CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XV LEGISLATURA

Ordine del giorno n.19

ORDINE DEL GIORNO COCCO Pietro – PITTALIS – RUBIU – ARBAU – DESINI – FENU – USULA – ANEDDA – COCCO Daniele Secondo – DEDONI – SOLINAS Christian per l’attivazione delle procedure perla ricollocazione dei lavoratori ex Rockwool.

Data: 01/01/1970 ore 01:00

IL CONSIGLIO REGIONALE


a conclusione della discussione della mozione n. 73 per l’attivazione delle procedure per la ricollocazione dei lavoratori ex Rockwool,


PREMESSO che con l’ordine del giorno n. 72 del 20 dicembre 2011, il Consiglio regionale ha approvato un documento unitario riguardante la pesante situazione occupazionale del Sulcis Iglesiente, con riferimento particolare alla situazione dei lavoratori ex Rockwool, che allora si trovavano in regime di cassa integrazione e che furono impegnati in percorsi formativi, al fine di essere preparati per un nuovo inserimento nelle attività di bonifica, assegnate all’IGEA per il ripristino ambientale dei siti ex minerari; il documento ha impegnato la Giunta a: adottare provvedimenti normativi per la loro ricollocazione; definire un eventuale reinserimento in società partecipate e in house della Regione o un percorso di accompagnamento all’esodo; attivare l’assunzione nelle società private che operano nel settore delle bonifiche; prevedere criteri di premialità per un loro eventuale impiego nelle imprese interessate ad investire nell’area di crisi di Portovesme; l’ordine del giorno ha altresì impegnato gli Assessori dell’industria e della difesa dell’ambiente ad attivare il confronto con i lavoratori e con i sindacati per la risoluzione definitiva della vertenza;


CONSIDERATO che, in data 22 dicembre 2011, si sono incontrati, presso l’Assessorato dell’industria, la Presidenza del Consiglio, gli Assessori regionali dell’industria e della difesa dell’ambiente e le organizzazioni sindacali, per discutere della situazione sulla vertenza riguardante i lavoratori Rockwool in cassa integrazione e impegnati in percorsi formativi, per i fini citati in premessa, secondo gli indirizzi contenuti nel suddetto ordine del giorno; in particolare, tale accordo prevedeva il reinserimento dei lavoratori ex Rockwool all’interno di due società gestite dalla Regione entro un anno;


RICORDATO che nella notte tra il 9 e il 10 gennaio 2014 una pattuglia di tredici lavoratori della ex Rockwool si è asserragliata nella galleria Villamarina della miniera di piombo e zinco di Monteponi a Iglesias; gli operai sono finiti in cassa integrazione dal 2010, ma lo scorso 31 dicembre è scaduta la mobilità (percepivano appena 480 euro) e hanno perso anche quel minimo sostegno economico; pertanto si ritrovano senza nessuno strumento di integrazione al reddito e nessuna forma di ammortizzatore sociale;


APPURATO che i lavoratori della fabbrica di lana di roccia protestano per il loro mancato inserimento nella società Ati-Ifras della Regione, nella quale invece hanno trovato sistemazione altri 54 lavoratori in base al suddetto accordo firmato il 22 dicembre 2011; per questo motivo, questi operai sono stati ribattezzati gli “invisibili”, proprio perché della loro vicenda, a quanto pare, nessuno se ne vuole occupare;


CONSTATATO che la Regione, a differenza di quanto avvenuto per i 54 lavoratori diretti assunti nella società Ati-Ifras (ma solo dopo un’estenuante battaglia che li ha portati ad occupare per ben due volte la stessa galleria), per gli interinali non ha trovato alcuna soluzione;


PRESO ATTO che i lavoratori interinali, a suo tempo impiegati in attività collaterali e di supporto alle più importanti realtà industriali del territorio (occupati dell’indotto), sono stati esclusi da qualsiasi forma di ammortizzatore sociale e in questo momento si trovano in una condizione drammaticamente precaria; gli ex interinali Rockwool non possono essere pertanto discriminati, ma devono essere considerati come i colleghi diretti assunti nell’Ati-Ifras;


VERIFICATO che in un documento i dipendenti della vecchia fabbrica ricostruiscono la loro vicenda che li ha visti operare con continuità nell’ultimo decennio prima della chiusura dello stabilimento di Iglesias; nel 2010 gli operai sono stati collocati in mobilità in base ad un accordo istituzionale firmato il 6 ottobre 2009 e quindi inseriti nella linea di intervento 2 della Regione (ovvero “azioni di formazione per le iniziative del territorio”), il cui obiettivo primario era finalizzato alla riqualificazione ed al reinserimento lavorativo, con un processo volto ad una loro ricollocazione nel mondo del lavoro; tuttora però, nessun provvedimento in materia di riqualificazione e ricollocamento è stato attuato;


ANALIZZATO che i lavoratori in questione ritengono di avere diritto ad un reinserimento lavorativo in virtù degli accordi sottoscritti anno per anno in cui si specifica (articoli 2 e 3, accordo istituzionale 6 ottobre 2009) che la Regione e le organizzazioni firmatarie degli accordi si impegnano alla gestione dei lavoratori attraverso percorsi di riqualificazione professionale e reinserimento lavorativo, sia in prospettiva dell’attuazione dei singoli piani industriali, sia per le altre iniziative di investimento previste nei diversi territori;


ESAMINATO che lo stabilimento è stato realizzato con gli incentivi statali previsti dalla legge di riconversione mineraria, poi acquisito nel 1999 dalla Rockwool, dunque, appare opportuno un intervento urgente della Regione per recuperare gli interinali della stessa società;


CONDIVISE le preoccupazioni per la complessa situazione della vertenza portata avanti dagli operai e per il difficile momento che l’intero territorio del Sulcis Iglesiente sta attraversando, con il susseguirsi di eventi di forte protesta e disagio sociale, che nel caso di una mancata soluzione della vertenza potrebbero sfociare in drammatiche manifestazioni di dissenso generalizzato su tutto il distretto del Sulcis Iglesiente;


VISTO che ad oggi si sono susseguiti numerosi inconcludenti rinvii, senza alcuna reale azione per la risoluzione della vicenda riguardante i tredici “invisibili”, che continuano a stare per troppo tempo rinchiusi in una miniera, diventata tristemente famosa per essere stata la scena di altre dure battaglie per la difesa del diritto al lavoro;


CONSTATATO che l’impegno della Regione per salvaguardare tali posti di lavoro è da ritenersi, non sufficiente, inefficiente ed inadeguato,


impegna il Presidente della Regione e l’Assessore regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale


1) a continuare un tavolo di confronto volto a favorire il reinserimento nel processo occupazionale dei tredici operai della ex Rockwool, attualmente in occupazione nella galleria della Miniera di Monteponi;
2) ad esprimere la dovuta vicinanza ai lavoratori ed alle loro famiglie.


Cagliari, 1° ottobre 2014


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Il presente ordine del giorno è stato approvato dal Consiglio regionale nella seduta pomeridiana del 1° ottobre 2014.

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