una delibera del 2018, sino a 160.000, quindi 35.000 euro meno di quello che prende oggi, e nel contratto era specificata questa frase che è sparita, "il compenso di cui al precedente comma �� comprensivo delle spese sostenute per gli spostamenti dal luogo di residenza o di dimora alla sede dell'istituto". Abbiamo modo di controllare, di verificare, credo che sia interesse anche vostro sospendere qualunque tipo di decisione di questo tipo e riportare tutto nei binari giusti, per cui se la denuncia fatta in Aula porta a quel risultato credo che tutti noi ne avremo beneficio

Ciò detto, articolo 5, io quando ho letto il titolo, "posizioni dirigenziali ispettive", ho ripensato al mitico cimitero degli elefanti, così veniva chiamato in Regione l'Ufficio ispettivo, in un mondo dove le carriere potevano solo andare verso l'alto, gli ex direttori generali della Regione, dopo aver terminato la loro carriera ed essere stati sostituiti dallo spoil system, o dai sistemi che esistevano prima dello spoil system, terminavano la loro carriera all'Ufficio ispettivo, tutti ex direttori generali e tutti con il massimo della retribuzione. Averlo rivisto ha fatto pensare a quello. Poi il gioco dei sostitutivi riconduce il tutto a un più moderno servizio studi, bisogna capire cosa voglia dire, quale sia l'interesse e quale sia la necessità. Per ora quello che c'è in questa legge è il vuoto pneumatico; in un sistema normale si chiederebbe all'Assessora di spiegare quali siano le sue idee in merito alla concretizzazione di questo articolo. Ufficio studi non vuol dire niente, in Regione tutti i Servizi e tutte le direzioni studiano sui temi a loro attribuiti, chi più chi meno come ha ricordato l'onorevole Zedda riguardo le pagine e pagine di impugnazione delle ultime leggi, che non incidono sulla politica quanto semplicemente sulla tecnica con cui sono state scritte, ebbene in questo caso abbiamo un servizio studi regionale che studia, ricerca, si documenta a supporto dell'attività deliberativa e amministrativa della Giunta regionale, come se le determinazioni e le deliberazioni della Giunta fossero atti non specialistici, non tecnici e non richiedano una specializzazione nella loro scrittura. Non esiste uno specialista in determine dirigenziali o in delibere regionali, esistono Assessorati interi che scrivono quegli atti tecnici, molto diversi tra loro, perché ovviamente una deliberazione in campo urbanistico è diversa rispetto a un regolamento d'attuazione per quanto concerne i servizi bibliotecari, quindi il Servizio studi sarà costituito da tuttologi, da geni, abbiamo i migliori del mondo pronti a dispensare sapere su ogni ambito dello scibile umano? Ce lo spiega il comma 3, "La dotazione organica, l'articolazione e la specificazione delle funzioni è definita con decreto del Presidente della Regione". Non abbiamo fede ovviamente, il meglio che può capitare che il Servizio studi diventi di nuovo il cimitero degli elefanti dove magari destinare i direttori generali scomodi, i dirigenti scomodi, quelli che vogliamo mettere più lontano possibile dagli atti e che sino alla fine della loro carriera lavorativa in quel luogo possono studiare, non sarà un demansionamento perché anzi sarà un ufficio di altissimo rango, ma permetterà a voi in questa fine legislatura di liberarvi di chi oggi si comporta come un granello di sabbia negli ingranaggi. Il problema è che nei vostri ingranaggio ormai ci sono moltissimi granelli di sabbia, anche tra quelli che avete scelto voi, il solo pensare di utilizzare questo mezzuccio per avere mano libera conferma semplicemente tutto quello che abbiamo detto riguardo la gestione che avete fatto della macchina regionale negli ultimi due anni. Continuate a pensare che solo la fedeltà sia la caratteristica, la qualità che deve avere chi vi affianca negli uffici regionali, e non capite che a volte l'autorevolezza nel portare avanti una funzione è data anche dal circondarsi di persone serie, a prescindere dall'appartenenza politica.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Salvatore Corrias. Ne ha facoltà.

