CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XV LEGISLATURA

Ordine del giorno n.12

ORDINE DEL GIORNO PIZZUTO – SALE – COCCO Daniele Secondo – AGUS – LAI – PITTALIS – MANCA Pier Mario – DESINI – COCCO Pietro – USULA – ANEDDA – FENU – DEDONI – SOLINAS Christian sulla difesa della biodiversità sarda.

Data: 23/07/2014

IL CONSIGLIO REGIONALE


a conclusione della discussione della mozione n. 41 a firma PIZZUTO e più sulla difesa della biodiversità sarda,

PREMESSO che:
a) il Parlamento italiano ha ratificato con la legge 6 aprile 2004, n. 101 il Trattato internazionale sulle risorse fitogenetiche per l’alimentazione e l’agricoltura della FAO, i cui obiettivi sono:
– riconoscere l’enorme contributo degli agricoltori nella conservazione delle colture che alimentano il pianeta;
– stabilire un sistema globale che consenta agli agricoltori, ai selezionatori di materiale vegetale e ai ricercatori di accedere facilmente e gratuitamente al materiale genetico vegetale;
– assicurare che i vantaggi provenienti dal miglioramento vegetale o dall’uso di biotecnologie siano condivisi con i paesi di origine del materiale;
b) tale legge affida alle regioni e alle province autonome le competenze in merito all’attuazione e all’esecuzione del trattato internazionale e al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (MIPAAF) il compito di monitorare gli interventi effettuati dalle regioni e province autonome e riferire sul piano internazionale circa lo stato di applicazione del trattato stesso;

CONSIDERATO che il rapporto Concentration of market power in the EU seed market, del 29 gennaio 2014 del gruppo europarlamentare Greens European Free Alliance, in cui si indicano le cinque multinazionali Pioneer, Syngenta, Monsanto, Limagrain e Kws come detentrici di più del 50 per cento del mercato delle sementi e che il prezzo delle sementi è aumentato di circa il 30 per cento in Europa dal 2000 al 2008 e le sementi si stanno uniformando con una perdita stimata del 75 per cento delle biodiversità;

VALUTATO che in Sardegna sono già state brevettate semenze e biodiversità tipiche e dato il fatto che specie endemiche della Sardegna non possano essere utilizzate se non a pagamento;

APPURATO che:
– la multinazionale olandese Rijk Zwaan ha richiesto il prelievo per uno studio ed un’eventuale modifica di 37 specie di piante della flora sarda;
– Rijk Zwaan è attiva in tutto il mondo come una compagnia di riproduzione vegetale che si focalizza sullo sviluppo e la vendita di varietà e semi di alta qualità per coltivatori professionali nell’orticoltura, e per la produzione di cibo, il cui ufficio principale di trova a De Lier, in Olanda, ma che vende i semi in più di cento paesi in tutto il mondo attraverso distributori esclusivi, e attraverso la vendita diretta effettuata tramite delegazioni; una di queste è la Rijk Zwaan Italia srl, che si trova a Bologna e che si occuperebbe della Sardegna; in totale la Rijk Zwaan ha all’incirca 30 delegazioni in tutto il mondo, attive nella riproduzione e nella vendita di semi; dato il ciclo vegetale delle specie a cui la Rijk Zwaan è interessata, il momento adatto per la raccolta dei campioni dovrebbe essere tra agosto e settembre; lo scopo ultimo del suo programma è quello di sviluppare nuove specie vegetali da vendere in tutto il mondo; col materiale campione collezionato vorrebbe sviluppare nuove varietà, specifiche per il mercato italiano (per esempio nuove varietà più produttive, e più resistenti alle malattie); di seguito la lista delle specie richieste dalla multinazionale olandese Rijk Zwan:
Allium ampeloprasum;
Allium commutatum;
Allium guttatum;
Allium sphaerocephalon;
Apium graveolens;
Ammi majus;
Ammi visnaga;
Beta trigyna;
Beta vulgaris;
Brassica fruticulosa;
Brassica insularis;
Brassica oleracea;
Brassica tournefortii;
Brassica tyrrhena;
Cichorium endivia;
Cichorium intybus;
Cicorium pumilum;
Daucus carota;
Daucus minusculus;
Daucus muricatus;
Daucus pumilus;
Diplotaxis erucoides;
Diplotaxis muralis;
Diplotaxis viminea;
Diplotaxis tenuifolius;
Eruca sativa;
Eruca vesicaria;
Foeniculum vulgare;
Lactuca longidentata;
Lactuca saligna;
Lactuca serriola;
Lactuca virosa;
Petroselinum crispum;
Raphanus raphanistrum;
Raphanus sativus;
Ridolfia segetum;
Solanum linneanum;


PRESO ATTO che il patrimonio genetico sardo appartiene ai sardi e si deve poter usare e scambiare liberamente e che, inoltre, tra le varietà indicate dalla ditta sementiera ve ne sono alcune (Beta, Brassica, Daucus, Eruca, Solanum, Rafanus) presenti nell’Allegato I – Elenco delle specie coltivate incluse nell’accordo multilaterale del Trattato internazionale sulle risorse fitogenetiche per l’alimentazione e l’agricoltura della FAO di cui l’articolo 12.3 consente l’accesso alla raccolta di tali specie alle seguenti condizioni:
a) l’accesso è accordato quando ha per unico scopo la conservazione e l’uso a fini di ricerca, selezione e formazione per l’alimentazione e l’agricoltura, a condizione che non sia destinato ad usi chimici o farmaceutici o ad altri usi industriali non alimentari e non foraggeri. Nel caso delle piante coltivate a uso multiplo (alimentare e non alimentare), la loro inclusione nel sistema multilaterale e l’applicabilità del regime d’accesso facilitato dipende dalla loro importanza per la sicurezza alimentare;
b) i beneficiari non possono rivendicare alcun diritto di proprietà intellettuale o altro diritto che limiti l’accesso facilitato alle risorse fitogenetiche per l’alimentazione e l’agricoltura o a loro parti o componenti genetiche nella forma ricevuta dal sistema multilaterale,

TENUTO CONTO che in tutto il mondo le multinazionali dei semi sono costantemente alla ricerca di nuovi metodi per acquisire la proprietà intellettuale di nuove sementi,


impegna la Giunta regionale e l’Assessore all’agricoltura e riforma agropastorale:


1) ad applicare la normativa europea contenuta nel Trattato internazionale sulle risorse fitogenetiche per l’alimentazione e l’agricoltura della FAO;
2) a mettere in atto anche nel futuro tutti gli strumenti e le azioni possibili e necessarie per non fornire le semenze a multinazionali, il cui obiettivo è brevettare il diritto intellettuale sui semi per mero scopo di lucro;
3) ad attivare percorsi di tutela legale delle semenze sarde e a costruire condizioni per la diffusione delle suddette anche attraverso l’agevolazione di attività sementiere e vivaistiche locali.


Cagliari, 23 luglio 2014


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Il presente ordine del giorno è stato stato approvato dal Consiglio regionale nella seduta del 23 luglio 2014.

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