Nota stampa della seduta n. 252

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVI Legislatura

Ufficio Stampa

Nota stampa della seduta n. 252 – Antimeridiana
mercoledì 20 luglio 2023

 

Collegato alla manovra finanziaria 2023-2025: approvato il passaggio agli articoli. Entro martedì 25 luglio, alle 16.00, la presentazione degli emendamenti. Mercoledì 26 Aula.

Cagliari 20 luglio 2023 La seduta è stata aperta dal presidente Michele Pais. Dopo le formalità di rito il Consiglio ha iniziato l’esame dell’ordine del giorno con la discussione generale del Dl n.373 (Collegato alla Finanziaria).

Primo intervento del dibattito, quello del consigliere Daniele Cocco (AeV), che ha parlato di un disegno di legge cambiato più volte dal suo ingresso in commissione, fino a diventare un qualcosa di completamente diverso rispetto al testo della Giunta. Per cui, ha continuato, se si voleva provare dare alcune risposte mai arrivate, ora siamo di fronte ad una legge insufficiente da riscrivere daccapo. Fra i tanti impegni assunti ed ignorati pur facendo parte di atti e leggi approvate del Consiglio, ha evidenziato Cocco, ci sono le graduatorie Aspal e Laore, che come altre agenzie regionali hanno grande bisogno di personale. Esaminando il testo, ha concluso, emergerà la necessità di profondi interventi migliorativi non solo in materia di lavoro ma anche di sanità ed ambiente.

Prendendo la parola sull’ordine dei lavori il capogruppo della Lega Michele Ennas ha chiesto chiarimento sullo svolgimento della seduta.

Il presidente ha chiarito che si procederà secondo il regolamento e, in particolare, le iscrizioni a parlare saranno raccolte dalla segretaria generale mentre, per quanto concerne gli emendamenti, potranno essere presentati entro il termine della discussione generale, salvo divrse decisioni dei capigruppo.

Sempre sull’ordine dei lavori, il consigliere sardista Franco Mula ha proposto di stabilire il termine quanto prima, attraverso la conferenza dei capigruppo, da convocare quanto prima.

Il presidente Pais ha ribadito i passaggi regolamentari e la possibilità di introdurre deroghe in base alla decisione dei capigruppo.

Proseguendo la discussione, il consigliere Gianfranco Satta (Progressisti) ha affermato che, dopo lunghissima attesa, il Collegato arriva in Aula ma fuori tempo massimo, forse perché la maggioranza ha trovato la quadra ma ho molti dubbi ed inoltre, quanto ai collegamenti alla manovra di bilancio approvata a febbraio, si fatica a vedere un legame considerando che si potrebbe andare oltre l’estate. La legge, secondo Satta, di fatto è diventata il grande contenitore di quanto non inserito nella finanziaria e suo tempo ma il vero problema è che adesso i nodi arriveranno al pettine e sono nodi pesanti: a 170 giorni dalla finanziaria non c’è neanche un decreto attuativo, resta la grande incertezza sul piano casa dopo la sentenza della Corte Costituzionale, sul riordino degli Enti locali, e sulle 10 grandi opere pubbliche commissariate ma ferme. Non ci si poteva aspettare niente di diverso, ha concluso, considerando che il Consiglio regionale della Sardegna, nel 2023, ha approvato soltanto 6 leggi, il peggiore d’Italia.

Per il M5S Roberto Li Gioi ha ricordato che, in concreto, 167 giorni dopo la finanziaria, non è successo niente nonostante le solite promesse, anzi in questo periodo si è assistito a sedute di commissione andate deserte per gli scontri fratricidi della maggioranza, al via libera in un attimo all’autonomia differenziata senza dibattito in Consiglio, alla trasformazione della giornata de “Sa Die” in una apologia della differenziata, alla nomina del presidente  Pais “super partes” a coordinatore della Lega, al grave scollamento fra Giunta, Consiglio e, ai soliti annunci su ospedali e stadi con allegati incarichi di progettazione, alla “passerella” di Salvini con inaugurazioni a metà, ad emendamenti riciclati dopo lo stralcio in commissione bilancio, frutto del terrore della “non rielezione” e, nello stesso tempo, di acchiappare le ultime prebende. Su tutto questo, ha annunciato Li Gioi, non vi faremo sconti.

Massimo Zedda (Progressisti) ha sottolineato che discutere un collegato alla finanziaria il 20 di luglio è già una contraddizione in termini, l’ennesima volta in cui non viene rispettata nessuna scadenza prevista dai documenti di bilancio, oltretutto a poca distanza dall’assestamento e dalla prossima legge di stabilità. Un caos insomma, che a giudizio di Zedda, sarà dimostrato da emendamenti che stravolgeranno come sempre importanti leggi di riferimento, rendendole inapplicabili, la negazione della qualità legislativa. Su tutto, ha detto infine, una cassa passata da qualche centinaio di milioni a quasi 3 miliardi, dato che fa capire la misura nell’incapacità del governo regionale e proietta un’ombra preoccupante su tutto, a partire dal Pnrr, con effetti negativi sulla Sardegna dei prossimi 30 anni.