CORRIAS SALVATORE (PD). Più procediamo con la lettura e la interpretazione degli articoli di questo disegno di legge, più ci convinciamo che sia inutile, dannoso e ad altissimo rischio di impugnazione, ma bene hanno detto i colleghi che mi hanno preceduto. L'articolo 5, modificando l'articolo 14 della legge 31 del '98 relativamente alle posizioni dirigenziali ispettive, aggiunge l'articolo 14 bis, andando ad istituire un nuovo servizio, il servizio studi regionale, per il quale non c'è affatto la necessità di un intervento di questo tipo, considerato che la legge 24 del 2014, legge che di fatto ha delegificato l'istituzione delle Direzioni generali, all'articolo 3, comma 7, si dispone che "i Servizi sono istituiti, modificati o soppressi

con decreto dell'Assessore competente per materia, su proposta del Direttore generale, sulla base di criteri stabiliti dalla Giunta regionale ai sensi del comma 6"; comma 6 che dice che "la dotazione organica dirigenziale è definita dalla Giunta regionale tenendo conto del fabbisogno connesso agli obiettivi e alle risorse assegnati alle Direzioni generali, ai Servizi e alle Unità di progetto". Quindi nel merito questo servizio che si vuole istituire, che deve svolgere attività di studio, di ricerca, di documentazione - tutto lodevole nell'enunciazione - e di supporto dell' attività deliberativa ed amministrativa della Giunta regionale, che ha tra gli obiettivi anche quello di armonizzare e consentire la massima coerenza tra il quadro normativo nazionale e quello regionale sui vari temi sottoposti alla mission della Giunta, di fatto nega un presupposto fondamentale, ed è qua che c'è un altissimo rischio fra gli altri di impugnazione, previsto dal decreto legislativo n. 165 del 2001, che dice chiaramente che le funzioni ispettive, di consulenza, di studio e di ricerca che questo servizio contempla, vanno assegnate a dirigenti non titolari di uffici dirigenziali. Voi invece, al comma 4, lettera d) dell'articolo 5 in questione, di fatto affidate una mansione di questo tipo ai Direttori di Servizio, e questo nega tutto, anche la bontà di un'ipotesi accademica come quella che voi paventate. Poi di fatto queste mansioni che l'articolo 5 va ad indicare, oltre a un vizio radicale di compatibilità sul piano giuridico, contempla appunto compiti che esistono già, che son già affidati ad altri Servizi esistenti - il Servizio statistica, il Servizio rapporti istituzionali, il Nucleo di valutazione che è incardinato presso il Centro regionale di programmazione, non ultimo il Servizio presso la Direzione generale dell'area legale -, allora io mi chiedo, perché esporre ulteriormente un disegno di legge già, mi sia consentito, non in senso morale, corrotto - è stato definito un abominio, un reato giuridico, definitelo come volete -, andando ad infierire sulla possibilità certa che ci sia un'impugnazione? Poi di fatto davvero non servirà a voi, non servirà a noi, non servirà all'apparato amministrativo, non servirà ai cittadini, piuttosto perché andare a legiferare su un tema di questo tipo e non considerare seriamente, assessora Satta, Giunta tutta, Assessori presenti, la possibilità che si riorganizzi rapidamente l'insieme delle funzioni della Direzione generale della Presidenza: lì magari quelle funzioni diffuse presso i Servizi richiamati possono essere sintetizzate e svolgere una funzione, che possiamo anche capire e condividere, di studio, di ricerca, di documentazione di cui c'è oltremodo bisogno, probabilmente in particolare presso le competenze e le esigenze di voi Assessori, che comunque stimiamo e rispettiamo.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.

MULA FRANCESCO (PSd'Az). A me piace quando inizio un ragionamento andare ad approfondire e l'importante è arrivare poi alla verità, visto che in quest'Aula si assiste al festival dell'ipocrisia che la gente continua a dire, e per giunta alza pure la voce, dicendo che siete tutti ladri e delinquenti, disonesti e quant'altro, che stanno girando dei contratti, eccetera. Allora, il contratto del nuovo direttore dell'Istituto zooprofilattico ancora non è stato firmato, e quello che già sta girando è il contratto vecchio che era stato fatto al dottor Laddomada, fatto dalla Giunta Pigliaru e non è stato ancora modificato, e la Giunta regionale ancora non ha deliberato, qui c'è l'Assessore competente, deve ancora deliberare perché ci sono due schemi di contratti proposti, uno dove si prevedono anche i rimborsi e uno dove non ci sono rimborsi. La Giunta regionale a oggi non ha ancora deliberato. Allora è ora di smetterla che qualcuno venga in Aula e perché è a corto di argomenti continua a buttare fango: vi dovreste solo vergognare, se non avete argomenti e non vi piace il DL 107 l'abbiamo capito, ma che continuiate a buttare fango con delle falsità, perché sono delle falsità, scusate non mi appassiona questa cosa. Abbiate la decenza di tacere! Adesso il contratto ve lo porto la prossima seduta, e ve lo facciamo vedere, l'ultimo, ripeto, è quello firmato da Laddomada, non c'è nessun contratto firmato per il nuovo, non ci sono rimborsi, se avete il contratto tiratelo fuori perché non è vero: la delibera deve ancora passare in Giunta e, ripeto, ce ne sono due, una uguale a quella che ha firmato Laddomada, dove sono previsti rimborsi, fatti da voi, l'altra dove non ci sono rimborsi, ancora non è stato deliberato. Quando volete io ve lo posso dimostrare, voi credo che non potete dimostrare nulla, solo le vostre falsità.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Pierluigi Saiu. Ne ha facoltà.

SAIU PIERLUIGI (LEGA). Sarò brevissimo, approfittando anche della presenza dell'onorevole Lai, che so deve andare via e quindi sono contento possa ascoltare quello che ho da dire, anche perché sono stato sollecitato dal suo intervento e dalla necessità di ringraziare tutti quei colleghi della maggioranza che hanno deciso di non raccogliere la sua provocazione. Perché di questo si tratta, onorevole Lai, io ho guardato negli occhi il collega De Giorgi e ho visto nel suo sguardo tutta la disapprovazione rispetto a quello che lei stava dicendo, ho visto negli occhi dei miei colleghi la sorpresa, lo stupore per le sue affermazioni, e allora mi sono sentito e mi sento in dovere di intervenire per ringraziare tutti i colleghi della maggioranza che mentre lei parlava si giravano verso di noi guardandoci con sorpresa, sembravano dire "ma cosa sta dicendo?", e voglio ringraziarli perché loro sono stati così seri da non raccogliere la sua provocazione. Ma del resto una giustificazione ce l'ha anche lei, mi pare che oggi più volte altri colleghi abbiano richiamato le diciannove sedute dedicate dal Consiglio regionale alla discussione di questo testo, diciannove sedute nelle quali avete avuto modo di parlare molto, molto, molto, e a un certo punto gli argomenti immagino si esauriscano, e quindi siete arrivati fino all'analisi del dettaglio dei menu di certi pranzi, a cui noi come sapete non abbiamo partecipato, ai centesimi di contratti di direttori generali che niente hanno a che fare con la discussione di questa legge, abbiamo avuto anche dei passaggi interessantissimi sulla politica internazionale che però il disegno di legge 107 in realtà non tocca in maniera così significativa, e poi è arrivata appunto la sua provocazione, che è il passo che precede immediatamente la discussione di ricette di cucina o di letteratura, insomma di argomenti che, come avete già fatto ampiamente in questi giorni, niente hanno a che fare con il disegno di legge 107. E però mi corre l'obbligo di intervenire anche per rispetto al relatore, lei invece si è dimenticato di citare proprio l'onorevole Tunis, appunto perché la sua era solo e soltanto una provocazione, che, sono contento, nessun collega di maggioranza ha raccolto.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Diego Loi. Ne ha facoltà.