Desirè Manca, esponente del M5S, ha sostenuto che alla fine della legislatura c’è molto bisogno di uscire dal solito gioco delle parti fra maggioranza ed opposizione. Noi, ha ricordato, abbiamo sempre cercato di contribuire ad alcune grandi scelte della maggioranza nell’interesse dei sardi come il fondo “Resisto” introdotto durante la pandemia, abbiamo sempre cercato di collaborare su singoli provvedimenti urgenti in circostanze difficili ma ora, dopo tre anni, la realtà ci dice alcune cose molto gravi. Il fondo Resisto non ha dato niente almeno al 70% del sistema economico e produttivo regionale perché la maggioranza è stata brava ad incantare tutti con le parole promettendo il nulla ma ora i sardi si sono svegliati, ed hanno purtroppo capito a loro spese che, fra tante promesse non realizzate, sono state schiacciate anche le speranze di tanti ragazzi che hanno fatto e vinto concorsi per Aspal e Laore, senza trovare lavoro.

Il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus ha parlato di discussione surreale a proposito di una legge che doveva essere approvata in pieno inverno e invece è scivolata fino all’estate. Ammesso e non concesso che si arrivi in tempo, ha detto ancora Agus, questa legge è un pour parler in attesa di nuovi equilibri ma il vero problema è che questa operazione si fa sulla pelle di tutti. Nel merito, ha poi ricordato, è stato un errore non stralciare le norme sulla sanità come avevamo chiesto venendo incontro alle richiesta dello stesso assessorato e lo slittamento dei tempi da aprile a luglio mette a rischio una parte importante del mondo della produzione e del lavoro. Per giunta, ha ipotizzato il consigliere, sarà veramente difficile andare avanti con un testo di ben 80 articoli sui quali saranno presentati gli emendamenti più improbabili, come la riapertura al pascolo che farebbe saltare il lavoro della Regione contro la peste suina da 10 anni a questa parte, o alcune proposte irricevibili sul piano casa. Noi, ha assicurato Agus, lavoreremo sempre con serietà o non faremo ostruzionismo ma è chiaro che, davanti a norme immorali, faremo la nostra parte. Rivolgendosi alla maggioranza, il capogruppo dei Progressisti ha auspicato una selezione attenta delle priorità e delle norme davvero urgenti ed approvabili, dato che i tempi dell’assestamento sono già saltati e con la spesa regionale “ferma” non si può perdere altro tempo. (Af)

Dopo l’on. Agus ha preso la parola per Cinque stelle il capogruppo Alessandro Solinas, che ha definito “tragicomico il giudizio che i sardi hanno dell’attività di questa maggioranza e di questa giunta. E anche io mi sento un po’ a disagio a intervenire nella discussione di un provvedimento che bollina e certifica il vostro fallimento politico. Dubito che sotto la faccia di Giorgia Meloni tra pochi mesi ci sarà il nome di Solinas ma ormai non diamo più nulla per scontato”.

Per l’oratore “la Regione è immobilizzata dall’incompetenza e non riesce a spendere ma non è il suo unico problema quando multinazionali con migliaia di dipendenti danno l’assalto per le pale eoliche o il fotovoltaico a comuni di pochi abitanti”.

Per l’on. Eugenio Lai (Rossoverdi) “è svilente che per un collegato che si attende da sette mesi prenda la parola soltanto l’opposizione. Non esiste una discussione ma un insieme di emendamenti a una legge che a dir poco è distante dalle necessità dei sardi. Questo non è il collegato alla Finanziaria ma lo scollegato dai sardi, un insieme di articoli messi assieme che non hanno nulla a che fare con i problemi più importanti, su tutti l’emergenza sanitaria. Il piano casa era il vostro cavallo di battaglia e manco su questo riuscite a portare a casa il risultato visto che la norma che state approvando danneggia famiglie e imprese”. Per l’on. Lai “esiste ancora una possibilità per la buona politica e noi cercheremo di praticarla nella nuova legislatura”.

A seguire l’on. Gianfranco Ganau, capogruppo del Pd, ha preso la parola elencando tutte le materie sulle quali interviene, per disciplinarle, il collegato alla Finanziaria e ha detto: “Siamo davanti a 88 articoli e centinaia di emendamenti della maggioranza e della Giunta a un provvedimento pasticciato, illeggibile e difficilmente applicabile. Una prassi legislativa scorretta che non ci stancheremo mai di denunciare”.

Per la Giunta l’assessore Fasolino che ha detto: “Non posso rispondere a interventi politici che ripercorrono con giudizi soggettivi cinque anni di governo. Mi limito a dire che questo collegato serve ad effettuare una semplificazione normativa per consentire agli assessorato di spendere meglio e prima le risorse. E’ giusto dire che oggi il collegato è scollegato perché sono passati mesi dall’approvazione della Finanziaria”. L’assessore ha invitato il Consiglio all’approvazione rapida del testo ma ha offerto una disponibilità, rivolto all’opposizione: “Con l’assestamento di bilancio, con la variazione successiva abbiamo la possibilità di dare risposte concrete  ai sardi, come suggerito anche dall’onorevole Lai. Non ne vale la pena di perdere troppo tempo con questo collegato tardivo”.

Il presidente ha sospeso la seduta e ha convocato una conferenza di capigruppo.

Alla ripresa il presidente Pais ha comunicato che per martedì 25 luglio alle 16 è fissato il termine per il deposito degli emendamenti mentre per mercoledì 26 alle 17 è convocato il Consiglio.

Dopo che l’Aula ha approvato il passaggio agli articoli, il presidente ha dichiarato conclusa la seduta. (C.C.)

 

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