LOI DIEGO (Progressisti). Sarò breve ma ci tenevo, data anche la presenza dell'Assessora, a esprimere un mio ragionamento sull'articolo 5 di cui abbiamo avuto modo di approfondire in Commissione alcuni passaggi. Io proverò a non affondare il ragionamento orientandolo e scagliandolo verso la persona, perché se, come abbiamo chiesto, ci fosse stato un lavoro di gestazione più partecipato in Commissione rispetto alla visione che sulla rivoluzione organizzativa della Presidenza della Giunta e degli altri istituti della Regione in fase di creazione attraverso questa legge, se ci fosse stata una maggiore condivisione, probabilmente anche l'esporsi ad alcuni elementi che si è tentato più volte da parte di questa opposizione di evidenziare, dico che probabilmente qualche elemento di criticità particolarmente forte se lo sarebbe potuto evitare, Assessora. La confusione che più volte, anche devo dire in maniera particolarmente critica, è emersa specie nel corso delle ultime giornate, quando i colleghi che parlano e provano a rappresentare nel tentativo disperato di convincere e di sollecitare riflessioni, vengono costantemente interrotti da questo sottofondo assolutamente sgradevole che rende pressoché impossibile parlare, questa confusione in realtà è quella che ci sarebbe piaciuto poter sciogliere prima di arrivare in Aula. Questo lo dico non solo per la funzione che svolgo come Vicepresidente della Commissione, credo che mi sia stato dato atto che più volte abbiamo enfatizzato la necessità di una riforma della Regione, ma più volte abbiamo anche chiesto che questo fosse un processo sedimentato nel tempo, nonostante siano ben due anni che sono passati dall'avvio di questa legislatura, dicevo questa stessa confusione è quella che, nonostante tutti i tentativi non si riesce a sciogliere. Nel merito dell'articolo 5, che poi come ho già riferito in Commissione è presente nuovamente nell'articolo 7 come principio, io trovo particolarmente critico, e questo lo dico anche da un punto di vista più generale della distinzione delle funzioni e dei ruoli tra Consiglio regionale e Giunta regionale, che ci sia un'enfasi così forte rispetto all'attività legislativa. Perché il servizio studi regionale evidentemente enfatizza la necessità che la Giunta abbia supporti tecnici per l'attività del legiferare, e, per il poco che mi pare di ricordare sulla base dei miei studi, la netta differenza tra i due istituti risiede proprio nelle funzioni, una di carattere legislativo e una di carattere esecutivo, ma forse mi sbaglio. Questa confusione, questo universo nebuloso che nonostante tutto non scompare, è quello che - io inviterei l'Assessora laddove lo ritenesse, di farlo - dovrebbe essere chiarito intanto al Consiglio regionale. È vero che non è prevista una prassi per la quale ogni singolo emendamento, ogni singolo contenuto debba essere spiegato, questo lo sappiamo bene anche perché diciamo di alcuni di questi ne abbiamo discusso in Commissione. Però è anche vero che su temi così radicali si sarebbe dovuto e si sarebbe potuto portare avanti un processo più partecipato, meno critico e dove tanti scivoloni, credo anche da un punto di vista concettuale, come quello di enfatizzare l'attività legislativa della Giunta in luogo invece della sede deputata che è questa, che è il Consiglio regionale, avrebbero potuto dare sicuramente un imprinting più forte e maggiore in grado di rivoluzionare più l'organizzazione. E su questo, e chiudo, rispetto alla visione futura dal momento che con il mese di aprile si compiono due anni e un mese di attività di questa legislatura, qual è l'immaginazione che l'Assessora in particolare, per il tramite del Presidente della Giunta, ha rispetto all'applicabilità, cioè quando immaginate che questo diventi efficace, perché io ho l'impressione che di quest'andazzo si arrivi al 2014 e ancora non si sappia bene chi fa che cosa, grazie.

PRESIDENTE. Grazie onorevole Loi. Quindi dichiaro chiusa la discussione sull'articolo 5 e sugli emendamenti. Inizieremo con le votazioni a partire dagli emendamenti soppressivi martedì alle ore 10, data e orario in cui è convocato il Consiglio regionale.

La seduta è tolta. Martedì ore 10.

La seduta è tolta alle ore 18 e 09.